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Racconti GayTrio

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By 16 Marzo 2013Dicembre 16th, 2019No Comments

Fabrizio ormai si era convinto, aveva deciso e nulla lo avrebbe fatto tornare indietro.
Era un uomo di 53 anni portati discretamente; capelli brizzolati, occhi marroni e alto come la media delle persone, e questo gli permetteva di guardare negli occhi sia gli uomini che le donne, in più aveva anche un filo di pancia giusto quel tanto che gli faceva dire che aveva due, anzi tre, piaceri, il cibo, le donne e’ le maniglie dell’amore.
Beh l’ordine non era esattamente quello, preferendo di gran lunga il secondo.
Era sposato con Germana dalla quale aveva avuto due figli ormai indipendenti; lei era ancora oggi una bella signora mora, alta come lui e due seni ed un culo ancora desiderabili, segno che le due gravidanze e i conseguenti allattamenti, non avevano inciso poi molto sul suo corpo.
Spesso Fabrizio si ritrovava a fantasticare su di lei e dato che parlavano di tutto non aveva avuto grossi problemi nel confidarle la fantasia di vederla far l’amore anche tra le braccia di un altro uomo, magari insieme e alla presenza della signora di lui’ insomma un incontro a quattro, uno scambio di coppia, o meglio un’orgia, dove tutti avrebbero potuto fare di tutto e infilarsi tra le braccia indecenti di chi fosse a tiro al momento.
Era il suo sogno ma Germana glielo aveva sempre negato; non che avesse dei timori personali o impedimenti di carattere morale, la sua era semplicemente paura di entrare in un gioco dal quale poi le sarebbe risultato difficile uscire.
Aveva paura ‘degli altri’, sulle loro reali condizioni di salute, sui loro caratteri, sul fatto che poi loro due avrebbero finito di fare l’amore, o scopate come le chiamava, solo con altre coppie.
Aveva il timore che questo modo di fare sesso, divenisse per entrambi l’unico sesso desiderabile e che la cosa le avrebbe poi preso la mano cercando sempre più forti emozioni.
Fabrizio ci stava male da matti; lui avrebbe preferito di gran lunga ben altra risposta tipo ‘non me la sento perché ho paura’ ma poi tu non soffriresti nel vedermi fare un pompino ad un altro uomo?’, oppure ‘io non posso sopportare l’idea di vederti scopare con un’altra donna”, o ancora il classico ‘io non sono una troia e non sopporto l’idea di uscire di casa per andare a scopare con due sconosciuti”.
Invece niente di tutto questo, Germana aveva semplicemente paura di tutte quelle situazioni nella quale avrebbe potuto tranquillamente dire un piccolo ‘no grazie, adesso basta’ ma almeno aveva provato a farlo o quantomeno aveva provato a soddisfare una curiosità di Fabrizio.
Solo su questo insisteva lui e più volte era tornato sull’argomento cercando di convincerla ad incontrare altre coppie che già avevano avuto esperienze simili per dimostrarle semplicemente che erano persone normali, che vivevano il loro rapporto di coppia in perfetta armonia tra loro e con gli altri, facendo sì un sesso diverso ma che non era ne’ brutto ne’ tantomeno sporco’ era solo sesso, punto e basta.
Poi si era liberi di tornare alle proprie vite di sempre’ almeno fino alla prossima volta quando il desiderio avrebbe di nuovo preso il sopravvento sulla razionalità.
Ma niente non era mai riuscito a smuoverla da questo suo convincimento e sì che poi a letto Germana era veramente una troia e il cazzo che le dava Fabrizio le piaceva eccome, almeno dalle urla che emetteva ogni volta che arrivava all’orgasmo.
Ripensava spesso a quando entrarono un giorno in un sexi shop per acquistare un dildo; ne avevano parlato la sera prima ed insieme decisero che sarebbe stato ‘utile’ in alcuni momenti’
La commessa, vestita in modo elegante ma succinto, li vedeva aggirarsi un pochino imbarazzati tra gli scaffali e le vetrine fino a quando si fermarono su ciò che gli interessava.
Fabrizio ne prese uno di dimensioni eccessive e lei optò per un 20 cm abbastanza largo; prese il dildo ed iniziò a toccarlo partendo dalla cappella e scendendo lascivamente verso il basso perlustrando attentamente tutta l’asta dell’oggetto e nel farlo guardava il marito negli occhi con un mezzo sorriso.
