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Racconti CuckoldRacconti Gay

Cuckold Story

By 10 Settembre 2018Dicembre 16th, 2019No Comments

Siamo una bellissima giovane coppia di io Fabrizio 27 lei Giulia 24 anni (nomi di fantasia) fidanzati da ormai 7 anni. Lei splendida ragazza alta 1.65, capelli lisci mori, occhi grandi e dolcissimi chiari, lineamenti delicati e armoniosi con due labbra carnose veramente perfette che riflettono negli occhi di chi la guarda un solo desiderio! Il suo corpo curato, sexy e atletico, il culetto veramente splendido e sodo, una seconda di seno perfettamente armoniosa… talmente sexy e seducente da provocare battutine e sguardi vogliosi al suo passaggio.

Fidanzati sin da ragazzi perse la verginità con me pur avendo avuto altre esperienze piccanti con diversi ragazzi con i quali però non è mai andata oltre il pompino. Già dal primo anno gli confidai la mia fantasia cuckold e la mia passione per la sottomissione, verso le quali Giulia, sin da subito dimostrò di apprezzare e assecondare le mie voglie  portando ad una costante crescita ed evoluzione ma, sopratutto dimostrando un’incredibile affinità… Diventava sempre più eccitante giocare a letto sulla cosa e fantasticare ma senza mai andare oltre… Lei poi essendo molto carina, non era certo a corto di spasimanti e le sue giornate si arricchivano di complimenti da parte dai disparati ragazzi che ci provavano.

In particolare la situazione iniziò a evolversi con il suo collega Alessio che, tutti i giorni, ci provava spudoratamente in modo provocatorio focalizzando le battute e i complimenti sul suo bel culetto e sulle sue labbra perfette… Lei ovviamente non vedeva l’ora di tornare a casa per raccontarmi tutto, sia per farmi ingelosire che per farmi eccitare… Così abbiamo  iniziato insieme a fantasticare su di lui e spesso con la sua complicità a messaggiargli insieme, provocandolo e godendo dalle sue risposte sempre più spinte… Più l’eccitazione saliva, più i messaggi si facevano piccanti! Il flirt proseguiva inesorabilmente fatto di continui ammiccamenti, frecciatine  e messaggi, durante i quali Giulia riferiva sempre tutto in modo caldo e dettagliato facendomi letteralmente impazzire di piacere e iniziando a far intendere in maniera esplicita la reale possibilità che potesse, da un giorno all’altro, succedere qualcosa di irrimediabile!

Nessuno aveva però il coraggio di fare il passo definitivo  per giungere alle corna vere e proprie, dalle quali non si può tornare indietro! A letto mi chiedeva spesso, facendo un po’ la gatta morta e senza mezzi termini, se fossi d’accordo a concretizzare la situazione creatasi. La cosa che maggiormente le piaceva era provocarmi, sopratutto se eccitatissimo e spesso mentre mi masturbava sussurrandomi nell’orecchio:

GIULIA: Amore se a lavoro rimanessimo da soli e provasse a baciarmi secondo te cosa dovrei fare?

Io: Non saprei tesoro tu cosa vorresti?

GIULIA: Io avrei voglia di ricambiare e limonarci non sai quanto… poi chi lo sa, magari potrei anche fargli uno dei miei servizietti che a te piacciono tanto…

Io: mmmhhh lo faresti davvero?

GIULIA: Dipende… voglio che sia tu ad autorizzarmi a farlo…

Io: Si amore… Puoi farlo… mi fai impazzire così…

GIULIA: OH si che bravo! Non saresti geloso a sapere che la tua ragazza fa la troietta con un altro uomo?

Io: Tanto geloso amore mio… ma voglio che ci fai tutto quello che vuoi…

GIULIA: Tutto tutto? Allora magari mi faccio scopare anche un pochetto… ho proprio una gran voglia di farti cornuto visto che ci tieni tanto…

Solitamente la conversazione, a questo punto non riusciva ad andare oltre causa sborrata fuori controllo!

