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Racconti Gay

L’angelo peccatore : 1 anno dopo

By 30 Gennaio 2008Dicembre 16th, 2019No Comments

-IRingrazio anticipatamente coloro che mi hanno scritto e sostenuto nello scrivere , un ringraziamento và a “carino1986 di me2” che mi ha aiutato a raffinare diverse idee. Vi invito a mandarmi suggerimenti e commentiI-

Lo trovò che l’aspettava seduto nella panchina vicino ai bagni pubblici della metro. Era uguale alla foto. Capelli biondi pettinati a spazzola , occhi azzurri e sguardo decisamente nervoso. Anche se era alto 1me78 e decisamente muscoloso era visibilmente a disagio. Indossava una giacca di jeans aperta con sotto una magliettina azzurrina , jeans di buona marca e scarpe da ginnastica care. Aveva il chiaro aspetto di chi era abituato alla vita agiata.
Gli passò di fronte e lo guardò negli occhi. Poi entrò nel bagno.
‘Indosserò una giacchetta di pelle leggera , con sotto una maglietta arancione , pantaloni di stoffa blu scuro e stivaletti neri.’
Il ragazzone si alzò e lo segui nel bagno.
Lo osservò un pò. Dal vivo era molto più attraente che dalla foto. Aveva capelli castani chiarissimi che tiravano all’arancione pettinati a caschetto con diverse ciocche che gli ricadevano sul viso , pelle delicata e chiara , un corpo magro e deliziosamente sinuoso. Anche se i pantaloni non erano strettissimi erano ben visibile le stupende gambe ed il culetto piacevolmente rotondo.
-Senza parole ?- disse Claudio
-Emh… beh… ecco.. dal vivo sei tutta un’altra cosa…-
Il biondo si asciugò il sudore.
-Scusami se ci ho messo tanto , c’era confusione , ma ho trovato i soldi. Gli ho già lasciati a casa. Quindi ora possiamo incominciare.- Col dito gli fece il segno di seguirlo ed entrò in un gabinetto.
‘Andrea.. fai ancora in tempo a tornare a casa… chiama Clara e passa il pomeriggio con lei.. poi magari vai agli allenamenti di futboll…no..niente allenamenti’
Era stato negli spogliatoi dopo l’allenamento che aveva avuto il via la sua ossessione. Andrea , 20 anni di bell’aspetto , religioso , poco inteligente e , a parer suo etero fino alla morte aveva scoperto che il fondoschiena dei maschi gli dava uno strano effetto. Un effetto che solo una ragazza avrebbe dovuto dargli. Da lì incominciarono le sue ossessioni. Andò su internet , vide foto e filmati , si masturbò diverse volte ma poi si ripeteva sempre che era solo una fase. Alla fine decise di ‘testare’ se di una fase transitoria davvero si trattava. Un suo amico dichiaratamente gay gli parlò di questo ragazzino bello come un modello e dal viso d’angelo che offriva il suo bel corpo in cambio di soldi ad una clientela esclusivamente di giovani. Si erano sentiti tramite MSN diverse volte , si erano anche visti in cam. E alla fine avevano preso un appuntamento. Gli aveva lasciato i 200 euro in una busta in un’armadietto della stazione del treno insieme ad un certificato che non aveva nessuna malattia venerea.
Ora era li , a due passi dall’oblio.
‘Torna a casa finch&egrave puoi , poi pega , magari ti svegli e sarai guarito…’ Ma oramai il punto di non ritorno l’aveva passato quando aveva visto quel ragazzo stupendo di persona. Sentiva di desiderarlo più di quanto avesse mai desiderato una ragazza. Entrò nel bagno e si chiuse la porta a chiave alle spalle. Era lì , appoggiato con le spalle alla parete e lo guardava con un sorriso da malevolo seduttore. Gli si avvicinò. Con le mani delicate gli cinse il viso. ‘Allora… io sarò il tuo primo ragazzo ?-
Andrea deglutì nervoso e rispose ‘S..si.. direi di si…-
Claudio si avvicinò di più portando a contatto i loro corpi.
-Se qualcosa di quel che faccio non ti piace dimmelo che smetto- Andrea fece cenno di si.
Le labbra dell’angelo si avvicinarono alle sue. Erano rosa e delicate. Desiderò baciarle. Si avvicinò un pò di più per farlo ma l’angelo si abbassò. Era in ginocchio davanti a lui. Gli tastò il pacco con mano esperta.
-E’ enorme !… di sicuro avrai fatto felici tante ragazzine eh?- Sorrise.
Andrea fece cenno di si. Era troppo nervoso per parlare.
Le candide mani di quel ragazzino gli abbassarono la cerniere e poi i pantaloni. Rimase con su dei grossi boxer color caff&egrave chiaro.
Era ben visibile un’inizio di erezione.
Claudio glielo massaggiò attraverso la stoffa elastica e poi con delicatezza lo portò in bocca. Lo baciò e lo succhiò finch&egrave non crescette ulteriormente.
