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Racconti Gay

sempre per caso…..

By 28 Gennaio 2006Dicembre 16th, 2019No Comments

Dopo la mia prima e unica esperienza con un uomo sono rimasto molto spaventato, chissà intimidito dalla liberazione della mia reale identità sessuale. Per almeno un paio di mesi ho cercato di non pensarci, di fare finta che nulla fosse successo, fino a quando una notte, insonne e tormentato da pensieri ‘caldi’, mi sono ritrovato solo nel mio letto in preda ad una violenta voglia di’.voglia di”voglia di passione’.di possessione. Era ormai mezzanotte passata e io ero solo a casa desideroso di incontri e di passione. Spazientito mi sono vestito in fretta e furia e sono uscito con l’intenzione di calmare i bollenti spiriti con una boccata di aria fresca. Fuori la notte era fresca, non fredda, una tipica notte a Roma di un tipico giorno feriale. Ho allora deciso di farmi un bel giro in macchina, finestrino abbassato, e magari andare in qualche posto all’aperto a farmi una sega, un piccolo sfogo per la grande eccitazione che provavo. Mi dirigo inizialmente verso il centro, senza una meta precisa, faccio un completo giro storico turistico, però la mia eccitazione proprio non diminuisce’..anzi’..
Ormai alle due passate mi ritrovo a girare nei pressi dello stadio olimpico, neanche un’anima in giro, sterminati parcheggi vuoti. Mi infilo quindi nel primo spiazzo, parcheggio, spengo tutto e mi rilasso un pochino. Inizio quindi a tirarmi fuori il cazzo e a giocarci un pochino, voglio godermi il momento. Passati pochi minuti vedo una macchina che si avvicina, va lentamente, spegne i fari e si parcheggia a una decina di metri da me. Inizialmente mi ricompongo velocemente e sono pronto ad andarmene, quando decido di provare, per una volta di lasciarmi andare e di smettere di sognarle le cose, ma di farle. Rimango dove sono, riprendo a massaggiarmi il cazzo che ormai si era ammosciato per la tensione del momento, e per un po’non succede nulla. Passato qualche lungo minuto vedo che dalla macchina scende un uomo che sembra voler fare una passeggiata. Infatti si avvia con l’aria di non avere una meta, io lo guardo da dentro la mia macchina continuando a masturbarmi, adesso sempre più eccitato dalla situazione. Dopo un po’ di giri circospetti si avvicina alla mia macchina e da due colpetti al mio finestrino. Io, senza lasciare il mio cazzo, ma solo coprendolo un po’ con la mano, abbasso il finestrino: ‘ciao scusa, non &egrave che avresti una sigaretta?’
Io sorridendo gli porgo il mio pacchetto con la mano libera, lui estrae una sigaretta , la accende e mi restituisce il pacchetto. &egrave a questo punto che mi dice:’posso salire?’. Io non rispondo ma semplicemente mi sporgo per aprire la portiera del passeggero. Entra allora nella mia auto’..ho lasciato entrare uno sconosciuto alle due di notte nella mia macchina”..sono impazzito!!
Entrato in macchina si presenta, &egrave un uomo sui 50 anni, portati malino, con la pancetta e la barba’..certamente non &egrave il mio tipo, dice di chiamarsi Gianni e dice di essere disperato. Mi confessa che da due ore girava in cerca di un travestito, &egrave il genere che piace a lui, e che non ha trovato nulla e che ha un bisogno folle di scopare come dice lui alla ‘sua maniera’.
Io gli dico sorridendo che proprio non so come aiutarlo, che mai sono stato con un travestito e che non me ne intendo molto. Allora lui mi fa la proposta che mi cambierà la nottata (e chissà qualcosa in più). Mi dice:’senti, ti do 400 euro se vieni a casa mia e per tutta la notte ti trasformi nella mia puttana’.
