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Racconti Gay

Iniziò con una doccia

By 23 Novembre 2010Dicembre 16th, 2019No Comments

 

Eccomi qui a scrivere un’altra esperienza, per chi di voi non avesse ancora letto il mio primissimo racconto il titolo è (La mia prima volta (diciamo un po’ traumatica storia verissima) ora vi racconterò un’esperienza secondo me molto eccitante.

 

I fatti si svolsero quando io avevo 18 anni, ero stato chiamato a lavorare in un albergo ristorante, in un paese un pochino distante da dove abito infatti mi diedero una stanza per dormire, vivevo e lavoravo lontano da casa per sei giorni alla settimana, ritornavo a casa solo nel giorno di riposo, fu proprio in questo albergo ristorante che conobbi Luca, era un ragazzo di 25 anni e anche lui come me viveva lontano per l’esattezza era siciliano, per farvi capire com’era posso solo dirvi che era alto almeno 1 m e 80 occhi chiari, capelli scuri a spazzola e un fisico che poteva fare invidia a chiunque, non tanto muscoloso ma asciutto e ben definito.

 

Come vi ho detto io lavoravo in questo albergo ristorante, facevo il cameriere in sala e il barista all’occorrenza, quindi ogni giorno avevo occasione di vederlo, ogni volta che entrava in sala mi salutava e poi mi diceva: “ quand’è che mi sposi” è io: “ ma dai smettila” e ridendo andava a sedersi, il pranzo o la cena proseguivano sempre con battute ovviamente nulla di pesante in quanto c’erano sempre i suoi colleghi di lavoro a volte capitava anche che veniva a cena con la sua morosa, ovviamente quando c’era lei non faceva battute, e così passavano i giorni fino al momento in cui una domenica pomeriggio il suo compagno di stanza  nonché suo collega mi invita in camera a giocare alla Play Station, io ero felicissimo così potevo incontrare Luca, peccato che quando entrai in camera Luca non c’era, ma rimasi lo stesso in fondo ero andato per giocare con la Play, dopo circa 10 minuti qualcuno bussa alla porta, vado ad aprire e mi trovo davanti lui per qualche secondo non capii più niente, ma mi ripresi subito non potevo farglielo capire in fin dei conti lui era un cliente e io li ci lavoravo, ad un certo punto si sdraiò sul letto si aprì i pantaloni ovviamente sotto aveva i boxer, si alza si toglie la maglia e dice:” credo che andrò farmi una doccia”.

 

Ad un certo punto suona il telefono in camera risponde il suo compagno di stanza e mi dice che mi stavano cercando di sotto, gli dico che scendo per sentire cosa volessero, passando davanti alla porta del bagno noto che Luca era sotto la doccia con la porta spalancata, per poco non svengo.

 

Arrivato di sotto il titolare mi chiese cosa stessi facendo al piano di sopra, gli rispondo che  il compagno di stanza di Luca mi aveva invitato a giocare alla Play Station, ovviamente lui sapeva della mia omosessualità e iniziò a farmi un po’ di storie, al che gli rispondo che sapeva benissimo dell’eterosessualità di entrambi, e mi incamminai per tornare di sopra.

 

