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Racconti Gay

GAY A SORPRESA – Seconda parte

By 18 Maggio 2020No Comments

Dopo qualche giorno sentii forte il desiderio di ritornare in quella chat. Provavo vergogna nel sentire quella nuova voglia di essere guardato e di guardare.

Ben immaginavo cosa mi sarebbe potuto capitare. Non avrei certamente visto e apprezzato qualche bella fica pelosa di una milf vogliosa e costretta ad entrare in quella chat da qualche marito perverso e particolarmente vizioso. Ero io l’oggetto del desiderio. Molto discretamente gli uomini che avevo incontrato quella volta me l’avevano fatto capire ben chiaramente. Mi avevano indubbiamente apprezzato anche se non mi ero mostrato troppo. Li avevo delusi ma non mi avevano mostrato alcun rancore. Anzi, entrambi avevano espresso la speranza di rivedermi. Un po’ più disponibile, magari… E pronto magari per la prima volta a trasgredire.

Decisi di spogliarmi e di levarmi maglietta e jeans. No, lo slip volevo tenerlo. Non mi andava di essere visto proprio completamente nudo. Mi collegai e rimasi in attesa. Passarono solo alcuni secondi e si aprirono delle finestre. Alcuni messaggi erano indubbiamente molto espliciti ed un po’ preoccupanti. Altri indubbiamente più tranquilli. Non risposi a nessuno dei messaggi in attesa di qualcosa che mi avesse incuriosito un po’ di più.

Tutti, però, continuavano a lasciarsi andare ad apprezzamenti più o meno pesanti. L’attenzione dei più si era soffermata sui miei addominali ma alcuni in particolare si mostrarono molto curiosi di quello che nascondevo sotto lo slip piuttosto piccolo.

Ma alcuni poi mi fornirono stranamente un numero a quattro cifre. Era quello della loro stanza privata dove mi dissero mi avrebbero molto volentieri accolto ed ospitato. Senza essere disturbati, mi confessarono candidamente che volevano giocare con me e con il mio corpo. E soprattutto senza che nessuno mi avesse visto. Ero nuovo io lì e dovevo essere una loro esclusiva!

Intuì così che allora ero effettivamente ancora ben visibile nella stanza pubblica e per questo ero continuamente contattato e tempestato di messaggi non proprio da educande. C’era quindi invece la possibilità di essere invitato anche in una stanza privata dove nessuno avrebbe potuto vedermi. Tranne colui che mi avrebbe invitato fornendomi il numero della sua stanza.

Continuai a lungo a ricevere messaggi. Nessuno però mi intrigava in modo particolare. Uno però mi colpì. “Ciaooooooo! – mi scrisse Esteta – Sei proprio bello!” Non risposi cercando di controllare il piacere che quel complimento dello sconosciuto mi aveva dato. Non lo killai, però….

Le finestre continuavano ad aprirsi con sempre maggiore frequenza ma nessun messaggio mi ispirava. Non mi andava di sentire porcate o di rivelare ad uno sconosciuto la mia età e di dov’ero. E neppure se ero attivo, passivo o… indifferente!

La finestra di Esteta rimaneva lì, muta. Poi nella stessa apparve uno smile. Un sorriso e poi ancora un altro smile con visino visibilmente arrossito.

Era indubbiamente simpatico Esteta ed alla fine non potei fare a meno di non rispondere a quei messaggini. Con un laconico ciao accompagnato da uno smile con il visetto sorridente.

La risposta non si fece attendere. “Sei veramente ben fatto e non ti avevo mai visto qui….” “Sono nuovo, infatti e sono aggredito solo da richieste porno…. – risposi – Non ne posso più oltre che essere annoiato!”

Allegro! – mi rincuorò subito lui – Adesso ci sono io!” “Pensi di avere questa capacità? – gli chiesi un po’ divertito ed incuriosito da quella sicurezza – Qui tutti dicono e chiedono le stesse cose….”

