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Orgia

Serena la spiaggia

By 15 Gennaio 2007Dicembre 16th, 2019No Comments

Serena si guardò allo specchio. Erano tre giorni che era in vacanza con le sue amiche ‘
Amiche ora era forse una parola senza senso. In tre giorni aveva fatto di tutto in quell’appartamento di Palma di Maiorca. Sabrina l’aveva presa più volte ‘ non si ricordava nemmeno quante, il fatto che fosse un trans la eccitava e sconvolgeva allo stesso tempo. A volte si intrufolava nel suo letto a notte fonda e non la svegliava nemmeno, glielo cacciava dentro e la sbatteva, come se fosse una cosa inanimata.
Si svegliava sentendosi allargata, rotta da quel cazzone che Sabrina aveva e non diceva niente, si faceva fare e basta, mugolava un po’ facendo finta di dormire. Poi Sabrina le veniva dentro e se ne tornava a letto. Meno male che aveva ripreso a prendere la pillola, rimanere incinta da un trans sarebbe stato veramente troppo.
La mattina si alzava e doveva mettere una mano per non far colare lo sperma dappertutto, si lavava bene e a volte veniva solo lavandosi, da tanto gli era rimasta sensibile.
Barbara era diversa, più ‘ perversa. Il primo giorno era in bagno che si preparava per una doccia quando era entrata, senza bussare o chiedere.
Lei era entrata nuda, con una lattina di coca-cola in mano, senza battere ciglio, dicendole ‘scusa devo fare una cosa’ e si era seduta sul ciglio della vasca da bagno, aveva preso la lattina, un po’ di crema solare, e si era cacciata la lattina dentro la passera (molto curata, depilata con una forma a freccia) e si era rialzata.
Serena era rimasta a bocca aperta e Barbara aveva incrociato lo sguardo, e aveva uno sguardo veramente tagliente ed inquietante. ‘beh, tu hai già avuto un figlio, devi essere già larga ‘ a me piace averla larga ma mi devo dar da fare’. Poi si era avvicinata, era minuta e soda, aveva un buon odore ‘ e Serena come ultima cosa si ricordava quel buon odore di vaniglia, non si ricordava come fosse successo che Barbara aveva iniziato a toccarla, e soprattutto come era arrivata a metterle tutta la mano dentro.
L’aveva sbattuta con la mano per un tempo infinito, e Serena continuava a venire. Le faceva male e Barbara sembrava fare apposta a spingere, sembrava gli volesse cacciare l’utero in gola, e quando il male era troppo e stava per farla fermare, per toglierle quella mano che la stava sfondando, Barbara toccava qualcosa dentro, vicino al buco della pipì, e lei veniva ancora e ancora.
Tramava tutta e non avrebbe mai voluto fermarsi, era un incubo o un sogno? Poi Barbara se n’era andata, come se fosse tutto naturale, come se far entrare la mano dentro un’altra donna o accenderle una sigaretta fosse stato lo stesso.
Si era seduta sul water per fare la pipì, che le scappava da morire, ma ci era voluto un sacco per riuscire a rilassarsi, poi sembrava che le uscisse del fuoco da dentro.
Anche con Barbara non era stata una volta sola, a volte era lei che la cercava, Il giorno prima era entrata lei mentre Barbara era in bagno a fare la pipì e gliela aveva leccata, ancora bagnata di urina, sembrava che il suo corpo non ascoltasse più quello che la mente diceva. Era entrata senza dire niente, si era inginocchiata e l’aveva tirata verso la sua bocca. Barbara non si era scomposta nemmeno un po’, come se fosse naturale.
Era quasi venuta da sola, per quello che stava facendo, leccare un’altra donna, sporca di pipì, ma Barbara l’aveva presa e questa volta era stata dolcissima, l’aveva baciata dappertutto e poi leccata. Era venuta che le sembrava che il cervello le uscisse dalla passera.
