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Racconti GayTrio

Un trio perfetto

By 20 Settembre 2015Dicembre 16th, 2019No Comments

Sono in treno, quale momento migliore per scrivere di qualcosa che merita davvero di essere raccontata.
Del resto ho fame, ho con me un solo panino che mi dovrà bastare per 5 ore di treno e ho seri dubbi sul fatto che sarà sufficiente.
Va bene iniziamo, così magari mi distraggo.

&egrave proprio quando meno te lo aspetti che ti succedono le cose piu fighe, questo &egrave il bello della vita.
Naturalmente ciò &egrave vero per moltissimi argomenti, ma fedele alla linea come i cccp, con voi continuerò a parlare solo di certi temi.

Credo fosse novembre o giu di li e nel mentre cazzeggiavo tra annunci erotici su un portale “specializzato” in una certa tipologia di giochi (ndr. sul quale sono ovviamente iscritto), ascoltando l’ultimo album di Bowie che fa tanto Christiane F., stanco di guardare le foto pubblicate dagli altri iscritti sui loro incontri amorosi, decido di provare a sbirciare nella sezione racconti, dove a volte, qualche iscritto, riesce a raccontare qualche avventura degna di essere letta.

Quasi subito mi imbatto nel racconto di una coppia che, con il giusto mix di particolari e immagini volutamente lasciate in controluce, descrive un incontro con un singolo.

Mi piace ciò che scrivono, per nessuna cosa in particolare, ma per ciò che quelle parole mi restituiscono, per qualcosa che emerge tra le righe, per l’atmosfera creata dall’aver usato certe frasi invece di altre, aver insistituto su certi argomenti, non aver chiarito alcune parti della loro avventura con il fortunato bull, non lo so, comunque mi lascia un bel sapore in bocca.

Sbircio su dove risiedono dal loro profilo e verifico essere abbastanza lontani da me, sconfortato mi evito anche di lasciare qualche commento e cerco di non pensarci più.

Passo alla terza canzone di Bowie, apro una birra (non &egrave vero, ma ci sta bene nel discorso) e mi ritrovo un messaggio nel sistema di posta personale messo a disposizione dal portale sul quale ho letto il racconto.

Curioso come una scimmia apro la casella di posta e vedo che il mittente &egrave…..la coppia del racconto!!!

Resto sbalordito, il sito non da informazioni su chi sta leggendo i tuoi racconti o cose del genere, per cui non c’&egrave alcun motivo per cui questi mi debbano scrivere proprio tre minuti dopo che io ho letto un loro racconto, mi sento spiato, come se qualcuno mi avesse visto, possibile solo coincidenza?

Leggo rapitissimo il loro messaggio; mi dicono che hanno letto il mio blog (ho messo il link del blog sul mio annuncio presente nel portale nel quale ci troviamo), che si sono fatti tantissime risate, che su tante cose capiscono perfettamente cosa intendo.

Ripresomi dal loro bel messaggio, replico di aver letto il loro racconto appena due minuti prima, giurando e spergiurando su questo strano allineamento di pianeti (sembrava una cosa un po’ incredibile) e cosi tra una replica e l’altra, velocemente, passiamo a scambiarci le mail e quindi, nei giorni successivi, a scriverci lettere e ad inviarci foto il cui contenuto vi lascio immaginare quale fosse.
Nelle lettere ben presto io e il marito troviamo un’affinità davvero rara e quasi come la cosa più naturale del mondo, cominciamo a far scivolare i discorsi su possibili angherie contro la consorte, colpevole, a nostro parere, di ogni misfatto, nonché a raccontarci fantasie, qualche situazione specifica vissuta ed &egrave evidente fin da subito che abbiamo gusti e immagini molto simili; io ho l’impressione di sapere esattamente cosa gli passa per la testa e credo che la stessa certezza la senta lui.
Dalle conversazioni inoltre mi fanno capire senza mezzi termini che alla lei piace essere messa sotto, usata, trattata da schiava; “ma da dove escono fuori sti due?” mi chiedo.

