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Racconti Gay

Pomeriggio di pioggia e novità

By 31 Agosto 2005Dicembre 16th, 2019No Comments

Pomeriggio di pioggia e novità

Mi chiamo Marco, ho 27 anni, e ciò che vi racconto mi &egrave successo due anni fa. Non avevo idea in quel momento che la mia sessualità potesse realmente aprirsi tanto verso nuove esperienze. Conducevo la mia vita di ‘normale’ eterosessuale, a dire la verità non costellata da grandi soddisfazioni, però tuttosommato abbastanza soddisfacente. Avevo a quei tempi appena rotto con la mia ultima fidanzata e mi trovavo in uno di quei momenti in cui ancora non sentivo la necessità di trovare subito una sostituta. Conducevo una vita tranquilla, studiavo, ogni tanto uscivo con gli amici, e soprattutto molto sport’e fu proprio quest’ultimo a portarmi indirettamente alla nuova esperienza di cui vi racconto. Un giorno come tanti, dopo ore di studio, decisi di andare al parco vicino a casa a farmi una corsetta. Lo facevo abbastanza spesso visto che mi rilassa molto e mi permette di staccare un po’ dai problemi del giorno. Vivendo vicino a villa Ada, a Roma, quale miglior posto per immergermi nel verde e respirare un po’ di aria ‘pulita’. Era uno di quei giorni d’inverno in cui il cielo &egrave coperto, minaccia pioggia, però il tempo &egrave abbastanza stabile. Dopo tutto se inizia l’acquazzone mi posso sempre fiondare a casa. Quindi mi vesto, pantaloncini corti, magliettina e felpa, e mi dirigo al parco, dove, appena arrivato, inizio a fare un pò di stiramenti, e poi subito a correre, anche per combattere il freddo. Generalmente a villa Ada c’&egrave sempre molta gente che fa footing, però quel giorno, evidentemente dovuto al tempo, eravamo molto pochi. Dopo pochi minuti mi accorgo che dietro di me c’e`un altro ragazzo che corre, percepisco il fiatone tipico del jogging. Proprio quando ero completamente entrato nel mio ritmo e già andavo in automatico, ecco che percepisco le prime gocce di pioggia che mi cadono sulla testa. Neanche il tempo di rendermene conto, che subito le quattro gocce diventano un temporale con tanto di tuoni e lampi. Mi giro quindi per tornare subito verso casa e il ragazzo dietro di me esclama ‘merda che sfiga di giornata’, e anche lui si dirige rapidamente verso l’entrata. Giunti li, mentre io già mi avviavo verso casa, sento l’altro ragazzo che mi chiede ‘ehi, ti serve un passaggio?’. Girandomi lo vedo che armeggia con un motorino, quindi, colpito forse dal suo altruismo, gli dico ‘no grazie, vivo qui al lato, se vuoi vieni a ripararti da me sino a che non finisce stà pioggia’. Lui, senza pensarselo un attimo, mi sorride e accetta di buon grado. Correndo come due disperati arriviamo in un attimo al mio portone dove finalmente troviamo un pò di riparo. Qui ci presentiamo con un po’ più di calma’.’piacere mi chiamo Marco’ mi dice lui’e io sorridendo per tutta la situazione gli rispondo ‘piacere anch’io’. Ridiamo entrambi e dopo aver aperto il portone ci dirigiamo al mio appartamento che &egrave subito li al piano terra. Entrati in casa lo invito subito a fare come se fosse a casa sua e prendendo due asciugamani lo guardo meglio’..&egrave un bel ragazzone, fisicamente più grande di me, e con un viso davvero da bravo ragazzo’.e capisco quindi perché nel mio subconscio mi sono subito fidato di lui. Mentre la pioggia non sembrava proprio voler smettere di cadere, anzi sembrava peggiorare, ci sediamo sul divano del salotto e iniziamo a parlare un po’ del più e del meno. Lui mi racconta che ha 27 anni, ancora studia all’università, e che &egrave gay”.come???