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Calendar girl

By 26 Agosto 2012Dicembre 16th, 2019No Comments

i miei racconti
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Calendar Girl
Ragazza da calendario

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Quel che le si chiede di fare in modo professionale.

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Teresa Manletti non era molto impaziente che la settimana finisse ed arrivasse sabato. Per molte ragazze della sua età, compiere 18 anni sarebbe il coronamento di una meta importante, ma per lei era solo un fastidio come il Natale passato. Sapeva che vi sarebbe stata una festa per il suo compleanno la settimana successiva, ma non era dell’umore adatto.

Si definiva piuttosto timida e carina; viveva con la zia Magda e il figlio universitario, il cugino Jason, da quando i suoi genitori erano morti appena un anno prima. Volare per lo zio Bob, non era solo un hobby, ma anche un lavoro e aver saputo del loro incidente è stato un colpo improvviso per tutti. Lo zio aveva insistito di volare anche se il maltempo era stato previsto in aumento e come diceva sempre: ‘Un toro va preso per le corna se vuoi domarlo.’
Gli investigatori hanno trovato la causa dell’incidente nella tempesta di vento e pioggia anche perché non si capiva come l’aereo avesse potuto entrare in candela ed andare a sbattere contro il terreno in verticale.

La mancanza dei genitori ha lasciato un vuoto incolmabile in Teresa e spesso si isolava nella sua camera in preda all’angoscia e alla disperazione.

Il rapporto che aveva con il padre e la madre era idilliaco, per lei era come se avesse vissuto in una fiaba e la preservassero dai mali del mondo. Solo una settimana prima dell’incidente Teresa si era imbattuta in un sito porno navigando per la rete. La sua attenzione è stata calamitata dal fatto che una coppia di ragazze stavano mostrando le parti intime all’operatore che successivamente ha poi immortalato nella videocamera. Sorpresa per la scoperta, ha guardato con attenzione le due protagoniste toccarsi a vicenda con fare suadente e vedeva dall’espressione del viso come le due donne si stessero dando reciproco piacere.

Solo nel guardare le scene che si susseguivano si è ritrovata bagnata e calda all’inverosimile fra le gambe e seguendo un istinto primordiale, si è infilata la mano nelle mutande per accarezzarsi ed immaginarsi di essere con le due protagoniste del video. Era la prima volta che provava un tale piacere a farlo ed era morboso, erotico e delizioso. Non era certa di quello che stava facendo, ma dai racconti che aveva sentito dire dalle amiche quell’atto era la masturbazione, ma anche se l’aveva fatto alcune volte in precedenza, mai aveva provato un piacere tanto intenso.

Chiusi gli occhi, la visione delle due ragazze le si è conficcata nella mente e muoveva le dita come le protagoniste del video. Ha continuato a strofinarsi con le dita che le diventavano sempre più umide e scivolose mentre la piacevole sensazione si è trasformata in tensione in cui ondate di scosse elettriche hanno percorso tutto il corpo finché non vi è stata un’esplosione di piacere che l’ha lasciata ansante.

Quando aprì gli occhi vide sua madre in piedi sulla porta che le sorrideva, ma lei era incapace di muoversi presa com’era dai brividi e dagli spasmi che la stavano scuotendo tutta. Dopo un tempo infinito in cui ha impiegato molto per ritrovare se stessa e scendere dal limbo delle emozioni, ha poi chiuso il sito porno che ancora era in esecuzione dove le due ragazze si stavano dando piacere reciproco messe una sull’altra e a quella visione, le guance già rosse sono esplose in un vivido imbarazzo.

Conoscendo bene la figlia e la sua naturale curiosità giovanile, le si è avvicinata e con tenerezza le ha accarezzato la testa.
‘Non essere timida, amore. è una cosa naturale farlo. è da molto che lo fai?’

‘è stata la mia prima volta mamma.’ Ha risposto senza avere il coraggio di guardarla.

‘Bene! Non vi è nulla di sbagliato e non devi vergognarti nell’essere donna. Quello che hai fatto si chiama masturbazione e ognuno lo fa prima o poi. La parte difficile, è che una volta che lo si scopre diviene quasi impossibile smettere. è troppo bello ciò che si prova.’

‘Lo fai anche tu mamma?’ Le ha chiesto Teresa con vivo stupore ed interesse adolescenziale.

‘Da quando avevo grosso modo la tua età… Ho proseguito fino a quando ho sposato tuo padre e da allora ho sostituito quel piacere con altre pratiche, ma si tratta di un argomento che ancora non fa parte del tuo corredo del sapere’ Ancora!’

‘Piacere con altro piacere?’ Ha chiesto innocentemente.

‘Sesso, cara… Procreazione. Fare l’amore con un uomo che si ama.- Lo sguardo cade sul suo seno che si solleva ritmico da sotto la sottoveste in cui i capezzoli si intravedono duri e dritti.- Ti dirò di cosa si tratta più avanti. è ora di andare a dormire. Questa settimana promettimi di impegnarti e di fare bene ogni compito in casa e a scuola mentre io e papà siamo al seminario. Ti prometto che il prossimo weekend, prima del tuo compleanno avremo una chiacchierata da donna a donna. Ti dirò tutto sugli uccelli e sulle api.’

Sua madre l’aveva accompagnata a letto, la baciata dandole la buonanotte con il sorriso sulle labbra come sempre e pochi istanti dopo si era addormentata ancora prima di vedere il padre entrare per darle la buona notte. La mattina seguente i suoi genitori erano partiti molto prima dell’alba con lo zio Bob per frequentare un meeting per la società in cui lavoravano. Come sempre, quando non erano in casa i genitori vi era la nonna materna che si prendeva cura di lei e della casa, ma’

Tutto stava per cambiare.

L’anziana donna, cui le primavere non avevano minato lo spirito quanto il fisico, ha trovato sospetto il vedere la macchina dei carabinieri fermarsi davanti alla porta di casa. Ha osservato spaventata come i due uomini dell’ordine si avvicinavano e con angoscia, ha aperto la porta ancor prima che suonassero il campanello.
L’apprendere del disastro aereo è stato per lei uno shock incredibile e pochi istanti dopo si è accasciata a terra esanime. Come per la figlia e il genero, anche lei era morta nel tempo di un batter di ciglia e l’unica consolazione che le dicevano gli amici per la povera orfana era che entrambi non avevano sofferto.

Subito dopo il funerale, Teresa si era trasferita presso la sorella della madre e suo figlio che anche loro malgrado, stavano soffrendo per la perdita del loro congiunto, lo zio Bob e, per lei e loro tutti è iniziata una nuova vita.

