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Racconti Gay

La saga della lussuria

By 1 Gennaio 2010Dicembre 16th, 2019No Comments

I protagonisti della serie

Maurice:
47enne ricco banchiere del principato, ha ereditato un impero da suo nonno. Gay fin dall’adolescenza, corpo glabro ed efebico che mantiene in ottima forma con molto fitness. Possiede una villa faraonica, Villa Florence ed un lussuoso yacht il Princess ormeggiato al porto di Montecarlo.

Ugo:
56enne amico di Maurice, anch’egli molto ricco e bisex, pungente e ironico. Divorziato da Ingrid, stangona svedese ex modella, ha una figlia di 24 anni che vizia e adora. Ha un debole per i ragazzi giovani ma non disdegna scappatelle con lolite adolescenti.

Jean-Claude:
58enne facoltoso uomo d’affari, è il più “english” dei tre, ama l’arte e i cavalli, gay convinto. Anni fa sua moglie lo sorprese a letto con un ragazzo e chiese il divorzio che gli costò una fortuna. Ha una predilezione particolare per i ragazzi di colore.

Marta:
E’ la sorella di Maurice.Procace 50enne bella e viziosa con tendenze fortemente bisex. Assidua frequentatrice della borghesia mondana del Principato. Tre matrimoni alle spalle tutti naufragati per tradimento.
Ha una figlia di 18 anni.

Patrick:
escort 33enne, bello come un dio, corpo scultoreo, fascino tenebroso, solo attivo. E’ l’oggetto del contendere dei tre amici che si litigano a suon di bigliettoni. Benchè abbia ricevuto da loro proposte di relazione stabile con tanto di ponti d’oro, non ha mai voluto legarsi a nessuno dei tre. Preferisce “lavorare” con gli uomini in quanto si guadagna meglio e con meno rischi.

Jada:
Segretaria personale di colore di Maurice, fisico da indossatrice, ama il look anni ’70. Legata sentimentalmente a un muratore moldavo.

Dany;
figlia diciottenne di Marta, capricciosa e viziata, Una autentica mangiatrice di soldi e di uomini
Gonzalo: cameriere filippino di Maurice
Felipe: cameriere filippino di Maurice
Dolores: cameriera filippina moglie di Felipe
Dominique; autista di Maurice

Maurice si stiracchia nel letto, il sonno è finito e ha una giornata molto intensa davanti a lui, al suo fianco il corpo nudo e statuario di Patrick, ancora addormentato nel grande letto rotondo. Sente male al culo, Patrick prima di addormentarsi ci ha dato dentro di brutto facendolo impazzire di piacere. Le immagini di quel coito gli scorrono velocemente nella memoria quanto basta per farlo eccitare di nuovo.
Allunga una mano sul cazzo, anch’esso addormentato del bel Patrick, lo afferra e si china su di lui per succhiarlo. Il membro cresce lentamente sotto le carezze vellutate di lingua di Maurice. Patrick si sta svegliando e quando apre gli occhi vede Maurice chino sul suo arnese ormai durissimo che si impegna in un appassionato pompino mattutino :”sborrami in bocca amore, hai un cazzo meraviglioso” ora la suzione si fa più veloce :” continua porco, continua! Sto per venire”.
Gli schizzi caldi gli riempiono la bocca, tre getti che ingoia con voluttà :” cazzo…uno di questi giorni con questi pompini ma farai schizzare fuori anche il cervello!” gli dice Patrick.Ma si sta facendo tardi, Maurice scivola fuori dal letto e nudo si dirige verso il bagno :” amore ti faccio servire la colazione in giardino, devo proprio correre. Ti chiamo dall’ufficio, i soldi te li ho lasciati nel taschino della camicia”
Terminata la doccia torna in camera da letto per vestirsi, Patrick è già sceso per la colazione che gli serviranno in giardino i fedeli camerieri filippini. Non resta che prepararsi per uscire; i calzini metterà quelli neri di filo, no niente maglietta sotto la camicia, gli slip? Ma si quelli oggi sono perfetti! Sono neri, sul davanti hanno una retina a maglia piuttosto larga e sul retro lasciano completamente scoperto il culo.
E via, Dominique, il suo autista ha già il motore acceso e tra mezzora sarà in ufficio.
