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Orgia

Vedove e vedovi

By 12 Febbraio 2004Dicembre 16th, 2019No Comments

Sono una signora avanzata negli anni e, vivendo sola, devo arrangiarmi per soddisfare la mia sessualità che &egrave ancora molto viva. Certo preferirei avere un compagno che mi trattasse come faceva mio marito quando era vivo e andavamo a letto facendo delle meravigliose scopate. Purtroppo, per ora, non l’ho trovato e così devo arrangiarmi da sola ma, come ben capirete, non &egrave certamente la stessa cosa. Qualcosa ho trovato e, certe volte, mi sembra di godere di più di quando facevo sesso con mio marito. Infatti egli mi infilava nella fica il suo cazzo, non tanto grosso, ma contemporaneamente non poteva infilarmelo anche nel buco del culo invece, io adesso, ci riesco da sola. Come faccio ? Semplicissimo ! Da brava casalinga mi sono fatta due cazzi di legno, un po’ più grossi di quello del mio povero marito, segando due gambe di una sedia e, con una lima, li ho fatti diventare una vera copia di un bel cazzo. Per non correre dei rischi li ho coperti con due preservativi che avevo ancora nel cassetto del comodino del mio povero marito. Vi assicuro che quando me li sono infilati contemporaneamente nella fica e nel buco del culo e li ho fatti andare in su e giù ho goduto così forte che stavo per svenire (attenti, non &egrave un errore perché non ho detto ‘svenire’ invece di ‘venire’ ma intendevo dire che ero già ‘venuta’ e, veramente, stavo per ‘svenire’) .

Questa fu la prima volta che mi organizzai per provare piacere anche quando ero sola. Continuai a masturbarmi con i due cazzi di legno per un po’ di tempo ma capii che potevo inventare qualche altra cosa per godere ancora di più. Ci pensai molto e capii che i cazzi di legno andavano bene per qualche giorno ma sarebbe stato meglio trovare un amico o un’amica che mi aiutassero a trovare nuove maniere per godere ancora di più.

La prima persona che mi venne in testa fu la mia vicina di casa che aveva, più o meno, la mia stessa età e aveva perso anche lei il suo caro marito La invitai a venire da me a prendere un caff&egrave e ci mettemmo a chiacchierare su cosa facevamo dopo la morte del nostro caro marito. Parlammo dei problemi economici che tutte e due dovevamo affrontare da sole e poi arrivammo a parlare della nostra sessualità che, senza la presenza del nostro marito, era rimasta molto penalizzata.

Fu lei che per prima mi chiese ‘Tu come fai a soddisfarti da sola ?’ ‘Vedi’ le risposi ‘ qualcosa ho trovato per godere anche da sola e, se vuoi, te lo faccio vedere’. Approvò con la testa e io corsi a prendere in camera i due cazzi di legno che avevo nel cassetto del comodino e glieli feci vedere.

‘Cazzo !’ disse ‘ deve essere bellissimo infilarselo nella fica ma come fai se qualcuno non te l’ha leccata bene prima per renderla ben bagnata in maniera che il cazo di legno possa entrare fino in fondo ? Se vuoi te la posso leccare io però poi dovrai leccare la mia e infilarci quel bellissimo cazzo di legno’.

Pienamente d’accordo tutte e due, andammo in camera, ci spogliammo, ci sdraiammo sul lettone in posizione 69, leccammo bene le reciproche fiche, aspettammo che fossero ben bagnate e poi ‘zacchete’ ci infilammo, reciprocamente, nella fica il cazzo di legno.

Venimmo insieme gridando per il piacere che provavamo e dopo ci sdraiammo una di fianco all’altra per commentare quello che era successo.

‘E’ stato bellissimo’ disse la mia vicina ‘non pensavo che un cazzo di legno funzionasse come un cazzo vero dentro una fica ma, mi domando, funzionerebbe anche nel buco del culo come quello vero del mio povero marito ?’.