Per Teresa Manletti trasferirsi in una nuova scuola era stata dura a causa della sua innata timidezza e per tutti gli sconvolgimenti avuti si è totalmente disinteressata del mondo che la circondava. Con qualche difficoltà è arrivata alla fine della scuola con una media scolastica molto buona mentre con qualche diffidenza, ha potuto farsi qualche amica, ma non si è mai acclimatata nel circolo di amici della scuola ed è rimasta piuttosto distaccata e fredda nell’elargire commenti e sorrisi.

Tornando da scuola, aveva notato la macchina parcheggiata nel vialetto e sapeva che la zia Magda era andata via e sarebbe tornata non prima di Domenica sera. Ben sapendo delle rigide regole che regolavano la casa, era un poco in apprensione. Era ancoro vivido il ricordo di come una macchina scura era venuta a casa un anno prima e aveva dato la brutta notizia e ora, si ritrovava con le gambe molli e il cuore che le batteva impazzito.

‘Oh Dio ti prego’ Fai che siano gli amici di mio cugino che sono venuti a trovarlo. Jason, stai rischiando di dimenticarti le chiavi della macchina per molto tempo.’ Si è detta fra se e se con il cuore in gola per farsi coraggio a fare gli ultimi passi.

Curiosa e con una certa angoscia, ha deciso di scoprire cosa stava accadendo andando a spiare attraverso le finestre poste sul retro cui dalla cucina poteva vedere anche il salone stando defilata e con una certa privacy.
Si è avvicinata e ha sentito delle voci provenire dal soggiorno.
”ma io ho veramente bisogno di questo lavoro, Oliver!- Ha riconosciuto la voce di suo cugino Jason.- Sto risparmiando i soldi per la macchina e ne ho bisogno!’

‘Lo so bene Jason.- La voce che stava sentendo era di qualcuno molto più vecchio e non era certo di qualche suo amico che aveva conosciuto in passato.- La nostra modella è caduta e si è rotta una gamba; le altre modelle che ho sentito per prendere il suo posto sono prenotate per la sfilata di moda di questo weekend quindi mi limiterò a dover dire allo sponsor che non sarò in grado di rispettare le scadenze.’

‘Modella?- Non era sicura di aver sentito bene.- Mio cugino è un bel ragazzo, ma arrivare a fare il modello”

Nel suo intimo in passato ha sognato di fare la modella e forse quella era l’occasione che stava cercando.
‘Da quando abbiamo dovuto forzatamente convivere assieme, lui è sempre stato buono e premuroso con me’ Forse questa è l’occasione giusta per ripagarlo.’ A passo svelto ha aperto la porta a vetri della sala ed entrando come un ciclone ha urlato.
‘Lo farò io!’

Tutti la guardano sorpresi e l’unico a parlare è Jason.
‘Cosa?’

‘Sarò io la vostra’ modella.’ Ha detto con un filo di voce intimidita per via di come la guardavano.

Con occhio indagatore lo straniero che il cugino ha chiamato Oliver la guarda dalla testa ai piedi.
‘Non so…- Ha detto stropicciandosi il mento nervosamente.- Si tratta di un servizio piuttosto importante e non è per principianti. Hai mai fatto da modella prima?’

‘Sono stata una modella per la scuola di cucito in passato. Ho dovuto fare tutti i cambi rapidamente per sfilare senza interrompere il defilé camminando in equilibrio sui tacchi alti e ho avuto molti elogi.’
Si è ricordata non con qualche rammarico nel cuore di quella serata visto che fra il pubblico vi erano seduti i suoi genitori che la filmavano e le facevano le foto.

‘Ancora non lo so, abbiamo bisogno di un modella matura. Quanti anni hai?’

‘Diciotto.’

‘Diciassette.’ Ha detto il cugino correggendola.

‘Ma diciotto sabato!- Mettendo le mani sui fianchi e guardandolo con aria di sfida.- è il mio compleanno!’

‘Beh, ci saranno un sacco di foto da fare in costume da bagno.- Le ha detto Oliver.- Indossi reggiseno e mutandine?’

‘Naturalmente.’ Ha risposto indignata. Voleva aggiungere se pensassero che fosse la puttana del paese, ma si è trattenuta.

‘Allora perché non ti spogli così posso vedere quello che hai da offrire? Sei piuttosto giovane per posare per un calendario.’

‘Vuoi dire, ora? Davanti a Jason?’ Ha chiesto Teresa con la voce che le tremava.

‘Se decidiamo di farti fare questo lavoro sarete entrambi a lavorare assieme a contatto di gomito. Dovrai indossare molti bikini e lingerie e se vuoi essere una professionista devi agire come tale. Se vuoi che ti pago un euro, il mio cliente vorrà vedere quale sarà la modella per cui dovrà sborsare i suoi soldi, per tanto il mio collaboratore ti farà degli scatti di prova.’

Dopo averci pensato qualche secondo in cui ha capito il senso della prova si è tolta la camicia e la gonna per restare in intimo. Le mutandine bianche, anonime, si incuneavano perfettamente fra le labbra del sesso facendo intuire le sue forme mentre l’elastico piuttosto stretto incorniciava perfettamente il sedere. Il reggiseno di forma sportiva altrettanto anonimo e sufficientemente coprente da non tralasciare nulla di ciò che doveva coprire, sorreggeva quel tanto che basta per non far ballare eccessivamente la sua terza misura e restando immobile davanti a loro, ha combattuto contro se stessa stringendo i denti e i pugni per non porre le mani davanti ai genitali e coprirsi dai loro sguardi che la scrutavano dall’alto in basso mentre sentiva il caratteristico scatto della macchina digitale.

Per i successivi cinque minuti Oliver le diede vari ordini in modo da vederla in ogni forma e in ogni figura plastica. La fece girare e piegare, mantenere figure al limite del lecito come altre cui i muscoli si tendevano spasmodicamente e quando al successivo ordine la faceva assumere una nuova posa, poteva sentire i muscoli e i nervi bruciare come dopo un esercizio in palestra.

‘Penso che potrai essere appena passabile e salvare il nostro culo. Che ne pensate? Jason?’

Teresa stava trattenendo il respiro. Come tutte le adolescenti era molto preoccupata per come appariva agli occhi altrui ed avere un giudizio da persone nel settore della moda era per lei molto importante.

‘Accidenti cugina, sei diventata decisamente una bella donna. Non ti ho degnato abbastanza attenzioni. Non mi ero mai accorto quanto eri bella e credo che sarai perfetta se pensi di essere all’altezza.’

‘Non credo che possiamo spingerti a fare qualcosa se non ritieni di essere pronta.’ Le ha detto il terzo uomo parlando per la prima volta.