La cosa non era sfuggita alla ragazza che sembrava eccitarsi alla scena di quelle mani che percorrevano l’asta e chissà quali pensieri le passarono per la testa, fatto sta che una volta scelto il bel cazzo ed essersi presentati alla cassa chiese a Germana se sapeva farlo funzionare.
‘No ancora’, rispose lei imbarazzata e la ragazza prontamente le rispose ”se vuole le faccio vedere’ ecco qui si inseriscono le batterie”, le disse non appena tirò fuori il cazzo dalla confezione e poi dopo aver richiuso il vano continuò ” e questa rotellina è quella che ne aumenta o diminuisce la velocità’ e lei la sceglie secondo il momento’ vuol provare?’ terminò con aria non del tutto innocente ‘se vuole l’aiuto io’ sarebbe un piacere per me’.
Germana restò a fissarla e non sapeva cosa dirle mentre Fabrizio era certo che la moglie aveva certamente voglia di provarlo ma la domanda diretta ricevuta aveva bloccato l’eccitazione di sua moglie.
‘Non ne dubito”, disse ”ma grazie ‘ penso che riuscirò da sola’ o con l’aiuto di mio marito”, rispose con un filo di voce.
Andammo subito a casa con la voglia di provarlo e negli occhi aveva di nuovo riacquistato lo sguardo voluttuoso e civettuolo che aveva nel negozio.
Una volta giunti all’appartamento iniziarono a spogliarsi a vicenda con la velocità e l’eccitazione di due adolescenti che avevano deciso di farlo per la prima volta e una volta nudi e sdraiati sul letto, Fabrizio prese il dildo e dopo averlo lavato, iniziò a passarlo sulla bocca di Germana che lentamente l’aprì accogliendo al suo interno il cazzo.
Fabrizio iniziò a muoverlo su e giù simulando un pompino nella bocca di sua moglie mentre con la mano libera era sceso sulla sua fica che sapeva essere già bagnata; iniziò a stuzzicarle il clitoride e la sentiva gemere sotto quei tocchi e lasciò che fosse lei a muoversi il cazzo nella sua bocca per dedicarsi completamente alla sorca di lei.
La leccò per bene e poi gli si sdraiò sopra facendole entrare il suo cazzo duro senza incontrare alcuna resistenza; la vedeva con il dildo ancora in bocca, gli occhi aperti e vogliosi ed iniziò a scoparla con sempre più foga e poi ad un tratto lei si tolse il cazzo di bocca portandolo alla portata di quella di Fabrizio che senza alcun problema l’aprì accogliendolo al suo interno simulando a sua volta un pompino esattamente come stava facendo lei poco prima e come tante volte gli aveva fatto al suo cazzo.
E fu così che vennero entrambi, rapiti da quel momento di sesso e libidine che però non portò al tanto sperato cambiamento di lei e il dildo finì nascosto in un cassetto.
Quel giorno però cambiò qualcosa nelle certezze di Fabrizio che non era tanto più sicuro che mai avrebbe potuto dedicarsi al cazzo di un altro uomo.
Gli era piaciuto ricevere in bocca il dildo e più volte si ritrovò a pensare di fare un pompino ad un uomo, uno vero in carne ed ossa; gli piaceva l’idea di vedere un cazzo diritto e puntato verso la sua bocca che spingeva per farsi accogliere al suo interno e si accorse che era una situazione che lo stava eccitando sempre più.
‘Ma cosa sto pensando”, si disse tra se, ma la voglia e il desiderio ormai erano entrati in lui fino a che non si decise a mettersi in gioco e di provare ciò che sua moglie per puro caso le aveva fatto provare ” e chi se ne frega se lei non ha voglia di sperimentare altro”.
Così si fece un indirizzo di posta anonimo e mise un’inserzione on line:
‘Uomo piacente di 53 anni vorrebbe provare a fare un pompino: sono educato, sano e serio ma è la prima volta e cerco coetanei che abbiano la voglia di sperimentare come me’.
Le risposte non si fecero attendere molto; c’era chi offriva situazioni, chi si diceva pronto a fare da maestro, chi si vantava di esperienze ma molti erano grafomani che amavano masturbarsi su improbabili fotografie.
Poi un giorno ricevette una mail di un tizio che aveva anche lui desiderio di provare una nuova esperienza ed allora, visto che anche le altre richieste all’incirca collimavano, si diedero appuntamento.
