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OrgiaTrio

Viaggi simbolici

By 23 Maggio 2014Dicembre 16th, 2019No Comments

“Allora ti sposi…….” disse Marco rompendo il silenzio.

“Si…….”

“Ti sei decisa…….”

“Sì, ci ho pensato molto …… e ho deciso di sposarmi”. Rispose Shy con gli occhi bassi mentre abbottonava la camicetta.

“Chi è il fortunato? Il solito Tom ? Il tuo ragazzo storico?”

“Si…. È lui….”

“È riuscito a convincerti, eh? “

“Sei ingiusto. Lo sai che ne sono innamorata. Stiamo insieme dai banchi di scuola. È lui che voglio come padre dei miei figli. “ disse con orgoglio Shy.

“Sì, sì…. Dicono tutte così …… poi…..”

“Poi, cosa?”

“Poi nascono i problemi……”

“Di quali problemi parli?”

“Lo sai! Non c’è bisogno che te lo dica!”

“Tra Tom e me non c’è nessun problema, cazzo!” ora era proprio arrabbiata.

“Ah, no? E allora come le chiami le serate a bocca asciutta? Come la chiami la tua ricerca di qualcuno che ti scopi come cristo comanda?”.

“Che c’entra? Lui è quello giusto per fare il padre, non l’amante…… Come amante …… ho te…..”.

“Il tuo amante …… intendi quello che ti scopa, …… che ti fa sentire desiderata, ….. che ti fa sentire donna…… ti fa sentire cos’è un orgasmo multiplo…..?”

“…. sì…… è così! Questo non ti dà diritto di prendere Tom per il culo”

“Non c’è bisogno che io lo prenda per il culo……. Si prende per il culo da solo”

“Insomma basta! Se non hai rispetto per lui, almeno devi averne verso le mie scelte”.

“….si, si….  Ho rispetto per le tue scelte….. è che mi fa incazzare….! Il matrimonio è una roba seria e tu non sei proprio matura per questo genere di cose. Al matrimonio ci si arriva avendo fatto tutte le esperienze giuste al tempo giusto. Tutte. E tu sei ancora a metà strada! Ci si arriva consapevoli delle potenzialità del sesso. Altrimenti resterai sempre con i dubbi! Finché una mattina dirai: basta! E allora …… addio al matrimonio, con tutti i problemi che ne seguono! Sai quante ne ho viste di ragazze come te, che si sposano senza aver fatto le esperienze e poi ….. una mattina…..zac e tutto va a culo”

“Quelle esperienze potrò farle anche da sposata….”

“È vero, ma sarà più complicato e forse meno belle. Dovrai abituarti ad avere questo genere di esperienze al mattino o al pomeriggio, mentre quelle più belle si fanno durante la notte, all’alba su una spiaggia deserta…..”

“E va bene, ……. mi accontenterò! Prenderò un giorno di ferie a sua insaputa e tu ed io faremo l’amore dalle otto di mattina alle cinque del pomeriggio. Va bene?”

“Va bene, va bene….. è che io volevo insegnarti non solo a far l’amore, ma voglio anche insgnarti l’emozione di farlo con la persona giusta al momento giusto”

“Andiamo ……….. dai Marco. Non farmi soffrire più di quanto sia necessario. Ormai ho deciso, è quasi tutto pronto: prete, ristorante, inviti. Stanno cominciando ad arrivare anche i primi regali!”

“Va bene amore, va bene. Dovrò pensare qualcosa per accelerare i tempi ……  Ora ti lascio, si è fatto tardi e poi …. fra un po’ arriva Tom”

“Aspetta Marco, aspetta. Fammelo …….”

“Fammi cosa ?”

“Dammelo ……”

“Dammi cosa?”

“Dammene ancora un po’!!”

“Ti piace tanto, vero?”

“Lo sai…. mi piace da morire….” rispose Shy abbassando lo sguardo

“No, basta per oggi. Devi cominciare ad abituarti ad un regime di ristrettezze. Fattene dare dal padre dei tuoi figli, se ne ha! Quel finocchio!”

“Non è un finocchio! Ce l’ha piccolo e non sa usarlo, ma non è un finocchio. Tu, invece, sei ….. crudele. Ne volevo ancora un po’…… dammene”

“Non posso, ho un appuntamento. E poi …. Oggi pomeriggio, sei già venuta tre volte ….. “

“Ancora dai, ancora! Sii buono…. Abbi pietà, sto per sposarmi. Te lo succhio …..come piace a te ….. con ingoio …. dai…… cosa ti costa?”

“Domani. Domani, puttanella! Ora devo andare. Anzi domani ti presento il piano per la tua educazione ….”

