Serena e Mariolino tornarono a casa sconvolti, lei per quel che aveva subito e il figlio per aver assistito ad un susseguirsi di scene pornografiche con protagonista la bellissima mamma.
Purtroppo le allusioni del Rosso non erano campate per aria, Mariolino aveva avuto una serie continua di erezioni mentre era costretto a guardare lo spettacolo osceno ed il pisello gli era rimasto lungo e duro, tanto da fargli male.
Arrivati a casa, Serena si accorse dello stato in cui si trovava ancora il figlio.
“Mariolino, ma davvero ti sei eccitato guardando quello che mi facevano ?!?”
Mariolino non rispose ma il suo cazzo parlava per lui.
“Dimmi, ti fa male ?” disse la donna prendendogli amorevolmente in mano il pene.
“Un po'” rispose il ragazzo, arrossendo per l’imbarazzo,
Serena non ebbe altra scelta che aiutarlo a scaricare l’eccitazione e cominciò a fargli una sega muovendo delicatamente la mano su e giù.
“Grazie mamma” disse Mariolino riconoscente “Sei proprio bellissima” aggiunse subito dopo guardandole le tette.
“Ti piacciono davvero ? Vabbe’ per questa volta puoi toccarle” assenti’ Serena.
Mariolino allungò subito le mani sulle tette della madre, ne apprezzo’ la consistenza ed al tempo stesso la morbidezza di quella carne bianca e perfetta, simile all’avorio.
Si distese sul tappeto mentre la madre lo segava stando seduta vicino a lui, in questa posizione aveva accesso facile anche alle cosce della madre e pensò bene di approfittarne.
“Maialino, non è che ti allarghi un po’ troppo ?” sorrise Serena, ma lo lasciò fare mentre le accarezzava i piedi e le gambe permettendogli di arrivare fino alla patatina morbida e depilata.
Pochi minuti e Mariolino finalmente raggiunse l’orgasmo sborrando sulla mano di Serena.
“Su, andiamo a farci la doccia che tra un po’ torna papà e non deve trovarci in queste condizioni”.
La notte Serena non riusciva a dormire: non solo non aveva vendicato il figlio ma essa stessa era stata sottoposta alle più perverse voglie sessuali del Rosso e di tutta la sua banda. Ma quel che è peggio quei maiali avevano anche fatto in modo che lei stessa fosse coinvolta in quel gioco osceno portandola più volte all’orgasmo.
La cosa non poteva finire in quel modo, il Rosso doveva ricevere una lezione …
Nel pensare queste cose Serena si rigirava nel letto, al punto che Piero si svegliò.
“Amore, cos’hai ?” le chiese premuroso come sempre.
“Nnniente ….” abbozzo’ la donna senza troppa convinzione …
“Beh, e’ successa una cosa oggi, però non so se raccontartela …”
“Ma certo che devi, tesoro mio” la tranquillizzo’ il marito pensando che avesse avuto il solito diverbio con la vicina.
“E’ un po’ difficile da raccontare, promettimi di non arrabbiarti …”
Piero assicuro’ che non si sarebbe alterato, del resto il soprannome di “Precisino” se l’era guadagnato in tanti anni di reazioni misurate senza mai avere troppi slanci emotivi.
La moglie racconto’ tutto, dello sgarbo fatto a Mariolino dal Rosso e della sciagurata decisione di andare da sola a farsi giustizia. Elenco’ tutte le sevizie sessuali che il Rosso e la sua banda le avevano fatto e non omise nemmeno i particolari sui tanti modi in cui l’avevano posseduta e degli orgasmi cui l’avevano obbligata.
Piero ascoltò in silenzio, era come in tranche … Finito il racconto rimase qualche secondo immobile poi con un filo di voce si limitò a “Ma … è tutto vero ?????”.
“Purtroppo si, tesoro. Mi hanno trattata come una gran puttana e mi hanno anche fatta venire … Non so come sia potuto accadere …”.
Passarono gran parte della notte a discutere su cosa fosse meglio fare, poi Piero ebbe un sussulto di orgoglio e annuncio’ che avrebbe affrontato il Rosso da uomo a uomo per vendicare l’affronto fatto alla mogliettina. Era sicuro che vedendosi contro un uomo adulto il Rosso e gli altri ragazzi avrebbero battuto in ritirata.
La sera successiva salirono tutti e tre in macchina e si diressero verso l’officina.