…io proprio non me lo aspettavo, non che avessi pregiudizi o che mi facesse paura, però non lo avrei mai pensato. Passati i primi momenti di imbarazzo da parte, mia gli chiedo un po’ come va la sua vita sentimentale, e lui con un sorriso un po’ triste mi dice che proprio non &egrave un bel momento, che ha appena rotto con un uomo’.la solita storia’.lui più grande e sposato’..che ha deciso di dedicarsi alla famiglia e lo ha scaricato senza tanti problemi. Io sono sinceramente toccato dalla sua tristezza e in maniera del tutto spontanea lo abbraccio e cosi rimaniamo per interminabili secondi. Subito dopo mi stacco come spaventato da quel contatto e lui, resosene conto, mi dice ridendo ‘non sarai sposato anche tu?’. Io rido di tutta risposta e gli dico ‘no, per fortuna ancora non mi hanno messo le manette, però mi sono da poco lasciato con una fidanzata’, specificando bene il fatto della fidanzata, come volendo specificare bene le mie tendenze sessuali, più per abitudine che per convinzione. La conversazione si sposta quindi su questioni più stupide ‘che squadra tifi’che sport preferisci’etc..’, quando tutto ad un tratto mi dice ‘ah’come vorrei farmi una doccia..’, buttandola li come se nulla fosse. Io, inizialmente titubante gli dico ‘b&egrave’non so’.se vuoi fatti una doccia nel mio bagno’.però poi ti devi rimettere le cose bagnate’.”.poi senza pensarci su gli dico ‘ma si’al diavolo!….fatti pure una doccia che poi ti do io qualcosa di mio’.anche se ti starà un po’ attillata’hehe’. Lui mi risponde ridendo e mi dice ‘grazie davvero’.sei troppo gentile’.ti prometto che ti lavo tutte le cose che mi dai e poi te le riporto pulite”e io..’ma su non ti preoccupare’ e cosi dicendo lo accompagno verso il bagno. Li giunti io faccio per chiudere la porta e lasciarlo solo ma lui mi dice ‘ehi Marco, se vuoi resta pure a farmi compagnia, io non mi imbarazzo’.sempre se non ti imbarazzi tu”questo &egrave davvero troppo, non so che dire, e mi accorgo che una parte di me vorrebbe rimanere li con lui, però gli rispondo ‘adesso vado a prenderti roba asciutta, poi casomai torno’. Vado in camera mia e tesissimo prendo delle mutande, un paio di pantaloncini e una maglietta, e mi avvio verso il bagno. Inizialmente penso lasciargli tutto li vicino alla porta, ma poi sentendo l’acqua che scorre nella doccia, decido di entrare e lasciargli tutto dentro, magari non si accorge di me. Apro quindi la porta del bagno e lo vedo proprio mentre sta entrando dentro la doccia, ovviamente del tutto nudo. Io imbarazzatissimo gli lascio le cose e faccio per uscire quando lui mi dice ‘ma dai’resta un po’ qui con me’fammi compagnia’non ti imbarazzerà mica cosi tanto vedere un ragazzo nudo?’. Facendo lo spavaldo gli rispondo ‘io imbarazzato? Non credo proprio’anzi se vuoi te lo dimostro e mi faccio la doccia con te’.se tu prometti non saltarmi addosso’hehe’. Lui preso in contropiede dalla mia audacia, che sicuramente non sentivo, mi dice ‘b&egrave’se vuoi’però staremo stretti e non ti assicuro che non ti toccherò’hehe’. Mi accorgo a quel punto di essermi messo proprio in una situazione che non mi sarei mai aspettato, però sento anche una strana eccitazione, come eccitazione per qualcosa di proibito, e senza dire niente inizio a spogliarmi. Entrando dentro la doccia mi accorgo che veramente stavamo stretti, però mettendoci schiena contro schiena riusciamo entrambi a godere del piacevole getto d’ acqua calda. Iniziamo entrambi a insaponarci e dopo qualche minuto di totale silenzio, mi chiede ‘ti va di insaponarmi la schiena’.sai io da solo non ci riesco’. Troppo imbarazzato ed eccitato per rispondergli, mi giro e con la mia spugna inizio a insaponargli