Alle 15,00 di qualche giorno dopo Fabrizio si ritrovò all’angolo di una piazza in attesa dell’arrivo dell’altro che puntuale arrivò: la gola era secca per la paura e l’emozione, la voce stentava ad uscire a causa di ciò che stava per fare ma allo stesso tempo il cazzo era gonfio di desiderio e sembrava dirgli di andare avanti e non fermarsi ora quando il bello stava per arrivare.
Con calma un tizio stava camminando verso di lui, lo riconobbe subito tanto era stata precisa la descrizione che aveva fatto di se nelle mail, e si diedero la mano, salutandosi, quasi come vecchi amici.
‘Fabrizio’, disse con un filo di voce mentre l’altro diceva ‘Piacere Andrea’.
Inevitabilmente il suo sguardo andò a posarsi sopra i pantaloni di lui e vide che anche l’uomo era eccitato, ‘evidentemente allora quella condizione era normale’, pensò tra se.
‘Andiamo al bar’ suggerì Andrea facendo strada.
Alto poco più di lui, con qualche chilo di troppo, avrà avuto circa 55 anni ‘va beh, ma cosa c’entra questo’ pensò ‘mica ci devo fare una vita’ solo qualche esperienza” si tranquillizzò Fabrizio.
Entrarono al bar e ordinarono due caffè, scambiandosi pensieri ed esperienze; parlarono delle rispettive mogli e del fatto che entrambi desideravano farne di nuove insieme a loro ma dopo averne ricevuto solo dei no, entrambi si erano decisi a fare da soli.
‘Solo una volta’ continuò Andrea ‘siamo stati vicino al punto di farlo con un’altra coppia conosciuta per caso in un ristorante. Eravamo vicini di tavolo e complice la lentezza dei camerieri, abbiamo iniziato a parlare fino al punto di esserci sistemati in un unico tavolo. Erano simpatici e dopo esser riusciti a mangiare visto che era estate decidemmo insieme di fare quattro passi. Le mogli sembravano conoscersi da anni e presto siamo entrati in confidenza scherzando su tutto anche sui doppi sensi. Sai sono quelle serate strane e ci siamo ritrovati a casa loro’ così senza neanche accorgersene. Solo che una volta saliti loro hanno mandato via la ragazza che guardava i loro figli e ci siamo messi a parlare’ così del più e del meno’ e poi non ricordo come fu, forse complice un bicchierino di troppo, Sonia iniziò a spogliarsi e Teresa stava per seguirla’ ma poi si svegliarono i bambini e la cosa terminò lì’ senza avere più modo di ritentare in nessuna altra circostanza’.
Fabrizio raccontò di ciò che gli era accaduto con il dildo acquistato assieme alla moglie ed Andrea spiegò che l’idea di incontrare un altro uomo gli venne quando ad un bagno pubblico vide il cazzo di un altro che stava urinando e la visione gli procurò una certa eccitazione che prima non aveva mai provato e da qui decise di dare seguito alla faccenda senza però essere mai riuscito finora a fare una sola esperienza, ‘è chiaro che mi aspetto che questa sia la volta buona perché in giro ci sono molte persone che amano scrivere ma poco concludere’ terminò.
Fabrizio a quel punto non aveva più saliva in bocca ma non voleva di certo tirarsi indietro e descrisse ad Andrea esattamente come si aspettava che accadesse la sua prima volta descrivendo fin nei minimi particolari la situazione nonché il modo e il luogo.
Il racconto, così dettagliato, ebbe almeno il potere di eccitare entrambi’ rompendo definitivamente il ghiaccio.
‘Certo che hai fantasia’, disse alla fine Andrea ‘ma se vuoi possiamo farlo’ anche ora’.
Fabrizio non si attendeva tutta quella disponibilità ma ormai era chiaro che non si sarebbe tirato indietro ‘bene’ disse ‘vai avanti e dimmi dove devo raggiungerti’.
‘Guarda’, disse Andrea, ‘lo vedi quel portone? Bene citofona all’interno 9′ ti aprirò io perché oggi sono solo in casa’ tranquillo mia moglie è al lavoro’ terminò.
Dopo circa 10 minuti Fabrizio si avvicinò al portone e suonò all’interno 9, lo scatto della serratura gli confermò che Andrea era in casa e che lo stava attendendo.
‘Terzo piano’ fece in tempo a sentire dal citofono mentre già si incamminava per le scale.
Cercò l’interno e suonò il campanello; dopo qualche istante si aprì la porta e Andrea, così come desiderava Fabrizio, era rimasto nascosto dietro.
Fece un passo dentro e guardando alla sua sinistra lo vide così come gli aveva raccontato poco prima al bar: era tutto nudo e con il cazzo già in tiro.
