Skip to main content
Racconti Gay

Quel cinema di Firenze

By 6 Maggio 2008Dicembre 16th, 2019No Comments

Ero da poco arrivato a Firenze per lavoro. Avrei dovuto fermarmi lì per circa due settimane. Un lavoro toccata e fuga senza pause né rientri. La società mi aveva preso un appartamentino non lontano dalla ditta presso la quale dovevo assemblare una rete aziendale.
Erano gia passati cinque giorni, e come tutte le sere rientravo a casa per andare a mangiare un boccone e trascorrere il resto della serata sul divano guardando la TV.
I soliti programmi, le solite bonazze con tette enormi, il cazzo comincia a tirarmi, inizio a toccarmi. Mentre ero lì col cazzo in mano non so perché ma mi passa per la mente un cinema porno che avevo notato sulla strada del rientro, penso ‘ma sì, proviamo!’.
Ammetto di non essere mai entrato in un cinema porno prima di allora. Posteggio la macchina un po’ distante e mi avvio verso il cinema. Mi guardo intorno preoccupato che qualcuno mi noti ma poi penso ‘ma che fai, qui nessuno ti conosce’.
Entro ‘ ‘&egrave addirittura un multi sala’ guardo le locandine e scelgo così a caso. Entro nella sala, &egrave buia, il film &egrave gia cominciato, sullo schermo c’&egrave un tipo muscoloso che si scopa una bionda dalle tette enormi a pecorina. Con lo sguardo cerco una fila dove non c’&egrave seduto nessuno e mi siedo nel centro.
Bastano pochi fotogrammi che il cazzo mi diventa duro. Preso dalle immagini e dal carezzarmi il cazzo ormai gonfio non mi accorgo che due sedili alla mia destra si era seduto un tipo. Lo guardo, lui pure, mi sorride faccio lo stesso più per cortesia che per altro, riprendo a guardare il film. Imbarazzato dalla sua presenza non mi tocco più, ma quando mi giro per guardare cosa fa mi accorgo che ha il cazzo di fuori e che si sta segando. Incoraggiato dal suo gesto allora non esito e comincio a fare come lui.
Ho il cazzo tra le mani e mi sto facendo una sega in un cinema, non ci avrei mai pensato.
Mentre facevo questi pensieri vedo con la coda dell’ occhio che il mio vicino si alza e scorre i posti che ci separano. Si &egrave seduto accanto a me. Io nascondo il cazzo. Lui mi guarda, mi sorride, io sento il rossore in viso e poi con voce soffusa mi dice ‘non devi nascondertelo qui stiamo facendo tutti la stessa cosa’. Nella mia testa avevo gia fatto questa considerazione e così incurante della sua presenza riprendo a segarmi.
Il film prosegue ora c’&egrave una scena di gruppo tra cui anche una trans, ormai non si comprende più chi scopa chi, uomini che scopano donne, la trans che incula un uomo mentre questo incula una donna.
All’improvviso sulla mia coscia si posa la mano del mio vicino, volto lo sguardo e lo vedo che col viso rivolto verso lo schermo ‘ma cosa sta facendo’, penso, e mentre faccio questo pensiero la sua mano comincia a muoversi e sale verso l’inguine.
Non nascondo che ero talmente eccitato che se anche a segarmi fosse stato un uomo poco mi sarebbe interessato. Infatti la sua mano raggiunge il mio cazzo.
Lo guardo nuovamente questa volta anche lui guarda me, mi sorride, anche io. Implicitamente con quel sorriso chi avevo dato via libera e infatti comincia a segarmi.
Pensavo di essere gia al massimo della mia erezione ma non era così. Il cazzo comincia a gonfiarsi ancora di più. Mi rilasso un po’ scendendo nella poltroncina, tra l’altro anche scomoda. Mentre il tipo dolcemente continua a segarmelo scorgo ad carezzarsi il cazzo. Il mio sguardo si ferma lì sul suo cazzo, &egrave un po’ moscio e penso ‘ma sì dai, quante volte da ragazzino ti sei scambiato seghe con Marcolino, cosa cambia ora che hai trenta anni? Assolutamente nulla!’.
Mi faccio coraggio ‘d’altronde &egrave uno sconosciuto, sì uno sconosciuto che mi sta facendo una sega’ e gli metto la mano sul cazzo, i nostri sguardi si incrociano nuovamente, stavolta c’&egrave una chiara intesa di complicità.
Comincio a segare anche io e non nascondo che la cosa mi dava un certo piacere. Il suo cazzo prende consistenza nella mia mano e noto che sto cominciando a bagnarmi. Anche lui lo nota e con mio enorme stupore con la punta del dito raccoglie il liquido e se lo porta alla bocca. Questo gesto contribuisce a farmi eccitare ancora di più. Il cazzo mi pulsa, sento che tra poco arriverò.