La sua risposta fu una serie di smile. Tutti sorridenti ed in fondo un cuoricino. “Ma va’ là! – gli scrissi subito – Mi fai la corte?” “Ti dispiacerebbe? – replicò subito lui senza esitazioni – Sei carino e mi piaci….”

E adesso cosa dovrei dirti? – lo interrogai – Non mi è mai capitato che un uomo mi faccia questi complimenti….” “C’è sempre una prima volta! – rispose subito lui – E sono felice di essere io il primo a farteli!”

Mi imbarazzi un po’…. – gli confessai – Mai fatte queste cose, io! Ti piaccio proprio tanto?” “Tantissimo! Soprattutto perché sei nuovo qui. Me ne sono accorto subito, sai!” “Non approfittarne… – cercai di calmarlo – Sono solo curioso….”

Anch’io lo sono di te! – aggiunse subito lui – E spero di soddisfarti…”

Ma adesso mi vedono tutti? – chiesi allora io timidamente – Nella chat pubblica…” ”Sì, ma non se hai risposto alla mia chiamata. Ti imbarazza farti vedere da altri?” “Sì, molto… E sono tutti così volgari e prepotenti!”

Capita di imbattersi in personaggi non molto raccomandabili! Ma se vuoi…” “Se voglio cosa? – scrissi subito dopo la sua interruzione – Cosa mi proponi?”

Se ti va ti invito nella mia stanza. Saremmo veramente soli e nessuno della chat pubblica ti vedrebbe più quando sei da me….” “E’ un invito? – lo interruppi subito io – Ma tu sei anche in cam?” “Certo! Ma la apro solo quando l’invitato lo merita e me lo chiede lui!” “Come sei presuntuoso! – aggiunsi – Sei sicuro che io accetti il tuo invito?” “Ne sono certo! – replicò subito lui con la sua solita sicurezza – Tu sei curioso e vuoi provare qualche nuova esperienza. E sono certo che sei anche sposato!”

Rimasi ancora una volta sbigottito dalle parole di Esteta. Mi aveva indubbiamente colpito e colto di sorpresa. Per qualche secondo non replicai nello scritto.

Fu lui che evidentemente eccitato mi inviò un messaggio indubbiamente molto eloquente. Quattro cifre e la maniera per accedere nella sua stanza. “Ti va? – concluse il messaggio – Ci sarà anche l’audio, se lo desidererai… Se non ti piacerà potrai sempre scappare, dopo…. Basterà tu chiuda la stanza! Ma non lo farai, lo so…”

Quella sua sicurezza e presunzione mi infastidivano ma pure mi turbavano. Ma soprattutto mi incuriosivano e mi eccitavano. “Ma ti comporterai bene? – chiesi come una verginella al primo appuntamento con il moroso che l’avrebbe sverginata – Non so come si fanno certe cose, io… Con un uomo…”

Non preoccuparti, so come comportarmi. Ti aspetto di là. Ti comparirà una nuova stanza con i nostri nick. Solo i nostri due nomi e no tutta la lista della chat pubblica. Quello che volevi, no?”

Eseguii le direttive che mi aveva fornito. Ormai mi aveva convinto ed ardevo dalla curiosità.

Apparve una nuova finestra e sopra i riquadrati delle cam con i nostri due nomi. Ma una era irrimediabilmente nera. Solo la mia immagine era bella presente in una metà del grande quadrato.

Eccomi! – esordii lui sulla chat ancora vergine – Ti vedo! Tu non ancora…”

Sì, ci sono e ti ho letto… – confermai – E’ stato facile…” “Facile, vero? Sei entrato nella mia stanza! – precisò lui – E ci possiamo anche sentire, sai…” “Mi avevi già visto, tu! – precisai – Anche nella pubblica…”

Oh sì, ma adesso ti vedrò meglio. Come te, se vuoi… E ti voglio anche sentire, adesso. Basta che clicchi sul microfono in basso a destra del piccolo video.”

Ancora una volta ubbidii.

