Skip to main content
Racconti Gay

Nicola e le sue donne

By 26 Luglio 2008Dicembre 16th, 2019No Comments

Ho conosciuto Gabriela per caso,leggendo un suo post su un forum d’attualità,e subito sono rimasto colpito dalla sua intelligenza e sensibilità.
Così le ho scritto una mail complimentandomi con lei,ma non sperando molto in una sua risposta che invece &egrave arrivata la sera dopo.
Abbiamo cominciato a scriverci,all’inizio restavamo sul generico,ma col tempo ci siamo aperti sempre di più l’un l’altro.
Scopro così che &egrave argentina e che in Italia per studiare,ma sono sempre più preso dalla dolcezza delle sue lettere,che trasmettono un amore verso il prossimo raro nei giovani d’oggi.
Fino a quando lei non mi ha chiesto dei consigli di fotografia e così le ho chiesto se per lei non c’erano dei problemi a chattare,in modo d’avere un dialogo più diretto,non conoscendo la sua preparazione in materia.
Gabriela dopo qualche tentennamento ha accettato lasciandomi il suo account MSN e la sera dopo ci siamo connessi per scambiare due parole.
Quello che subito mi ha colpito &egrave che &egrave stata lei a voler usare la web-cam,e appena l’ho vista mi &egrave preso un colpo.
Gabriela &egrave bellissima,una ragazza da copertina,con una naturalezza unica,non come quelle che sentendosi carine se la tirano neanche fossero delle top-model.
I capelli biondi e ricci fanno da contorno ad un viso acqua e sapone,molto fine nei lineamenti, appena sottolineati da un trucco leggero.
Dopo che mi sono ripreso dallo choc abbiamo cominciato a parlare,partendo dalla fotografia e passando dagli argomenti più disparati fino ad arrivare al sesso.
Così abbiamo scoperto che nessuno dei due aveva il minimo legame sentimentale,e se ciò e’ normale per me,l’ho trovato strano per lei,cosi’ giovane e bella.
Ad un certo punto lei mi ha chiesto il perch&egrave non avessi da tempo una seria relazione,e così le ho confessato il mio ‘problemino’.
‘Vedi Gabriela,io non &egrave che sia molto dotato,anzi a dirla tutta ce l’ho proprio piccolo.’
‘Si va bene,ma qualcosa avrai pur sempre in mezzo alle gambe,e poi non sono certo le dimensioni che contano.’
‘E che &egrave proprio come se non ci fosse,non &egrave che non c’abbia provato,ma i risultati sono stati miseri,ho provato anche con una prostituta,non mi vergogno a dirlo,ma neanche lei &egrave riuscita nel miracolo.’
‘Ma allora cosa fai ?’
‘Beh ho scoperto che ho un indole sottomessa e che mi piace essere passivo,anche se non sono mai stato con un uomo perch&egrave in fondo non mi piacciono.’
Gabriela ha allora cominciato a stuzzicarmi,ma senza scadere in volgarità fino a chiedermi una prova tangibile di quello che dicevo.
‘Non vorrai mica guardamelo ?’
‘Sai la curiosità me l’hai messa,però se ti vergogni lasciamo stare.’
‘No e’ che poi ti metti a ridere e io mi trovo in imbarazzo.’
‘Guarda prometto,anzi giuro,che non riderò,qualunque cosa veda.’
Cosi’ mi sono alzato in piedi e mi sono abbassato i boxer facendole vedere il mio ‘pacco’.
Lei all’inizio &egrave rimasta senza parole,vedevo che si tratteneva dal ridere come promesso,ma di certo non mi sarei mai aspettato quel commento.
‘Nicola lo sai che ce l’ho più grosso io.’
Sono subito andato il tilt,all’inizio credevo si riferisse alle dimensioni del suo clito,ma pensandoci bene non poteva averlo così enorme. Poi con un po’ di coraggio le ho chiesto una spiegazione.
‘Come ce l’hai più grosso tu,non &egrave possibile.’
