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Colto il fallo… dentro di me

By 29 Novembre 2015Dicembre 16th, 2019No Comments

Passò una settimana apparentemente normale, tra scuola e noia, anche se in segreto non potevo che pensare a quello che era successo con Curl! Passavo serate intere a masturbarmi guardando le foto che lui mi aveva fatto, riassaporando le emozioni vissute.
Il venerdì successivo ero pronto per un altra nottata all’insegna dell’hashish e del divertimento! Quella sera non ci sarebbe stato Curl, lavorava tutta la notte, ma forse ci avrebbe raggiunti una volta chiuso il ristorante! Intanto io e Jack sapevamo come divertirci, tra canne e playstation… ci conoscevamo da due anni, vi era una grande amicizia e confidenza tra noi, non ci si risparmiava nel parlare e nello scherzare. A quei tempi l’amicizia era qualcosa di molto semplice. Il programma era ormai noto, pomeriggio in giro per la città o a un bar, passavamo a prendere i viveri per la sera e intanto si decideva se uscire per locali o stare a casa mia.
Essendo l’inizio di inverno, c’era poca voglia di stare al freddo, e i pochi soldi che si aveva andavano in beni di consumo fatti apposta per sentire meno la pressione, allentando i sensi…
arrivammo a casa, e dopo un paio di joint incominciai a scaldarmi! Mi sentivo bene, accaldato ed eccitato, non potevo raccontare a Jack dell’esperienza con Curl, sarebbe stato imbarazzante… ma potevo godermi questo stato di grazia senza farlo sapere!
‘vado un attimo in bagno Jack, ne fai un altra intanto?’
‘vaaa bene. Ah Ma, posso mandare un messaggio a mia madre che dormo qui??’
‘fai fai!’
mentre ero in bagno a svuotarmi la vescica ero preso da vampate di calore, volevo fare sesso con chiunque, ma non era la serata migliore… sarei stato allontanato e deriso da tutti non appena si sarebbe saputo di Charlie fuso che faceva la ragazzina sexy con gli amici! Decisi però di non accontentarmi, e sgattaiolai nella stanza di mia sorella per prendere un tanga dei suoi, almeno avrei passato la serata a sentirmi attraente, di nascosto..
tornai in camera da Jack, mentre era intento a mandare il messaggio. Mi accesi una sigaretta e bevvi un sorso di birra aspettando che finisse.
‘oh Charlie, com’&egrave andata l’altra settimana con Curl, che avete fatto alla fine?’
‘bho, siamo rimasti qui a cazzeggiare, ci siamo divertiti con poco, come al solito!’
‘lo vedo! Vi siete così tanto divertiti che avete immortalato i bei momenti?’
da fuso che ero non avevo pensato che Jack potesse guardare le foto, dovevo essere veramente fuori per non averlo pensato…
‘hey da qui!!! non dire cazzate!’ dissi rosso dall’imbarazzo, ma allentato dalle sostanze, non avevo la forza per strappargli il cell dalle mani, quindi Jack mi tenne lontano senza fatica.
‘da non credere! Non ci posso credere!’ scoppiò a ridere incredulo, mentre io non sapevo proprio cosa dire!
‘la finisci Jack??? e poi era per una scommessa…’
‘che scommessa??’
‘naaa lascia perdere, comunque non sono cazzi tuoi, dammi il cell!’
ma lui non ne voleva sapere, e guardava le foto tutto intrippato!
‘vedo che ci hai preso gusto alla fine!’ facendomi vedere l’ultima foto, quella di me con la bocca piena di sborra con il cazzo di Curl che continuava a spruzzarmi in volto!
‘ma lì ero ubriaco, e poi sarei stato un vigliacco, avrei perso la scommessa…’
‘per carità, mica &egrave un problema se ti piacciono ste cose… dai fumiamoci sta canna in onore del tuo pompino a Curl!’
‘che scemo… fai fumare và!’dissi per cercare di cambiare discorso.
