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Racconti di DominazioneRacconti Gay

Dino, la perfetta segretaria.Parte quinta.

By 22 Ottobre 2020No Comments

Scena prima.

Sala palestra.

Sui tappetini Alessia e Carla tentano improbabili posizioni yoga.

Lucilla invece è nella posizione del loto, con Dino sdraiato in grembo.

Gli sculaccia il culo nudo con atteggiamento di raccoglimento e concentrazione.

Carla:- insomma sarebbe un esercizio spirituale questo?

Lucilla:- si, ed è molto utile per eliminare le mie aggressività e negatività.Così facendo mi libero di un fardello karmico che rallenterebbe altrimenti la mia evoluzione cosmica come persona. Dopo mi sento veramente liberata.

Mi purifico.-

Carla:- anche Dino ne può trarre giovamento?

Lucilla sorride benevola, con quella sfumatura di superiorità di chi conosce misteri arcani, ma non li rivela.

Lucilla:- no poverino! Lo spererei per lui, ma ne dubito.Lui è un tipo molto semplice. Non ha margini di sviluppo, secondo me.

Magari nella prossima vita si reincarnerà, mi viene in mente, in maialino…non so.-

Si stira e si alza in piedi

Lucilla:- grazie Dino, vai pure nel tuo angolo. Per oggi abbiamo finito.-

Dino si posiziona nel suo angoletto della palestra, in ginocchio e con le mani unite in posizione di preghiera. Il sedere nudo è multicolore, ricco di sfumature che vanno dal rosso carico al violetto al blu scuro, e spicca rispetto al rosa antico della sua elegante tutina.

Scena seconda.

Carla e Alessia, sedute al bar, sorseggiano tranquille  un aperitivo.

Alessia:- mi ha fatto ridere quella storia di Dino reincarnato in un maiale…un bel porcellino.

Carla:- meglio in un mulo, secondo me. Su certe cose è proprio testardo!

Alessia:- si?

Carla:- ascolta… l’altro giorno capita in ufficio un mio cliente importante. Mi dice di punto in bianco che si è invaghito di Dino, che ora è diventato il suo oggetto del desiderio, il suo pensiero fisso, e se posso organizzare un incontro.

Ho subito detto di sì ma l’oggetto del desiderio in questione non ne vuole sapere.

Si impunta che lui non è gay, che è maschio, che gli piacciono le donne…figuriamoci!

Alessia:- si, gli ho già sentito fare questi discorsi. Ha bisogno di essere rassicurato. Se vuoi provo a convincerlo io. Poi ti faccio sapere..

Carla:- ecco brava, provaci tu, che sei la sua padroncina buona. E io comincio a perdere veramente la pazienza.

Scena terza.

Casa di Alessia.

Bagno.

Alessia è seduta su una sedia e Dino è, come al solito, sulle ginocchia di lei, questa volta tutto nudo.

Alessia:- ….quindi un maschio importante a volte ha il bisogno di dimostrare a sé stesso quanto è importante, e lo fa  montando un’altro maschio meno importante di lui…come te, per esempio.Si vede tante volte nei documentari della vita degli animali. Il nome di Darwin ti dice niente?

Dino:- no.

Alessia:- bè Dino, ascolta..lui è un potente uomo d’affari,

mentre tu, purtroppo, per adesso sei solo una segretaria. Potrai migliorare ma per ora è così.

Questa è la realtà, povero il mio Dino.Vuoi negare la realtà, amore mio?

Dino:- no, però come segretaria sono molto bravo!

Lavoro tantissimo. Faccio io tutto quanto il lavoro dell’ufficio. Carla non c’è mai.

Alessia:- e anche questo è verissimo! Tu lo sai che per me sei sempre il mio Dino, volitivo, tosto, un vero maschietto.

Ma come fa faccio a farti capire?

Ecco, per esempio, mettiti dal punto di vista del tuo innamorato. Lui è uno con le palle e tu no…c’è le hai tu le palle, amore?

Dino:-..no.

Alessia:- e non hai neanche il pisellino, in realtà. Non c’è l’hai più.

Insomma, è vero che prima avevi tutto, e che io mi sono giocata tutte le cosette tue a poker….ero anche un po’ ubriaca…

però ora non c’è l’hai più!

Giusto?

Dino:- giusto.

Alessia:-Insomma promettimi che lo farai, per farmi piacere, prometti, prometti..per favore, dai,suuu, per favore,per favore, tesoro.-

Lo bacia e lo carezza con effusione.

Dino:- va bene, dai…va bene.

Sospira.

Alessia:-

Uffffff che faticaccia. Ok, bene..lo vedi quanto sei bravo?Allora, adesso è importante assicurarci che tu sia pronto per il tuo fidanzato e non mi faccia fare figure bruttissime.-

Riempie con fare pratico una grossa peretta per clistere.

Poi mette Dino a quattro zampe, esegue l’introduzione,

e lo piazza decisa col culo sopra il vasetto.

Alessia:-dovrai essere tutto pulito per bene. È la vostra prima volta e tutto deve essere perfetto!-

Dino subito espelle copiosamente, acqua, popò sciolta, tanti grossi stronzi solidi.

Alessia:- ma ne fai tantissima!Che intestino potente che hai.

Sei proprio come un bellissimo porcellino!-

Gli pulisce il sedere e lo bacia, con tenerezza,sulla fronte.

Scena quarta.

Mensa.

Carla e Alessia mangiano di gusto, sedute allo stesso tavolo, unite dalla complicità della loro lunga amicizia.

Carla:- e quindi sono andati insieme in una stanzetta che avevo preparato…il cliente, figurati, è stato contentissimo, dovevi vedere.

Diceva che è stata un’esperienza unica. Non smetteva più di ringraziare.

Gli ho detto che può venire quando vuole..e che se avvisa per tempo glielo facciamo trovare pronto.

Alessia:- insomma, anch’io ho fatto un buon lavoro. E ti costa 500 euro.

Carla ride:- pago sempre i miei debiti, ma tu sei sempre più stronza.

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