Dalle foto che mi mandano ho modo di apprezzarli ancora di piu, belle foto, bei corpi, sia lui che lei; la mia attenzione ovviamente si concentra su di lei, &egrave una bella donna, molto sensuale, un culo e due gambe che meritano attenzioni ripetute, amano anche un certo tipo di abbigliamento e di accessori, cavigliere, manette, che figata (come direbbe Jovanotti); dopo pochi giorni, come la cosa piu naturale del mondo decidiamo di sentirci al telefono, senza un vero obiettivo di possibile incontro anche perch&egrave siamo, come già detto, più o meno distanti (all’improvviso &egrave diventato “piu o meno….”, si &egrave accorciata l’Italia!!!).

Mi telefonano quindi, &egrave il lui, che chiamerò Jean Paul, ha una voce simpatica, sveglia, allegra, parliamo di tante cose, della loro vita, della mia, delle avventure, degli incontri, degli aneddoti che racconto nel blog e mi sento sinceramente lusingato dai suoi apprezzamenti anche perch&egrave di libri se ne intende…; mi passa quindi al telefono lei, che chiamerò Emmanuelle e sento una voce timida, dolce, con un misto di imbarazzo da femminuccia indifesa, ma anche di donna dotata di palle da tigre, con un accento chiaramente di tutt’altra parte d’Italia rispetto a me e al marito.
Chiacchieriamo, mi conferma di essere un po’ agitata, io faccio quello con la voce calma e suadente (anche se giro per le camere con il cellulare in mano come un leone in gabbia), la conversazione &egrave davvero molto piacevole mi dice che io e suo marito siamo un’associazione a delinquere che legge quello che ci scriviamo ed &egrave preoccupata, ma allo stesso tempo eccitata, le dico che toccherà a lei, se un giorno sarà……., soddisfarci e lei, con tono imbarazzato mi risponde che certo che ci penserà lei……ecco la tigre, ecco le palle.

Wau!
Difficile da spiegare, da scrivere, quanto a volte ci si trovi da subito sulla stessa lunghezza d’onda con alcune persone, &egrave come descrivere il colpo di fulmine di un amore, ha a che fare con la chimica, con il riconoscersi e capirsi al volo, &egrave una magia, va be penso che capiate cosa intendo, queste erano le mie sensazioni ed anche le loro.

Comunque abbiamo voglia di incontrarci e il caso vuole che sia io che loro dobbiamo essere da li a un mese nella stessa città, lo stesso giorno.
In verità io faccio abbastanza in modo che la mia data coincida con la loro, ma questo &egrave abbastanza normale, la sorte, sta stronza, in contro non mi &egrave mai venuta.