Chiuse la porta e si guardò quello che per lui era il suo primo cazzo: stava lì a sua disposizione e istintivamente allungò la mano e lo toccò facendo scorrere la pelle verso il basso fino a scoprire interamente la cappella.
Non era particolarmente grande ma era lì, gonfio di desiderio, e soprattutto era lì per lui.
Contrariamente a quanto aveva detto poco prima ad Andrea, si avvicinò subito con la bocca al membro spalancandola quel tanto che gli permetteva di assaggiarne il sapore con la lingua.
‘non è male’ pensò ‘meglio così altrimenti sarebbe stato un problema continuare’ concluse il pensiero.
Era la prima volta che aveva leccato un cazzo di un uomo e la cosa suscitò il lui il più forte dei desideri; ora non aveva altro per la testa che continuare e portare a compimento quella sua fantasia.
Si staccò suo malgrado dal pene cingendo però con la mano la verga che aveva appena assaggiato nell’intento di non lasciarsela sfuggire.
‘Accomodati’, disse Andrea ‘vieni in sala”
Fabrizio lo seguì ed Andrea si mise a sedere su un divano a gambe completamente aperte a mostrare il cazzo mentre con la mano si toccava i capezzoli duri; li massaggiava, li torceva tirandoli fino a che poteva ‘mi piace torturarmi i capezzoli” diceva al suo compagno di avventura ”è molto eccitante”.
Fabrizio si mise proprio davanti a lui e, come aveva descritto poco prima, iniziò a spogliarsi.
Prima il golf e subito dopo tirò fuori la camicia dai pantaloni iniziando a slacciarla quando Andrea lo fermò dicendogli ”aspetta avvicinati” e subito Fabrizio si accostò ”leccami i capezzoli, prendili in bocca e giocaci, tirali forte con le dita e mordili’ voglio sentire la tua lingua che si muove” disse.
Fabrizio portò la sua bocca ad un capezzolo di Andrea e prese a leccarlo mentre con la mano aveva preso a tirare e giocare con l’altro, poi a morderlo sempre più forte giacché sentiva i mugolii del compagno.
‘Va bene ma l’altra mano poggiala sul mio cazzo e toccalo piano piano’, proseguì Andrea e subito Fabrizio ubbidì alla nuova richiesta ‘oh si così’ bravo ancora’ diceva Andrea e poi d’un colpo aggiunse ‘bene ma ora riprendi a spogliarti..’.
Fabrizio fece qualche passo indietro e riprese a slacciarsi la camicia, la tolse gettandola a terra ed iniziò con i pantaloni.
Aprì la cintura, la patta facendo scorrere verso il basso i suoi calzoni ma facendo bene attenzione a non far scendere anche le mutande; ora era evidente anche la sua di eccitazione e fece un giro su se stesso mostrando così anche il culo.
Con calma si calò i pantaloni, togliendosi le scarpe e poi, dando le spalle ad Andrea si scoprì il culo inchinandosi.
Andrea lo chiamò di nuovo e gli chiese di avvicinarsi a lui ma camminando di spalle; non appena ebbe il culo di Fabrizio vicino alla bocca allargò con le mani le natiche ed iniziò a leccargli quel buchino scuro mai profanato prima.
Fabrizio sempre chino sentì che la mano di Andrea era alla ricerca del suo cazzo ancora imprigionato nelle mutande; le scostò dolcemente arrivando così ad impugnare l’asta del suo compagno.
Senza vederne le fattezze, spinse verso il basso la pelle che avvolgeva la cappella sentendo che qualche gocciolina di piacere aveva bagnato il cazzo di Fabrizio ed iniziò una lenta sega.
Poi Andrea disse ‘Forza torna a spogliarti e fammi vedere bene”.
Fabrizio avanzò qualche passo e sfilo completamente le sue mutande e con calma si girò verso Andrea che vide per la prima volta un cazzo duro che non era il suo: ‘avvicinati’ vieni qui’ lo voglio toccare” e come l’ebbe vicino, allungò la sua mano per prenderlo.
Era duro e poteva sentire e vedere bene le vene ingrossate dal desiderio con la cappella grande e violacea e fu normale avvicinare la sua bocca pregustandone già il sapore; si inginocchiò davanti al membro e con calma aprì la bocca iniziando ad inghiottire il frutto del suo desiderio.
Iniziò così un pompino che Fabrizio non aveva mai ricevuto neanche da sua moglie; Andrea era veramente bravo perché percorreva tutta la lunghezza del cazzo prima dall’esterno e poi ingoiandolo completamente, facendolo sparire alla sua vista.
