Skip to main content
OrgiaRacconti Gay

The first show

By 13 Marzo 2011Dicembre 16th, 2019No Comments

 

Sono passati quasi vent’anni da quelle prime esperienze, e beh, di… strada ne ho fatta… e tanta…
La mia primitiva ritrosia era vinta definitivamente dopo quelle iniziazioni, ed in effetti avevo un po’ bruciato le tappe. L’escalation della mia passione e delle mie fantasie andava di pari passo con le mie esperienze, con il mio coraggio nel prendere l’iniziativa e con la mia troiaggine.
Naturalmente tornai da Sergio, e ci frequentammo per un bel numero di anni, e mi svezzò iniziandomi a quasi tutti i piaceri del sesso omosex. Ma non mi bastava solo un uccello vicino al mio culetto, avevo sempre più voglia di nuovo.

Tanto per essere precisi, non ero sempre così, l’ho già detto… anzi, devo dire che, parallelamente alla mia vita gay, mi innamoravo sempre e solo di ragazze, che cercavo di frequentare il più possibile, con un paio mi misi anche e feci dell’ottimo sesso… ma non è di questo che voglio raccontare…

All’epoca – ma anche col passare degli anni le cose non sono tanto migliorate…- non c’erano tanti posti dove poter incontrare chi cercava un incontro di sesso omo, giusto un paio… e presi a frequentarli abbastanza assiduamente ogni volta che la mia “strana voglia” si impadroniva di me…
Ho conosciuto e incontrato in quei posti diversi uomini, qualcuno più grande e qualcuno più giovane, avendo rapporti protetti e non di ogni tipo… ho fatto pompini ed ingoiato sborra e ho concesso il mio bel culetto stretto (a nessuno però ho più concesso il lusso di godermi diretto dentro… almeno fino a tempi più recenti!) a chi solo me li chiedeva..
ma non c’era solo quello, frequentavo anche qualche chat a tema, ed anche in quel caso ho incontrato dei bei cazzi che si sono ampiamente goduti i miei servigi… e con qualcuno proseguo ancora oggi.. (e magari vi racconterò un po’ meglio nelle prossime storie…)

Come ho detto, quello che però cercavo era la novità, il gusto imperdibile di cercare sempre l’estremo, di realizzare le mie fantasie, che non erano né poche né banali…
Questo mi ha spinto a ricercare sempre nuovi posti e modi di incontro… e qualche anno fa ho trovato una vera e propria miniera.
È successo, come spesso accade, per caso.. stavo cazzeggiando in un sito internet di incontri, con una sezione dichiaratamente gay, e ho notato una specie di “guidagay” dei posti di incontro più in voga con tanto di commento degli stessi “fruitori” … non ho perso l’occasione per dare un occhiata, e il posto più segnalato era una piazzola di sosta autostradale vicino a casa mia, dove – si assicurava nel sito..-  era facilissimo concludere un incontro visto la quantità di frequentatori.. conoscevo bene quell’area di sosta, quante volte ci ero passato davanti? Possibile non avessi mai notato niente? Beh, non mi restava altro da fare che andare a verificare di persona.

Detto fatto, mi preparai con cura (si, con gli anni avevo affinato il mio spirito femminile, e prima di ogni incontro o possibile tale mi facevo una doccia caldissima e, una volta finito, mi lavavo con cura l’interno del culetto con il microfono della doccia, andando a scaricare ripetutamente nel wc quello che…c’era da scaricare! E lasciando in tal modo caldo, morbido e profumato il mio bel fiorellino…pulito!) ed uscii verso la mia destinazione.
Mi ricordo che era autunno inoltrato, faceva freddino ed era – pensavo..- tardi, passate le dieci di sera… e, fra me e me, non avevo molte speranze di trovare qualcuno…
Quando entrai nell’area di sosta, con mio stupore, notai diverse macchine parcheggiate, insieme a tanti tir, ed un notevole movimento di persone dentro al casottino che il sito internet descriveva come sede dei bagni.
Posteggiai la macchina e mi accesi una sigaretta, giusto per darmi il tempo di studiare un po’ la situazione.
Subito, un paio di uomini uscirono dal casottino, si diressero verso due macchine distinte e dopo un’ultima occhiata reciproca, se ne andarono. “ecco – pensai – loro hanno già fatto…”.
Finii la sigaretta ed entrai nel casottino.