Appena aperta la porta della stanza noto con piacere che Luca era ancora sotto la doccia ovviamente con la porta ancora aperta, il suo compagno sempre sul letto a giocare, io entro in bagno e gli domando:” ma fai la doccia con la porta aperta” e lui mi risponde:” cosa c’è di male” allora io entro in bagno e chiudo la porta dietro di me, mi siedo sul Vater e iniziamo a parlare, ad un certo punto lui appoggia il suo pene sul vetro della doccia era già in semierezione, ovviamente io dal Vater vedevo tutto, dopo un po’ si gira e appoggia il suo sedere al vetro della doccia e io sempre lì seduto sul Vater, chiude l’acqua e apre il box della doccia io prendo l’asciugamano glielo porgo e giro la testa dall’altra parte, lui prende l’asciugamano se lo mette in vita si mette davanti allo specchio e inizia a sistemarsi, nel frattempo conversavamo del più e del meno, mentre si parlava di tutto lui si gira apre l’asciugamano e mi mette il pisello molle davanti alla faccia senza sfiorarmi, al che gli dico:” ma dai c’è di la il tuo compagno di stanza” allora richiude l’asciugamano e si rimette davanti allo specchio continuiamo a parlare tranquillamente e lui riparte all’attacco si rigira apre l’asciugamano e stavolta lo appoggia alla bocca, il tempo di dire ma nooooo (ovviamente la bocca si aperta, e lui  l’ha messo dentro, non che mi sia dispiaciuto) inizio a succhiarlo timidamente, nel frattempo lui godeva, quando finalmente la sua erezione era al massimo e posso garantire è un cazzo di tutto rispetto, molto lungo sarà stato senza esagerare 24 cm con una circonferenza di almeno almeno 16 cm due belle palle grosse e senza neanche un pelo il suo cazzo sembrava disegnato, o addirittura come se uno scultore lo avesse scolpito ad arte, tornando a noi nel momento in cui aveva appunto raggiunto l’erezione massima me lo tirò fuori di bocca e si rimette davanti allo specchio io lo guardo e gli dico:

io: beh mi lasci così

Luca: ma dai c’è di là il mio compagno di stanza

io: ma ormai se doveva sospettare lo ha già fatto

Luca: effettivamente hai ragione

io: eheheh ho sempre ragione

riapre l’asciugamano e me lo rimette in bocca iniziò succhiare quel palo come non ho mai fatto prima, ero eccitatissimo come se fosse stata per me la prima volta, lui gemeva e cercava di spingermi il suo cazzo tutto in bocca ovviamente quasi impossibile, ma tutto quello che potevo prendere succhiavo, leccavo e toccavo, ho passato ogni centimetro del suo cazzo con la mia lingua continuavo un dolce lento su e giù come se fosse stata la prima e l’ultima volta che lo facevamo, effettivamente era la prima volta e io pensavo che fosse anche l’ultima invece no, ma ve la racconterò prossimamente, ritornando al pompino dopo aver leccato tutto il suo cazzo sono sceso a leccare le palle belle grosse e piene e mi sono domandato ma con la sua ragazza non lo fa, ovviamente non gliel’ho detto.

 

Sono andato avanti a succhiare per almeno mezz’ora fino al momento in cui ha incominciato a gemere ovviamente senza urlare,(se no chi lo spiegava al suo compagno di stanza) il suo cazzo ha cominciato a gonfiarsi e io ho iniziato a succhiare sempre più veloce, fino al momento in cui un fiume di sborra ha iniziato a riversarsi nella mia bocca non mi sono perso neanche una goccia l’ho bevuta tutta, era densa, dolce, buona e tanta.

Quando ci siamo ricomposti mi guarda e mi dice:

 

Luca: in settimana devo andare a comprare un paio di jeans viene con me?

 

Io: si certo so anche dove portarti, dove vendono jeans belli e poco costosi

 

Luca: proprio quello che cercavo

 

io: fammi solo sapere quando vuoi andare

usciamo tranquillamente dalla stanza e il suo compagno ci dice:” era ora vi siete persi in bagno??), Luca gli risponde che stavamo parlando e ho notato che si sono scambiati uno sguardo d’intesa, che fosse tutto programmato non lo so non gliel’ho mai chiesto, ma posso dirvi che questo è solo l’inizio.

 

Sei il racconto vi è piaciuto scrivetemi commenti vogliosex90@hotmail.it e vi dirò il seguito posso dirvi che nel periodo in cui ho lavorato lì, compresa la prima esperienza è successo cinque volte, ditemi se volete che prosegua. (Anche questa storia verissima l’unica cosa diversa come sempre sono i nomi)

 

 

Eccomi qui a scrivere la seconda parte di: (inizio con una doccia), come vi ricordate eravamo rimasti al punto in cui, quel bel pezzo di ragazzo era in doccia e gli avevo fatto un pompino con il suo compagno di stanza di là in camera, cosa al quanto rischiosa ma mooooolto eccitante, adesso vi racconterò la nostra seconda volta spero vi piaccia quanto la prima.

