Skip to main content
Racconti Gay

Tutto dentro davanti allo specchio

By 13 Ottobre 2011Dicembre 16th, 2019No Comments

Mi guardo nello specchio mentre la sua lingua mi sta facendo impazzire leccandomi a fondo nell’orecchio. Sono irretito nella sua morsa. La mia faccia si è trasformata per la goduria: è diventata rossa e imperlata di goccioline di sudore. Gli occhi liquidi e esterefatti. Le labbra schiuse, vogliose con la lingua che le percorre umettandole.

Vedermi mentre sono fatto di piacere non fa che aumentare il piacere, pochi passaggi di lingua e sono già partito, non mi controllo più, sono completamente abbandonato nelle sue mani, disponibile ad essere usato a suo piacimento.

Mi guardo gemere senza freni e ritegno, lo specchio riflette anche i miei sospiri, la mia voglia sfrenata di saggiare nel corpo e con il corpo la durezza del suo bastone di carne.

E’ la seconda volta che mi trovo con lui ed ormai conosce troppo bene i miei punti deboli e mentre sono nudo davanti allo specchio, nel bagno di casa sua, dopo una salutare doccia, si appoggia a me completamente nudo, mi stringe in una morsa decisa aderendo al mio corpo.

Il suo cazzo è già duro, duro da morire e lo struscia sulla mia pelle che lo avverte caldo e vellutato, prepotente e ansioso.

Con estrema delicatezza affonda la lingua nel mio orecchio, nello specchio vedo riflessa la tua insistente azione d’eccitamento. Sono bastati pochi affondi della lingua per farmi partire, partire veloce. La pelle mi si accappona, brividi di piacere percorrono il mio corpo che vibra e si scuote. Mi sto sciogliendo, vorrei stringergli il cazzo fra le mani, ma me le ha bloccate sul lavandino, aumenta la pressione del cazzo sulla pelle, lo sento tutto, caldo e duro. Il bagno risuona dei miei gridolini di piacere che emetto senza ritegno.

‘Ti piace il mio cazzo, porcona? Lo vuoi in mano?’

Quanto mi piace essere chiamata al femminile in questi momenti, se mi piace il tuo cazzo?, che domanda!, con la testa faccio segno di sì!

Dall’orecchio, ogni tanto, sposta la lingua sulla spalla, leggeri morsi mi fanno sobbalzare Ogni affondo fa riemergere la femmina che si nasconde in me.

Nel mio buchetto fino a questo momento è entrato di straforo solo qualche dito per leggere penetrazioni, qualche timida iniziale inculata subito abortita per inesperienza: chi ci ha provato è venuto subito sborrandomi addosso.

Ma adesso, però, sento che è giunto il momento di ricevere qualcos’altro, di fare sul serio! Nel nostro primo incontro mi ha fatto usare solo la bocca per leccarglielo e pomparlo. Ora siamo al secondo incontro e il pensiero corre veloce e dalla bocca emerge un soffocato:’ Dai fammelo sentire tutto !’.

Prende le mani e me le porta dietro la schiena, nella destra mi ripone il cazzo che mi riscalda le chiappe e con la sinistra mi fa raccogliere le sue palle. Stringo con forza cazzo e coglioni e lui non smette di tormentarmi l’orecchio. Con un dito mi sfiora le labbra schiudendole poi il dito mi penetra in bocca e lo avvolgo fra le labbra.

Mi guardo estasiato allo specchio mentre il dito si muove fra le labbra come in un pompino, mi vedo succhiare quel dito e già immagino qualcosa di più grosso ed appetitoso al suo posto.

Mi fa girare ed avvicina la bocca alla mia. ‘Vuoi baciarmi?’ Forse è troppo, tengo chiuse le labbra ma la lingua preme. E’ troppo baciarsi? Una voce da dentro mi sollecita ad aprire quella cazzo di bocca e a darci dentro fino in fondo. E la sua lingua si fa strada, mi invade la bocca e cedo, ricambio. Chi è il maschio e chi è la femmina? Bah!

Sto baciando un uomo e non me ne vergogno: la cosa mi piace tremendamente. Ci baciamo a fondo e riesco a tenere gli occhi aperti ed incrocio i suoi. Le sue mani mi stringono il culo e anche le mie tastano e palpeggiano il suo. Sento i cazzi che si strofinano, si scappellano, li prendo in mano, li tengo vicini aderenti, li stringo e li sego come fossero una cosa sola. Con una gamba avvolgo una delle sue per stringerlo ancora di puù e sento subito la sua mano che scorre sulla coscia si insinua nel solco sfiora l’orlo dell’ano e poi deciso un dito mi penetra a fondo facendomi sobbalzare. Più le lingue si cercano, più i baci sono profondi e più a fondo va il dito che mi scopa il culo.

