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Racconti Gay

Voglie da femmina Cap.1

By 12 Agosto 2004Dicembre 16th, 2019No Comments

Voglie da femmina I parte – lukexxxypsylon@yahoo.it

Quella fù la prima volta’.
Negli ultimi tempi mi ero masturbato molte volte pensando agli uomini ma fino ad allora non avevo mai avuto il coraggio di fare ciò che feci quel pomeriggio.
Mi ero impossessato di alcuni indumenti femminili che avevo trovato in una valigia in solaio’due paia di collant uno color carne e l’altro nero decorato, una camicia da notte nera molto attillata, un paio di mutandine nere e delle scarpe dal tacco alto.
Pervaso da una prorompente voglia di indossarli e masturbarmi scesi nel grande box-magazzino di casa e consapevole che nessuno dei miei genitori sarebbe tornato prima di 2 ore mi spogliai completamente e mi apprestai a realizzare il sogno che agognavo da mesi.
Indossai le mutandine, il cuore mi batteva forte.
Tirai le fettuccine laterali verso l’alto per renderle sgambate e lasciai che la parte posteriore venisse risucchiata nel solco fra le mie chiappe sode.
Infilai lentamente i collant color carne. Il contatto della mia pelle con il nylon mi mandò in orbita, mio dio come mi piaceva’era ancora più eccitante che nei miei sogni.

Mi sedetti e accavallai le gambe godendomi lungamente la sensazione eccitantissima delle gambe inguainate che sfregavano una sull’altra.
Infine indossai la camicia da notte e le scarpe. Ero in estasi e iniziai a maneggiare il mio piccolo membro’.

”..avevo 18 anni ma ne dimostravo meno, per motivi che non capivo il mio sviluppo sessuale era iniziato tardi e da alcuni mesi era esplosa dentro di me l’inconfessabile voglia di essere donna.. e di farmi amare da un uomo’il mio viso e corpicino effeminato dalla pelle bianca e senza traccia di peli mi aveva fatto scambiare molte volte per una ragazzina .. una cosa imbarazzante che però mi aveva sempre eccitato moltissimo.
Il mio bel culetto tondo e prominente non aveva nulla da invidiare a quello delle mie compagne di classe e con la pettinatura giusta probabilmente tutti avrebbero pensato a me come a una ragazzina che aveva un seno quasi inesistente. Negli ultime settimane l’idea di fare l’amore con un uomo era diventata ossessionante, mi masturbavo spesso guardando le immagini scaricate dalla rete di donne e transessuali che si gustavano in ogni modo possibile cazzi enormi.

All’inizio l’idea di ciucciare un cazzo..baciare un uomo o addirittura farmi inculare era intollerabile addirittura riprovevole ed era stata fonte di profondi problemi psicologici ma con il passare del tempo e l’aumentare dell’eccitazione avevo finito con il desiderare fortemente tutte quelle cose. Non pensavo che avrei mai avuto il coraggio di farle nella realtà , ma nella mia mente avevo via libera e quindi mi lasciai completamente andare alla lussuria che sentivo crescere nel mio petto.

Mi rimirai davanti ad un piccolo specchio e con espressione languida invitai il mio amante immaginario a farmi sua ..a farmi ciò che voleva’ abbassai i collant fino a metà coscia e mi piegai a 90 ..’desideravo essere in balia di un uomo ed essere l’oggetto del suo desiderio sessuale. Mi guardavo e vedevo nello specchio una bella ragazzina lussuriosa ed invitante. Non ce la facevo più non mi ero mai sentito così eccitato. Presi a mimare un pompino e a immaginare le parole che avrei volevo sentire dal mio uomo..’succhia frocetto !..succhia piccola puttana ‘

Avrei tanto voluto potermi succhiare l’uccello da solo ma era troppo piccolo per riuscirci’ me lo massaggiavo e poi mi leccavo la mano per sentirne il sapore’.continuai con le mie fantasie succhiando il grosso uccello immaginario del mio amante e quando arrivai al punto nel quale volevo essere inculata persi completamente il controllo.
Mi guardai intorno disperato’.vidi una scopa appoggiata al muro..e pur non avendolo mai fatto, senza pensarci un attimo mi lubrificai l’ano con la saliva e dopo aver appoggiato la scopa contro un muro mi ne infilai con foga il manico nel culo.