‘Ma allora non l’hai ancora capito ?’
‘Capito cosa,Gabriela spiegati meglio che non ci sto più capendo un bel niente.’
‘Nicola io sono una trans.’
Me lo ha detto come se fosse la cosa più naturale del mondo,lei una bellissima ragazza con una mazza più grande della mia,anche se a essere sinceri non &egrave che ci voglia molto a battermi per dimensioni.
‘Dai non prendermi per il culo,tanto non ci credo.’
Lei non ha risposto,si &egrave solo alzata e tirata su la gonna e giù il perizoma,mostrandomi un cazzo enorme.
‘Cazzo ma allora &egrave vero !’
‘Certo stupidino,ora ci credi ?’
‘Si e come non potrei.’
Dopo essersi riseduta ha cominciato a parlarmi di lei,ma nel mio cervello c’era solo la foto del suo pene,che anche se a riposo,mi aveva sconvolto.
Alla fine trovai il coraggio che forse non ho mai avuto.
‘Gabriela,io ti devo vedere.’
‘Perch&egrave ?’
‘Voglio essere tuo,il tuo cagnolino ti prego non dirmi di no.’
Lei ha iniziato a tentennare,la le mie richieste sono diventate tanto pressanti da farla cedere.
‘Va bene,domani ho un paio d’ore libere,vieni tu da me,ma mettiti in testa niente sesso,prendere o lasciare.’
‘Si d’accordo come vuoi tu.’
Così mi ha lasciato il suo indirizzo e ci siamo lasciati con la promessa di rivederci,questa volta sul serio,il giorno dopo.
Avrei subito voglia di mettermi un plug nel culo,ma perch&egrave farlo,in fondo spero che domani lei mi prenda come sogno per tutta la notte

Prima di andare da lei mi preparo con cura,doccia,barba,un po’ di profumo non troppo forte,ma soprattutto mi depilo completamente,non lasciando neanche un pelo intorno al mio cazzetto e sul culo.
Quando arrivo mi apre con un sorriso,dal vivo &egrave ancora più bella,e ci scambiamo un casto bacio sulla guancia.
Indossa un vestito corto che mette il risalto le sue lunghe gambe,i piedi sono esaltati da dei sandali con tacco a spillo che già sogno nella mia bocca,ma mi devo controllare,l’ho promesso.
Mi fa accomodare sul divano e cominciamo a parlare,ma finiamo subito sulle mia attitudini sessuali.
‘Sai che non ho mai incontrato uno come te,cio&egrave uno che vuole essere il mio cagnolino e cose del genere.’
‘Vedi c’&egrave sempre una prima volta’ le rispondo sorridendo,ma in piena eccitazione.
‘Però dimmi,cosa fa uno come te ad una donna ?’
‘L’adora,amo leccare i piedi ed il sesso,anche senza ricevere niente in cambio.’
Gabriela si alza e mi tende la mano,l’afferro e mi ritrovo in camera da letto.
‘Adesso spogliati,il mio cagnolino dev’essere nudo’
Non ci penso neanche due volte ed in batter d’occhio sono nudo davanti a lei che si &egrave seduta su una poltrona.
‘Ora fammi vedere come lecchi i piedi,sei il primo che lo fa,quindi in un erto senso li svergini.’
Mi inginocchio davanti a lei e le sfilo un sandalo,ha dei piedi molto affusolati e ben curati,e poi ha lo smalto rosso fuoco,il mio preferito insieme a quello nero.
Inizio a prendere in bocca in piede destro,lo lecco con devozione,la voglio far sentire la mia Dea,e lei dimostra fin da subito d’apprezzare quel trattamento.
Inizia a chiamarmi cucciolo mentre mi accarezza la testa,&egrave dolce,dolcissima,come mai nessuna prima d’ora lo era stata con me.
La vedo come una donna,una splendida donna nel suo vestito corto che sto adorando.
Poi le si alza e si sfila il vestito,sotto &egrave completamente nuda.