‘Ora assaggia il dito, dopo assaggerai il cazzo con il tuo bel buco da sfondare!’

Le pareti a specchio del bagno riflettono tutto, lo sguardo corre dietro le immagini: le bocche che si baciano, il dito che scopa il culo, i corpi che si avvinghiano, i gemiti.

Una frenesia da sesso sfrenato mi sta facendo impazzire di piacere, vorrei avere altri cazzi a portata di mano.

Sono eccitato, sono eccitatissimo, non sto più nella pelle e sto per venire. Stacco la bocca dalla sua e urlo:’ Vengoooo!!’.

Lui non perde tempo si piega e il mio cazzo è nella sua bocca, poche risucchiate voraci e scarico fiotti di sperma, continua a pomparmi fino all’ultima goccia poi si rialza mi guarda negli occhi, una mano stringe le labbra aprendole, mi spinge la testa all’indietro e mi versa in bocca sgocciolandolo il mio sperma lasciandolo scivolare sulle labbra.

E’ la prima volta che lo assaggio, lo trattengo mentre si riattacca all’orecchio e ricomincia a tormentarmi:’Trattienilo in bocca porcona!’ e mi rimette faccia allo specchio: ‘Guardati la bocca di troietta!’, me la fa aprire, la vedo che gronda di sperma, con la lingua impiastricciata mi inumidisco le labbra, che faccia di porca che ho!

‘Ingoia tutto!’ mi suggerisce come un comando e come un automa eseguo, deglutisco una, due e tre volte il mio sperma fino all’ultima goccia, poi riapro la bocca quasi a dimostrare che lo ho ingoiato tutto, che sono proprio una porca vogliosa di succo di palle. Mentre ingoio lui accompagna con robuste penetrazioni del dito, l’avrà infilato tutto per come mi riempie.

Adesso non sto proprio più nella pelle, mi agito e mi strofino alla sua pelle. Ora non sta più zitto e mi eccita con un diluvio di oscenità, un crescendo di oscenità che mi eccita a dismisura. Il mio lato femminile preme, fuoriesce in maniera scomposta dalla mia bocca, dico cose senza senso frammiste a oooohh sìììììì mmmmh di puro piacere. lo voglio dentro, sento l’urgenza di provare il suo pistone pulsante, ma lui insiste con la lingua mi vuole completamente arrendevole e disponibile. ‘ Scommetto che hai voglia di farmi sentire quanto sei brava con la bocca! Me lo vuoi succhiare?’ Che domanda! Lo voglio, lo voglio tutto in bocca- quasi lo supplico – mettimelo in culo! Fottimi! Dai sbattimi, fammi fare la troia!!’

Ma non molla ancora la presa, l’orecchio è insalivato e avverto la lingua grondante che trastulla l’orecchio e il dito che fa dentro e fuori dal culo.

Il piacere che provo è insopportabile, lo sento fin dentro lo stomaco. Non sono più io sono un altro, o sono un’altra? ‘Lo voglio, lo voglio in culo, dai ti prego sfondami, fammi godere come una ‘.!’ Mi declino al femminile, sono fuori di senno e finalmente mi gira, allenta la presa, poi mi afferra per i capelli, si siede sul water a gambe aperte e mi fa inginocchiare davanti a lui.

Ho davanti agli occhi il suo cazzo e sento il suo odore, lo guardo e lo guardo allo specchio: la pelle scura risalta la grossa cappella violacea sgocciolante di liquido trasparente, sull’asta risaltano le vene rigonfie, sento il suo forte odore.

‘Non sai che fare?’ mi chiede beffardo ‘ inizia a leccarmi le palle e poi risali su con la lingua. Ti devo insegnare io cosa fanno le porche come te! Muoviti! Lecca!’. A mo’ di sfida mi sbatacchia il cazzo sulla faccia, sulle labbra. Gli afferro il cazzo con una mano e appoggio la lingua alla sua base, faccio scivolare la lingua sulla pelle morbida che lascia avvertire la durezza dell’affare, la mano lo sega lentamente. ‘ Brava, continua così. Sei proprio la troia che immaginavo!’ e la lingua risale l’asta, lentamente, scorre lungo la base della cappella, recupera le prime gocce, poi raggiunge la cima insinuandosi nel solco come se volesse infilarsi dentro. ‘uhhh, sììì continua, prendilo tutto in bocca!’

