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Racconti Gay

A me piace il cazzo

By 6 Luglio 2006Dicembre 16th, 2019No Comments

A me piace il cazzo .Ne ho visti tanti,di ogni misura,forma,e colore.
A dire il vero ho iniziato piuttosto tardi,a godermeli…..
Fino all’eta` di 19 anni vissi in un microscopico paesino del sud,
dove ognuno ha le orecchie e gli occhi dappertutto,per cui repressi il mio desiderio
di minchia consolandomi con giornaletti.
Ogni tanto mi capitava di vedere la michia di qualcuno dei miei
amici di studio.A volte,quando qualcuno faceva un pisolino a pancia in giu` poteva
succedergli che un altro collegiale gli piombasse sopra poggiandogli il cazzo al culo e
strusciandoglielo su e giu` per le chiappe,con il volgare grido di battalia ‘la senti la minchia,ah?’
finche` il dormiente riuscisse a scaraventarselo di dosso.Non che fossero inclinazioni homo,
ma in un collegio esclusivamente maschile erano scherzetti all’ordine del giorno,tipo il famoso
‘gli prendo la mano la poggio alla mia patta in modo che me lo tocca anche se per una sola frazione di secondo’.Inutile dire che schiacciavo frequenti pisolini nei quali fingevo di essermi addormentato non
aspettando in realta` altro che qualcuno mi facesse sentire il contatto del suo cazzo’.
Fu cosi che mentre ero a pancia in giu` fingendo di dormire,mi monto` su Alessio,che fino a quel momento era sdraiato accanto a me e subito comincio` a strusciarmelo al culo.Il suo cazzo era gia`
quasi duro,finsi di non svegliarmi subito e mi ritrovai il suo cazzo duro come una pietra tra le chiappe.
Da come lo sentivo lo aveva proprio grosso. Anziche` cercare di divincolarmi,restai supino e lui accortosene inizio a strusciarmelo forte,sempre piu`veloce,finche` venne.Avevo la certezza che avesse sborrato dal rallentamento del ritmo,e avevo sentito come si afflosciava pian piano….
In tutto questo,mi era venuto duro.
Non successe piu` nulla,la cosa fini li.Ma avevo provato un godimento enorme.Mi era proprio piaciuto,farmelo mettere non nel,ma al culo.
Un altro bel giorno trovai con Andrea una rivista po in un bagno chiuso per lavori di ristrutturazioni.
Lo prese lo guardo` e mi chiese se mi dispiacesse se si facesse una sega. Gli risposi di no,al che` se lo tiro` fuori gia` duro e segandosi piano mi chiese se avevo voglia di sucarglielo,che un’occasione cosi
Non mi sarebbe piu` capitata.Forse si era accorto di come glielo guardavo credendo che non se ne accorgesse’..ma alla sua domanda se avevo voglia di succhiarglielo,risposi con un ma sei impazzito,
mi hai preso per frocio…..
Eppure,la cosa che avrei desiderato di piu` sarebbe proprio stato toccarlo,segarlo,palpargli
i coglioni.E magari leccarlo e prenderlo in bocca,conoscendone finalmente il sapore.
Invece me ne stetti li,a guardarglielo di nascosto fingendo disinteresse,finche` non inizio` a sborrare.Sborra bianchissima,densa,che tanto avrei voluto assaporare ……
Ah,che bella,la che era,la minchia di Andrea,c#e` l’ho ancora impressa in mente……
Due anni dopo,andai all’estero,in germania,per trovare lavoro.E qui inizio` la mia gran
carriera di sucacazzi.La prima avventura,nel bagno della stazione,a tarda ora,dove un uomo piuttosto
anziano,accortosi di come cercavo di vederglielo,fece un passo indietro mostrandomelo.
Era moscio,piccolino,faceva quasi tenerezza.Mi avvicinai,allungai la mano e……..non ci credevo,
toccavo il mio primo cazzo.Ero come in trance,ormai era duro,lo fissavo menandolo lentanamente,
sentii una mano sulla mia spalla che mi premeva in giu`,obbediente mi inginocchiai e me lo ritrovai
a pochi centimetri dalla faccia.Ne sentivo l’odere,ne leccai la punta,lo imboccai,ed iniziai un dolce su e giu lungo l’asta.Appena una ventina di secondi e mi ritrovai la bocca piena della sua sborra,mentre lo sentivo perdere durezza.
