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Fuori orario – Vecchi racconti di ErosItalia

By 29 Maggio 2022No Comments

Ho 35 anni e sono sposato ormai da tre. Mia moglie è calda e vogliosa. A letto è una perfezionista. Amo chiavarla e farla godere, ma il mio cazzo si drizza anche in altre occasioni… Vorrei raccontarvi come tutto iniziò un giorno……
Avevo 17 anni quando frequentavo una palestra per culturisti. Il mio fisico era ben piazzato: spalle larghe, pettorali segnati…
Invidiavo però due ragazzi americani di colore che frequentavano la stessa palestra. Fisico perfetto, muscoli lucidi e un pacco che, al confronto, il mio spariva. Mi allenavo per diventare come loro. Una sera arrivai in palestra molto tardi e mi trovai ad allenarmi solo con loro. Notai che il loro livello di confidenza andava oltre quello che esiste tra semplici amici. Ero turbato nel vedere i loro corpi ingrossarsi mentre sollevavano la sbarra. Mi accorsi che il mio cazzo iniziava ad inturgidirsi. Spaventato girai lo sguardo, ma il mio pensiero era fisso su una cosa: volevo vederli nudi. Dopo mezz’ora si diressero verso gli spogliatoi, ed io feci altrettanto. Li osservai togliersi le magliette sudate, slacciarsi le scarpe, togliere le calze, quindi i pantaloncini ed infine gli slip. Mark mise in mostra il suo lucido cazzone. Era lunghissimo e pendeva con una cappella enorme. Ralph lo osservò e quindi tolse fuori il suo. Mark sorrise e lo invitò a seguirlo. Io ero quasi nudo e vidi Ralph guardarmi a lungo. Diventai rosso, ma Ralph non tolse lo sguardo finché Mark lo prese per mano e lo condusse dentro la doccia. Entrarono insieme. Mi avvicinai ed entrai nel box a fianco al loro. Sentii Mark parlare in americano e Ralph mugugnare. Il mio cazzo era enorme. Quei due maschi, stalloni, mi eccitavano come non mai. Volevo avere i loro cazzi dentro di me, succhiarli, toccarli e farli godere. Saltai fuori dalla doccia ed entrai nella loro. Per niente sorpresi, mi afferrarono e mi misero tra loro. La mia faccia era schiacciata sul petto di Mark, liscio e sudato, mentre Ralph mi esplorava l’ano con fare maestro, con il suo dito indice. Ero in estasi, con le mai mi aprii il culo, invitando Ralph a fare di più. Mi inchinai e inizia a succhiare il cazzo di Mark. Era enorme, la sua cappella spingeva in fondo alla gola e le sue palle sapevano di maschio. Ralph, con un colpo secco di reni, mi penetrò. Io urlai, ma Ralph mi tenne la testa e iniziò a chiavarmi la bocca. Mi sentivo una troia. Ralph mi inculava come fossi la sua puttana e Mark, con un urlo di vittoria, spruzzò il suo caldo liquido in fondo alla mia gola. Gli succhiai tutto il cazzo, assaporando ogni goccia e ogni momento, finché anche Ralph, afferrandomi il capo, spinse l’ultimo colpo sborrandomi dentro. Mark nel mentre mi afferrò il cazzo e mi masturbò…Lo prese in bocca e toccava il cazzo di Ralph che mi scivolava ancora dentro…Sborrai urlando di gioia…
Tuttora incontro Ralph e Mark, una volta al mese. Anche loro sono sposati. Ci piacciono le nostre mogli, ma ci piace godere anche insieme.