Con la coda dell’occhio guardo nello specchio mentre le labbra si aprono ed avvolgono il cazzo che lentamente sparisce nella bocca. Me lo tiro fuori e poi riabbasso la testa. Il cazzo ora sparisce per oltre la sua metà, il risucchio della saliva eccheggia nel bagno. ‘ Tutto, te lo devi prendere tutto in bocca, le porche come te non si devono perdere neanche un millimetro di cazzo!’ E con decisione mi spinge la testa in giù, la spinta è forte, la mia resistenza non serve e il cazzo invade la bocca, me lo sento in gola. E’ troppo grosso e lungo per la mia bocca, lo sforzo mi fa lacrimare, mi manca il respiro, ho una accenno di vomito. ‘Tutto te lo devi prendere, il cazzo deve stare tutto nella tua bocca di porca!’ e spinge la testa in giù. Mi guardo allo specchio, gli occhi lacrimano e le guance sono deformate dall’ammasso di carne dura che si sta conficcando in gola. Un’ultima spinta decisa e le labbra si schiacciano contro i peli del pube. ‘ Sìììì, è brava, te lo sei preso tutto in bocca e adesso spompina, spompina e succhia, fammi morire!’.

La mano libera la testa che ritiro su e prendo aria, pochi secondi e la bocca si riprende il cazzo e lo succhia e pompa, lo pompa e lo succhia: una, due, tre e tante volte in un su e giù arrapato di pompinara vogliosa ed infoiata.

Quando gliel’ho succhiato a dovere, mi solleva la testa e mi ordina.’Basta con la bocca, voglio entrarti nel culo, fattelo leccare!’ .

Mi sollevo, mi giro ora lo specchio mi riflette tutto, mi piego in avanti davanti a lui, porto le mani al mio ano, lo allargo e glielo offro. Seduto sul water insinua la lingua dentro, mi lecca. Cazzo che leccata, piacere che si aggiunge al piacere. Prima la lingua e poi le dita penetrano preparando l’inculata. Quando il mio culo gronda della sua saliva si solleva, mi porta in avanti e mi fa mettere come una cagna a quattro zampe, mi allarga le gambe con il piede. Nello specchio si stampa l’immagine di me come un cagna in calore, sottomessa e disponibile, e di lui in piedi che si tira il grosso affare. E’ un attimo e lo vede inginocchiarsi. Avverto subito la pressione del suo cazzo ed ora temo le conseguenze di quel cazzo che mi spinge per entrare, anzi per sfondare.

Il cazzo preme, mi agito:’ Stai buona che ti faccio gridare come una maialona!’

Il cazzo preme e il culo cede, il cazzo preme e penetra. La dilatazione dell’ano mi procura ancora fastidio e dolore, ma non posso tirarmi più indietro anche se il mio buchetto è quasi vergine. Ma ormai sono là, con il culo in mostra disposta, ancora al femminile!, a farmi possedere dolcemente o brutalmente non so, comunque sia ,oggi nel mio culo deve farsi strada il suo cazzo.

‘Ora t’inculo, te lo sbatto dentro, ti scopo, ti sfondo il culo di troia che hai!’

Tiene il cazzo ben stretto nella mano per facilitare la penetrazione.

Il culo fa un’ultima resistenza, ma la pressione è troppo forte e continua, mi sento slabbrare, avverto la presenza carnosa dentro di me. Ansima ed io pure. Sento un forte bruciore poi vedo nello specchio la mia bocca che si contorce lasciando fuoriuscire un:’Aaaaaahh!’ di dolore e una fitta violenta mi percorre il corpo, è tremenda ma metà del suo cazzo è dentro di me, ora fermo ed io lo sento, sento che dentro di me è entrato il suo bastone. Il dolore è lancinante, non era questo che volevo, non resisto, ho voglia di sfilarmi quel grosso coso dal culo, di alzarmi e di smetterla. Faccio quasi per alzarmi ma lui mi spinge deciso giù:’Stai buona, non ho ancora finito, te lo devo sbattere ancora tutto dentro e farti urlare come una maialona!. E spinge ancora e il dolore aumenta e quasi insopportabile, mi guardo a lato nello specchio a parete. Il cazzo che mi sta trapanando il culo è in bella mostra e lo vedo muoversi mentre mi incula. E’ come la scena di un film e resto catturato dalla sequenza suggestionante delle immagini. E’ una sequenza che prima mi coinvolge come spettatore che si intriga ad osservare il ritmico dentro e fuori del cazzo e poi mi prende come attore perché il ritmo del cazzo produce smorfie e reazioni del mio viso riflesso dallo specchio.

Ma sono io?’ ma siamo noi?…è una sequenza così straordinariamente coinvolgente che attenua il dolore, è ipereccitante e poi’ e poi non è che sento tutto questo dolore’ anzi’ se sto calmo’ sìì’ se mi calmo non lo sento così forte’ ecco così’ sìì’non fa male’ non fa poi tanto male’ non fa’ non fa che entrare ed uscire dal culo’ quel cazzo sta sodomizzando proprio me e’ e mi’ e si mi sta piacendo, cazzo se piace’ mi sta prendendo nelle viscere e il dolore passa in secondo piano’ e sìì.. adesso mi concentro solo sul piacere, sullo stare bene, sullo stare facendo quello che volevo fare ‘ prenderlo in culo e basta.

