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Racconti erotici sull'Incesto

Bisogna provare per credere

By 15 Febbraio 2004Dicembre 16th, 2019No Comments

Tempo fa mi &egrave capitato di leggere in un sito erotico dei racconti e ho trovato particollarmente interessante quelli che trattano l’argomento ‘incesto’, io avevo sentito parlare che esistevano casi del genere, ma li avevo sempre pensati come dei fatti di violenza, di stupro, come può una madre accettare di farsi possedere dal figlio o un padre approfittare della figlia, fratelli e sorelle che scopano assieme, trovavo tutto questo assurdo e impossibile’..fino a poco tempo fa.

Dovetti ricredermi su quello che pensavo di quei racconti, il perché fu che a suon di leggerli iniziai a trovarli estremamente eccitanti e per di più a guardare mia madre sotto un altro aspetto, io ho 31 anni mi chiamo Aldo, abito poco distante da Bologna assieme a mia madre, fino a tre anni fa convivevo con una ragazza di origine nigeriana, poi le cose non sono andate come volevo e allora ci siamo lasciati, cosi sono tornato da mia madre, lei &egrave vedova ,mio padre &egrave morto dieci anni fa, si chiama Adele ha 56 anni ed &egrave ancora una bella signora, non molto alta ( 1,65 circa) un po’ cicciotella e ovviamente da buona emiliana un bel paio di tette grosse e un bel culo ruspante, lei &egrave una persona molto dolce e simpatica brava casalinga e ottima cuoca, io con lei vado molto d’accordo e lei fa molto affidamento su di me, visto che mio fratello si &egrave sposato ed &egrave andato ad abitare nel Veneto. Grazie ai soldi che mio padre le ha lasciato e il mio aiuto economico lo convinta ancora 6 anni fa a non andare a lavorare, cosi lei può occuparsi delle faccende di casa, per il resto penso io. Come vi dicevo prima, da tempo ho iniziato a trovare interessante il corpo di mia madre, all’inizio mi accontentavo di vederla i mutande e canotta, in pratica una cosa normale, quel culone abbondante e la sua quinta di seno mi attivavano sempre i miei ormoni pensare che era mia madre era ancora più eccitante, poi non mi bastava più e allora iniziavo a spiarla mentre si faceva la doccia oppure quando andava a fare pipì, a 31 anni spararsi seghe guardando la propria madre nuda non &egrave proprio normale, ma io godevo sempre più, passava il tempo e sentivo sempre più attrazione fisica verso di lei. Un sabato pomeriggio stavamo sistemando la stanza che usiamo come magazzino, lei indossava una gonna leggera che le arrivava alle ginocchia e un maglione molto largo scolato a V, ogni volta che si chinava potevo gustarmi la visione delle sue mammelle, dopo un po’ avevo il cazzo che mi esplodeva nei pantaloni e oltre tutto si notava molto bene visto anche la mia dotazione, 24cm in tiro, con mia madre abbiamo sempre scherzato anche su argomenti piccanti, lei &egrave molto aperta di mentalità e notando il rigonfiamento che avevo in mezzo le gambe si mise a ridere e mi chiese se trovavo eccitante riordinare il magazzino, all’inizio trovai la sua sparata alquanto imbarazzante, ma poi pensai che in fondo era quello che cercavo da tempo e quello era il momento giusto per provarci, mal che andava mi avrebbe mollato un ceffone, un rischio che si poteva correre, le risposi che più che il lavoro erano le sue tette ad eccitarmi, lei sbigottita mi chiese conferma di quanto aveva sentito,io non persi tempo per ripensarci e confermai la mia affermazione, lei sorrise sbalordita e mi disse se sapevo a quello che le stavo dicendo, non so che mi prese ma nello stesso istante le dissi di si e le saltai adosso,lei al momento pensava che volessi scherzare perciò non fece niente per bloccarmi, poi quando si accorse che dopo averla bloccata contro il muro con le mani le palpavo il seno mi chiese cosa stavo facendo, io non risposi e continuai sempre più infoiato a palparla per di più cercavo di baciarla, lei cercò di divincolarsi dicendomi di smetterla chiedendomi cosa mi capitava, ma io niente, ormai lei era quasi bloccata, gridava ma nessuno poteva sentirla e le mie mani si fecero strada sotto il suo reggiseno, levai una mano per scendere verso la gonna e lei mi dava del porco depravato mi disse che se non la lasciavo mi avrebbe picchiato, cercò con tutte le sue forze di liberarsi ma io ero determinato e ormai avevo raggiunto i suoi slip, mi guardò con gli occhi sbarrati incredula per quel che le stavo facendo,io suo figlio, riuscii ad entrare dentro i suoi slip e lei con le lacrime agli occhi mi implorò di lasciarla, avevo la mano sulla sua figa e con il dito medio iniziai a esplorarla, cosi mentre con l’altra mano le strizzavo una tetta, lei si bloccò piangendo io approfittai per baciarla sulla bocca, lasciai un po’ la presa e vidi che lei non faceva più resistenza, levai la mano dal suo seno e iniziai ad accarezzarla sul viso, sentivo che iniziava respirare affannosamente, c’era pure un certo interesse da parte sua nel riguardo dei miei baci, perché iniziò a contraccambiare, da prima leggermente poi sempre con più passione per finire a limonare con me, piangeva e allo stesso tempo iniziava a piacergli, poi staccò la bocca e mi disse ‘ Stronzo’.cosa mi fai fare ‘ Io le dissi contento ‘ Allora ti piace eh ‘ Non ebbi risposta tranne che dalla sua mano che iniziando a palparmi il cazzo duro da sopra i pantaloni,finì per abbassarmi la lampo e intrufolarsi dentro le miei mutande, allargò le gambe e io con tutta la mano le pastrugnai la figa umida, continuammo cosi per un pezzo, poi le dissi di spogliarsi nuda, lei mi accontentò e liberatasi di gonna maglione e slip me la ritrovai davanti solo con il reggiseno, e la sua stupenda figona piena di pelo, io feci altrettanto e appena abbassai le mutande il mio cazzo si mise eretto e duro come un obelisco, non ci furono preliminari ne sbaciucchiamenti , lei ancora in lacrime si girò dandomi il culo e allargando le gambe mi disse – Dai porco, non &egrave questo che volevi? Adesso vediamo se hai il coraggio di mettermelo dentro ‘ Non me lo feci ripetere la presi direttamente in figa, tutto dentro in un colpo solo e li iniziai a scoparla a dovere, io gemevo dalla goduria, lei mi dava del maiale e depravato, più mi offendeva e più godevo, finche lei non venne gridando e io pure riversandole un mare di sborra dentro.