‘Ho sempre sognato di essere una modella un giorno.- Si sentiva agitata e frizzante.- Non vi deluderò!’

‘C’è solo un’ultima domanda che ho da chiederti Teresa. Molti scatti saranno fatti in costume o in lingerie molto succinti e ho bisogno di sapere se c’è qualche possibilità che il tuo periodo cada Sabato.’

‘Oh, no.’ Ha risposto arrossendo per la domanda che le era stata rivolta.

‘Come fai a sapere che non accadrà nei prossimi due giorni?’

‘Sono molto regolare e sabato saranno giuste due settimane da quando mi sono finite.’

I tre uomini davanti a lei si sono guardati uno con l’altro senza dire nulla lasciandola perplessa e in angoscia. Non sapeva che pensare e non sapeva cosa fare.

è stato Oliver il primo a rompere il tacito silenzio che era sceso nella stanza. Si è mosso aprendo la valigetta che aveva con sé sul tavolo e tirò fuori un fascio di carte.

‘Va bene. Rendiamo ufficiale l’accordo.’

Ci sono voluti 10 minuti per Teresa a firmare tutti i fogli e quando ebbero finito stava per leggere il contratto, quando Oliver lo raccolse e lo ha rimesso nella valigetta
‘Questa è l’unica copia che ho in questo momento. Ti darò una fotocopia presso lo studio fotografico sabato con allegato il tuo assegno.’

‘Certo.’ Ha risposto Teresa senza lasciar trasparire le emozioni che in quel momento le stavano turbinando nell’animo. Voleva urlare dalla felicità per poter vivere il sogno che aveva coltivato fin da quando era una fanciulla.

‘Bene, allora… Vedrò voi due fra tre giorni.’

Oliver strinse la mano a Jason che li accompagnò verso la macchina assieme al misterioso uomo taciturno. Una volta rientrato, ha consegnato un biglietto da visita con il nome di Oliver Rocca e la sua attività FMG Studios impressa sul cartoncino in rilievo e non anonimamente stampato. Per lei, era un nome estraneo e non ne aveva mai sentito parlare, ma in cuor suo sapeva che in futuro sarebbe divenuto un uomo molto importante per lei e per la sua carriera. Raccolti i suoi abiti da terra è rimasta immobile e incerta se indossarli o meno.
Si sentiva come il bisogno di doversi abituare ad essere in presenza del cugino con meno abiti indosso.

‘Teresa, fai bene a non rimetterteli. Se vinci il timore e la vergogna di girare senza con me vicino, poi potrai farlo anche con estranei.’

Nella sua camera si è spogliata completamente e si è messa davanti allo specchio per rimirarsi. Dopo essersi guardata per intero, il suo sguardo si è soffermato ai peli pubici e le dita hanno accarezzato i suoi piccoli ricciolini bruni. Amava farlo e nello stato d’animo in cui era sapeva cosa avrebbe trovato fra le gambe e come le dita hanno sfiorato le sue calde ninfe, queste hanno scoperto come e quanto era bagnata. Come ogni volta, il cuore accelerava il battito e il respiro si faceva più corto.

Ricorda come dopo Pasqua presso il centro commerciale aveva fatto un acquisto incauto. Aveva visto un bikini in vendita e l’aveva riconosciuto immediatamente perché indossato da una famosa fotomodella, ma una volta che l’aveva provato in casa si era detta con le guance di fuoco per la vergogna, che era troppo succinto e non l’avrebbe mai messo per l’imbarazzo che le procurava nel solo guardarsi riflessa allo specchio. Nessuna prova al mondo l’avrebbe convinta ad indossarlo in pubblico ed era stata intenzionata più volte a buttarlo tanto più che non l’avevano cambiato una volta che lo aveva riportato indietro perché era un pezzo scontato e sulla merce in svendita non vi era possibilità di cambio.

Lo cerca nell’armadio e dal fondo di un angolo lo trova e come lo rimira, le guance le si avvampano per la vergogna. Ricorda perfettamente come i piccoli triangolini le coprivano appena l’area dei bruni capezzoli mentre il pezzo di sotto lasciava in bella mostra buona parte del suo rigoglioso ricciolo tappeto vergineo. Con la gola secca, cercando di ingoiare un poco di saliva, si dice che quella era la giusta occasione per indossarlo tanto più che la zia era fuori città.

Jason stava cuocendo alcuni hamburger per la cena quando la vide entrare e per la sorpresa gli cadde la padella sul fornello.

Dopo molto tempo in cui gli sguardi si sono incrociati, è riuscito a parlare e ha dovuto far ricorso a tutta la sua forma mentis per costruire una frase corretta.
‘Da dove è venuto quello?’

‘Dal centro commerciale. Non è bello vero?’ Domanda dispiaciuta per la fredda accoglienza.

‘La mamma lo sa che lo hai?’

‘Nooo’ Non ho mai avuto l’intenzione d’indossarlo, ma dopo quello che ha detto Oliver sui costumi da bagno e sulla lingerie, ho pensato che sarebbe stato un bene abituarsi a portarlo intorno a te, voglio dire, intorno alla gente.’

‘Beh.- Indeciso sul da farsi.- Suppongo che tu abbia ragione…’

Nel corso delle prossime due serate come ella arrivava a casa da scuola indossava il bikini e cercava di assolvere alle faccende domestiche nel modo più normale possibile. Questo per il povero cugino era una prova dura da affrontare in quanto lei voleva che lui le insegnasse tutti i rudimenti del caso e nel vederla con quel mini costume in cui il tenue filetto scompariva fra le dure e sode natiche del sedere lo lasciava perennemente eccitato e faceva tutti gli sforzi possibili per celare e non rendere evidente che era attratto dalla sua avvenenza.

Come un perfetto anziano voyeur, si è preso qualche libertà. Per farla abituare ai famosi fermi immagine, ogni tanto la obbligava a restare ferma per tre secondi. ‘Blok!’ Urlava in momenti a volte inopportuni in cui ella era costretta a restare ferma e in equilibrio con tutti i nervi allo spasimo per lo sforzo. Più volte la costretta ad andare in giro per casa facendola camminare lungo il corridoio come fosse una indossatrice o l’ha obbligata a farla mettere in pose in cui poteva scorgere come il seno pettoruto sporgeva o poteva intravedere il piccolo scuro buchetto del sedere. In tutto questo non ha mai smesso neppure di farle fare ginnastica esattamente gli stessi esercizi che faceva lui, ma con lei vicina, era spinto ancor di più ad aumentare le ripetizioni.

Sabato è venuto e per la giovane Teresa la sveglia ha suonato molto dopo che fosse già sveglia e perfettamente già pronta per uscire di casa. Il suo nervosismo era evidente e palpabile e in macchina mille dubbi l’assillavano; come poi si sono fermati davanti al magazzino indicato, ha sgranato gli occhi.