Fuori dal contesto sessuale non era facile parlarne, anche perché irrimediabilmente appena accennato il discorso ci eccitavamo entrambi… Giulia, fino a quel momento, era stata a letto solo con me dunque risultava essere un po’ titubante e nervosa nel mettere in atto la mossa successiva…

Dopo diversi mesi di piacere, emozioni e sensazioni indescrivibili, una mattina litigammo per motivi abbastanza stupidi legati alla quotidiana convivenza. Uscì di casa piuttosto arrabbiata ed indispettita… durante tutto il giorno non ci sentimmo e nel tardo pomeriggio provai senza alcuna risposta a contattarla… alla sera rientrò con un paio di ore di ritardo rispetto al solito, con uno strano sorriso stampato sul suo splendido visino che mai dimenticherò…

Io: Ciao provavo a chiamarti… ti sei tranquillizzata? Come mai sei rientrata così tardi?

GIULIA: Ero un po’ impegnata… Mi hai fatto un po’ arrabbiare stamattina e ho trovato il coraggio di fare una cosa…

Io: Che cosa?

Sorrideva un po’ imbarazzata e io pur avendo già capito tutto, non avevo il coraggio di domandarle di andare avanti… Vuoto allo stomaco accompagnata da un erezione istantanea.

GIULIA: Dopo lavoro ho fatto un giro in auto con Alessio…

IO: Cosa avete fatto?

GIULIA: Secondo te?

IO: … Te lo sei… scopato?

GIULIA: No no… non abbiamo scopato… abbiamo parlato un po’ poi mi ha baciato e io ci sono stata…

Capendo il suo bisogno di essere rassicurata e quasi con un sospiro di sollievo per la negazione della trombata, la abbraccio per poi iniziare a baciarla con una passione travolgente… L’erezione di marmo che percepisce, le chiarisce ogni dubbio…

IO: Ti amo. Ti prego raccontami tutto!

GIULIA: Abbiamo chiacchierato e scherzato un po’… Si capiva che eravamo lì per un motivo… Ci siamo guardati, mi ha baciato e abbiamo iniziato a limonare… Parecchio! Mi sono lasciata completamente andare non riuscivamo a staccarci! Mi accarezzava mentre mi baciava, è stato molto dolce… Se ci staccavamo tra un sorriso o un complimento e l’altro ricominciavamo a pomiciare subito dopo… Ha iniziato a baciarmi sul collo, a quel punto ho perso completamente la testa… Lui ha iniziato a palparmi ovunque, prima il culetto poi le tette… Non riuscivo proprio a fare alcun tipo di resistenza e si è fatto più audace… Mi ha tolto la maglietta e ha messo la mano dentro il reggiseno… Mentre continuava a infilarmi la lingua in bocca giocava con i miei capezzoli. Ha capito che poteva andare oltre, mi ha abbassato i leggins e ha continuato a baciarmi mentre mi palpava il culetto…

Io: mmmhhh ti ha toccato la fighetta?

GIULIA: Si… Ero completamente fradicia… Me l’ha anche detto facendomi un po’ imbarazzare… Ha scostato il perizoma e ha iniziato a massaggiarmi delicatamente il clitoride… Non ho resistito e ho iniziato a gemere senza controllo, ho socchiuso gli occhi e gli ho chiesto di continuare. Mentre continuava con il ditalino mi guardava soddisfatto.

Io: Ti ha fatto venire?

GIULIA: Si si! Ci sapeva fare. Parecchio direi! Mentre venivo mi ha baciato con passione.

Io: Tu l’hai toccato? L’hai fatto venire?

GIULIA: No no. Un po’ solo attraverso le mutande. Poi mentre limonavamo lo strusciava energeticamente sulla mia fighetta per farmi sentire quanto fosse eccitato…

Facemmo l’amore come mai prima di allora, una passione e un energia travolgente!

Il porco era finalmente riuscito a limonare la mia ragazza, a palparla ovunque e, alla prima sera, infilare le mani tra le sue mutande facendogli addirittura un un ditalino… Sapevo perfettamente che non si sarebbe accontentato di così poco!

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Era successo davvero… Mi ci volle un po’ per realizzarlo, un misto di emozioni contraddittorie e contrastanti dove la gelosia gareggia di pari passo con l’eccitazione. Vuoti allo stomaco e giramenti di testa, sensazioni mai provate… nonostante l’ampia preparazione mentale nei mesi precedenti, sembrava come se tutto fosse successo troppo in fretta. Era impossibile smettere di parlarne, domandarle ulteriori dettagli, come volersi cibare di ogni attimo, ogni emozione vissuta in quell’auto…

IO: Non &egrave che ti &egrave piaciuto un po’ troppo?