A quel punto gli abbassò i boxer.
Era un cazzo anormalmente grosso .. non particolarmente bello ma di certo di una lunghezza encomiabile.
L’angelo caduto iniziò a massaggiarglielo.
Crebbe ulteriormente di dimensioni fino a diventare un’asta retta e dura.
‘Se ti piacciono gli uomini il cazzo ti diventa duro , sennò rimane moscio… quella &egrave la prova del fuoco…’ Queste erano state le ultime parole che Donato , l’amico gay di Andrea gli aveva rivolto. Ora il suo cazzo era terribilmente duro , e ciò bastava a confermare i suoi timori… ‘Sono gay’ pensò. Bene .. ora sarebbe potuto tornare a casa e piangere per questa spaventosa scoperta… tuttavia il modo in cui quel ragazzo così bello lo stava toccando lo aveva messo sotto un piacevole inacanesimo. 200 euro per lui , eterno figlio di papà erano niente.. sarebbe veramente potuto andarsene ma no.. voleva arrivare fino in fondo..
-Succhiamelo ti prego…succhiamelo…- Langelo cattivo lo guardò con un misto di piacevole soddisfazzione ed una punta di malevola lussurria.
-E’ parecchio lungo.. temo non mi entrerà tutto in bocca d’una volta sola.-
Andrea fece segno di sì.
Claudio chiuse gli occhi ed inizià a leccarlo. Era lungo , molto , troppo lungo. Ne leccò la base e poi la punta.
Non era scappellato , quindi inserì la lingua nel buchino sulla testa dell’enorme fallo.
Andrea gemette in modo forte ed inaspettato. Alla sua ragazza c’erano voluti almeno 20 tentativi per trovare il punto giusto mentre lui era già sul suo ‘posto di piacere segreto’
Lo leccò di nuovo e vi riinserì la linguetta.
Andrea allungò le mani e cinse quella testa coperta da capelli arancioni.
-Ahh..mi..mi stai facendo godere…così…tanto…-
-E’ questo &egrave niente- Diss&egrave Claudio.
Inserì quel lungo cazzo nella sua bocca.
Non sarebbe riuscito a succhiarlo tutto , era troppo grosso ma ne mandò una notevole porzione in fondo alla gola.
Andrea ansimò di nuovo. Poi di nuovo.
-V…veramente sei..mmh bravissimo-
Claudio continuò il suo lavoro senza badare a niente.
Andrea gli massaggiò i capelli. Quel ragazzo era così bravo… ma anche così carino. Desiderò averlo conosciuto in un altro momento in un’altra occasione.
Avrebbe desiderato invitarlo ad uscire ed offrirgli qualcosa da bere come faceva ogni sabato con la sua ragazza. Ma no. Quello stupendo esemplare di ragazzo era lì solo per soldi. E lui.. beh .. lui era così confuso.
-Sei carino..- si azzardò a dire.
Claudio alzò lo sguardo. Quel ragazzone gli faceva così tanta tenerezza. Era grande , poco sveglio… ma in sostanza si vedeva che era di buon animo , e come tutti i ragazzi che scoprivano l’attrazzione per l’altro sesso era nervoso ed impacciato.
-Grazie ‘ Claudio fece il sorriso più dolce che pot&egrave.
Si alzò e lo guardò negli occhi. ‘Se non fosse che sto lavorando qui giù un bacio te lo darei- sorrise. Stava per riabbassarsi quando sentì Andrea rispondere. ‘Beh non ci sono probblemi…cio&egrave…anche con la mia ragazza..ecco..- Claudio sorrise , rialzò e lo guardò negli occhi. Poi avvicinò lentamente le sue labbra a quelle del ragazz. Non baciava mai i ‘clienti’ loro , che avevano soldi in abbondanza da spendere per un rapporto con un ragazzo come lui….
-Vuoi davvero baciare un uomo ?- Chiese in tono serio.
‘Come puoi baciare un’altro uomo Anndrea ! Sei malato! Cosa direbbe tua madre , il tuo parroco il tuo allenatore il tuo….’ Non aveva ancora finito di concludere quel pensiero che le sue labbra si erano già schiuse su quelle di Claudio. Lo baciò in modo dolce e passionale mentre lo traeva a se.
Allungò la mano e lo tastò tra le gambe , poi tra le natiche. Dio se gli piaceva quel ragazzino.
-Ti andrebbe di….- lasciò la frase in sospeso.
Andrea sudò. ‘Se ti va….- Il ragazzino si appoggiò contro la parete mettendo in bella mostra ill fondoschiena.
Il forzuto giocatore di calcio lo fissò per un pò… poi decise di passare all’azzione. Gli abbassò lentamente i pantaloni , rimase in contemplazione del culetto del ragazzino.Indossava un piccolissimo perizoma in pelle che lasciava in bella vista le sue grazie lo abbassò ed iniziò a massaggiarlo.
Era per colpa del fondoschiena di un suo compagno di allenamenti se era entrato in questo oblio.
Lo accarezzò con gentilezza e poi con desiderio. Era così sodo e rifinito.. ed anche meglio di quello di Clara. Adesso che ci pensava , tutto in quel ragazino minuto e delicato superava la sua ragazza , era più carino , dall’aspetto più dolce , sapeva dargli molto più piacere e baciava benissimo.