Comunque arriva il fatidico giorno.
Sono le 21, io docciato, profumato, li raggiungo in macchina mentre piove tanto che mi sembra di intravedere No&egrave con l’arca e con mille difficoltà e un po’ in ritardo, arrivo nel pub che mi hanno indicato.
So che entrando inizierà una nuova avventura, &egrave un po’ che non mi capita, ma ne ho proprio bisogno, sono una manna dal cielo sti due.
Entro nel locale, c’&egrave il bancone e sulla destra una saletta; entro in quest’ultima e vedo prima un gruppo di persone sedute ad un tavolo e poi di fianco a me una coppia: lui mi guarda, lei mi guarda, sono loro e poi lei &egrave la lei delle foto, ne riconosco le fattezze, ora ha anche un volto.
Li guardo, sorrido, mi sorridono, siamo imbarazzati, ma sti cazzi: “Marco?”, oui c’est moi; ci salutiamo come vecchi amici, mi siedo, tolgo con scioltezza il giubbino e levo dalla tasca posteriore del pantalone il portafogli che mi da fastidio, sento qualcosa volarmi dalla tasca….., mi giro per capire cosa sia e vedo per terra i preservativi che ho portato….; no comment, figura di merda, voglio morire.
Lei li guarda, mentre io imbarazzato li raccolgo e mi dice “ma allora sei davvero quello dei racconti, incredibile!”, che tradotto significa: “sei davvero quel casinaro, imbranato dei racconti”. C’est moi, c’est moi.
La trovo subito fantastica.
Chiacchieriamo, beviamo birra, ridiamo, sono esattamente quelli delle telefonate e delle mail, mi ci trovo benissimo, miei coetanei, storie simili alle mie, svegli, decisi, alle loro prime esperienze di giochi di coppia, ma già veterani con la testa; curiosi, mi chiedono dei racconti, delle esperienze, lei &egrave preparatissima come tutte le donne, lui ha capito certe suggestioni, tra maschi &egrave ovviamente piu facile, ma ogni tanto confonde le storie che ho scritto (come lei gli fa sistematicamente notare) e questo me lo rende ancora piu simpatico.
Passando alle descrizioni: lui &egrave alto piu o meno quanto me, forse qualche anno in piu, un bell’uomo, mi da l’idea di uno che sa il fatto suo, ironico e simpatico, sicuramente intelligente, chiaramente innamoratissimi l’uno dell’altro, ma di lui al momento che ci frega? Nulla.
Passiamo all’attrazione della serata, a ciò che fa girare il mondo, me e il marito in primis stasera.
Lei &egrave molto molto carina, dolcissima, capelli lunghi castani, piccolina, timida, ben fatta da quanto posso capire essendo coperta parzialmente dal tavolo, con degli occhi terribilmente espressivi che mostrano curiosità, interesse, stupore, sembrano sottotitoli per i sordomuti, impossibile non capire le sue emozioni.
Quando viro su certi discorsi questi occhi si sgranano, si infiammano e infondono lussuria come se emettessero raggi gamma capaci di polverizzare le sicurezze e le spacconerie mie e del marito…..
Continuiamo a chiacchierare, sono troppo simpatici, ma dopo un’oretta di amabile conversazione so che si aspettano da me la prima mossa, sono io quello dei racconti, l'”esperto” (“del cazzo” direte voi), n&egrave mi va di attendere oltre.
Infilo una mano sotto il tavolo e la poggio sulla gamba di Emmanuelle, mentre il cuore mi va a mille e sento la mia mente switchare sul bull molto andante; vedo lei aprire gli occhi, cambiare espressione, guardare il marito, dirgli dov’&egrave la mia mano, che sta salendo lunga la sua gamba, che sta per incontrare l’orlo delle autoreggenti che gli avevo chiesto per mail di indossare.
Ok, sento una caldo bestia, &egrave ora di alzarci dal tavolo, la situazione sta diventando rovente, il posto ci va strettissimo e per altro lì lui &egrave conosciuto. Una sigaretta e saliamo in macchina, lui insiste per andare dietro, lei quindi davanti con me.

Parto, ha smesso di piovere, qualcuno &egrave per strada, saranno le 23, mi godo lo spettacolo delle gambe di Emmanuelle, le infilo di nuovo una mano tra le cosce come fosse roba mia, lei si lascia fare; le faccio alzare il vestitino per fargliele scoprire per bene, si vedono le calze autoreggenti e poi la pelle chiara delle gambe, già lei una pelle candida, io e il marito invece sembriamo ancora abbronzati malgrado sia quasi natale, lei per intenderci sembra candida, immacolata, noi pescatori di contrabbando, come fanno le donne a trovare attraenti gli uomini non lo capirò mai.
Li informo che ho bisogno di chiedere una informazione (falsa) al primo passante, lei deve ovviamente restare con le cosce bene in vista, lui mi battezza subito suo socio, lei mi dice che siamo pazzi, ma nemmeno ci prova a coprirsi.
Le schiave che hanno stoffa hanno un altro passo, lei ha questo passo.

Fermo un ragazzo che porta a spasso il cane, il malcapitato (ma direi bencapitato) si avvicina e risponde incredibilmente davvero alle mie richieste, quasi non guarda tanto ben di Dio, forse per educazione, timore, ma la cosa a noi tre fa comunque un effetto meraviglioso.
Compiaciuto per la mia prodezza e senso dell’iniziativa e del mio ardire sto ancora a gongolarmi quando il marito spinge la testa della moglie tra le mie gambe dicendole “vedi di non farmi fare brutta figura con l’ospite….”.
Tutto il mio senso di onnipotenza sparisce davanti al fatto che i miei nuovi amici sanno il fatto loro e non scherzano, la moglie non se lo fa dire due volte, si mette con la testolina tra le mie gambe, armeggia con la cintura, tira fuori il cazzo e lo ingoia iniziando un bellissimo pompino.

Il marito, dubbioso che la consorte non ce la stia mettendo tutta come dovrebbe, le spinge con decisione la testa verso il basso, cosi che lei sia costretta a prenderlo tutto fino in gola. Mi piace il trattamento, battezzo anche io lui mio socio e lei perfetta troietta!
La bella Emmanuelle si lascia forzare la bocca, capita l’antifona e la serietà dei miei amici, provvedo anche io a mettere la mano sulla testa della succhiacazzi accompagnandola nel movimento ed &egrave così abile da non trascurare nemmeno le palle, ma come cazzo fa ad arrivarci mi chiedo.

