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Racconti Gay

Stages con disabile

By 6 Agosto 2010Dicembre 16th, 2019No Comments

Scrivo questo racconto per dar luce anche ai disabili che spesso sono trascurati e per una richiesta da un “fan”.

Frequento il quinto anno del perofessionale per i servizi sociali e come ogni anno, mi apprestavo a svolgere la mia attività di stages/volontariato. Questo anno mi toccava assistere un giovane ragazzo sulla sedia a rotelle di nome Marco.
Marco è alto, moro ed ha un bel fisico, la sua migliore dote è però il suo visino così dolce e delicato.
Marco comprendeva tutto dato che la sua disabilità era arrivata a seguito di un incidente stradale all’età di soli 12 anni. Era un genio con il computer ed infatti mi divertivo parecchio con lui, eravamo diventati amici. All’inizio mi pesò un po’ il fatto che dovessi accompagnarlo anche in bagno, ma successivamente ci presi l’abitudine. Un giorno arrivai senza che lui fosse stato avvisato dai genitori, perchè andavano di fretta, dovevano sbrigare una questione e sarebbero tornati il mattino dopo, quindi sarei dovuto stare anche la notte se possibile, tanto avrei dovuto decidere dopo, salutai i suoi genitori e chiusi la porta dell’ingresso a chiave. Entrai in camera senza bussare e rimasi bloccato, era di spalle alla porta, avanti allo schermo del pc e si stava segando guardando un video porno gay. Si coprì subito e chiese scusa, il video continuava però a scorrere e dopo un bel po’ se ne accorse e lo bloccò.
Mi misi sul letto e cominciammo a parlare, mi disse che era gay ma che non aveva mai provato, in quanto la sua situazione lo limitava. Disse che non voleva per questo rovinare la sua amicizia con me, io ero stato una fortuna per lui, cominciò a farmi complimenti e alla fine disse piangendo che ero troppo importante per lui e che gli piacevo, mi avvicinai per consolarlo e dirgli che comunque non sarebbero cambiate le cose tra noi e mentre lo stavo consolando mi baciò e disse che il suo desiderio era di farlo per la prima volta con me, con colui che amava. Mi alzai dal letto un po’ stordito e lui si avvicinò, mise le mani sulla patta e mi abbassò la zip, disse che sarebbe rimasto tutto fra noi e che lo avrei fatto felice se avessi accettato. Dissi che lo avrei fatto per lui, ma solo per una volta. Mi sbottonò e cominciò a baciarmi da sopra ai boxer, mi staccai un attimo e tolsi la maglietta, i pantaloni escarpe e calze, rimasi nudo eccetto i boxer che subitò calò giù Marco. Prese in mano il cazzo e cominciò una lenta sega, mi risedetti sul letto e lui si piegò su di me, accolse la mia cappella nella sua calda bocca, la leccava tutta insalivandola, successivamente scese fin quasi alla base, non riuscì a prenderlo tutto nella bocca. Mi disse “ti amo e ti voglio far godere, voglio averti dentro di me”. Ormai ero eccitatissimo, lo presi di peso e lo misi sul letto, gli leccai e morsicchiai l’orecchio, poi gli sbottonai la camicia, la cinta e i pantalon, staccai le scarpe, tolsi i calzini, era ormai nelle mie mani. Gli leccai anche i capezzoli, sentivo esplodere il suo cazzo nelle sue mutande, scesi dai capezzoli con la lingua fino all’ombellico e tolsi i suoi boxer, gli sparai una mezza sega e subito lo girai.
Vedevo il suo glabro corpo disteso sul letto, il suo culo era sodo e svettante, gli aprii le chiappe e cominciai a leccare il suo orifizio, mi distesi un poco sul suo corpo e avvicinandomi al suo orecchio gli sussurrai “sentirai poco dolore, verrà subito colmato dal godimento, non preoccuparti farò piano”. Misi la mia verga tra l’insenatura delle chiappe e la feci andare sopra e sotto, scivolava bene visto che avevo cosparso la zona di vasellina. Non resisteva più, lo stavo provocando, mi disse “entrami dentro, dai!!”, presi due dita e le inserii nel buco del culo, andavo avanti e dietro, iniziò a mugolare, tolsi le dita e porsi la mia cappella sull’ano, la feci entrare piano piano, stava entrano tutto in modo lento, andavo avanti e dietro e ad ogni affondo entrava un pezzo in pi di cazzo. Ci ero riuscito, era entrato tutto!! Cominciai ad aumentare il ritmo, lo sentivo mugolare, mi diceva “vai si, lo sognavo da tempo, inculami!! si, si, si… vai su!!” sentivo che stavo per venire ed estrassi la verga dal suo culo. Mi avvicinai al viso e cominciai a scopargli la bocca, gli venni dentro e cominciò ad ingoiare, si ripulì tutto e diede una pulita anche al mio cazzo. Lo presi in braccio ed entrammo nudi nella doccia, lui aveva bisogno di stare seduto e allora dato che ero ancora eccitato lo penetrai più facilmente e lo appoggiai al muro, lo tenevo con le braccia e muovevo il bacino per farlo entrare e per farlo uscire, aumentai il ritmo, il mio respiro era diventato pesante e cominciai a gridare io “se… dentro… prendilo tutto, come godo, sto venendooooooooooo!”. Gli venni dentro. Lo ristesi sul letto e mi sembrava che era giusto che godesse anche lui, presi il suo cazzo in mano, lo scappellai e gli feci una sega fino a quando non venne e si bevve la sua sborra. Ci andammo a fare la doccia e rimanemmo nudi, la sera ci mettemmo nel suo letto matrimoniale a guardare un film erotico gay, ci toccammo parecchio, si ficcò sotto le coperte e cominciò a baciarmi dapertutto, fino a farmi un bellissimo pompino. Quando alzai le coperte vidi il suo volto chino sul mio cazzo e mentre in video tre uomini si inculavano, non resistetti, lo presi e lo scopai in ogni posizione possibile per le sue condizioni. Il mattino seguente facemmo ancora sesso e ci lavammo assieme per paura che arrivassero i genitori.
Da quel giorno i genitori cominciarono ad uscire più spesso, forse vedendo che Marco era stato tranquillo anche di notte… mentre loro si divertivano, anche noi ci prendevamo i nostri divertimenti. In casa erano ormai nascosti giochi hot, dvd, riviste e tanto altro ancora. Una volta lo facemmo addirittura in tre, mentre succhiava il mio cazzo, mi godevo la vista di un altro amico che lo inculava, che bella esperienza.

Per commenti critiche o altro, scrivete a: scrittoreluca@gmail.com

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