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Racconti erotici sull'Incesto

Antonella..Epilogo

By 23 Gennaio 2005Dicembre 16th, 2019No Comments

EPISODIO 2
Avevamo raggiunto il massimo della perversione. Non era più possibile continuare in questo modo, infatti avevo riflettuto molto su questa situazione non potevo più abitare con mia madre ed avere rapporti sessuali con lei. Era contro natura non era una cosa normale. Mi ero ripromesso di parlarle e troncare questa insana relazione. Non volevo neanche minimamente pensare a quello che fosse successo se questa storia avesse varcato le mura di casa e sinceramente ero preoccupato anche delle conseguenze che fare l’amore con mia madre potesse avere sul nostro bellissimo ed aperto rapporto.
Lei continuava a fare la sua vita consueta e, onestamente, non faceva mai cenno di quello che era successo tra di noi. Continuavamo tranquillamente a chiacchierare a pranzare insieme o a gironzolare per casa nudi o quasi senza che l’uno o l’altro tentasse approcci sessuali.
Lei appariva molto disinvolta e non sembrava minimamente turbata dagli avvenimenti occorsi. Un pomeriggio però presi l’argomento e le spiegai che non si poteva continuare a fare sesso tra noi e in quel modo specialmente. Mia madre si stupì di quanto dicessi e mi disse “strano quello che mi stai dicendo..mi sembrava anzi che ti fosse piaciuto e che io ti avessi fatto godere con molta maestria”. “No risposi non è questo…” lei mi interruppe con dolcezza. La voce tradiva una certa eccitazione “allora non stare a pensarci troppo te l’ho già detto ci divertiamo per un po’ e poi smetteremo”. “Del resto non facciamo del male a nessuno e naturalmente nessuno verrà a sapere quello che facciamo e allora coraggio……quando hai voglia non devi neanche chiedere…prendi tutto quello che vuoi……lo sai che ti faccio fare tutto…..” dicendo questo sfiorò con le sue mani la mia nuca facendomi venire dei brividi di piacere.
In ogni caso, però, restai di sasso ed ebbi un’erezione paurosa pensando che ero stupido a non approfittare di questa unica occasione per sfogare i miei istinti animaleschi.
Comunque in quell’occasione mi mantenni e non feci nessun tipo di approccio.
Sere dopo era di sabato, tra l’altro era anche il suo onomastico, siamo rimasti tutti e due a casa e non sapendo cosa fare presi al ristorante cinese sotto casa una gustosa cena da asporto. Cenammo guardando la tv l’atmosfera era serena ed allegra tra una risata ed varie battute di spirito. Come conclusione c’era dell’ottimo brandy che sorseggiavamo tra una risata ed un’altra. Ci accorgemmo che stavamo eccedendo con il brandy ma io le dissi “ cosa ne pensi di ubriacarci?” “si perché no?” rispose “è da molto che non lo faccio”. Eravamo su di giri lei ogni tanto posava la sua mano su di me sfiorandomi in maniera leggera le cosce e facendomi rizzare il pene. D’un tratto la lussuria si impadronì di me e mentre stava ancora masticando con uno scatto a sorpresa senza che lei minimamente immaginasse la mia mossa le misi il pene in bocca. Ingoiò quello che stava masticando e iniziò voracemente a succhiarmelo. Non volevo venire subito allora mi inginocchiai e le iniziai a leccarle la figa calda morbida…bagnatissima. Ebbe ed un orgasmo fortissimo manifestato con un sussulto. Eravamo ubriachi mi girava la testa la feci alzare e la misi alla pecorina. Lei mi assecondò immediatamente divaricando le gambe e allargando la vagina con la mano. La penetrai con violenza scopandola con foga. “Siiiii” “ fammi male entra tutto bimbo mio sfondami….” “dai è grossissimo…..dai…..dai..” I miei colpi erano violentissimi ma stanca di quella posizione, mi fece sedere sul divanetto e salì su di me. Il mio cazzo era solidamente piantato dentro la sua figa e lei mi cavalcava con foga inaudita. I muscoli della sua vagina mi stringevano il pene facendomi provare un piacere immenso. L’alcool aveva allentato tutti i nostri freni inibitori, stavamo scopando in maniera animalesca i nostri rantoli e gemiti selvaggi ne erano la prova. Il respiro si faceva sempre più affannoso, ma non ero soddisfatto di quelle perversioni…volevo altro…..La feci rialzare e rimettere alla pecorina. Con la lingua le rileccai la figa e bagnadole con la saliva l’orifizio anale. Non aveva ancora realizzato le mie intenzioni. Le appoggiai il glande sul buco e spinsi dentro. “No no che fai….” “ Mi fai male è troppo grande..”. Non ebbi molta considerazione l’alcool mi aveva annebbiato i sensi e continuai a sodomizzarla. “ Hai hai che dolore….mi fai male…”. Spingevo con crescente forza e sempre più in profondità. Ad un certo punto iniziò a provare piacere perché si dimenava ed emetteva mugolii di vero piacere. “Si è bellissimo sentire questa cosa calda dentro il mio culo…..si si vienimi dentro dai……vienimi….” A quelle incitazioni non resistetti. Le allagai lo sfintere emettendo non so quanto sperma. Rimasi per un po’ in quella posizione ma lei non contenta mi ripulì il cazzo leccandolo con foga animalesca.
“Mi piace scopare con mio figlio sei bravissimo” mi disse.
Dopo quella sera iniziammo a dormire insieme sperimentando nel suo letto qualunque nefandezza e perversione. Abbiamo dimenticato il nostro legame di sangue e siamo degli autentici amanti. Naturalmente l’iniziale progetto di smettere fallì miseramente……
FINE

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