Ha un seno piccolo e sodo,i fianchi snelli,ma soprattutto una gran mazza che le pende in mezzo alle gambe.
E’ la donna che ho sempre sognato,femminile,sensibile,bella e porca con in più un gran cazzo da baciare.
Mi avvicino al suo uccello quasi timido,quindi lo prendo in mano,ma non resisto e lo porto alle labbra. Comincio a baciarlo sulla cappella,sento che s’indurisce e così inizio a metterlo in bocca,ma &egrave davvero grande e faccio fatica a tenerlo tutto in bocca.
Lei mi mette le mani fra i capelli,ma non per scoparmi in bocca,ma per accarezzarli mentre io mi sento in paradiso,felice di farla godere come merita.
‘Ora alzati,voglio sentire il tuo corpo.’
Non capisco,ma mi alzo lo stesso,Gabriela si mette dietro di me,sento il su cazzo fra le natiche,ma non mi penetra,ma accarezza il mio corpo facendomi eccitare come un pazzo.
Le sue mani sembrano quasi sfiorare il mio petto,la mia pancia,il mio piccolo cazzo,&egrave un massaggio lento e sensuale che mi fa venire sempre più voglia di essere suo.
Poi si sdraia sul letto e mi dice di mettermi sopra di lei nel più classico dei sessantanove,solo che mentre io continuo a spompinarla,Gabriela si dedica al mio buchetto leccandolo in ogni suo anfratto. Lo lubrifica così prima di farmi sentire il suo dita dentro che mi scivola dentro senza che quasi me ne accorga. Il secondo invece lo sento,inizio a gemere sempre di più,per esplodere quando anche uno dell’altra mano mi entra dentro.
Ormai non resisto più,lo voglio,voglio il suo gran cazzo nel mio culo.
‘Gabriela sfondami,ti prego fallo,sto morendo.’
Lei quasi mi scivola da sotto e si mette dietro di me,sento la sua cappella puntare il mio orifizio e quindi entraci dentro.
Mi penetra lentamente,con amore,facendomi sentire pochissimo dolore,ma un immenso piacere.
In quel momento mi sento un animale da monta,ogni suo colpo &egrave lento e profondo,lascia dentro solo la cappella per poi rientrare con tutta l’asta facendomela sentire fino alle budella.
Sono tanto preso da non riuscire neanche a muovere un muscolo,in totale balia di quell’essere,donna e uomo nello stesso tempo,che mi sta ubriacando colla sua passione.
Ogni volta che lo spinge fino in fondo si ferma un attimo,le sue palle sbattono contro le mie come in un perverso massaggio,fino a che non mi viene dentro,riempendomi di sperma.
Rimaniamo così per un po’,io come un cagnolino,e lei dominante dietro di me,come se non volesse smettere di possedermi.
Ma la mia voglia non si &egrave esaurita,quando esce da me mi butto su quello strumento di piacere e prendo a leccarlo. Ha il gusto del suo sperma e del mio culo,un odore unico di cui non sono mai sazio e così finisco per spompinarla di nuovo,questa volta fino a farla venire nella mia bocca.
Il suo orgasmo &egrave così copioso che non riesco a trattenerlo tutto,qualche schizzo mi finisce in faccia, qualche altro cola dalla bocca,ma &egrave proprio nel sentirmi troia che godo,ed ora lo sono fino in fondo.
‘Ora però devi venire tu e come dico io.’
Mi fa sdraiare sul letto,e coi piedi mi massaggia il cazzetto.
Eccitato come sono vengo quasi subito,schizzando il mio poco sperma sulle sue estremità,che Gabriela mi porta alla bocca per farsele ripulire.
Bevo anche il mio orgasmo,non che sia molto,ma l’assaporarlo dal suo piede &egrave fantastico.
Dopo lei si accende una sigaretta e si sdraia vicino a me.
‘Allora Nicola,sei felice ?’
‘Si sei divina,non ti lascerei mai.’
‘Però devi farlo,fra poco ho un appuntamento.’
