Erano passati alcune settimane dal mio ritorno da Londra e ero ancora sazio di quello che avevo vissuto. La mia esperienza gay mi aveva certamente lasciato un segno indelebile e poi mi era piaciuto moltissimo e non vedevo l’ora di riprovare in Italia. Un giorno mentre stavo facendo la fila all’università, vidi Enzo. Lui viveva nel mio stesso palazzo prima che mi trasferissi da quel quartiere e con lui, già di qualche anno più grande, vedevamo insieme qualche rivista erotica per poi farci una bella sega. Ci salutammo affettuosamente e dopo i soliti convenevoli decidemmo di prendere un caffè insieme. Era da tanto che non ci incontravamo e avevamo tante cose da dirci e da ricordare. Dopo circa una’ora di chiacchiere ci salutammo affettuosamente e ci scambiammo i recapiti telefonici. Lui era indubbiamente cresciuto, irrobustito e aveva assunto un atteggiamento molto virile, mi iniziavano a frullare tante belle idee in mente. Alcuni giorni dopo squillò il telefono, era Enzo che la sera sarebbe passato dalle mie parti e potevamo mangiare una pizza insieme. Io accettai immediatamente e subito iniziai a pensare se poteva verificarsi qualcosa di piacevole. In serata ci incontrammo in pizzeria, parlammo ancora e lui dopo un po’ ricordò dei giochi che facevamo da ragazzini con i giornali porno. Io mi feci una risata un po’ imbarazzata ma la conversazione si stava mettendo sul giusto binario dovevo solamente non lasciarmi prendere dalla paura. Continuammo a parlare sempre facendo allusioni al passato e allora decisi di uscire allo scoperto e l’invitai a casa con la scusa di bere qualcosa avremmo potuto vedere qualcosa di porno. Lui accetto di buon grado e velocemente arrivammo a casa mia. Io vivevo solo da perché i miei si erano trasferiti in campagna. Entrammo in casa e immediatamente misi un filmino feci accomodare Enzo e andai a prendere qualche bottiglia di birra dal frigo. Mi sedetti sul divano e inizia a guardare anche io il film con un occhio, mentre con l’altro guardavo le parti basse di Enzo. Ad un tratto vidi che si iniziò a sbottonare i pantaloni e cacciò fuori un bellissimo cazzo. Sinceramente non lo ricordavo così bello grosso largo che sballo. Lui incrociò i miei occhi e con lo sguardo mi invitò a prenderlo. Io non mi feci sfuggire l’ occasione e lo presi subito in mano. Era bellissimo e duro, dopo averlo toccato per qualche minuto mi inginocchiai davanti a lui che stava seduto sul divano e lo presi un bocca. Era fantastico, era molto eccitato e sentire il suo glande nella mia gola mi faceva impazzire. Continuai succhiarlo a lungo fino a che mi scostò gentilmente. Io mi rialzai e immediatamente inizia a spogliarmi, anche lui si liberò dai suoi abiti e mi prese la testa e la spinse sul suo cazzo. Io non desideravo altro, sentivo le sue palle sotto il mio mento e la sua peluria sotto il mio naso, era bellissimo. Continuai a tenerlo in bocca segandolo con le mie labbra mentre la lingua massaggiava il suo glande prima che arrivasse alle mie tonsille. Mi strizzava i capezzoli con le sue dita e emetteva mugolii di piacere. Sentivo il suo respiro sempre più pesante e capii che il suo orgasmo era vicino. Infatti di li a poco iniziò a urlare e la mia bocca si riempì di sperma. Ingoiai tutto con gusto e cercai di non lasciare neanche una goccia del suo seme.
Passò qualche minuto in un profondo silenzio, poi lui mi guardò e sorrise e mi disse che ero stato bravissimo che si era molto divertito ed aveva goduto moltissimo. Io ero contento e mi sedetti nuovamente sul divano accanto a lui. Passò un’altra ora dove parlammo del più e del meno, poi lui mi prese nuovamente la mano e la portò sul suo cazzo ancora mezzo moscio. Era un magnifico invito a ricominciare. Mi abbassai e lo presi in bocca, sentivo che la sua cappella iniziava a indurirsi sotto i colpi della mia lingua, e le sue dita cominciarono a strizzare i mie capezzoli. Succhiavo con avidità quel cazzo che si induriva sempre di più. Poi fece scivolare le sue mani sulle mie natiche e inizio a palparle con avidità. Mi stacco e mi fece mettere in ginocchio sul divano mostrandogli bene il mio culo. Lui inizio ad toccarmi il buchetto e con le dita inumidite con la sua saliva iniziò ad allargarmelo. Sentivo che la suo voglia di penetrarmi cresceva contemporaneamente alla mia voglia di essere penetrato; si allontano mi allargo bene le natiche e fece scorrere dalla sua bocca molta saliva che sapientemente spalmò sul mio buco, poi si riavvicinò poggiò la sua cappella e inizio a spingere. Con forza si stava facendo strada nel mio culo, io sentivo il mio buco allargarsi sempre di più fino a che sentii le sue palle urtare le mie: era tutto dentro. Iniziava a sbattermi con foga io sentivo quel piacevole dolore che mi invadeva tutte le mie parti basse, spingeva e mi insultava, sempre più forte e violentemente. Sembrava non volesse finire mai ma poi, un paio di botte ancora più violente e sentii un caldo liquido che mi stava inondando tutta la mia parte finale dell’intestino, sembrava non finisse mai era abbondantissimo. Godette a lungo nel mio culo e anche io venni. Si trattenne dentro di me per un po’ fino a che iniziò a smosciarsi e il suo cazzone scivolò fuori. Sentii il suo liquido che piano piano iniziava ad uscire e scorrere tra le mie gambe . Ero fuori di testa dal piacere, avevo goduto tantissimo ma soprattutto avevo capito che con Enzo non finiva con questa scopata.
Alexis
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Bhe...è difficile che si ricevi un commento, Questo sito non è tantissimo frequentato da gente attiva :)
Una serie di racconti sempre più eccitanti, alla fine Gianni ha raggiunto il suo scopo
Mi sa che alla prossima Gianni raggiunge l'obbiettivo
Un vero cuck, lei senza problemi gli racconta, d'altronde lui glielo aveva permesso al telefono