Mi senti? – gli chiesi – Ho cliccato e parlato…” “Oh sì! -rispose subito lui – Ti sento benissimo ed hai una bellissima voce da maschio. Ed anche tu adesso mi senti, vero?

Sì, anch’io ti sento – gli dissi un po’ emozionato – Adesso non ci scriveremo più ma ci sentiremo….”

E sarà sicuramente bello sentirti! – aggiunse subito lui – Ti vedrò e ti sentirò pure! Bellissimo!” “Ma daiiii! – sbuffai – Non cominciare! Ma io non ti vedo… Metà schermo, quello della tua cam è però nero…” “Mi vuoi vedere? – ridacchiò lui – Ma non sono nudo, io… Sono come te!”

Ma uffa! – replicai un po’ infastidito – A questo punto dobbiamo essere almeno eguali….” “ Va bene, tesoro! – rispose subito Esteta – Clicca sul mio nick sopra il tuo sotto il riquadro nero. Fatto?”

Premetti su “Esteta” e nel riquadro fino ad allora rimasto nero apparve l’immagine di lui. Anche l’uomo con cui stavo videochattando aveva scelto una visione parziale di sé. Dai pettorali ben torniti e un po’ pelosi fino alle cosce particolarmente muscolose. Ben aperte.

Ti piaccio anch’io, sperò! – mi interrogò lui – Almeno quanto tu piaci a me!”

Sì, sì… – risposi flebilmente – Hai anche tu un bel corpo…”

Grazie. Ma ti sento agitato e particolarmente teso! Siamo soli qui, sai…” ”Devi capire che per me è la prima volta. Mai fatte queste cose, io…”

L’ho capito, l’ho capito… E per questo cerco di essere gentile e comprensivo con te. Anche se mi ecciti tanto. Proprio per la tua timidezza e la tua comprensibile ritrosia…”

Le fai spesso queste cose con gli uomini, tu? – gli domandai curioso – Anche qui?” “Mi offro solo con chi mi merita e lo vuole… Tu mai fatto nulla con un uomo?” “Oh no! – risposi subito nervoso – Non l’avevi capito?” “E neanche visto un uomo godere? – insistette lui – Almeno una volta?” “ “Solo in film a luci rosse… – svelai – E non lo faceva solo per me, dal vivo…”

E adesso? – continuò lui ad indagare – Dimmi…” “Adesso cosa? – chiesi subito preoccupato – Dimmi tu!”

A te piacerebbe guardare o essere guardato? Mi sussurrò a bassissima voce – Nudo, naturalmente…” “Ti prego… – miagolai – Non chiedermi certe cose!”

Ti confesso che è da quando ti ho visto impacciato e timoroso nella chat pubblica ho desiderato di vederti nudo. Completamente nudo. Prima il tuo culetto, sicuramente bellissimo. Poi il tuo uccello pieno ed in tiro…” “Ma uffa! – brontolai sinceramente imbarazzato – Ma cosa mi dici!” “E poi cosa sei capace di fare! – insistette impietoso lui – Ancora più eccitato!” “Quello che fai anche tu! – replicai bruscamente – Siamo entrambi due maschi, ben forniti e se eccitati alla fine…”

Mmm… – gemette Esteta – Che bello che devi essere in quei momenti…” “Come te e come tutti gli uomini quando godono…”

Sì ma tu sei bellissimo e vorrei proprio vederti mentre lo fai…” “Ma uffa! Vorresti vedermi proprio quando la faccio la mia sborra? – gli chiesi per la prima volta un po’ provocante – Sei un po’ ruffiano tu!”

Te lo levi, tesoro? – mi chiese a bruciapelo allora lui – Adesso…” “Cosa? – esclamai subito ben sapendo a cosa alludesse – Cosa dovrei levarmi?” “La mutandina, tesoro… – mi invitò lui con estrema gentilezza – Solo per me, solo per me….”