“Stronzo!”

“Zoccola”

“Non voglio essere educata!”

“Ah, no? E cosa vuoi?”

“Voglio che mi scopi ora! Dai, Marco, vieni qui vicino, voglio sentirlo dentro di me. Lo sai che Tom non mi scopa! Ci vuole mezz’ora per farglielo alzare, poi non trova il buco e, alla fine, in trenta secondi viene e mi riversa due gocce di sperma. …….. Sei uno stronzo! Rimarrò con questo desiderio tutta la notte.”

“Ti ho detto di no! Fagli un pompino! Così non ti sporchi nemmeno le mani ……… Ah, ah, ah! Hai voluto la bicicletta? ora pedala! E poi è meglio che ti tieni il desiderio, così quando domani ti scoperò di nuovo, sarà più bello. E abituati alla penuria perché dopo sposata non potrai scopare tutte le volte che ti tira, dovrai organizzarti e pianificare!!”

Non era facile dire di no a Shy, non solo perché era una gran figa, ma anche perché scopava come una dea! Shy aveva un sorriso smagliante che faceva innamorare, ma era soprattutto il corpo che mandava in estasi chiunque la guardasse. Due gambe lunghe e tornite come gambe di gazzella per sostenere il suo incedere elegante, forti e affusolate per far l’amore come amazzone che cavalca, salta, stringe, avvolge, accoglie il suo amante …….. e protegge la passerina, il suo fiore più profumato, il succoso frutto della sua voglia infinita di accogliere, cullare e riscaldare le cappelle più turgide e più violacee di sangue e passione. Un culo alto e sodo con quel tanto di ciccia che protegge i muscoli forti e prepotenti, per renderlo morbido e delicato. Un culo attraente per tutti ma una sfida solo per i più audaci. Un ventre piatto tirato e inquieto a sostenere due tette burrose, da vertigine .. … come due balconi sporgenti nel vuoto, sormontate da due capezzoli da torturare, appuntiti come due frecce.

Una ragazza così, una femmina con una carrozzeria fuoriserie, non è un soggetto che si possa contrariare. Ma la passione che legava Marco a Shy era molto forte e solida ed entrambi talvolta ne abusavano.

Mentre scendeva le scale, Marco cominciò a pensare al regalo per Shy. Ci voleva un addio al celibato con i fiocchi !

Qualche giorno dopo, Marco tornò a prendere Shy all’uscita dal lavoro. Tom era alla solita partita di calcetto e lei si era regalato un serata con Marco. La primavera era già avanti e andarono prima a prendere un aperitivo al bar vicino. Sedettero ad un tavolino libero a gustare uno spritz. Il programma prevedeva cena e poi, come piaceva ad entrambi, ……. sesso a volontà.

“Le donne chiedono il divorzio molto più degli uomini perché gli uomini sposati hanno accesso più facile ad una libertà di comportamento che, invece, le donne non hanno” disse Marco.

“Cosa vuoi dire?” chiese Shy

“Voglio dire che, in genere, il matrimonio è un affare per l’uomo ma non per la donna.”

“In che senso? Vuoi dire che le donne hanno maggiori aspettative dal matrimonio e, per questo, hanno maggiori probabilità di essere deluse e frustrate? Lo so, lo so bene!”

“Non è solo questo! Oltre la delusione, in un matrimonio prigione, le donne non hanno molte vie di fuga. Qualsiasi strada scelgano rischiano di esser criticate, isolate, rifiutate, insultate dal mondo benpensante non appena escono dalla morale condivisa.“.

“Il mondo sta cambiando, Marco! ……”

“Non esserne così sicura. Nel matrimonio ogni disagio, ogni conflitto è acutizzato, esasperato, ingigantito, perché il patto coniugale concede meno possibilità di fuga, quindi meno libertà di scelta per uscire dalla situazione. Quanti matrimoni avrebbero i giorni contati se uno dei due coniugi non ricorresse all’adulterio per salvarlo? Molte volte è proprio l’amante, il terzo, che salva l’unione degli altri due, in quanto offre quel piccolo spiraglio di libertà.”

“Io voglio sposarmi, ma non rinuncio al mio diritto di essere chi voglio, di dire quello che voglio, di prendere quel che voglio, di fare quello che voglio, e vivere come voglio vivere. Non sarà il matrimonio ad impedirmelo.”

“Questa tua determinazione ti fa onore, Shy. Attenta, però, che il corpo conosce il desiderio sessuale e la sensualità, e spontaneamente verrà fuori. Il sesso è un istinto naturale da soddisfare senza timori, ma il vincolo coniugale introduce limitazioni morali. Il desiderio rimane intrappolato nel nostro corpo, guardato a vista da false morali, paure, emozioni e pregiudizi. “

Shy era attentissima alle parole di Marco. Sentiva che le stava rivelando ciò che tutti cercavano di nasconderle.

