Skip to main content
Racconti Gay

Il nuovo Padrone quarta parte

By 16 Giugno 2023No Comments

Come sempre ho ragguagliato Padron Fred, la sua reazione è stata di grande soddisfazione e………

Padron Fred-:”vedo cono piacere che finalmente stai facendo quanto ti sto chiedendo, meriteresti un premio e verrò presto a dartelo personalmente, fatti trovare con il culo ben aperto, continua così, che potrei trovarti qualche cliente veramente dotato.”

Ormai era così, il mio cercare di far sesso giocando a padrone e schiavo, sta sfumando, avrei voluto continuasse semplicemente con Fred, un incontro ogni tanto e via, ma le cose stanno prendendo una piega che anche se non voluta non mi dispiace, ma se dovesse cessare non ne sarei dispiaciuto.

Gattino non si è fatto attendere, soddisfatto della mia ubbidienza, nel rispetta il silenzio, mi ha scritto su Telegram……

Gattino-:”brava Sonia, ti sei meritata la nomina di mia personale schiava troia, come detto però, quello di giorni fa è stata solo un esame e hai tutte le capacità di diventarlo in modo professionale, presto inizierai a farla sul serio.”

L’unica cosa che veramente mi preoccupava era quella che come ha fatto Padron Fred, volesse farmi diventare anche lui la sua puttana, non avrei accettato ulteriore soprusi, gattino lo silurerei al volo.

Ovvio che mi piace giocare sessualmente e farmi inculate, ma visto che Padron Fred mi ha fatto diventare una sua puttana intendo scegliermi io i clienti, visto che mi ripagheranno solo con il piacere di farlo.

Nilo al momento non si fa sentire, e il problema di Padron Fred è veramente grave, fedele ai suoi voleri continuerò a farmi sbattere, da gattino33 e forse da Nilo. Ma mi è arrivato il messaggio di gattino33 e sono andato subito a leggerlo.

Gattino-:”carissima Sonia, ci incontreremo nuovamente e inizierai il tuo addestramento, dovrai come sempre attenerti a quanto ti chiedo. Ma non ho trovato ancora un posto idoneo dove indottrinarti bene, tu hai un posto sicuro.”

Io-:” buongiorno, io ho solo un garage che utilizzo per i miei hobby, è molto in disordine è sporco, non credo che possa andar bene.”

Gattino-:”iniziamo con l’istruirti e di come dovrai comportarti con me, alcune cose le conosci già, ma quello a cui tengo molto, e sarò intransigente nel volerlo è la cieca ubbidienza, pena punizioni proporzionate alla gravità della mancanza. Per iniziare dovrai chiedermi sempre il permesso di poter parlare o comunicare qualcosa, userai questa forma (Mio Padrone posso parlare? O posso fare una domanda?)io ti dirò se si o no, dovrai ubbidire e basta.”

Con Padron Fred è stato tutto diverso, noi ci diamo del tu, quando desideravo lo messaggiavo come si parla fra amici. Lui da me ha ottenuto tutto quello che voleva o quasi, ma l’ha ottenuto con le buone maniere, e questo andava bene.

Non so se mi piacerà quanto gattino33 vuole che esegua un ordine del tipo stai in silenzio, non so se lo accetterò passivamente, essere riverente nei suoi confronti va bene, ma in modo assoluto forse mi peserà e non so quanto riuscirò a resistere, ma vedremo.

Gattino-:”questa volta ti perdono, siamo all’inizio e sbagliare ti è concesso, la prossima volta deciderò il da fare. Ora dovrai rendere fruibile il tuo garage, basta una sedia, un tavolo e una corda di almeno tre metri, sia chiaro che durante le sessioni dovrai indossare sempre la gabbietta, darai consegnarmi la chiave che perora ti verrà restituita a fine sessione, vedremo in futuro. Al resto penserò io, ora puoi rispondere.”

Questo suo fare oltre che indispormi mi incuriosisce e solo per capire se mi possa piacere lo asseconderò, avevo già il permesso di parlare, per questo…….