Me lo tolse dalla bocca,ingoiai,il sapore era un pochettino acre ma non dispiacque affatto.
Ci salutammo accennando appena un ciao,ed ognuno prosegui per la sua strada.
Non mi usciva dai pensieri la sensazione provata ad averlo in bocca, ed una volta a casa ,mi masturbai furiosamente.
Ora,scopertane la magnificenza,volevo di piu`.Tornai spesso nei bagni della stazione,scoprendo che il sottopassaggio in cui erano ubicati portavano ad un parco che di sera diventava il ritrovo di bastoni duri.Lo scopersi in quanto attraversandolo mi venne incontro un uomo di mezza eta` pastrugnandosi la patta.Glielo succhiai con gusto dietro un albero,immaginavo mi sborrasse in bocca ma per mia sorpresa non appena iniziai a sentirne le prime contorsioni lo tiro` fuori impiastracciandomi la faccia con 5-6 fiotti della sua densa sborra”.Non avevo fazzolettini con me,lui nel frattempo incurante stava gia` andando via e mi ritrovai li,nel parco,con la faccia piena di sborra.Nel mentre pensavo a come fare per toglierla,mi accorsi di un uomo che si segava guardandomi.Doveva aver assistito alla scena intera.Al buio non riuscivo a vedergli la minchia,ma a giudicare dal movimento dal mano doveva essere piutosta grossa.Mi avvicinai e gli chiesi se aveva un fazzoletto,ma glielo chiesi non
Guardandogli negli occhi bensi dritto sul suo cazzo,ed ebbi la risposta che desideravo,ovvero che si, aveva un fazzoletto,ma sarebbe un peccato ‘sprecarlo’ per pulirmi da una sborrata sola.Un pompino per un fazzolettino,risposi,mi inginocchiai e glielo presi in bocca.Lui mi afferro` la testa,tenendola ferma,e comincio` a fottermi in bocca con ritmo frenetico.Era una cosa nuova per me,non ritrovarmi a succhiare tenendo il comando,ma a star fermo ad assecondare il suo ritmo e soprattutto la profondita` dei suoi colpi,come fossi una bambola di plastica,un oggetto quasiasi in balia proprietario.Me ne infilava il piu` possibile in bocca,diverse volte avevo rigurgiti ma non se ne curo`,provai diverse volte a ritrarmi,per rallentare sia ritmo che profondita`, masenza nessun esito,contiauva a tenermi ferma la testa chiamandomi porco sucaminchia la cosa mi detta un fastidio tale che mi alzai e me ne andai lasciandoli li, a cazzo duro e con la sborra nei coglioni.Ne sembrava sconcertato.Tornai a casa,
fortunatamente durante il tragitto nessuno mi vide con la sborra ormai asciugata in faccia.

Da allora ne ho succhiati innumerevoli,facendomi sempre sborrare in faccia o in bocca.
Ultimamente preferisco quest’ultima variante; amo accorgermi del prorompente
orgasmo in arrivo,sentire arrivare prorompente il succo dei coglioni e farmelo depositare in bocca,
tenendomelo dentro un po` per saggiarne il sapore a fondo ed a seconda se questo mi piace o meno,
lo ingoio o schiudo le labbra facendolo uscire piano da un angolo…..per poi strusciarmi il
cazzo dal quale e` appena sgorgato in faccia spalmandomelo per bene.
Tra le tante sborrate che ho preso,non ne dimentichero` mai una:
Un cazzo francese di media misura mi fotteva in bocca,era molto resistente tanto che
iniziavano a farmi un po` male le mascelle,ma il premio mi ripago` del tutto;
Si ritrasse,due colpi di mano,e potenti,lunghi schizzi centrarono il mio viso.
Schizzi che sembravano non finire piu`,di solito arrivano a 6-7,ma da questa minchia ne arrivarono
almeno il doppio,ne avevo la faccia del tutto coperta mentre continavano ad arrivarne ancora,ma non trovando piu` un millimetro quadrato di pelle asciutta scivolava giu` dal mento al petto imbatandomi la maglieta e,dato che ero in ginocchio,ance i pantaloni.Il tempo sembrava si fosse fermato,quando realizzai che davvero non ne veniva piu` me lo strusciai in faccia succhiandolo ancora,ricoprendolo di baci quasi come per ringraziarlo.
