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Orgia

Scuola serale

By 24 Novembre 2009Dicembre 16th, 2019No Comments

Mi chiamo Rebecca e sono un’insegnate di italiano e storia, 43 anni, sposata e con una figlia ormai grande.
Proprio per questo motivo, visto che ormai non avevo più l’impegno di seguirla durante i pomeriggi, mi sono lasciata convincere da una mia amica a collaborare con la sua associazione.
Mara lavora per un’associazione per l’integrazione degli immigrati e mi ha chiesto se ero disponibile ad organizzare un corso di italiano per stranieri.
Inizialmente avevo tentennato, non che fossi contraria o razzista, ma l’idea di lavorare per persone così diverse forse mi spaventava un po’.
Comunque alla fine accettai, ed il corso iniziò, dalle 19.00 alle 21.00 due volte la settimana.
Non mi aspettavo certo di avere molti allievi ed invece il corso ebbe un gran successo e mi trovai ad insegnare, la nostra difficile lingua, ad una quindicina di immigrati la maggior parte dei quali di origine senegalese.
Dieci uomini e cinque donne tutti più o meno di un’età compresa tra i 20 ed i 28 anni che, fortunatamente, avevano un lavoro ed il permesso di soggiorno in regola.
Pian piano cominciammo anche ad entrare in confidenza ed imparai a conoscerli meglio e ad apprezzare anche la loro cultura.
Erano quasi tutte persone intelligenti e pronte e nel loro paese avevano anche studiato.
Per cui si instaurò ben presto un buon clima di collaborazione.
A volte poi finite le lezioni andavamo in un bar nelle vicinanze a bere un caff&egrave in compagnia.
Devo ammettere poi che cominciavo ad apprezzare i ragazzi di colore anche per la loro scultorea bellezza, la maggior parte era molto alta e con dei fisici possenti ma senza un filo di grasso.
Ora però &egrave venuto il momento di parlare un po’ di me alta, si fa per dire, 1.60, con un fisico piuttosto minuto, il seno molto sodo della seconda, due gambe forse un po’ magrine ma dritte e che terminano con un culetto niente male che &egrave sempre stata la mia attrattiva principale.
A questa descrizione si deve aggiungere la chioma fluente e bionda ed un paio di occhi azzurro intenso.
Nonostante la gravidanza e gli anni ero ancora una donna piuttosto piacente e mio marito, in verità, non perdeva occasione per dimostrarmelo.
Non avevo quindi la necessità impellente di sesso.
Sta di fatto che una sera, complice uno sciopero dei mezzi pubblici, mi trovai a fare lezione solamente a tre studenti senegalesi, Diamansi, Khadim e Mbassa
Dopo circa un’ora decidemmo che per quella sera potevamo finire la lezione visto che eravamo così in pochi.
I ragazzi si trovarono subito d’accordo e, visto che abitavano nelle vicinanze, insistettero perché andassi a casa loro a mangiare qualche cosa.
Cercai di rifiutare ma, vedendo le loro facce deluse e poi pensando che a casa non mi attendeva nessuno, accettai.
Vivevano poco lontano in un grazioso appartamento che, nonostante abitato da tre uomini, era in perfetto ordine e pulitissimo.
Quella sera indossavo una gonna corta sopra il ginocchio ed una camicetta dalla cui scollatura si intravedeva il reggiseno bianco a balconcino e parte delle mie collinette.
I ragazzi che erano tutto molto più alti di me spesso e volentieri buttavano l’occhio e la cosa anziché infastidirmi cominciò ad eccitarmi.
In fondo ero una donna sola tra tre maschi dai fisici notevoli e, già nei mesi passati, in me si era incuneato il tarlo della curiosità di sapere se questi uomini erano veramente così dotati come si diceva.
Inconsciamente cominciai anche a fare la stupidina iniziando ad abbracciare ora l’uno ora l’altro.
Mi ritrovai, in breve eccitata, come una bambina davanti ai giocattoli di natale, desiderosa di aprire le confezioni.