La lingua si muoveva con lentezza tale da far capire a Fabrizio esattamente dove si trovava e dove stava andando; anche lui aveva desiderio di fare la stessa cosa, così chiese ad Andrea di distendersi sul divano, si posizionò sopra riuscendo a prendere in bocca il cazzo di Andrea ed iniziò subito a succhiare, lo leccava dalla cappella fino giù alle palle per poi risalire per infilarselo tutto dentro la bocca per poi ripetere ancora.
‘Anch’io devo essere bravo”, pensò ”a giudicare dai lamenti”
‘Ti piace?’ chiese Andrea ” molto” fu la risposta di Fabrizio che si fece più audace.
Mise una mano sotto le palle di Andrea spostandole leggermente verso la sua bocca iniziando a leccarle e succhiarle mentre il suo dito medio cercava di entrare nel culo del compagno.
Sentì che Andrea si spostava nel tentativo di agevolarne l’ingresso ma la pressione del suo corpo a contatto con il divano ne impedì il completo ingresso anche se l’azione risultò eccitante per entrambi.
‘dai ancora’ più svelto’ posso venirti in bocca?’, chiese ancora Andrea ‘oh certo è quello che voglio’ sono qui che aspetto di sentire il sapore’ dai se ti piace’ vieni’ e si sentì rispondere ‘ anche tu vienimi nella bocca’ quando vuoi”.
Aumentarono entrambi la velocità e le lingue iniziarono ad attorcigliarsi contro i rispettivi membri e il movimento divenne frenetico fino a che Andrea per primo non venne dentro la bocca di Fabrizio che a sua volta eccitato dal sapore dello sperma riversò dentro la bocca di Andrea il suo.
Gli schizzi non furono abbondanti ma entrambi si dichiararono soddisfatti della loro prima prova.
‘Aspetta però’ non andare via’ non rivestirti” fece Andrea.
‘ma certo che no”, rispose Fabrizio ” ora desidero provare ancora una cosa’ ti va di mettermelo dietro?’ disse tutto d’un fiato.
‘Certo se lo vuoi’ perché no’, rispose Andrea.
‘Il fatto è che mentre me lo infili voglio vederlo entrare” aggiunse Fabrizio ‘beh così su due piedi veramente non saprei come fare. Volendo potrei collegare la videocamera al tv ma mi ci vuole un po’ di tempo e sono le 16,30 passate e mia moglie starà a casa per le 18,00 al massimo’ vediamo se con uno specchio si può fare” e detto ciò andò tutto nudo in bagno a prendere uno specchio di quelli che usano le donne per truccarsi.
Ritornò dopo pochi istanti e lo posizionò sul tavolo facendogli riflettere l’immagine che proveniva dallo specchio appeso alla parete, ‘non è gran che’ ma è il meglio che posso fare in questo momento’ commentò Andrea.
Fabrizio condivise e poggiò subito i gomiti sul tavolo mentre guardava lo specchio davanti a lui leggermente spostato a sinistra; non è che fosse molto chiara la scena giacché lo specchio della stanza era troppo distante ma un qualcosa si riusciva comunque a vedere e in particolare si vedeva il suo culo e dietro il cazzo di Andrea nuovamente pronto che si avvicinava.
‘Cerca di fare piano’ non ho mai messo nulla lì” disse Fabrizio ‘tranquillo’ farò piano” si sentì rispondere.
Dapprima Andrea prese a leccare il culo di Fabrizio e poi iniziò ad allargarlo infilando prima un dito, poi due mentre quest’ultimo si donava come l’ultima delle troie.
Quando Andrea giudicò abbastanza largo il buco, iniziò ad avvicinare la cappella mentre Fabrizio stava con gli occhi ben attenti a guardare quanto lo specchio gli rifletteva.
Vide la cappella avvicinarsi e subito dopo la sentì poggiarsi mentre Andrea gli allargava il culo con le mani nell’intento di farsi strada.
Non fece molta fatica a far entrare la prima parte della cappella ma poi il culo del suo amico iniziò ad opporre una leggera resistenza e dato che non voleva fargli male, continuò facendo molta attenzione.
Ma ad un tratto fu Fabrizio che spinse con violenza il suo culo contro il cazzo di Andrea permettendogli così di entrare fin oltre la cappella’ il più a questo punto forse era fatto’ ora mancava solo di spingere a fondo e così si sentì fare.