Segue… Arrivato in ufficio viene accolto subito dalla sua segretaria, Jada. Stamattina è splendida, ha un vestitino attillato rosso molto corto e dei sandali da schiava allacciati fino al ginocchio, la sua pelle d’ebano è liscia e luccicante. Gli porge dei documenti sulla grande scrivania ;” Signore le ricordo che ha un appuntamento, il signor Taddei è già qui” “bene Jada, fallo entrare”
Poco dopo sulla porta si presenta l’uomo: una stazza da rugbysta, un vero armadio con aria truce ma gentile, è un costruttore italiano ed è venuto a discutere di un grosso prestito per costruire un area residenziale a Cannes. La conversazione è cordiale e l’affare si conclude :”Bene signor Taddei, ora passi dalla mia segretaria per mettere tutto nero su bianco” conclude Maurice :” Ok, è stato un piacere, ma chiamami Mario e dammi del tu” risponde sorridendo il Taddei porgendogli la mano. Maurice piacevolmente sorpreso si alza, fa il giro della scrivania e porge la sua che scompare in quella di Taddei e quasi viene stritolata dalla morsa dell’uomo. La stretta si prolunga, Maurice vorrebbe sottrarsi ma Taddei lo tiene :”scusa, mi stai facendo
male, hai una stretta molto forte” Mario ora lo guarda con un sorriso beffardo poi improvvisamente lo tira a se e incolla la bocca alla sua cercando di farsi largo con la lingua nella bocca di Maurice:” Ma …ma…cosa fai?!” chiede Maurice cercando di divincolarsi:” Dai, l’ho capito che sei frocio e me piacciono tanto i froci come te” Maurice cerca ancora di divincolarsi ma poi lentamente cede all’abbraccio di Mario e si scioglie in un bacio appassionato :”scusa…” dice Maurice emozionatonon appena Mario gli da un attimo di tregua, chiama dall’interno Jada;”
Jada, non voglio essere disturbato”. Ora Mario si è tirato fuori il cazzo :”Fammi un bocchino!” Maurice si sente ormai in balìa di quell’omaccione rude e non se lo fa ripetere, si inginocchia e prende a succhiare il cazzone di quell’armadio :” Oh, si….lo succhi meglio di una femmina!” Maurice incoraggiato da quella lusinga prende a succhiare con maggior vigore quella verga nodosa che sa di selvatico. Ora sente Mario ansimare affannosamente e la mano sopra la sua testa che lo spinge sempre di più fino quasi a soffocarlo finchè non sente la gran quantità di seme caldo che sgorga dai coglioni dell’uomo riempirgli la bocca fino quasi a fuoriuscire, ma non se ne fa scappare neanche una goccia, beve tutto mugolando di piacere e continua a succhiare fino a che non sente il cazzo di Mario ammosciarsi ;”Cazzo che pompini che fai!” “Ti è piaciuto? Dai siediti, beviamo qualcosa”.
Prende una bottiglia di Champagne dal piccolo frigo vicino la scrivania e due calici in Swarosky :” Scusa un attimo” Maurice si dirige verso il lussuoso bagno dello studio, intanto Mario aprte lo Champagne e lo versa nei calici. Tempo qualche minuto e Maurice esce dal bagno: è nudo, in testa una fascia per capelli, orecchini a ciondolo e ai piedi un paio di sandali con tacchi a spillo.
Mario ammira il corpo efebico di Maurice completamente depilato e dannatamente sexy che con una sensuale veronica si fa ammirare davanti e dietro :”Wow, come sei arrapante!” esclama Mario. I due fanno cin cin, sorseggiano lo Champagne poi Maurice si siede sfacciatamente sulle sue gambe :”cattivaccio!” gli sussurra in un orecchio. Mario palpeggia il corpo liscio di Maurice che si sente un fuscello tra le braccia di quell’energumeno e i due riprendono a limonare come forsennati :”spogliati tesoro, voglio fare l’amore con te!” chiede Maurice con voce sensuale :”vorrei anch’io ciccina, ma devo proprio scappare” rispnde Mario :”ma non puoi lasciarmi così, ti voglio!” protesta Maurice” “Guarda che non ho nessuana intenzione di mollarti, anzi voglio rivederti al più presto e darti una bella ripassata”. Maurice gli si stringe tra le braccia :”Vieni stasera da me, ti farò impazzire”
Mario esce dallo studio e Maurice sprofonda nudo nella poltrona che sembra un trono di pelle della sua scrivania, accende una sigaretta e chiama Jada dall’interno :”Jada, chiama Villa Florence e dì a Felipe che stasera apparecchi per due sul bordo della piscina, ostriche, caviale, champagne e che ovviamente non manchino le candele” “Sarà fatto signore”
Segue… Mario la sera arriva a Villa Florence, parcheggia la Mercedes nel grande viale alberato e viene accolto da Gonzalo:” buonasera signore, il signor Maurice l’aspetta a bordo piscina” il parco è stupendamente illuminato, la piscina, anch’essa illuminata, è in pietra con una piccola cascata che si riversa nella grande vasca di forma irregolare, come se fosse un vero laghetto. Il prato è perfettamente rasato e nell’aria si sente il delicato profumo del gelsomino bianco.
Mario rimane in attesa, ammirando lo stupendo spettacolo di quel capolavoro architettonico :”accidenti, ne deve avere di soldi questa checca!” pensa. Arrivano due filippini in livrea bianca, in un tavolo vi sono delle bottiglie e due calici, aprono una bottiglia di champagne e riempiono per metà i calici dopodichè spariscono nel buio del parco antistante la villa, Mario fa per avvicinarsi al tavolo ma sente due mani che lo cingono da dietro e una bocca che gli bacia delicatamente il collo taurino :”buonasera tesoro…”.