‘Certo’ le risposi ‘funziona benissimo io l’ho già fatto e se vuoi te lo faccio provare. Basta che ci mettiamo sul lettone come prima, invece di leccarci reciprocamente la fica ci lecchiamo il buco del culo per renderlo più umido e sentiremo un gran piacere quando i cazzi di legno ci entreranno fino in fondo nel nostro buco del culo. Hai capito ?’.

L’aveva capito così bene che dopo pochi minuti avevamo già fatto tutto quello che le avevo spiegato !

Poi, a sedere in cucina a prendere il t&egrave, continuammo la nostra conversazione e lei mi disse ‘E’ stato bellissimo ma non pensi che con un uomo vero si potrebbe godere ancora di più ? Io conosco due vedovi che vivono qui accanto e penso che anche loro sarebbero felicissimi di fare con noi due quello che facevano con le loro povere mogli ?’.

‘Se pensi di poterlo fare’ le risposi ‘ prova a chiederli se vogliono venire una sera a cena da me in maniera che si possa vedere come reagirebbero alla tua proposta’.

Mi disse di si, ci abbracciammo, ci baciammo sulla bocca e ci promettemmo di rivederci al più presto.

Passò più di una settimana prima che io la rivedessi ma, intanto, continuai a masturbarmi con i cazzi di legno che avevo un po’ migliorato. A tutti e due avevo fatto delle tacche in maniera che quando me li infilavo nella fica e nel buco del culo provavo molto più piacere di quando erano tutti lisci.

La rividi una sera quando mi disse che aveva parlato con i suoi amici vedovi che avevano apprezzato subito l’invito a cena in casa mia. Fissammo insieme la data e lei andò subito a dirla ai due vedovi e, rapida come un treno, tornò subito a dirmi che ci stavano ed erano felicissimi di passare una serata con due vedove.

La cena fu molto piacevole, i piatti che avevo preparati erano buoni e, soprattutto, fu molto apprezzata la botticella di vino che avevo messo in mezzo alla tavola. Quando ci alzammo da tavola barcollavamo a causa del tanto vino che avevamo bevuto e sentendoci molto accaldati incominciammo a spogliarci tutti quanti. Leva questo e leva quello ci trovammo, senza rendersene conto, completamente nudi. Ci guardammo a vicenda e mentre i vedovi concentravano i loro sguardi sul petto, sulla fica e sul culo io e la mia amica vedova guardavamo soltanto i loro cazzi che stavano crescendo sempre di più.

Penso che capirete subito cosa successe ! Io e la mia amica vedova ci eravamo precipitate a prendere in bocca i loro cazzi per farli diventare duri e farseli infilare, a loro scelta, nella fica o nel buco del culo. I vedovi apprezzarono il nostro servizio ma ci pregarono di non farli venire in bocca perché preferivano, anche loro, di venire dentro la fica o il buco del culo a nostra scelta.

Purtroppo un problema difficile da risolvere perché a noi vedove sarebbe piaciuto di più sentirsi il cazzo nella fica e, contemporaneamente, nel buco del culo ! Come fare ?

Ci pensammo un po’ e decidemmo, tutti e quattro, di fare la cosa due volte cio&egrave una bella scopata a ‘sandwich’ in maniera che una vedova lo avrebbe preso nella fica e nel buco del culo mentre l’altra vedova avrebbe potuto divertirsi a infilare, contemporaneamente, il dito più lungo nel buco del culo dei due vedovi mentre scopano, nella fica e nel buco del culo, l’altra vedova.

Questa soluzione piacque a tutti e quattro e la realizzammo subito. La prima a mettersi in mezzo ai due vedovi, che avevano già il cazzo duro, fu la mia amica che, con gran gioia, se lo sentì andare su e giù nella fica e nel buco del culo.

Io feci quello che si era deciso ma, invece del dito più lungo, infilai nel buco del culo dei due vedovi i cazzi di legno con le tacche che io amavo tanto. Gli urli di piacere dei due vedovi mi confermò che un cazzo, seppure di legno con le tacche, può fare un bell’effetto !

