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La mia collega Andrea

By 22 Luglio 2023No Comments

Erano ormai due anni che lavoravo con Andrea. In ufficio si parla di lavoro e delle solite cose tra colleghi. A volte usciamo assieme dopo il lavoro ma apparte qualche carezza o abbraccio siam sempre stati molto distaccati.Fino a 8 mesi fa. Andrea si prese 2 settimane di vacanza e quando torn´era cambiata. Non fisicamente ma il suo rapporto con me. Molto piu disposta a toccarmi, quasi volesse a tutti i costi avere un contatto fisico con me. Sulle prime non ci feci caso. Complice forse il suo non essere il mio tipo fisico. Come persona eravamo molto affini ma fisicamente non mi attirava. Lei al contrario cercava di farsi notare da me con piccoli gesti tipo girare scalza per l´ufficio, indossando top senza reggiseno o piegandosi in avanti mostrandomi il suo intimo. Cosa che io come maschio guardavo ma nasceva e moriva li. L´estate era all´inizio e per lavoro dovevamo andare da dei clienti a Dublino. La nostra azienda per risparmiare sull´albergo ci prese una stanza sola con doppio letto. Dopo un volo tranquillo arriviamo in albergo ed una volta aperta la porta della camera ci accorgiamo che il letto é un matrimoniale. “Ci divertiremo stasera. Te non russi vero?” mi chiede lei ancheggiandomi davanti per poi buttarsi sul letto. “Ma che ne so? Son anni che non dormo con qualcuno! Dai invece che dobbiamo andare che tra 20 minuti dobbiamo essere in ufficio” le rispondo notando l´ora tarda. Come previsto il meeting é una noia mortale. Il cielo fuori dalla finestra diventa grigio ed inizia a piovere. Cena con i clienti e per le 22 siamo di nuovo in camera. Andrea si siede sul letto togliendo le scarpe e massaggiandosi i piedi. “Hai visto quel porco? Continuava a guardarmi le tette. Ma ti pare?” Beh sfido chiunque a non fissare quelle due tette grandi come due arance dure. Sopratutto se son strette dentro un vestito stretto. “Cosa é questo silenzio?” Mi accorgo di esser rimasto assorto nei miei pensieri in piedi. Mi risveglio ed apro la borsa tirando fuori il necessario per fare la doccia e prepararmi per dormire. Andrea ride ed accende la tv. Vado in bagno e mi doccio dopo una giornata lunga e noiosa. Mi sto asciugando quando dalla camera sento una donna avere un orgasmo. Ma é lontano come se fosse registrato. Esco tenendo stretto l´asciugamano in vita per vedere cosa succede e trovo Andrea che guarda un porno anni 90 in tv. La risoluzione lascia a desiderare e l´attrice si sta facendo trapanare dal porta pizza. “Ma perché sempre il porta pizza figo? Io becco sempre e solo indiani di fretta. Interessanti anche loro ma vogliono solo i soldi da me e mai entrare” e ride. Andrea é sdraiata sul letto solo in reggiseno e pantaloni da ginnastica. La pancia piatta e muscolosa in bella vista. Sbuffando rientro in bagno per finire di asciugarmi. Ma qualcosa é cambiato. Vedere Andrea buttata cosi a letto me la ha resa attraente. Visto il caldo decido di mettermi solo i pantaloni corti ed una maglietta leggera. “Madonna peggio delle donne! Quanto ci metti?!” sbuffa lei appena esco dal bagno. Mi sposta buttandomi sul letto per andare verso la sua valigia aperta a terra. Si piega per prendere dei vestiti e noto che non indossa le mutande sotto i pantaloni. Entra in bagno e lascia la porta aperta mentre si infila sotto la doccia. Con la scusa di prendere il telecomando della tv sbircio in bagno. Lo specchio é appannato ma si vede sfocata la figura di lei. Tutte quelle ore in palestra han reso il suo corpo tonico e slanciato. Sento l´acqua chiudersi e mi butto sul letto cambiando canale. Senza dire nulla Andrea esce dal bagno con l´asciugamano legato in vita. Il mio sguardo cade sulle sue tette dure che mi guardano. “Vuoi toccarle?” dice piano lei avvicinandosi lentamente al letto. Annuisco mentre alzo una mano verso quelle tette grandi come un arancia. Appena le tocco sento subito il capezzolo indurirsi ed alzarsi. Andrea mi sorride contenta di quel contatto da tanto atteso. Ormai sono perso ed inizio a succhiarle i capezzoli. “Piano…” sussurra lei. Mi stacco e la guardo. I cappelli castani bagnati le cadono sulle spalle muscolose. Mi spinge sul letto e si inginocchia al mio fianco. Con una mano tira fuori il mio cazzo ormai durissimo ed inizia a segarmi piano. Io impotente la lascio fare. Ad un tratto si ferma e con sguardo preoccupato mi dice “Prima di continuare devi sapere alcune cose su di me. Spero che questo che sto per dirti e mostrarti non ti faccia scappare” ed alzandosi lascia cadere l´asciugamano mostrandosi nuda a me. É li davanti a me. Le braccia lungo il corpo. Le gambe leggermente aperte ed un cazzo non tanto lungo ma bello largo che mi guarda. “Due anni per dirmi quello che sapevo giá?” le dico ridendo. Vedo sul suo viso passare mille pensieri. “Co… come?” si riprende lentamente. “Cara, le mani non mentono. Per quanto ti curi e smalti le unghie, le mani rimarranno sempre maschili.” le dico mentre le faccio segno di tornare da me. Con grazia riprende la posizione che aveva prima. Allungo la mano e prendo il suo cazzo caldo. Lentamente inizio a segarla. “É proprio bella” penso mentre osservo le sue tette andare su e giu ad ogni respiro profondo. Gli occhi chiusi mentre si gode le sensazioni. Con un fremito sento che sta per venire. Il primo getto é potente seguito da altri 4 getti via via meno potenti. Il suo corpo sta tremado dal piacere. Apre gli occhi piano e mi sorride. Dello sperma mi é caduto sulla mano, lo raccolgo e lo spalmo sulla sua fronte. “Simba” le dico e scoppiamo a ridere. “Nessuno mi ha mai toccata dopo aver iniziato il cambio di sesso. Sei il primo” sussurra dopo aver smesso di ridere. “Vuoi che sia il primo anche per qualcos´altro?”. Lei ci pensa poco prima di rispondere “Vuoi scoparmi?” La bacio e la faccio sdraiare sotto di me. Continuando a baciarla le infilo un dito nel culo. Sento il suo cazzo tornare duro mentre struscia contro il mio. Dopo averle infilato 3 dita nel culo per allargarlo e rilassarlo sento che é giunto il momento. Per godere meglio, sposto Andrea sul letto cosi che io possa stare in piedi mentre la scopo. Con le gambe dritte ed i suoi piedi davanti i miei occhi appoggio il mio cazzo al suo ano rilassato. Con un colpo secco che le toglie il fiato entro dentro di lei. Sempre piu veloce mi muovo dentro di lei. Prendo il suo cazzo duro in mano e lo massaggio. La vista di quelle tette dure ed il suo cazzo duro in mano dietro i suoi piedi mi fanno venire. Erano 3 settimane che non venivo e sento che la sto riempiendo come un cannolo. A quella sensazione pure lei viene per una seconda volta spruzzando il suo sperma sulla pancia. Ansante esco da lei e mi butto sul letto vicino a lei. “Le relazioni amorose amorose son proibite in azienda” le dico a bassa voce. “Fortuna che non siamo in azienda” risponde lei abbracciandomi.

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