“Sistemiamo questa storia una volta per tutte” fece Piero, sicuro, a Serena e a Mariolino “vedrete quei teppistelli come si metteranno paura”.
Il Rosso e gli altri erano nel cortile dell’officina quando videro entrare la macchina. Dapprima la scambiarono per quella di qualche cliente bisognoso del meccanico poi però riconobbero dai finestrini Serena e Mariolino.
I tre scesero dall’auto, i ragazzi erano immobili e stupiti.
“Chi e’ quello stronzo che si fa chiamare il Rosso ?” esclamò Piero, con una leggera insicurezza nella voce.
“Sono io, s-t-r-o-n-z-o !” replicò il Rosso scandendo bene l’epiteto “E tu chi saresti ?”
“Sono il marito di Serena ed il padre di Mariolino che hai offeso senza ritegno”.
Il Rosso scoppiò a ridere: “Ragazzi, ecco il cornutone di cui ci siamo scopati tutti la bella mogliettina ! Ma che piacere conoscerti, sei venuto a contare quanti cazzi si e’ presa ieri tua moglie ? Beh, comunque devi moltiplicare almeno per tre perché ce la siamo fatta tutti in bocca, nel culo e nella figa … Ah, a proposito, complimenti per la rasatura, davvero splendida, così depilata me la sono sognata stanotte”.
Piero perse il controllo e si avvento’ sul Rosso per dargli una lezione, purtroppo la banda non era molto avvezza a comportamenti leali e corretti nemmeno nella lotta.
Piero fu immobilizzato da tre ragazzi mentre gli altri prendevano Serena e Mariolino: l’intera famiglia venne trascinata nel capannone, esattamente nella stanza in cui il giorno prima avevano fatto scempio dell’onore di Serena.
“Hai fatto una gran cazzata” disse il Rosso a Piero “Venire qui da solo e portandosi dietro moglie e figlio. Sei proprio un imbecille”.
Li fece legare tutti e tre, poi ordinò a Serena di spogliarsi nuda.
“Oggi lo spettacolo sara’ anche meglio di ieri, forza troietta fai vedere a tuo marito come sei capace di farci arrapare tutti”.
“Vaffanculo stronzo” replicò la donna decisa a non ripetere le performance del giorno precedente.
Il Rosso si avvicinò a Piero, gli slaccio’ i pantaloni e glieli abbassò insieme alle mutande poi gli afferrò i testicoli e cominciò a stringere.
Piero lancio’ un urlo e si piego’ in due per il dolore.
“O ti spogli o lo spettacolo comincia con una castrazione” sentenzio’ il Rosso.
Serena dovette obbedire.
Si tolse la maglietta, poi la gonna e le scarpe. In mezzo alle urla ed agli sconci complimenti dei ragazzi si tolse infine il reggiseno e lascio’ cadere le mutandine.
Il Rosso la prese dolcemente per mano e la portò sul letto facendola sdraiare.
Le accarezzo’ il viso e le tette sfiorandole la pelle con le dita, delicatamente, poi la bacio’ sulla bocca.
“Piero, per favore, fai qualcosa !” disse la donna, preoccupata di dover ripetere l’esperienza sconvolgente del giorno prima.
“Ho capito, conosco i tipi come voi, non mi spaventate” si fece coraggio Piero “Ditemi quanto volete e la facciamo finita”.
“No, non hai capito un cazzo, cornuto!” ringhio’ il Rosso “A noi piace divertirci e stasera ci sara’ uno spettacolo eccezionale”.
“Fatti vedere bene, troia, solleva le gambe !” ordinò’ a Serena.
La donna obbedi’ e, da sdraiata, sollevo’ le gambe in aria, tenendo le cosce con le mani.
Così messa, si vedevano bene la passerina depilata, il bel culo e le cosce tese: era davvero una posizione eccitante ed ebbe subito effetto sui ragazzi della banda che avevano ancora negli occhi le oscenita’ del giorno precedente con quella stupenda femmina a loro totale disposizione.
Il Rosso le ordino’ di restare in quella posizione e ricominciò ad accarezzarla, infilandole le dita nella passerina.
Piero guardava la moglie inebetito, incerto tra l’ammirazione di quella bellezza eccitante e la preoccupazione per la piega che stavano prendendo le cose.
Peraltro – nonostante la rabbia per avere la moglie nuda davanti a una banda di ragazzini eccitati – sentiva una leggera eccitazione.
Il Rosso si accorse del maggior turgore del cazzo di Piero: “Spogliatelo del tutto” ordino’.