 

Dopo la prima volta pensavo che non succedesse più nulla insomma lui fidanzato con un bellissima ragazza, io un tipo normale come chiunque altro forse anche un pochino bruttarello, almeno cosi mi reputo ma per lui forse non era cosi, e meno male, se vi ricordate mi disse che doveva andare a prendere un paio di jeans e io sapevo dove portarlo sia per risparmiare sia per farlo vedere in giro insieme a me, insomma non capita tutti i giorni di andare in giro con un figo mozzafiato come lui quindi perché non vantarsi un pochino magari in un posto dove molte persone potevano vedermi in sua compagnia eheheh .

Arriva la mattina in sala ristorante e mi chiede se il pomeriggio fossi stato libero, ovvio che si gli rispondo io , per le 1430 finisco gli dico ma ricordati che alle 1700 devo essere indietro per il turno di sera, se no sai che Lucia mi rompe le scatole, Lucia era la caposala una ragazza sui 27 anni molto solare di compagnia e allegra quando non lavorava, ma anche molto stronza e perfida sul lavoro, infatti non la sopportavo quando eravamo al lavoro mi veniva voglia di strangolarla, comunque torniamo a noi finisco di lavorare ed eccolo li ad aspettarmi alto bello con quello sguardo che ogni volta che ti fissa negli occhi ti stende sembra sempre che dica : “se ti prendo ti rivolto come un calzino” e io ogni volta che lo vedevo non riuscivo a non sciogliermi, ogni volta che mi guardava con i suoi occhioni verdi mi sarei inginocchiato ai suoi piedi e li dove eravamo avrei volentieri preso il suo pisellone per dargli piacere, anche se eravamo in mezzo alla strada, credo che lui avesse capito che mi aveva in pugno.

Partiamo alla volta del negozio, in macchina si parlava del più e del meno senza tralasciare emozioni almeno lui, perché io non riuscivo a non far trasparire il mio desiderio, mi è sempre piaciuto succhiare grossi piselloni soprattutto alla guida lo so che se mi fermassero sarebbe imbarazzante, ma succhiare un grosso cazzo mentre il proprietario guida mi eccita molto eheheheh.

Arriviamo al negozio iniziamo a guardare jeans particolari molto appariscenti, lui ne prende un paio entro nel camerino e li prova, una volta indossati mi chiama, io mi affaccio e per poco non mi prende un infarto quei jeans gli stavano una meraviglia, gli facevano un culo da favola e non vi dico il davanti non lasciava nulla all’immaginazione mmmm che voglia che avevo, ma inutile dirvi che lui lo aveva capito infatti mi prende la mano e me la passa sui jeans all’altezza del suo pisellone io avevo un’erezione che non riuscivo più a contenere, ma ovviamente neanche li potevamo darci alla pazza gioia, io non ce la facevo più lo volevo succhiare tutto prenderlo in bocca e farlo godere, sentirlo gemere di piacere e sentire il suo cazzo che si gonfia poco prima di venire magari sulla mia faccia o nella mia bocca, (perché come vi ricorderete dal primo aveva un grosso cazzo e io avevo paura a prenderlo dietro) si rimette i suoi vestiti andiamo alla cassa e usciamo sono già le 16 a me rimane solo un’ora gli dico che non volevo fare tardi per non sentire le paranoie di Lucia, al che mi risponde di non preoccuparmi che ci saremo appartati per poco e che sarei arrivato in tempo, ovviamente mi fidavo o meglio me ne fregavo volevo lui e il suo cazzo e non mi importava + di niente in quel momento ragionavo con il basso ventre eheheheh.