Devo dire che anche i tre ragazzi cominciavano a dare segni d’eccitazione toccandosi più volte tra le gambe e ridacchiando tra di loro.
In un abbraccio più coinvolgente di un altro mi ritrovai la mano di Diamansi che frugava all’interno della mia scollatura in cerca del mio seno.
Lo lasciai fare e questo fu il segnale per tutti che era giunta l’ora di passare a cose più serie.
Le mani di Khadim si aggiunsero subito a quelle dell’amico e mi ritrovai in un batter d’occhi senza camicetta ne reggiseno.
La bocca di Diamansi si impossessò subito di un mio capezzolo turgido regalandomi il primo brivido di lussuria.
‘Mmmmmhhh”siiiiiiii’.siiiiii!!’
Mbassa intanto non era restato con le mani in mano ed aveva cominciato ad accarezzarmi in mezzo alle gambe giungendo ben presto alle mutandine che trovò ovviamente già completamente fradice.
‘Ehi professoressa’.sei un lago’.hai tanta voglia di cazzo nero!!’ disse mentre me le sfilava abbassandosi poi con la lingua a suggere i miei abbondanti succhi.
‘Aaaahhh”.siiii”siii’..leccami”..ooohhh’.ragazzi ma che mi fate!!’
‘Ti faremo godere”’ti piacerà vedrai!!’ mi sussurrò Khadim mentre mi prendeva l’altro capezzolo tra le dita massaggiandolo sapientemente.
In vita mia non ero stata con più di un uomo ed ora invece mi trovavo in balia di tre maschi visibilmente arrapati e per di più neri e la cosa mi eccitava sopra ogni misura.
Godetti il primo orgasmo in bocca a Mbassa che non si lasciò sfuggire neppure una goccia del mio piacere.
Appena mi fui ripresa dagli spasmi del piacere mi levarono la gonna e mi fecero inginocchiare tra loro mentre si toglievano i pantaloni.
In gioventù, prima di sposarmi,non ero stata certo una santarellina e qualche cazzo lo avevo visto anche notevole, poi con mio marito, anche lui piuttosto ben messo, avevo visionato più di un filmetto porno ma quello che vidi superava la fantasia.
I tre erano dotati di cazzi incredibilmente grossi e lunghi che ancora non del tutto duri pendevano tra le loro cosce con fare minaccioso.
Ormai però ero completamente partita e la libido prese il sopravvento sul timore.
Affascinata da quei grossi manganelli di carne nera allungai le mani prendendone due ed iniziando a segarli.
La loro reazione fu quasi immediata e li sentii lievitare tra le mani finché raggiunsero le loro massime dimensioni.
Diamansi allora avvicinò la sua grossa cappella alla mia bocca nel chiaro intento di farsi succhiare il cazzo.
Così aprii la bocca accogliendo a fatica il suo cazzone tra le labbra mentre il terzo mi metteva il suo cazzo in mano.
In quel momento, per caso, guardai alla mia destra dove vidi la mia immagine riflessa.
Nuda, circondata da tre uomini neri coi loro cazzi esagerati nelle mai ed in bocca.
Fu come ricevere una scarica elettrica e l’adrenalina salì al cervello.
Iniziai a succhiare come non avevo ami succhiato un cazzo con ardore e devozione. Cambiando spesso il mio obbiettivo, succhiavo e segavo a turno tutti e tre portandoli lentamente ma inesorabilmente verso il piacere assoluto.
Il primo a venirmi in bocca fu Mbassa che mi rovesciò in bocca potenti fiotti di densa ed asprigna sborra candida, subito seguito da Khadim.
‘Aspetta’..non ingoiare subito’aspetta Diamansi!!’ mi disse lasciandomi con la bocca spalancata in attesa come un uccellino attende il cibo dai genitori.
Non ci volle molto ed anche il terzo si liberò riempiendomi anche lui del suo seme, che si riversò parte in bocca e parte sul mio volto, sugli occhi e sui capelli vista la potenza dei suoi fiotti.