Dopo che i vedovi vennero nella fica e nel buco del culo della mia vicina io mi presi il compito di prendere in bocca i loro cazzi per ripulirli con la mia saliva e farli ritornare un po’ duri visto che toccava a me di prenderlo nella fica e nel buco del culo. Per pulirli ci misi poco, salvo per quello che era stato nel buco del culo e si era sporcato di merda, ma impiegai un po’ di più per farli ritornare duri dato che i due vedovi erano settantenni.

Ebbi il mio turno ma, sinceramente, non fu bellissimo e dissi ad alta voce: ‘Certo avrei preferito ricevere nella fica e nel buco del culo il cazzo di un bel ragazzo’.

I due vedovi, che erano spossati per quello che avevano fatto, mi dissero che avevo ragione e mi proposero di portare la prossima volta i loro nipoti, che avevano tutti e due diciotto anni, perché sarebbero stati felicissimi di fare quello che loro non avevano fatto molto bene.

Io e la mia amica ci guardammo in faccia e, contemporaneamente, dicemmo ‘Ne saremmo felici e crediamo che la nostra esperienza potrebbe servire molto ai vostri nipotini che, sicuramente, non hanno mai fatto quello che avete fatto voi stasera molto bene’. (Inutile dire che quella era una bugia perché, tutte e due, pensavamo che due giovani corpi ci avrebbero fatto godere tanto e molte più volte !)

Poco dopo ci salutammo affettuosamente con un bacio in bocca e rimanemmo d’accordo che ci avrebbero contattato per definire la sera in cui sarebbero ritornati con i loro nipotini.

Mi telefonarono il giorno dopo per dirmi che i loro nipoti stavano finendo gli esami della maturità e sarebbero disponibili a venire fra una decina di giorni. Risposi che andava bene e aspettavo la loro conferma.

Però dopo qualche giorno sentii bussare alla mia porta, l’aprii e chi mi vidi di fronte ? Due giovani bellissimi che mi dissero che avevano ascoltato di nascosto i loro padri che parlavano di un indirizzo dove si trovava un casino clandestino nel quale potevano andare anche dei ragazzi per farsi, a poca spesa, una bella scopata.

‘Ma ragazzi’ gli risposi ‘siete matti qui non c’&egrave un casino ma ci abita una signora un po’ anziana alla quale piacciono i ragazzini per farci una chiacchierata su quello che succede in tutto il mondo con tutte le guerre che ci sono. Avete capito ? Se volete potete entrare, vi offrirò una tazza di t&egrave e faremo quattro chiacchere e niente più’.

‘Ci scusi signora, siamo veramente dispiaciuti per la nostra gaffe ma accettiamo volentieri il suo t&egrave e un po’ di conversazione’.

Preparai il t&egrave in cucina ma quando lo portai in salotto inciampai sul tappeto e lo rovesciai, caldo come era, sul davanti dei calzoni di uno dei ragazzi che si mise a gridare per il dolore. Capii subito di cosa si trattava e lo invitai a venire nel mio bagno. Mi seguì, gli dissi di spogliarsi e di mettersi subito sotto la doccia per attenuare il bruciore che provava. Lo fece e io con la spugna ben bagnata con l’acqua fredda incomincia a passargliela per tutto il corpo. Quando arrivai al suo pene mi accorsi che si stava rizzando nonostante l’acqua fredda e, facendo finta di raffreddargli il sedere con la mano destra, mi attaccai, con la sinistra, al suo pene facendolo diventare in pochi secondi un vero e grosso cazzo. L’altro ragazzo che stava sulla porta a vedere cosa succedeva mi disse ‘Signora, anche io sono molto sudato e mi farebbe un vero piacere se mi permettesse di fare la doccia con il mio amico’ ‘Prego si accomodi’ gli dissi ‘anzi già che ci sono, se siete d’accordo, farei anch’io la doccia insieme a voi’.