Continuammo la serata, con le sue continue battute e la mia aria da offesa, intanto la musica faceva da sottofondo… ero così fuso che su un pezzo di Sasha, incominciai a ballare, imitando le ragazze che vedevamo nei locali, sculettando e muovendomi più dolcemente. Jack era tutto preso da incitarmi a continuare:
‘vai bella! Levati la maglietta!’ senza pensarci, preso dal fare la porca e ammaliarlo me la tolsi, così da far vedere il tanga che portavo uscire leggermente dai pantaloni. Jack fischiò divertito:
‘brava, fammi vedere il culo!’ eccitato e appagato da quello che stavo facendo, incominciai ad abbassarmi i pantaloni, facnedo una sorta di spogliarello un pò maldestro, lui continuava a sorridere e non smetteva di incitarmi… i pantaloni scesero fino alle caviglie, ci volle poco per toglierli definitivamente, così da restare in tanga a dimenarmi di fronte a lui, mentre lo guardavo con malizia, come la ragazzina che mi sentivo in quel momento.
Iniziai a ballare sempre più vicino a Jack fino a che non mi trovai a rimbalzare sul suo bacino, strofinandomi su di lui, cercando qualcosa… per muovermi meglio mi appoggiai alle sue gambe, fu lì che Jack incominciò a muovermi il culo per indirizzarlo dove desideravo.
‘hahaha, che vai cercando con questo culo stretto eh?
‘mmmm… non so… dimmelo te…’ stavo incominciando a trasformarmi, non ero più in me, o forse ero più vicino alle mie parti più intime.
‘vuoi giocare?’ Jack era molto divertito, ma era anche visibilmente eccitato! Con una mano mi tenne su il culo, e si mise la bottiglia di Moretti a modi cazzo..
‘fammi vedere cosa sai fare…’
incominciai a strusciarmi tra le natiche la bottiglia, non avevo grandi problemi ormai, totalmente eccitato e con tanta pratica fatta da solo… accettai volentieri la sfida…
‘uhoooo! Che gattina che sei!’ disse mentre si godeva la scena, e ogni tanto mi tirava una sculacciata…
‘muovi ‘sto culo affamato…’
sculettavo sul collo della bottiglia che mi inumidiva le natiche e mi faceva rabbrividire la schiena e le gambe dal freddo.
Jack non voleva solo fare lo spettatore però, incominciò a scostare il tanga…
eccitato, con gli occhi chiusi chiusi, :
‘Che fai…’
‘fai un bel respiro!’ e senza avvertimento mi sbilanciò tirandomi dal tanga, infilandomi la bottiglia nel culo…
‘aspetta, aspetta!’ di colpo mi ritrovai tutto il collo della Moretti dentro, non ero pronto! Jack mi teneva per i fianchi facendomi rimbalzare su di lui! Provavo non poco dolore, sia per la sorpresa che per la poca lubrificazione. Tirai un gridolino acuto:
‘aaaah! Non così, mi fai male!!!!’cercavo un punto di appoggio ma Jack era più alto e grosso di me, e la sua presa era ferma…
‘dai che ci stiamo solo scaldando, guarda come il tuo culo si mangia la bottiglia!’
e rideva sadico, dopo qualche altra spinta mi lasciò andare i fianchi, riuscì a tirarmi su in piedi, mentre la bottiglia rimase dentro il mio sedere per un millisecondo, prima che jack la tirasse fuori di colpo!
‘ahio… ma che fai???’ in piedi, con solo il tanga nero indosso, ero lì che mi massaggiavo l’ano, spaventato, ma non meno eccitato.
‘ehi rilassati, va tutto bene! Siamo qui che ci divertiamo no? Come sempre!’ e mi passò la bottiglia.
Feci un sorso lungo per superare il timore del momento, poi mi venne un idea, sicuramente più confortevole e più divertente, mi stesi vicino a lui…
‘brava ragazzina, vedo che hai voglia di divertirti ancora…’
annuì in silenzio, mentre lo raggiungevo nel letto sdraiandomi con il viso sui suoi pantaloni:
‘hai proprio bisogno di riempirti la bocca di cazzo’ e sfoderò la minchia ancora barzotta, schiaffeggiandola sul mio viso. Senza giochetti o preliminari.
‘adesso succhi’
‘un momento, prima fattmmmghgh’ e prese la mia testa e si mise il cazzo dentro la mia bocca, riempiendomi le guance, mentre lo guardavo sorpresa e senza parole! Incominciavo a capire che la cosa si faceva seria, e di scherzare Jack non aveva nessuna voglia!