Maurice indossa una tutina aderente a rete, sandali argentati con tacchi a spillo, orecchini di brillanti, collier di perle e un trucco perfettamente equlibrato con rossetto sfumato.
Il bacio è lungo e appasionato, Maurice si sente stritolare tra le braccia di quel marcantonio e sente il membro crescergli sotto i pantaloni bianchi di lino, la sua eccitazione cresce :”Oh si amore…”,si sottrae dalla morsa di Mario, si inginocchia, gli apre la patta dei pantaloni e ne estrae a fatica l’uccello durissimo. Inizia a sonmministrargli un accorato bocchino, gioca con la lingua sulla cappella, poi se lo fa sparire di nuovo in bocca, gli lecca i coglioni, sputa su quella verga nodosa,risale l’asta slinguettando e lo riimbocca con voracità, vorrebbe mangiarlo! Gli schizzi di Mario sono potenti e lunghi, finiscono sul viso e sul collo di Maurice che li riceve come fosse in estasi segando il suo amante che geme affannosamente di piacere. Prima che Mario si riprenda da quel devastante orgasmo Maurice è già completamente nudo e con passi veloci e sinuosi si sta dirigendo verso il bordo vasca e si tuffa spezzando la quiete illuminata della superfice :”dai amore, vieni anche tu!” Mario si spoglia e finalmente Maurice può ammirare il corpo imponente e massiccio del suo amante: spalle da lottatore, torace poderoso e villosissimo, gambe come tronchi d’albero. I due in acqua rprendono a baciarsi, Maurice ha avvolto le gambe intorno al corpo di Mario che lo tiene per le natiche ma con un dito in culo, Maurice si muove come se quel dito fosse un cazzo che lo sta scopando, bacia il suo uomo, gli lecca il viso, geme in un estasi di lussuria. Nel frattempo i filippini a bordo piscina, come se nulla stesse accadendo hanno apparecchiato deliziosamente un tavolo rotondo e stanno provvedendo a imbandirlo con prelibatezze a base di pesce, sul tavolo anche due candele rosse e il secchiello d’argento per lo Champagne.
Intanto Maurice in acqua si strofina al suo maschio con ritmo sempre più crescente finchè un lungo gemito annuncia il suo orgasmo; ora i due filippini sono in piedi a bordo vasca con due accappatoi bianchi ben piegati nelle mani, Mario e Maurice escono dall’acqua, infilano gli accappatoi e si asciugano con cura :” Ora puoi toglierlo” dice Maurice” mangiamo nudi”
Segue… La cena ha inizio, Maurice e Mario consumano il delizioso pasto sorseggiando Champagne e parlando d’affari ma ad un certo punto Maurice si alza, va a sedersi sulle gambe di Mario e lo bacia con passione, prende una tartina al caviale e gliela infila in bocca, si sofferma con le dita sulla bocca di Mario che ora prende a leccarle e a succhiarle.
Maurice sente sulle coscie il membro di Mario che torna a crescere :” Me lo stai facendo tirare di nuovo, porco” ora Maurice gli carezza il torace villoso provando un brivido nella schiena per quello spattacolo di virilità.
Felipe, sempre impassibile e impeccabile nella sua livrea bianca, sta portando al tavolo un vassoio d’argento su cui, adagiato in una salvietta di raso fuxia, vi è un dispenser di panna per dolci, posa tutto sul tavolo e se ne va.
Maurice allunga la mano, prende il dispenser, si infila il beccuccio in bocca e preme il pulsante. Ne fa fuoriscire la giusta quantità di panna dopodichè bacia Mario con passione. Ora le loro lingue giocano e si rincorrono in quel gustoso bolo dolciastro :” voglio farti impazzire…”,dice “ci stai riuscendo!” risponde l’altro. Maurice invita Mario ad alzarsi e si inginocchia davanti a lui, il cazzo di Mario, durissimo gli svetta davanti al viso. Preme il pulsante del dispenser indirizzando il beccuccio sulla cappella violacea di Mario e la ricopre di panna, si fa sparire quel cazzo guarnito in bocca e quando se lo estrae con forte risucchio il membro è lucido e pulito. Ripete l’operazione, ma ora l’obiettivo sono le palle. Vi spruzza un’abbondante quantità di panna e prende a lapparle con gusto, le massaggia con la lingua, le ingoia, le aspira :” Ora sdraiati”, Mario si sdraia sull’erba rasata accanto al tavolo, Maurice lo invita a girarsi e stavolta gli spruzza la bianca schiuma sul solco delle natiche; comoncia a passarvi in mezzo la lingua raccogliendo la panna, Mario si sistema alla pecorina per agevolare il lavoro di cesello di Maurice e prende a segarsi come un forsennato. Maurice ora si sofferma sul buco del culo del suo amante, lo slinguetta, lo succhia, ci infila la lingua dentro sforzandosi di penetrare il più possibile, poi si mette davanti a Mario, si lecca le labbra guarnite di panna e inizia a spruzzarsi la panna su tutto il corpo. Mario è ormai all’apice dell’eccitazione, si getta su di lui come una furia, prende a leccarlo su tutto il corpo, viso, collo, capezzoli, ventre, gambe , lo chiava con un dito nel culo:” Porco, porco! Sei più eccitante di una femmina!”. Maurice intanto si è introdotto il beccuccio del dispenser nel culo e vi riversa dentro tutto ciò che ne è rimasto, quindi si sistema alla pecorina davanti al suo maschio per offrirsi a lui. La panna comincia a fuoriscire lentamente.