Mi spogliai rapidamente e quando entrai sotto la doccia mi trovai, quasi senza accorgermene, un cazzo ben duro nella fica e uno, altrettanto ben duro, nel buco del culo. E come stantufavano quei ragazzi ! Lo facevano con tanto impegno che in pochi minuti venimmo tutti e tre insieme. Io mi inginocchiai e presi in bocca i loro cazzi per godermi il sapore dello sperma che era rimasto sui loro cazzi. Mentre li ciucciavo mi resi conto che erano molto diversi da quelli dei loro nonni e bastava una leccatina per farli ridiventare molto duri e pronti a scopare e a venire un’altra volta. Mi alzai subito e gli offrii la fica e il buco del culo suggerendoli di invertire le loro posizioni per dimostrarmi che tutti e due erano capaci di infilarlo sia nella fica che nel buco del culo.

Appena terminata la seconda doppia scopata ero già pronta a portarli sul mio lettone quando sentii bussare alla mia porta.Immaginatevi chi trovai quando l’aprii ! C’erano la mia amica vedova e i due vedovi, nonni per i ragazzi, che rimasero sbigottiti quando videro me e i ragazzi completamente nudi !

Cosa successe dopo, se avete un po’ di pazienza, lo saprete alla prossima puntata !

Se non sbaglio eravamo arrivati a quando io mi ero soddisfatta con il cazzo dei due nipotini dei mie due amici vedovi e, aprendo la porta di casa, mi ero trovata di fronte la mia amica vedova e i nonni dei due ragazzini. Adesso continuo la storia e spero che vi piaccia come piacque a me quello che successe dopo.

Io e i due ragazzini eravamo completamente nudi e, invece, quelli che erano dall’altra parte della porta erano, naturalmente, ben vestiti. Ci guardarono con attenzione e invece di brontolarci ci dissero: ‘Siete bellissimi e anche a noi tre piacerebbe tanto di spogliarci per fare anche noi quello che voi stavate facendo’.

‘Certo che lo potete fare’ rispondemmo io e i due ragazzi ‘anche a noi piacerebbe rifarlo tutti e sei insieme’.

I tre, appena arrivati, si spogliarono, ripiegarono correttamente i loro vestiti, li misero tutti insieme su una poltrona e, non sapendo bene cosa fare, i vedovi incominciarono ad accarezzare i loro cazzi per farli rizzare un po’ e la vedova si era infilato un dito nella fica per prepararla a ricevere dentro i cazzi dei ragazzi che a lei piacevano tanto.

Ci contammo e scoprimmo che c’erano due fiche e quattro cazzi ma la cosa non ci preoccupò anzi ne fummo felici perché cosi potevamo fare due ‘sandwich’ invece di uno come avevamo fatto l’altra volta quando eravamo in quattro. Decidemmo che noi vedove ci saremmo messe in mezzo ad un vedovo e ad un ragazzo per prenderlo nella fica e nel buco del culo contemporaneamente. Così facemmo e, vi assicuro, che tutti e sei godemmo come mai ci era successo.

Come al solito i due vedovi dopo essere venuti si sdraiarono sul divano per riposarsi. Invece noi vedove e i ragazzi ci sdraiammo sul tappeto non per riposarci ma per farsi un’altra meravigliosa scopata. Per le grida di piacere che lanciavamo per il ciò che provavamo i due vedovi si accorsero che i loro cazzi avevano incominciato a rizzarsi, li presero in mano e li diressero nel buco del culo dei ragazzi che ci stavano sopra. Così nacque un nuovo ‘sandwich’ con il maschio che sta in mezzo e lo prende nel buco del culo mentre ha infilato il suo cazzo in una fica !

Quindi sia le vedove che i ragazzi lo avevano preso nel buco del culo mentre i vedovi lo avevano sempre infilato in una fica o in un buco del culo ma non l’avevano mai ricevuto nel buco del culo. I ragazzi protestarono e chiesero ai nonni di farsi infilare nel buco del culo i loro giovani cazzi che li avrebbero fatti godere.