Sentire quel paletto duro affondare dentro di me fu estasiante ”hahahahhhhhhaaaaaaa ‘ il lieve dolore era interamente coperto da un incontenibile lussuria che mi fece godere immediatamente come mai mi era capitato prima di allora.. Puntai il mio uccellino duro verso l’alto e piegandomi più che potevo cercai di indirizzare i getti di sborra verso la mia bocca aperta’il primo mi fini sulla guancia, il secondo in bocca ‘.raccolsi con le mani tutto lo sperma che potei e mi leccai avidamente le dita’hhhhhhhaaaaaaahaaaaa delizioso !!! che buono.. pensai”….chissà quanto me ne avrebbe potuto scaricare in bocca il cazzo di un vero uomo”’
Il manico era ancora profondamente infilato nel mio culetto voglioso’.nonostante l’orgasmo la voglia non scemò e continuai per altri 20 minuti a stantuffare quel manico di scopa nel mio sederino .. mi faceva un po’ male ma’.mio dio come mi piaceva”continuai immaginando il mio amante che mi montava finché godetti di nuovo.

Il giorno successivo partii per 4 giorni di vacanza insieme ai miei genitori da alcuni parenti in campagna.
In quei giorni che ipotizzavo mortalmente noiosi l’unica compagnia plausibile era quella di mio cugino di 19 anni con il quale non avevoo mai legato molto.

Una volta giunti in paese lo incontrai e rimasi sorpreso dal fatto che si dimostrò molto più disponibile di quanto mi fossi immaginato. Allora non lo capii ma probabilmente, fin dalla prima occhiata che mi diede, lui intuì subito i pensieri che occupavano la mia mente.
Dopo i convenevoli di rito con gli zii Giorgio, questo era il suo nome, mi portò a fare un giro per il paese con il suo motorino, visitammo il bar che frequentava normalmente e dopo aver fatto scorta di birra mi portò in una piccola baracca per la caccia immersa in un boschetto che era diventata la sua tana. Diceva che ci portava le ragazze e che la usava per piccole feste con gli amici.
Mi offrì una birra che accettai e visto che non ero abituato a bere mi ritrovai quasi subito brillo.

Parlava molto liberamente di sesso e mi raccontò le sue ultime esperienze sessuali’parlò poi di pornografia ed estrasse da un cassetto una valanga di fumetti e giornali porno di tutti i tipi. In quell’ atmosfera libertina mi misi tranquillamente a sfogliare le riviste. Mi sentivo molto eccitato ‘la birra e i discorsi mi avevano scaldato moltissimo così quando mi raccontò che a volte in quella baracca lui e i suoi amici si masturbavano a vicenda mentre si guardavano le riviste io avvampai e mi sentii arrossire per l’eccitazione. Lui notò la mia reazione e disse in tutta calma che era molto più divertente che farlo da soli e che non c’era nulla di male visto che si era fra amici.

Raccolse una rivista in cui tre uomini si stavano scopando una splendida ragazza e ci sedemmo a guardarlo’ i suoi commenti scherzosi e simpatici mi fecero ridere di gusto e quando mi invitò a masturbarci a vicenda non seppi dirgli di no. Lui era un bel ragazzo prestante e muscoloso. L’eccitazione era tale che il pensiero di potergli prendere in mano l’uccello in modo ‘lecito’ mi mandava in estasi.