Piero rimase completamente nudo e con le mani legate, davanti al letto su cui la sua bellissima mogliettina stava nuda e con le gambe in posizione oscena.
Il Rosso ed uno dei ragazzi si sistemarono sul letto, uno sdraiato sotto a Serena ed il Rosso sopra: la presero in due contemporaneamente, il ragazzo nel culo e il Rosso nella figa e, di nuovo, Serena comincio’ a bagnarsi e ad eccitarsi. Cercava di non guardare negli occhi il marito ma, nonostante l’imbarazzo, non pote’ trattenersi dall’emettere gemiti di piacere man mano che l’azione congiunta dei due ragazzi la avvicinava all’orgasmo.
Piero non pote’ fare a meno di guardare la scena e, nonostante si sforzasse di reprimere l’eccitazione per quella situazione oscena, non riuscì a fermare l’erezione che gli stava indurendo ed allungando il pene in maniera scandalosamente vergognosa.
Il Rosso si staccò da Serena e si avvicinò al marito: “Che ti dicevo ? Bello lo spettacolo eh ?” e gli afferrò il pene duro, scappellandolo definitivamente.
“Noooo!” fece Piero disperato ma il Rosso non era tipo da impietosirsi e cominciò a segarlo, ordinando nel frattempo ai suoi compagni di “prendersi cura” della bella Serena.
Questi non si fecero certo pregare ed in breve Serena venne nuovamente ricoperta da una selva di mani eccitate che la palpavano in tutto il corpo, penetrandola – ma sempre con grande delicatezza – per portarla all’orgasmo.
Piero non sapeva proprio come fare: aveva la moglie nuda davanti a sé e preda indifesa di un branco di porcellini assatanati, tuttavia tra il dover vedere quelle scene di sesso con una donna così bella ed esser nudo con il pisello lungo davanti a tutti e per di più segato con delicatezza da quel ragazzo sfrontato, l’uomo non riuscì ad evitare di eccitarsi e di provare piacere.
Ma il Rosso, oltre che delinquente, era anche un gran bastardo e voleva davvero divertirsi nella maniera più oscena con le sue vittime.
Decise che anche Piero meritava una bella lubrificata al culo e gli spalmo’ la crema in mezzo alle chiappe.
Piero capì subito il pericolo che correva ma aveva le mani legate, provò a serrare i glutei ma fece solo sorridere il teppistello.
“Ehi, non stringere, vedrai che ti piacera'”.
Serena era sempre più sconvolta, da un lato era tornata nell’inferno di sesso e oscenità del giorno prima, dall’altro ora c’era anche suo marito, colui che avrebbe dovuto difendere il suo onore era legato nudo, in piena erezione e stava per essere … non oso’ nemmeno pensarci.
“Rosso ti prego, lascialo stare! Non inculare mio marito, non ti basta quello che state facendo a me ?”
La risposta del Rosso fu il suo dito medio che penetrava deciso nell’ano di Piero che accolse l’intruso con un “Ohhhh!”.
Piero chiuse gli occhi, un po’ per la vergogna e un po’ perché. … purtroppo quel bastardo era proprio bravo a portare le sue vittime al punto che desiderava: con una mano continuava il delicato massaggio al pene durissimo dell’uomo mentre con l’altra gli stava facendo il culo.
Ordinò di far avvicinare Serena e due ragazzi la portarono di fronte al povero marito.
“Dai Serena fai la brava mogliettina: bacialo in bocca!”
Serena dovette obbedire e, sottoposto a tutte quelle stimolazioni Piero alla fine capitolo’ e venne con una copiosa sborrata e un corollario di gemiti liberatori.
Aveva goduto come un porco vedendo la moglie violata e lui stesso abusato da quei ragazzi perversi, ma non gli era stato possibile opporsi a tutto questo.
Ma non era finita, il Rosso voleva umiliarlo come uomo, dimostrare alla bellissima Serena che era lui il maschio dominante in quella situazione.
Fece stendere Piero sul letto ed obbligo’ Serena a sedersi accanto, poi riempi’ di nuovo di crema il culo del suo compagno e ordino’ ai ragazzi di inchiappettarselo tutti, uno dopo l’altro.
E così avvenne, i ragazzi si coricavano sopra Piero e, tra le suppliche e le minacce dell’uomo, lo sodomizzarono a turno, palpandogli le palle ed il pene come ulteriore segno di dominazione.
