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il viaggio di nozze…a casa del nostro amico cameriere…

By 24 Dicembre 2010Dicembre 16th, 2019No Comments

Tornando in albergo rientrammo nella camera e ci facemmo portare una bottiglia di champagne in camera,per festeggiare il favoloso viaggio di nozze e di sesso che stavamo trascorrendo, seduti sul letto iniziammo a fantasticare sulla sorpresa che ci avrebbe riservato il nostro amico cameriere…l’odore di sesso che emanava mia moglie era inebriante, tanto che le sfilai la gonna e la feci distendere incominciai ad annusare come un cane sugugio. Sulle gambe della mia cara mogliettina c’èrano ancora delle tracce di sperma secco, e io dolcemente iniziai un accurato lavoro di pulizia. La mia lingua, con pazienza e perizia, la sfiorava in ogni dove, scostando l’ormai poco pelo rasato e le sue dolci labbra, ma stando ben attento a non dare troppa soddisfazione a quel suo dolce bottoncino, impressionatamene turgido e voglioso. La porcella di mia moglie dai gemiti che emetteva mi faceva capire che la serata in ristorante non gli era bastata, aveva ancora bisogno di cazzo. Mentre il mio accurato lavoro di lingua andava avanti, mi raccontò tutto quello che era successo nello sgabuzzino del ristorante con i due ragazzi di colore. Iniziai a leccarle tutta la figa con più vigore, non dimenticando di fare capolino tra il suo ano e quel piccolo tratto liscio e scivoloso che divideva i due centri massimi del suo piacere, vedere il suo umido buchino contrarsi sempre più forte, sentirlo stringere attorno alla mia lingua, sentire i suoi mugolii tramutarsi più volte in dolci urla di piacere. I suoi caldi mugolii  ormai mi stavano portando al culmine del possibile, per darle il colpo di grazia poi, avevo iniziato a tormentare con le dita quel buchino che poche ore prima era stato trapanato da due cazzoni neri, facendole così uscire dei suoni gutturali, sbattendo la testa a destra e sinistra. Appena lei venne di nuovo, decisi di regalarle l’affondo massimo, la penetrai prima con forza e decisione, tanto che non ci fu termine tra i due orgasmi, poi mi dedicai al mio piacere, inesorabilmente, senza forzare il ritmo, ma girandola più volte, era uno spettacolo, vedere le sue braccia che cercavano inesistenti appigli, avere le sue natiche nelle mie piene mani, sentire che le mie spinte finivano con le sue, cercando sempre più contatto con il mio membro, mi fece arrivare ad un orgasmo forte, lungo ed incontenibile.L’inondai tutta, lei continuava a vibrare assieme agli ultimi miei scossoni, piacevolmente svuotata di ogni forza, così esausti ci addormentammo per un po’, la svegliai dolcemente con il mio cazzo che aveva ancora voglia di lei, la stavo penetrando ancora, questa volta pian piano, lentamente, giusto per farle gustare l’orgasmo che la stava risvegliando. Mentre la stavo penetrando dolcemente gli raccontai tutto quello che mi era successo nello sgabuzzino del ristorante con il nostro amico cameriere e l’altro ragazzo. Lei sfilandosi il cazzo dalla figa scivolò piano piano col la bocca sul mio cazzo. Iniziando un dolcissimo e accurato lavoro di lingua. La lingua calda di mia moglie esplorava ogni millimetro del mio sesso, dai peli alla cappella,alle palle per finire nel buco del culo, il mio buco del culo era ancora indolenzito dal passaggio del cazzone nero. Però la lingua della mia cara mogliettina mi faceva passare il dolore, più m’infila dentro la lingua nel mio buco del culo più il mio cazzo s’induriva, arrivai a l’apice del piacere che sborrai senza accorgermene, vidi mia moglie che aveva gli occhi e i capelli ricoperti dai miei schizzi di crema calda. Mi dispiaceva lasciarla cosi, allora iniziai con la mia lingua a raccogliere tutta la sborra che l’avevo schizzata negli occhi e nei capelli. Man mano che la raccoglievo gli la passavo nella sua bocca. Finimmo esausti e stremati con un abbraccio e un lungo bacio passionale. Quella notte abbiamo raggiunto il massimo di ciò che potevamo darci… la mattina seguente ci a  svegliammo ancora storditi dalla serata e dalla nottata di sesso. C’infilammo sotto la doccia per più di mezzora uscimmo dalla