Io-:” si Mio Padrone, posso sicuramente sistemare la situazione in garage.”

Gattino-:”brava Sonia vedo che hai capito, come detto ai cetrioli penserò io.”

Ma che cavolo vuol fare?? Devo avere chiarimenti di questa cosa, riferito tutto a Padron Fred, a lui questo usare plug non l’ho mai concesso, nonostante volesse.

Volevo aprire subito un discorso dissuasivo con il nuovo padrone nell’utilizzo dei cetrioli, per questo……

Io-:”Mio Padrone posso fare una domanda?”

Il suo consenso non è mai arrivato, il discorso dissuasivo è terminato prima di iniziare.

Gattino-:”dopodomani ci troviamo davanti la Coop salirò sulla tua macchina e mi porterai al garage.”

Ero in imbarazzo, non mi ha dato modo di dire niente per dissuaderlo, non potevo farle nuovamente la solita richiesta, sono rimasto preoccupato.

Comunque la preparazione di tutto è andata avanti, appena ho potuto sono andato in garage a riordinare un po’ il tutto.

Come sempre Padron Fred è stato informato e ormai come sempre, dichiarando la sua soddisfazione, “bene, molto bene, dovrei congratularmi con lui, sta riuscendo in quello che io non sono mai riuscito a fare. Avrai un bel culo aperto presto.”

Ero un po’ arrabbiato con Padron Fred, ma aveva ragione, a lui che mi aveva proposto la solita cosa ho sempre detto di no.

Preoccupato come non mai, ma fortemente curioso e desideroso di provare tutto ero ansioso.

Certo se non sarebbe andata bene sarebbe stata la prima e l’ultima volta, ma quel suo impedirmi di replicare, anche se non mi piaceva mi intrigava moltissimo, di fatto proprio lui forse era un vero Padrone.

Il giorno destinato alla sessione è arrivato in fretta, e di mattina alle 09:00 “come ordinato da lui con un messaggio stringato” sono andato all’appuntamento.

Io con la paura di sbagliare sono rimasto in silenzio, lui appena arrivato al parcheggio è venuto alla macchina ed è salito senza salutare e con un “VAI” ha detto tutto.

Lui aveva una borsina Coop sulle gambe, dalla forma di quello che aveva dentro capivo che erano proprio dei cetrioli.
Ma vista la sua rifiuto nel farmi parlare sono stato zitto.

Arrivati al garage siamo entrati e….

Gattino-:”vedo che hai capito che non puoi parlare, spogliati completamente e poi verrai a leccarmi e questa volta assaggerai la mia cremina, vedrai ti piacerà e me la chiederai sempre, sappi che sborro in quantità industriale preparati a deglutire tutto, non dovrai perderne una goccia. “

Mi spogliavo e lo guardavo in silenzio, già nudo è andato al tavolo dove ha posizionato i suoi quattro cetrioli, erano di misura crescente e sinceramente quello più grosso mi preoccupava molto.

L’unica cosa buona era il fatto che aveva appoggiato lì sopra anche del lubrificante. Poi…. Preparato tutto sul tavolo si è messo seduto sulla sedia a cazzo ben eretto facendolo brandeggiare tenendolo alla base, era già a gambe aperte e aspettandomi ripeteva, vieni vieni a succhiare il cazzo del tuo padrone.

La cosa che meno mi piaceva era quella di non poter parlare, ma vederlo pronto in quel modo non ho visto l’ora di poter assaggiare la sua cremina, “come la definiva lui”. Mi sono messo in ginocchio tra le sue gambe, mi sono avvicinato con il viso e lui quando ho aperto la bocca mi ha preso ad uccellate sulle guance.

Gattino-:”non vedi l’ora di succhiarlo troia che non sei altro, ma sarai sempre più Troia con il passare del tempo, mi implorerai per avere il mio sperma, poi come il tuo ex padrone deciderò per te.”