Con noncuranza si slacciò i pantaloni, tirò fuori l’uccello e mi invitò a fare altrettanto.
Mi sentivo imbarazzatissimo anche perché il mio era minuscolo in confronto al suo. ..il suo era lungo almeno 18 cm ed era bello largo e duro un bellissimo attrezzo mentre il mio non era grande neanche la metà’.

Nonostante la vergogna lo tirai fuori. Lui lo afferrò dolcemente e prendendomi una mano la accompagnò sul suo facendomelo afferrare’. Ci sdraiammo sul letto e mi lasciai andare. Godevo del suo tocco esperto ma più di tutto godevo nel sentire il suo turgido e caldo randello nella mia mano.

Io godetti quasi subito quindi mi dedicai interamente a lui’.che mi incitava dicendomi che avevo una mano da fata..una mano da donna’.gli accarezzavo le palle e lentamente alzai il ritmo fino a farlo godere con un grido di lussuria che mi piacque moltissimo. La grande quantità di sperma che eiaculò mi imbratto la mano.
Rimanemmo qualche attimo distesi senza parlare.
Ero eccitatissimo avrei voluto leccarmi la mano e sentire il delizioso sapore del suo sperma ma non volevo che mi vedesse quindi non mi pulii e aspettai. Dopo essersi lievemente ripreso lui si alzò in piedi dirigendosi verso il piccolo bagno probabilmente per pilirsi. Appena mi diede le spalle e apri la porta del gabinetto io ne approfittai per leccarmi avidamente la mano .
Sentivo di aver perso il controllo’l’eccitazione mi aveva sconvolto e non mi accorsi che lui era là che mi guardava esterrefatto dalla porta de bagno.. Si era girato e io non me ne ero neppure accorto. Non disse niente, si avvicinò lentamente, raccolse con due dita un po’ dello sperma che aveva sulla cappella e me le infilò leggermente in bocca.
Ero impietrito.. non mi mossi ‘e un attimo dopo senza che quasi me ne rendessi conto stavo freneticamente succhiandogli il cazzo mentre lui dettava il ritmo del pompino con entrambe le mani’una mi tirava per i capelli e l’altra spingeva da dietro la nuca.

‘l’avevo capito subito che eri un frocetto in cerca di cazzo ma non mi aspettavo che fossi così troia’ Disse un tono aggressivo
‘d’ora in poi sarai la mia bambina ..la mia piccola troia succhiacazzi ‘

mmmhhmmpphh ‘mmmmmhhhppp”.mmmppphhh ”che delizioso sapore aveva il suo uccello ‘. Ero come in trans non pensavo più a niente’solo a ciucciare’a leccarlo a succhiargli le grosse palle pelose dal sapore di maschio.
Dopo 20 minuti di pura lussuria sentii i suoi testicoli fremere, me lo tirò fuori dalla bocca e mi ordinò di tenerla ben aperta e tirare fuori la lingua, ubbidii ansioso di ricevere il suo nettare mentre io stesso continuavo a masturbarmi senza tregua.
Con una serie di urli gorgoglianti mi schizzo il primo getto in pieno viso, con una mano mi afferrò per i capelli per farmi mettere in posizione e scaricò altri tre copiosi getti direttamente nella mia bocca aperta”
‘Fammi vedere che l’assapori per bene piccola troia e poi ingoia’ingoia tutto il mio sperma’ ordinò

Ubbidii ‘.feci esattamente ciò che mi diceva’..assaporai quel delizioso miele, lo inghiottii e godetti’

Racconto: Altro/Gay
lukexxx
lukexxxypsylon@yahoo.it Voglie da femmina – II parte lukexxxypsylon@yahoo.it