Ad un certo punto vicino al paese dove lavoravo prende una stradina sterrata ci infiliamo nel bosco, guida e guida trova un posticino tranquillo si ferma mi guarda e mi fa toccare ancora il suo cazzone in un attimo lo avevo in mano duro lungo grosso, mi abbasso e inizio a succhiarlo tutto per bene lui inizia a godere geme forte e mi spinge la testa giu per prendere tutto il suo cazzo ma come vi ho detto era molto lungo ed era quasi impossibile ingoiarlo tutto, ma nonostante tutto mi impegnavo molto gliel’ho succhiato per bene per almeno un’ora non i piace fare le cose di fretta anche se in realtà avevo fretta, in quel momento non ci pensavo lui godeva e io volevo solo sentirlo dentro la mia bocca, finalmente sento il suo minchione pulsare crescere di misura e lo sento ansimare più forte stava venendo ho accelerato il ritmo e mi sono fatto riempire la bocca di sborra calda mmmm quanto era buona tutto di lui era buono o meglio era proprio bono alzo la testa guardo l’ora sono quasi le 1800 i nostri sguardi si incrociano e io gli dico :” Lucia mi ammazza” lui mi gurada e mi dice :”si forse è meglio andare, mi spiace se ti creo casini” dentro di me pensavo ;” che carino si preoccupa per me” io mi stavo innamorando ma non potevo dirglielo sapevo che sarebbe scappato, quindi tenevo le mie sensazioni ed emozioni solo per me.

Inutile dire che quando sono entrato al lavoro erano quasi le 19 e non vi dico Lucia cosa non mi ha detto e fatto aveva ragione ma io ero felice, avevo succhiato il cazzo a uno dei ragazzi più fighi del mondo, ma non era finita li ci sarebbe stata un’altra occasione per restare insieme la nostra ultima volta purtroppo ma ve la racconterò la prossima volta se il seguito vi è piaciuto.

 

Per i commenti scrivetemi vogliosex90@hotmail.it questo non lo uso come msn solo per mail se volete msn chiedetemelo nella mail ho anche skype a chi interessa ciao a tutti 

 

 

Ciao a tutti, ora racconterò il finale di iniziò con una doccia, se anche questo racconto riceverà commenti positivi potrei scrivere altri racconti, finora i racconti vi sono piaciuti e sono felice in quanto pensavo di non essere bravo a scrivere XD, cmq ora vi racconterò cosa è successo con quel bel fusto della doccia siete pronti, caldi ed eccitati…… bene cominciamo.

 

Eravamo rimasti che per accompagnarlo a prendere i jeans e con la sosta per ingoiare il suo bellissimo pisellone, ero rientrato tardi al lavoro, i giorni si susseguivano ed ero arrivato al momento in cui la situazione lavorativa stava diventando insostenibile perché Lucia continuava ad avere astio verso il direttore dell’albergo e viceversa e io ero in mezzo tra due fuochi, quindi dopo battibecchi continui prendo la decisione di cambiare lavoro ed arriva l’ultimo giorno in cui potevo vedere il mio bellissimo maschione mediterraneo, però ovviamente volevo salutarlo e per l’ultima volta prendere il suo magnifico cazzo, siccome avevo già liberato l’appartamento che mi avevano affidato e non avendo i mezzi per tornare a casa, chiedo al portiere di notte se ci fossero camere libere e se potevo fermarmi li per la notte, ovviamente avendo fatto amicizia con lui mi dice di si e mi da la stanza numero 209 voi non sapete che la stanza del mio maschione era la 109 proprio sotto la mia…. Ogni tre per due mi affacciavo dalla finestra per vedere se la luce della sua camera si accendeva sapevo che non c’era ma soprattutto sapevo che il suo collega non c’era, quindi sarebbe stato solo soletto tutto per me, non stavo più nella pelle, dopo l’ennesima volta che guardavo fuori dalla finestra finalmente vedo la luce accesa, non vi dico l’emozione sembravo un bambino il giorno di natale quando deve aprire i suoi regali, prendo il telefono faccio il numero della sua stanza 1 squillo 2 squilli e al terzo squillo:

Lui- Pronto

Io- ciao come va?

