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Racconti Gay

In pineta di notte

By 30 Settembre 2008Dicembre 16th, 2019No Comments

In pineta di notte

La serata era stata tranquilla, avevo chiuso il bar alle 2 di notte come sempre. Ero un po’ più indolente del solito, ma per tutto il giorno avevo in corpo una gran voglia di cazzo, complice quell’uomo alto e scuro di pelle che a metà mattina mi aveva preso il braccio per chiedermi deciso ‘Sono dieci minuti che ho chiesto un caffè alla tua barista. Credo sia buona solo a prenderlo in culo!’ Il caffè era arrivato subito ma mi era rimasta impressa l’idea di quell’uomo che si inculava la mia Paola, una prosperosa quarantenne che effettivamente mi inculavo tutte le settimane. Era la mia amante da tempo, quando scopava ululava e quando ho scoperto che mettendoglielo in culo colava come una fontana le ho anche aumentato lo stipendio.
Ma quella sera chiuso il locale avevo una voglia notevole di cazzo e così mi avvicinai a piedi ad una zona che sapevo frequentata da gay. Una pineta lungomare con alcune siepi che creavano zone d’ombra in cui ci si poteva appartare. Raggiunsi il posto in pochi minuti ed entrai nella radura. Qualche uomo stava passeggiando aspettando un contatto, una coppia di trans stava in disparte sperando di recuperare qualche cliente. Mi avvicinai a loro. ‘Quanto vuoi?’ Chiesi ad una stangone con minigonna e stivali neri fino al ginocchio ‘50.000 a casa mia o 20.000 qua dietro’ Il mio cazzo già ballava dall’eccitazione. Fottersi quell’animale mi avrebbe dato gusto ma decisi di perlustrare un po’ il parco. Una decina di metri più in là sentii un mugolio. ‘Apriti le chiappe porco.. ecco così.. sto entrando’ ‘SII, piano, è grosso’. Dai’ fai piano.. entra Ahhhhhhhh’ ‘Ti spacco il culo brutta checca’ ‘Si sfondami’ tienilo un po’ dentro fermo fermo’ si ahhhhh come mi stai riempiendo.. sei un animale’ Stavano entrambi con i pantaloni calati alle ginocchia per terra. Il ragazzo sotto stava a pecora mentre l’altro un uomo brizzolato con un bel culo muscoloso lo stava pompando stando quasi in piedi. ‘Senti che cazzo duro’. Stasera ti riempio il culo maiale’ Quella vista mi eccitò e feci un rumore che fece girare entrambi.’Vieni qui’ mettimelo in bocca’ disse quello che era inculato. Non mi feci ripetere l’invito, il cazzo era già fuori dai pantaloni, glielo misi davanti e lui lo fece sparire in un lampo. Succhiava da Dio. Gli presi la testa e inizia a scoparlo veloce.. sbavava di brutto. Uscii dalla sua bocca ‘No ancora scopatemi insieme ‘Continuammo il servizio, aveva il cazzo moscio, ma l’uomo che stava dietro inizio a massaggiarlo e lo fece venire ‘No urlò, non così presto’. ‘Voglio scoparmi lui’ disse il brizzolato e si avvicino a me abbassandomi la testa sul suo cazzo da cui aveva tolto il preservativo. Inebetito dal piacere mi feci scopare la bocca mentre il suo amico mi segava il bastone sempre più duro. Poi di colpo mi spinse giù per terra mi alzo le gambe e tolse i pantaloni. Mi sputò sul buco del culo, si infilò un preservativo e puntò il suo bel cazzo, non lungo ma abbastanza largo sul mio culo. Entrò a fatica, ero quasi vergine ‘Ahhhh, mi tratti come una troia’ dissi ‘La sei’ rispose. ‘Marco aspetta a succhiargli il cazzo, prima me lo lavoro’. Iniziò una lunga cavalcata che mi aprì in due. Avevo il buco in fiamme. Il suo cazzo entrava ed usciva. Sentivo l’aria che colpiva il mio sfintere da quanto era largo il mio buco. Marco iniziò a succhiarmi il cazzo .. era splendido’. Sentii dei rumori due tipi arrivavano alle nostre spalle. Il brizzolato li conosceva. ‘Stasera abbiamo una new entry. E’ poco aperto, ci divertiamo’ ‘NO’ dissi Stavo per alzarmi ma mi spinsero giù. Il primo schiaffo mi colpì violento, del secondo non ci fu bisogno perché aprii la bocca ed accolsi un cazzo di dimensioni notevoli lungo, duro e largo più di quello che mi stava facendo il servizio. Il brizzolato venne. I suoi colpi erano forti, ma appena uscito sentii spingere. Era l’altro che di dimensioni normali entrò un paio di volte e venne subito. Il mio cazzo era una pietra avevo il culo largo ed un cazzone in bocca. Si spostò, mi girò e senti leccarmi il buco del culo. Era l’impotente che mi stava preparando all’ultima inculata, la più grossa. Avrei potuto scappare ma restai lì, troia ero e da troia mi stavano trattando. L’uomo si mise dietro di me. Mi strinse le natiche e con un colpo violento mi impalò. ‘AHHHHHHHH’ urlai forte dal dolore ma ero un lago di gioia. Il mio culo urlava dal dolore ma il mio io femminile era ai mille cieli. Ero inculato in terra da un bel ragazzone infoiato con una poderosa scimitarra’ ‘Fantastico, hai un culo fantastico’ Sbavavano per me. Quattro colpi e venne ed io a ruota sotto la lingua dell’impotente.
Rimasi solo a rivestirmi e pulirmi con un fazzoletto. Era la prima volta che andavo in quel posto e ci tornai molto spesso.

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