‘Brava”sei magnifica così’..ferma!!’ disse Mbassa mentre mi fotografava col telefonino ‘Ora ingoia tutto’.bevi la nostra sborra’.fai vedere la bocca vuota!!’ senza pensarci due volte obbedii ingoiando l’enorme quantità di sperma mostrando poi la bocca vuota all’obbiettivo.
‘Ora’.cominciamo con le cose serie!!’ disse a quel punto Khadim sdraiandosi su un divano col cazzo ancora perfettamente in tiro ‘Vieni’.mettitelo dentro’.scopati!!’
Ero talmente piena di libidine che quasi corsi ad impalarmi su quell’enorme palo nero facendolo sparire per intero nella mia figa fradicia.
‘Wow che figona”!!’ commentò quando si accorse che lo aveva completamente dentro.
‘Chissà se anche il culo &egrave così aperto!!’ si chiese poi mettendomi un dito nel buchino.
‘No’..ma rimedieremo!!’ disse sentendo il mio buchino stretto.
‘Ragazzi andateci piano”non l’ho mai preso in culo!!’ dissi senza minimamente pensare che così avevo dato il mio benestare con la sola clausola che facessero piano.
Subito dopo Diamansi mi ficcò il suo cazzone tra le labbra iniziando a scoparmi la bocca lentamente ma spingendo la cappella sempre più a fondo, mentre Mbassa che probabilmente era il più abile dei tre con la lingua si dedicò al mio sfintere iniziando una lunga ed estenuante leccata.
Sentivo le sue labbra a ventosa sul buco e la lingua che roteava all’interno cercando di penetrarvi in profondità.
L’orgasmo, che si avvicinava a grandi passi, si trasformò in un’onda di Tsunami che mi sconvolse facendomi tremare come una foglia.
Mi accasciai sul corpo di Khadim e non caddi solo perché il suo cazzo, sprofondato fino alle palle nella mio corpo, mi teneva saldamente ancorata.
Proprio in quel momento Mbassa decise di infilarmi un dito nel culo per saggiarne la disponibilità facendolo penetrare fino alle nocche.
‘Aaaahhhh’.siiiiii’..inculami’..sfondami!!’ in preda all’orgasmo non sapevo neppure cosa dicevo.
L’uomo non si fece impressionare e continuò la sua esplorazione aggiungendo altre dita.
Ero si, diventata il loro oggetto di piacere, ma non avevano nessuna intenzione di farmi del male per cui continuò la sua azione di allargamento del buchino finché ben quattro dita erano sprofondate nel mio retto.
‘Ora sei pronta’.avanti Diamansi &egrave tutto tuo!!’ anche in questo caso si dimostrarono magnanimi, perché Diamansi era tra i tre il meno dotato, forse non in lunghezza ma sicuramente in larghezza.
Nonostante quella premura ero un po’ spaventata dalle dimensioni di quel pene che si apprestava a violare il mio culo vergine.
L’uomo appoggiò la cappella, lucida della mia saliva, all’orifizio rimasto un po’ aperto dall’introduzione delle dita ed iniziò a spingere centimetro dopo centimetro il suo cazzo nel mio culo.
All’inizio credetti di morire per il dolore, visto che lo sfintere si dilatava all’inverosimile, ma, incredibilmente mentre il cazzo si faceva strada nel mio intestino e sentivo le pareti dilatarsi ed avvolgerlo come un guanto, lentamente il dolore si trasformò in piacere ed esplose in un immediato orgasmo quando sentii le palle appoggiarsi al perineo.
Ero completamente piena, davanti e dietro, piena come mai ero stata, farcita come un calzone.
‘Aaaahhhh’siiii’..cazzo che male”.mmmmhh”..cazzo’siii’lo sento”’&egrave dentro tutto!!’
A quel punto i due cominciarono a danzare dentro di me sfilandosi ed infilandosi ora all’unisono ora con ritmi e velocità diverse portandomi in breve a provare un orgasmo infinito.
Mbassa si portò davanti a me porgendomi il suo bastone d’ebano perché lo mungessi e così feci mugolando come una cagna in calore.