Credo che se ne sia accorto anche lui perché mi si avvicina a un’ orecchio e mi dice ‘dai vieni in bagno così puoi arrivare tranquillamente’.
Ormai sono troppo preso da questa situazione che annuisco con la testa. Infilo a fatica il cazzo nel pantalone e anche lui fa lo stesso. Si alza e si avvia, io lo seguo. Arriviamo in bagno. Alla luce lo guardo meglio. Non &egrave molto alto sarà stato 1,75 &egrave magrolino ma in compenso ha un bel viso. Immagino voglia chiudersi in uno dei cessi quando invece mi invita ad appoggiarmi al piano di marmo con i lavandini incastonati. Mi mette la mano sul cazzo e me lo tira fuori, va su e giù un paio di volte, poi lo vedo inginocchiarsi.
Avvicina il mio cazzo alla bocca e penso ‘cazzo questo &egrave troppo’ ma quando comincia a leccarmi la punta della cappella allora comincio a gemere dal piacere. Passa la lingua tutto attorno, me la bagna poi apre la bocca e fa sparire il cazzo dentro, sento la lingua che pressa contro il cazzo, comincia con un movimento lento a succhiare, ‘cazzo mi piace’.
Il movimento sinuoso diventa via via sempre più veloce, gli metto una mano sulla testa, lo accompagno nel movimento. Vedo che con una mano si sbottona i pantaloni e se lo tira fuori, si sta toccando mentre mi sta facendo un pompino da favola quando, ad un certo punto toglie il cazzo di bocca, alza lo sguardo verso me e mi dice ‘ti piace vero?’, annuisco, ‘ti va di godere ancora di più?’. Lo guardo e rispondo con un secco sì.
Si alza e stavolta &egrave lui a mettersi contro il piano dei lavandini, si cala i pantaloni, li sfila, mentre io mi tocco il cazzo ancora duro e penso a cosa voglia fare. Si siede sul piano tra due lavandini, poggia anche i piedi allargando le gambe. Non dice nulla ma quello che vuole &egrave ben chiaro, vuole essere scopato vuole farmi godere.
Resto fermo per qualche istante, non so cosa fare ma ormai sono in ballo e mi tocca ballare e anche perché onestamente ora l’idea mi piaceva, anzi mi eccitava. Mi passano per la mente una infinità di cose, tra cui anche i ricordi di quando nell’intimità di casa mia nudo da solo in bagno mi stimolavo l’ano infilandoci anche una o più dita e immaginavo di fare sesso con un uomo. Fino a quel momento non ci avevo ancora pensato ma d’altronde da ragazzino di esperienze con mie amici ne avevo fatte e sui siti porno la cosa che cercavo sempre erano le trans. Quindi non nascondo che in quel momento mi eccitava l’idea di scoparmi un uomo.
Bene, ora questa mia recondita fantasia si sta per avverare.
Di donne ne avevo inculate molte, in tutte le posizioni, anzi il sesso anale mi piace tanto, quindi cominciai a bagnarmi la mano con la saliva e a passargliela sul suo buchino. Ogni volta che poggiavo la mano lo sentivo contrarsi. Gli infilo un dito dentro, lo muovo un po’ comincia a emettere dei mugolii allora punto il cazzo contro il suo buco lui intanto si tocca il suo, gli sfrego la cappella contro il buco, poi spingo delicatamente.
La punta comincia ad entrare accompagnata da un verso di piacere emesso da entrambi. Ecco sono dentro, &egrave caldo. Comincio a muovermi, dapprima piano poi inizio a dare dei colpi sempre più vigorosi. Mi piace, non pensavo così, gli prendo il cazzo in mano e lo sego mentre gli sto scopando il culo. Sono in estasi quando a un certo punto accade una cosa che mi lascia impietrito.
La porta alle mie spalle si apre, preso dall’eccitazione questa eventualità non l’avevo proprio considerata. Dallo specchio di fronte a me vedo un uomo con la barba alto grosso, avrà avuto sotto i cinquanta anni, resta immobile sulla porta, lo guardo in viso dallo specchio e lui guarda me poi volto lo sguardo verso il tipo che mi stavo scopando poi riguardo l’uomo sulla porta. Lui entra e chiude dietro di se la porta e dice ‘scusate non volevo interrompervi ma continuate pure io faccio subito e poi esco’ . Lo vedo dirigersi verso i bagni chiusi. Ormai distratto da questo individuo ho il cazzo mezzo moscio ma ancora infilato per metà nel culo del tipo che stavo scopando. Lui non s’&egrave scomposto minimamente, anzi mi guarda e dice ‘dai continuiamo che stavo per venire’.