Mario appoggia la cappella sul buchino rosa di Maurice e lo penetra fino in fondo con un colpo solo, Maurice emette un grido di dolore mentre Mario ha preso a stantuffarlo selvaggiamente grugnendo come un animale con colpi secchi e decisi inframezzati dai forti ceffoni che infligge sulle lisce natiche di Maurice:” Oh…si…si…continua, amore!”, e infatti Mario fotte con ritmo incessante e implacabile tenendo con presa forte e sicura il compagno per i fianchi, :” Spaccami, sfondami! Ti amo….ti ho amato fin dal primo momento che ti ho visto!”. A quel punto Mario cerca di trattenersi ma è ormai ora di liberarsi del contenuto dei suoi coglioni che esplode nel culo di Maurice fino a invadergli completamente le viscere. L’orgasmo li ha colti all’unisono in un concerto di rantoli bestiali che hanno riempito l’aria della villa.
Ancora qualche minuto di effusioni e i due esausti amanti trovano la forza per alzarsi e gettarsi in piscina.
Segue… Riepilogo dei principali personaggi dela saga.

Maurice:
47enne ricco banchiere del principato, ha ereditato un impero da suo nonno. Gay fin dall’adolescenza, corpo glabro ed efebico che mantiene in ottima forma con molto fitness. Possiede una villa faraonica ed un lussuoso yacht ormeggiato al porto di Montecarlo.
Ugo:
56enne amico di Maurice, anch’egli molto ricco e bisex, pungente e ironico. Divorziato da Ingrid, stangona svedese ex modella, ha una figlia di 24 anni che vizia e adora. Ha un debole per i ragazzi molto giovani ma non disdegna scappatelle con lolite adolescenti.
Jean-Claude:
58enne facoltoso uomo d’affari, è il più “english” dei tre, ama l’arte e i cavalli, gay convinto. Anni fa sua moglie lo sorprese a letto con un ragazzo e chiese il divorzio che gli costò una fortuna. Ha una predilezione particolare per i ragazzi di colore.
Marta:
E’ la sorella di Maurice.Procace 50enne bella e viziosa con tendenze fortemente bisex. Assidua frequentatrice della borghesia mondana del Principato. Tre matrimoni alle spalle tutti naufragati per tradimento.
Ha una figlia di 18 anni.
Patrick:
escort 33enne, bello come un dio, corpo scultoreo, fascino tenebroso, solo attivo. E’ l’oggetto del contendere dei tre amici che si litigano a suon di bigliettoni. Benchè abbia ricevuto da loro proposte di relazione stabile con tanto di ponti d’oro, non ha mai voluto legarsi a nessuno dei tre. Preferisce “lavorare” con gli uomini in quanto si guadagna meglio e con meno rischi.
Jada:
Segretaria personale di colore di Maurice, fisico da indossatrice, ama il look anni ’70. Legata sentimentalmente a un muratore moldavo.

I giovani corpi di Thomas e Pierre giacciono uno accanto all’altro addormentati nel grande letto di Ugo nel lussuoso attico con vista panoramica su Montecarlo. I due ragazzi non sono neanche ventenni: Thomas è di origine congolese, corpo esile e armonioso e pelle d’ebano liscia e luccicante, Pierre invece sembra il suo opposto. anch’egli glabro ed efebico ma biondo, con pelle che sembra di porcellana e volto angelico.
Un rumore deve averli svegliati, è Ugo che è andato in bagno. I due giovani aprono gli occhi, si guardano e si stringono teneramente, prendono a baciarsi con dolcezza e i loro cazzi si fanno subito duri, le mani scorrono lentamente sui loro corpi e l’eccitazione sale. Nella penombra della stanza ore si odono solo i dolci suoni dell’amore.