Portandoli a sborrare nella mia bocca, li avevo resi più resistenti e così cominciarono a darsi il cambio, finché ognuno non si fu goduto ogni mio buco d’amore, lasciandomi completamente distrutta dal piacere.
Infine vollero a turno scoparmi nel culo, che ormai era diventato largo ed accogliente, sparandomi dentro una quantità enorme di sborra bollente.
Ci vollero quasi dieci minuti perché colasse completamente dal mio retto.
Ritornai a casa malferma sulle gambe, col culo spanato e dolente e la figa ridotta ad un buco slabbrato ma con la consapevolezza che ci sarebbe stata sicuramente una seconda volta, e poi un’altra ed un’altra ancora”..

Sono graditi suggerimenti, commenti e critiche fanserver07@gmail.com

Fortunatamente l’incontro coi miei allievi si era svolto il venerdì sera e quindi ebbi modo di ristabilirmi completamente durante il fine settimana e ad essere sincera riuscii anche a soddisfare anche mio marito che non meritava le corna che gli avevo fatto.
Il pensiero però di quei cazzi così grossi non mi abbandonava mai ed ero decisa più che mai a ripetere l’esperienza così, visto che domenica era il compleanno di mio marito, decisi che gli avrei regalato il culetto!!
In realtà temevo che prima o poi, visto che li avrei sicuramente rivisti di sicuro me lo avrebbero aperto sempre di più, si sarebbe accorto che non ero più vergine e forse anche del tradimento.
Potete immaginare quale sia stata la sua gioia ed era così concentrato nell’impresa di non farmi sentire male che non si accorse neppure che il mio culetto era stato già abbondantemente collaudato.
Le lezioni della settimana successiva si svolsero regolarmente, i ragazzi si comportarono in modo irreprensibile e non ebbi quindi modo di commentare l’accaduto coi tre stalloni finché giunse nuovamente il venerdì.
Alla fine della lezione si avvicinò Diamansi
‘Ciao Rebecca”gli amici si chiedono se ti andrebbe di venire con noi’..a divertirci un po’!!’
Non ci pensai su due volte ed accettai con entusiasmo.
Mi fecero salire sulla loro macchina e partimmo.
Però mi resi subito conto che non andavamo a casa loro.
‘Ma non andiamo a casa vostra?’ chiesi un po’ allarmata.
‘No’..ci sono alcuni amici che vorrebbero conoscerti’.spero che non ti spiaccia!!’
‘Alcuni amici?’
‘Si’.sai”non credono che una bella donna come te sia così’..!!’
‘Così come?’ chiesi anche se avevo intuito dove voleva andare a parare.
‘Insomma che sia così troia da prendersi i nostri cazzi anche nel culo!!’ mi disse con estrema franchezza Khadim terminando la frase.
Invece di infastidirmi la frase mi illangiudire e sentii chiaramente la fighetta inumidirsi.
‘Allora facciamogli cambiare idea!!’ dissi allegramente.
Poco dopo giungemmo in una strada di periferia ed entrammo nel portone di una vecchia casa.
Al terzo piano ci attendevano i loro amici, erano in quattro tutti grandi, grossi e soprattutto neri.
L’idea di essere l’unica donna, tra questi sette maschioni, mi fece nuovamente rabbrividire di piacere.
‘Salve ragazzi’..vi presento Rebecca la nostra insegnante di italiano!!’ mi presentò Mbassa ‘Questi sono, Mugambi, Hasani, Oba e Talib!!’
‘Piacere!!’ dissi mentre stringevo loro la mano.
‘Piacere nostro”.sei molto bella”’.!!’ Disse Mugambi per tutti
‘Grazie’.anche voi non siete male”che ne direste di darmi qualche cosa da bere’..ho la gola secca!!’ dissi mentre mi slacciavo la camicetta, mettendo chiaramente in mostra le mie tettine, a stento trattenute in un reggiseno a balconcino color pervinca e mi sedevo sul divano tra Talib e Hasani.