Gli incontri con Mark e Ralph in palestra non ci bastavano più. Avevamo bisogno di trovarci insieme per un tempo più lungo, esplorare i nostri corpi con più calma e attenzione. Ralph, il più alto e robusto di noi, propose di incontrarci il giorno dopo, finito il lavoro, a casa sua. Sua moglie era infatti partita per un viaggio d’affari e noi avremmo potuto facilmente trovare una scusa con le nostre mogli.
E così fu. Verso le cinque e un quarto, uscito dal lavoro, presi la macchina e raggiunsi la casa di Ralph, alla periferia della città. Mark non era ancora arrivato. Abbracciai Ralph a lungo. Era quello che mi eccitava di più dei due, sapeva sussurrarmi cose incredibili all’orecchio mentre ci accoppiavamo…
Ci dirigemmo verso l’angolo bar e ci versammo da bere. Ralph era vestito con jeans 501 ed una T-shirt nera che segnava i pettorali in maniera perfetta. Io portavo un abito nero molto elegante. Ralph si avvicinò, slacciò la cravatta, sbottonò la mia camicia e infilò la sua mano ad accarezzarmi il petto. A lui piaceva toccarmi i capezzoli ed accarezzare il mio petto liscio. L’erezione fu quasi immediata. Avevo bisogno di scaricare lo stress della giornata. Lo feci continuare, il mio corpo vibrava nel sentire le sue mani scivolarmi dentro. Arrivò ai pantaloni, li sbottonò appena, scese fino ai piedi, mi tolse le scarpe, quindi le calze e iniziò a massaggiare i piedi.
“Ti sei scopato la tua segretaria oggi?” mi sorprese.
“No Ralph, oggi pensavo solo a questo momento.” Sapeva che me la facevo anche con la mia segretaria e a lui l’idea non piaceva affatto, ma non volevo discutere di quello.
“Dai, dimmi come l’afferri quando la chiavi!”
“Ralph, per favore. Ohhhh” la sua lingua aveva avvolto la mia turgida cappella.
“Ralph, Ohhh…”
“Dimmi in che posizione la pompi!”
“In genere lei entra nel mio ufficio dopo le cinque, viene dietro la scrivania, si siede su di me e inizia a premere la vagina sul mio cazzo, fino a farmelo indurire.” Ralph si eccitava come non mai, il suo cazzone premeva contro i jeans attillati e volevo toccarlo. Allontanò la mia mano:
“Continua, fammelo diventare più duro.”
Continuai il racconto, provocando in Ralph un’eccitazione tale che d’un tratto si sollevò dalla mia cappella, mi tolse la camicia, quasi strappò i pantaloni e mi spinse sul divano. Ero eccitatissimo. Mi lasciai guidare. Il suo viso affondò nel mio ano e la sua lingua iniziò ed esplorare la mia intimità più calda. Afferrò le mie chiappe con forza e spinse la lingua più dentro. Ero a pancia a terra sul divano quando Mark entrò. Iniziò a ridere:
“Non avete perso tempo eh?” e si diresse a sistemare la sua roba nella camera da letto.
“Ti piace in questa posizione?” disse uscendo in maglia intima e boxer “Voglio possederti anch’io stasera.”
Tolse fuori il suo cazzone, lo sbucciò e lo avvicinò al mio viso. Mentre Ralph appoggiava la sua cappella sul mio ano, ormai lubrificatissimo, afferrai in bocca il cazzo di Mark. Odorava di muschio. Lo ingoiai tutto e in un attimo Mark e Ralph erano dentro di me a gioire del mio culo e della mia bocca. Mi pompavano ritmicamente.
“Prendila bene Ohh” proseguiva Ralph “allarga questo cazzo di culo, dai Mark, fagli vedere come chiavano i neri a questo frocetto.”
Mi piaceva quando Ralph parlava in quel modo: “Ti piace il cazzone nero eh?” proseguì Mark. Mi rigirarono. Sollevai le gambe ed ora era il turno di Mark. Mi voleva chiavare tutta la notte. Esplosero quasi insieme, riempendomi di sborra. Succhiai i loro cazzi per ore ancora. Chiavammo tutta la notte, sborrandoci a vicenda, chiavando come porci e inculandoci in tutte le posizioni.
Chiavammo tutta la notte, sborrandoci a vicenda, chiavando come porci e inculandoci in tutte le posizioni.