Lui- bene grazie

Io- che ne dici se ti vengo a trovare

Lui- ma come fai con il portiere di notte di sicuro non ti fa passare

Io- ma io sono già dentro sono sopra di te

Lui- allora vieni dai ti aspetto

Non vi dico mentre scendevo le scale non vedevo l’ora di vederlo, toccarlo sentire il suo cazzone nella mia bocca mmmm, busso alla porta e sento avanti, apro la porta era sul suo letto bello come un dio con addosso solo le mutande, ma io dovevo trattenermi, (perché la mia filosofia è sempre stata che la prima mossa la devono fare gli altri non per tirarmela ma semplicemente per essere sicuro, almeno so che se interesso l’altro fa la prima mossa poi ci penso io) torniamo a noi non sapevo + dove guardare inizia a parlarmi del più e del meno ovviamente senza mai toccare l’argomento sesso, io avevo gli ormoni che facevano la ola lo volevo mmmmm… ad un certo punto mi guarda e mi dice:

Lui- va bhè io vado a letto

Io- ok d’accordo allora andrò a letto anche io

Faccio per avviarmi verso la porta e dire….

Io- buonano….

Lui- non ho mica detto che vado a letto da solo

Non vi dico la mia felicità in tre secondi mentre lo baciavo avevo il suo cazzone in mano duro come il marmo, lui spegne la luce e iniziamo a rotolarci sul lettole nostre lingue che si intrecciavano i nostri corpi uniti e i nostri cazzi a strusciarsi uno contro l’altro era tutto perfetto, ad un certo punto io scendo e inizio a fargli un pompino da maestro gli lecco per bene e molto lentamente la sua cappella passo la lingua intorno cerco di ingoiarlo il + possibile ma visto le sue dimensioni non riuscivo a prenderlo tutto allora lo tiro fuori e inizio a passare la lingua su e giu scendo gli lecco le palle gliele lecco tutte e due per bene per poi ingoiare ancora la bella e grossa cappella, ad un certo punto eccitato mi guarda e mi dice: “me lo metti in culo” io essendo per lo più passivo ero un po’ restio ma mi lascio convincere, mi metto il preservativo lo ungo per bene di una crema che aveva lui, faccio per infilarlo non dico che ho un pisellone grande come il suo ma mi difendo bene bhè il mio cazzo si è infilato in un attimo, era fatta ero dentro di lui e pensare che il mio sogno anche se avevo paura per le sue dimensioni era avere lui dentro di me eheheh, diciamo che ero felice lo stesso questo contatto mi piaceva molto ho iniziato a spingere dentro fuori dentro fuori, lo sento godere ansimare mugolare, allora aumento il ritmo sempre + forte dentro e fuori era bellissimo sentire il mio cazzo dentro di lui e lui che godeva come un matto ad un certo punto lo avviso che sto per venire lo tiro fuori mi toglie il preservativo e mi fa sborrare sulla sua faccia, ma rimaneva il fatto che lui non era venuto scendo giu e con la mia bocca inizio a succhiare per bene mentre lo succhio inizio a fare su e giu anche con la mano una pompa sega mai vista mi sono impegnato un sacco ad un certo punto sento il suo cazzone che pulsa si fa sempre più grosso succhio succhio ed ecco che un fiume di sborra calda mi invade la bocca e ovviamente io mando giu tutto XD.

Stremati ci sdraiamo sul letto e rimaniamo un pochino abbracciati, io con le lacrime agli occhi lo guardo e gli dico:

Io- come sai oggi era l’ultimo giorno di lavoro qui per me

Lui- si lo sapevo per quello ho voluto farlo completo con te

Io- mi dispiace io mi sono affezionato a te, vorrei non lasciarti mai ma purtroppo devo

Gli occhi iniziavano a gonfiarsi e le lacrime scendevano copiose, ci abbracciamo ci baciamo e quello sarebbe stato l’ultimo bacio, mi rivesto lo saluto e torno in camera mia, mi addormento piangendo al mio risveglio era gia andato al lavoro scendo faccio colazione e mi avvio a prendere il treno per tonare a casa mia.

FINE

 

 

Per commenti vogliosex90@hotmail.it spero che i tre racconti vi siano piaciuti vi ricordo che la storia è realmente successa e oggi a distanza di anni lo penso ancora ma non sono + riuscito a riallacciare i contatti con lui che peccato.

 

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