‘.avevo ancora la faccia e la bocca imbrattate di sperma. Mi sentivo confuso ed eccitato ‘ pieno di vergogna ma anche di lussuria. Un cocktail di emozioni talmente intense da farmi sentire stordito.
La diga di repressione e vergogna che per anni aveva tenuto a freno le mie voglie da femmina si era improvvisamente rotta ed ora mi lasciavo andare senza opporre più nessuna resistenza.
‘che delizioso bocchinaro che sei’ mi disse facendomi alzare la testa. ‘Ne hai ciucciati tanti è troietta ‘.? ..in quanti hanno avuto il piacere di sborrarti in faccia ?.. chiese con un sogghigno inquietante.
”’tu sei il primo’ risposi timidamente a bassa voce
‘cosa ?! sbottò esterrefatto ‘…non mi prendere per il culo ! ‘
‘sto dicendo la verità, tu sei il primo a cui lo faccio ‘ risposi ‘l’ho immaginato tante volte ma non lo avevo mai fatto prima”

Mi guardò incuriosito senza parlare poi mi fece ripulire il suo uccello con la bocca e con un tono che non ammetteva repliche mi disse guardandomi diritta negli occhi che ero la sua ragazza il suo puttanello poi mi baciò con passione.. Limonammo a lungo .. mi disse che da quel momento il mio nome sarebbe stato Sabrina e che quando ero con lui dovevo comportarmi, muovermi, parlare e vestirmi come una donna. Me lo disse come se me lo stesse ordinando, in un tono autoritario che mi fece sentire alla sua mercé. I due orgasmi non avevano minimamente minato la mia voglia di essere donna e le sue parole cariche di lussuria suonarono alle mie orecchie come un ordine a cui non potevo dire di no’.come un desiderio che diventava realtà..
‘Fammi vedere come cammini’ ordinò. Mi alzai in piedi e feci qualche passo sculettando vistosamente ‘brava Sabrina’ mi disse accarezzandomi il culo ‘agli uomini piace vedere le piccole troie sculettare perché gli fa venire voglia di incularle ‘e visto che tu sei la mia piccola troia succhiacazzi d’ora in poi devi sempre camminare così’capito ?’
”si’ ‘ risposi sottovoce avvampando in viso.
‘bene , ora vieni con me ‘

Mi portò in un ripostiglio e mi indicò di aprire una scatola.
‘Ricordati che devi comportarti in modo femminile ‘ disse ‘tutte le volte che te ne dimenticherai avrai una punizione’ e così dicendo mi diede una potente sculacciata sul culo ‘la prossima volta non sarò così tollerante’ disse in tono di rimprovero
‘Si risposi’

‘Si padrone devi rispondere’, mi urlo colpendomi con una manata alla testa.

‘Si padrone’ risposi sconvolto dalla sua reazione violenta

Aprii la scatola .
Vi trovai dentro un assortimento di vestiti e lingerie femminile,.

‘Sono gli indumento che faccio indossare alle troie che mi porto qui, scegli un paio di mutandine, dei collant e una camicia da notte. Voglio che tu gli indossi sotto i tuoi abiti e cha vada a casa cosi’.domani mattina quando ci rivedremo voglio che tu li abbia ancora indosso capito ?’

Ebbi un attimo di esitazione poi risposi ‘ai tuoi ordini padrone’
‘Brava bambina’.coraggio indossali’

Mi spogliai, mentre lui mi guardava senza dir nulla’
Indossai un tanga nero’dei collant neri e una camicia da notte sempre nera.
Ero eccitatissimo’mi guardava con desiderio, mi trattava come una schiavetta e mi piaceva’scoprii in quel momento che mi piaceva davvero’mi strinse da dietro e mi disse che dovevo fare la brava’se mi sarei comportata da brava femminuccia l’indomani mi avrebbe permesso di succhiarglielo di nuovo…ma nel frattempo dovevo rivestirmi tenendo sotto gli indumenti femminili’ lo feci e quindi mi riaccompagnò a casa.

Passai una notte agitata dal pensiero di essere scoperta dai miei genitori o dai miei zii con indosso quella roba.
Mi svegliai presto e mi vestii in fretta e furia,

Verso le 10:00 dopo colazione Francesco mi passò a prendere e lasciò detto ai miei genitori che avremmo fatto una scampagnata al lago e che quindi saremmo tornati solo per cena.