In maniera del tutto incosciente, senza riflettere, ma solo pensando al sesso e ai soldi che molto comodo mi facevano, accetto con un semplice ‘si va bene’. Lui quasi incredulo mi abbraccia, mi da un veloce bacio sulle labbra e dive ‘andiamo, seguimi’. Esce, sale sulla sua auto e parte, e io con il cuore in gola gli vado dietro. Il tragitto dura solo 10 minuti, parcheggio al lato dell’auto di Gianni e saliamo a casa sua. Qui giunti mi dice:’adesso voglio che sembri un po’ più una puttana’, cosi dicendo mi conduce in bagno dove mi dice di spogliarmi e di aspettare che mi avrebbe portato lui dei vestiti. Obbedisco e lo aspetto nudo, solo avvolto da un asciugamani. Quando torna mi da un completo da donna, mutandine, calze , gonna, reggiseno imbottito, rossetto’.tutto insomma’.e mi dice :’preparati che io ti aspetto in sala’. Mi lascia quindi nel bagno dove inizio a vestirmi e ad ogni indumento che metto mi sento sempre più bella, inizio a sentirmi donna. Quando sono completamente vestita, parrucca compresa, mi dispongo davanti allo specchio per mettermi il rossetto e l’opera di trasformazione &egrave conclusa:sono proprio soddisfatta di me stessa.
Esco quindi dal bagno e vado verso il salone dove Gianni mi aspetta con luci soffuse e una sottile vestaglia addosso. Anche lui rimane impressionato dal mio aspetto, mi mangia con gli occhi, e questo mi eccita da morire. Vado a sedermi accanto a lui e mi offre un drink. Mentre bevo lui inizia a farmi complimenti, a dirmi quanto sono bella, quanto sono donna, e inizia a toccarmi la gamba delicatamente. Allora io rispondo di buon grado aprendo leggermente le gambe e iniziando ad accarezzargli la coscia. Smettendo di parlare si gira verso di me e mi bacia con passione. Con la mano cerco allora subito il suo cazzo e inizio a masturbarlo. &egrave incredibile, durissimo, ma soprattutto grandissimo, molto più del mio. Che meraviglia!!! Mi stacco quindi dalla sua bocca e mi abbasso subito per assaggiare il suo sesso. Ne prendo più che posso dentro la bocca e inizio il secondo pompino della mia vita. mi dedico a lui con devozione, lo succhio, lo lecco, lo bacio. Sento allora la sua mano che prendendomi dietro la nuca inizia a dettarmi il ritmo, facendomi ingoiare il suo cazzo fino in gola, appagandomi con i suoni dei suoi gemiti sommessi. Cambiamo posizione, mi fa sdraiare e si mette sopra di me a 69 e inizia letteralmente a scoparmi in bocca. Intanto sento le sue dita che frugano nelle mie mutandine e mi stuzzicano il buchino, sento un dito che entra, subito seguito da un secondo. Questo mi strappa un gemito soffocato dal cazzo che avevo in gola e Gianni mi dice :’vedrai quanto godrai con il mio cazzo nel culo, altroché due dita’.e poi se vorrai ho in serbo anche di più’. Detto ciò continua a scoparmi in bocca con foga e a farmi un bel ditalino anale. Tutto ad un tratto sento che si irrigidisce, rallenta il ritmo, si ferma, e mi scarica in bocca una abbondante quantità di sperma che io senza indugio ingoio avidamente. Rimaniamo un po’ cosi, ansimanti e sudati, avvinghiati l’uno al sesso dell’altro, poi Gianni si alza e mi dice di aspettarlo che adesso arriva il ‘bello’. Io chiudo gli occhi assaporando il dolce gusto del suo sperma fino a quando lo sento tornare e lo vedo armato di cazzi di gomma di varie forme e dimensioni, alcuni veramente enormi. Io istintivamente mi metto a pecorina e alzo il culo offrendoglielo in maniera spudorata. Gianni senza farsi ripetere l’invito si dispone dietro di me e dopo avermi tolto le mutandine riprende a giocare con il mio buchino. Inizialmente sento le sue dita parsi strada dentro di me, prima una, poi due, poi tre”.e poi sento che inizia a lubrificarmi abbondantemente, sempre stantuffandomi con le dita che ora sono diventate quattro. &egrave una piacevole sensazione, le dita scorrono bene dentro di me e mi toccano proprio nei punti giusti, sento un gran calore che sale e una voglia sempre maggiore di essere scopato. Sento allora le dita che abbandonano il mio buchino e subito dopo una forte pressione di qualcosa di diverso. Mi giro e vedo che Gianni sta trafficando con un fallo di gomma di grandi dimensioni’lungo 25 centimetri, ma soprattutto largo almeno 4 o 5 centimetri.
