Skip to main content
OrgiaRacconti CuckoldTrio

un indimenticabile weekend

By 13 Aprile 2013Dicembre 16th, 2019No Comments

Dopo 2 anni senza mai una vacanza avevamo deciso di concederci un weekend rilassante in un centro benessere. Io ( 27 anni) ed Alessia ( 24 anni) stavamo insieme da  4 anni ed aravamo una coppia molto affiatata e fedele: Alessia, alta circa 1,60, piccola corporatura, bionda con una terza di seno ed un culo sodo, tondo ed abbondante, si era dimostrata nel tempo un’amante davvero molto focosa, anche se nei suoi discorsi manifestava sempre una disgusto per le esperienze estreme o strambe di qualsiasi tipo. Era insomma una compagna tanto calda e scatenata a letto, quanto fedele, premurosa e riservata fuori dal letto.   Arrivati in hotel, fummo subito coinvolti nei vari percorsi benessere; essendo bassa stagione la struttura era vuota, ed oltre a noi, c’era una piccola comitiva di anziani tedeschi che trascorrevano il tempo a visitare i borghi vicini al resort ed altre due coppie di mezza età. Durante la giornata più volte incontrammo queste coppie scambiando qualche parola: la sera, dato che il ristorante era vuoto e non volendo fare gli asociali, decidemmo di sedere al tavolo con loro. Fin dall’inizio si mostrarono persone molto educate, colte e distinte: la prima era una coppia toscana, lui, Paolo aveva 46 anni, mentre lei Luisa ne aveva 43, l’altra invece era una coppia di Bologna, lui Michele di 50 anni e la moglie Carla di 45 anni; la serata passò piacevolmente, raccontando di noi e di loro e nonostante la differenza di età dimostrarono di essere molto gioviali.  L’indomani, sabato, trascorremmo tutta la giornata in loro compagnia,  e la sera cenammo nuovamente insieme.  Essendovi maggiore confidenza, l’atmosfera si fece  più euforica e tutti, ma soprattutto io, cominciammo a bere molto; alla fine ci salutammo per la notte, mentre io ed Alessia restammo ancora alzati per aiutarmi a smaltire l’eccesso di alcol. Approfittando della solitudine, decidemmo con Alessia di fare un bagno nella vasca idromassaggio e cercare di farmi riprendere dalla sbornia; ci immergemmo nell’acqua calda avvolti dai vapori e dai bollori, con la mia dolce metà che mi bagnava la testa, sempre più stordita dalla bevuta della cena.  Dopo mezz’ora, sentii aprire la porta dell’idromassaggio e attraverso il vapore acqueo intravidi delle figure: erano loro che avevano avuto la nostra stessa idea

        ” ragazzi anche voi qua?  ma non eravate andati a dormire?”                             disse Luisa sorpresa di vederci                                                                       “permettete che ci immergiamo anche noi vero ? ” disse Michele mentre si toglievano l’accappatoio.  Pur essendo di mezza età, avevano tutti e 4 dei fisici ben curati: le donne erano   snelle, toniche e ben curate,  gli uomini avevano fisici asciutti, atletici con qualche pettorale e bicipite ben delineato. Entrati in acqua i 4 cominciarono a parlottare tra loro come se noi non ci fossimo e nel giro di 5 minuti l’atmosfera divenne abbastanza piccante: dapprima  presero a baciarsi passionalmente, strusciandosi fino a togliersi addirittura i costumi di dosso; dopo qualche altro minuto cominciarono serenamente a fare sesso, fregandosene del fatto che ci fossimo noi davanti.  Non volevano proprio a smettere, anzi dopo una decina di minuti, si scambiarono pure le  parter con Michele che prese a scoparsi Luisa e Paolo prendeva Carla; la mia Alessia, imbarazzatissima, faceva finta di non guardare, ma con grande sorpresa notavo che ogni tanto lanciava di nascosto sguardi incuriositi verso quell’orgia che si stava consumando davanti a noi. Sarei voluto uscire e portare via Alessia, ma non avevo la forza di muovermi ne di proferire parola perché ero sempre più stordito dalla sbronza; tutto durò un tempo imprecisato, finche mi accorsi che Paolo, aveva allungato la mano fino ad accarezzare sott’acqua il culo di Alessia, che facendo finta di nulla non tentava nemmeno di fermarlo. Dopo un altro po’ anche Michele si avvicinò a lei sfiorandole prima delicatamente il seno, poi non vedendo reazioni da parte sua, ne da parte mia che ero sbronzo, prese a massaggiarle le tette senza nessun limite.           