GIULIA: dici, forse si! All’inizio &egrave stato un po’ strano ma lui mi ha messo molto a mio agio! Vedrai che la prossima volta ci penserai due volte prima di farmi arrabbiare :)… Tu come ti senti?

IO: insomma… un po’ geloso…

GIULIA: mmmh… mi eccita che lo sia, avrei potuto fare molto peggio eh! Poi, fino a poco fa, non sembrava ti dispiaccesse così tanto. .. &egrave la seconda volta che vieni! Ammettilo che ti piace!

IO: certo che mi eccita ma sono anche geloso! Sicura che non &egrave successo altro? Non ti ha fatto pressioni per venire anche lui?

GIULIA: no tel’ho detto… anche se in effetti avrei dovuto… Magari la prossima volta cerco di contraccambiare…

Inutile dire che le conversazioni non riuscivano a a durare più di qualche minuto… L’energia sessuale che ci univa era veramente fortissima. Sapeva bene cosa mi piacesse e come provocarmi mentre facevamo l’amore o mentre mi masturbava, sussurrandomi nell’orecchio:

GIULIA: ci pensi che ho aperto le gambe a un altro uomo e mi sono fatta fare un ditalino… Ha apprezzato che fosse bella liscia e depilata! La prossima volta che ne dici se gli succhio il cazzo e mi faccio scopare tutta… Per te va bene?

IO: si amore sei proprio una troia, fallo godere come vuoi…

GIULIA: mmm… bravo, poi però non lamentarti se inizia a piacermi il suo cazzo… Adoro essere trattata da puttanella!

Andammo avanti con tanta passione e ardore fino a tarda sera finché un messaggio di lui creò un atmosfera surreale!

ALESSIO: &egrave stato bellissimo oggi, non riesco a pensare ad altro… sai bene da quanto tempo ti desiderassi! Ho una voglia pazza di averti ancora, domani dopo lavoro ci vediamo?

Alcune delle sue parole prendevano la forma di coltelli accuminati piantati nella carne… Quel bastardo faceva sul serio, voleva un secondo incontro e una volta rotto il ghiaccio, giocare le sue carte per godere con lo splendido corpo della mia fidanzata…

GIULIA: Ora che si fa? Voglio che sia tu a rispondere al messaggio!

IO: …

L’eccitazione era davvero immensa, ma immaginarla di nuovo là, in balia delle sue mani, delle sua lingua e dei suoi occhi mi rendeva folle di gelosia, quasi con l’impressione di poter vivere quelle sensazioni attraverso i suoi sensi.

GIULIA: pensaci bene! Chi lo sa cosa potrebbe succedere la prossima volta!

Mi provocava compiaciuta… quasi ipnotizzato dal suo sorriso malizioso e dal desiderio nei suoi occhi, in preda ad una potente erezione presi il suo telefono e scrissi:

GIULIA: per me va bene, ci vediamo domani un bacio!

ALESSIO: non vedo l’ora di farti di nuovo mia, un bacio dove vuoi tu! Buonanotte!

Era fatta… avevo appena dato il mio consenso e consegnato la mia ragazza nelle mani del suo collega. Quelle semplici parole mi diedero per la prima volta la consapevolezza di essere realmente un cornuto.

Andammo a letto stremati e soddisfatti, ma nonostante tutto non riuscì a dormire… il pensiero del giorno successivo mi ossessionava… osservavo le forme del suo sensualissimo corpo nudo e quel dolcissimo viso angelico con un pizzico di pentimento per quella dannata risposta…

Sapevo perfettamente che ormai era troppo tardi per tornare indietro!

Continua

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IO: buongiorno amore! Dormito bene?

GIULIA: benissimo, mi sento proprio in formissima! Tu invece? Ti vedo un po’ strano… sei forse nervoso per stasera?

IO: in effetti ho un po’ faticato a prendere sonno… vorrei che la situazione possa procedere in maniera quanto più discreta…

GIULIA: non vorrai mica tirarti indietro… ti ho già garantito che faremo la massima attenzione a non farci scoprire, poi anche lui &egrave fidanzato deve stare attento a non farsi beccare…

In effetti anche Alessio era impegnato in una relazione da diversi anni. Questo non gli impediva sicuramente di flirtare con le altre sopratutto se più giovani; anche se non avevo nessuna informazione a riguardo, mi aveva sempre dato l’impressione che non fosse la prima volta nella quale portava avanti una relazione clandestina. Ci sapeva parecchio fare con le donne, aiutato sicuramente, a detta di Giulia ma anche dalle altre colleghe tra cui la sua migliore amica’ Francesca, da un bel fisico prestante e atletico nonché da un carattere forte e spigliato, guadagnandosi la nomea del classico figo.