Così adesso… – cercai di tergiversare – E tu sei già così eccitato…”

Dai, fatti vedere per qualche secondo. Poi si vedrà!” “Poi si vedrà cosa? – gli chiesi inquieto – Cosa dovrei ancora fare?” “Quello che ti piacerà e che ci piacerà!”

Non lo so, scusami! – piagnucolai – Non so come si fa e come si comincia”

Questa tua timidezza mescolata a pudore mi fa impazzire! – esclamò lui – Mi fai impazzire dalla voglia…” “Lo vedo, lo vedo! – replicai fissando quell’enorme gonfiore che ben si notava sotto la sua mutandina – Scusami se ti ho eccitato così. Non volevo.”

Ma tesoro! – volle allora lui mandarmi ancor più in confusione – Ma anche tu sei eccitato. Come me! Sotto lo slip! E quanto vorrei vederlo, libero e così pieno di voglia!”

Prima tu! – gli dissi sussurrando – Comincia tu a mostrarmi come si fa!”

No, tesoro! – mi comandò – A me piace comandare in certi casi. Questo è uno di quelli! E tu sei l’invitato nella mia stanza”

Ti prego, non così! – gemetti ancora una volta con un filo di voce – Mi vergogno troppo!”

Ma siamo soli adesso! – cercò di tranquillizzarmi ancora una volta lui – Stai tranquillo ti vedrò solo io… Preferisci forse prima con il culetto?”

Se proprio devo… – brontolai nervoso ma indubbiamente eccitato – Come devo fare?” “Girati come sei sulla poltrona… – mi invitò allora lui – E poi solleva il tuo culetto ad altezza della telecamera.”

Ma daiii! – protestai io subito – Mi devo mettere alla pecorina? E mostrarmi poi così a te?”

Sì, proprio così! – ribattè lui – Fai presto, tesoro… Non ne posso più!”

Rassegnato, ubbidii. “Oh, sì, bravo! – lo sentii urlare – Grazie! Proprio così ti volevo!”

Basta così? – chiesi timidamente ben sapendo che il giochino che mi vedeva protagonista era appena iniziato – O devo fare dell’altro?”

Lui rispose per la prima volta ansimandoun po’. Lo vidi con una mano accarezzarsi dentro la mutandina.

Adesso, bellissimo uomo, sfilati completamente le mutandine, lanciale lontane ed allarga più possibile le gambe. Voglio ben gustarmi il tuo tesorino vergine…”

Non opposi più resistenza. Sospirai e mi abbassai le mutandine. Con malizia lo feci lentamente e dopo aver per qualche secondo fatto svolazzare per aria lo slip lo lanciai. Poi, esaudendo completamente lui, ben divaricai le gambe. Come estremo gesto di pudore allungai dietro un braccio e cercai di coprirmi il mio buchino che lui evidentemente bramava invece di vedere. Scoperto e ben spalancato. Lo sentii gemere e sbuffare. “Sei fantastico! – quasi urlò – Ondeggia un po’ ora, per favore… Ma leva quella manina, ti prego!”

Ubbidiente fui costretto così a mostrare per bene a lui oltre al mio buchino vergine anche le mie palle belle, gonfie e pesanti. Ballonzolavano ed erano da dietro ben visibili! No, il pene non lo vedeva ancora perché duro e ritto mi sbatteva sul mio ventre. Ero eccitato ed ero parecchio imbarazzato per questo e per quello che avevo fatto! Non volevo mi vedesse in quelle condizioni. Che mi vedesse con il cazzo duro. A dimostrazione di quanto fossi agitato ma anche tanto eccitato! Mi ritrovavo in una situazione da me mai vissuta prima. Lui lo sapeva bene e per questo era elettrizzato ed euforico.

Basta così? – chiesi dopo qualche secondo di esibizione – Sono stato bravo e di suo gradimento?”

Perfetto! Ma adesso girati! – mi intimò allora lui – Voglio vedere anche il resto…”

Io mi girai ma prestai la massima attenzione nel coprirmi davanti. Non volevo ancora mostrargli anche il mio uccello! Con le mani mi coprii goffamente e riuscii a coprirmi solo il glande e una parte della mia asta. Mostravo il mio pelo ed era per lui la prima volta.