Non c’era luce, all’interno, ma con i lampioni fuori filtrava a sufficienza per vedere qualcosa. C’erano due uomini a fare da “palo” ai lati della porta, li superai e andai verso i lavandini dritto di fronte, lavandomi le mani e bevendo un po’, e quando mi girai altre due o tre teste facevano capolino dalle stanze che portavano ai bagni.. c’erano almeno quattro-cinque uomini che mi stavano guardando… mi si asciugò subito la bocca come se avessi inghiottito una spugna e tornai a bere dal lavandino. Prima che mi potessi girare sentii due mani sul mio culo che mi massaggiavano… non reagii, anzi mi piegai ancora di più a bere spingendo più in fuori il culo… e sentii le mani che passate davanti risalivano per l’addome fino a fermarsi sui capezzoli e stringere forte mentre il pacco dell’uomo si appoggiava al culo… bastò questo per farmi perdere la testa: mi alzai e mi girai, di fronte a ma c’era uno dei due “pali” un ragazzo della mia età un po’ più basso di me con barba e baffi, lo presi per il braccio e lo condussi in uno dei bagni aperti sulla mia sinistra.
senza chiudere la porta gli slacciai cintura e pantaloni e, abbassati gli slip, estrassi un signor cazzo, già duro e gonfio che non aspettava altro che la mia bocca.. mi inginocchiai e lo presi tutto dentro. Era buono e pulito, aveva un buon odore ed il sapore inconfondibile di tutti i cazzi gonfi ed eccitati.. sapeva di sesso! Lo succhiai e lo leccai a lungo, andando con la lingua intorno alla cappella e sotto sul frenulo, gli leccai le palle mentre lo menavo con entrambe le mani, e tornavo poi a prenderlo tutto in bocca spingendomelo fino il fondo alla gola… lui gemeva di piacere e, posatomi le mani sulla testa, prese a scoparmi con forza sempre maggiore… ed io lo lasciavo fare abbrancandolo sulle natiche per tirarlo sempre più forte a me… giravo le spalle alla porta aperta ma pur non vedendo cosa stesse succedendo dietro di me, sentivo il rumore di passi che si avvicinavano e rimanevano li, a godersi lo spettacolo.
Dopo una buona mezzora di pompino lui mi alzò e, senza mezzi termini, mi abbassò i pantaloni della tuta ed i boxer e tornò a pizzicarmi i capezzoli con forza, come se avessi bisogno di eccitarmi ancora per concedermi totalmente a lui… ma quei pizzicotti cancellarono ogni remora e senza proferire sillaba mi piantai con le mani sul muro, spinsi in fuori il culo e aspettai… due secondi e lo sentii appoggiare la cappella sul buchetto, mettermi le mani sulle natiche in modo da allargarmele con i pollici ed entrò.

Era tanto tempo che non provavo più dolore alla penetrazione, ed ancora una volta sorrisi a quella mancanza e alla mia troiaggine.. iniziò a scoparmi forte, veloce e con rapidi colpi profondi per poi rallentare di colpo, godersi un paio di penetrazioni dolci e lente, per poi ricominciare con i colpi da stallone… mi piaceva come scopava, come se avesse tanta sete.. e in più ogni tanto con entrambe le mani mi abbrancava i capezzoli strizzandoli bene… cosa che mi fa decisamente impazzire! Iniziai a gemere sempre di più, e a pregarlo di montarmi, di scoparmi di fottermi di fare tutto quello che voleva… stavo godendo un mondo quell’uccello grosso e gonfio dentro alla mia pancia… un rumore un po’ più forte dietro di me e mi ricordai della porta aperta, girai la testa e…. due maschi con le braghe completamente calate e due cazzi spianati si stavano segando a meno di venti centimetri da noi…

