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Racconti erotici sull'Incesto

Bisbigli nella notte

By 27 Gennaio 2012Dicembre 16th, 2019No Comments

“Sei stanco?”
“No. E tu?”
“Nemmeno io”.
“Sai, poco fa sentivo la testa che mi scoppiava’. Poi, dopo la sborrata, mi sono sentito leggero, estasiato’
“Eh, ho visto, stavolta hai goduto come un animale ‘.”
“Beh, debbo dire che come lo succhi mi fai impazzire”
“Dai, ora non fare il cretino ‘”
“Lo dico sul serio’ sei divina!’
“Uhmm ‘ non esagerare. Certo, in quei momenti ti sento molto coinvolto…”
‘Eh, in quei momenti mi fai uscir di testa’.
“Uhmm ‘ vedo che ti piace toccarmela’
“Ti disturba se continuo a farlo?”
“No, ma sai, quando lo fai mi sento un po’ a disagio”
“Vuoi dire che non provi piacere mentre ti tocco?”
“Tutt’altro, mi eccito tantissimo”
“E allora?”
“Non so, ma a tratti mi sento una ‘ ”
“Una puttana?”
“Non mi parlare così, ti prego”
“Essere la mia puttana non ti piace? Non vedi che ti amo?”
“Cambiamo discorso'”
“Perché non parlarne, invece?”
“Perché no”
“Ma io voglio sentirtelo dire che ti piace farti accarezzare la fica?”
“Sì, certo che mi piace, lo sai”
“Che cosa senti?”
“Beh, non è semplice descrivere quello che provo”
“Su, dai, provaci!”
“Uffah! Vuoi mettermi proprio in imbarazzo, allora?”
“Beh, io potrei raccontarti cosa provo mentre me lo spompini”
“Lo so già ‘.”
“E lui, lui cosa prova mentre glielo succhi?”
“Sai benissimo qual è il rapporto fra me e lui. Non è come te, non mi chiede mai di succhiarglielo”
“Perché?”
“Non so se non gli piace fare sesso o non gli piaccio io. Se dipendesse da lui credo non lo faremmo mai’.’
“E’ incredibile. Se è così è proprio un coglione!… Ma è stato sempre così?’
“Non mi far parlare di lui, ti prego. Ti posso dire che solo con te ho conosciuto la gioia di sentirmi amata e desiderata davvero”
“Se lui non ti soddisfa, credo che hai continuato a masturbarti. Lo fai ancora, o no?”
“Meno di prima, ma lo faccio ancora’ E tu lo fai?”
“Sì. Prima lo facevo quasi tutti i giorni’.
“Scherzi?”
“No, dico davvero”
“Ma dai’ ”
‘Beh, da quando ti fai chiavare, lo faccio raramente’
‘Non usare questi termini ‘ non mi piacciono’
“Questo parole non ti piacciono ‘ però il mio cazzo ti piace?”
“Certo. Tanto’. Anzi, se lo vuoi sapere sono gelosa. Non mi piace pensare di dividerlo con altre donne ‘.’
“Davvero? E allora dimostramelo!’
‘Come? Cosa devo fare?’
‘Dai, fattelo mettere in culo!”
“Hai l’uccello che si sta rizzando di nuovo, o è una mia sensazione?”
“Non cambiare discorso. Fatti inculare, dai!”
“Quest’argomento lo abbiamo già affrontato. Non voglio, lo sai’.
‘Ma faccio piano, non ti preoccupare’
‘E’ inutile che insisti!”
“Guarda come è diventato duro! Toccamelo!”
“Sì, lo so. Hai un bell’uccello. Lo conosco bene”
“Ma toccamelo, dai!”
“Ecco, ce l’ho in mano!”
“E allora?”
“E allora cosa?…. Vedi, te lo tiro io!”
“Non voglio che mi fai una sega ‘. Voglio romperti il culo!’
“Uffah!… ti prego, smettila!”
“Va bene. Scusami.”
“Non ferirmi, ti prego, non farlo più!”
“D’accordo, non ti incazzare. Abbracciami, allora. Baciami, dai!”
“Uhmm…”
“Beh, tutto qui?’
“Come sarebbe a dire tutto qui?”
“Puoi fare di meglio’.”
“Come?”
“Baciarmi il cazzo! Succhiarmelo!”
“Ma abbiamo appena’..”
“Sì, ma mi è tornata voglia'”
“Ma’..”
“Ecco così, su, dai ‘. brava… così… aahhhh ‘. mmmm ‘. sìììì ‘.. ooohhhh’.. bevi’. bevi tuttoooo!!!’
“Uhmmm’. Ma non ti stanchi mai?…. Come fai ad averlo sempre pronto all’uso?”
“E tu allora che non sei mai sazia della sborra dei miei coglioni?”
“No, mai. Lo sai.”
“Quel che so io è che è una delizia starti vicino. Che bello palpeggiare questi bei meloni, accarezzarti la pancia, lisciarti le cosce ‘.”
“Non dirmi queste cose, ti prego”
“Ma è così!”
“Non prendermi in giro. Vuoi che non veda sul mio corpo i segni del tempo? il mio seno cascante? la pelle che ha perso freschezza?”
“A me piaci da morire ‘.”
“Ho cominciato anche a tingermi i capelli ‘..”
“L’ho notato”
“E mi desideri lo stesso?”
“Sì’
‘E’ che sei tutto matto ”
‘Sì, matto e arrapato’.
“Mica vuoi ricominciare? ‘ è ora che ci mettiamo a dormire.”
“Sì, ma se durante il sonno mi viene di nuovo voglia?’
‘Ora dormiamo, poi si vedrà…’
‘Va bene. Notte, mamma”
“Anche a te, figliolo”


roki_rae@hotmail.it

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