‘Ma dimmi,quando ti potrò rivedere ?’
‘Penso mai.’
‘Come mai,dove devi andare ?’
‘Nicola se non l’hai capito te lo spiego. Io sono una escort,faccio sesso per soldi,e non sono certo alla tua portata. Con te oggi l’ho fatto solo per piacere,mi hai fatto tanta tenerezza,non compassione comprendimi,che ti ho voluto fare mio,però ora il sogno &egrave finito,spero tu non mi odierai per questo.’
Inutile dire che ci rimango di merda,ma almeno &egrave stata sincera,su questo non c’&egrave dubbio.
‘Gabriela,non potrei mai odiarti,mi hai fatto scoprire un piacere unico,che non avevo mai provato prima. E pazienza se non ti vedrò mai più,quello che &egrave successo oggi non lo dimenticherò per tutta la mia vita.’
Le do un bacio e mi rivesto,ho capito che il mio tempo &egrave finito e non voglio essere d’impiccio.
Mentre torno verso casa vedo un sexy-shop,entro più per curiosità che per qualche motivo in particolare,ma poi vedo un dildo gonfiabile e mi fermo ad osservarlo.
Se da sgonfio ha una misura ‘normale’,gonfio &egrave quasi mostruoso,lo immagino nel mio buchetto che lo allarga a dismisura e non posso fare a meno di comprarlo.
Arrivato a casa mi spoglio e mi butto sul letto col mio nuovo gioco,ma appena lo infilo non posso non dire ‘Si Gabriela,fammi tuo’.

Alla fine mi sono decisa ad incontrare Nicola.
Non ho saputo resistere alla voglia di vederlo dal vivo,di conoscere quest’uomo che non si nasconde,che non cela le sue voglie più perverse.
Così di primo pomeriggio mi preparo con cura,metto una lingerie di classe con push-up e tanga che esaltino le mie forme,voglio sentirmi più femminile possibile anche nei dettagli,un abito corto e leggero,i miei amati sandali e via in stazione.
Durante il viaggio penso a come comportarmi,non so se fingere d’essere ciò che non sono e fare la Mistress,o essere più naturale e spontanea.
Sono ancora immersa nei mie pensieri quando il treno arriva alla stazione centrale,scendo e lo vedo subito,con una rosa in mano e lo sguardo carico d’aspettative.
Mi viene incontro e ci diamo un bacio sulla guancia,Nicola mi da la rosa e mi tempesta di complimenti,io sono più impacciata di lui e ricambio in maniera poco credibile.
Il caldo torrido ci consiglia di rifugiarci in un bar con l’aria condizionata,lui mi racconta le sue avventure con le trans,io il mio rapporto con la mia Miss.
Penso che chiunque abbia l’idea di fermarsi a sentire i nostri discorsi ne rimarrebbe scandalizzato, parliamo senza problemi di plug anali e vibratori,adorazione dei piedi e leccate di sessi.
In comune abbiamo l’amore per la sodomia,il sentirsi presi da dietro come gli animali e nelle maniere più diverse,dal dolce al selvaggio. Abbiamo anche avuto esperienze negative,che però non c’hanno impedito di continuare a cercare la persona giusta. La vera differenza &egrave che io ho una Padrona e lui no e dopo un po’ mi sento quasi in colpa per questo fatto.
Si fa tardi e Nicola mi porta a cena in un locale non elegante ma di buon gusto,dove in pratica sbraniamo quello che ci mettono davanti,condendo il tutto con del buon vino bianco bello fresco.
Quasi litighiamo per pagare,ma alla fine la spunta lui,così gli offro un drink in un locale li vicino mentre non smettiamo mai di parlare. Anche davanti ai cocktail la discussione verte sempre sul sesso,sembra che quasi non esista altro al mondo.
Però sarà l’effetto dell’alcool,o della confidenza ormai nata,che Nicola comincia a guardarmi con occhi diversi,se non sapessi delle dimensioni del suo pene,tanto piccolo da impedirgli d’avere un rapporto decente,penserei che mi voglia scopare all’istante.
