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Racconti Gay

Il mio amico Vincenzo

By 26 Agosto 2007Dicembre 16th, 2019No Comments

Ciao a tutti.
Sono sempre ‘Cinzia’ (per gli amici).
Voglio raccontarvi della mia prima volta.
Avevo 16 anni e frequentavo il terzo anno del Liceo scientifico. Ero solito accompagnarmi con due amici: Vincenzo e Robertino, il primo gran dongiovanni sempre arrapato, il secondo era piccolino, un po’ macilento e molto debole.
In genere studiavamo insieme, Robertino era il più bravo, poi io ero l’asso in matematica e Vincenzo che scopiazzava di tutto e di più.
Un giorno ci incontrammo per studiare solo io e Vince, Robertino era malato.
Lo raggiunsi a casa e sua madre mi disse di raggiungerlo in camera sua perché già era li a studiare.
Entrai in camera’ e trovai Vincenzo sul letto che si stava masturbando. Mi guardò rosso in viso e disse: ‘non ce la facevo più scusami ma devo venire’.
Io rimasi decisamente sconcertato, ma vedere il cazzo di Vince così bello duro mi inebriò.
Avevo una voglia pazza di stringerlo fra le mani e lo guardavo come ipnotizzato.
Lui se ne accorse e mi chiese con fare quasi di scusa: ‘ti piace?’
‘Si’ gli risposi e senza aggiungere altro mi avvicinai e glielo presi fra le mani.
Il contatto con quel magnifico cazzo mi elettrizzò, così comincia a segarlo e lui mi sborrò in mano in un batter d’occhio.
Mi chiese scusa che era venuto subito e mi disse che ma il tocco della mia mano gli aveva fatto perdere la testa.
Gli dissi: ‘non preoccuparti, e scusami ma non so cosa mi sia preso, dai ora studiamo che domani abbiamo l’interrogazione.’
Ci sedemmo alla scrivania ma nessuno dei due aveva in mente lo studio. Vincenzo mi guardò e prese la mia mano e se la portò sulla patta dei pantaloni, il suo cazzo era di nuovo duro. La voce della madre ci distolse un momento, ma solo per dirci che stava uscendo.
Appena soli in casa Vincenzo si sfilò pantaloni e slip sfoderando il suo meraviglioso cazzo. Io mi avvicinai e glielo strinsi fra le mani, lui fremeva, io sentivo il suo cazzo vibrare tanto era duro. Poi si fece più audace e mi chiese di prenderlo in bocca. Per me era tutto nuovo ma mi abbassai prontamente e comincia a leccargli il cazzo.
Lui repentinamente me lo infilò in bocca ed io comincia a sukkiarlo. Mi piaceva e comincia allora a pomparlo muovendo la testa su e giù.
Non ci volle molto che lui mi riempì la bocca di sborra.
Era la prima volta che sentivo il sapore della sborra ma mi piacque da morire.
Da allora ogni giorno, prima di studiare, facevo una pompa a Vincenzo.
Dopo qualche tempo mi accorsi che alcuni compagni di classe mi seguivano nel bagno. Allora io evitavo di andarci.
Un giorno uno di questi, Sandro, mi disse che Vincenzo gli aveva detto che ero una pompinara fantastica e se volevo fare un pompino pure a lui che non ce la faceva più.
Mi piaceva molto, era un bel ragazzo alto, moro, e così mi abbassai in ginocchio e gli sfoderai il cazzo.
Era enorme (io conoscevo solo il mio che era piccolino e quello di Vincenzo che sebbene grosso non raggiungeva quello di Sandro)
Mi prodigai per infilarmelo in bocca ma era difficile farlo entrare, così lo leccai tutto e mi adoperai per segarlo. Improvvisamente mi riempì la faccia di sborra, ma ne fece così tanta che mi imbrattò tutto. Io me la spalmai sul viso come una crema di bellezza ‘ Lì &egrave iniziata la mia carriera di grande troia.
Baci a tutti. Cinzia
Chi mi vuole mi trova al 392.8264984
La mia email &egrave: nicmaz10@hotmail.it

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