Fabrizio emetteva dei gemiti e non sembrava soffrire alcun dolore, vedeva il pube di Andrea dallo specchio e sentiva insieme il suo cazzo dentro di lui che iniziava a muoversi dapprima con calma e poi sempre più svelto, segno che Andrea stava iniziando a piacergli il culo di Fabrizio e il fatto che fosse stretto.
Insieme gemevano di piacere e stavano quasi per raggiungere di nuovo l’orgasmo visto che Andrea aveva preso in mano il cazzo di Fabrizio e lo stava masturbando quando all’improvviso’

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con suggerimenti o descrizioni di ciò che ha provocato in voi la lettura del racconto’ grazie
‘sentirono delle chiavi girare nella serratura della porta di casa: si resero subito conto che ormai era troppo tardi per cercare di fare una qualsiasi cosa nel tentativo di nascondere ciò che stavano facendo.
La porta della sala era aperta e lo specchio all’ingresso avrebbe senz’altro riflettuto tutta la scena e per di più i vestiti di Fabrizio erano sparsi sul pavimento e si sarebbero visti anche senza specchio.
Teresa aveva aperto la porta ed era ormai entrata in casa.
Ci fu un attimo di terrore negli occhi dei due uomini e molto stupore in quelli della donna, ‘ma che cazzo” fece lei senza tanti preamboli mentre le cadevano dalle mani la borsa e un sacchetto della spesa.
Si rese subito conto che l’espressione non era adeguata alla scena che le si presentava davanti dal momento che i cazzi erano due ed entrambi erano duri ed eccitati e che puntavano verso di lei senza alcun pudore.
‘Ma Andrea’.’, disse dopo qualche istante, ‘spero che tu voglia spiegarmi’ anzi no, credo che la scena si pieghi da sola’ ma vaffanculo” terminò mentre guardava i cazzi ancora in erezione dei due uomini
‘No senti’ aspetta’, rispose lui ”abbiamo più volte parlato’ ti ho detto che io volevo’ si insomma desideravo fare esperienze”
‘Ma tu porti qui tutti quelli che incontri? Un uomo poi’ con un uomo”
‘Beh”, intervenne Fabrizio ”se fosse stata una donna forse sarebbe stato peggio’ ci rifletta’, disse Fabrizio mostrandosi senza pudore o fastidio.
La cosa lo stava eccitando perché per la prima volta si trovava nudo davanti ad una coppia con un altro uomo anch’esso nudo ed eccitato come lui mentre sua moglie, completamente vestita, era lì davanti a loro che li guardava; Fabrizio sapeva che non c’era alcuna possibilità, e neanche la voglia di ricomporsi preferendo di gran lunga rimanere così alla vista della donna e che pertanto la discussione sarebbe proseguita in quel modo.
Lei era alta un metro e settanta circa, magra, capelli neri poco sopra le spalle; aveva due splendidi occhi scuri e una bocca carnosa il tutto racchiuso in un volto regolare.
Aveva due seni che si vedevano anche sopra la giacca che ancora indossava, due gambe affusolate che reggevano un peso intorno ai 55 chili; vestita con calzoni aderenti, giacca e camicia aperta due bottoncini sotto il collo era una donna decisamente desiderabile e per un attimo Fabrizio sperò che la donna si eccitasse alla vista che aveva davanti invece di fare scenate.
‘Ma cosa’ ora dovrei essere anche felice?’, disse facendo qualche centimetro verso l’uomo ”e di cosa dovrei essere contenta del fatto che mio marito fa venire gente in casa mentre io sono fuori? Che fa il porco con chi quale persone? Mi dica di cosa dovrei essere contenta?’ terminò.
‘Oh aspetti a rispondermi’ devo bere qualcosa” e detto ciò si allontanò per prendere un po’ d’acqua.
Al suo rientro vide che i cazzi si erano in parte ammosciati e ciò provocò in lei una certa delusione ‘ma cosa mi metto a pensare’ disse tra se ‘vedo mio marito che fa sesso in casa nostra con un altro uomo’ e mi sento dispiaciuta se ora hanno i cazzi mosci? ma sono cretina?’ ma tant’è che iniziò a provocarli ‘ cos’è la mia presenza vi disturba?’ chiese indicando i due peni.
‘Ma veramente’ sa la situazione” disse Fabrizio.
‘La situazione?’, ripeté Teresa ‘prima eravate’ in quelle condizioni’e la mia presenza ora vi da fastidio?’, disse accorgendosi però che la cosa dava, al contrario, molto fastidio a lei.