doccia freschi e rigenerati. Ci facemmo portare in camera una abbondante colazione, per riacquistare le energie perse nella notte e nella serata. Dopo l’abbondante colazione c’infilammo il costume e andammo in spiaggia. Il sesso alla mia cara moglie gli faceva proprio bene perché con il costumino che aveva la faceva apparire più bella che mai. Trascorremmo tutto il pomeriggio sopra le sdraio e in mare, stufi della sabbia rovente risalimmo in camera e di nuovo sotto la doccia, una bella doccia fresca ci voleva. Ci rivestimmo la mia bella mogliettina indossava una mini gonna colorata di quelle di stoffa leggerissima, una gonna molto corta che non appena si sedeva lasciava intravedere le mutandine rigorosamente trasparenti e un camicetta bianca che lasciava intravedere il favoloso reggiseno a balconcino tutto di pizzo bianco. Si mise un po’ di trucco e scendemmo al ristorante per cenare. Ma con nostra grande delusione ci accorgemmo che il nostro amico cameriere non era in sala, chiedemmo informazione ad un altro cameriere, e ci disse che era il suo giorno libero. E pensavamo che la sorpresa che ci aveva preparato sarebbe andata a vuoto, ma poi ci ricordammo che ci aveva lasciato il suo indirizzo. Cenammo frettolosamente che subito uscimmo dal ristorante e ci mettemmo in cerca della casa del nostro amico. chiedendo un po’ in giro riuscimmo a trovare la casa, bussammo alla porta e ci venne aprire un ragazzo, chiedemmo del nostro amico cameriere, e il ragazzo in un mezzo italiano ci invitò ad entrare, c’erano altri due ragazzi di colore seduti sul divano ma il nostro amico non c’era, il ragazzo che parlava un po’ l’italiano ci disse che il nostro amico si stava facendo la doccia, intanto ci accomodammo sul divano,infatti dopo un po’ si aprì la porta del bagno e lui uscì, il fatto è che era completamente nudo! La mia cara mogliettina strabuzzò gli occhi alla vista del suo enorme uccello nero, sarà stato lungo almeno 25 cm e non era ancora duro! Il nostro amico non fece nemmeno il gesto di coprirsi, ci salutò e corse a baciare la mano di mia moglie che sorrideva imbarazzata indugiando con gli occhi tra le sue gambe, ci presentò agli altri amici e poi rientrò in bagno come nulla fosse, si vestì. Intanto gli altri ragazzi ci offrirono da bere, il nostro amico usci dal bagno vestito e ci disse che usciva per comprare le sigarette, noi restammo seduti sul divano con gli altri ragazzi di colore a bere e tergiversare con il loro mezzo italiano. Dopo un pò il nostro amico ritornò con le sigarette e una bottiglia di rum, si sedette a fianco a mia moglie e ci verso il rum che aveva portato, ci disse che era di produzione locale, in effetti era buone che subito ne bevemmo un altro bicchiere. Abbracciando mia moglie il nostro amico si rivolse agli tre ragazzi, e disse nella loro lingua. “Questa e una gran troia italiana e come tale va trattata.” Un altro ragazzo in un mezzo italiano continuo a dire. “Italiane piace molto il cazzo grosso nero.” La mia cara mogliettina aveva bevuto parecchio ed era su di giri, ormai sembrava non badare al fatto che la sua figa era sotto gli occhi di tutti, le usciva anche un labbro dalla mutandina spostata. Io ce l’avevo durissimo e aspettavo solo che uno di loro le facesse la prima avance. Per affrettare la cosa buttai l’argomento sul fatto che pare che molti neri siano superdotati e che il nostro amico cameriere non era da meno a quanto avevo avuto modo di vedere e di assaggiare. Mia moglie disse esplicitamente che non aveva mai visto un cazzo come quello del nostro amico cameriere. In un italiano stracciato,intervenne un ragazzo dicendo che il suo cazzo era ancora più lungo di quello del suo amico, in breve ne uscì una disputa tra i quattro su chi aveva l’uccello più grande, il nostro amico cameriere ordinò a mia moglie a fare da giudice, e lei, dopo uno sguardo malizioso al sottoscritto….accettò!!! In men che non si dica i quattro negri erano completamente nudi, la mia porca mogliettina era in estasi quando le diedero in mano un metro e le dissero di misurarli. Lei si inginocchio e, senza più alcuna vergogna, affermò che avrebbe succhiato il cazzo più lungo, io