Comincia a muoversi con il ventre e basta poco per farmi ritornare il cazzo duro lo sto scopando di nuovo quando sento tirare lo sciacquone il tipo esce dal cesso e si dirige ai lavandini. Noi noncuranti continuiamo nel nostro rapporto e dopo essersi lavato le mani il tipo barbuto ci chiede se può partecipare anche lui. Io non dico nulla, parla l’altro che con voce mozzata dai miei colpi gli dice di contribuire. Allora il tipo allunga una mano e la posa sul cazzo dell’uomo che stavo scopando, comincia a segarlo, lui preso dal mio cazzo e aiutato dall’uomo con la barba geme ancora di più. Il tipo si slaccia i pantaloni e tira fuori il cazzo. E’ enorme, venoso, se lo carezza mentre continua a segare il tipo. Allungo una mano, voglio toccarglielo, un cazzo così lo avevo visto solo nei film porno. E’ duro come il marmo lo guardo e lui mi dice ‘Ti piace? Se vuoi ti ci faccio giocare’ gli sorrido, poi rivolgendosi al tipo che mi stavo scopando gli dice ‘Sei una vera troietta non ti sei smosso quando mi hai visto entrare’ allora lui gli risponde ‘Si sono la vostra troia sfottetemi’. A quelle parole allora comincio a togliere il cazzo dal suo culo e a infilarlo tutto di un colpo facendolo urlare, ormai il bagno s’&egrave riempito di odore di sesso, siamo tutti e tre in estasi, quando vedo l’uomo con la barba chinarsi e prendere in bocca il cazzo della proietta. Lo spompina lasciandolo, ogni volta che lo toglie dalla bocca, sempre più bagnato. Io continuo col mio gioco di sfilare e infilare lasciando a nudo il buco del culo della troietta che ormai resta tutto aperto, la troietta sta per arrivare lo sta dicendo a voce alta allora infilo bene il cazzo dentro fino alle palle e non lo tiro più fuori e lo sbatto con tutta la forza rimastami. Il suo ansimare si fa sempre più veloce, sta arrivando quando si smorza in un gemito di piacere. E’ arrivato. Dalla bocca del tipo con la barba sgorga un rivolo di sborra. Tira fuori il cazzo da bocca e sputa quella che gli &egrave rimasta sopra. Intanto io non mi sono fermato sto per arrivare anche io e mentre lo annuncio con la voce mozzata dal piacere la troietta si sfila dal mio cazzo e scivola come un’anguilla tra le mie cosce per farmi un pompino proprio nel mentre stavo per arrivare. Mi calo del tutto i pantaloni per muovermi con maggior agilità e comincio a scopare la bocca della troietta. Sto per arrivare, lo grido, e dal cazzo sento uscire un fiume di sborra come mai mi era capitato. Resto nella sua bocca che sento piena di calda sborra, lui mi prende in mano le palle. Mi volto per guardare il tipo con la barba che dopo essersi lavato il volto guardava la scena di me che arrivavo facendosi una sega. Io sono lì, all’in piedi, nel cesso di un cinema porno col cazzo ancora in bocca a una toietta che &egrave in ginocchio sul pavimento, che piano piano ingoia la mia sborra. Il tipo accanto a me mi guarda e si sporge per porgermi il suo cazzo, senza dire nulla, ma facendo intendere che ora voleva godere anche lui. Mi sembrava giusto. Quindi rimando sempre in quella posizione e col cazzo che si stava ammosciando nella bocca della troietta comincio a fargli una sega. Il suo cazzo sembra un pezzo di marmo, si poggia anche lui al piano che &egrave testimone di questo momento di sesso, reclina la testa indietro. La troietta &egrave ancora a terra che si lecca il resto della sborra e mi pulisce il cazzo con la lingua avida di nettare. Sento che mi sta tornando duro e allora preso dall’eccitazione mi chino sul cazzo dell’ uomo con la barba e comincio a leccargli la cappella. Mi mette una mano sul capo e mi spinge sul cazzo, non mi resta che aprire la bocca e ingoiarlo. E’ grosso, mi riempi la bocca, ma faccio il possibile per farne entrare più che posso. Scopro che quella sensazione di pienezza mi piace e mi dedico a quel cazzo con tutta la dedizione in mio possesso.