Era ancora stordita quando Barbara la baciò in bocca, ancora con il sapore della passera sulle labbra, dicendole ‘mi piaci proprio ”
‘Come fai ad essere così ‘ brava ” le era uscito di bocca quasi senza pensarci. ‘Un giorno ti racconterò di mio padre e mia madre ” e se n’era andata con un sorriso malizioso.
Silvana era quella che comandava, ‘comandare &egrave meglio che fottere diceva qualcuno’, e lei in questo era maestra. Si divertiva a vedere Serena cadere sempre più in basso in un baratro di lussuria e perversioni. In quei giorni in cui Sabrina e Barbara le avevano fatto di tutto lei si era limitata a depilarla e coccolarla un po’.
Adesso era davanti allo specchio che si guardava. Le tette erano grosse e i capezzoli rosso scuro, e al solo pensiero di quello che aveva fatto in quei giorni si erano inturgiditi e le areole raggrinzite.
La pancetta c’era, un po’ in fuori, ma aveva capito che casomai era una cosa che poteva eccitare, di sicuro non allontanava nessuno.
Era strano vedere il suo sesso, così depilato, e dopo gli abusi di quei giorni ‘ così slabbrato. Già il parto aveva fatto, ma ora le piccole labbra non si potevano più chiamare piccole ‘ penzolavano in mezzo alle gambe come due sacchetti della spesa.
Le prese e le tirò ‘ mio dio, arrivavano quasi a metà coscia ‘ e facendo così si vedeva tutto dentro, tutto rosa e umido ‘
Si sentiva come una vacca, aperta e gocciolante, ma era anche eccitante ‘ si aprì di più per vedersi meglio. ‘Come una mucca, tette uguali e figa uguale ”. Pregò perché Barbara entrasse in quel momento, le avrebbe fatto fare qualsiasi cosa ‘
‘Allora sei pronta che andiamo in spiaggia!!
La voce secca di Silvana la riportò indietro dai ricordi e dai pensieri.
Si mise il costume due pezzi, bianco, che le piaceva tanto, e uscì per trovare le ‘amiche’ che l’aspettavano.
Mentre passeggiavano per andare in spiaggia le guadava. Sabrina era forse la più bella, Aveva un costume leopardato che le faceva sembrare le tette ancora più grosse, e in compenso il pisellone quasi non si vedeva. Lo doveva avere messo sotto, in mezzo alle gambe. Sembrava solo una che aveva una passerona abbondante, non avresti detto che c’era un uccellone li’.
Barbara era minuta, secca e piccolina, ma aveva il suo fascino anche con la sua prima di reggiseno, si muoveva come un felino e aveva il suo solito sguardo tagliente. Si incrociarono con una mamma abbondante e un figlio di 12-13 anni. Lo sguardo che rivolse fece forse raggelare la mamma, come se le avessero fatto i raggi x, ma il figlio probabilmente avrebbe cercato il primo bagno disponibile per sfogarsi ‘, anche perché Barbara si era apposta chinata per cercare qualcosa di inesistente , mettendo in bella mostra il suo culetto sodo.
Serena si chiedeva come mai Barbara fosse così provocatrice.
Silvana aveva un costume intero sobrio, e camminava tranquilla, sorridente, anche troppo
Ad un certo punto tutte girarono per una stradina sterrata a destra, che non portava alla solita spiaggia., e il sorriso di tutte si allargò.
‘Dove andiamo oggi?’
‘Oggi ti facciamo divertire ” fu la risposta.
‘Ma dove andiamo?’
Insistette Serena
‘Una spiaggetta ‘ di nudisti’
Serena sentì un freddo che le saliva lungo le gambe. Avrebbe dovuto spogliarsi in pubblico, davanti agli altri?
Non lo aveva mai fatto ‘
‘No, non voglio ” disse, ma le amiche la schernirono e quasi la trascinarono lungo la stradina.
