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Racconti erotici sull'IncestoRacconti Gay

La famiglia bisex 3

By 14 Dicembre 2011Dicembre 16th, 2019No Comments

Dopo il pomeriggio passato a fare i porcellini con papà, ci riprendemmo verso sera e ci lavammo. Cenammo con mamma che ormai vestiva sempre con mutandine di pizzo o perizomi trasparenti cosicché la sua meravigliosa ficona depilata potesse essere vista nel suo splendore.
Noi maschi invece decidemmo che quando non faceva freddo ce ne stavamo nudi o al massimo in slip o boxer. Papà poi ci aveva anche regalato dei perizomi da uomo e ogni tanto quelli li indossavamo quando volevamo renderci più provocatori.
Io e Fabio volevamo continuare in questa ‘opera’ di trasgressione famigliare e una sera dicemmo a papà che volevamo rendere partecipi anche altri ai nostri giochi.
Ci disse che per il weekend avrebbe organizzato una sorpresa’. Così fu.
Sabato pomeriggio dopo pranzo mamma uscì con le sue amiche per un fine settimana di donne al mare, donne che probabilmente ne approfittavano per lesbicare da troie e magari trovarsi altri cazzi che le soddisfacessero oltre ai nostri.
Io e Luca andammo in bagno a prepararci. Volevamo essere puliti per quella sorpresina che papà ci aveva promesso e ci facemmo un bel clistere a vicenda. Ormai eravamo legatissimi e spesso anche farci i clisteri ci eccitava molto. Oltretutto non chiudevamo più le porte fra le camere. Non avevamo più vergogna di nulla. Papà salì al piano di sopra e ci vide in bagno. Ci disse di tenerci solo il perizoma e di scendere.
In men che non si dica eravamo in salotto e dopo poco suonò il campanello. Papà, solo in slip, andò ad aprire. Quale fu la sorpresa quando vedemmo alla porta i nonni (Flavio e Giulio) e i nostri zii Daniele e Davide!
Li andammo a salutare, tra l’emozionato, l’eccitato e l’imbarazzato. Papà anche li salutò e a tutti diede un bacio in bocca. Che bello vedere questa scena!! I nonni hanno 66 e 67 anni, gli zii 43 e 47. Ci sedemmo sui divani e papà disse loro che anche noi volevamo far parte di questo amore porcello di casa.
Immediatamente ci fu un applauso generale e io e Luca un po’ emozionati, chiedemmo a papà se potevamo salutare i nostri parenti come aveva fatto lui. ‘Cuccioli miei, non abbiate vergogna di nulla con i nonni e gli zii. Quello che piace a noi piace anche a loro e anche di più!’.
Ci avvicinammo a loro e cominciammo a baciarli. Immediatamente loro tirarono fuori le lingue e in men che non si dica ci stavamo gustosamente limonando tutti insieme. Io intrecciavo le lingue con zio Davide e nonno Flavio mentre Fabio slinguava gli altri. Papà intanto aveva preso a palparsi il pacco davanti a tutti e ci istigava ad amarci da porci senza freni. A un certo punto senti nonno Flavio che si riempiva la bocca di saliva e io, preso dall’eccitazione cominciai a ciucciare e bere la sua bava mentre zio Davide cominciò a leccarci la faccia. Allora cominciai a palpare i loro pacchi e in poco tempo tutti quanti fummo nudi eccetto che per l’intimo. I nonni avevano dei boxer aderenti e che ingigantivano il pacco. I loro pisello erano ancora molli e si notava, ma le palle erano enormi, un fenomeno! Gli zii invece avevano due costumi da mare molto aderenti e forse anche più piccoli di taglia così che potessero a mala pena tenere i cazzi all’interno.
