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Racconti Gay

l’architetto (4)

By 29 Agosto 2011Dicembre 16th, 2019No Comments

I giorni sono trascorsi uguali per dieci giorni: da mattina a sera in cantiere e poi a casa dell’architetto per scoparlo. Vladi ormai era parte del nostro piccolo gruppo. L’architetto ci ha dato una chiave di casa sua per non lasciare sempre la porta socchiusa mentre è in nostra attesa. Si fa trovare sempre nudo e pronto a soddisfare le nostra richieste. Vladi è diventato un vero appassionato e fa a gara con Nino per trovare nuove posizioni in cui inculare l’architetto. A volte esagerano ed io mi sento quasi in imbarazzo ma l’architetto non si lamenta mai. Vladi pensa che solo i veri maschi devono avere il cazzo duro, quindi pretende che l’architetto ce l’abbia mollo mentre viene scopato ma il porco è sempre voglioso e solo a guardarci si eccita. Una delle scorse sere Vladi si è impuntato su questa cosa. Ha fatto coricare l’architetto di schiena sul materasso con la testa che pendeva al’infuori e mentre Nino gli scopava letteralmente la gola lui ha iniziato a schiaffeggiargli il cazzo per farlo diventare molle. Nino era sempre più infoiato nella monta tanto che dalla bocca dell’architetto colava fuori una gran quantità di saliva ed emetteva dei grugniti tali che temevo soffocasse, per fortuna ogni tanto Nino lo lasciava respirare un po’ ma il cazzo non accennava a diventare molle. Vladi ha deciso di colpirlo con un cucchiaio di legno che ha trovato in cucina ed i colpi arrivavano anche sui coglioni facendolo gemere sempre più forte mentre il cazzo di Nino gli entrava in bocca a gran velocità. Solo quando con una mano Vladi gli ha stritolato i coglioni con le sue grosse mani il cazzo è diventato molle’così, molto soddisfatto del suo lavoro, ha deciso di continuare a tenerli schiacciati mentre l’architetto si è messo a pecorina con le gambe molto larghe. Nino ha ripreso a scopargli la bocca ed io ho potuto finalmente incularlo mentre Vladi restava di lato a strizzargli i coglioni ed effettivamente questa tecnica gli faceva restare moscio il cazzo. Nino improvvisamente si è tolto ed è andato a cercare qualcosa nello zainetto che porta sempre con sé con i vestiti di ricambio ed è tornato in camera con la matassina di spago che usiamo in cantiere. Abbiamo fatto mettere in ginocchio sul letto l’architetto mentre io ho lasciato il cazzo dentro al suo culo e Nino e Vladi gli hanno legato stretto il cazzo assieme ai coglioni con lo spago. Lui ha cercato di opporsi a parole ma non si è mosso. ‘le buttane non devono godere di cazzo ma di culo e tu buttana sei! Senza il cazzo saresti una vera buttana da marciapiede!’ Ora noi tre eravamo di nuovo liberi di muoverci come volevamo. L’ho scopato ancora un po’ poi ci siamo dati il turno dentro al suo culo che sbodava come una fontana. Il buco è talmente largo che ormai anche il cazzo di Vladi entra senza trovare resistenza per cui per divertirci facciamo sempre la doppia inculata, allora sì che i cazzi fanno attrito contro le pareti del suo intestino!! Quella sera, a turno, ogni volta che stavamo per sborrare gli abbiamo infilato il cazzo in bocca e lui ha ingoiato tutto quanto. Nino e Vladi lo sculacciano sempre forte e gli pizzicano i capezzoli e glieli tirano per tutta la sera tanto che ormai sono sempre un poco gonfi. L’altra sera Vladi era davvero su di giri ed anche dopo tre sborrate aveva ancora il cazzo duro ed ha ricominciato a scoparlo mentre io e Nino ci riposavamo su due sedie attorno al tetto bevendo una birra. Quando Nino ha finito la sua birra si è alzato ed ha dato la bottiglietta a Vladi ‘ficcagliela in culo a questa buttanazza del cazzo, vediamo se gli entra!’ ‘certo che entra, i nostri cazzi assieme sono più grossi ma ci provo” e con un bel colpo deciso la bottiglia è entrata nel culo dell’architetto che ha emesso uno dei suoi soliti urletti di dolore e piacere. ‘che grossa’è troppo grossa’.muovila piano’.muovila piano’.’ Ma Vladi lo scopava tutt’altro che piano e poi gliel’ha infilata dalla parte del fondo ed è andato avanti per almeno dieci minuti. Quando l’ha tolta il buco del culo era largo come non lo avevo mai visto. ‘minchia che buttana porca che sei architetto, tieni il culo sfondato come la peggior vacca da monta!!’ a Nino diverte insultarlo mentre lo scopiamo ma sono certo che anche a lui faccia piacere essere trattato da troia, infatti ha appoggiato la faccia sul materasso e con le mani si è tenuto larghe le chiappe per mettere in mostra il culo sfondato e guardandoci con la sua espressione da porca ci ha detto ‘ho voglia di cazzo” così lo abbiamo inculato ancora tutti quanti. Nino doveva tornare a casa per non far incazzare sua moglie ma ha telefonato trovando una scusa così ci siamo fermati ancora perché Vladi ci ha chiesto il permesso di chiamare un suo amico marocchino per fargli scopare l’architetto. Ovviamente io e Nino abbiamo acconsentito. Noi tre ci siamo riposati ma l’architetto ha dovuto tenere in culo la bottiglia. Quando è arrivato Hassan e lo ha visto con la bottiglia in culo ha iniziato a ridere dicendo qualcosa di incomprensibile nella sua lingua che però ha fatto ridere anche noi. Ha un bel corpo muscoloso e sodo di chi è abituato a lavorare duro ed in suo cazzo è un bel paletto scurissimo. Ha subito tolto la bottiglia ed ha iniziato a cavalcarlo con grande velocità. Ed abbiamo scoperto cosa significa la parola ‘resistenza’: trenta minuti di cavalcata furibonda prima di sborrare’davvero incredibile. L’architetto gemeva e sbavava e si lamentava ma noi tre eravamo attorno a lui ed a turno gli abbiamo infilato il cazzo in bocca e Nino gli ha arrossato tutta la pelle della schiena e del culo con continue sculacciate. Abbiamo fatto vedere ad Hassan che riesce a prendere due cazzi in culo ed ha di nuovo commentato in arabo ma direi che il suo pensiero è stato chiaro a tutti. Adesso siamo in quattro a scoparlo e lui è felice.

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