Così da perfetta stronza,inizio a muovermi sulla sedia in maniera più sensuale,voglio fargli scoppiare le palle col pensiero di me nuda sopra di lui.
Però non posso tradire la mia Padrona e la fiducia che mi ha dato mandandomi sola,anche se le mutandine cominciano a bagnarsi.
Ad un certo punto squilla il suo cellulare privato,quello del lavoro &egrave spento a casa sua.
‘E’ per te.’ mi dice passando il cellulare.
Lo prendo stupita e chiedo chi &egrave.
‘Come va la mia servetta ?’
E’ la mia Padrona,mi sono dimenticata d’averle lasciato quel numero nel caso mi cercasse.
‘Bene,fra poco mi faccio riportare in stazione e torno a casa.’
‘Dimmi com’&egrave dal vivo.’
‘Carino,più che altro simpaticone poi mi fa tanta tenerezza.’
‘Vuoi fartelo ?’
Come vuoi fartelo. Non so che rispondere così cerco di prendere tempo anche se so che con Lei &egrave impossibile.
‘Farò quello che desidera la mia Padrona.’
‘Laura non ci provare con me tanto sai che non ci riesci quindi dimmi se te lo vuoi fare si o no.’
‘Si.’
Lo dico senza pensarci su due volte,ma mi pento subito di quella risposta.
‘Allora puoi rimanere li questa notte,domattina mi farai sapere con che treno torni,buon divertimento.’
Sento che tira giù e rimango come una scema col cellulare spento all’orecchio.
‘Laura tutto a posto ?’
Le parole di Nicola per quanto semplici,mi risvegliano.
‘Si,nulla di che,era solo preoccupata.’
‘Dai che ti riporto in stazione,sennò chissà come ti punisce quando torni.’
Lui fa per alzarsi,ma gli blocco la mano mettendoci sopra la mia.
‘Senti devo chiederti una cosa.’
‘Dimmi pure,lo sai che per te farei qualunque cosa.’
‘Vuoi essere mio ?’
Nicola rimane senza fiato,quello che penso sia il suo desiderio di essere la sua Dea si può avverare,basta che dica si.
‘Laura io,non voglio cosa al mondo,cio&egrave io vorrei…’
‘Nicola dimmi di si.’
‘Si.’
Ci abbracciamo come due bambini,poi corriamo da lui senza perdere altro tempo.
Appena entro a casa sua chiedo dov’&egrave il bagno,non devo solo fare pipì,ma anche darmi una rinfrescata alla passera e ai piedi,come dice la mia Padrona,l’igiene prima di tutto.
Torno da lui che m’aspetta impaziente,non sapendo che fare parto col primo comando che mi viene in mente.
‘Spogliati,voglio vederti nudo ai miei piedi.’
Nicola si spogli in fretta e non posso non notare le dimensioni del suo pene,davvero minime quasi a sconfinare nel ridicolo.
Mi siedo sull’unica poltrona e lo guardo con calma,non &egrave male come insieme,&egrave completamente depilato ma non sembra una checca,e questo un po’ mi da fastidio.
‘Hai un perizoma da donna ?’
‘Si Laura perch&egrave ?’
‘Vattelo a mettere così copri quella vergogna.’
Nonostante lo insulti lui &egrave come felice,corre in una camera e torna con indosso un perizoma in pizzo nero.
Ora &egrave come lo voglio io.
‘Bravo,ora fai il cagnolino e baciami i piedi,però vieni qua a quattro zampe.’
Gli manca solo la coda per essere perfetto,di certo la userebbe per scodinzolare e mostrare così la sua gioia. Mi toglie un sandalo e si passa il piede sul volto prima d’iniziare a baciarlo,&egrave davvero bravo e mi eccito in maniera mostruosa. Più si prende cura dei mie piedini e più mi s’inzuppano le mutandine,alla fine non resisto più,apro le cosce e prendo a toccarmi.