‘Certo’.subito”ma’.nel frattempo che ne dici di un buon cannolo?’ suggerì Oba estraendo dai pantaloni il suo grosso cazzone nero e facendomelo ballare davanti al viso.
Il suo cazzo non aveva nulla da invidiare a quelli dei suoi amici e così lo presi in mano iniziando a segarlo per poi aprire la bocca ed accogliere la cappella fra le mie calde e frementi labbra.
‘Wow’che bocca’..la signora ci sa fare proprio!!’ esclamò quando sentì la mia lingua guizzare sul meato e le labbra stringerlo in una dolce morsa.
Cominciai a succhiarlo pompando con decisione e cercando di ingoiarne il più possibile mentre la sua mano sulla mia nuca mi dava il ritmo del pompino.
‘Mmmmhhh”.mmmmmhh”.!!’ mugolavo mentre mi ingozzavo di cazzo e sentivo chiaramente la figa allagarsi.
Il suo cazzone cominciò a diventare lucido della mia saliva mentre sentivo chiaramente i primi cenni dell’orgasmo che stava montando.
Infatti non mi ci volle molto perché mi riempisse la bocca e la gola del suo caldo sperma.
‘Cazzo vengo”.godo’siiii’.sboroooooo!!’
I primo fiotti mi colpirono direttamente in gola impedendomi quasi di deglutire e poi il resto mi riempì la bocca.
Continuai a succhiare e segare finché si fu completamente svuotato poi, come la più troia della troie, lo guardai dritto negli occhi con la bocca piena, ed ingoiai tutto.
Fu il segnale dell’inizio dell’orgia.
Tutti i ragazzi si spogliarono mettendosi tutto attorno a me mostrandomi i loro cazzi già duri e pronti per la mia avida bocca.
Ne afferrai due con le mani cominciando a segarli mentre ne imboccavo un altro, non mi interessava che fossero sette volevo essere scopata come una troia dai loro grossi cazzi neri.
Come un’assatanata cominciai a segare e succhiare a turno tutti i miei giovani amanti finché tutti furono lucidi della mia saliva e pronti e riempirmi con la loro sborra bollente.
‘Che bocca da pompinara”mmmhh’senti che lingua”.dai troia succhia tutti’..dai che ti riempiamo di sborra’dai puttana che poi ti scopiamo!!’
Erano tutti molto eccitati dalla situazione e pian piano tutti mi sborrarono in bocca l’uno dopo l’altro.
Io mi facevo riempire la bocca e poi ingoiavo golosa.
Non avevo mai ingoiato tanta sborra in una volta sola e, più ne bevevo, più mi eccitavo al pensiero di quanto ero porca.
I ragazzi non sprecarono il loro tempo e furono subito di nuovo pronti e, mentre un paio si dedicavano alle mie tette leccandole e masturbando i miei capezzoli durissimi, un altro mi leccava abilmente la figa fradicia suggendone i succhi e portandomi quasi subito all’orgasmo.
‘Siiii’.godo’siii’.scopatemi’.voglio i vostri cazzi’siiiii!!’ urlai.
Ovviamente fui subito accontentata, mi sollevarono come un fuscello e mi impalarono sul cazzo di Khadim che entrò nella mia figa come un coltello nel burro fino alle palle.
‘Mmmmhhh’siiiii’.siiii!’
Cominciai a cavalcarlo mentre Hasani e Talib mi porgevano il cazzo da succhiare.
Li presi in mano e me li portai alla bocca cercando di succhiare contemporaneamente le due cappelle.
Intanto un altro mi leccava il buchino del culo mettendo dentro la lingua e le dita per allargarlo.
‘Che bel culetto’..adesso lo apriamo bene’.così potrai prenderne anche due!!’
‘Siii’.dai scopamelo’.mettilo dentro’sfondami il culo!!’ urlai come impazzita.
Anche i questo caso fui accontentata e il mio culo fu presto riempito dal grosso cazzo di Mbassa che cominciò a stantuffarmi allo stesso ritmo del cazzo di Khadim portandomi nuovamente all’orgasmo.