Non pensai, non realizzai… semplicemente mi girai verso la porta sempre con il mio bel cazzo piantato dentro, appoggiai le mani sugli stipiti della porta aperta per bilanciare le spinte del mio stallone e mi abbassai alla pecorina, con la bocca ad altezza cazzo, come per dire “.. la mia bocca è qui per voi… servitevi…”.
Non se lo facero ripetere e in un attimo due grossi uccelli mi scopavano a turno la bocca! Vedevo intorno altri uomini con l’uccello fuori che si stavano godendo lo spettacolo della troia di turno montata da tre cazzi.. e la troia ero io!
Il vedere tutti questi occhi e questi cazzi che mi guardavano vogliosi, sentire i due cazzi grossi che mi entravano e uscivano dalla bocca, le mani sulla mia testa, il cazzo sempre più gonfio che mi stava impalando senza pietà e le sue mani sui miei capezzoli… non so cosa fu a far scattare la molla, fatto stà che per la prima volta in vita mia godetti di brutto, sborrai senza che nessuno mi avesse neanche per sbaglio sfiorato l’uccello, sborrai mentre tre cazzi mi stavano inculando e scopando in ogni buco possibile, sborrai senza alcun ritegno, e senza che potessi nemmeno toccarmi e segarmi, preso com’ero a tenermi dai colpi sempre più forti sul mio culo e sulla mia faccia…
Sborrai e quasi urlai, se non fosse che uno dei due scopatori anteriori mi brancò la testà e cacciandomi dentro tutto il manico mi svuotò tutti i coglioni in gola, urlando e gemendo più di me…
Era l’ennesima sborra che assaggiavo, l’ennesimo sapore di maschio che sentivo, eppure sembrava il più dolce, il più denso e il più godurioso… non smetteva di schizzarmi in gola il suo seme, continuava a gemere e a fottermi e ad ogni colpo un nuovo schizzo potente… aprii le labbra e lasciai scivolare in terra tutto quel bendidio e il rumore che fece la sborra sul pavimento mi confermò che la quantità era molto più che notevole… gli ultimi colpi più lenti fino in fondo alla gola ed uscì spingendomi quasi via… solo per lasciare il posto libero al suo compare, che non fece in tempo ad avvicinarsi alla mia faccia che la coprii con una serie di spruzzate dense e appiccicose, mi venne dritto in faccia coprendomela completamente, sborra sulle guance, sborra sulla fronte, sborra sul mento, sui capelli e sulle spalle… poi prendendomi per i capelli mi tenne fermo la faccia e passò con la cappella a raccogliere la sua sborra spingendomela in bocca.. mi strusciava la cappella sulla faccia e godeva nel vedermi così porca sottomessa ai suoi desideri…
Non appena ebbe finito la sua opera di raccolta mi diede un piccolo schiaffo sulla guancia e con un “e brava la mia troia..” si rivestì ed usci dal casottino…

Io ero al settimo cielo, fuori dal mondo… ero già venuto, due maxi sborrate in bocca e ancora un cazzo che mi stantuffava imperterrito il culetto… lo sentivo aperto, largo e slabbrato… e la scena cui aveva assistito lo aveva bagnato ed eccitato ancora di più… ed aveva eccitato anche il mio stallone che accelerando i colpi era riuscito a grugnire “…mi fai proprio scoppiare.. dimmi cosa vuoi che ti riempia, gran vacca ripiena di sborra… ti riempio il culetto..eh? vuoi che ti riempia il culetto di sborra? Dimmi di si che sto per venire… troietta”  “..dove vuoi tu… riempimi dove vuoi tu… fammi quello che vuoi.. alla tua troietta…si…”
le urla che fece mentre mi riempiva giunsero facilmente fino fuori il casottino, infatti poco dopo due tipi “nuovi” si affacciarono sul corridoio interno dei bagni, giusto in tempo per vedere una troia coperta di sperma in faccia, sui capelli e sulle spalle ricevere gli ultimi fatidici colpi nel culo dal suo stallone, che ansimante si staccò da me lasciandomi piegata alla pecorina con la sborra che mi usciva dal culo e mi colava sulle gambe… “adesso me lo pulisci.. da brava puttana..” e mo lo spinse in bocca per farsi succhiare le ultime gocce di sperma che uscivano e per farsi pulire la verga dai miei umori… ovviamente inghiotii tutto presa dalla trance dell’amplesso.. e quando si staccò per vestirsi si guardò dietro e gnignando “.. mi sa che hai degli altri clienti.. pensi di riuscire a soddisfarli?” e ridendo si fece da parte mostrandomi i due tipi che erano entrati con il cazzo spianato verso di me e gli occhi lucidi per l’eccitazione..
Per me era veramente troppo, non sentivo più le labbra ed il culo era tutto un fuoco… “… mah veramente non so se…” “taci cagna, che adesso è il nostro turno!” ed il primo mi spinse di prepotenza il cazzo in gola, mentre l’altro, giratomi dietro mi alzò per incularmi.
“cazzo ma ti sei fatta riempire il culo… hai ancora la sborra che scende… sei davvero una troia… ma non ti vergogni!?” ma la cosa non dovette fargli più di tanto schifo, perché appoggiò la cappella sul buchetto largo e mi fu dentro..