Da allora una sborrata cosi colossale non mi e` piu` mai capitata fino ad ora.
Dopo quest’esperienza sapevo con certezza cio` che volevo,ovvero annegare in un mare di sborra calda…..
E non rimase un sogno.Ma lasciamo stare le storie vecchie ora.Vi racconto l’ultima,fresca di poche ore: A 15km dal mio posto di lavoro c’e` un laghetto,niente di particolare per la gente comune,ma per me il paradiso,in quanto meta` del lago e` frequentato da nudisti. Quando ho tempo,dopo il lavoro,vado li non per prendere il sole ma per prendere l’ogetto del mio desiderio,il cazzo.Ovvero i cazzi,dato che non mi fermo mica ad uno.E data la quantita` di bastoni presenti,me li scelgo a mio piacimento. Vado anche nelle pause pranzo,ma dato la disposizione ridotta di tempo,mi fermo al boschetto vicino,sperando di attirare l’attenzione di qualcuno che prima di soleggiarsi se lo faccia sucare.E di solito ne trovo uno quasi sempre.Oggi,sorpresa: raggiunta l’intesa con un vecchietto,non appena comincio a massaggiargli il pacco,questo si china,me lo tira fuori e me lo succhia.E vabbe` penso tra me e me spingendogli la mazza in gola,vorra` dire che oggi niente cazzo per me ma per lui.Nel frattempo vedo avvicinarsi un tipo piu` giovane,non avverto il vecchio della sua presenza e mentre questo continua a succhiarmelo con gusto il nuovo arrivato osserva da circa 5m di distanza pastrugnandosi il pacco da sopra i pantaloni.Ancora un paio di succhiate e sborro cogliendo di sorpresa il vecchietto che quasi affoga.Me lo pulisce leccandolo,si alza e se ne va.Il mio sguardo si concentra sul pacco dell’osservatore,che ora se lo tira fuori e se lo mena.Senza parola alcuno vado da lui ed ora sono io a succhiare.La sua minchia e` piccolina e poco dura,ma di colore chiaro,come piace a me.Un uomo di circa 55 anni compare e si gusta la visione di me che lecco le palle gonfie del cazzettino.Accortomi della sua presenza,ci do` dentro succhiando forte e……il cazzettino si ritrae,si gira,e sborra per terra.Che peccato! era bianchissima,densa al punto giusto…..il cinquantenne ci porge un fazzoletto,sono ancora in ginocchio ,lui mi e` proprio di fronte,dai suoi pantaloncini blu vedo benissimo la forma del suo cazzo duro,glieli abbasso ed eccolo svettante a pochi cm dalla mia faccia.Lo osservo un po`,lo meno piano,poi lo imbocco all’improvviso prendendolo in bocca per intero.Il cazzettino si ricompone e va via.Questo ha un bel bastone,duro,non troppo lungo in modo che posso prenderlo tutto dentro.Vorrei leccargli i coglioni ma desisto,trooooppo pelosi.Lo sbocchino a dovere,sento che sta` per venire,vuole ritrarsi anche lui per cordialita`,ma lo afferro per i fianchi e mi spingo il suo cazzo in fondo.Ecco il primo schizzo,il secondo,finalmente ho la bocca piena di sborra.La ingoio,glielo lecco dalla base alla punta mentre gli diventa molle,un bacio alla cappella.Ciao.La prossima volta vi racconto del mio culo :-)

Succhiando succhiando,volevo di piu`.
Avevo la curiosita` si sapere che sensazione si provasse
nel sentire il cazzo in culo.Se fosse altrettanto piacevole
come succhiarselo…….
Sapevo di dover sceglierne uno con cura;
piccolo,ne lungo ne largo,magari pero` resistente,capace di
scoparmi a lungo e spesso,che mi aprissepian piano.
Farmelo rompere da un cazzo grosso proprio no,avevo timore mi
sconquassasse,dato che a detta di un tipo che voleva infilarmici
un dito lo avevo molto stretto.Non avevo gradito il tentativo di
intrusione,eppure…..ero convinto che se anzice` un dito fosse
stato un cazzo a volermi penetrare sarebbe stato diverso..