‘brava, così Marika, ingoia e lavamelo tutto, che fra un po’ scopri qualcosa di nuovo’ e mi sputò in faccia, mi alzò la testa per farmi prendere fiato, con la sua bava che mi colava dalla fronte.
‘ti piace il cazzo di periferia eh? Impara a farmelo venire duro, che ti accontento… tira fuori la lingua’
incominciai a leccarlo dalla base fino alla cappella, con i peli che rimanevano in bocca.
‘prendimi in bocca le palle, non aver paura!’
e mi riempì la bocca con le palle, mentre con una mano gli segavo il cazzo che mi sovrastava facendomi ombra.
‘adesso sdraiati e mettiti a pecorina, che il tuo culo freme per essere riempito!’ e mi diede uno schiaffone sulla natica.
‘s-sì, ma fai piano…’ dissi timidamente, con voce languida.
Mettendomi a gattoni sul letto, feci che aprirmi bene il culo con le mani, con la faccia appoggiata sul materasso.
‘hai capito tutto, allargati il buco se non vuoi piangere!’ mi sputò sul buco e ci infilò la bottiglia di Moretti!!
‘aaaah siiii’ mugolai di piacere, mentre sentivo la birra riempirmi l’intestino…
‘bevi bevi!’ e incominciò a incularmi con il collo mentre mi bagnavo tutto, corpo e lenzuola, incurante ormai di cosa stesse succedendo… l’importante era essere tra le mani di Jack a farmi fare tutte le cose più sporche che gli passavano in mente.
‘mmmm, dai più forte…’ imploravo di non smettere.
”mo t’arriva qualcosa di più grosso… fai un pompino a questa, così entra meglio…’ e mi avvicinò la minchia al viso, così potei cominciare a spompinarla, con il culo pieno. Una sensazione meravigliosa, mai provata prima… come tante altre esperienze che da lì a poco avrei vissuto.
‘brava bimba, ora beviti un sorso che sta arrivando la parte migliore!’
bevvi un lungo sorso di birra, per continuare ad essere in quello stato di leggera ubriachezza, in cui tutto era possibile e facile. Intanto dal mio sedere usciva altra birra che mi colava dalle gambe..
poi mi misi in posizione guardando dietro di me Jack che sorrideva eccitato e per niente stanco della situazione bizzarra.
Con una mano mi spinse deciso il petto per farmi sdraiare.
Fece uscire la sua minchia dura e pronta, ci verso un po’ di birra sopra e me la spinse in bocca così com’ero!
‘mmmmp…oh…mmgh’ con il suo cazzo che mi spingeva in bocca, e io che non potevo muovermi, ero in un altra situazione nuova e senza via d’uscita…
‘ooooohh guarda come ti scopo la bocca, meglio di una figa…. ti piacerebbe berti anche la mia sborra eh?’ disse godendo a riempirmi, togliendomi il respiro quando affondava fino in fondo.
‘mmmhmmm’ annuì con la bocca piena di cazzo.
‘e invece stasera impari qualcosa di nuovo!’ e si tolse lentamente guardandomi stringere le guancia attorno alla sua asta per non farlo uscire.
‘ah monella… ridammelo, se no come ti faccio godere? ora alza ste gambe e preparati… ‘ rise sadicamente.
stavolta avevo un po’ paura, in più la situazione era molto intima e imbarazzante! Comunque alzai un poco le gambe, tenendomi le ginocchia con le mani.
‘ho u-u-n po’ paura, fai piano ti prego…’ dissi con un filo di voce
‘guardami in faccia e non aver timori, ci penso io a te. Tu non devi fare proprio niente’
e con grande sicurezza mi prese le caviglie tenendomele ancora più su!
‘così va moooolto meglio’
appoggiò il cazzo proprio sul l’ano per sentirmi tremare tutta.
Diede una leggera spinta, ma ero troppo teso ‘allargati il culo, dai’
‘s-si’ con le mani mi allargai le natiche
spinse più forte da fare entrare un po’ di cazzo ‘brava, senti ogni centimetro, mentre ti apro tutta!’
lo guardavo spaventata ma con nessuna voglia di smettere, sentivo la punta aprirmi e ne volevo di più… ‘d-d-dai spingi Cri’ lo incitavo senza grande vergogna
si tirò leggermente indietro per poi affondare più dentro, sentì un po’ di dolore
‘haaaa aspetta aspetta!’ forse era troppo grosso, o era troppo presto…
‘stringi i denti…’ e non si fermò, mentre mi guardava lacrimare dal dolore
‘m-m-mi fai male…’
‘deve fare male, piccola..’ e spinse di più ‘hai fatto tutto questo per tirarti indietro sul più bello??? più fa male più godrai’ era solo a metà, incominciò a prendere ritmo inculandomi con più dolcezza.