La mia faccia allo specchio si è tranquillizzata e lui se ne è accorto. E’ ancora fermo, forse aspetta che dica qualcosa prima di muoversi e non posso che dirgli:’Dai continua, fottimi, inculami tutto, fammi morire!’ E con molta delicatezza e fermezza continua a spingere ed al dolore si unisce il piacere e il piacere del suo cazzo che mi sta scopando agitandosi dentro al culo mi rifà drizzare il cazzo e mentre continua a scoparmi, senza toccarmi sborro nuovamente. Ora è lui che grida:’Sìììììì ‘ così te lo ficco tutto dentro ‘!’ Nello specchio la visione del cazzo che entra ed esce non c’è più, i nostri corpi si sono compattati, si vede il suo corpo che oscilla trascinando nel movimento anche il mio.

‘ sììì sborro, sborro!’ e il suo urlo. Mi stringe i fianchi con le mani e le unghie e lo sento spingere il cazzo nel culo con robusti movimenti del bacino, oramai mi ha sfondato.

L’inculata diventa scomposta, le mani mi stringono fino a farmi male, sobbalza ansimando come un animale. Dallo specchio laterale riesco a vedere di nuovo il suo cazzo che mi entra ed esce dal culo freneticamente, che visione fantastica!

Dalle volgarità che dice, dai convulsi affondi dentro di me, dalle mani che mi stringono i fianchi capisco che sta per concludersi la lunga galoppata fra le mie chiappe. Insieme gridiamo il piacere mentre il culo viene infarcito di sborra calda, a fiotti prolungati, interminabili fino ad un ultimo furioso sbattimento delle sue palle sulla pelle.

La calma silenziosa invade quel bagno. Il suo cazzo si riposa adagiato nel mio culo, va perdendo consistenza, si ritrae lasciandomi il culo dilatato e sgocciolante ed un vuoto incolmabile quando esce del tutto quasi con uno strappo doloroso.

‘E’ stato bellissimo sfondarti il culo!’

‘E’ stato stupendo farmelo sfondare!’

‘Quando racconterò in ufficio la porca che sei si formerà la fila in bagno!’

‘Nooo! Ti prego non fare lo stronzo, ti prego!’

‘Il mio silenzio lo devi ricompensare!’

‘ Dai ti prego!’

Il suo silenzio mi preoccupa, nello specchio lo vedo ridacchiare mentre armeggia con il suo cazzo non proprio del tutto moscio, poi ancora silenzio e poi la sua cappella che si appoggia all’ano con una leggera pressione che la fa entrare un po’ ed ancora una sensazione di bagnato nel culo ed un lungo scorrere dentro di me con le cosce che si vanno bagnando di liquido caldo. Un inesauribile scorrere caldo che all’improvviso si interrompe.

Sono alla sottomissione totale, all’umiliazione.

Il suo cazzo moscio passa a strofinarmi le labbra:’ Ciucciami il cazzo!’

Mi prendo in bocca il cazzo molliccio, sa di tutti gli umori del corpo, e tutto ravvolto nella pelle e qualcosa di caldo riprende a scorrermi in bocca a piccoli getti ho un gesto di rifiuto scrollando la testa ma lui è deciso:’ il silenzio ha un prezzo, ripuliscimi il cazzo e svuotamelo, fai la brava puttanella!’. Le mani mi stringono la testa tirandomi i capelli.

Il silenzio ha un prezzo, devo pagarlo.

Gli ciuccio il cazzo come vuole lui e riprende vigore in bocca. Adesso gli faccio un pompino mentre si svuota. Lo estrae dalla bocca e mi rinfresca il viso, me lo rificca dentro ormai ha ripreso tutto il suo vigore e la sua durezza.

Quando si è del tutto svuotato mi scopa la bocca prima lentamente e poi in un crescendo di intensità: ‘vediamo se la tua bocca di porca funziona da figa!’.

Quando me lo sprofonda tutto dentro fino in gola e mi blocca la testa è giunto il momento della sborrata e mi libera la testa solo quando tutto il suo sperma mi è finito nella bocca per scivolare poi in gola.

Si ritrae e mi lascia lì. A quattro zampe, davanti allo specchio, il volto congestionato, sbavature di sborra sulle labbra e sulle guance, goccioline di sudore e urina su tutto il viso, il culo sfondato che continua a sgocciolare.

Come è andata? Come è stato farsi trattare da porca? Ricominciamo?

Leave a Reply