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Aiutatemi a migliorare. Aspetto le vostre critiche.
Sono in attesa delle vostre proposte e suggerimenti da inserire nei prossimi capitoli’

Questo romanzo non deve essere riprodotto elettronicamente o a mezzo stampa senza la mia autorizzazione scritta.
This novel should not be reproduced electronically or in print with out my written permission.

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Ragazza da calendario

Capitolo 2

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Quel che le si chiede di fare in modo professionale.

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L’area circostante sembrava abbandonata e le sue perplessità si facevano sempre più serie nel vedere come l’esterno apparisse tutto decrepito e abbandonato. I capannoni sembravano abbandonati e le scritte dei graffitari capeggiavano ovunque rendendo l’area ancor più lugubre. Dopo aver superato una porta cigolante e imbrattata di vernice sono saliti su un montacarichi che le ricordava i film americani e ha osservato il pulsante che ha schiacciato il cugino.

Quando giunsero al terzo ed ultimo piano, Jason ha aperto le porte e le sue paure sono state immediatamente fugate. Davanti a lei vi era uno spazio molto grande e la sua attenzione è stata attirata dai drappi che abbellivano i muri e dalle gigantografie che le ricordavano modelle e paesaggi. Le pareva di essere al cinema o ad un atelier per via dei tessuti e dei drappi che scendevano dal soffitto e continuava a camminare come se fosse su una nuvola o in un sogno in cui non avrebbe voluto svegliarsi.

Come li ha visti, Oliver si è avvicinato per andare incontro e salutarli e prendendo la mano a Jason l’ha stretta con un sorriso sul volto radioso.
‘Tu sai dove andare vero figliolo?’

Jason annuì e scomparve dietro ad alcuni tendoni eretti apposta per delimitare i camerini.

‘Beh.- Rivolgendosi a Teresa.- Seguimi che ti mostro il tuo camerino.

In un area in cui le tende fornivano una certa privacy scorge immediatamente dei manichini con abiti magnifici e molti carrelli stracolmi di appendini e di vestiti e, pile e pile di scatole di scarpe, ma poi si blocca intimorita nel vedere una coppia di uomini tanto diversi. Uno, dal colore della pelle bianca e dai capelli biondi da sembrare quasi bianchi e l’altro nero come la notte dai capelli corti ricci e neri.

Oliver indica il ragazzo biondo.
‘Questo è Sven. Viene dalla Scandinavia e non sono ancora riuscito a capire da quale parte del paese arrivi; questo è Tony e viene da New York. Signori, questa’- Presentandola e indicandola con entrambe le mani.- è il nostro modello. Il suo nome è Teresa e mi aspetto che le facciate il trattamento ‘regale’ come facciamo con tutti i migliori clienti della FMG.’

‘Sì, boss.’ Ha risposto Sven.

‘No problema.’ Risponde Tony.

‘Devo terminare i set e gli sfondi. Ci vediamo appena siete pronti. Non lasciatemi aspettare.’

Teresa ha cercato di sorridere e dire qualcosa, ma non c’è riuscita salvo fare un accenno con la testa.

Senza dire una parola, i due uomini l’hanno aiutata a spogliarsi e come è rimasta con la sola biancheria intima addosso, le hanno dato un corto kimono di seta con ampie maniche.
‘Spogliati e indossalo.’

Con il cuore che batteva impazzito e con le mani tremanti si è tolta gli ultimi due indumenti del pudore per poi indossare velocemente il leggero e corto kimono. Si è osservata al grande e immenso specchio e ha visto che non era altro che una vestaglietta cui una volta allacciato aveva una profonda scollatura sul davanti e i lembi le arrivavano appena a coprirle il pube. Si sentiva con le guance che le bruciavano e poteva vedere come queste erano diventate rosso porpora.

La guidano a sedersi su una poltroncina e Sven ha cominciato ad applicare con perizia il trucco in modo da esaltarle lo sguardo mentre Tony ha lavorato ai suoi capelli. Nel lungo tempo che è rimasta seduta, ha iniziato a rilassarsi sentendo la musica che aleggiava come sottofondo (http://www.youtube.com/watch?v=GRxofEmo3HA&feature=share) e di tanto in tanto osservava gli abiti appesi attorno a lei o alle foto cui il viso le ricordava modelle viste sulle riviste che consumava accanitamente.

Una volta terminato, si è sorpresa del suo cambiamento e mai in vita sua era stata tanto ben truccata e pettinata. L’hanno fatta alzare e Sven le ha tolto la veste. Non ha opposto resistenza anche perché non si aspettava una mossa del genere ed è rimasta senza respiro nel guardare come Tony l’abbia aiutata a far entrare i piedi nelle mutandine del bikini nero. Sven, si è mosso con rapidità e le ha fatto indossare il pezzo di sopra del bikini allacciandolo ancora prima che lei se ne fosse accorta.

è rimasta immobile come una bambola con il cuore che le batteva impazzito mentre le mani correvano lungo i bordi del piccolo costume per aggiustarlo e quando ha iniziato a respirare sentendosi coperta a sufficienza, Tony l’ha aiutata ad infilare un paio di scarpe nere e lucide con tacchi a spillo vertiginosi.
‘Sono numero 41. Con cotone diventano giuste.’

Sven le ha messo attorno al collo un collare bianco che le ricordava il colletto di una camicia senza risvolto per poi allacciarle un papillon nero. Lunghi guanti che le sembravano fatti di seta sono stati infilati e le arrivavano fin oltre al gomito. Le hanno allacciato una lunga collana di perle con tanto di bracciale e poi le hanno messo un cappello a cilindro sulla testa. Il colore argenteo le pareva che stonasse con il resto del suo completo, ma poi guardandosi allo specchio nota le scritte.
HAPPY sul seno destro, NEW su quello sinistro e YEARS sul davanti del bikini

Come le hanno dato un bastone nero con una manopola argentata l’hanno guidata verso un area dello studio dove ha scoperto che vi erano anche altri modelli oltre a suo cugino. Lo sguardo spazia su tutti e dodici gli uomini in cui indossavano il più piccolo stretto sottile slip nero come non l’avesse mai visto prima in vita sua. La lucidità del tessuto sembrava fatto apposta per esaltare le fattezze del contorno del pene e in vita sua non ne aveva mai visto uno neppure in foto.