‘ma guardati, da quant’&egrave che volevi farti scopare?? ‘mazza che culo stretto che c’hai… sta a vedere che sei vergine!’ ero un fascio di nervi per sopportare il dolore che piano piano stava svanendo, mentre lui era rilassato e a suo agio a spingermelo dentro, prendendosi la mia verginità…
‘&egrave la prima volta….’
‘wow! Allora c’&egrave da festeggiare! Fai spazio per un altro pezzo di regalo!’ e con una spinta più intensa arrivò fino in fondo, sentendomi pieno e finalmente aperto, con le sue palle sulle natiche
‘haaaaaaaaaaaa siiiiiiiiiii’
‘finalmente!’ e incominciò ad affondare in tutta la sua lunghezza, avanti e indietro, lento ma inarrestabile, e a ogni colpo sentivo il mio corpo aprirsi al passare di Jack, che riempiva lo spazio tra i glutei minuti.
Si tolse del tutto, e alzandomi ancora di più le gambe, prendendomi da dietro le ginocchia disse:
“guardati mentre ti apri a me, Marika, guarda come se lo mangia!”
ed entrò piano piano, in quella posizione potevo vedere abbastanza bene il cazzo dilatarmi, a quella visione non potei che incominciare a masturbarmi, estasiato, in un altro mondo…
“quanto sei arrapata… non resisti proprio eh?”
con gli occhi socchiusi e le labbra leggermente aperte lo guardai dolcemente…
“non ti fermare…”
non ci pensava minimamente, incominciò a spingere più forte, facendomi sentire la forza fino in gola! Si appoggiò totalmente sopra di me, per vedermi gemere da vicino, ma anche per aumentare il ritmo.
“hu! Dio quanto sei stretto!!!”
“haaaaa haaaa haaaaa!”
“oh… mi sa che…” e mi guardò stupito, poi strinse gli occhi, digrignò i denti mentre rallentava l’andatura, dando solo colpi secchi e decisi da spingermi sempre più in avanti.
“haaa ti vengo dentro!!!” e con un’ultima botta lo sentì pulsare e spruzzare qualcosa di caldo nel mio sedere! Mentre mi urlava in faccia senza pietà. Poco dopo riprese coscienza, e senza fretta si appoggiò sulle mie ginocchia per tirarsi su un pò.
“huff… che sborrata…”
io ero lì ad occhi chiusi a gustarmi il momento, con jack ancora dentro… che spingeva piano, senza fermarsi.
“oh ma sai che si sta bene qua dentro? Mi sa che ciò preso gusto…” e diede ancora qualche botta forte, un ultima spinta mi fece esplodere tra le mani il mio cazzo che schizzò forte dappertutto! Sporcandomi il petto, il collo fino a spruzzarmi in faccia da solo, con grande estasi misto vergogna …
“ma guarda che porca che sei…”
e uscì da dietro per sovrastarmi per mettermelo davanti al viso.
“godi e pulisci, Mari” e mi diede anche un buffetto sulla guancia per farmi capire che avevo fatto un servizio soddisfacente…
non mi tirai indietro, gli lavai il cazzo dai miei sapori, fino a che non era tirato a lucido!
“haaaa Brava Marika che si &egrave fatta riempire!”
si alzò non appena fu soddisfatto e si accese una sigaretta, mentre si ricomponeva… io rimasi sul fianco, a sentire il suo orgasmo colare sulle gambe…
“tieni Ma, brindiamo alla tua verginità che se ne andata” e mi passò una birra, per concludere mi fece una foto, per farmi ricordare chi mi aveva aperto la strada in nuovo mondo.
“scemo…” dissi a lui, senza più forze e voglia di resistere ai piaceri appresi negli ultimi tempi.
Intanto l’alba rischiarava fuori dalla finestra, segno della fine di una nottata di fuoco..

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