IO: hai ragione tesoro, &egrave solo che non vorrei che ci sputtanassimo… Anche perché la situazione &egrave veramente eccitante…

GIULIA: bravo, tanto arrivati a questo punto lo farei comunque, mi hai già dato il tuo consenso! Tutto quello che accadrà sarà anche a causa tua…

Quelle parole mi provocarono una fortissima eccitazione, essere direttamente responsabile della situazione aveva su di me un effetto afrodisiaco tale da cancellare ogni singola preoccupazione a riguardo. Iniziai a baciarla e ad accarezzarla; mi accorsi subito che anche lei era parecchio su di giri. Dunque ne approfitti per insinuarmi tra le sue cosce e sfilati gli slip iniziai dapprima con dolci bacetti, poi con delicate leccatine a stimolarla. Ogni tanto la osservavo in tutta la sua sensualità, accelerando gradualmente il ritmo, fino a portarla al godimento finale. Sapevo bene che, nelle ore successive, quella calda e morbida fighetta, così perfettamente depilata e profumata, avrebbe fatto arrapare un altro uomo. Nonostante conoscessi già la risposta le chiesi:

IO: a chi pensavi mentre godevi?

GIULIA: Non a te di sicuro!

IO: lo so sei completamente bagnata sento ancora il tuo profumo, sei anche venuta prima del solito!

GIULIA: fidati, ieri lo ero ancora di più! Chissà dopo quanto tempo &egrave andato via il mio profumo dalle sue dita! Tu che dici, pensi abbia gradito?

IO: mmm… Ho voglia di godere…

GIULIA: mi dispiace &egrave tardissimo e devo ancora prepararmi… Poi se ti faccio venire ricominci con le tue paranoie e diventi geloso! Mi piaci molto di più così!

Aveva ragione, in quello stato di arrapamento era tutto più piacevole e sopportabile, addirittura mentre faceva la doccia e si preparava per andare a lavoro, la stuzzicavo con frasi provocatorie:

IO: ti stai facendo bella per lui?

IO: chissà stasera per quanto riuscirai a tenerti strette le mutandine!

IO: secondo me sborra appena ti vede!

In effetti era bellissima, trucco leggero e i suoi lunghi capelli scuri appena piastrati lambivano appena il suo splendido culetto. Perizoma e reggiseno venivano coperti da un vestitino sobrio ma sensuale che andava a cadere appena sopra il ginocchio; i leggings e uno stivaletto nero, la completavano in tutto il suo splendore.

IO: tienimi aggiornato appena hai novità, ok amore?

GIULIA: dipende se avrò le mani libere!

IO: vuoi farmi impazzire?

GIULIA: tranquillo ci sentiamo più tardi e ti aggiorno, se riesco ti chiamo dopo la pausa pranzo. Bacio!

Passata l’eccitazione mi preparai anche io per andare a lavoro con quel chiodo fisso sempre in testa. Combattuto da emozioni contrastanti tra pentimento e curiosità; non avevamo parlato seriamente di molte cose come la reale possibilità che Alessio se la scopasse e, in questa eventualità, che usasse le adeguate precauzioni.

Fortunatamente, praticando un lavoro molto dinamico e diversificato, la mattinata passò piuttosto velocemente anche se, ogni pausa era buona per controllare il telefono in attesa di aggiornamenti.

GIULIA: ciao amore tutto tranquillo a lavoro, ho visto Ale di sfuggita, giusto qualche sguardo e qualche battutina, come al solito mi fissava il culo, mi ha scritto un messaggio per farmi sapere che non vede l’ora di palparlo :) pranziamo assieme così avremmo modo di parlare un po’ e organizzarci per stasera.

Non nascondo che il contenuto del messaggio mi infastidì alquanto, viste le premesse di prudenza per non rendere sospettosi i colleghi. Di solito rientrava per pranzare a casa dunque la sua assenza era giustificata.
Risposi evitando di fare la figura del geloso, paranoico, fidandomi del suo giudizio. In cuor mio sapevo che nessuna risposta l’avrebbe comunque dissuasa dal vederlo. Poco dopo l’ora di pranzo:

GIULIA: abbiamo parlato di ieri in modo abbastanza leggero per smorzare un po’ la tensione, ci siamo dati appuntamento nel posto di ieri dopo lavoro. Ora rientro a più tardi!