‘Dai, &egrave meglio che ti abitui’ disse Barbara e con un movimento veloce e sapiente delle mani le fece scattare il fermo del pezzo di sopra del costume, e con altrettanta velocità glielo sfilò.
Proprio in quel momento incrociavano un paio di ragazzi, che rimasero con gli occhi piantati sulle grosse tette bianche (il sole non l’avevano ancora visto) di Serena.
Anche dopo passati sentiva i commenti in una lingua che non capiva, sembrava del nord. ‘Hai visto come gli sei piaciuta?’ Disse Barbara. ‘Quello con i capelli lunghi ha detto che ti verrebbe sulle tette’. Le risorse di Barbara erano sempre sconvolgenti. E anche camminare seminuda lo era. Si sentiva tutti gli occhi addosso. Era un misto in profondo imbarazzo e di grande eccitazione.
Si avvicinarono altri due ragazzi, ma questa volta erano completamente nudi.
Serena non riuscì a non guardare i due piselli … non erano duri, ma erano notevoli ‘ uno era circonciso ‘ tutta la cappella era di fuori in bella vista. Che fosse stato ebreo? Mentre pensava questo sentì qualcosa scivolare lungo le gambe.
Quella bastarda di Barbara le aveva abbassato il pezzo sotto del costume, lasciandola completamente nuda.
Nuda, come le tette di fuori, depilata e tutta slabbrata ‘ avrebbe voluto nascondersi sotto terra.
Che cosa avrebbero pensato vedendola così?
Che vergogna ‘
Arrossì come un peperone e si portò le mani davanti per coprirsi un po’.
E vide quei due piselli che si inturgidivano, gli occhi che la fissavano, alla vergogna faceva posto qualcosa altro ‘
I due ragazzi si erano fermati, e ormai ce l’avevano veramente duro
Barbara come al solito prese l’iniziativa ‘Hi friends! Would you like to fuck this bitch? She is quite large, but you can do anything to her!!!’
Serena non capiva cosa dicesse Barbara, Ma quando I due si avvicinarono era molto ovvio ‘
Si sentì raggelare, e la cosa che sentì dopo fu qualcosa che le scivolava in bocca, fino in gola.
Era assurdo, era in una stradina, completamente nuda, con due ragazzi di 20 anni, e uno glielo aveva già cacciato in bocca. E l’altro?
Non fece in tempo a chiederselo che senti una fitta da dietro, l’altro le era entrato dentro senza tanti complimenti.
Quello dietro non si faceva tanti scrupoli, la sbatt&egrave per qualche minuto e dopo sentì un calore dentro, l’aveva riempita ‘ ringraziò ancora la pillola ‘
L’altro le riempì la bocca, tanto che una parte le uscì fuori e le bagnò il seno, In 10 minuti fu tutto finito e i due si riavviarono per la stradina, lasciandola così.
Forse uno disse grazie nella sua lingua.
Serena guardava lo sperma che le colava lungo le cosce.
Era proprio diventata una vacca da monta?
Si accovacciò e spinse per fare uscire tutto lo sperma che aveva dentro. I rumori sembravano veramente osceni, si sentiva una vera vacca. Ma era eccitata da morire, la sbattuta che aveva subito non l’aveva fatta venire e le aveva solo fatto venire più voglia. Si riavviarono verso la spiaggia.
La spiaggia era bellissima, e non c’era troppa gente. Qualche coppia, qualche persona singola che girava, tutti sembravano a proprio agio anche se erano tutti completamente nudi.
Sabrina si slacciò il pezzo di sopra, ma tenne il pezzo di sotto ‘ effettivamente mettere in mostra il suo pisellone li sarebbe stato troppo anche per una spiaggia di nudisti.
Barbara si spogliò velocemente e senza pudore. Sembrava come sempre a proprio agio nuda.
Anche silvana fece cadere il costume senza problemi.
Serena si sdraiò e vide che già i primi occhi le si puntavano contro’

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