‘Va bene’ dissero i nonni ‘ infilatelo pure nel nostro buco del culo ma dite alle signore che, contemporaneamente, ciuccino bene i nostri cazzi mosci per vedere se noi riusciamo a venire mentre abbiamo il vostro cazzo ben duro nel nostro buco del culo’.

I due vedovi si piegarono sul divano offrendo bene il loro buco del culo, i ragazzi con il cazzo già duro in mano pronti ad infilarglielo e le due vedove si erano chinate fra le gambe dei vedovi per essere pronte a ciucciare i loro cazzi mosci. Una scena che nessuno di voi riuscirà mai a vedere !!

I cazzi dei ragazzi entrarono, con qualche difficoltà, nel buco del culo dei nonni che era troppo secco, le vedove presero in bocca i cazzi mosci dei vedovi e, contemporaneamente, infilarono un dito nel buco del culo dei ragazzi per farli godere di più.

Le vedove, cio&egrave io e la mia amica, non rimasero soddisfatte perché si aspettavano che i cazzi dei vedovi divenissero duri e venissero nelle loro bocche, cosa che a loro piaceva molto. Allora attesero che i cazzi dei ragazzi uscissero dal buco del culo dei loro nonni per prenderli in bocca, farli ritornare duri, prenderli in bocca, spompinarli e ricevere in bocca il loro seme. All’inizio non apprezzarono che i cazzi dei ragazzi avessero il sapore della merda che avevano trovato nel buco del culo dei loro nonni ma rilevarono che non era poi tanto schifoso ma, anzi, era molto saporito.

Quando finirono di inghiottire lo sperma dei ragazzi dissero che, in fondo, anche la merda non era poi tanto cattiva e a loro sarebbe piaciuto gustare la merda dei ragazzi che, sicuramente, sarebbe stata migliore di quella dei loro nonni.

‘Venite con noi in bagno’ dissero ‘ e mentre noi ci sdraiamo nella vasca da bagno voi potete mettervi a gambe larghe sopra le nostre teste e cacarci direttamente in bocca. Che ne pensate ?’.

‘Non &egrave una cattiva idea’ risposero ‘perché dopo quello che abbiamo fatto ci &egrave venuta tanta voglia di pisciare e di cacare’.

Come una cateratta la mia faccia e quella della mia amica furono coperte di tanta cacca che non potevamo più respirare e dovemmo chiedere ai due ragazzi di pisciarci immediatamente sulla faccia per sciogliere la merda e farci respirare. Lo fecero subito e, eliminata la merda, usammo il loro piscio per ripulirci la bocca e il nostro stomaco che si era riempito con la merda dei loro nonni. Certo, vomitammo ma questo non ci impedì, poi, di prendere in bocca i loro cazzi mosci per farli ridiventare duri in maniera da riceverli, a loro scelta, nella fica o nel buco del culo.

Mentre io e la mia amica stavamo spompinando i cazzi dei ragazzi i due vedovi entrarono nel bagno e ci dissero ‘Come potete vedere nonostante la nostra età siamo riusciti a far ritornare duri i nostri cazzi e vorremmo partecipare a un nuovo ‘sandwich’ se voi ce lo permettete’.

Per rispetto alla loro età accettammo la loro richiesta e ripetemmo il ‘sandwich’ che avevamo fatto all’inizio di questo racconto: le femmine in mezzo e i quattro maschi che ce lo infilavano nella fica e nel buco del culo.

I lettori di questo racconto penseranno che sia monotono perché accadono sempre le stesse cose ma io vi farò comprendere che non &egrave vero. Continuate a leggermi e lo capirete !

Infatti la ‘coprofilia’ (‘il piacere di mangiare la merda’ Per chi non lo sapesse !) non &egrave molto diffusa ed &egrave difficile che la troviate in altri racconti erotici mentre qui l’avete vista in piena azione. Anche i ‘sandwich’ non si usano molto (perché li abbiamo inventati noi) mentre ‘pederastia’ (‘uomo/uomo’), ‘lesbismo’ (‘donna/donna’), ‘fellazio’ (‘ciucciare un cazzo’), ‘cunnilinctus’ (‘leccare una fica’) e ‘incesto’ (‘scopare con mamma, papà, sorella, fratello e tutti i membri della famiglia’) sono molto diffusi ma incominciano ad annoiare perché sono troppo usati nei racconti erotici.