La tensione saliva gradualmente, mano mano che si avvicinavano le ore 17:00, il momento della loro uscita da lavoro. Iniziavo a familiarizzare con emozioni fortissime, mai provate prima di quel momento. L’attesa creava un vuoto nel mio stomaco, così potente da impedirmi di compiere con facilità le azioni più basilari. Una sigaretta, poi un’altra continuando a fissare le lancette, che nella mia mente prendevano la forma della mia dolce fidanzatina tra le braccia di lui, dei baci appassionati che si sarebbero scambiati, dei sorrisi vogliosi, dei gemiti di piacere e chissà che altro…

A preannunciare il momento, un messaggio semplicissimo che sortì il duplice effetto di farmi tremare le ginocchia e creare una magia emozionale quasi mistica, così potente da riuscire a fermare il tempo per qualche istante:

GIULIA: sono appena uscita da lavoro, sto andando da Ale! Pensami, ci vediamo più tardi a casa… un bacio!

Era il momento… Scoprì che l’inquietudine derivante dall’attesa provata fino ad allora, non era che un assaggio… Il turbamento si fece più forte, tale da creare la dipendenza di sentirla per ricercare un suo qualsiasi cenno.

IO: come va amore? Sei già con lui?

Nessuna risposta. L’ultimo accesso su WhatsApp, continuava a segnare quelle maledette 17:00 spaccate. Mi sentivo totalmente impotente e inerte, quasi costretto a chiedermi: Cosa staranno facendo in questo momento? Si saranno di nuovo baciati e gli starà palpando quel culetto che gli piace tanto? Magari proprio adesso si starà scopando la mia fidanzata?

Per allentare la tensione dovetti masturbarmi più di una volta ma, una volta calmato, tutte quelle emozioni fortissime tornavano a imperversa repentinamente.

Finalmente diverse ora dopo, sentì la porta di casa aprirsi…

Pochi attimi per prepararsi, l’adrenalina che sale… i nostri occhi finalmente si incrociarono, in un sorriso spontaneo, creando quegli attimi di imbarazzo tipici del contesto dove nessuno ha il coraggio di proferire parola.
Morivo dalla voglia di sapere subito ogni singolo dettaglio della serata di passione appena vissuta,  quel pizzico di timidezza che percepivo nel suo sguardo colpevole era una prova inconfutabile che qualcosa era successo…

Era bellissima, radiosa come non mai. Quello sguardo peccaminoso la rendeva ancora più sexy… Un po’ Impacciato chiesi:

IO: bentornata! Tutto bene?

GIULIA: benissimo! Sono ancora un po’ frastornata, fa veramente strano tutta questa situazione!

IO: a chi lo dici! Non ho pensato ad altro per tutto il giorno… Raccontami cosa è successo… Vi siete trovati nel posto di ieri?

GIULIA: si sono entrata nella sua auto… non ha perso tempo stavolta, appena mi sono seduta mi ha baciato… ha iniziato a palparmi un po’ dappertutto poi non soddisfatto, ha abbassato le spalline del vestitino e mi ha tolto il reggiseno…

IO: sei rimasta a tette nude davanti a lui?

GIULIA: si…

Nel frattempo i nostri corpi si erano avviati vogliosi, cercando il conforto e la sicurezza del contatto fisico. Il nostro respiro si faceva sempre più affannoso e in un lampo mi ritrovai con il mio membro tra le sue mani, in un lento e delicato massaggio, mentre continuava a rispondere alle mie domande inquisitorie sussurrandomi nell’orecchio…

GIULIA: mentre pomiciavamo senza sosta, ha iniziato a toccarle delicatamente soffermando la sua attenzione sui miei capezzoli ormai turgidi fino a farmi venire la pelle d’oca… Ho percepito un brivido percorrermi lungo la schiena fino ad arrivare alla mia fighetta, provocandomi l’istinto irrefrenabile di spalancargli le cosce… nel frattempo mi è salito sopra, percepivo il suo cazzo pulsare mentre si strusciava su di me… Con gli occhi chiusi, mi sentivo completamente nelle sue mani, ho smesso di sentire la sua lingua umida esplorarmi bocca, mi fissava il seno sicuro sul da farsi… si è avvicinato ad esso con fare voglioso, e ha iniziato a leccarmi i capezzoli, poi a succhiarli avidamente. Con il suo cazzo piantato nella fica, ho iniziato a gemere di piacere  abbandonando ogni inibizione…