La vista del marito con un altro uomo, anche se al primo impatto era stata per lei sconvolgente, l’aveva anche eccitata; era la prima volta che vedeva due cazzi insieme, belli eccitati, duri e intenti a fare sesso e pensare che uno poi era quello del marito dal quale non si sarebbe mai aspettata che’ ma la realtà si disse era che vederli così ora le dispiaceva.
Lottava contro questa inaspettata situazione e l’eccitazione che in ogni caso questa le provocava; non voleva arrendersi all’evidenza che, anche se il suo uomo stava facendo sesso con un altro uomo, la visione era stata sì sconcertante ma anche estremamente erotica ‘ma cosa sto pensando” ‘Eh già a voi piace il cazzo’ per cui una donna ormai è di troppo’ vi disturba’ vi infastidisce’, disse provocandoli
‘Ma no” rispose il marito ‘è che” ma non riuscì a terminare la frase che fu interrotto da Teresa ‘ ah sì’ è così?’, disse mentre si piazzò al centro della stanza ‘allora cercherò io di mettervi a vostro agio”.
Si era resa conto infatti che voleva provocare i due uomini e che il desiderio aveva preso il sopravvento e desiderava sentire i due membri dentro di se; voleva il cazzo del marito e quello della sconosciuto e giustificò questa scelta con la voglia di punire lui mentre sapeva benissimo che stava solo cedendo alle sue voglie.
E detto ciò iniziò a spogliarsi togliendosi prima la giacca e poi slacciando i restanti bottoni della camicia.
La fece uscire dai calzoni e dopo aver terminato di aprirla, la sfilò gettandola volutamente sopra a quella di Fabrizio.
I due uomini quasi non credevano ai loro occhi e Andrea in particolare, stentava a riconoscere sua moglie che in così poco tempo era passata da uno stato furioso ad una eccitazione totale.
Teresa si rese subito conto che l’inaspettato spogliarello stava provocando una certa reazione al suo ristretto pubblico, i cazzi infatti ripresero subito ad indurirsi e visto che non ne mostravano scrupolo continuò l’esibizione.
Si slacciò la lampo dei pantaloni e abbassandoli mostrò a loro il suo culo rimanendo in mutandine e reggiseno.
Poi come una vera professionista si girò slacciando il reggiseno e, voltandosi poi di nuovo, calò prima una spallina e subito dopo l’altra, trattenendo e nascondendo il seno alla loro vista; ma poi con gesto deciso allargò le braccia e fece cadere il reggiseno mostrandosi così con i seni scoperti agli sguardi peccaminosi dei due.
L’eccitazione era ormai evidente in entrambi che senza alcun pudore si portarono le mani ai rispettivi membri toccandoli con oscenità.
La scena che vedeva Teresa la rese ancora più eccitata e, mostrando di nuovo il culo, si abbassò le piccole mutandine scostando con le mani le natiche per mostrare chiaramente il buco scuro che era nascosto al loro interno.
Voltatasi di nuovo mise bene in evidenza una fica pelosa e scura e Fabrizio notò anche che era già bagnata dall’eccitazione mentre Andrea era rimasto con la bocca aperta perché non si attendeva un epilogo così felice.
Teresa sapeva di avere ormai in pugno la situazione, e dato che il desiderio di quei cazzi si era impossessato di lei, andò a sedersi sul divano e con un gesto della mano invitò Andrea e Fabrizio a sedersi accanto a lei visto che i due non si erano mai mossi da quando lei aveva fatto il suo ingresso in casa.
Non appena si furono accomodati, allungò le mani che si posarono sui due membri; per la prima volta toccava il cazzo di Andrea ed insieme anche quello di’ ‘ma come ti chiami?’, disse ad un tratto ‘Fabrizio’, risposero entrambi.
Ma lei continuava a masturbarli con delicatezza ma volle punire il marito inginocchiandosi tra le gambe di Fabrizio e avvicinata la sua bocca al suo cazzo iniziò a leccarlo.
Al contrario Andrea invece che provare dispiacere, provò ancora più eccitazione ed iniziò a toccarsi da solo guardando con maggiore attenzione la scena.
Teresa stava spampinando un altro uomo e questo lo riempiva di desiderio; le piaceva vedere sua moglie che leccava il cazzo di quello che prima era stato il suo complice e compagno.
La testa immersa tra le sue gambe, la lingua che perlustrava dapprima la cappella per poi scendere lungo tutto il cazzo fino ad arrivare alle palle sulle quali posò la bocca e poi tirò fuori bene la lingua facendo vedere chiaramente ad Andrea cosa stava facendo a Fabrizio.