I sette uomini si alternarono nei miei buchi senza mai lasciarmi un attimo di respiro facendomi godere una quantità infinita di orgasmi.
Mugambi fu l’ultimo che mi inculò e fu una fortuna perché tra tutti era quello col cazzo più grosso e lungo.
Poi ad uno ad uno mi riempirono i buchi con la loro sborra, chi nel culo altri nella figa ed altri in bocca, ero completamente piena di sperma e continuavo a godere come una troia urlando di scoparmi ancora.
Così fui accontentata.
Mi fecero sistemare a cavallo di Mugambi impalandomi sul suo grosso cazzone e poi, da dietro, Diamansi cominciò a spingere la sua cappella nella mia figa già occupata dal suo amico.
Ero così lubrificata che il cazzo scivolò dentro quasi senza incontrare resistenza e così mi ritrovai con la figa piena da impazzire con due enormi cazzi che la stantuffavano.
Ero stravolta dal piacere e dalla consapevolezza di essere una troia completamente sfondata.
La cosa, anziché spaventarmi, mi faceva godere ancora di più e mi trovai ad implorare che qualcuno mi sborrasse in bocca.
Fui accontentata e mentre i due alla fine mi riempirono la figa del loro sperma un paio di amici mi riempirono ancora la bocca.
Inutile dire che quando ritornai a casa ero completamente distrutta , coi buchi che sembravano ormai delle voragini ma estremamente soddisfatta.

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Durante le settimane che seguirono dopo le lezioni non perdevo occasione per farmi scopare dai miei nuovi amici, il cazzo nero mi era ormai entrato nel cervello e non riuscivo più a farne a meno.
Comunque di questa mia nuova passione ne beneficiava anche mio marito che mi trovava spesso e volentieri molto eccitata e pronta a soddisfare ogni suo desiderio sessuale.
Ormai il mio culo poteva accogliere qualsiasi tipo di cazzo senza alcune difficoltà e feci in modo che lui se ne prendesse il merito.
Senza sapere che dai miei buchi quasi giornalmente passavano numerosi cazzi di dimensioni decisamente superiori al suo.
Poi, verso la fine del corso, Diamansi e Khadim mi proposero di organizzare una gita ‘scolastica’, ovviamente sarei stata l’ospite d’onore e loro avrebbero pensato a tutto.
Così venne organizzata una gita di due giorni.
Mio marito non ebbe nessuna difficoltà ad accettare la cosa visto che non gli mancava mai il piacere di fottere la sua adorata mogliettina.
Il sabato successivo partimmo Diamansi, Khadim, Mbassa, Mugambi, Hosani, Oba, Talib ed io ovviamente tutti su un attrezzatissimo furgone a 9 posti.
Il viaggio fu breve ma vi assicuro che le attenzioni dei miei compagni di viaggio ebbero nei confronti di tutti i miei buchini mi portarono ad avere numerosissimi orgasmi.
Le loro dita e a volte anche i loro cazzi trovarono spazio sia nella mia bocca che nella figa e soprattutto nel culo che era da sempre il buco preferito.
Arrivammo a destinazione che ero quasi sazia, dico quasi perché la prospettiva di trascorrere in loro compagnia tutto il fine settimana mi solleticava come non mai.
Ma le sorprese non erano finite perché al nostro arrivo fummo accolti da un gran numero di ragazzoni alti e neri che mi accolsero come una regina.
‘Ciao ragazzi’..questa &egrave Rebecca’.la donna di cui vi ho parlato”’.vogliamo lasciarle un buon ricordo e quindi mettiamocela tutta!’ disse Mbassa ai nuovi amici che mi salutarono con calore.
‘Vieni Rebecca”.ti abbiamo preparato una bella sorpresa ma prima vogliamo che ti riposi e ti prepari con cura per questa notte!!’
‘Grazie ragazzi’..siete molto gentili”.vedrete che non vi deluderò!!’
Pranzai in loro compagnia e mi offrirono ogni ben di dio poi mi fecero accomodare in una splendida camera da letto.