Il ritmo della sua mano sul mio cazzo era troppo sostenuto per resistere oltre… Ogni sua sillaba pronunciata nel lobo del mio orecchio, prendeva le sembianze di una dolcissima nota musicale, la cui sinfonia, così sensuale da rendere impossibile l’ascolto. Venni copiosamente tra le sue mani che con grande soddisfazione constatando quanto gradissi la sua storia disse:

GIULIA: sei già venuto! Ma come! Pensa che il bello doveva ancora arrivare!

A quelle parole, nonostante l’eiaculazione, il cazzo tornò, in pochi secondi, prontamente durissimo e vigile.
Ebbi, per qualche istante, il sentore di percepire la forte umiliazione di quella sua affermazione… c’era dell’altro dunque… Il solo pensiero era sufficiente a completare la metamorfosi trasformando ogni sua parola in un nettare prelibato.

IO: ti ha leccato le tette?

GIULIA: certo come avrei potuto dire di no in quello stato!

IO: che troia raccontami il resto!

GIULIA: sicuro di volerlo sentire, non è che poi inizi a fare il gelosone?

IO: si voglio ogni dettaglio…

Adorava continuare a punzecchiarmi, un po’ per fare la misteriosa e tenermi sulle spine, un po’ per rimarcare la mia posizione scomoda… quale fidanzato permette alla propria ragazza di spogliarsi nell’auto di un altro uomo e fare i suoi porci comodi? Tra una frase e l’altra le nostre lingue si incrociavano in baci appassionati, quasi voler dare lo stimolo per il  prosequio del discorso…

GIULIA: peggio per te allora! Come avrai già capito mi ha messo le mani un po’ dappertutto, anche io ho iniziato ad accarezzargli il cazzo attraverso i pantaloni, poi ho sbottonato la patta per afferrarlo e ho iniziato a massaggiarlo… Mi ha sfilato i leggings e sono rimasta solo con il perizomino praticamente nuda davanti a lui… ho continuato a segarlo finché non ho sentito le sue dita insinuarsi tra le mutande… dopo averle scostante ha trovato la mia passera completamente fradicia e, tra un bacio e l’altro, ha iniziato a sgrillettarmi, il piacere era troppo ho dovuto allentare la presa sul suo cazzo e ho iniziato i decentemente a gemere… con l’altra mano continuava a esplorare il mio corpo a suo piacimento, prima toccandomi il culo poi strizzandomi i capezzoli…

IO: che porco si è proprio divertito… sei venuta?

GIULIA: si quasi subito sai che non resisto quando mi baciano sul collo e nell’orecchio! Mi ha mandato completamente in estasi… Ha continuato accarezzarmi soddisfatto nel sentire il mio perizomino, completamente abbassato, zuppo dei miei umori per poi finalmente fermarsi, dandomi la possibilità di riprendere a respirare normalmente… mi ha sorriso consapevole e quasi a voler presagire, che fosse arrivato il suo turno… mi sono ricomposta e ho iniziato a giocare con il suo cazzone sfilandolo dalle mutande… lo sentivo pulsare tra mie mani avvertendo il suo crescente desiderio. Avevo una voglia pazza di ricambiare tutto il piacere che mi aveva regalato, così mi sono abbassata, il tanto che bastava per portarlo vicino alla mia bocca, e ho iniziato a baciarlo delicatamente per poi leccarlo in tutta la sua lunghezza… ho risalito l’asta soffermandomi un po’ sul filetto… mi guardava godendosi lo spettacolo, quasi a volermi ordinare di prenderlo in bocca… lo segavo, di tanto in tanto, cercando il piacere nei suoi occhi, finché dopo avergli sorriso sono andata giù facendo sparire la sua cappella nella mia bocca… ho dato il via al pompino, muovendomi avanti e indietro su di lui, sentendo il suo glande gonfio stretto tra le mie labbra… mi aiutavo con la lingua per lambire il suo sesso e aumentare il suo piacere…