Ci rivestimmo, lei non mi parlò, pensavo che doveva essere furiosa per quel che l’avevo costretta a fare, uscì dalla stanza diretta verso il bagno, pensai che sicuramente mi avrebbe cacciato di casa, avevo fatto il carogna con mia madre era una cosa sporca mi sentivo un verme, lei uscì dal bagno dopo un po’, non mi guardò in faccia ma mi chiese cosa volevo da mangiare per quella sera, io restai stupito per il comportamento suo dopo quello che le avevo fatto, gli dissi che mi bastava un toast, lei annuì e andò verso la cucina. La sera cenammo senza rivolgersi uno sguardo, lei era fredda nei miei confronti, parlava ma con poco interesse, io non avevo il coraggio di parlare di quello che avevamo fatto, quella sera decisi di non uscire, avevo paura di lasciarla da sola e forse fu un bene perché verso le 22 poco prima di andare a letto lei mi prese a quattro occhi e mi disse con tutta calma ‘ Senti’ i tuoi porchi comodi con me li hai fatti, ti &egrave piaciuto da come ho potuto sentire, adesso mi devi dire che intenzioni hai con me – Io non capivo, le chiesi scusa per quella stronzata, le dissi che non volevo farle del male, ma lei mi spiazzò e mi disse ‘ Cocco mio, hai voluto la bicicletta? Adesso pedala, voglio che tu questa notte venga a letto con me e mi prendi come hai fatto oggi – Io stentavo a crederle, ma non dissi nulla, anzi accettai, cosi finimmo sul suo letto matrimoniale nudi, lei non mi lasciò il tempo di coprirmi con la coperta, si avvinghiò sul mio cazzo già in tiro e iniziò un superbo pompino che mi fece morire, io approfittai per leccargli la figa cosi ci trovammo in un torbido 69, la scopai la inculai tutta la notte, lei era troia al massimo mi insultava mi diceva di fargli male, e io la accontentai la schiaffeggiai sul viso le strizzavo i capezzoli fino a farla urlare e lei godeva, le sborrai ancora dentro, poi con la lingua cercai di farle uscire il mio sperma per poi portarglielo in bocca, insomma quella notte ne facemmo di tutti i colori, da quel giorno io dormo con lei e scopiamo regolarmente tre o quattro volte la settimana, la cosa che più le piace &egrave essere legata mani e gambe divaricate e intanto che io le faccio di tutto lei mi insulta mi bestemmia dietro, sono perfino arrivato a mettergli una mano dentro in figa e lei gode come una puttana.

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