stavo ormai per venire nei pantaloni, la situazione mi eccitava da morire. Ben attenta a prendere le misure esatte si avvicinò al primo, impugno l’asta e iniziò a smanettare adducendo la scusa che dovevano essere duri al punto esatto prima di giudicare, avvicinò il metro e disse “22 cm, chi offre di più?” . Non appena ebbe misurato tutti dichiarò che uno vinceva con ben 28 cm, quindi si avvicinò a lui, con fare da troia navigata gli afferrò il cazzone e iniziò a leccarlo e a spompinarlo con passione emettendo gemiti e rumori con la bocca per far capire quanto lo gustava. “Hai una cappella enorme, lascia che te la prosciughi!” la mia cara mogliettina ormai era fuori da ogni grazia, gli altri 4 eccitati si avvicinarono, lei tenne il cazzone più grosso in bocca e continuando a succhiare afferrò gli altri due uccelloni e iniziò a scappellarli, su e giù, su e giù, ne restavano uno, non accontentandosi di menarselo si avvicino alla figa di mia moglie, puntò il cazzo e la penetrò come una puttana da strada, lei gridò eccitata come non mai continuando a succhiare. A un certo punto la porcella di mia moglie si alzò in piedi, mise le braccia al collo di quello che lo aveva più grosso, gli saltò in braccio e gli disse “adesso impalami con il tuo cazzone, bel negro, fammi sentire la tua mazza fino in gola” Un po’ per il rum un po’ per l’eccitazione mia moglie era fuori di se. io ero allibito ma eccitatissimo, tirai fuori il cazzo e iniziai a segarmi, la mia cara mogliettina mi vide e disse “ti conviene abituatici, non so che farmene dei tuoi miseri 17 cm, d’ora in poi godrò solo con questi uccelloni neri!!”. Il nostro amico cameriere le si avvicinò da dietro e senza dire nulla le infilò due dita nel buchetto del culo, lei disse che voleva che glielo sfondasse e lui, senza farselo ripetere, avvicinò la punta del cazzo al culo e con tre colpi fu dentro, lei urlava come una troia in calore, ora si trovava in equilibrio su due cazzi a mo’ di sandwich. Uno spettacolo strabiliante vedere mia moglie schiacciata in mezzo a quei due ragazzi di colore. Il nostro amico la impalava senza pietà con colpi da maestro glielo infilava dentro fino alle palle e lei urlava “si negrone! Spaccami il culo, voglio che me lo apri inculami a sangue!!” la porca di mia moglie ora si trovava a pecorina, quello con il cazzone più grosso sotto di lei continuava a scoparla senza pietà mentre il nostro amico le apriva il culo. Un altro ragazzo si mise davanti a lei e le infilò i suoi 22 cm in bocca spingendo finchè non entro tutto, la bocca di mia moglie ora era piena ma lei trovava comunque il modo di leccargli le palle con la lingua. Rumori gutturali mi fecero capire che quel cazzone era ormai nella sua gola provocandole urti di vomito, il ragazzo imperterrito andava su e giù come se la bocca di mia moglie fosse una fica da scopare senza rispetto, la porca lo allontanò di forza, ebbè un urto di vomito ma ne uscì solo saliva limacciosa che lei sputò subito su quell’uccello enorme, incredibilmente rileccò tutto e riprese a farsi scopare la bocca. Con la mano libera intanto faceva una sega da paura a l’altro ragazzo, quello che stava scopando la bocca di mia moglie emise un gemito, stava per venire e, con un impeto di rispetto la avvertì, lei disse solo “che aspetti a sborrarmi in bocca bel negrone? Voglio sentire il sapore della sborra di un negro, la berrò tutta quanta, forza!” io ero ormai allibito, dovetti fermare la mano per non venire subito. La mia cara mogliettina teneva la bocca spalancata pronta a berla tutta, infatti subito dopo il ragazzo urlando eiaculò direttamente nella sua bocca, getti enormi le inondarono la lingua, lei in estasi stava bene attenta a non farne cadere nemmeno una goccia e riuscì nel suo intento anche se ora si trovava con la bocca stracolma di sborra tanto da non riuscire ad aprirla. Mi guardò come a chiedermi cosa doveva fare, io le dissi “manda giù tutto maledetta troia, ormai ho capito che sei una puttana, fammi vedere se ne sei capace”, lei mi guardò con aria di sfida, accennò un gargarismo con tutto quel liquido, chiuse gli occhi e deglutì poi si gettò sul cazzo per ripulirlo bene.