Con il suo motorino ci dirigemmo invece al suo capanno isolato.

Vai di là a cambiarti Sabrina ordinò’vestiti con gli abiti che ho preparato di là e torna qui.
Ubbidii. Mi spogliai degli abiti maschili e aggiunsi alla lingerie che gia indossavo una camicetta una gonna sotto al ginocchio, delle scarpe con il tacco e mi ripresentai a lui. Mi fece segno di avvicinarmi, girò dietro di me e con un movimento veloce mi ammanettò i polsi dietro la schiena poi mi prese per i capelli, mi fece inginocchiare sul pavimento e piegare fino ad appoggiare la testa su una poltroncina.

Cosa sei piccola ? mi chiese

Lo guardai sbigottita.. cercando di capire cosa volesse che rispondessi.
Avevo pensato al suo uccello per tutta la notte’e ora non mi contenevo più”’
”sono tua padrone’..’ dissi con un filo di voce
‘Certo che sei mia’ma dimmi cosa sei !’ ripeté alzando la voce ed iniziando a sculacciarmi con forza il sedere.

Guardai la patta dei suoi pantaloni.
Dimmelo baldracca! Urlò dandomi uno schiaffo sulla testa

”..io..io’..sono ‘sono ‘.la tua puttana’.la tua schiava’ risposi balbettando

Mi alzò la gonna, abbassò a mezza coscia i collant neri e mi calò anche le mutandine.
Ricominciò a sculacciarmi e a palparmi il sedere. I suoi colpi secchi mi facevano un pò male ma mi piaceva e gradualmente iniziai a rispondere ai suoi colpi con profondi gemiti di piacere.
Mi fece leccare le sue dita e poi si mise a lavorare il mio buchino in modo da allentare l’anello anale. Infilò dentro per intero il dito medio ed iniziò a farlo scorrere avanti e indietro, poi senza nessun ritegno ci sputò sopra e ci infilò dentro prima due e poi tre dita. Mi faceva male e inizia a frignare ma lui non se ne curò minimamente.

Improvvisamente si alzò e usci dalla baracca. Vi rientro poco dopo impugnando uno spazzolone dal manico di legno. Si abbassò e dopo averlo puntato contro il mio buchino ve lo affondò con un colpo secco. Urlai e gemetti in preda ad un orgasmo incipiente.
Francesco si sedette sopra la poltrona davanti a me, mi afferrò la testa e mi guardò negli occhi.
Iniziò a sbatacchiarmi il suo membro duro sul viso.. e io persi ogni controllo’

Voglio ciucciarlo voglio succhiarti il cazzo ‘..ti prego padrone’.

‘Lo vuoi davvero ?’ chiese continuando a strusciarmelo sul viso.

‘SIIIII ‘ risposi passandomi la lingua sulle labbra ‘

..’Ok allora ti scoperò la bocca piccolo frocetto assatanato..’

Mi spinse l’uccello in bocca e prese a scoparmela come se mi stesse inculando.
Dettava il ritmo del pompino tirandomi la testa avanti e indietro per i capelli e muovendo convulsamente il bacino.

Se qualcuno avesse potuto osservare ciò che le webcam stavano riprendendo avrebbe potuto vedermi .. vestito da donna, inginocchiato su un pavimento di legno con le mani ammanettate dietro la schiena, un bastone infilato nel culo e un uccello piantato in bocca. ‘.un immagine non molto diversa da tutte quelle su cui avevo fantasticato per anni nelle mie sedute di masturbazione.