Non so come si realizzò questo terribile incubo, so soltanto che nel giro di 5 minuti Alessia non era più al mio fianco, ma Michele la teneva in braccio, e la stava scopando mentre lei gli stava a cavalcioni. Immersi  a mezzo busto dentro l’acqua dell’idromassaggio vedevo i loro corpi attaccati muoversi lentamente in simbiosi; Michele la teneva ben stretta con le mani  avvinghiate al culo, le baciava e leccava i capezzoli che sfioravano il pelo dell’acqua e  la penetrava lentamente ma molto profondamente e con tanto vigore da farla godere ed ansimare come non aveva mai fatto con me. Dopo circa cinque minuti, vidi Paolo rientrare dentro la vasca, affiancarsi a loro due e bisbigliare qualcosa; non sentii nulla, vidi solo Alessia annuire delicatamente con la testa …. capii tutto solo quando Paolo si piazzò dietro lei che ancora scopava con Michele ….  ” Stronza, a me ha sempre proibito il sesso anale ed ora due semisconosciuti la stanno scopando contemporaneamente uno nella fica ed uno nel culo“.   Alessia era  totalmente vergine di culo…. il suo volto si trasformò in una smorfia di dolore a cui però non volle sottrarsi; dopo qualche minuto la cosa migliorò ed i due bastardi poterono possederla contemporaneamente godendosi intensamente la scopata, mentre le mogli guardavano lo spettacolo da bordo piscina. La scopavano entrambi fino in fondo, molto passionalmente, ma senza brutalità, gustando avidamente  tutto il piacere che lei sapeva dargli,  baciandole i capezzoli, le labbra, il collo e le spalle, senza mai considerare  che per l’età sarebbe potuta essere loro figlia.  Come se io non ci fossi, Mario e Michele si scambiarono un paio di volte i ruoli, così da assaporare entrambi gli orifizi  ed alla fine  la prima a venire fu la mia Alessia, con un orgasmo tanto profondo e potente da farla ansimare come una lupa, come non aveva mai fatto prima. Poco dopo fu il turno di Michele, sborrando nel culo e poi toccò a quel bastardo di Paolo che le venne dentro la fica ( a me non era consentito neanche con il preservativo perche lei aveva paura) fregandosene di poterla ingravidare.

Finita la scopata, Michele le sussurrò qualcosa all’orecchio: anche stavolta non riuscii a sentire nulla, ma fu Alessia ad aggiornarmi. Con lo sguardo basso ed imbarazzato si avvicinò al mio orecchio e mi sussurrò ciò che non avrei voluto sentire:  

  Alessia:  ” Mario e Michele mi hanno invitata per stanotte ad andare in camera loro…..,”

Io raccolsi quel poco di energie che la sbornia mi aveva lasciato, mi voltai bruscamente e dissi  ” … Che cosa ?!?! e tu che cosa hai gli hai risposto ?

 Lei: ” io  gli ho già  detto di si “

Cercai di reagire ma il malessere me lo impedì, e forse quel mio rimanere inerme per tutto quel tempo fu interpretato come un assenso da parte mia. Quell’ultimo sforzo fu il colpo di grazia: mentre svenivo, li vidi indossare il telo bagno ed uscire insieme dalla porta.