Papà si avvicinò agli zii e cominciò a leccare loro i pacchi e dopo un po’ tirò fuori le palle dai costumi e mi chiamo: ‘Marco, amore, vieni a ciucciare le palle agli zii. Guarda che grosse e depilate come piacciono a noi’.. Fa’ loro vedere come li ami’. Mi buttai come un ossesso e cominciai a ciucciare come una bestia quei coglioni grossi mentre i due zii si slinguavano e sputavano’.. Vista la scena, Fabio si avvicinò a loro e, abbassando il costume da dietro, cominciò a infilare la lingua nella fessura delle loro chiappe. Appena sentirono la sua lingua, immediatamente gli zii si tolsero del tutto i costumi e aprirono oscenamente le gambe così da agevolare sia Fabio a leccare i loro culi sia me a ciucciargli le palle.
Papà intanto aveva preso i piselli molli dei nonni in bocca e giocava di lingua sui loro prepuzi, chiusi sulle cappelle. Infilava a lingua dentro e poi li prendeva completamente in bocca, riuscendo persino a ciucciare il cazzetto e una palla insieme. Che bocca da pompinaro nato aveva papà!!
Fabio cominciò a infilare anche le dita in culo agli zii e loro cominciarono a gemere: ‘Che nipotino porco’. Scopaci con le dita maialino’. Marco vieni a farci gustare il tuo pisellone”. Mi avvicinai a loro e mi tirai fuori il cazzo ormai di marmo da dentro il perizoma. Vi si buttarono sopra come api sul miele e me lo lapparono sbavandolo come forsennati. La saliva degli zii mi colava dal cazzo fin sulle palle e nonno Flavio subito si avvicinò per leccare la bava che colava dai testicoli, allungando la lingua fin verso il mio buchetto del culo. Io mi sentivo arrapato e aprii ancora di più le gambe. Sentii subito delle dita toccare la rosellina del culo: era Fabio che iniziava a titillarmi il buchino e lo agevolai all’entrata gemendo come un cane.
Appena fui appena più aperto subito Fabio appoggiò la cappella al culo e spinse. Entrò come il burro e io emisi un sospiro di goduria.
Papà e nonno Giulio intanto si erano messi a 69 sul pavimento e cominciarono a ciucciarsi rumorosamente le palle e i cazzi mentre si sgrillettavano anche loro i culi. Le dita entravano dai loro antri sempre più a fondo e sempre più velocemente. Papà ormai ne aveva 4 nel culo, nonno stava per prendersi il pollice. Quella scena infoiava gli zii che ci dissero: ‘Cari nipoti, siete dei porci e vi amiamo così con i nonni e con vostro padre. Sedetevi sui nostri cazzi.’. Che meraviglia!!!!! Io e Fabio ci accomodammo sui loro membri turgidi e bagnati di precum e cominciammo a cavalcarli come due indemoniati. Intanto nonno cominciava a dire frasi sconnesse e oscene mentre papà ormai gli stava infilando la mano nel culo!! Nonno Flavio si avvicinò a loro e mise il cazzo in bocca a nonno Giulio. Che bello era vedere che anche due vecchi si amavano fra loro da porci. Con la mano nel culo e il cazzo in bocca di nonno Flavio, Giulio si dimenava e disse a mio padre: ‘Carlo, maiale con la prostata così stimolata ho voglia di pisciare!’ e papà: ‘Amore papà, pisciami in bocca. Lasciala andare’.’. io e Fabio eravamo increduli. Con i cazzi degli zii nel culo che ci stantuffavano e che allagavano i nostri culi di umori di godimento, vedemmo papà a bocca aperta che si prendeva una bella pisciata di nonno in faccia. Un po’ la leccava dalla cappella, un po’ la beveva e il resto se la faceva fare in faccia. Fabio si alzò dal cazzo di zio Davide e corse a limonarsi papà con la piscia in bocca. Che porci, che bella visione’.. Io avevo il pisello fradicio di umori e incitavo zio Daniele a scoparmi come una puttana. ‘Sì amore mio nipotino’.. Sei la nostra puttanella’. E anche il nostro porco’ Anche tu ci devi scopare. Nessun ruolo fra noi’.’