‘Si schiavetto,lecca bene che mi fai godere,mmm come sei bravo con quella lingua.’
Nel vedermi così si eccita anche lui,ora la sua bocca &egrave frenetica,la lingua scivola fra le dita mentre mi succhia mezzo piede.
‘Ora leccami la fica e fallo bene,ho una gran voglia di godere.’
Non mi sono neanche spogliata,ma in fondo non serve.
Gli basta spostarmi di poco lo slippino per arrivare la dove gli ho ordinata d’andare.
Mi lecca con calma le grandi labbra,poi scende fino a ritrovarsi in bocca il clito gonfio.
Lo prende in bocca e lo succhia,mi penetra con la lingua,mi lecca il buchetto,insomma mi fa impazzire di piacere.
So come trattenere l’orgasmo e non voglio venire subito per umiliarlo,anche se gemo in continuazione lo incito a fare di più e meglio,finch&egrave non decido di cambiare gioco.
‘Sei un incapace,non riesci a farmi godere,ora vai a prendere qualche cazzo finto che sicuramente hai in casa,così potrò avere quello che voglio.’
Nicola sembra dispiaciuto,ma basta una carezza per fargli tornare il sorriso,mentre torna in camera a prendere i giochini,mi spoglio nuda e lo seguo in camera da letto.
Ome mi vede sembra quasi gli venga un colpo.
‘Laura tu….tu sei bellissima.’
Faccio finta di niente mentre lui rimane imbambolato davanti a me,poi lo spingo sul letto.
‘Ora lecca il mio bellissimo culo mentre mi masturbo,visto che col tuo cazzo mi faresti il solletico.’
Gli salgo sopra mettendogli le chiappe in faccia,lui le apre e mi penetra subito colla lingua,quella almeno &egrave di dimensioni normali,ma soprattutto sa come usarla.
Prendo il primo fallo che vedo,&egrave uno di quelli realistici a batterie,me lo passo sulla fica per inumidirlo prima di mettermelo dentro.
Le pile devono essere nuove perch&egrave quando l’accendo vibra che &egrave un piacere,fra quello e la lingua di Nicola non ci metto molto a venire schizzandogli il mio orgasmo in faccia.
Ormai sono in calore e non mi fermo neanche morta.
‘Girati,voglio il tuo culo.’
Nicola si mette carponi,&egrave un po’ impaurito credendo forse che lo voglia sodomizzare in maniera violenta. Invece gli massaggio l’ano con un dito senza entrarci dentro se non dopo averlo ben inumidito con la saliva.
Però ha il culo piuttosto stretto ed ho paura di fargli male.
‘Hai del gel o qualcosa di simile ?’
‘Si nel cassetto del comodino.’
Mi allungo e lo prendo,abbondo ungendolo in maniera eccessiva,ma voglio farlo godere come nessuna prima di me.
Quando inizio a penetrarlo lo faccio lentamente,facendo uscire ogni tanto un di quel cazzo finto per poi rimetterlo dentro con ancora maggior dolcezza.
Alla fine &egrave tutto dentro,il suo cazzetto &egrave durissimo e non resisto alla voglia di toccarlo.
Lo sfioro con la mano mentre con l’altra accendo la vibrazione,Nicola quasi urla dal piacere.
‘Si Laura fai godere la tua checchina.’
Lo inculo con calma mentre l’altra mano &egrave sempre o sul cazzetto o sulle palle.
Ogni volta che sta per venire spengo il vibratore e gli stringo la base del cazzo per bloccargli l’orgasmo,così vado avanti per un tempo indefinibile finch&egrave non gli esce qualche goccia di sperma e crolla sul letto.
Mi butto al suo fianco a pancia sotto e mi metto a guardarlo,&egrave sfinito ma &egrave anche il ritratto della felicità.
‘Oh Laura,non ho mai goduto così tanto con un vibratore nel culo.’
‘Dai non firmi così e poi ero curiosa di vedere un uomo prenderlo dietro.’