Nel mentre con il marito ci accupiamo di toccarle gambe, seno, culo, commentando in particolare quest’ultimo perch&egrave &egrave davvero da concorso, tanto che il marito, giustamente….., mi dice: “capisci ora perch&egrave la devo sottomettere per bene, una con un culo così merita di essere al servizio dei cazzi” e io comprendo perfettamente quando mi dice, la sua logica deviata e perversa incontra la mia e si salutano come vecchie amiche, “ma certo, assolutamente”, confermo io, una con questo culo merita solo un certo tipo di attenzioni, come dire, &egrave una colpevole a prescindere.
In tutto ciò, vorrei ricordarvelo, io sto guidando….. vado ovviamente a 20 km/h mi superano pure le formiche zoppe, ma sti cazzi ho una bocca che non sta trascurando nulla la sotto, palle, cappella, asta, spompina che &egrave una bellezza, anche aiutata dallo scrupolosissimo marito che se la vede battere la fiacca la sculaccia seduta stante..
Riusciamo, non si sa come, ad arrivare nel posto dove alloggiano, una casa prestata da loro amici in quei giorni fuori per il we.
Saliamo nell’appartamento dopo esserci un po’ ricomposti nell’ascensore; mi fanno accomodare in un grande salone, bello e ammobiliato in modo perfetto…… per scene porno.
Non so, sarà il tappeto, il divano, le due poltrone, ma forse sarà che siamo cosi tanto su di giri da avere già sbiellato, ma comunque tutti e tre concordiamo, una location perfetta per scene porno!
Lei va in bagno, io e lui ci versiamo da bere un po’ di alcool, riempiendo un bicchiere anche per lei e poi scambiandoci qualche battuta da caserma sulla moglie.
Niente, io e lui ci intendiamo, fratelli di sangue (ovino..) altroch&egrave.

Lei torna, le diamo da bere, ma senza troppi complimenti la facciamo mettere in ginocchio e iniziamo a contenderci in modo sgarbato le attenzioni della sua bocca. …. lei fa del suo meglio alternando mani e bocca sui nostri membri, ma nemmeno avesse due bocche riuscirebbe a calmare la nostra irruenza, c’&egrave troppo gusto a strattonarla per i capelli dicendole “succhia troia”, “muoviti” o spingerla dalla nuca sul cazzo dell’altro compare.
Il trattamento comunque ci piace, beviamo mentre ci spompina, lei leccandoci il cazzo e le palle con infinita dolcezza ci guarda da li sotto come una signorina per bene (bravissima!!!!!!!!). Facciamo una pausa lui mi chede se voglio accomodarmi comodamente sulla poltrona per provare la lingua della moglie sulle palle e io, anche solo per educazione e curiosità, non me lo faccio ripetere due volte.
Mi siedo sulla poltrona e mi godo lei che lecca con dolcezza e cura i miei gioielli, mentre il marito comincia a scoparla senza tante cerimonie. Mi rilasso, mi sento benissimo, a mio agio, Emmanuelle mentre lecca continua a guardarmi con lussuria e un misto di sottomissione, ma anche sfida, hai capito tu?!
Devo calmare la mia parte piu sadica, anche se questa troia se la sta davvero andando a cercare.
Proprio mentre le do il giusto ritmo con la mano sulla testa, Jean mi dice che la moglie &egrave brava anche a leccare il culo dei bull (il cd rimmel e non &egrave una canzone di De Gregori) e mi chiede se voglio provare!
E che non provo?
Alzo le gambe e mi godo quella linguetta impertinente che si fa strada sotto le mie palle, ho il cazzo di marmo.
La vista del lavoretto fa un bell’effetto anche sul marito che decide di incularla.
La facciamo mettere a pecorina sulla poltrona, con le ginocchia sulla seduta della poltrona stessa, io giro dal lato dello schienale per avere la sua bocca a disposizione e glielo ficco in gola, mentre il marito dopo qualche sonora sculacciata inizia a prenderle il culo.
La mogliettina fa un po’ i capricci, si dimena, cerca di rallentare la cavalcata, lui si lamenta con me che la troia ha il culo stretto, che va aperta a suon di cazzi. A parziale discolpa della pupa c’&egrave da dire che il marito &egrave molto ben messo e non ha nemmeno usato un po’ di crema, insomma la sta sodomizzando “a secco”, come si dice tra operai che alzano muretti. Ma quello &egrave il culo della moglie, lui saprà come deve fare, penso da intellettuale liberale quale sono.
Mi libero di quella bocca, scolo il bicchiere di alcool, metto un preservativo, mi avvicino al compare che mi cede il campo e si raccomanda: “non ti intenerire, se lo merita tutto.”
Bellissima sta moretta tutto pepe a pecorina sulla poltrona, da dove inizio?
Partiamo dalla fica, comincio a pomparla non lesinando sculacciate che so molto molto gradite, mentre le mie dita continuano il lavoro che aveva iniziato il socio, quel culo va aperto punto e basta, c’ha ragione.
Mi godo quella fica, cambio qualche posizione mentre il marito per un attimo sparisce dalla stanza.
Noi continuiamo, anche senza di lui, nessun disagio da parte di entrambi, lei &egrave li per farmi godere da perfetta schiava e io per scoparla da perfetto bull, quando si dice comunione di intenti, ci guardiamo, c’&egrave una bellissima intesa, non smettiamo di sorriderci e sfidarci con lo sguardo.
Ecco tornare Jean felice come un bambino che ha trovato il giocattolo che credeva perso e il giocattolo in questione &egrave un un bel plug anale trasparente; mi ripete che sente la troia un po’ strettina da dietro e non vuole che la cosa ci determini fastidi o impedimenti.
Giustissimo, penso tra me e me, guardandoli con un misto di meraviglia e compiacimento, ecco mi sto innamorando.