Nel frattempo il nostro amico cameriere non smetteva di pomparle il culo, era all’apice anche lui, infatti poco dopo aumentò la violenza dei colpi tanto da far urlare di dolore misto a piacere la mia porca, glielo ficcava dentro tutto, sentivo chiaramente il rumore delle palle sulla sua figa fradicia “vienimi nel culo aaaahhh, si dammi la tua sborra nell’intestino!!!!si!!!” il nostro amico la accontentò venendo dentro e pompando finchè non fu sazio, uscì e andò a farsi pulire per bene la mazza dalla lingua della mia puttana, Restavano altri due cazzoni da far sborrare, oltre il mio, la porca si diede da fare sopra a quello più grosso che le dava dei colpi di anche da sotto quasi fino a farla saltare, l’altro si mise dietro “lei gli disse che poteva metterglielo nel culo anche lui, che tanto ormai era sfondato, lui disse in italiano stentato “vediamo se è così sfondato da far entrare la mia mano intera!!” lei zittì impaurita, lui lo prese per un assenso e infilò direttamente tre dita nel buco ormai spalancato, io sapevo che tre dita potevano entrarci avendolo fatto qualche sera prima e mi eccitavo sapendo che la mia troiana stava per subire il suo primo fist fucking nell’ano! Le dita ormai erano quattro lei urlava ma si vedeva che le piaceva, mi disse “ti piace quello che fa la tua mogliettina? Sono abbastanza troia per i tuoi gusti?” io dissi che la volevo vedere soffrire e ordinai al negro di infilare tutta la mano fino al polso, lui eseguì tra le urla di lei che godeva di dolore, la pompava con la mano, le aveva sfondato il culo. Continuò su e giù finchè non lo tolse, il suo culo era ormai ridotto malissimo, spalancato con quasi 5 cm di diametro e non voleva saperne di chiudersi!!!quello con il cazzone più grosso smise di scoparla e si tolse da sotto, e glielo infilò direttamente in bocca, pochi colpi nella bocca della mia puttana, che subito eiaculò una gran quantità di sborra, tanto che vidi dei rivoli di sborra che scendavano ai lati della bocca della mia troia. Il resto la mandò giù tutto senza ritegno. Quello che l’aveva appena sborrato in bocca la prese, e la mise a 90 gradi e le infilò anch’egli una mano, stavolta in fica, lei godeva in modo incredibile, lui allora iniziò a infilarle anche l’altra, in breve si trovò con le mani dentro la sua fica slabbrata fino al polso, lei urlava di piacere, diceva che voleva essere trattata come la peggiore delle troie. Era rimasto un altro ragazzo da far sborrare la troia s’inginocchiò e prese l’uccellone in bocca e iniziò a spomparlo, di colpo si fermò tirò il cazzone fuori dalla bocca, e con un filo di voce dolorante e maliziosa disse: “Questo tocca al mio caro maritino,che fino adesso mi e stato a guardare e a costatare quando sono troia.” Stremata dai cazzoni ricevuti si adagiò per terra. Il ragazzo che doveva ancora sborrare non perse tempo si avvicinò a me che stavo seduto sul divano,mi mise la mano sulla testa e mi ordinò di aprire la bocca. Io senza esitare splalancai subito la bocca, per accogliere que bel cazzone nero. Intanto il nostro amico cameriere si avvicinò a me che stavo pompando il cazzone al suo amico, si inginocchiò e mi prese il cazzo durissimo tutto in bocca. Eccitatissimo non ci volli molto a sborrare nella bocca del nostro amico, le scaricai una notevole quantità di sborra, lui la trattenne tutta in bocca, si alzò e andò verso mia moglie e le ordinò di aprire la bocca, la troia senza esitare spalancò la bocca, e ricevette tutta la sborra mischiata alla saliva dal nostro amico, la puttana avidamente ingoiò tutto. Nel frattempo