Ansimante e ormai allo stremo delle forze per il suo racconto, ebbi solo la forza di dire:

IO: gli hai fatto davvero fatto una pompa? Fammi vedere come gliel’hai succhiato…

Senza neanche pensarci, quasi divertita dalla richiesta inizió a succhiarmelo avidamente ma dolcemente… nella mia testa era indelebile la contezza che, lo stesso servizio era stato impartito poche ore prima al collega. Interrompeva lo splendido lavoro solo per aggiungere ulteriori dettagli sul suo operato pregresso e sottolineando le manovre che aveva effettuato poc’anzi…

GIULIA: vuoi che mostri dove ha sborrato?

Senza neanche attendere la mia risposta, riprese a succhiare aumentando il ritmo del bocchino fino a portarmi all’orgasmo… percependo le prime contrazioni, invece di rallentare, aumentò il ritmo accogliendo la sborra calda, che a fiotti si riversava nella sua bocca… terminata l’opera, non soddisfatta, ancora ricolma del mio sperma, giocò con il mio cazzo ripulendo con la lingua anche le ultime gocce di sborra… ancora stordito, riacquisite le basilari capacità cognitive, realizzai che lo stesso servizietto era stato praticato anche ad Alessio.

IO: gli hai fatto un pompino a ingoio che troia!?

GIULIA: si, ne aveva una marea in confronto a te! Non si è sicuramente segato come hai fatto tu…

IO: avrà pensato che sei proprio una puttanella  mente ingoiavi la sborrata…

GIULIA: è proprio quello che voglio… è stato bellissimo sentire il suo sapore caldo in bocca… poi era così abbondante da rendere difficile l’ingoio…

Il fuoco creato dalle sue rivelazioni ardeva energicamente… una voglia, un desiderio mai provati prima, ed era solo l’inizio…

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Ogni attimo passato insieme era diverso… una magia nuova, una corrente elettrica fortissima che percorreva i nostri corpi dando una carica inesauribile… Facevamo l’amore ad ogni ora del giorno… La passione era come quella del primo periodo vissuto insieme, dove la novità, la freschezza ma anche l’imbarazzo e il timore creano quel connubio emozionale unico e armonioso. Il weekend era ormai alle porte, indispensabile per metabolizzare il carico di emozioni vissute durante la settimana lavorativa… Potevamo aproffitarne per riprendere fiato, riflettere su quello che ci stava accadendo ma sopratutto su quello che sarebbe stato il futuro…

IO: non ha provato a scoparti?

GIULIA: si certo che ci ha provato! Per il momento è andata bene così…

Pesavo ogni sua parola… “per il momento” … quelle parole avevano avuto il potere di farmi sussultare, così dolci e crudeli allo stesso tempo.

IO: a te piacerebbe scopartelo?

GIULIA: la verità? Si parecchio ma sono stata solo con te e un po’ la cosa mi crea tensione, ne ho anche parlato con lui… poi non ne avevamo discusso di questa eventualità… tu vorresti che lo facessi entrare?

IO: ci siete parecchio vicini l’ultima volta, a me la cosa eccita tantissimo… ma anche io sono un po’ nervoso all’idea… lui che ti ha detto?

GIULIA: che dici gli mando un messaggio e te lo fai dire direttamente da lui? Se non è con lei risponde di sicuro!

Dopo i convenevoli, accertato che fosse solo e potesse rispondere, i messaggi si fecero più piccanti! Iniziai a toccarla e trovandola bagnata, preso da un istinto irrefrenabile, sentii il bisogno di andare giù e leccarla… Lei eccitata da questa idea leggeva tutti i messaggi che riceveva ad alta voce rincarando la dose:

ALESSIO: se continui a farmi questi pompini non è un problema aspettare per scoparti!

ALESSIO: avevo una voglia pazza di mettertelo dentro, hai un corpo fantastico… adoro il tuo culetto!

ALESSIO: lui si è accorto di qualcosa?

Terribilmente eccitata, con la voce affannata mi disse:

GIULIA: chiede se ti sei accorto di qualcosa! Che dici, pensi si riferisca al sapore di sborra che mi ha lasciato in bocca? Notato nulla di strano?