A parte il cugino che conosceva e al minuto quanto ridicolo costume che indossavano, non le pareva che ci fosse un predominio di casta o uniformità. Non si aspettava una tale varietà e variegata quanto unicità dei presenti. Vi era un rappresentante di ogni forma e razza conosciuta; asiatici, latini, indiani e neri con i capelli che spaziavano in tutte le tonalità conosciute come il biondo, bruno, rosso, bianco e niente. I capelli bianchi appartenevano ad un vecchio con una discreta quanto evidente pancia e dai lunghi baffi bianchi. Un altro uomo aveva i baffi come anche il petto villoso e l’unico fra loro ad essere pelato era un grande uomo nero muscoloso.

‘Bene. Sei pronta. Signori! Questa è la stella di oggi, vi presento Teresa Mannetti.’

Teresa ha stretto la mano è ha ripetuto i nomi che uno a uno i modelli venivano a conoscerla e a presentarsi; nell’agitazione ha pure salutato il cugino e ben presto si era dimenticata i loro nomi. Oliver la guida verso un tavolo in cui vi erano diverse confezioni dai più svariati formati. L’etichetta esaltava il nome del prodotto e le attira l’occhio.

‘MUSCHIO! Questo è il nostro datore di lavoro di oggi.- Le ha detto Oliver porgendole una polla di profumo in mano.- è un nuovo prodotto, che impiega vecchie idee. Hai mai sentito parlare dei feromoni?’

‘No. Che cosa sono?’

‘I feromoni sono delle proteine che producono odori particolari. Negli esseri umani non producono impulsi forti ed evidenti come in quelli animali, ma a detta del produttore questo prodotto è il più forte e concentrato feromoni umani mai lanciato sul mercato.’

‘Che tipo di profumo?’

‘Oh, sono sempre due gli scopi per cui si usa un profumo. Per attrarre il sesso opposto o per suscitare in loro un desiderio di accoppiarsi. Tutti noi produciamo odori particolari e nelle donne privilegia quello per attrarre il maschio nella riproduzione mentre gli uomini secernano odori per attrarre ed erotizzare le femmine. Agiamo a questi impulsi inconsciamente per la maggior parte della nostra vita e sono di solito abbastanza deboli, ma aggiunti al romanticismo della coppia aiutano a superare le fasi iniziali.’

Guarda nervosamente verso il gruppo di modelli e verso l’area genitale dove sono mal celate le loro protuberanze. Non aveva mai affrontato con nessuno un discorso di sesso e aveva raccolto informazioni solo dalle dicerie delle sue compagne di classe in cui aveva scoperto che l’uomo mette il suo pene nella vagina e facendo quello che tutte hanno chiamato scopare. In cuor suo credeva fosse qualcosa che si era supposti ad aspettare da sapere e vedere con il marito.
‘Sesso?’ Ha detto esitante.

‘Tu sai cosa è il sesso, non è vero?’ Le ha chiesto serio Oliver

‘Naturalmente.- Ha risposto stizzita.- Semplicemente non ho mai pensato che avesse qualcosa a che fare con gli odori.’

‘Certo’ Come ho detto, questo è il più potente sviluppato per il mercato commerciale. Ora, voglio che te lo spruzzi sui polsi in modo da vedere se hai evidenti reazioni allergiche.’

Come lo ha fatto, lo ha poi seguito camminando non con qualche difficoltà verso l’area uffici. Le ha dato una coppia del contratto e poi le ha fatto firmare altri fogli sulla privacy e sull’assegno che avrebbe dovuto incassare.
‘Bene, fammi vedere le aree dove hai messo il profumo. Ottimo. Ora spruzzatene addosso. Collo e la parte alta del petto.’

Pochi istanti dopo, come le micro goccioline fredde sono state sparse sulla sua pelle ha iniziato a sperimentare inequivocabili segnali provenire dal suo corpo. Ha iniziato a fremere mentre i capezzoli sono diventati eretti e ha percepito la figa come se pulsasse e lievi contrazioni l’hanno fatta ansimare.
‘Wow!’ Ha detto rimanendo a bocca aperta.

Prima di arrivare sul set fotografico in vi erano tutti riuniti, Sven e Tony l’hanno controllata aggiustando o correggendo i capelli o i vari pezzi del suo abbigliamento. Le mani sono andate a toccare e a sfiorare luoghi dove non aveva mai permesso a nessuno di avventurarsi ed è restata quasi senza respirare fintanto che li aveva attorno.

‘Ora! Signori! è tempo di incominciare e visto che per Teresa è la prima volta in assoluto, vi chiedo la massima comprensione e aiuto da parte di tutti voi.’ Oliver alzando la voce per farsi sentire da tutti.

Con il cuore che le batteva forte nel petto, lo sguardo è vagato fra i visi e le figure che la circondavano. Non ha visto una sola donna attorno a se ed erano tutti uomini ed esemplari di veri maschi sia fra i tecnici delle luci, che dagli assistenti di laboratorio e aiutanti.

Nel sentire le parole del fotografo ci sono stati numerosi mormorii e risatine mentre tutti hanno annuito per poi osservarla attentamente.

‘In oltre, oggi è il suo compleanno che coincide con il debutto come modella cui ci auguriamo una lunga carriera.’

Teresa è arrossita come uno scoppio di applausi ha echeggiato nella stanza mentre le grida di buon compleanno e auguri si sono mischiate e sormontate.

‘Va bene, va bene.- Ha detto Oliver nel ristabilire l’ordine mentre prende la macchina fotografica in mano.- Per lei oggi è una totale novità e una immersione di nuove esperienze pertanto, cerchiamo di farle fare questa esperienza in modo che la possa ripetere in futuro innumerevoli volte. Iniziamo! Pagina di presentazione del calendario forza! Riunitevi in gruppo. Teresa mettiti davanti a loro.’

Dopo innumerevoli scatti e pose in cui più volte il profumo è stato spruzzato sui petti muscolosi dei modelli facendo fremere di desiderio la nuova modella, Oliver soddisfatto ha detto:

‘Cambio! Jason, sarai tu il primo.’

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Questo romanzo non deve essere riprodotto elettronicamente o a mezzo stampa senza la mia autorizzazione scritta.
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Capitolo 3

Con la musica che fa da sottofondo (http://www.youtube.com/watch?v=sCgaEOkI6Fk) a passo sicuro Jason si è avviato verso la zona cui l’ambientazione era stata studiata per Gennaio. Vi era un letto con lenzuola bianco candide, pareti dello stesso colore mentre dal soffitto scendevano striscioni dal colore argentato con le stesse scritte che aveva sul costume. Oliver era intento a dare le ultime disposizioni e Jason aveva indossato lo stesso collare bianco con il papillon che aveva lei.

