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Racconti Gay

incontro all’università

By 8 Febbraio 2012Dicembre 16th, 2019No Comments

Erano passati alcune settimane dal mio ritorno da Londra e ero ancora sazio di quello che avevo vissuto. La mia esperienza gay mi aveva certamente lasciato un segno indelebile e poi mi era piaciuto moltissimo e non vedevo l’ora di riprovare in Italia. Un giorno mentre stavo facendo la fila all’università, vidi Enzo. Lui viveva nel mio stesso palazzo prima che mi trasferissi da quel quartiere e con lui, già di qualche anno più grande, vedevamo insieme qualche rivista erotica per poi farci una bella sega. Ci salutammo affettuosamente e dopo i soliti convenevoli decidemmo di prendere un caffè insieme. Era da tanto che non ci incontravamo e avevamo tante cose da dirci e da ricordare. Dopo circa una’ora di chiacchiere ci salutammo affettuosamente e ci scambiammo i recapiti telefonici. Lui era indubbiamente cresciuto, irrobustito e aveva assunto un atteggiamento molto virile, mi iniziavano a frullare tante belle idee in mente. Alcuni giorni dopo squillò il telefono, era Enzo che la sera sarebbe passato dalle mie parti e potevamo mangiare una pizza insieme. Io accettai immediatamente e subito iniziai a pensare se poteva verificarsi qualcosa di piacevole. In serata ci incontrammo in pizzeria, parlammo ancora e lui dopo un po’ ricordò dei giochi che facevamo da ragazzini con i giornali porno. Io mi feci una risata un po’ imbarazzata ma la conversazione si stava mettendo sul giusto binario dovevo solamente non lasciarmi prendere dalla paura. Continuammo a parlare sempre facendo allusioni al passato e allora decisi di uscire allo scoperto e l’invitai a casa con la scusa di bere qualcosa avremmo potuto vedere qualcosa di porno. Lui accetto di buon grado e velocemente arrivammo a casa mia. Io vivevo solo da perché i miei si erano trasferiti in campagna. Entrammo in casa e immediatamente misi un filmino feci accomodare Enzo e andai a prendere qualche bottiglia di birra dal frigo. Mi sedetti sul divano e inizia a guardare anche io il film con un occhio, mentre con l’altro guardavo le parti basse di Enzo. Ad un tratto vidi che si iniziò a sbottonare i pantaloni e cacciò fuori un bellissimo cazzo. Sinceramente non lo ricordavo così bello grosso largo che sballo. Lui incrociò i miei occhi e con lo sguardo mi invitò a prenderlo. Io non mi feci sfuggire l’ occasione e lo presi subito in mano. Era bellissimo e duro, dopo averlo toccato per qualche minuto mi inginocchiai davanti a lui che stava seduto sul divano e lo presi un bocca. Era fantastico, era molto eccitato e sentire il suo glande nella mia gola mi faceva impazzire. Continuai succhiarlo a lungo fino a che mi scostò gentilmente. Io mi rialzai e immediatamente inizia a spogliarmi, anche lui si liberò dai suoi abiti e mi prese la testa e la spinse sul suo cazzo. Io non desideravo altro, sentivo le sue palle sotto il mio mento e la sua peluria sotto il mio naso, era bellissimo. Continuai a tenerlo in bocca segandolo con le mie labbra mentre la lingua massaggiava il suo glande prima che arrivasse alle mie tonsille. Mi strizzava i capezzoli con le sue dita e emetteva mugolii di piacere. Sentivo il suo respiro sempre più pesante e capii che il suo orgasmo era vicino. Infatti di li a poco iniziò a urlare e la mia bocca si riempì di sperma. Ingoiai tutto con gusto e cercai di non lasciare neanche una goccia del suo seme.
Passò qualche minuto in un profondo silenzio, poi lui mi guardò e sorrise e mi disse che ero stato bravissimo che si era molto divertito ed aveva goduto moltissimo. Io ero contento e mi sedetti nuovamente sul divano accanto a lui. Passò un’altra ora dove parlammo del più e del meno, poi lui mi prese nuovamente la mano e la portò sul suo cazzo ancora mezzo moscio. Era un magnifico invito a ricominciare. Mi abbassai e lo presi in bocca, sentivo che la sua cappella iniziava a indurirsi sotto i colpi della mia lingua, e le sue dita cominciarono a strizzare i mie capezzoli. Succhiavo con avidità quel cazzo che si induriva sempre di più. Poi fece scivolare le sue mani sulle mie natiche e inizio a palparle con avidità. Mi stacco e mi fece mettere in ginocchio sul divano mostrandogli bene il mio culo. Lui inizio ad toccarmi il buchetto e con le dita inumidite con la sua saliva iniziò ad allargarmelo. Sentivo che la suo voglia di penetrarmi cresceva contemporaneamente alla mia voglia di essere penetrato; si allontano mi allargo bene le natiche e fece scorrere dalla sua bocca molta saliva che sapientemente spalmò sul mio buco, poi si riavvicinò poggiò la sua cappella e inizio a spingere. Con forza si stava facendo strada nel mio culo, io sentivo il mio buco allargarsi sempre di più fino a che sentii le sue palle urtare le mie: era tutto dentro. Iniziava a sbattermi con foga io sentivo quel piacevole dolore che mi invadeva tutte le mie parti basse, spingeva e mi insultava, sempre più forte e violentemente. Sembrava non volesse finire mai ma poi, un paio di botte ancora più violente e sentii un caldo liquido che mi stava inondando tutta la mia parte finale dell’intestino, sembrava non finisse mai era abbondantissimo. Godette a lungo nel mio culo e anche io venni. Si trattenne dentro di me per un po’ fino a che iniziò a smosciarsi e il suo cazzone scivolò fuori. Sentii il suo liquido che piano piano iniziava ad uscire e scorrere tra le mie gambe . Ero fuori di testa dal piacere, avevo goduto tantissimo ma soprattutto avevo capito che con Enzo non finiva con questa scopata.
Alexis

Per commenti: alexis415@hotmail.com

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