Ugo torna dal bagno, indossa un baby doll trasparente in tulle con volà che sembra fare a pugni col suo corpo maturo e un pò imbolsito e resta per un attimo fermo davanti al letto ad ammirare le effusioni dei due giovani efebici che ora si sono sistemati in 69 per darsi reciproco piacere .”Quanto cazzo mi fate arrapare!” ansima Ugo; sfila velocemente il baby doll e si butta tra di loro. Thomas gli prende subito il cazzo in bocca e inizia a pomparlo come neanche una femmina saprebbe fare, Pierre invece lo bacia con passione con sensuali gemiti di gradimento. ” Mi mandate fuori di testa!” dice Ugo come fosse in trance,ora è Pierre che ha preso a succhiargli il cazzo che Thomas guida nella bocca dell’amico con una lenta sega, poi Pierre lo porge di nuovo al compagno che riprende a lapparlo con slinguettate veloci e maliziose. quindi le lingue dei due giovani giocano ora a rincorrersi lungo l’asta dell’uomo per incontrarsi sulla cappella portando Ugo quasi all’apice del piacere, ma si sottrae. Non vuole venire subito, vuole godere fino in fondo della sensualità di quei due ragazzi che lo stanno facendo sprofondare in un gorgo di libidine porca come solo poche altre volte ha provato. Si stende sul letto e Thomas lesto si sistema cavalcioni sopra di lui e gli indirizza il cazzo sotto il suo culetto nero per impalarsi lentamente, bastano pochi movimenti di bacino e sente quel membro maturo entrargli nello sfintere fino agli intestini. Si muove sopra di lui con movimenti flessuosi e femminei si slinguetta le labbra, si stuzzica i capezzoli, si accarezza il corpo; intanto Pierre ha messo il cazzo tra le labbra di Ugo che ha preso a pomparlo nervosamente con forti risucchi come non volesse perdersi neanche una stilla dell’eccitazione di quel frocetto biondo. Ma ora anche Pierre vuole la sua razione, invita l’amico a sfilarsi via, si sistema di fianco a Ugo e gli offre il suo culetto liscio dilatandosi il buchino con due dita. Ugo vi affonda con forza il cazzo già provato dalla prima inculata e si ritrova nello stesso istante la gossa mazza nera di Thomas che lo scopa in bocca fino quasi a soffocarlo.
Ora il letto è un unico groviglio di corpi in calore ansimanti, il primo a venire è Thomas che si svuota nello stomaco di Ugo, Pierre invece con una giravolta fulminea indirizza il cazzo verso di lui e gli copre il viso di schizzi caldi e densi. Ugo con il volto grondante di sperma sta ormai per esplodere, fa sistemare velocemente i due ragazzi uno accanto all’altro e si libera del suo piacere innaffiando con fiotti caldi e abbondanti i visi dei suoi giovani amanti.
Segue… Dopo quel devastante amplesso a tre, Ugo, Thomas e Pierre si sono di nuovo addormentati. A svegliarli è il cicalino del telefono, Ugo allunga a fatica una mano sul comodino e afferra il cordless; è sua figlia Anna.
“Ciao Papy, è da un pezzo che faccio squillare il telefono e il tuo cellulare è morto…”
“Ciao tesoro! Scusa stavo dormendo…”
“Ma sono le 11, non vai in ufficio oggi? Senti Papy tra poco sono da te, vengo a prendermi le chiavi dell’Hammer”
“Ok piccola ti aspetto”
Ripone il cordless sulla base e da due schiaffetti sui culi di Thomas e Pierre :”Su bimbi alzatevi e filate, sta arrivando mia figlia” i due giovani protestano un pò, poi si alzano pigramente e sculettando si avviano verso la doccia tra giochi e schiamazzi.
Dopo circa mezzora Anna accede nell’androne del lussuoso condominio, entra in ascensore proprio mentre Thomas e Pierre stanno uscendo, si reca al piano e fa ingresso nella casa di suo padre. Ugo ora indossa un elegante vestaglia da camera di seta rossa con foulard verde acqua al collo, si è pettinato e ricomposto. Anna è una stupenda ragazza di 24 anni, capelli corvini pettinati alla Cleopatra, occhi azzurri, labbra carnose, corpo procace e burroso; Indossa un vestitino corto giallo che ne fa spiccare l’abbronzatura ambrata, sandali da schiava con tacchi a spillo allacciati fin sotto le ginocchia, da come le balla il seno è palesemente senza reggipetto e dal rilievo che affiora sotto il vestito si intuisce che indossa solo un sottile perizoma e trucco marcato con il lucidalabbra che rende la bocca tumida e sensuale. “Dio che pezzo di figa!” pensa Ugo nel vederla :” Sono amici tuoi quei due fighetti cinguettanti che ho incrociato nell’androne?” chiede Anna. Ugo scrolla le spalle e si accende una lunga sigaretta, :”Papà, papà….” le fa Anna con tono di rimprovero, :” Dove vai con l’Hammer, fagiolino?” chiede Ugo con tono affettuoso, :” Faccio il week end in montagna con Dany (la nipote diciottenne di Maurice ndr) e due amici” risponde Anna mentre si avvia ancheggiando veloce nello studio per prendere le chiavi, ” e chissà le scopate che si faranno le troie” pensa Ugo tirando la sigaretta, :”Ora scappo Papy, sono in ritardo. Ti chiamo stasera e fai il bravo!” un veloce bacetto sulla guancia e corre via, :” Vai piano, dovrebbe esserci già il pieno nell’auto” le grida Ugo mentre Anna corre via, :”Tranquillo” le fa lei prima di chiudere la porta.
Ugo da una lunga boccata alla sigaretta poi si avvia nel suo studio dove sulla grande scrivania in radica la foto di Anna in topless le sorride da un portaritratto d’argento, apre la vestaglia e inizia a spararsi una lenta sega guardando fisso la foto con sguardo allupato. Poco dopo la foto è imbrattata di sperma, qualche schizzo è finito anche sulla scrivania, lecca con cura il vetro del portaritratto e lo ripone al suo posto.