Vedendo la mia faccia Gianni mi sorride e mi dice ‘vediamo di allargarlo per bene questo buchino stretto’. Io affondo allora la testa tra i cuscini sui quali ero appoggiato e cerco di rilassarmi il più possibile. All’inizio il fallo fa fatica ad entrare, ma dopo vari tentativi mi sento finalmente invadere le viscere come non mai e un fortissimo bruciore mi lacera di dolore, però finalmente &egrave dentro, lo sento avanzare dentro di me, e questa meravigliosa sensazione copre il dolore al mio buchino. Gianni inizia a muovere il fallo dentro di me, piano piano lo tira tutto fuori per poi risbattermelo dentro con sempre più irruenza, il mio culo inizia ad abituarsi e io a godere sempre più. Dopo averlo tirato fuori nuovamente dice ‘adesso tocca a me’. Si infila un preservativo e di un sol colpo mi infila tutto il suo cazzone dentro togliendomi il fiato nonostante avessi il culo ben allargato dalla precedente penetrazione. Mi scopa con foga, con forti colpi di reni che fanno sbattere le sue palle sul mio culo, le sento fredde contro le mie calde natiche. Ad un tratto tira fuori il cazzo e mi riinfila il fallo di gomma di prima, per poi toglierlo e rimetterci il cazzo. Continua cosi per un po’ alternando il suo cazzo al fallo di gomma, allargandomi sempre di più il culo, ormai anche il fallo di gomma entra senza la minima resistenza, sono completamente sfondato. Gianni però vuole andare oltre. Mentre quindi ho dentro di me il fallo di gomma Gianni mi dice ‘adesso vediamo se riesci a prenderne due alla volta come le vere puttane’ e poggiando il suo cazzo sopra il fallo di gomma inizia a spingere. Io, già pieno sento qualcosa che cerca di entrare, però proprio non c’&egrave spazio, mi rilasso, spingo, però nulla, proprio non vuole saperne di entrare. Gianni allora fa ‘vedrai che con questo ci riusciamo’ e mi mostra un altro fallo di gomma, però questo di dimensioni davvero mastodontiche, sarà stato grande come una mano. Dopo avermi tolto l’altro fallo inizia a spingere con il nuovo che dopo una iniziale resistenza, entra dentro aprendomi dolorosamente in due, facendomi questa volta gridare. Gianni senza toglierlo dal mio culo mi dice ‘hai visto che &egrave entrato puttana, adesso vedrai come potrai scopare anche con due cazzi alla volta’. Detto questo sfila il cazzone di gomma e mi riinfila subito quello più piccolo, che ormai entra senza nessun ostacolo, poggia il suo cazzo e riprova a farlo entrare. Questa volta lo sento entrare, riempirmi come non mai e inizia a scoparmi con foga, nel mio buchino ormai enormemente allargato e anestetizzato. Ormai non sento più dolore, sento solo un orgasmo a punto di esplodere, come se da un momento all’altro dovessi venire. Sento intanto Gianni ansimare sempre più forte, si sfila dal mio culo, lasciando dentro il fallo di gomma, e dicendomi che mi vuole venire in bocca. Sfilato quindi il preservativo mi infila il cazzo in bocca e inizia a scoparmi con foga, sino a quando grugnendo come un animale mi scarica in bocca una abbondante sborrata bollente. Fatto ciò mi dice ‘adesso tocca a te godere’, mi sfila il fallo di gomma, mi fa stendere sul letto a pancia in su, mi fa rivoltare le gambe sopra la testa in modo da avere il mio cazzo dritto davanti e i culo all’aria. quindi dopo avermi rimesso il fallo nel culo inizia a muoverlo su e giù e contemporaneamente a farmi una sega. Io che già ero a punto di venire, in neanche un minuto vengo copiosamente direttamente sulla mia faccia, aprendo anche la bocca per assaporarne il gusto. Sorridendo e abbracciandomi Gianni allora mi chiede ‘ti ho fatto o no godere come una vera puttana?”..e io con la bocca impastata dal mio e il suo sperma gli rispondo ‘oh si’.proprio come una gran puttana’.

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