‘Ora, Teresa abbiamo molto lavoro da fare per questo cliente visto che vuole quattro versioni di questo calendario. Questa è ciò che identifichiamo come G ed è indirizzata verso un pubblico adatto come le famiglie in modo che lo si può appendere in luoghi dove vi sono presenti anche i bambini. Poi si avrà una versione con abiti e pose sexy che corrisponde alla nostra versione PG. Vi è la versione R in cui poserai in topless, pensata ad un pubblico maschile in modo che possano appendere il calendario nei loro garage, nelle loro stanze, negli spogliatoi… In fine vi è la versione finale adatta per un pubblico adulto. Questa è la versione tripla XXX in cui poserai nuda simulando posizioni di sesso. Questo significa che ci saranno un totale di 48 ambientazioni differenti e altrettanti cambi di costume e di posa, ma ti dico che se si lavora bene, per questa sera avremmo tutti finito e saremo liberi per andare a festeggiare senza dover tornare domani e pagare straordinari a tutti. In questo caso, questa sera vi sarà un extra bonus come da contratto e per ognuno di voi vi saranno 1000 euri come bonus. Domande?’

Nudo? Sesso simulato? Domande? Aveva tonnellate di domande da fare, ma l’assegno già firmato e pronto da ritirare e la prospettiva di un bonus di 1000 euri extra ha spazzato la sua mente spingendoli da parte.
‘No.’ Disse con fermezza.

Oliver aveva sistemato Jason che giaceva a letto da una parte e Teresa in quello opposto e dopo alcuni scatti ha fatto in modo che i due si avvicinassero per darsi un abbraccio. Lui pareva che dormisse mentre lei sognante si coccolava a lui in più posizioni fino ad arrivare al punto da accarezzargli il petto glabro in cui i muscoli risaltavano anche per effetto dell’abbondante profumo spruzzato cui sembrava che i suoi muscoli fossero stati oliati. Non visto, le ha sussurrato ad un orecchio facendola rabbrividire e arrossire.
‘Sei bravissima. Sono orgoglioso di te.’

Dopo un’altra decina di pose in cui ogni volta dovevano restare fermi per alcuni secondi, Oliver ha detto Febbraio e Tony e Sven hanno preso Teresa e l’hanno guidata verso lo spogliatoio. Qui, l’hanno spogliata e rivestita indossando un bikini rosso. Nel sentirsi manipolata in cui il costume veniva tolto e poi rimesso quello nuovo, lei non ha avuto il tempo di porre le mani a protezione delle sue parti intime. è stato tutto così veloce che è rimasta senza fiato ed in imbarazzo solo per pochi secondi mentre successivamente viene fatta sedere sulla poltroncina per l’immancabile trucco. In questo modo, ha potuto specchiarsi e rimirare ciò che indossava e si è detta stupita. Il bikini era sagomato in modo da ricordare un cuore tanto la parte inferiore del costume quanto la parte superiore cui le coppe erano due cuori; terminava il tutto con un trucco molto pesante e acceso e le immancabili scarpe rosse di un numero maggiore con il tacco a spillo.

Il set era stato spostato e modificato in cui spiccava il rosso acceso delle lenzuola e sulle bianche pareti cuori giganti capeggiavano ovunque. Sul letto vi era la parodia di cupido con tanto di arco e freccia e il modello le pareva essere un poco effemminato a causa dell’acconciatura dei capelli. Boccoli d’oro gli scendevano sui lati della faccia e si chiedeva se fossero i capelli suoi o fatti con una parrucca. Si è trattenuta dal ridere come lo ha visto dato che indossava un costume con tanto di ali mentre al posto dello slip da bagno aveva un pannolino come quelli che usano i bambini piccoli solo che questo era tanto minuto che pensava potesse perderlo da un momento all’altro.

La posizione iniziale che il fotografo ha fatto assumere ai due modelli era con lei in ginocchio con la freccia che puntava contro di lei mentre teneva fra i seni il flacone del profumo con in evidenzia il nome del prodotto. Dopo alcune altre pose e spremute di fragranza addosso ad entrambi ha sentenziato che era soddisfatto e di andare a cambiarsi.

Per la pagina di Marzo vi era un piccolo uomo con evidenti lentiggini sulla faccia e i suoi capelli rossi spiccavano nel costume verde con tanto di berretto da folletto delle fiabe. Per lei un nuovo cambio, questa volta le è toccato un bikini nero, inizialmente era in piedi dentro ad una pentola piena di monete d’oro che le arrivava al ginocchio. Dopo molti scatti e pose e con l’aroma e le spruzzate che si era fatta spruzzandosi il prodotto addosso, si sentiva sempre più eccitata. A forza di schiacciare il dosatore ad un certo punto per effetto delle luci le pareva di essere avvolta da un aurea di nebbia afrodisiaca.

Il tema del mese di Aprile era Pasqua e lei ha indossato le orecchie da coniglio con allacciata dietro all’altezza del sedere la caratteristica coda. Il modello che era con lei era Roger, il miglior amico di suo cugino e per lui ha sempre avuto una cotta segreta. Le prime foto sono iniziate in cui lei doveva raccogliere delle uova con il nome del prodotto in evidenzia e metterle nel cesto con il modello maschio in posa come se dovesse saltarle da dietro con intenti malvagi vista l’espressione del viso. Dopo un primo imbarazzo, si sentiva a suo agio a muoversi e a mettersi nelle pose che le veniva ordinato e gli scatti sono terminati ancor prima che se ne accorgesse.

Lo sfondo era completamente nuovo. Cielo e fondo erano dipinti di azzurro cielo mentre sotto i loro piedi nudi calpestavano un tappeto di erba sintetica. Maggio è stato utilizzato lo stesso set, ma con un palo posto al centro della scena con finti rami cui scendevano filanti strisce colorate con impresso il nome del prodotto che rifletteva alla luce mentre per lei il nuovo costume era beige e il modello del momento l’aveva legata con intenti minacciosi. Era come se le ricordasse qualche scena indiana da Far West.

Giugno era tutto nuovo e diverso. Il fondo rappresentava una navata di una chiesa con il modello che le ricordava i lineamenti di 007 Pierce Brosnan. Indossava il solo micro costume nero già visto per le foto di apertura della pagina iniziale del calendario e con allacciato al collo il papillon; lei per contro indossava un bikini bianco, guanti lunghi bianchi, un velo sulla testa trattenuta da una corona e un bouquet di fiori in mano ed altrettanti attorno a lei. In quei brevi momenti ha sognato di camminare veramente verso l’altare con il suo sposo mentre brividi di eccitazione la percorrevano tutta.