“Sono fiduciosa che Tom non sia impregnato da queste idee, da questa morale che intrappola tutti. Un rifiuto di accettare comportamenti permissivi e repressivi, porterebbe ad un inferno, soprattutto per le donne. Sono certa che Tom non si farà irretire.”

“Dovrai combattere, Shy, combattere molto senza la certezza di vincere la battaglia. Un rifiuto di accettare comportamenti permissivi porta diritti all’inferno, soprattutto per le donne, che a sua volta scatenerà la reazione del pregiudizio e della morale. “

“Come fai ad esserne così sicuro, Marco? Come posso uscire da questa …. trappola?”

“La vita coniugale può divenire, a poco a poco, un vero incubo se si ha la sfortuna che uno dei due coniugi cerchi di limitare la sessualità dell’altro con il pretesto della moralità.  L’instillazione di sensi di colpa diviene il mezzo per controllare la moralità del coniuge. Ogni donna ha diritti inalienabili che nessuno può mettere in discussione. Tu hai il diritto di vivere la sessualità senza legarla al sentimento. Non è indispensabile essere innamorate per godere di un rapporto appagante e se ti capita di far sesso con qualcuno solo per attrazione fisica, non devi sentirti in colpa. Non devi rendere conto a nessuno per i tuoi gusti sessuali.”

“Voglio sentirmi libera, voglio vivere il sesso con gioia, senza vergogna, senza sensi di colpa, senza pudori, senza imbarazzi, voglio avere tutti gli orgasmi che posso.”

“Non sarà facile, devi avere una convinzione interiore fortissima che si raggiunge attraverso un percorso. Il congiungimento carnale può portare a forme di estasi che sviluppa l’energia dell’autostima e della gratificazione. Una energia che si produce attraverso la liberazione dello sperma e delle secrezioni vaginali, delle emozioni …… Per questa ragione, la sessualità va vissuta con naturalezza e con gioia. Ed io ti guiderò in un viaggio simbolico attraverso il quale raggiungerai la piena consapevolezza della tua sensualità, dei tuoi diritti di essere umano. Sarà il mio regalo di nozze!”

Ciò detto Shy e Marco andarono a cena e poi, con il favore del buio, si fermarono in un ampio parcheggio deserto ai margini di una pineta. I corpi dei due amanti fremevano di desiderio e reclinati i sedili ed accesa la luce interna, per gustare ognuno la bellezza dell’altro, cominciarono ad amoreggiare.

Un’auto passò lentamente di fianco alla loro. Marco continuò a strizzare le tette di Shy mentre guardava il guidatore. Dopo una decina di metri, l’auto fece inversione e molto lentamente parcheggiò, col muso rivolto verso di loro, a non più di 5 metri di distanza, con le sole luci di posizione accese.  L’uomo rimase qualche minuto fermo e seduto in auto. Marco aprì la camicetta di Shy, scostò il reggiseno di pizzo bianco e fece uscire le tette rotonde e sode. Il guidatore ora aveva una piena visione del bel seno. Lentamente, l’uomo scese dall’auto e si avvicinò al finestrino di Shy. La sensazione di vulnerabilità davanti ad uno sconosciuto mandò Shy in visibilio che, quasi senza accorgersene, aprì ancor di più le gambe per meglio mostrare allo spettatore il suo sesso. Con la testa reclinata e gli occhi chiusi, Shy godeva ed ansimava sotto le carezze e le incursioni delle dita di Marco. Sapeva di essere osservata, ma evitava di guardare verso l’uomo. Dopo un po’ Shy si inginocchiò sul sedile volgendo le spalle al guardone e, liberato il cazzo di Marco, si piegò e lo prese in bocca, offrendo allo sconosciuto una visione ravvicinata del suo splendido culo.

L’uomo si aprì la patta, aveva il cazzo durissimo e cominciò a masturbarsi lentamente. Marco si accorse della reazione dell’uomo e aprì il finestrino come ad invitarlo. L’uomo continuò a masturbarsi e infilò la mano libera all’interno dell’auto. Marco immobilizzò la testa di  Shy impegnata sul suo cazzo. Shy capì cosa stava succedendo e ne era eccitata.  

L’uomo, sempre più coraggioso, scostò la gonna e accarezzò il favoloso culo di Shy, poi allungò la mano sulle tette, le strinse, ne torturò i capezzoli e, fattosi coraggio, tornò sul culo e timidamente infilò un dito nella passerina. L’uomo sapeva quali tasti toccare, conosceva i punti più sensibili del corpo. Shy ne fu ulteriormente eccitata, sentiva i suoi umori colarle lungo le gambe e forti fremiti sempre più intensi salirono dalla figa e le attraversarono tutto il corpo.