Mentre si divertiva a strusciarmelo in volto, sentendo le sue parole ho capito che non cambierà niente, prima o poi anche lui mi vorrà preparare a diventare la SUA puttana.

Ma è arrivato il momento che ho potuto iniziare a giocarci, fortunatamente mi ha detto che potevo toccarglielo anche con le mani e sapevo che tenerglielo in mano, gli avrei procurato un orgasmo in poco tempo.

E così è stato, mi aspettavo che volesse scoparmi in bocca ma fortunatamente non l’ha fatto, non come faceva Padron Fred che con i suoi 20 cm mi provoca sempre dei conati di vomito.

Alla fine mi sono reso conto che stava per raggiungere, ha irrigidito le gambe ed ha iniziato ad ansimare, delle volte lo sentivo sussurrare “si sì, fai piano che ci sono” mi sono quasi fermato per farlo godere al massimo e finalmente ha raggiunto, già preparato a ricevere molto sperma non l’ho fatto venire in gola, ma mi sono fatto riempire la bocca e mentre andavo con calma ancora su e giù l’ho deglutito tutto, l’ho leccato molto bene, tanto da lasciarlo pulitissimo.

Era stato facile, lui era come in catalessi, io non sapendo come fare ho appoggiato la testa sulle sua gamba e aspettando che si riprendesse glielo tenevo in bocca anche quando non aveva per niente erezione.

Gattino-:”Sonia…. Sei un gran troia, si vede che ami molto il padrone, ma ora cara mia ti tocca il meglio, alzati e posizionati a pancia sotto sul tavolo e non far cadere niente, altrimenti te li metto anche sporchi ed è peggio per te.”

Così ho fatto, lui mi è venuto appresso e dilatandomi le chiappe, credo con i due pollici mi ha sputato proprio al buchino, poi ha preso la corda, mi ha fatto abbracciare il piano del tavolo e con un cappio unendomele le ha legate, con il resto della corda mi ha fermato le caviglie ognuna alla rispettiva gamba del tavolo, obbligandomi a stare a gambe aperte.

Mentre faceva questo lo sentivo ansimare, era concitato al massimo, il fatto che mi stava legando lo eccitava un casino, quasi quanto me che mi stava immobilizzando, obbligandomi ad rimanere indifeso e con il culo esposto senza possibilità di tirarmi in dietro, erano passati pochi minuti, ma ogni attimo che passava aveva sempre più il respiro affannato e……

Gattino-:”ora Sonia ti dilaterò un po’ per poi scoparti.”

Rimanevo in silenzio, ma il fatto che mi avesse legato già mi piaceva e quando potevo cecavo di vedere cosa stesse facendo, avevo visto che gli stava passando il periodo refrattario, aveva il pene quasi eretto, mi sono sentito gocciolare del lubrificante sul solco delle chiappe, l’ho sentito colare fino a raggiungermi i testicoli riempiendomi la gabbietta.

Poi ho sentito strusciare il primo cetriolo nel solco come per spargere bene quel liquido e fermatosi al buchino me lo ha spinto dentro, era abbastanza piccolo, più piccolo del suo cazzo.

Il fatto è che odio essere penetrato con oggetti estranei, quello essendo piccolo sinceramente non era così fastidio. Si divertiva con le mani ad accostarmi le chiappe per evitare che quel piccolo plug vegetale non fuoriuscisse, poi ho capito che ha iniziato ad usare una sola mano, come se stesse tappandomi la bocca con il palmo.

Essere usato in quel modo, legato e non potendo parlare senza possibilità di rifiutare ciò che mi faceva mi eccitava molto.

Non tanto per il plug, ma per la situazione che aveva creato, mi piaceva molto, lì immobilizzato a novanta gradi e sapere che in quel momento ero solo in suo potere mi faceva sognare, ero soddisfatto.

Almeno lui amava legarmi seriamente, mi aveva legato bene e questo per me ricompensava ampiamente qualche sacrificio.