Perché fai così? – mi chiese allora lui visibilmente insofferente – Adesso voglio vedere anche il tuo bell’uccello! Deve essere fantastico!”

Con il ditino feci un chiaro segno di diniego. “Ora tocca te! – aggiunsi con una sfrontatezza che non avrei mai pensato di avere – Io ti ho mostrato già parecchio, mi pare!”

Vuoi vederti il mio uccello? – mi replicò sorridente – E’ giusto…” Non fu necessario che io rispondessi. “Eccolo! – disse Esteta abbassandosi subito e velocemente la mutandina e liberando un uccello dalle dimensioni veramente notevoli – Bello, vero? Ti piace?”

Imbarazzato non risposi. Ce l’aveva in piena erezione e la causa di quella notevole manifestazione di mascolinità ero stato indubbiamente io! E il mio corpo…

Bello vero? Sicuramente come il tuo! – aggiunse – Dai coraggio….”

E dopo che te lo mostro? – gli chiesi con un filo di voce – Uffa! Sono in difficoltà!” “Non preoccuparti… – aggiunse lui con voce affannata sentendomi per la prima volta arrendevole – Farò tutto io… Devi solo lasciarti andare….”

Sono eccitato! Colpa tua! – gli confessai a bassa voce – E mi vergogno tantissimo per questo!”

Ma daiiiii – replicò lui sospirando – Ti sto vedendo solo io e sarà un nostro dolce segreto!”

Lo vidi accarezzarsi il ventre e il pube. Poi passò all’uccello. Si scappellò liberando un glande enorme e già quasi viola. “Ma daiiiii! – gridò allora lui – Mi stai eccitando ancora di più così… La tua ritrosia mi fa impazzire. E sono sicuro che ti piace guardare e soprattutto essere guardato ed ammirato!”

Io continuavo a rimanere in silenzio ma quelle parole mi avevano effettivamente ancor più turbato. Ero eccitatissimo ma tanto, tanto confuso.

Da, tesoro, fatti vedere! – insistette alora lui – Mostramelo senza vergognarti. Sono sicuro che è bellissimo e che anche ti piacerà….”

E dopo? – chiesi ancora una volta miagolando cercando di prendere tempo – E dopo cosa succederà? Cosa vorrai e cosa dovrò fare?”

Solo quello che vorrai e che ti piacerà! – mi interruppe con voce ferma – Sarà bellissimo perché so che per te tutto questo lo farai per la prima volta. Sarà bellissimo per te e per me…”

Emisi un lunghissimo sospiro e lo vidi spalancare ancor di più le cosce ed accarezzarsi lentamente le palle e tutto il suo lunghissimo e grosso cazzo. Iniziò a masturbarsi, piano, quasi con dolcezza. “Ti piace guardarmi così? – sussurro allora lui – E così piacerebbe a me guardare te… Capito, tesoro?

Avevo capito benissimo. Sapevo cosa avrebbe voluto anche da me.

Devi avere pazienza con me… – riuscii ancora una volta a dire con filo di voce – Sei sicuro che l’avrai?” “Certo, tesoro… – mi tranquillizzò ancora una volta Esteta – Tutto piano, con calma e come e quando lo vorrai tu!”

Capii che non potevo più rifiutarmi. Ma soprattutto che non volevo proprio più farlo. Lentamente scostai le mani che coprivano il mio sesso. Finalmente liberata la mia asta scattò come una molla vero l’alto.

Finalmente! – urlò lui – E’ bellissimo’”

Mi adagiai sulla poltrona a braccia larghe in segno di resa ma anche di offerta incondizionata. Sentii la mia cappella adagiarsi sul mio ombelico e cominciare a pulsare. Ero eccitatissimo ad essere costretto in quella posa.

Ti piaccio? Gli chiesi ben sapendo la risposta – Hai ottenuto tutto quello che volevi, mi pare…. O sbaglio?”