Lo succhio, lo lecco, lo bacio, cerco di donargli il massimo piacere. Intanto ho il cazzo nuovamente duro e la troietta sotto di me si sta concentrando in una intensa passata di lingua. Mi lecca le palle e arriva fino al buco del culo che cerco di dargli tutto. Mi scivola tra le gambe e si mette dietro mi me per potermi leccare meglio. Io assumo una posizione da troia. Sta volta sono io la troietta della situazione, mi ritrovo a 90′ con un cazzo in bocca e con una lingua nel culo. Provo un piacere immenso a sentire quella lingua che mi fruga tra le chiappe e cerco di trasmettere questo piacere all’uomo che ho davanti. Il cazzo che ho in bocca non mi permette di esprimere al meglio il mio piacere ma i gemiti che emetto lasciano intendere quanto mi piaccia la situazione. Assaporo gli umori che di tanto in tanto escono, mi scopro essere davvero una troia ogni tanto alzo lo sguardo per vedere l’espressione di piacere stampata sul suo volto. Erano passati pochi minuti da quando avevo cominciato a succhiargli il cazzo quando prende e me lo sfila di bocca, si sposta, viene dietro di me, so quello che vuole fare, lo voglio anche io. Poggio le mani sul piano di marmo gelido, apro bene le gambe intanto guardo tra le cosce e vedo che quel cazzo enorme si sta facendo leccare dal tipo che mi stava leccando il culo. Pochi secondi e sento poggiare quella cappella enorme sul mio buco del culo, la struscia, scende tra le cosce e la sento vicino alle mie palle, sono eccitatissimo, lo voglio, glielo dico, eccolo di nuovo poggiarsi sul mio buco, sento una pressione, cerco di rilassarmi, inarco la schiena per facilitare l’entrata.
Quella cappella enorme fatica a entrare nel mio culo vergine di cazzi, fin ora avevo fatto giochetti con le dita ma mai avevo provato a infilarmi qualcosa di così grande. Sento dolore ma non voglio tirarmi indietro anzi sono io a spingere contro di lui. Sento il mio buco dilatarsi sotto la pressione di quel cazzo, il dolore si fa più intenso ma all’improvviso eccola, almeno la cappella &egrave entrata. Una sensazione di estasi mista a un brivido mi sale per la schiena. Ora lo voglio sentire tutto dentro e infatti vengo subito accontentato. Ora sta spingendo per fare entrare il resto della mazza. Mi tocco le palle, arrivo a sfiorare il buco e la sua mazza, sento il suo cazzo finalmente tutto su per il culo. Riesco a sentire la sue palle contro le mie. Mi piace da morire questa sensazione. Ecco si sta muovendo, il piacere &egrave indescrivibile, mi stava scopando con delicatezza, ma io volevo essere scopato come una cagna, ruoto leggermente la testa e con voce rotta gli dico ‘dai scopami porco’. Non lo avessi mai detto, a quelle parole comincia a spingere con colpi sempre più forti.
Mi sta spaccando in due, sento il cazzo correre sue giù per il mio culo. Il dolore si trasforma in piacere estremo il tipo che prima avevo inculato mi si avvicina alla faccia e mi mette il cazzo in bocca. Ora sono davvero soddisfatto. Pieno in tutti i buchi. Mi stanno scopando e io ne sto godendo. Sto godendo così tanto che non mi accorgo nemmeno che dal mio cazzo mezzo moscio comincia a colare sborra. Metto la mano sotto il cazzo per raccoglierne un po’. La porto alla bocca, la lecco, &egrave un’operazione che faccio abitudinariamente quando sono a casa.
A questa visione i due porci devono essersi eccitati a tal punto che sono arrivati quasi contemporaneamente. Prima quello che avevo in bocca, mi sborra con un unico fiotta. Mi arriva dritto in gola e io da brava troia non ne faccio uscire neanche una goccia, ingoio tutto e continuo a leccarglielo. Poi &egrave il turno dell’ altro. Continuando a scoparmi sento pulsare il suo cazzo e un urlo liberatorio accompagna quel nettare caldo che mi riempie il culo.
Restiamo qualche istante così. Poi sento il cazzo che avevo nel culo perdere consistenza. Lo sento uscire.
Ormai ho il culo così dilatato che non trova nessuna difficoltà a uscire. Anche il cazzo che avevo in bocca si ammoscia. Io riprendo la posizione eretta. Ci guardiamo in silenzio.
Ho la sborra che mi cola dal culo lungo le cosce. Mi tiro su un po’ i pantaloni e vado in bagno per pulirmi. Mi accovaccio per far uscire quello che restava, mi pulisco con un po’ di carta, mi sistemo ed esco dal bagno. Mi guardo attorno, non c’&egrave più nessuno. Sono andati via. Mi giro verso lo specchio, mi guardo, sono ancora rosso in viso, mi do una rinfrescata e poi esco dal bagno.
In sala stanno ancora proiettando il film ma io tiro dritto ed esco dal cinema senza guardare nessuno.
Sono in macchina appoggio la testa al sedile tirando un sospiro di sollievo. Non mi sono mai sentito così appagato. Ho ancora dolori ma a confronto alla sensazione che mi ha lasciato questa esperienza non sono nulla. Metto in moto, vado via.

Scrivetemi le vostre sensazioni e pareri a spy123@hotmail.it

spy

Leave a Reply