La mia storia non &egrave ancora finita e se continuerete a leggerla può darsi che troverete qualcosa molto speciale.

Adesso vi dico quello che successe dopo tutto quello che vi ho già raccontato. Mentre ci riposavamo ci venne molta fame perché era tanto che non mangiavamo e mi chiesero se avevo in casa qualcosa da mangiare. Purtroppo avevo poco da offrire, salvo un po’ di frutta e verdura, misi tutto sulla tavola e ognuno si prese le cose che preferiva. Io e la mia amica prendemmo le ciliegie, i ragazzi le carote e i vedovi i cetrioli Incominciammo a mangiare ma tutti ci lamentammo perché sapevano proprio di poco.

Io dissi ‘So come si deve fare per rendere tutto più saporito. Guardate come faccio io’

Presi una coppia di ciliegie, me le infilai nella fica, lasciando fuori i loro piccioli e le tenni dentro per un po’. Quando le tirai fuori si sentirono due fortissimi ‘blooob’ e le infilai in bocca ai due ragazzi.

‘Che ve ne pare ?’ dissi. ‘Sono gustosissime’ mi risposero ‘perché sono calde e, soprattutto, hanno lo stesso sapore che si gusta quando si lecca una fica’.

I due vedovi, con i cetrioli in mano si rivolsero, a me e alla mia amica, per chiederci di fare con i cetrioli quello che io avevo fatto con le ciliegie. Però, aggiunsero, a loro sarebbe piaciuto che se li infilasse nel buco del culo invece che nella fica nella speranza che li dentro ci fosse un po’ di merda che loro non avevano mai assaggiato (‘coprofilia’ o soltanto un esperimento ??).

‘Siete matti’ dicemmo’ i cetrioli sono troppo grossi per infilarceli nel culo. Al massimo potremmo farlo con le carote. Fatevele dare dai ragazzi e proviamole visto che voi ci tenete tanto’.

Ci fu lo scambio e le carote andarono a infilarsi nel nostro buco del culo dando a noi un discreto piacere e, molto di più, ai vedovi che quando ce le sfilarono dal buco del culo le trovarono piene di merda. Se le misero in bocca e (‘coprofilia’ o no !) le gustarono moltissimo.

Nel frattempo i ragazzi non sapevano cosa fare con il cetriolo che gli era stato dato dai nonni. Ci pensarono un po’ e poi, di comune accordo, decisero di infilarselo nel buco del culo reciprocamente.

Si sdraiarono sul tappeto in posizione 69, tutti e due presero in bocca l’uccellino moscio dell’altro e, con tutte e due le mani, si infilarono nel buco del culo, reciprocamente, il cetriolo che gli avevano dato i loro nonni.

Ti assicuro lettore che un 69 come quello non l’avevo mai visto ! I cetrioli andavano su e giù nei buchi del culo a grande velocità, gli uccellini mosci erano ritornati belli duri e i due ragazzi non potevano neanche gridare dal piacere che provavano perché le loro bocche erano piene di sperma. Erano tutti così stanchi che si addormentarono sdraiati sul tappeto mentre io, essendo la padrona di casa, dovetti occuparmi a rimettere a posto il grande casino che avevamo fatto. Mentre lo facevo mi accorsi che, pur dormendo, tutti usavano le mani per farsi seghe, i ragazzi e i vedovi, e un ditalino la mia amica. Credo che stessero sognando quello che era successo quella sera !

Non ce la feci a resistere e, chinandomi, presi in bocca i cazzi per gustarmi il loro sperma quando venivano e leccai la fica della mia amica mentre mi facevo un ditalino.

Così finì quella incredibile serata !

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