Nel mese di Luglio per il calendario, il modello era robusto quanto muscoloso dai lineamenti marcati e dalla pelle decisamente scura. Il costume che indossava era minuto come quello dei modelli precedenti e da quello che poteva vedere poteva dire che era anche molto virile. Il costume era fatto in modo da ricordare un pantaloncino corto di jeans e il colore era proprio quello dei pantaloni mentre bretelle dello stesso tessuto partivano da questo per sparire fintamente dietro la schiena. Lei indossava un bikini grigio e per la prima volta ha dovuto prendere la forma di un oggetto e ha ringraziato tutta la palestra che ha fatto perché doveva sorreggersi sulle braccia ai pioli di una ruota mentre il forte modello la teneva sollevata per le caviglie. Sembrava veramente fosse diventata una carriola e sulla schiena trasportava un carico appena raccolto dal campo del profumo che pubblicizzavano. Ai lati il raccolto cresceva rigoglioso con il nome ben evidente della marca.

Agosto ha avuto come tema il barbecue fatto in un cortile di casa in cui un modello dal colore come l’ebano e dai muscoli scolpiti cercava di prenderla con indosso un costumino che nulla lasciava all’immaginazione; bianco semi traslucido e con tanto di berretto da cuoco pinze e la bottiglia del profumo in mano. Lei indossava un bikini rosso scuro il cui colore era corrisponde al nome impresso sul flacone e la pantomima che dovevano rappresentare era che lei non doveva farsi prendere dal suo inseguitore.

Per Settembre ha dovuto vestirsi e ci ha impiegato quasi lo stesso tempo che non il mettere e togliere il bikini grazie all’aiuto sempre presente dei due collaboratori. Ha indossato una camicetta bianca semi trasparente cui si intravedeva il reggiseno di pizzo nero, una minigonna dal taglio alla scozzese e perizoma bianco come il berretto e le scarpe da tennis. Quando ha visto il modello vestito con tanto di camicia e cravatta, le ha ricordato un film indiano e forse il modello proveniva proprio da quell’area visto i capelli neri corvini e la pelle olivastra. La pantomina che dovevano inscenare e che lui con tanto di penne nel taschino mentre teneva un lungo righello in mano erano in una scuola e lei seduta dietro al banco, sorpresa cercava di nascondere qualcosa dietro alla schiena e nelle foto fatte si intravedevano la scatola del profumo con in evidenzia il nome del prodotto.

Ottobre aveva come tema Halloween. Il modello le ricordava un lottatore di sumo giapponese mentre l’ambientazione le pareva di essere in un carcere dell’inquisizione con tanto di catene e fruste. Lei in piedi su uno sgabello con tanto di cappio al collo e le mani legate dietro la schiena mentre su queste l’immancabile confezione di profumo.

Novembre indossava una veste marrone con il fondo che le ricordava un bosco in autunno con tanto di foglie marroni a terra mentre il modello indossava il solito mini costume e con indosso un cappello a cilindro, una mantella e l’ascia sulle mani. Avrebbero dovuto rappresentare un novello esploratore nella inesplorata America e mentre lui era un pellegrino lei avrebbe dovuto rappresentare un tacchino visto anche la coda cui le era stata messa sul sedere.

Dicembre, il tema ovviamente non poteva che essere il natale e in un soggiorno ricostruito con tanto di abete addobbato, vi era un modello decisamente anziano il cui breve costume rosso scompariva sotto alla pancia prominente mentre in testa aveva il cappello caratteristico e con tanto di barda lunga e bianca come lo erano i capelli e l’immancabile sacco dei doni. Teresa era nascosta dietro al divano con indosso un completo salmone con una vestaglietta trasparente. Per quanto le è piaciuto, si è detta fra se e se che se Oliver non glielo avesse regalato, avrebbe provveduto a comprarne uno per poterci dormire realmente a casa.

Quando Oliver ha sentenziato la fine, erano già trascorse due ore e la giovane ed inesperta modella è rimasta sorpresa. Non si aspettava che il tempo fosse passato così velocemente e iniziava a pensare che forse non avrebbe visto il bonus quella sera e avrebbero dovuto ritornare l’indomani per terminare.

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Aiutatemi a migliorare. Aspetto le vostre critiche.
Sono in attesa delle vostre proposte e suggerimenti da inserire nei prossimi capitoli’

Questo romanzo non deve essere riprodotto elettronicamente o a mezzo stampa senza la mia autorizzazione scritta.
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Calendar Girl
Ragazza da calendario

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Quel che le si chiede di fare in modo professionale.

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Capitolo 4

Iniziata la seconda serie di scatti, Teresa è rimasta sorpresa per il costume che ha dovuto reindossare per ritornare a Gennaio. Apparentemente sembrava lo stesso di prima, ma il tessuto era fatto con un materiale altamente trasparente e le si poteva intravedere chiaramente il contorno del capezzolo e i peli del pube. Timidamente è fuoriuscita dal camerino e si è ricordata che quella era la versione PG del calendario ed è rimasta sorpresa quando il cugino si è presentato con indosso un perizoma. Avrebbe voluto ridere per la sorpresa se non fosse stata in imbarazzo e pur se la parte anatomica del pene e delle palle erano celate dal tessuto, erano chiaramente distinguibili e a causa di tutto il profumo inalato che veniva spruzzato ad ogni immancabile scatto si sentiva eccitata oltre misura.

Per la pagina di Gennaio ancora una volta lei giaceva sul letto solo che questa volta Jason era su di lei e fra le sue gambe con i pubi a stretto contatto; le loro labbra erano quasi lì, lì, per toccarsi più e più volte mentre il suo alito sul collo le faceva venire i brividi. La pressione che il pube riceveva la faceva ansimare e ha continuamente fatto ricorso a tutta la sua volontà per rimanere lucida e cercare di respirare con regolarità. Ogni movimento fatto era per lei una scossa incredibile di piacere intenso che la faceva ansimare ogni volta. Quando Oliver ha detto ‘Avanti!’ le è parso che erano passate cinque ore da quando è rimasta a letto con il cugino e si è diretta al camerino con tutti i sensi in subbuglio ed era tanto bagnata ed eccitata che le pareva di essersi fatta la pipì addosso.

Cupido indossava una pantomina di pannolino che nulla celava alla vista le forme del pene; lei tratteneva la freccia all’altezza del cuore come se fosse stata trafitta. Hanno assunto diverse forme plastiche in cui più volte ha dovuto posare la faccia sull’addome di lui e si è vergognata nel pensare che a pochi centimetri vi era il pene dell’uomo.