Guardò ancora quelle chiappe sode e quel piccolo filo nero del perizoma che passava tra le natiche.
Fu preso da un’irresistibile desiderio…
Si inginocchiò , e catturato da una forza mostruosa che veniva dal suo più profondo inconscio iniziò a leccare quel leggero filo che passava in mezzo a quel così bel culo.
La lingua calda e piacevolmente ruvida di Andrea diede una sensazione di solletico e piacere a Claudio costringendo il suo corpo a tremare. Si immaginava di dover essere penetrato ma quel nuovo piacere era così volgarmente irresistibile..
-Mmmmh… Andrea… ti prego non troppo forte mhhhh-
Andrea abbassò l’intimo al ragazzo e continuò col suo lavoro rassicurato da diversi gemiti che il suo lavoro stava dando effetto. Poi si alzò. ‘Allora…posso…?- chiese titubante
Claudio girò leggermente il volto in modo da poterlo vedere negli occhi. ‘Si , ma non esagerare… non penso che entrerà tutto- disse sorridendo.
Andrea era completamente assorto da ciò che stava facendo. Normalmente fare sesso con un’altro ragazzo gli sarebbe sembrato anormale e disgustoso. Eppure ora gli sembrava così naturale.
Mise le mani sulle spalle del ragazzo e lo penetrò lentamente. Era difficile entrare… le sue dimensioni non facilitavano tanto. Poi finalmente sentì di essere entrato abbastanza perch&egrave entrambi potessero godere.
Iniziò a penetrarlo dolcemente. Cielo..che piacere…era decisamente meglio del sesso tradizionale…
Sentì che Claudio stava respirando intensamente… iniziò a spingere dentro e fuori , prima lentamente…poi sempre più veloce. Più spingeva e più sentiva il piacere venirgli al cervello.
-Mhhhh….Andrea…sei stupendo…- Disse Claudio iniziando a gemere. Nonostante le dimensioni di Andrea il piacere era veramente enorme.
In poco tempo iniziò a gemere in modo sempre più forte.
Il pene del calciatore lo stava mandando sulle stelle , entrando ed uscendo in modo forte e deciso.
-Agh…mmhhh..dai..più forte….-
-Cielo…mmm sei stupendo..ohhh cazzo vengo..!-
Andrea spinse fino in fondo , sprofondando in quel ragazzo così fantastico.
Poco dopo un caldo fiotto riempì Claudio che venne quasi subito.
Andrea uscì dal ragazzo e si accostò alla parete acccanto.
Prese fiato e poi lo guardò mentre con estrema tranquillità si puliva e si rivestiva come se niente fosse.
-Ci rivedremmo ancora?- Chiese con un leggero nervosismo.
-Non dò mai appuntamento allo stesso cliente per più di una volta , mi spiace-
Quella era la sua regola. Nel bene o nel male in quella discutibile occupazzione andavano scelti dei parametri assai complessi se si volevano evitare guai.
-Quindi..non ci vedremo più ?- Andrea era chiaramente dispiaciuto. Aveva appena toccato il cielo con un dito ed ora che aveva provato le gioie di amare un’altro uomo si sarebbe ritrovato catapultato nella vita di sempre…
Claudio si accorse di come stava e gli si avvicinò gentilmente. Gli diede un innocente bacio sulla guancia.
-Ora che sai cosa ti piace… cercati qualcuno con cui dividere la vita , qualcuno che ti ami , &egrave il modo migliore per accettarsi-
-E… tu..ora..per te non &egrave successo niente tra di noi?- disse Andrea evidentemente imbarazzato.
-Senti.. per me &egrave un mestiere.. non ho scelta , o faccio questo o non campo…-
-Si ma io.. cio&egrave.. potrei.. ecco.. potrei star con te e.. magari.. potremmo avere una relazione più…-
Claudio si sentì in colpa con se stesso. Aveva fatto provare qualcosa di così speciale a quel ragazzo che fino al giorno prima si sarebbe definito ‘eterissimo’ ed ora lo abbandonava ai suoi dubbi ed alle sue incertezze.
-Quelli come me…- disse ‘Quelli come me.. non abbiamo un cuore.. facciamo questo perch&egrave &egrave un modo d’andare avanti… io non posso più amare nessuno Andrea.-
Si ricordò il suo passato. Un breve scorcio della bellissima vita tranquilla e sicura che gli era stata strappata via per sempre…
-Buona fortuna…- detto quello uscì dal bagno lasciando quel grande e grosso ragazzo dal domani sicuro e scritto nella nebbia dei dubbi e dei sensi di colpa. Quelli come Andrea potevano andare avanti in un mondo che nel bene o nel male lo avrebbe sostenuto. Aveva genitori amici e soldi.
Claudio invece tornò tra le sbarre della peggiore prigione che un uomo possa avere.
La propria vita.

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