le spalle, la schiena e scendo sempre più giù, sino ad arrivare al culo che inizio spontaneamente a insaponare come se fosse il mio. Senza dire una parola inaspettatamente lui si gira. A quel punto vedo il suo petto direttamente davanti a me e per non guardarlo direttamente negli occhi, abbasso lo sguardo e vedo che ha il cazzo in piena erezione, evidentemente eccitato anche lui dalla situazione. &egrave abbastanza grande, più del mio che ora si trova davanti al suo, entrambi in piena erezione. Mostrarmi cosi, eccitato e indifeso mi mette in un imbarazzo enorme, come se mi avesse scoperto a fare qualcosa di male, allora mi giro per nascondere la mia erezione. Lui quindi da dietro mi sussurra ‘su su tranquillo’..’ e senza aggiungere altro inizia ad insaponarmi delicatamente la schiena. Il contatto delle sue mani &egrave proprio piacevole, però anche molto eccitante, soprattutto quando piano piano inizia a scendere verso il basso fino ad accarezzarmi le natiche. Ormai mi lascio andare, mi sento in balia di quelle mani grandi e delicate, e mi rilasso. Allora lui dalle mie natiche inizia a muovere una mano verso il mio cazzo, lo accarezza dolcemente, e poi inizia a farmi una sega’.piano piano’e mi sussurra ‘perché non ci asciughiamo e ci mettiamo comodi in camera tua?’. Io mi dico ‘ma cosa diavolo sto facendo, che mi succede???’, però la mia eccitazione risponde per me dicendo ‘si..vieni’.andiamo’. senza parlare usciamo dalla doccia, ci asciughiamo alla meglio, e rapidamente tutti nudi ci avviamo verso camera mia, dove ci buttiamo subito sul letto. Io non so bene cosa fare, sto li sdraiato a pancia in su, allora lui mi si mette sopra e avvicinando le sue labbra alle mie inizia a darmi un bacio appassionato, mentre i nostri corpi iniziano a strusciarsi l’uno contro l’altro. Nel frattempo con le mani iniziamo a toccarci, ad accarezzarci e a stuzzicarci. Piano piano cerco il suo cazzo e con la mano inizio a masturbarlo, molto lentamente per godermi il contatto con la sua pelle bollente. Intanto lui fa lo stesso con il mio che subito torna duro come lo era sotto la doccia. Lui interrompe il bacio e inizia a cambiare posizione, ci mettiamo a 69, lui sopra e io sotto, e inizia subito a leccarmi il cazzo. Io mi ritrovo il suo in piena erezione puntato verso la mia faccia, e dopo un attimo di esitazione, avvicino le mie labbra e lo bacio delicatamente. Al contatto &egrave bollente e un po’ bagnato, e mentre lui &egrave intanto sceso a leccarmi le palle, io glielo bacio tutto, senza tralasciare nessun pezzettino di pelle, e glielo lecco, soffermandomi in particolare sulla sua grande cappella. Sento allora che lui inizia ad insinuarmi la mano tra le natiche e con un dito cerca in mio buchino. Io eccitatissimo inizio allora ad infilarmi la sua cappella in bocca e risalgo fino a che non c’&egrave più spazio, riesco appena ad arrivare alla metà della lunghezza del suo pene. Rimango un attimo cosi fermo e poi inizio a farlo uscire’e poi rientrare’e inizio cosi a fare il mio primo pompino. Sento che intanto lui mi infila il dito dentro il buchino dopo averlo lubrificato con la saliva, e inizia a muovermelo dentro, mentre con la bocca mi succhia il cazzo’.sono eccitatissimo. Dopo qualche minuto lui si ferma, si gira e mi dice con voce roca per l’eccitazione ‘muoio dalla voglia di scopare il tuo meraviglioso culetto’.hai un preservativo?’