Mmmmhhhpppphhh . Mmmmhhhpppphhh . Mmmmhhhpppphhh . Mmmmhhhpppphhh . Mmmmhhhpppphhh . Mmmmhhhpppphhh . Mmmmhhhpppphhh . Mmmmhhhpppphhh ”’

Dppo un po’ di quell’ animalesco trattamento avevo la bocca indolenzita’.ma era anche piena del sapore del suo meraviglioso uccello’.e mi piaceva moltissimo’ A causa delle mani legate dietro la schiena mi sentivo completamente bloccata’paura ed eccitamento si erano fusi in turbinio indistinto’
Improvvisamente la sua lussuria sembrò esplodere’ .mi fece girare e mi spinse la testa sul pavimento in modo che il mio culo per aria fosse nella posizione ideale’.tolse il bastone,
puntò il suo membro all’ingresso del mio sfintere e spinse con furia.
Urlai per il dolore e sentii tutto il suo grosso cazzo penetrare fino alle palle nel mio culo burroso,’.i miei lamenti si fusero con le sue urla selvagge’si mischiarono e poco dopo mi ritrovai a gemere come una cagna ,,,mentre assecondavo i suoi violenti affondi’sentivo le sue grosse palle colpire le mie natiche mentre la sua intera asta mi sfondava il culo.

Dopo 15 minuti si sdraiò per terra e mi ordinò di cavalcarlo’lo feci impalandomi nuovamente sul suo uccello’ mi sentivo una donna’una vera donna’ ci muovevamo in un su e giù frenetico.
Mi afferrò per il collo mi fece piegare e iniziammo a baciarci..

Dimmi cosa provi troietta’.dimmelo piccolo frocetto ! voglio sentirlo’
”’..hhhhhhaaaahhah hhhhaaahhhh haaaaaahaaaaaaa’.mi piace’.mi piace”.è bellissimo’.adoro essere inculata”..adoro sentire il tuo uccello che mi fotte,,,,,,, sono tutta tua sssiiiiiiiiiii””.ebbi a quel punto il primo dei 4 orgasmi di quella incredibile seduta di sesso’..
.ooohhhhhhhhhhhhh ssiiiiiiiiiii amore”’.riempimi il culo’..rompimelo’ ”..
mi fece spostare per mettermi nella giusta angolazione’punto il suo uccello sulla mia faccia e scaricò tutto il suo sperma ‘
‘Bevi frocetto bevi tutto’.’

Lo feci ”lo feci con gusto finché non l’ebbi raccolta tutta.. quindi rimai lì in ginocchio ai suoi piedi. Lo guardavo negli occhi godendomi il suo godimento’.
Me lo sbattacchiò per un po’ sul viso poi me lo ricacciò in bocca..e ..me lo fece succhiare finché non torno duro’poi mi passò dietro e riprese a montarmi . Lo infilò dentro con un colpo secco e ricominciò a incularmi con furia ‘
era delizioso’ sentivo il suo grosso palo che dilatava oltre misura il mio culetto ormai sfondato”una sensazione meravigliosa ”che mi faceva sentire una vera donna ..una vera troia..
‘ mi tirò per i capelli verso di lui in modo potessimo baciarci ‘.ma improvvisamente si mise a urlare il suo godimento ‘ e io, gemendo come una cagnetta affondai nella lussuria e godetti quando sentii il suo cazzone fremere dentro di me e poi riempirmi il culo di un fiume di sborra bollente..hhhhhhhhhhhhhaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa
Si abbandonò sulla mi schiena esausto senza nemmeno tirarlo fuori, Con il suo peso sulla schiena mi abbandonai sdraiato sul pavimento. Giacemmo semisvenuti uno sopra l’altro per alcuni minuti poi quando estrasse l’uccello sentii il suo seme scorrere e colare fuori dal mio buchino violato e seppi una volta di più che una irreversibile trasformazione si era compiuta’..ora mi sentivo una donna completa’..una femminuccia sottomessa e vogliosa di cazzo .che avrebbe ubbidito incondizionatamente al suo padrone.

Continua

Altro/Gay
lukexxxypsylon@yahoo.it

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