Un pezzo alla volta Marco la spogliò completamente, lasciandole le sole autoreggenti e il perizoma bianco calato fino a metà coscia. Shy fremeva dal desiderio e con gli occhi chiusi dall’eccitazione, gustava le mani dei due suoi amanti che le frugavano minuziosamente ogni centimetro del corpo.

“Guarda Shy, guarda il nostro ospite che bel cazzo di marmo ti offre.” disse Marco

Shy sollevò la testa e si voltò per guardare. Era un po’ imbarazzata, ma si sedette sul sedile, si avvicinò al finestrino e prese in mano il cazzo dell’uomo. Lo scappellò e lo assaggiò con la lingua. Spinse e ruotò la lingua sulla cappella. Sentiva il cazzo pulsare e la cosa l’eccitò ancora di più. Ripassò la lingua sul glande per insalivarlo e infine lo prese in bocca completamente. L’uomo si lasciò sfuggire alcuni gemiti di piacere. Dopo qualche minuto, Marco fece disporre Shy in ginocchio sul sedile, affacciata al finestrino, senza farla smettere di succhiare e la prese da dietro.

L’uomo si stava godendo il pompino con grugniti più o meno profondi mentre Shy gemeva, a bocca piena, per il piacere che le stava donando Marco. Improvvisamente l’uomo aprì lo sportello e si infilò in auto pronto a leccare quelle belle tette tonde e dure. Ora, mentre Marco continuava a scopare Shy, l’uomo si dedicò a strizzare e succhiare le sue belle tette e lei lentamente lo masturbava.

Nonostante la posizione scomodissima, andarono avanti parecchi minuti, poi Marco, approfittando dei sedili reclinabili, fece sdraiare Shy su un fianco per scoparla più profondamente. L’uomo si spostò nel sedile posteriore e infilò il cazzo nella bocca carnosa di Shy.

I tre stavano scopando alla grande. Profondi gemiti di piacere si levavano nel parcheggio deserto. Shy stava morendo dalla voglia di prendere nella figa anche l’uomo. Marco lo capì al volo e la invitò: “Shy, non vorrai lasciar morire di desiderio il nostro ospite. Offrigli la passerina in calore”

Shy non si fece pregare e si mise di nuovo in ginocchio sul sedile, offrendo all’uomo un comodo accesso. L’uomo si dispose per la penetrazione, puntò il pene sulla figa ed entrò. Shy fu presa da un tonfo al cuore, si lasciò sfuggire un profondo urlo di piacere e cominciò a spingere all’indietro per aumentare la penetrazione. L’uomo diede inizio ad un generoso ed inesorabile su e giù, scopandola con forza e lentamente.

Il cuore di Shy cominciò ad andare a mille, il respiro le mancava e le sue urla di piacere eccitarono ancor di più Marco che offrì il cazzo in tiro alla sua bocca. Shy prese a succhiarlo.

Di nuovo i tre cominciarono ad ansimare all’unisono ed i gemiti si levavano nella serata buia come barriti nella giungla. Quando Marco ebbe netta la sensazione che l’uomo stesse per venire, gli chiese di far sentire a Shy il piacere dei getti caldi sulla pelle.

L’uomo assecondò il volere di Marco ed esplose in una copiosa sborrata sul culo. Marco, invece, sborrò sul viso di Shy. Lo sperma, caldo e profumato dei due, cominciò a colare lungo i fianchi e lungo le calze che inguainavano le gambe di Shy. Presto lo sperma si seccò sulle calze, formando una crosticina.

“Ti è piaciuto, Shy? – chiese Marco mentre l’uomo si allontanava – Il primo viaggio verso la tua liberazione si è concluso. Per tenere alto il livello di autostima e reagire agli attacchi di moralismo che inevitabilmente ti colpiranno, devi allenare la tua dignità e cogliere le opportunità quando ti si presentano. Tom non potrà aiutarti e tu devi sottrarti al suo controllo per sopravvivere. Non è una fuga è una strategia per salvarti dalla noia e dalla schiavitù della morale. Ti accompagnerò in altri viaggi, ma senza fretta. “

 

Lei annuì mentre cercava di riprender fiato. Marco staccò un pezzetto di sperma dell’uomo incrostato sulle calze e lo offrì alla bocca di Shy. Era felice e scoppiava di gioia per la scopata e per aver trovato un maestro che le avrebbe insegnato le insidie della vita. 

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