Quando mi risvegliai erano le 11 del mattino, ero nel letto della nostra camera e di Alessia non c’era proprio traccia; nonostante il mal di testa lancinante per la sbornia della sera prima, mi vesti velocemente ed mi misi in cerca della mia ragazza.  In poco tempo feci il giro di gran parte della struttura, ma di lei nulla. La gelosia per quello che era successo la sera prima mi attanagliava, ancora non sapevo come mi sarei dovuto comportare, avevo solo voglia di urlare e spaccare tutto. Giunto al piano terra vidi Luisa da lontano e mi diressi verso di lei; Luisa mi venne incontro e con fare materno mi chiese come mi sentivo:

 ” sono contenta che ti sei ripreso” disse lei

ieri sera stavi così male che io e Carla ti abbiamo portato di peso a letto.”

poi ” …. alla fine ti sei perso la festa nella nostra stanza”

La interruppi bruscamente chiedendole dove fosse Alessia e lei con fare vago mi disse che forse l’avrei trovata nella stanza relax; velocemente mi incamminai verso la sala indicatami. Arrivato all’ingresso della sala relax,  aprii la porta ed entrai in una sorta di piccola anticamera fatta da lunghe tende scure che non facevano passare la luce, scostai leggermente una delle tende e guardai dentro: la stanza aveva delle luci soffuse, le pareti  erano coperte da drappi rossi,specchi e da decorazioni orientali, l’incenso profumava l’aria con un’aroma di fiori. Al centro della stanza c’era una un letto basso e largo; Alessia era su quel letto, a 4 piedi che stava succhiando il cazzo di Paolo messo in piedi davanti a lei. Carla, la signora distinta che la sera prima mi parlava amorevolmente dei suoi figli lasciati a casa, era in ginocchio dietro Alessia e le leccava avidamente la fica ed il buco del culo. Dopo qualche minuto la pompa di Alessia ebbe il suo effetto perche Paolo, tenendole la testa salda con le mani tra i biondi capelli, ebbe il suo orgasmo, venendole in bocca.  Finito il servizio, Michele la prese per mano delicatamente e la fece stendere completamente a pancia in giù sul letto, si distese a sandwich sopra di lei, tenendo il busto sollevato sulle braccia, e comiciò a possederla da dietro. Lei schiacciata dal peso di quel bastardo, inarcava leggermente la schiena,sollevando un poco il culo per facilitargli la penetrazione …. Michele che con grande esperienza spingeva il suo cazzo dentro alessia, non so dire in quale cavità,  sbatteva il suo bacino contro il meraviglioso fondoschiena di Alessia…. baciandole e leccandole il collo, ed ogni tanto anche lei, voltando la testa intrecciava la sua lingua con quella del suo brizzolato amico Michele. Quando non la baciava, Michele con voce gentile, calda ma bassa ed affannata dalla scopata, la incitava, sussurrandole:

” sei una femmina fantastica” … ” stupenda, calda….

Alessia con voce languida e bramosa lo pregava:  ” continua ti prego…non ti fermare… Scopami…..”  e poi ” … lo sai che sto impazzendo per te … sei il mio re”

Michele: ” tranquilla, non ti lascio …..non ho mai incontrato una come te…. sei andata avanti tutta la notte senza sosta e ci hai fatto impazzire” 

Quelle frasi mi fecero rabbrividire ancora di più …. Conoscevo benissimo che Alessia sapeva essere scatenata a letto ed evidentemente quei due bastardi avevano approfittato delle prestazione della mia donna, portandola a livelli mai raggiunti prima …. Cominciai così a pensare tutti i modi possibili ed immaginabili con cui quei due o forse 4 ( con e mogli) si fossero scopati la mia dolce metà per una notte intera …. Poi fui riportato alla realtà dai bisbigli e dai mugugni di godimento della stanza

Alessia: ” si…. Sono tua…. Non ho mai goduto cosi”

Michele: “Brava, così tesoro… solleva piano il culo….  Lo sento che godi…. Dimmi che sarai sempre mia “

Alessia ansimando sempre di più ” Si .. ti prego… farò tutto quello che vuoi… prendimi “