. Io senza pensarci molto apro il cassetto del comodino e gli porgo un condom. Mi dice allora di girarmi e di mettermi a quattro zampe’e io lo assecondo prontamente. Dice che prima mi lubrificherà per bene, e cosi inizia a leccarmi ben bene il buchino e ci riinfila il dito che aveva tolto prima. Io affondo la testa nel cuscino e mi godo appieno quel magico momento. Lui allora sfila il primo dito e spingendo con delicatezza, ma con fermezza, mi fa entrare dentro due dita, muovendole dentro e fuori e girandole dentro per allargarmi bene. A questo punto, senza togliermi le dita da dentro, mi avvicina il suo cazzo alla faccia e mi dice di mettergli il preservativo e di insalivarlo poi per bene. Al rivedere quel suo uccellone mi assale un po’ la paura del dolore che posso provare, ma la voglia &egrave troppa, e cosi, non senza difficoltà, gli metto il preservativo e inizio a insalivargli bene il cazzo con la bocca e le mani. Intanto il mio culo si &egrave ben abituato alle sue dita che ormai entrano ed escono senza difficoltà provocandomi brividi di piacere. Lui allora mi chiede se sono pronto, io gli rispondo di si con il poco fiato che mi rimane in gola, e quindi si posiziona dietro di me. Sento la cappella che si appoggia sul mio buchino e che inizia a spingere. All’inizio non ne vuole proprio sapere di entrare, ma dopo vari tentativi, e dopo avermi insalivato ulteriormente il culo, sento che inizia ad entrare. Il dolore all’inizio &egrave lancinante, gemo, ma sento che inizia a scivolarmi dentro. Marco si ferma un momento perché il mio culo si abitui alla sua presenza, dopodich&egrave inizia a spingere di nuovo e mi sento sempre più pieno’lo sento affondare tutto dentro, fino a quando sento le sue palle che toccano le mie natiche’.&egrave tutto dentro’quasi non riesco a crederci. Ormai il dolore iniziale &egrave sparito e viene sostituito da un grande piacere che mi sale dalle viscere e mi fa bagnare il cazzo come mai mi era successo prima. Allora inizia a sfilarmelo quasi sino a farlo uscire, e me lo riinfila tutto, sempre muovendosi piano e con delicatezza. Io inizio allora ad assecondare i suoi movimenti, muovo il culo avanti e indietro, voglio sentirlo sempre più dentro, desidero che si muova con sempre più foga, e lui quindi si muove con più vigore, affonda con sempre più forza dentro di me, e inizia a farmi contemporaneamente una sega. Lo sento gemere dietro di me con il fiato che si fa sempre più corto. Ormai il mio culo si &egrave completamente aperto al suo cazzo, che scivola liberamente dentro di me. Un paio di volte lo toglie completamente fuori, facendomi quasi urlare, per poi riinfilarlo dentro con sempre più foga. Quando ormai sta per venire mi dice ‘voglio venirti in bocca ‘e voglio che tu venga nella mia’ si sfila dal mio culo e si toglie il preservativo. Ci rimettiamo allora a 69 e riiniziamo a spompinarci’o meglio ci scopiamo in bocca vista ormai la prossimità all’orgasmo. Sento che marco inizia a tremare e subito dopo sento il suo sperma che mi invade la bocca, mi riempie completamente, e senza pensarci ingoio tutto ciò che mi finisce dentro. &egrave bollente e dolciastro e mi fa impazzire sentirne il sapore. Anch’io a quel punto non resisto più e gli scarico tutto il mio seme in gola, e anche lui ingoia tutto. Rimaniamo cosi per vari minuti accarezzandoci e ripulendoci completamente con le nostre lingue. Io sono il primo a parlare e gli dico ‘Marco’grazie’mi hai fatto godere come mai mi &egrave capitato in vita mia’grazie’. Lui di tutta risposta mi abbraccia dolcemente e mi dice ‘no’grazie a te’.sei stato meraviglioso’.’. Ci accorgiamo allora che ormai aveva smesso di piovere, ma comunque non interessava più a nessuno dei due, eravamo felici e appagati e senza neanche accorgercene ci siamo addormentati uno abbracciato all’altro come due teneri amanti.

fine

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