Dopo averci pensato e ripensato in lungo ed in largo,mi decisi.
Un bel pomeriggio mi recai in un cinema non troppo frequentato,
fornito anche oltre alla sala cinematografica di cabine abbastanza
grandi con schermo.Arrivato li,notai un uomo intorno ai 40 anni che
mi seguiva con gli occhi passo per passo…..Se non fosse stato un giorno
speciale,me lo sarei trascinato in cabina e glielo avrei succhiato.
Oggi invece,dovevo fare in modo di vederglielo per essere sicuro
che fosse buono per la mia esigenza particolare.
Guardandomi,prese posto in una cabina lasciando la porta socchiusa in modo
che potessi vedere quel che faceva.Stava comodamente seduto in poltrona,
col cazzo in mano e……bingo!! Ad occhio e croce 14-15cm,e sottile,proprio
come lo cercavo io!!!
Non persi tempo; entrai e senza una parola mi accovacciai tra le sue gambe
leccandolo,baciando la cappella,accennando le prime succhiate…..
Gli misi un bel preservativo e nel mentre passavo il piu` saliva possibile
sul mio buco del culo,lui si alzo` mi giro` e me lo strusciava tra le chiappe,
evocandomi ricordi di collegio”’..Ad un tratto mi fece piegare in avanti,
si sputo` in mano insalivo` il suo cazzo e’spinse forte contro il mio buco del culo.Provai un dolore atroce nonostante la grande quantita` di saliva;
Di riflesso alzai il busto,ma con mano ferma mi ripiego` in avanti dando un’ulteriore profonda spinta seguita da un dolore ancora piu` forte;
Sentivo ora il suo pube a contatto col mio culo,con due colpi me lo aveva messo per intero nel culo.Ora non si mosse,per farmi abituare al contatto
Del cazzo che avevo dentro.Gli chiesi con voce sommessa di fare piano,
che era la mia prima volta,al che lui si ritrasse un po` e sputo` ancora
direttamente sul suo cazzo che avevo ancora dentro,per lubrificare ancora di piu`.Era passato circa un minuto,in cui se ne stava immobile,mi sembrava che il culo si fosse abituato alla sua minchia ed iniziai un attento avanti indietro.Ogni movimento pero` mi provocava dolore,non resistetti e mi sfilai
dal suo cazzo chiedendogli scusa.Lui si mostro` molto comprensivo,
disse che non importava,e che comunque avrei fatto meglio a procurarmi della vasellina per facilitare il tutto,e che se avrei voluto riprovarci,avrei potuto chiamarlo,porgendomi il suo biglietto da visita.Si riallaccio` i pantaloni e mi lascio` solo in cabina,dove mi pulii con un fazzoletto notando
che vi erano tracce di sangue.Nonostante il suo cazzo fosse piccolo,me lo aveva proprio rotto e come,il culo.Mi sembrava stesse in fiamme,tale era il bruciore che avvertivo.Ero un po` rammaricato in quanto credevo sarebbe stato piu` semplice farmelo spaccare e farmi fottere con forza,come vedevo nei film,
e nello stesso tempo pero` ero quasi orgoglioso di averci provato,e di essere averlo avuto dentro.Anzi,il solo pensiero di aver appena avuto un cazzo in culo,mi spingeva a riprovarci subito,ma il buonsenso prevalse e tornai a casa,camminando in modo un po`’ strano.Ma sapevo gia` che gli avrei telefonato per riprovare l’inculata iniziata e non portata a termine.
Cosa che feci 4 giorni dopo,dandogli appuntamento nello stesso cinema.Arrivai circa 5 minuti prima e mi preparai mettendomi al culo tantissima vasellina.
Provai ad infilarmi un dito dentro e ci riuscii senza fatica.