Uscii dalla stanza distrutto dalla disperazione e dalla gelosia, andai al bar ed ordinai un drink forte per cercare di stordirmi. Dopo circa mezz’ora rientrai in quella maledetta stanza: Alessia ora cavalcava Paolo, che stava disteso sul letto, e Michele, messo dietro, la scopava nel culo. Il suo corpo morbido, candido, armonioso, stava accovacciato in mezzo a quei due bastardi che implacabili  continuavano a possederla. I loro cazzi affondavano in simbiosi nel suo corpo, stantuffando nella fica e nel culo, mentre lei godeva ed ansimava quasi fino ad impazzire. Vedevo i suoi orifizi completamente dilatati e più i due maledetti spingevano in profondità più lei miagolava come una gatta in calore….                                                                     Paolo con voce più sicura ed autoritaria le disse che sarebbe diventata il loro gioco, e lei per tutta risposta, come se io non esistessi,  gli rispose che sarebbe sempre stata sempre a loro disposizione tutte le volte che volevano….                                                                                            Il primo a venire fu Paolo, così lei rimase con quello che era il suo preferito, Michele, il quale continuò a profanare il suo culetto per altri 10 minuti prima di venirsene nella fica… alla fine, mentre l’amico faceva la doccia, i due rimasero un po’ accoccolati a letto, e tra un gioco ed una coccola, Michele si fece fare dalla ” sua brava bambina” uno di quei pompini magistrali che Alessia sapeva fare, ripulendo tutto ciò che restava dei loro liquidi corporei dal suo cazzo ( pratica che naturalmente a me era negata con un netto segno di disgusto e disapprovazione).

Andai via dalla stanza e rividi Alessia solo nel pomeriggio, quando era ora di tornare a casa; senza salutare nessuno salii in macchina e le chiesi in tono arrabbiato e sarcastico come fosse andato il fine settimana; lei mi sorrise in modo rassicurante, quasi materno, mi accarezzò il viso e mi disse che si era divertita un sacco e che se ci andava potevamo organizzare qualche altro weekend. 

 

 

Le settimane successive a quel maledetto weekend trascorsero in modo estremamente turbolento: non facevo altro che pensare a ciò che era accaduto, rinfacciando ad Alessia di essersi comportata da stronza e litigando di continuo. Alessia cercava di scusarsi e di giustificarsi come poteva. Un giorno, accecato dalla rabbia, le dissi di organizzare un incontro con loro, e di invitarli tutti da noi. Questa volta mi sarei divertito io con le due signore e le avrei restituito la bastardata…

 

La cosa fu lanciata li così, ma Alessia per cercare di chiudere la faccenda definitivamente, accettò la mia ripicca, contattò Carla e  Luisa e li invitò per il sabato sera successivo; Solo così riuscì un minimo a placarmi.

 

Quel sabato sera preparammo una cena succulenta ed allestimmo la stanza da pranzo per le grandi occasioni. Tutto il pomeriggio Alessia fu tesa e taciturna, la gelosia per quello che avrei dovuto fare cominciò ad impossessarsi di lei; mi pregò di disdire tutto e di restare con lei. IO conoscevo benissimo quella sensazione di gelosia e di esclusione ed era questo che volevo: ripagarla con la stessa moneta. Alla fine, quasi in lacrime mi pregò almeno di non consumare sul nostro letto matrimoniale, che doveva restare una cosa solo nostra.