Squilla il telefono, è Maurice:
“Buongiorno porcone, ma che cazzo di fine hai fatto? E’ da ieri che ti sto cercando!”
“Ciao Maurice, scusa avevo degli ospiti, sei in villa?”
“Si caro”
“Ok, mi vesto e vengo a farti visita”
“Ti aspetto!”
Segue…. Il grande cancello di Villa Florence si apre e Ugo percorre a bordo della sua Mercedes il grande viale alberato che conduce alla villa, Si ferma in prossimità di un vialetto fiorato che conduce nella zona piscina, scende dall’auto e vi si incammina. Sul prato antistante la lussuosa vasca, ci sono tre lettini prendisole sui quali vi sono adagiati nudi Jana, trans mulatta amica di Maurice, Jean Claude e Maurice, E’ proprio la trans ad accorgersi per prima dell’arrivo di Ugo; Jana è alta almeno 1.85, tette siliconate della quinta misura sode e con grossi capezzoli scuri, corpo da vera bomba sexy, capelli lunghi neri, volto solare che solo in qualche dettaglio tradisce una lieve mascolinità, denti bianchissimi e voce maschile ma effeminata con spiccato accento portoghese, :”Ciao amore, ti stavamo aspettando” fa Jana a Ugo correndogli incontro, Ugo le afferra il grosso uccello che le pende tra le gambe e lo scuote:” Ciao bella sventolona, come va il batacchio?” quindi le dà un lungo bacio in bocca stringendola a se con le mani sul grosso culo sodo. I due si avviano verso i lettini tenendosi per mano, Maurice è sdraiato pancia in sotto, il suo corpo glabro e affusolato luccica di crema solare e sulle natiche si intravedono segni di cinghiate, con Jana deve essere stata una notte di fuoco! Si solleva appoggiandosi ai gomiti:” Ciao Ugo, spogliati e prenditi un pò di sole, hai una faccia stamattina…chissà le porcate che hai fatto stanotte!” gli fa Maurice con un sorriso malizioso. Jean Claude invece e supino, i capelli bianchissimi esaltano l’abbronzatura ambrata e uniforme sul suo corpo maturo e elegante, si è assopito e non si è accorto dell’arrivo di Ugo.
Felipe nel frattempo sta preparando il lettino per Ugo che si spoglia piegando accuratamante pantaloni, camicia e tanga in un tavolinetto sul prato,:”Ora sdraiati amore, che la tua Jana ti fa rilassare un pò”. Jana comincia a spalmare la crema solare sulla schiena di Ugo con movimenti lenti e rotatori, poi passa alle gambe che massaggia con cura distribuendo uniformemente il liquido su tutta la superficie, quindi sulle natiche che impasta come fossero di pasta frolla :” Ti piace tesoro?”, :” Hai due mani fantastiche! Continua…” Jana ora ha preso a titillare col dito medio il buchino di Ugo, vi riversa sopra una dose di crema e vi affonda dentro :” Oh, si….cazzo, continua porcona!” le fa Ugo il cui respiro si è fatto affanoso e Jana prende a sditalinarlo con vigore,:” Ti piace quello che ti fa la tua Jana, porcone? Dillo che ti piace…!”, :” Si mi piace, troia! Continua ti prego” dice Ugo con voce implorante, :” Sei proprio un porcone! Sei il porcone della tua Jana!”. Ora gli si è sistemata dietro, lo solleva per i fianchi posizionandolo alla pecorina, si mena brevemente il cazzo di dimensioni asinine che è diventato durissimo e gli inforca fino in fondo con un solo colpo lo sfintere agevolata dall’azione lubrificante della crema. Ugo emette un profondo gemito, mentre Jana prende a stantuffarlo con brutale determinazione :” Visto come ti entra tutto il mio cazzo nel culo, porcone? Sei una puttana, una puttana vogliosa, vero frocione?” gli fa Jana con tono ora sprezzante :” Porca puttana troia! Mi stai aprendo in due!” impreca Ugo in una crescente e torbida libidine. Ora jana lo afferra per i capelli e gli gira la testa quanto basta per scoprire metà viso e mollargli un sonoro sputo su una guancia, poi un altro e un altro ancora mentre lo martella a ritmo incessante. Nel vicino lettino Maurice si è girato di fianco e assiste a quella selvaggia sodomizzazione prendendo a segarsi lentamente. Ugo è ora completamente in balìa di quella furia scatenata :” Troia, troia! Spaccami, sfondami…”, Jana gli molla un altro sprezzante sputo :” Zitta puttana” gli intima lei, gli scivola fuori lentamente e lo invita a girarsi. Ugo approfitta del cambio di posizione per prenderle in bocca il grosso cazzone lucido e spompinarlo, ma Jana gli rifila un altro sputo in faccia, lo fa sdraiare sisistema le sue gambe sulle spalle e lo penetra di nuovo riprendendo il martellamento con colpi secchi e sonori che scuotono il corpo di Ugo. Intanto Maurice è passato sul lettino di Jean Claude che si è appena svegliato e i due prendono a limonare tra loro con reciproca masturbazione.