Dopo pochi minuti arrivo` lui,entro` in cabina e trovandomi gia` pronto
Lo tiro` fuori infilo` su un preservativo e senza alcun preambolo me lo spinse dentro con un unico,forte colpo di reni.Non respirai dalla paura,ma con mia sorpresa,non sentii lo stesso forte dolore dell’altra volta.Un po` si,ma era un dolorino lieve.Questa volta non mi dette il tempo di far abituare la mia grotta al cazzo e comincio` a stantuffarmi subito,tirandolo quasi del tutto fuori fino alla cappella, per riaffondarmelo dentro con foga per intero,
a ritmo veloce.Sentivo le sue palle tonde sbattermi sulle chiappe,mentre mi montava con forza.Ed a me piaceva.Mi sentivo del tutto sua,una puttanella in calore che si abbandonava al suo toro da monta,realizzavo solo ora che ero in una cabina di un cinema a farmi fottere in culo da uno sconosciuto,che mi dava potenti colpi di cazzo sbattendomelo dentro in profondita`,sussurandimi frasi oscene,dandomi del ‘puttana rotta in culo’ e che si avvinghiava stretto per farmi sentire la sua minchia ancora di piu`.Di tanto in tanto rallentava il ritmo,per poi riprendere instancabile a pomparmi forte ed in profondita`.D’un tratto si fermo,il cazzo comincio` a contrarsi,e riverso` la sborra nel mio culo,dando un colpo ad ogni contrazione.Me lo sfilo`,ci pulimmo,e,silenziosi,andammo via.
Da allora ci siamo incontrati spesso.Mai seppi il suo nome,ne lui il mio.
Inculate anonime,in una cabina di un cinema a luci rosse di una grande citta`.
Mi facevo fottere in culo almeno una volta a settimana; nello stesso tempo succhiavo da uno
a tre cazzi diversi quasi ogni giorni.L’esclusiva del mio posteriore l’aveva il mio misterioso toro da onta,mentre i cazzi che prendevo in bocca variavano di volta in volta.Non mi importava a chi apparteessero,se le cosce tra le quali penzolavano fossero di uomini giovani o vecchi,belli o brutti; La loro personalita` si annullava alla mia vista non appena avevo il cazzo a portata di labbra,o meglio non appena lo adocchiavo.Li trovavo nei soliti due posti: al lago o al cinema,per cui spesso succhiavo anche sempre gli stessi.E date le mie ottime capacita` da sucatore,c’era gente che veniva addirittura solo per me,con la speranza che fossi li pronto ad inginocchiarmi ai suoi piedi in cospetto del suo cazzo.Una sera stavo nella mia posizione abituale,in ginocchio,con la bocca riempita da un cazzo di grosso calibro,e non mi acoorsi che mi si era formato attorno un gruppo di almeno sette uomini tutti con le loro minchie in mano.
Era buio ma c’era la luna piena,per cui potevo ben vedere i loro cazzi eretti.Per quanto mi sforzassi non riuscivo a prendere il grosso cazzo che succhiavo tutto in bocca, iniziai a ciucciarlo con piu` foga,accellerando le succhiate ed ecco che una gran sborrata comincio` ad invedermi la bocca.Era buona,dolciastra,e tanta,ma lo spettacolo di tutti quei cazzi intorno a me mi impedi` di alzarmi e restai li in ginocchio,passandomi la lingua sulle labbra alla ricerca di ulteriore sborra.Voleva essere un invito per gli altri,che si avvicinarono e mi ritrovai circondato di minchie.Imboccai la prima,palpado nello stesso tempo con una mano un bel paio di coglioni grossi e gonfi,lisci,perfettamente depilati, mentre allungavo l’altra verso il primo cazzo che mi capito` a tiro.Succhiavo le minchie a turno,tenendone sempre una in ogni mano e segando con forza.Loro ridacchiavano,si incitavano a vicenda,finche` sentii afferrarmi la testa in modo rude verso sinistra ed ecco che una gran quantita` di sborra mi si riverso` in pieno volto,in fronte,sulla bocca,sulle guancie.Mi sborrarono in faccia uno dopo l’altro,alla fine avevo il volto completamente impiastricciato,una maschera di sborra.Ero esausto ma soddisfatto,avevo sucato tutti quei gustosi cazzi,il prelibato succo dei loro coglioni lo avevano riservato a me e mi ero gustato a fondo gli innumerevoli schizzi che mi avevano centrato in pieno.Uno di loro mi chiese se poteva essermi d’aiuto a levarmi la sborra dalla faccia pisciandomici su`,ma con altrettanta gentilezza e fermezza rifiutai.Non mi sono mai piaciuti giochetti del genere.
Ora non mi restava che un’altra variante; ovvere ritrovarmi con un cazzo in culo ed un altro in bocca.

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