 

Ormai era tutto pronto quando alle 21,00 suonò il campanello ed andai ad aprire la porta: ” Cazzo” pensai ” e questi due cosa ci fanno qui da soli, senza le mogli”. Li feci accomodare, mentre sbiancavo sempre più in volto e mentre il panico si impossessava sempre più di me. Seppi solo chiedere ” Luisa e Carla non sono venute ? ” …. Michele con serenità mi disse che Carla stava poco bene ed era rimasta a casa, mentre Luisa era dovuta rimanere perché non avevano trovato nessuno che potesse tenere i figli. Quando entrò Alessia, vestita tutta in tiro, Paolo le andò incontro facendole un cordiale baciamano e  Michele le diede due baci sulla guancia, ringraziandola per l’invito e scusandosi per l’assenza delle loro signore. Per ringraziarla le porse come omaggio un enorme mazzo di fiori, e due bottiglie di spumante pregiato.  Io, dal canto mio speravo solo che i due fossero venuti per cordialità e che dopo cena se ne andassero via. Avrei voluto  cacciarli ma non potevo, infondo ero io che avevo deciso di invitarli.  Seduti a tavola Alessia servì le varie portate, con grande apprezzamento dei nostri ospiti ed il vino prese a scorrere. Passarono le  23,30, mezzanotte, mezzanotte e mezza, ma loro continuavano a parlare e sorseggiare vino come se nulla fosse. Alessia, che si era alzata da tavola per prima stava adesso seduta sul divano, Paolo e Michele, che l’avevano seguita in salotto qualche secondo prima di me sedevano, guarda caso, accanto a lei, ed io che ero il fidanzato nonché padrone di casa, stavo sulla poltroncina. Si parlava di viaggi e di cibi stranieri quando, Paolo, cercando qualcosa nella tasca della giacca, lasciò il discorso e con tono deciso e sicuro mi chiese se potevo scendere giù a comprargli le sigarette. Colto di sorpresa, seppi solo balbettare che la tabaccheria era chiusa, così lui un po scocciato mi rispose che aveva visto un distributore automatico aperto ad un paio di isolati dal nostro. Michele ed Alessia continuavano a parlare, cosi io ebbi un motto di ribellione e gli chiesi perché dovevo andarci proprio io che neanche fumavo, lui che già aveva abbandonato il nostro discorso, si girò seccato dicendomi che loro erano stanchi per il viaggio e poi che io ero il padrone di casa e quindi il mio era un dovere di ospitalità. Presi le chiavi di casa, nervoso ed agitato, ed uscii, cercai il distributore di sigarette ma non lo trovai; quando finalmente comprai le sigarette era passata quasi mezz’ora, era 01,30 e per strada non c’era nessuno, così mi precipitai a casa per evitare il peggio. Aprii la porta di casa ed andai in salotto, la dove li avevo lasciati non c’era più nessuno … sul divano Alessia aveva lasciato un bigliettino ” Amore perché hai ceduto e te ne sei andato, lasciandomi sola …. Ti prego stanotte vai via, non restare a casa. Ascoltami ti scongiuro. Perdonami. Ti amo “

 