Sei fantastico, così! Sì, ti volevo proprio vedere così! Nudo. Ti accarezzerei e bacerei tutto!” “Ma daiii – replicai subito – cosa dici!” “Oh sì, mi piacerebbe sentirti ansimare e vibrare tutto” “E se venissi? – lo interruppi – Se non riuscissi a trattenermi?” “Mmmmm… Sarebbe bellissimo. Non scapperei. Anzi! Ne fai tanta, tu?” “Ma cosa, uffa! – replicai sospettoso fintamente stizzito ed incredulo – Cosa ne farei tanta?” “La tua sborra, tesoro! Sono certo che tu ne faresti tanta, buona e calda. Oh sìììì, la berrei propria tutta la tua sborra!”

Quelle parole mi mandarono ancor più in confusione. Nessuna donna me l’aveva detto. Anzi! Ebbero l’effetto di far crollare le resistenze che il mio pudore ancora per un po’ aveva eretto

E adesso? – gli sussurrai – Cosa devo fare? Lo immagino…” “Adesso ti accarezzerai guardandomi! Poi io farò lo stesso con te…” “Ti devo guardare mentre ti fai una sega, vero? -gli chiesi sommessamente – Ti piace che io ti guardi?” “Sì, tantissimo! – rispose subito lui – Fino alla fine! E dopo toccherà lo stesso a te! Va bene, tesoro?”

Io rimasi per qualche secondo in silenzio. “Va bene… – risposi poco dopo facendolo felice. Ma mi aiuterai se farò un po’ fatica?” “Certo” – replicò subito lui felice e già ansimando – Te lo farò fare piano, come vorrai tu!”

E subito iniziò a masturbarsi freneticamente, con energia! “Guardami! – mi ordinò urlando – Voglio che tu veda proprio tutto!” “ Sì, sì…- replicai mestamente fissando lo schermo – Te l’ho promesso….”

Esteta era effettivamente molto ben dotato e non mi era mai successo di vedere un altro uomo eccitarsi e segarsi per me. “Sei bello! – continuava a ripetere – E rimettiti un po’ alla pecorina. Ti guardo dietro perché hai un culetto muscoloso e meraviglioso. E come sei abbronzato! Abbronzatura integrale, mi pare…” “Sì… – gli risposi a bassa voce – Sono un fanatico dell’abbronzatura integrale.“

Mmmmm…. Splendido! Ed ora girati dai. E allargati. Il buchino. Come a prepararti a prenderlo dentro di te!”

Mi girai ed esaudii il suo desiderio. “Va bene così? – chiesi un po’ titubante – Sono bravo? Io non l’ho mai preso dentro di me!” “Sei fantastico così ed ondeggia un pochino… Sì, così, proprio così!”

Mi sentivo imbarazzatissimo a fare quelle cose ma mi piaceva sentirlo ansimare sempre più rumorosamente.

Lo vidi segarsi con sempre maggiore energia. Il vedere il mio buchino vergine lo faceva evidentemente impazzire dal desiderio. “Ti piace guardarmi mentre mi sego? – mi interrogò lui bruscamente – Mi ecciti tantissimo in quella posizione, sai…” “Lo vedo, lo vedo… – gli sussurrai – E tantissimo!” “Ma anche tu lo sei, vero tesoro?”

Non gli risposi. Ma mentre con le dita di una mano continuavo a spalancare il mio buchino con l’altra mano cominciai ad accarezzarmi il ventre, le palle e il cazzone sempre più duro ed urlante di desiderio.”

Lui vide ed apprezzò la mia partecipazione. “Oh, sì bravo, fai così anche tu. Ma dopo, sai, me lo mostrerai per bene anche tu quanto sei bravo a fare certe cose…”

Non replicai ma continuai a fare tutte quelle cose che lui tanto gradiva. E lui sempre di più iniziò ad ansimare e gemere.