. e lo vidi fermarsi’ Improvvisamente sentii del caldo nel culo’. Zio mi prese la testa e mentre mi slinguava e sputava cominciò a dirmi: ‘Amore sto pisciando nel tuo culetto da troietta’. Non resistetti più!! Senza neppure toccarmi gli fiottai schizzi di sborra sulla pancia e direttamente in bocca e cominciò a berli. ‘Papà zio Daniele mi piscia nel culo!!!!!’ urlai. Papà tolse la mano dal culo di nonno, che ormai era bello sfondato e aperto e venne a mettere la lingua tra la rosellina del mio culo e il cazzo di zio. Lui lo tolse dal culo e così papà cominciò a leccare la piscia che mi spruzzava fuori, gemendo e dimenandosi come una bestia. Fabio intanto si avvicinò al cazzo di papà e, infilandogli a sua volta la mano in culo, cominciò a pompare di bocca il cazzo di papà. Nonno Giulio intanto, con il cazzo sbavato dal pompino di nonno Flavio, lo mise in culo a Fabio in un solo colpo e cominciò a scoparselo. Ormai eravamo straeccitati e perversamente maiali. La stanza odorava di umori di culi, piscia e voglia’. Dopo aver sborrato misi il cazzo in bocca a zio Daniele che lo ripulì per bene. Poi andò da Fabio per limonarselo e fargli sentire quel gusto di sborra che il mio fratellino ben conosceva’. Ormai eravamo al limite. Le palle dolevano per la voglia di sborrare così papà si mise a 90 in mezzo a noi e cominciammo a turno a dargli il cazzo in bocca e in culo. Zio Daniele lo scopava in bocca con amore e intanto che papà lo fissava negli occhi da innamorato porco, zio gli sputava in bocca e in faccia e lo insultava. ‘Sei un frocio Carlo, fai schifo come noi e ti amiamo per questo’. E papà si vide arrivare dallo zio una colossale sborrata che gli riempì la faccia e la bocca. I nonni intanto si erano messi a 69 a ciucciarsi e anche loro si vennero in bocca, limonandosi poi con Fabio per mischiarsi le salive con la sborra. Mio fratello dal canto suo si era posizionato in culo a papà e dietro di lui c’era zio Davide. Un trenino stupendo. La cavalcata dei porci continuò ancora per poco perché sentimmo in breve degli urli, simili a ululati, di zio e di Fabio. ‘Sborroooooooooo!!!!!’ disse Fabio riempiendo il culo di papà. Zio Davide urlò soltanto un ‘Aaaaaaaaaaaaahhhhhhhhhhhhh’ di goduria mentre stantuffava come un treno il culetto di Fabio finché glielo spinse tutto dentro e anche lui lasciò spruzzare il suo caldo sborro nelle viscere del mio fratellino. Papà aveva il cazzo ormai quasi viole e che gocciolava precum a non finire. Mi piazzai sotto di lui piegato ancora a pecorina e cominciai a lappargli la cappella e le palle. Dopo qualche pompata urlò anche lui’Vengooooooooooooooooooo!!!!! Marco ciucciami la cappella e bevi, bastardo maiale mio!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!’. Io infoiato cominciai a leccare tutto ciò che colava dalla cappella di papà, precum, sborra” Un insieme di creme gustosissime che faticavo a ingoiare. Fabio si avvicinò alla mia bocca e con un amore che solo lui poteva e sapeva dimostrarmi, mi slinguò con la sborra di papà in bocca. Eravamo tutti sfiniti e soddisfatti.
Ci coccolammo tutti insieme per almeno una mezz’ora, con gli zii e i nonni e con papà che ci accarezzava le teste. Eravamo pieni di piscia e sborra ovunque e il pavimento non era da meno. Quando ci fummo un po’ ripresi, demmo una bella pulita e poi a turno andammo a farci la doccia. Erano turni di due o tre insieme ed era bellissimo limonarsi sotto l’acqua che scorreva palpandosi con amore voluttuoso’..
Alla fine ci mettemmo io e Fabio con gli zii in camera nostra e i nonni con papà. Il nostro weekend prometteva davvero bene!!!
A breve il seguito’..
Ringrazio quanti mi hanno scritto e vi esorto a mandarmi commenti a maiale.perverso@hotmail.it
La storia continua’.

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