‘Per me meriti un premio,lasciami fare e non aver paura.’
Si siede sul mio sedere e comincia a massaggiarmi il collo,mi lascio subito andare a quel tocco morbido,caldo,quasi sensuale. Ben presto mi ritrovo in uno stato di rilassamento totale,sento le sue mani sulle mie spalle e sulla schiena,mi sembrano magiche per quanto siano delicate e forti nello stesso tempo.
Quando arriva all’inizio del sedere si ferma,ma subito lo prego di continuare,così scivola col corpo sulle cosce e continua a massaggiarmi.
Le mani di Nicola fanno ora movimenti circolari che non possono non eccitarmi,coi pollici mi sfiora il buchino mentre mi bagno fra le cosce. Lui se ne accorge,ma non dice nulla,forse vorrebbe scoparmi,ma non &egrave in grado,ma io ho sempre più voglia d’essere montata.
‘Nicola così mi fai impazzire.’
‘Lo so,&egrave il mio modo per farti godere.’
‘Ti prego dammi un vibratore,sto impazzendo.’
‘Se vuoi ho qualcosa di meglio.’
Lo vedo alzarsi e andare verso il comodino,da un cassetto tira fuori uno strap-on,di quello che di solito usano le donne.
‘L’ho comprato per Chiara,volevo che mi scopasse,ma non l’ha mai fatto con questo,se vuoi lo metto io per te.’
‘Si,mettilo subito.’
Lo indossa mettendolo sopra il suo pene,nel frattempo mi sono girata e l’aspetto a gambe aperte.
‘Dai Nicola,fammi sentire donna.’
Mi penetra con fin troppa prudenza,lo sento scivolare fra i miei umori e stringo quello strano uomo a me.
‘Scopami uomo,ora puoi farlo.’
Lui si tira su colle braccia e prende a scoparmi,si vede che non &egrave abituato a farlo,ma non importa.
E’ la persona più dolce che abbia mai incontrato,pensa solo a farmi godere e ci riesce molto bene.
Pian piano prende un buon ritmo,io mi trattengo perch&egrave voglio godere,voglio godere il più a lungo possibile,voglio godere come non mai.
Lo incito ad andare più forte,lui esita,allora gli do dei calcetti coi talloni e così si lascia andare, diventa un toro e io sotto di lui provo piacere,il piacere di una donna che viene scopata.
Alla fine vengo con un orgasmo violento che gli urlo in faccia,Nicola rallenta fino a fermarsi dentro di me,facendomi gustare ogni istante di quel rapporto.
Poi lo spingo di lato e gli sfilo lo strap-on,non gli dico nulla,non ce n’&egrave bisogno.
Mi avvicino al suo cazzo,anche se piccolo &egrave duro come il marmo,pieno d’eccitazione.
Lo prendo in bocca,anche se &egrave tanto che non faccio un pompino ad un uomo mi ricordo bene come si fa,inizio a succhiarglielo e a girarci intorno colla lingua,mentre con una mano gli palpo le palline.
Lo sento gemere,invocare il mio nome,gli blocco un paio di volte l’orgasmo stringendogli il cazzo alla base,fino a che non mi viene sulla mano.
Mi sdraio di nuovo vicino a lui che mi guarda estasiato.
‘Laura io,io ti.’
Gli metto una mano in bocca per impedirgli di finire.
‘Non dire nulla,non rovinare questo momento,ora vieni qui e riposati.’
Nicola capisce,sa che ho il mio amore e che questa &egrave solo la follia di una notte,così mette la testa sul mio seno e poco dopo si addormenta.
La mattina mi prepara la colazione e mi accompagna in stazione,nessuno dei due dice nulla,ma quel silenzio dice più di mille parole.
Lo vedo allontanarsi mentre il treno parte e penso a quello che ho imparato con Nicola
Non sarò mai una Mistress,non ne sono capace,potevo fargli di tutto e invece ho goduto con lui ed &egrave questo che dirò alla mia Signora.

Leave a Reply