Gettai il biglietto e con il cuore in pezzi mi avvicinai al corridoio senza farmi sentire; erano nella nostra stanza da letto, ( e menomale che mi aveva pregato di non usare il nostro talamo) . Sbirciai nella stanza senza farmi vedere, la  bajour  sul mobile spandeva una luce calda e soffusa mentre  la fresca brezza della notte spingeva  la tenda avanti la finestra, mostrando la tapparella appositamente chiusa e facendo rinfrescare l’aria nella stanza.  Paolo stava nudo coricato a mezzo busto sulla testa del letto , Alessia a quattro piedi in mezzo alle sue gambe si occupava di lui, succhiando e leccandogli il cazzo, gustandolo sapientemente con la lingua umida in ogni centimetro della sua lunghezza. Michele nel frattempo accovacciato dietro Alessia, le stava arando con la lingua la figa ed il buco del culo. Mi poggia al muro perché a quella visione le gambe mi cedettero. Paolo non era ancora venuto quando Michele decise che era ora di possedere la mia fidanzata: si piazzò dietro lei che ancora a 4 piedi spompinava Paolo e cominciò a penetrarla, sempre con la solita passionalità e profondità. Alessia, sentendosi riempita, prese a mugolare e ciucciare il cazzo di Paolo con grande avidità finche dopo  circa 5 minuti Paolo l’afferrò per i capelli, impedendole di allontanarsi e le venne in bocca. Nonostante l’orgasmo, grazie anche al sapiente lavoro di lingua della mia dolce metà, Paolo tempo qualche minuto tornò in tiro …. Ma evidentemente era arrivato il turno di Michele che, assestate le ultime pompate, si staccò da Alessia e piazzatosi davanti al suo volto infilò il cazzo, ancora lucido di liquidi corporei, e le versò tutto il suo sperma caldo in gola.  Il porco mentre veniva, fece capire le loro intenzioni, dicendole che si sarebbero divertiti e che ancora non avevano neanche cominciato … Alessia con voce amorevole li rassicurò dicendo che stanotte si sarebbe presa cura di loro. Paolo la sollevò tenendola per mano e la portò in bagno, sentii scrosciare l’acqua ed aprire la nostra doccia matrimoniale, così i tre si fecero una lunga doccia rigenerante. Non si erano neanche preoccupati che io potessi tornare, Alessia specialmente confidava davvero che io fossi andato via di casa o sapeva che fossi li ?…. Poco cambiava. Essendo sotto la doccia non potevo vedere più nulla, così distrutto nell’anima e nel cuore e con gli occhi lucidi, mi allontanai dalla porta, ed andai a sedermi nella stanzetta accanto; dopo circa un quarto d’ora uscirono dalla doccia  e ripresero il discorso. Io trascorsi la notte seduto su una poltroncina adiacente al muro,  ascoltando i suoni del sesso selvaggio che si stava consumando nella mia stanza da letto tra la mia compagna e i due uomini di mezza età. I due sembravano non averne mai abbastanza, andarono avanti per ore occupandosi sapientemente di Alessia che godeva senza negargli nulla del proprio corpo. Ascoltavo il cigolio del letto,  l’ansimare continuo di Alessia che godeva, i bisbigli e i leggeri rantoli di Paolo e Michele quando sborravano. Alla fine, nonostante la scopata in corso,  distrutto mi addormentai sulla poltroncina… fui svegliato verso le 4 del mattino dai lamenti di Alessia, mi alzai di scatto, andai dietro la porta della camera e capii perchè ululava: erano ai botti finali e quindi avevano deciso di prenderla entrambi, come avevano fatto al resort, portandola oltre ogni limite di godimento. La stronza godeva come una pazza sotto i colpi di quei due cazzi ( michele steso sul letto la prendeva nella fica e Paolo messo dietro la penetrava nel culo). Tornai nella cameretta scorato mi gettai sul lettino. I due continuarono di sicuro a scoparla contemporaneamente per parecchi minuti, dato che dopo circa 20 minuti, nonostante i rumori di Alessia che veniva spaccata e godeva, mi addormentai. Verso le 6 mi svegliai di nuovo ed in casa regnava nuovamente il silenzio…. Si sentiva solo lo scroscio dell’acqua nella doccia. Mi alzai ed rientrai in camera da letto: di Paolo e Michele non c’era più traccia, erano andati via, Alessia stava seduta dentro la doccia, con l’acqua calda che le bagnava il corpo ed il vapore che offuscava il vetro. Guardai la nostra stanza: il nostro talamo era un campo di battaglia, le lenzuola erano sporche di ogni cosa e l’aria era intrisa di odore di sudore, di sesso, di cazzo e di saliva. Non c’era nulla che quei tre non avessero fatto in quella stanza ed Alessia aveva concesso loro ogni cosa, senza porre nessun limite. Quando lei usci dala doccia, mi vide al centro della stanza, arrossì ed abbasso gli occhi. Io ancora una volta non seppi cosa dire, pallido in volto e con la voce tremolante le chiesi se era molto che erano andati via. Lei imbarazzata, dandomi le spalle mentre si metteva un pigiama castissimo, mi rispose con voce bassa ” sono andati via mezz’ora fa ….. erano troppo stanchi continuare e non potevano aspettare che ti svegliassi … ti salutano.”

continua….  

(invia pareri e commenti hancok03@yahoo.it)

 

 

 

Leave a Reply