Dopo una veloce doccia mi addormentai.
Diverse ore dopo mi vennero a svegliare.
‘Rebecca?….Rebecca svegliati &egrave ora’.preparati!!’
Mi alzai immediatamente eccitata come una bambina, mi feci un bagno con essenze profumate e poi indossai il completo che mi ero portata da casa, calze nere con la riga ed un’alta balza in pizzo, una guepiere color pervinca che mi sosteneva il seno e lasciava in mostra i capezzoli già turgidi, un perizoma dello stesso colore e d un paio di scarpe con l’allacciatura da schiava col tacco di 13 cm che mi facevano ondeggiare in modo estremamente provocante.
Era inutile indossare altro, viste le premesse, e quindi optai per una leggera vestaglia quasi completamente trasparente.
Poco dopo vennero a prendermi Mugambi ed Hasani.
‘Wow Rebecca!!’ esclamarono ‘Sei uno schianto”’.così ci farai saltare ogni freno inibitore!!’
‘Lo spero”.lo spero proprio!!’ civettai, non vedevo l’ora di gustarmi i loro cazzi senza problemi di orario.
Scendemmo nel salone sottostante dove mi attendevano gli altri e restai letteralmente senza fiato.
Infatti fui accolta di uno stuolo di giovani neri, più di una ventina giudicai, che applaudirono al mio arrivo.
La prima sensazione fu di sgomento ma immediatamente dopo la mia attenzione fu attratta dai loro fisici scolpiti dalla pelle lucida e nera come il carbone e, soprattutto dai loro grossi cazzi.
Alcuni erano già belli dritti e duri altri ancora a riposo ma mostravano senza ombra di dubbio la loro notevole dotazione.
Sentii immediatamente i capezzoli inturgidirsi e la figa bagnarsi, mi sfilai la vestaglia ed andai al centro della stanza emi inginocchiai.
‘Forza ragazzi’.sono tutta vostra”fatemi godere!!’
Fu il segnale dell’inizio della gangbang.
Decine di mani cominciarono ad accarezzare il mio corpo ed intrufolarsi in ogni mio anfratto sempre più accogliete e bagnato.
I cazzi si susseguivano a i cazzi nelle mie mani ed in bocca, sempre grossi sempre neri e sempre duri.
Poi la loro foga diminuì e capii che era solo un modo per godersi il mio corpo senza litigi.
Il primo cazzo che mi prese alla pecorina mi fece raggiungere il primo di una lunga , lunghissima serie di orgasmi sempre più vicini l’uno all’altro da sembrare quasi uno solo.
Per ore venni presa in ogni buco, anche due alla volta sia nella figa che nel culo.
Doppie triple penetrazioni si susseguirono senza soluzione di continuità mentre il mio corpo era percorso perennemente da brividi di piacere.
Ogni tanto qualcuno si avvicinava alla mia bocca riempiendola del suo caldo seme che ingoiavo avidamente.
Ormai avevo perso il conto del numero di cazzi che avevano violato le mie intimità ma quei venti e più stalloni neri avevano riempito più volte sia la mia bocca che la figa e soprattutto il buco del culo che ormai assomigliava sicuramente più ad una voragine senza fondo che ad un buchino del culo.
Capii che era quasi finita quando mi circondarono ed a turno mi vennero vicino ordinandomi di aprire la bocca.
Ognuno di loro mi riempì la bocca di sborra e quando ero completamente piena la ingoiavo ingorda guardandoli dritto negli occhi.
Fu la più grande scorpacciata di sborra della mia vita!!
Quando tutto si concluse mi accorsi che ormai si era fatto giorno, i ragazzi mi baciarono e salutarono con affetto e mi lasciarono sola coi miei sette amici che mi presero in braccio portandomi in bagno dove era già pronta la vasca con i Sali profumati.
Mi lavarono come se fossi la loro dea e poi mi misero a letto dove mi addormentai sognando i loro possenti cazzi che mi riempivano nuovamente.

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