Mi urlò che mi avrebbe invitato a bloccarmi nell’ondeggiare il mio lato B quando lui si sarebbe sentito pronto a venire.

Sei vicino all’orgasmo? – gli chiesi con un sospiro – Stai per schizzare?” “Quasi, quasi ci sono tesoro… Con quel culetto che mi mostri! – mi disse affannato – Ma te lo dirò. Quando ti inviterò a fermarti. Vorrà dire che sono pronto ad incularti e a sborrare dentro di te! Capito?” “Sì, sì, va bene… – replicai sottomesso ed in totale sua balia – Ma fai presto, ti prego!”

Manca poco, tesoro! – ripetette lui – Ma oltre a tenere bn fermo e spalancato il tuo culetto dovrai girarti e guardare per bene la mia sborrata. Ti piacerà, vedrai… Come piacerà a me vedere i tuoi schizzi!” “Ma io, ma io… – riuscii appena a dire – Non so, non so se io sarò capace di fare tutte queste cose che vuoi io faccia per te!”

Fui bruscamente interrotto. “Fermati! Stai fermo e spalancati ancora. Tutto aperto ti voglio. Adesso ti inculo. Sto per sborrare e schizzare tutto dentro di te. Sììììììì! Oraaaaa! Girati e guardami, adesso! Sborrooooooooo!”

Mi girai e come mi aveva ordinato guardai il video dove in primo piano il suo enorme cazzo iniziò a vibrare e sussultare. E arrivò lo schizzo. Il primo, enorme volò e si infranse sul suo petto. Subito dopo un altro, ancora più violento, gli sfiorò il mento e si adigiò sul collo. “Eccola! – urlò – La mia sborra! L’hai vista?” Io accennai un timido cenno di assenso con il capo mentre lui continuava a spruzzare senza interruzioni. Non accennava di cessare la sborrata. “Mi hai eccitato troppo tu! – sembrò quasi rimproverarmi lui sempre ansimando – Guarda, guarda cosa mi hai combinato. Era da tanto tempo che non sborravo così.”

Agli schizzi di sperma seguirono le copiose colate di bianchissima liquido seminale. Si adagiarono sul suo pube. Lo riempì e gran parte del suo pelo ne fu ricoperto.

Placato rimase per qualche secondo in silenzio respirando profondamente. “Ti è piaciuto? – mi chiese poi con un filo di voce – Ne ho fatta tanta! E tutta per te!”

Rimasi in silenzio guardando il corpo di Esteta ricoperto dal suo sperma. L’uccello ancora grondava liquidissima sborra.

E adesso? – chiesi sommessamente – E adesso cosa succede?” “Ma tesoro! – rispose subito lui – Lo sai bene cosa succederà. Me l’ha anche promesso! Ora tocca a te!”

Abbassai il capo! “Adesso devo segarmi io, vero? – gli chiesi miagolando – E tu vuoi vedere tutto! Proprio tutto…” “Sì, tesoro, voglio vedere proprio tutto! Quello che ho fatto io!” “Vuoi vedere come lo faccio! – chiesi visibilmente agitato – Ed anche sentire i miei gemiti…” “Sì, voglio vedere e sentire tutto. Fino alla fine….” “Fino alla fine? – gli domandai fingendo di non capire – Alla fine di cosa?” “Voglio vederti quando sborrerai. Come la fai tu e quanta ne fai. Si la tua sborra! Sarà bellissimo vederti quando ti farai sconvolgere dall’orgasmo e spruzzerai dappertutto!”

Ho capito! – riuscii solo a replicare – Vuoi proprio tutto da me!” “Sì, tesoro! – mi confermò lui con la sua solita sicurezza – Tutto quello che posso avere da te qui! E non avere più pudore adesso! Lo voglio in primo piano il tuo uccello! Fino alla fine! Capito?” “Anche questo vuoi? – sbuffai – Anche il primo piano del mio uccello vuoi!? “Sì, voglio anche quello. Per immaginare anche l’odore del tuo sperma! Quando non riuscirai più a trattenerlo e lo schizzerai dappertutto! Sarà bellissimo vederti in quel momento! E mi segherò anch’io e sborrerò anch’io di nuovo. Come te! Insieme a te! Oh sì, sborreremo insieme!”