Piero era sconvolto, gli doleva il culo violato, aveva perso ormai ogni senso dell’onore nei confronti della moglie che assisteva sconsolata alla scempio del suo uomo.
Ma la cosa più terribile era che con questo trattamento il cazzo di Piero si era nuovamente eretto: il Rosso se ne accorse.
“Tu non sei degno di una strafiga come tua moglie, non te la meriti”.
“Serena, allunga le gambe e metti i piedi davanti alla faccia del maiale” ordino’ il Rosso.
Serena obbedi’ agli ordini e mise i suoi splendidi piedini all’altezza della bocca del povero maritino.
“Leccali !” fece secco il Rosso a Piero, che obbedi’ prontamente prendendo in bocca il piede della moglie.
Pochi minuti di quel trattamento e all’ennesimo massaggio al pisello fattogli dal sodomizzatore di turno Piero ebbe un altro orgasmo.
Aveva il culo pieno di sborra, i ragazzi si scaricavano uno dopo l’altro dentro di lui.
Non contento, il Rosso gli impose di prendere in bocca i cazzi di tutta la banda ed il povero Piero dovette così subire – davanti agli occhi di Serena – anche l’umiliazione di spompinare quei ragazzotti sadici che, mentre lui succhiava e leccava i loro cazzi, si divertivano ad avvilirlo ancora di più palpandogli continuamente i genitali, strizzandogli i testicoli e tenendogli costantemente scappellato il pene, provocandogli così nuove imbarazzanti erezioni.
Spossato e ormai psicologicamente sconfitto e sottomesso, Piero venne accantonato dal Rosso e dagli altri.
Ormai il Rosso si sentiva padrone della situazione, il maschio dominante: si corico’ nel letto di fianco a Serena e la bacio’ con passione e tenerezza, come fosse la sua fidanzata e …. Serena – ormai domata – corrispose, al punto da cingere con le cosce i fianchi del ragazzo ed iniziare così un nuovo ed intenso amplesso.
Il Rosso si alzo’ dal letto e guardo’ dritto negli occhi Piero.
“Tua moglie e’ un’amante fantastica, me la scoperei per tutta la notte, però devo pensare anche a Mariolino, sai lo vedo un po’ trascurato ..”
In effetti Mariolino era rimasto in disparte ma aveva potuto vedere tutto.
Il Rosso lo fece alzare e lo portò sul letto senza che Serena, sdraiata con il culo all’aria e con il viso voltato dall’altra parte se ne potesse accorgere.
“Bendatele gli occhi” ordinò il Rosso ai suoi.
Poi, sussurro’ piano all’orecchio di Mariolino l’impensabile ….
“Ho visto come guardavi la tua mammina mentre c’è la scopavamo e che la scena non ti e’ dispiaciuta” guardandogli il pisello bello lungo e dritto.
“Sai cosa facciamo ora ? Teniamo la tua mamma ferma e bendata e tu puoi fare quello che vuoi con il suo bel culo!”.
Mariolino era completamente nel pallone, il Rosso non gli diede il tempo di rispondere: insieme ad uno dei ragazzi afferrarono i polsi di Serena e la tennero ferma sul letto.
Mariolino stette immobile per un attimo, poi la voglia prese il sopravvento su ogni scrupolo morale.
Cominciò a toccare il corpo della sua mamma, così bella, nuda e …. disponibile.
Accarezzò quelle cosce meravigliose che tante volte aveva spiato mentre Serena faceva il bagno o si spalmava la crema rassodante, si spinse fino a toccarle il culo, perdendosi nel solco tra i bellissimi glutei marmorei.
Poi, ormai trascinato dall’eccitazione, si sdraio’ sul corpo di Serena, si portò con il pisellino durissimo all’altezza dell’ano della donna e, approfittando dell’ampia lubrificazione, la inculo’ spingendole dentro tutto il cazzo.
La monto’ con un misto di paura e di eccitazione, come spesso accade quando si fa una cosa proibita che dà un forte piacere, accarezzandole i fianchi e la schiena.
Alla fine venne, scaricando lo sperma nel culo della mamma.
Per il Rosso poteva bastare, fece scendere Mariolino dal letto e, in silenzio, lasciò liberi Serena, il marito e Mariolino che – dopo tre ore da quando erano arrivati – risalirono in macchina e tornarono a casa.
I personaggi di questo racconto di fantasia sono maggiorenni
Molto interessante un buon seguito del Rosso con invito a cena in casa di Serena