La moglie protesta, ci supplica di no, ma siamo inflessibili, anche perch&egrave nel dire di no, non molla questo sguardo sfidante che evidentemente non vedo solo io, tanto che il marito mi dice: “vedi che fa? Ti sfida!”
La cosa ci da ragione sul come trattatare la troietta per cui, sordo alle proteste della consorte, inizia ad allargarle il culo con il fattoapposta, mentre io la tengo ferma e le sbatto il cazzo sulle labbra.
La serata continua così nel migliore dei modi, alternando, sculacciate, capezzoli strizzati, tanto cazzo in quel culo così disponibile, ora apertissimo a furia di alternarci li dentro sadicamente a turno, ma anche tantissime risate e il piacere di esserci trovati.
Agli amanti del finale, posso dirvi che abbiamo concluso come nel piu classico dei film porno, lei in ginocchio bocca rigorosamente aperta e noi a venirle in faccia.
Torno a casa felice e sfinito, spero davvero di rivederli.
Meraviglia delle meraviglie, due sere successive replichiamo e questa volta con ancora pià confidenza tra noi, cosa che permette maggiore sicurezza da parte mia nell’usare la troietta e con una indimenticabile spaghettata tutti nudi alle tre di mattina (io il giorno dopo avevo una riunione alle 9…).
Dopo quest’ultimo incontro spariscono, letteralmente, ci sentiamo qualche volta via sms, ma capisco che per qualche ragione loro sono in stand by, succede, mi sembra piu un fatto tra loro che non un problema con me, va benissimo, anche io sono in un periodo di merda.
Ci scriviamo qualche lettera, qualche messaggio, come a rassicurarci che siamo ancora li e ancora amici, il sesso se c’&egrave bene altrimenti non fa nulla, mi piacciono troppo come persone.

E invece qualche mese fa si fanno risentire, lei dice che &egrave quasi estate e certi pensieri con il caldo aumentano, vogliono rivedermi; io li invito a venire a stare da me qualche giorno (cosa che mai avrei pensato di fare con una cp), mi farebbe davvero troppo piacere.
Loro accettano entusiasti, certo &egrave molto impegnativa come cosa, voglio direnon ci vediamo da mesi, non c’&egrave la possibilità di staccare, ma decidiamo di rischiare.

Pochi giorni prima del loro arrivo, mi mandano un messaggio…….questa volta, per tutti e 4 i giorni della loro permanenza da me, vogliono che io mi senta libero di usare…..entrambi, lei sarà la mia schiava h24 e anche lui, mi chiedono se la cosa incontra le mie fantasie.

Secondo voi cosa ho risposto?

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