Va bene! Ho capito! – mormorai avvicinando la telecamera al mio cazzo ed ingrandendo più possibile l’immagine. “Va bene così? – gli chiesi ancora – Ti piace così?” “Sei perfetto e bellissimo così… – mi incoraggiò subito lui – Ma non essere teso, rilassati…”

Non lo sentii più. Iniziai a segarmi freneticamente. Come l’aveva fatto prima lui. Mi impegnavo pensando che lo stavo facendo davanti ad un altro uomo che mi guardava, che si stava eccitando e che si segava anche lui! Su di me! E dovevo sborrare e mostrargli come lo facevo anch’io. “Sì, tesoro! Continua così! – mi parve di sentire – Sei bellissimo e sarà fantastico vederti alla fine!”

Persi subito il controllo e sentì il mio cazzo ingigantirsi. Non volevo ma sentii che stavo per venire. Lo sentii pulsare. “Sto per venire! – urlai – Non reggo più!” “Vieni, uomo, vieni! – mi incitò lui – Tre secondi e vengo anch’io…” “Posso? – gli chiesi gemendo allo stremo delle forze – Non ne posso più!” “Sì tesoro… – sussurrò allora lui – Vieni pure adesso e guardami. Sto sborrando anch’io…. Sborrooooooooooo!”

Esplodemmo insieme. Proprio come volle lui. Sussultando e gemendo spruzzai dappertutto e lui vide in primo piano anche i miei schizzi. Come io vidi i suoi, sempre potenti e incredibilmente numerosi. “Bellissimo! Sei bellissimo quando sborri! – lo senti urlarmi – E quanta ne fai!”

Non riuscivo più a parlare. Un uomo mi aveva convinto a segarmi davanti a lui e mi aveva fatto sborrare tanto, come un cavallo. Ero confuso, frastornato e sentivo ancora lo sperma scorrermi sulle cosce. Come mi aveva ridotto.

Complimenti! – lo sentii ancora dire – Sei stato bravo, molto bravo. Ti è piaciuto? E non è stato difficile, vero?” Sbuffai. “Sei soddisfatto? – gli chiesi allora io – Hai ottenuto tutto quello che volevi, vero?” “Non ti ho violentato, mi pare! – volle subito precisare lui – E ti è anche piaciuto parecchio!”

Non gli risposi. Non volevo ammettere che mi era proprio piaciuto tanto. Tantissimo. Tutto. Non l’avrei mai creduto prima di collegarmi a quella chat! Ma era successo! Ed ero in confusione!

Lui percepì il mio totale stato confusionale. “Mi piacerebbe incontrarti e fare l’amore con te…” “Tu sei matto! – replicai molto poco convinto – Non lo farei mai!” “Mi piacerebbe portarti a letto e strigerti stretto! – perseverò lui – Accarezzarti tutto, baciarti…” “Ma daiiii! – cercai io di interromperlo – Basta, ti prego” “E poi prendertelo in bocca, fino a farti venire ed assaporare il tuo sperma… E sì, dopo, anche tu dovresti bere la mia sborra. Sì, vorrei proprio ubriacarti del mio seme.”

Quelle parole mi inebriarono ulteriormente e quasi balbettando chiesi a lui di salutarci così. Esteta naturalmente accettò ma mi invitò a non dimenticare quella esperienza che quasi per caso avevo appena vissuto. E di non rifiutare altre occasioni che mi sarebbero potuto capitare in futuro. Lo ringrazia e lo salutai. Quelle parole a lungo rimasero scolpite nella mia memoria e mi fecero accettare dei pensieri e desideri che mai avrei potuto pensare di avere in futuro. Invece…

continua

Qualsiasi commento e giudizio sarà gradito. mikimarkfc@libero.it

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