Non avevo avuto ancora modo di pensarci… aveva ragione, Alessio aveva riempito la bocca della mia fidanzatina e poco più tardi, una volta rientrata a casa, mi aveva baciato con passione! La stessa bocca che aveva fatto una spettacolare pompa a ingoio al collega era stata esplorata dalla mia lingua… in effetti nonostante ci avessi fantasticato più volte non mi ero accorto di nulla, forse avrei dovuto percepire quel sapore diverso tipico del godimento di un altro uomo! Mi sentivo come se Alessio avesse iniziato a marcare il territorio partendo proprio dalle sue labbra. Giulia al culmine dell’eccitazione rispose:

GIULIA: sembrerebbe di no! Mi ha anche baciato quando sono tornata, ho avuto paura che sentisse il tuo sapore mentre lo faceva, sei venuto così tanto da rendermi difficile ingoiarla tutta!

ALESSIO: ahahahah! Quando hai accellarto mentre venivo quasi non ci credevo, non mi era mai capitato ai primi appuntamenti! Sarebbe proprio un peccato fermarci ora, mi ecciti da morire ho voglia di farti di tutto, magari ti avessi qui adesso!

GIULIA: mmmm! Magari! Cosa mi faresti?

ALESSIO: se ti avessi qui nel letto adesso, ti bacerei e ti spoglierei lentamente… avrei proprio voglia di leccarti e succhiarti i capezzoli! Ti farei eccitare toccandoti dolcemente… Penso che finirei per scoparti! Capisco che sia stata solo con lui e sia un po’ tesa ma vedrai che ti piacerà farlo con me!

GIULIA: chi lo sa! Magari una delle prossime volte…

ALESSIO: tesoro che voglia di baciarti! Ci vediamo lunedì dopo lavoro? Voglio limonare in macchina con te per ore? Non riesco a pensare ad altro!

GIULIA: va bene anche io non vedo l’ora di rivederti! Mi è piaciuto proprio tanto stare con te! Se non vuoi rischiare che si accorga vieni fuori?

ALESSIO: preferisco rischiare che si accorga! Non sono tante le ragazze che lo fanno e sopratutto non bene come te!

GIULIA: la tua ragazza te lo fa fare?

ALESSIO: molto raramente per questo volevo approfittarne!

GIULIA:  allora non posso che accontentarti ahahah! Magari lunedì porto qualche chewingum per andare sul sicuro quando torno da lui!

Scrisse gli ultimi messaggi in preda ad orgasmo intenso, sentii i suoi muscoli contrarsi simultaneamente, tale da innondare la bocca del suo piacere. Rilessi tutti i messaggi che avevano scambiato… ogni parola rimbalzava nella mia testa creando la visione della mia ragazza con lui. La gelosia si fece ancora più forte, in pochi giorni avevano maturato un intesa sessuale praticamente perfetta… i suoi complimenti, il forte desiderio, le allusioni sul fatto che a breve si avrebbero trombato… addirittura spettava alla mia ragazza fargli dei pompini con ingoio per soddisfarla visto che la sua compagna non glieli faceva… era solo questione di tempo, ormai era inevitabile che si scopasse la mia fidanzata. Nonostante tutte queste sensazioni l’eccitazione e la voglia di andare avanti continuava a prevalere insensatamente!

IO: domani ti compro i preservativi, nel caso lunedì ti sentissi pronta, meglio farsi trovare preparati!

GIULIA: bravo il mio cornuto! Mi compri anche i preservativi, che premuroso che sei! Sono anni mi provochi per corna! Forse è arrivato il momento di premiati per l’attesa!

Era la prima volta che mi chiamava cornuto in quel modo. Non cornutello, cornuto… secco e fermo. Adorava tenermi per le palle esercitando quella sudditanza psicologica derivante dalla sua posizione privilegiata! Rimarcò più volte sul fatto che avesse ingoiato la sua sborra e si sorprese del fatto che la sua donna non lo facesse… fiera e soddisfatta, con quel pizzico di arroganza, creando quasi una sorta di competizione con lei… si eccitava a sentirsi la sua troietta e sottomettermi allo stesso tempo

GIULIA: la tua fidanzatina si è presa una bella sborrata in bocca, e tu che fai? Compri i preservativi per il prossimo appuntamento e mi lecchi la fichetta mentre organizzo per vederci!

Fu un week end paradisiaco trascorso interamente nella sicurezza del nostro letto. Nella testa di tutti e tre era indelebile il desiderio che arrivasse, inesorabilmente lunedì pomeriggio!

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