Nel frattempo Ugo ha un orgasmo e in quella posizione quasi capovolta lo sperma gli finisce sul petto e sul mento mentre quasi in contemporaneamente sente le viscere riempirsi di abbondante liquido caldo. Jana gli è venuta dentro! La trans si alza in piedi sul lettino e gli sputa di nuovo addosso mentre continua a menarselo furiosamente, con l’altra mano si sistema la fluente capigliatura, quindi protende leggermente in avanti il bacino e inizia a riversare su Ugo, che è sotto di lei, una lenta e lunga pisciata che la sua vittima riceve sul viso, sulle braccia e sul petto come fosse in trance. Quando sente di aver vuotato la vescica dà una breve sgrullata al suo grosso arnese, poi ancora un paio di sputi sul volto di Ugo e l’atmosfera rovente viene rotta dall voce argentina di Maurice che invita tutti a un bel bagno in piscina :” Così raffreddate i bollori, porconi!”, i quattro si tuffano quasi in contemporanea in una festa di schiamazzi e schizzi d’acqua.
Segue…. La strada si inerpica sulla montagne che dominano uno stupendo panorama sulla Costa Azzurra, neanche l’altitudine però riesce a rinfrescare l’aria di quella calda giornata di inizio Luglio. L’Hammer di Dany ruggisce indifferente alla ripida salita, ancora pochi chilometri e sarà alla baita.
Anna però da quando è partita ha un solo pensiero fisso: Dany, la sua freschezza e il suo corpo da gazzella, neanche per un uomo avrebbe fatto tutta quella strada :” Sarei una sciocca se mi prendessi una cotta per quella ragazzina” pensa tra sè e sè mentre si avvicina alla baita. Infatti poche sere prima, a Villa Florence per il compleanno di Maurice, complice un euforizzante Champagne d’annata, si è ritrovata nel buio del parco con la bocca incollata a quella di Dany in un lungo e appassionato bacio saffico e la promessa di rivedersi prima possibile.
L’Hammer si ferma proprio davanti alla baita immersa nel verde degli abeti, un colpo di clacson ed ecco Dany precipitarsi fuori e correre incontro all’amica.
Dany è una stupenda ragazza, studentessa di diciotto anni, capelli neri lunghi liscissimi e setosi, intorno alla fronte un laccetto colorato che la fa sembrare una squaw indiana, guance tonde con simpatiche fossette che compaiono quando sorride, labbra sensuali, occhi marroni senza trucco che donano un velo d’innocenza al suo sguardo, tette piccole con capezzoli irti, fianchi generosi e culo da sogno su gambe alte e agili con coscie perfettamente tornite. Indossa un corto vestito in maglina che lascia quasi completamente scoperte le belle gambe, un paio di ciabattine infradito in cuoio lavorato di tipo orientale che esaltano la delicatezza dei suoi piedini smaltati e una sottile cavigliera d’oro sopra il piede destro. Il tutto le regala un aspetto fresco e sensuale.
Dany abbraccia l’amica e le dà un casto bacetto sulle labbra, Anna pensa che profuma di lilla e di lavanda, quel profumo che le ha fatto girare la testa fin da quella sera a Villa Florence, :” Se c’è una cosa che mi fa impazzire di te sono queste belle guanciotte rotonde” le fa Dany, :” Ma senti chi parla di guanciotte…” risponde pronta Anna, si fanno una risata. Si avviano verso l’ingresso della baita strette una accanto all’altra, Anna passa una mano fugace sul culo dell’amica e spariscono dentro.
All’interno la baita è stupendamente arredata in rigoroso stile rustico, con soggiorno con un grande camino in pietra e la cucina con mestoli e pentole di rame appese ordinatamente alla parete, :” L’ultima volta che sono stata qui è stato a Natale di due anni fa, ricordi? Non me la ricordavo così carina questa casa” dice Anna, :” Mi ricordo, eri vestita da babba natale sexy e avevi i capelli alla Valentina. E ricordo anche che non ti staccavo gli occhi di dosso…” si fanno un’altra risata :” A me sembrava che non li staccassi di dosso a Jacopo!” rispnde Anna. Ridono ancora, :” Com’è finita poi?”, “Lasciamo stare…in mezzo a quella confusione non abbiamo trovato un posto dove poterci appartare, alla fine ci ho fatto l’amore in macchina!” Ridono. Anna prende il borsone con gli abiti e nota come Dany non riesca a distogliere lo sguardo dal suo burroso culo mentre si muove sinuosa e indaffarata con il bagaglio :” Pasticcino, vorrei farmi una doccia”, le fa Anna, :” Vieni, ti porto in bagno” risponde Dany porgendole la mano.