il ragazzo continuava a scoparmi inesorabilmente in bocca, si avvicinò di nuovo il nostro amico cameriere, mi prese per un braccio e mi fece posizionare a pecora, mi allargò le chiappe e sputò sul mio buco del culo e con la lingua mi pennellò la saliva sul buco del culo. Disse al amico che doveva ancora sborrare, che adesso il mio buco del culo era pronto, non esitò un istante che subito si posizionò dietro di me, appoggiò il cappellone sul mio buco del culo e con un colpo deciso fece entrare la metà di quel fantastico uccellone. Dal dolore non feci in tempo a gridare perchè subito mi ritrovai il cazzone mezzo moscio di un ragazzo tutto in bocca, lo sentii ingrossarsi in bocca. Mi quasi soffocava, intanto il mio cazzo s’indurì velocemente di nuovo, il nostro amico cameriere lo vide che il mio cazzo era di nuovo duro. Allora ordinò a mia moglie di posizionarsi sotto di me a prendermi il cazzo in bocca, il ragazzo che m’inculava vide mia moglie sotto di me estrasse il cazzone dal mio culo e lo infilò in bocca a mia moglie, si alternava due colpi nel mio culo e due colpi in bocca alla mia puttana. Intanto che pompavo l’altro ragazzo, sentii una sensazione di caldo dentro di me, era il ragazzo che mi aveva sborrato in culo, aveva svuotato le sue palle tutte dentro il mio intestino. Il nostro amico diciamo che faceva da regista perché nella loro lingua diceva cosa dovevano fare i ragazzi. Il ragazzo Sfilò il cazzo dal mio culo, e con voce autoritaria sentii dira dal nostro amico, “Puttana pulisci il cazzo del mio amico.” e senza esitare il ragazzo infilò il cazzone nella bocca di mia moglie per farselo ripulire. Gli altri ragazzi adottarono lo stesso sistema prima la mia bocca per farselo indurire, e poi il mio culo per scaricare la sborra, e in fine la bocca di mia moglie per farselo ripulire. Mi avevano letteralmente riempito l’intestino di sborra calda, ero esausto avevo fatto la mossa di adagiarmi per terra, che il nostro amico cameriere mi bloccò. E con voce autoritaria mi ordinò: “ Stai fermo non ti muovere.” Lo vidi con la coda degli occhi che andò in una stanza e ritornò con un piatto, lo mise sotto il mio culo e mi fece posizionare in modo che la sborra che mi avevano spruzzato in culo, andasse a finire tutta nel piatto. Effettivamente dal mio culo ne usci proprio tanta di sborra che andò tutta nel piatto. Sempre con voce autoritaria ordinò a mia moglie. “Puttana adesso pulisci il culo al tuo bel maritino” e la troia cosi fece. Pulii il mio buco del culo dolorante fino a l’ultima goccia di sborra. “E adesso pulite insieme il piatto” io e mia moglie senza esitare ci mettemmo a novanta gradi e con le nostre lingue pulimmo per bene quel piatto pieno di sborra. Il ragazzo che parlava un poco italiano si rivolse a gli altri amici e disse: “sono proprio dei maialoni questi italiani!” Dopo che ci offrirono un altro bicchiere di rum, ci rivestimmo. Il nostro amico cameriere infilando la mano sotto la gonna di mia moglie ci disse: “Spero che vi sia piaciuta la sorpresa? Domani mattina vi aspetto al ristorante per la colazione.” Mia moglie lo baciò sulle labbra e disse: “E stato meraviglioso!” salutammo gli altri ragazzi e uscimmo dalla casa del nostro amico, e ci avviammo in albergo. Rientrammo in camera io sfinito mi buttai sul letto, mia moglie si fece una doccia e poi venne a letto, scopammo come ossessi, glielo misi ovunque e riuscii anche a metterle una mano nel buco del culo, entrambi stremati ci abbracciammo e dormimmo per tutta la notte……..

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