Gattino-:”vedo Sonia che stai reagendo bene, lascerò stare gli altri intermedi e passerò a quello più grande, dopodiché ti inculero fino a riempirti della mia cremina.”

Ha tolto la mano dal sedere e preso il cetriolo più grosso è venuto davanti a me in modo che vedessi e tenendolo dalla parte più stretta con la sinistra con ma destra lo spalmava con il lubrificante, aveva il cazzo durissimo, dentro di me pensavo che piacere poteva provare ad incularmi dopo avermi aperto il culo con quel grosso cetriolo.

Ero preoccupato della misura che intendeva usare….

Io-:”Mio Padone, posso parlare?”

Gattino-:”ammiccando quel grosso affare, no, stai zitta, risparmia il fiato per quando ti spaccherò il culo con questo.”

Diceva questo è si stava spostando dietro, era arrivato il momento della verità, sarei stato capace di prendere quel plug? Fortunatamente era molto lubrificato, ho sentito appoggiarlo al buchino e istintivamente, senza volerlo ho stretto le chiappe e…..

Gattino-:”se fai così non avrò riguardo, rilassati e farò con calma.”

Brutta situazione non poter dire niente, tanto valeva che usasse un Bal gag. Comunque come mi ha consigliato gattino ho cercato di rilassarmi, istantaneamente ho sentito appoggiarmi al buchino, per me era enorme, anche se su internet ne ho visti prendere di misura doppia.

Come detto me lo aveva solo appoggiato e lo girava come quando con il cambio della macchina di cerca la marcia.
Non spingeva forte, ma così facendo sentivo piano piano dilatarmi.

Non potevo più rimanere a bocca chiusa, il piacere mi sta pervadendo e rimanere indifferenti era proprio difficile.

Affanculo il silenzi, ho iniziato a esternare il mio piacere, con sospiri e trasmettendo al padrone il mio desiderio, “siiiii, ancora ancora, di più ecc”.

Il Padrone non ha disprezzato il mio disubbidire alle regole, anzi…. sembrava gradire sentirmi godere dal piacere che mi stava provocando.

Capito che apprezzavo per quanto mi stava facendo ha iniziato a spingere di più, insieme al piacere iniziava anche il dolore, ma le due cose si confondevano fino ad arrivare ad una sola sensazione, piacere.

Ho provato a stringere l’ano senza riuscirci, ornali ero alla mia massima dilatazione, ma non bastava, la parte più larga doveva ancora arrivare, non vedevo l’ora di di completare quello che voleva il padrone.

Mi avrebbe fatto più male, ma se il dolore che prima sentivo mi dava piacere averne di più sarebbe stato bellissimo.

Il mio incitare il Padrone senza volerlo fare, ma provocato solo dai miei gemiti di piacere, ha fatto si che si decidesse a spingermelo con decisione a fondo, con un AAAAA sommesso sono riuscita a farmi allagare più del mio massimo il culo e tutto, provando solo piacere.

Mi ha lasciato con quel plug piantato dentro, ormai superata la larghezza massima iniziava la parte più stretta e piano piano sentivo quel plug entrare da solo, come quando si prende una supposta che per la forma che ha entra da sola come risucchiata.

Sentito quanto ero soddisfatto di è spostato dalla della testa e aperta la bocca ha iniziato a scoparmi in gola.

Quell’enorme plug in culo, lui che mi scopava in bocca da legato era il massimo delle mie aspettative.

Poi lasciata la bocca che ormai volava di saliva per il suo sbattermi è andato dietro e tirato fuori il cetriolo e…..

Gattino-:” che culo hai ora, perora non si chiude, sarà come scopare una fica.”

E mentre diceva questo mi sono sentito le sue palle premute al perineo, mi stava scopando….

Gattino-:”che Troia sei Sonia, ma non credere….sei solo all’inizio dell’addestramento, e visto come reagisci com me lo diventerai molto di più, farai tanta strada insieme al tuo Padrone. La prossima vota proverò i tuoi limiti, se a te piace il dolore a me piace darne.”

2
1

Leave a Reply