Il bagno è piuttosto grande, tutto in legno, con una prima parte dove ci sono i sanitari divisa da una grande vetrata fumè che separa una wet room con grande diffusore doccia in altro proprio al centro della stanza circondata da panche in legno visto che all’occorrenza si trasforma in sauna finlandese.
Dany sfila il vestito e con movimento lesto si libera del sottile perizoma di pizzo nero che ora sul pavimento sembra un mucchietto di filo arrotolato. Dany sulla porta sgrana gli occhi davanti al corpo nudo dell’amica che ha il vezzo di lasciarsi un baffetto di peli corti e neri sul pube. Anna invece pensa a quanto la fa impazzire il vezzo di Dany di passarsi di tanto in tanto la lingua sulle labbra e un brivido le percorre la schiena. Anna inizia a farsi la doccia e in cuor suo spera che Dany la raggiunga sotto l’acqua ma il cellulare di Dell’amica ha preso e squillare e lei corre in soggiorno per rispondere.
Quando la telefonata ha termine Anna è già in accappatoio :”Era mia mamma, è a Cannes con un amica. Ti saluta!”. Anna annuisce mentre si sfrega i capelli, Dany la squadra da capo a piedi appoggiata allo stipite della porta e le dice :” Voglio fare l’amore con te!” Anna non sembra affatto sorpresa, le sorride, si apre l’accappatoio, la stringe a se e le infila la lingua in bocca per un lungo e appassionato bacio.
Segue…. Ora le due ragazze si sono portate in camera da letto, Anna fa cadere l’accappatoio per mostrare fiera il suo corpo nudo :” Ti amo…” le dice Dany con voce languida. Anna le sfila via il vestito, ora Dany è rimasta solo con un minuscolo g strings bianco con il triangolino sul davanti di pizzo, fa una civettuola piroetta per farsi ammirare e chiede ;” Ti piaccio?”. Anna la fissa con sguardo voglioso, quindi infila un dito tra le l’elastico del g string e la pelle di Dany e tira via strappandolo.
Dany spinge l’amica che cade sul letto, quindi vi si butta sopra coprendola di baci e palpeggiandola ovunque :” Amore..amore…ti voglio!”
Anna apre istintivamente le gambe per accogliere l’amante e i lor pubi prendono a sfregarsi con movimenti rotatori dei bacini, :”Sei mai stata con una donna?” chiede Anna, :” Si, con la mia professoressa di francese” risponde Dany con tono innocente, :” Oh tesoro…anch’io ti voglio, mi stai facendo perdere la testa”.
Dany ora ha preso a leccarle i capezzoli con intensa passione, li lecca, li morde, ne succhia la punta, assapora quell’afrodisiaco sapore dolciastro, quindi scende slinguettando fino all’ombelico della sua amante, vi fa colare dentro un rivolo di saliva che poi beve al suo interno. Ora la sua lingua scivola lentamente sulla figa di Anna finchè non la bacia come fosse una bocca, vi fa roteare la lingua dentro, morde le labbra rugose e tenere, succhia il clitoride come fosse un piccolo fallo, sembra una lesbica esperta.
Anna geme e si dimena, inarca ritmicamente la schiena per offrirsi meglio alla sua amante, si spalanca oscenamente a lei, :” Dio…mi fai morire…mi fai morire!”. Ora Dany le spinge indietro le gambe spalancate per scoprire meglio il buco del culo che prende a lappare con forti schiocchi di lingua, quindi ci infila un dito e torna a dissetarsi degli umori di quella spacca ormai allagata. Anna sente che il suo piacere sta per esplodere, ma vuole restare in bilico sul baratro dell’orgasmo; afferra la testa di Dany e guardandola con occhi innamorati la invita a sedersi sulla sua faccia. Dany avanza carponi sul letto fino a posizionarsi sopra la bocca carnosa della sua amante e a quel punto sente succhiarsi anche l’anima!
Resta per un attimo senza fiato, poi prende a torturarsi i capezzoli di marmo con le unghie fino a sentire dolore, Anna sta esplorando con la punta della lingua ogni piega del suo sesso, leccando le pareti della vagina con intensa carnalità, sente Dany contrarsi ritmicamente, capisce che l’orgasmo le sta arrivando impetuoso. Due, tre zampilli di nettare aspro annunciano l’estasi del piacere di Dany che vibra come una foglia al vento liberandosi di un lungo grido di piacere. Anna beve golosa quel succo afrodisiaco finchè Dany non le crolla accanto esausta e appagata.
Ma ora è la passera di Dany a chiedere giustizia; si gira su un fianco e monta sopra l’amica. Le due manze, anfanando in calore, riprendono a baciarsi scompostamente con rinnovata foia. Ora Anna si è distesa in 69 su Dany e si accanisce su di lei ravanando con la lingua tra spacca e buco del culo assaporando con intensa libidine il rivolo di umori che cola abbondante. Le ficca delicatamente un dito in culo, sente penetrarsi anche lei, le dita chiavano, le lingue leccano.
La sborrata saffica è lenta ma devastante e il delirio dei sensi le travolge meravigliosamente nello stesso istante.
Segue…

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