Fu il marito a tirarla su baciandola in bocca per poi posizionare di nuovo il capo di Teresa sul cazzo del suo amico mentre lui era sceso dal divano e messosi dietro di lei, le aveva allargato il culo, leccandole il buco con la mano che andò a posarsi sulla fica bagnata iniziando a toccarla dapprima leggermente e poi con sempre più forza.
Cercò il clitoride della donna e lo imprigionò tra il pollice e l’indice massaggiandolo con cura e stringendolo con delicatezza.
La donna ora era decisa a godere e divaricò le gambe per permettere al marito di affondare le sue dita nella fica mentre lei stava ancora facendo il pompino a Fabrizio.
Andrea dopo qualche minuto, si posizionò con il suo corpo sopra quello della moglie che ancora non aveva tolto la bocca dal cazzo dell’altro, e premendo con il peso del suo corpo permetteva a Teresa di sprofondare tra le gambe di Fabrizio ingoiando tutto il cazzo mentre lui iniziò a penetrarla da dietro in un movimento che si fece subito deciso.
Teresa pareva approvare l’iniziativa ma la posizione era divenuta per lei troppo scomoda per cui propose agli uomini di andare in camera da letto e tenendo entrambi i cazzi stretti nelle sue mani fece strada.
Si sdraiò pronta a ricevere le attenzioni che sapeva sarebbero arrivate di li a poco ed infatti i due uomini si posizionarono vicino a lei facendo scempio del suo corpo.
Andrea mise il suo cazzo nella bocca di Teresa mentre Fabrizio le penetrò la fica ponendosi sopra di lei mentre con la bocca le leccava un capezzolo con la mano ne torceva l’altro, tirandolo e torcendolo e provocando così qualche piacevole dolore che ebbe l’effetto di eccitare Teresa ancora di più.
Fabrizio si avvicinò alla bocca della donna impegnata ancora con il cazzo del marito e facendosi strada con forza prese a giocare con lei nel tentativo di sostituire la sua bocca con la sua.
Teresa capì e lasciò l’uomo impossessarsi del pene di Andrea per poi avidamente cercare a sua volta di riprendersi il cazzo.
Fabrizio aumentò le spinte dentro di lei provocandole così il primo orgasmo
Andrea nel frattempo si era sdraiato invitando Teresa a porsi sopra di lui e lei non si fece ripetere l’invito e, afferrato il cazzo del marito, se lo spinse dentro la sorca con forza mentre ora era Fabrizio ad infilare il suo cazzo nella bocca.
Di nuovo Teresa venne ma ancora gli uomini non erano contenti ed allora fecero sdraiare Teresa su di un lato e mentre Andrea era di nuovo dentro la sorca di Teresa, Fabrizio iniziò a leccarlo il culo allargando con le dita il buchino per poi inserire il cazzo.
L’operazione non durò molto giacché il culo di Teresa era stato profanato più volte dal cazzo Andrea e ala fine la donna si ritrovò con il cazzo del marito nella fica e il cazzo di Fabrizio nel culo mentre baciava una volta uno e una volta l’altro.
Gli uomini non contenti intanto affondavano le loro mani tra i seni della donna; giocavano con i capezzoli e mentre uno li accarezzava l’altro li torceva e poi si scambiavano i seni continuando nell’opera mentre Teresa era ormai confusa e non sapeva più chi era a farle cosa.
Aveva solo desiderio di continuare a godere così tra le braccia del marito e quelle di Fabrizio.
L’orgasmo non tardò ad arrivare in quelle condizioni ma questa volta si sentì investita anche dallo sperma dei due uomini che, all’unisono, sprigionarono dentro di lei tutto il liquido che non era uscito quando erano soli.
Una volta fuori dal suo corpo, Teresa si avvicinò ai due e, prima con quello di Fabrizio e poi con quello di Andrea, iniziò un’opera di pulizia con la bocca che terminò solo quando vide i cazzi completamente puliti e solo allora baciò con passione Andrea sulla bocca perché voleva donare alla sua bocca il gusto di entrambi gli uomini.
Appena si furono ripresi, Teresa chiese scusa al marito per non aver ceduto prima ai suoi desideri e ringraziò Fabrizio per essersi fatto trovare lì pronto a farle provare un’esperienza che mai si sarebbe immaginata di provare.
Ma Fabrizio pensava già di andare oltre’

(continua)

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