Non sapevo proprio cosa pensare, stavo davvero superando tutti i miei limiti… avevo un po’ di vergogna, ma l’idea di essere così maiala mi eccitava un casino… e mi rendevo conto che sarei andata avanti a farmi inculare e scopare dappertutto fino a mattina… stavo godendo di nuovo, altri due cazzi dentro di me, altri due cazzi che mi profanavano e che , a dirla proprio tutta, avrei servito e riverito come divinità… sentivo i due uccelli duri spingermi e fottermi con furia, si stavano prendendo quello che volevano e lo facevano da dio!! Quello dietro dava colpi sempre più forti, veloci e gagliardi, come mi volesse aprire in due… e quello davanti si lasciava succhiare e pompare per poi dare qualche colpo profondo fino alla gola e restare fermo con tutto l’uccello dentro… mi girarono e si scambiarono le posizioni , e prendendo in bocca l’ennesimo cazzo lo trovai carico dei miei umori e dei residui di sborra del primo stallone…
Stavo quasi godendo di nuovo, sommersa dalla mia troiaggine, che quello dietro uscì dal mio culo e con un gemito soffocato mi scaricò sulla schiena cinque o sei schizzi di sborra… seguito quasi a ruota dal suo compare che, per la seconda volta in quella sera, mi riempi la faccia e la bocca col suo seme…
“cazzo… avercene di troie come te… scommetto che staresti fino a domattina a farti inculare e riempire di sborra.. giusto bella puttanona..? dai, fammi vedere se hai goduto… voglio vederti sborrare… o sei proprio una donna a tutti gli effetti??” e si misero davanti a me aspettando di veder schizzare a mia volta il mio piacere…
Io ero distrutto ma eccitatissimo.. in ginocchio e coperto di sborra in ogni parte… le mutande, pantaloni e la giacca della tuta erano fradici e unti del piacere mio e di altri cinque maschi…
“ma veramente sono gia venuto… prima…” “ e allora? Segati ancora che voglio vederti sborrare..” ma io avevo gia cominciato a menarmi l’uccello, che era già duro per l’eccitazione, e con l’altra mano mi toccavo la faccia, i capezzoli, le natiche, il culo… tutti coperti di sperma.. e infatti sborrai ancora davanti a loro.. una sborrata lunga e liberatoria.
“ma bravo, lo vedi che sei ancora capace? Pensavo davvero fossi solo una vacca… ma qualcosa di uomo c’è ancora… in fondo però…  molto in fondo!” e ridendo se ne andarono.

Rimasi li inginocchiato per un po’… a godermi rivivendo nella mia mente tutta quella serata… finchè mi resi conto di essere quasi nudo, nel corridoio e coperto di sperma! Tolsi la tshirt e mi pulii il più possibile, passandola sulla schiena, sul collo e sul culo dopo averla bagnata al lavandino, mi sciacquai i capelli – per fortuna li porto molto corti – e la faccia togliendo tutto… uscii dal casottino che era quasi l’una… e mi accesi una sigaretta prima di tornare a casa, dove mi aspettava una bella doccia bollente e il mio letto.

Dopo tutto me l’ero meritata, no?

Leave a Reply