Mark e Ralph mi hanno permesso di provare sensazioni nuove nella mia vita sessuale. Non mi definisco gay, in quanto mi piacciono sempre anche le donne e godo nel fare l’amore con mia moglie e con le altre donne che sono capitate nel mio cammino.
Mark e Ralph erano dei perfetti stalloni e riuscivamo a darci piacere l’un l’altro. Ralph adorava chiavarmi sul divano, adorava succhiarmi il cazzo mentre Mark mi inculava ed amava prenderlo in culo sia da me che da Mark. Quest’ultimo era il più attivo. Godeva spropositatamente nel chiavarci a turno, godeva quando noi ci comportavamo come suoi schiavi, lo leccavamo e ciucciavamo in ogni angolo. Non avevamo però mai provato a fare l’amore coinvolgendo anche una donna. L’occasione si presentò un giorno……
Tom e Elena erano arrivati da San Francisco in visita a casa di Ralph e Giulia (sua moglie). Erano una coppia molto carina, giovane (25 e 26 anni) e parlavano poco italiano. C’eravamo incontrati tutti insieme più di una volta ma mai avevamo pensato che potesse andare a finire in questo modo… Durante la loro visita i miei incontri con Ralph e Mark, QUEL tipo di incontri, erano rallentati, data l’impossibilità di stare da soli. Una sera, una di quelle tante sere che Giulia era fuori per lavoro, che mia moglie aveva lezione di danza e Mark era libero, ci trovammo ad arrostire carne nel giardino di Ralph, con Tom ed Elena al centro della nostra attenzione. Erano infatti inebriati dall’alcool e anche noi eravamo molto allegri. Mark mi scambiava occhiate per tutta la sera e io non perdevo occasione per sfregare la mia mano sul sedere di Ralph, ogniqualvolta mi passava vicino. La sorpresa venne quando Tom iniziò ad accarezzare Elena tra le gambe. Tutti notammo la scena ed Elena non era per niente dispiaciuta di ciò. Tom continuò con fare deciso, come se il resto del gruppo non esistesse. In inglese le chiese di masturbarlo perché era molto eccitato. Elena mi fissò negli occhi, mentre allungava la sua mano a sbottonare i pantaloni di Tom. La forma del suo cazzo emerse chiara mentre spingeva contro i boxer.
“Do you want to join us guys?” chiese Tom rivolto a Ralph. Mi accorsi che Mark era eccitatissimo ed anch’io avevo un cazzo discretamente duro. Elena si inchinò su Tom e sgusciato il cazzo dai boxer, lo prese in bocca con fare maestro. Tom facilitò la situazione spostando le mutandine di Elena e con un “Look at this!” mi invitò a guardarle la fica. Era depilata e il suo buchino rosa palpitava e grondava di voglia. Mark mi spostò, voleva godere per primo. Si abbassò i calzoncini, quindi le mutande ed estrasse il suo uccellone nero circonciso. Afferrò Elena e lo spinse dentro lentamente. Elena mugugnò e sollevò la testa, tirando i peli del cazzo di Tom, che urlandogli “Bitch!” prese a masturbarsi. Mi avvicinai a Tom e gli accarezzai il cazzo. Era enorme, largo e nodoso. Mi volli sedere su di lui immediatamente.
“Lascia che prima ti allarghi il culo io” mi disse Ralph e mi mostrò la crema che più di una volta avevamo usato per incularci. Elena ululava mentre Mark la chiavava dal di dietro. Ebbi allora l’idea di partecipare all’azione e ricevere anche qualcosa. Invitai Mark a sollevarla, senza interrompere la sua monta. Mark lo fece, afferrandola per le cosce e tenendola sospesa al suo cazzone. “Inculala Mark, me la voglio chiavare io adesso” e Mark, ben contento, estrasse il membro dalla fica e lo affondò con dolcezza nel suo culo. Urlò all’inizio ma quando la afferrai e la penetrai con il mio uccellone, sembrò godere come una maiala. La posizione sandwich sembrava proprio per lei. Tom era un po’ scosso, forse non pensava che andassimo così lontano. Iniziò a protestare, ma fu Ralph a tapparli la bocca afferrandogli il cazzo e portandolo in gola. “Ralph, non perdere tempo con quel frocetto” lo chiamai “inculami, mentre mi pompo questa troia!”. La gioia era immensa. Mark mi aveva preparato una fica caldissima e sentivo il suo cazzo pompare ritmicamente con il mio mentre lui le sfondava il culo e io le aprivo la figa. Ralph si diresse verso di me dunque, mi lubrificò il culo e mi spostò per assumere una posizione a lui più favorevole. Salì su una sedia, inchinandosi in modo da aprire le gambe e mi ingroppò!
Era bellissimo. Ralph ce l’aveva duro come non mai ed Elena era proprio la troia che avevo sempre sognato. Anche Tom si unì al gruppo, leccando il culo di Ralph ed lisciandogli il fallo mentre mi inculava. Sollevai le gambe di Elena ancora un po’ e allungai le mani a toccare il cazzo di Mark che affondava dentro sino alle palle. Lo estrassi, Elena protestò ma lo presi in mano e iniziai a masturbarlo. Volevo che mi venisse in faccia. E così fece:
“Si, Si, Ah…GODO Ahhhhhhh” così ululando mi spruzzò un getto violentissimo di sborra che Elena prese a leccarmi via dal viso. Ralph, eccitatissimo, prese a scoparmi più violentemente, provocandomi qualche dolore al culo. Mi esplose dentro anche lui. Stramazzai a terra, esausto ma con il cazzo ancora duro mentre Mark continuava a spruzzarmi addosso. Tom si divincolò e avvicinatosi a me prese ad urinarmi sul viso. Il suo piscio caldo mi scorreva sulla schiena. Mi girai e si sedette sul mio bastone mentre ancora urinava, e dopo poco sborrai in un fiume di sperma che non riuscivo a bloccare……
Che goduta da maiali!

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