Successivamente, il modello aveva perso la casacca verde e i pantaloni si erano accorciati e divenuti un paio di slip mentre lei era seduta nella pentola d’oro. Più volte le labbra di entrambi si sono sfiorati e ha desiderato ardentemente di essere baciata mentre più volte la mano che le era stata posata sotto al petto avrebbe voluto che le afferrasse il seno. Finita la sessione, sempre più eccitata e sconvolta nei sensi, mentre si avvia verso il successivo cambio ha avuto come una folgorazione. Si era quasi dimenticata che ciò che indossava era trasparente e sorride fra se nel pensare che si sentiva come una vera modella. Si sentiva come fosse tutto nella normalità fatto salvo quella sensazione di inebriante eccitamento che dava la colpa al profumo.

Aprile, con il vestito da coniglio era disposta sulle ginocchia e sulle mani con il modello nella stessa posizione, ma sopra di lei. Quasi tutti gli scatti sono stati realizzati con le loro facce che si sfioravano come le loro bocche mentre lei ha continuato a pregare che il brivido di desiderio che stava provando per il suo amore nascosto non fosse troppo evidente. Sarebbe bastato che la sfiorasse lungo il taglio delle mutandine per constatare quanto era bagnata e calda e forse, avrebbe pure goduto all’istante.

Tenuta da dietro, abbracciata, le immagini hanno immortalato una sognate Teresa con la testa appoggiata sulla spalla del modello e per lunghi istanti, le mani che le hanno percorso l’addome e i fianchi l’hanno fatta fremere di desiderio. Quando è venuto il momento di doversi andare a cambiare, si è appoggiata a Sven perché si sentiva un turbinio tale che avrebbe potuto godere solo a causa dello sfregamento con le gambe.

Giugno, il matrimonio, lo sposo la presa in braccio e trattenuta a lungo in quella posizione mentre le bocche incollate si sono scambiate un affettuoso quanto coinvolgente bacio. Per lei che aveva sempre e solo sognato di lambire le labbra del suo amore segreto e che la sua unica esperienza erano baci dati solo sulle guance, ricevere e assecondare la lingua che le esplorava in bocca la faceva impazzire di piacere. L’espressione di desiderio dipinto in volto che aveva Teresa ha fatto si che la sessione fosse molto più breve rispetto alle altre. In cuor suo si augurava che vi fossero dei problemi per prolungare la scena e la meravigliosa esperienza, ma per Oliver era buona la prima ed è stata costretta ad andare a cambiarsi.

Luglio ha dovuto assumere la posizione inusuale della Carriola e questa volta il contadino l’ha trattenuta molto in avanti con entrambi i pubi che erano uno contro all’altro strettamente. Ha respirato con difficoltà sempre maggiore mentre le forze iniziavano a cedere e un sospetto le si è incuneato nella testa come un tarlo. Ha percepito come se il membro maschile si stesse indurendo e come la sessione è finita, ha lanciato un fugace sguardo e ha potuto scorgere come se si fosse allungato e di molto il piccolo perizoma del modello.

Agosto; con il nero nerboruto modello era stata presa in braccio e per l’ennesima volta ha potuto dare un vero e prolungato bacio. Ha potuto assaporare il piacere che da questo ne derivava e ha cercato di prolungare ancora e ancora per molto tempo dopo che era stato dato lo stop e il cambio di scena. Camminando verso il camerino ha incrociato alcuni sguardi e se ne è un poco vergognata per essersi lasciata trasportare dalle emozioni. Si sentiva eccitata oltre ogni limite e abbassando lo sguardo ha potuto intravedere perfettamente i capezzoli eretti attraverso la stoffa semi trasparente. Le guance già rosse e accaldate a causa del bacio, sono diventate paonazze mentre tutta lei si è sentita ardere per l’imbarazzo che stava provando.

Nella scena di settembre, in cui vi era la pantomina della scuola, lei era seduta sulle gambe dell’insegnante in cui questo aveva la camicia sbottonata e i pantaloni calati alle caviglie. La scena è stata rifatta più volte fino a quando gonna e camicetta dell’alunna non erano stati messi in modo tale da essere visti in un mucchio disordinato a fianco a loro e lei, ha potuto chiaramente percepire attraverso il sottile quanto trasparente perizoma che indossava, la rigidità del membro maschile e come questo avesse tante contrazioni quanti e come le aveva lei alla vulva. Quando ha finito, il bianco quanto sottile e trasparente bikini era tanto zuppo di umori da risultare incollato alla pelle e con un ghigno lubrico stampato sui loro volti, tutti l’hanno osservata, fotografata e filmata mentre si incamminava verso i camerini.

Ottobre la scena era identica, ma con la differenza che aveva le gambe strettamente avvolte attorno al modello per quanto le fosse possibile a causa della pancia prominente mentre questo la sorreggeva per il sedere. Più volte ha potuto percepire come le dita si fossero avvicinate pericolosamente alla sua zona genitale e altrettante volte avrebbe voluto lamentarsi perché le dita la importunavano incuneandosi al si sotto del piccolo bikini. Più volte gli scatti sono stati presi mentre lei cercava di baciarlo, ma a causa del cappio che la strozzava non vi riusciva.

Novembre, era stata posta sulla schiena con le braccia e le gambe legate come fosse un tacchino mentre il modello era su di lei che cercava di baciarla con stretto nelle sue mani forchettone e coltello. I pubi si sono più volte sfregati in cui la dura consistenza del pene maschile indurito l’ha eccitata fuori misura. Una volta che la scena doveva essere cambiata e lei doveva scendere dal tavolo per andare a cambiarsi, non ne aveva più la forza. Tremava tanto che era pronta per godere da un secondo all’altro. Si è vergognata nell’osservare i capezzoli perfettamente eretti e visibili attraverso il bikini umido per la quantità di profumo che aveva addosso mentre i peli del pube erano sgusciati fuori dalle mutandine e si vedeva chiaramente l’enorme umida macchia che si era formata fra le sue gambe e da cui si poteva intravedere distintamente la forma della vulva. Aiutata dagli onnipresenti Tony e Sven che l’hanno sorretta per tutto il percorso verso il camerino ha cercato di riprendere un poco di lucidità, ma percepiva solo le ondate di desiderio e i fremiti che non l’abbandonavano un secondo.

Con le gambe che ancora le tremavano, si è sistemata sulle ginocchia di babbo natale. Poco prima si era rimirata allo specchio e da quell’istante non ha mai perso la sensibilità delle guance che le bruciavano per la vergogna. Il bikini era tanto trasparente che sembrava fatto apposto per esaltare e non celare le sue intimità. Più volte le mani di lui sono state messe sul sedere e tirata contro di lui mentre si dovevano baciare e pur percependo un certo pizzicorio a causa della barba e dei baffi dell’anziano, si è goduta la lunga quanto lenta e inebriante sessione di foto con la lingua che lei stessa cercava di infilare il più profondamente possibile nella bocca di lui.

‘Pranzo!’ Ha esclamato Oliver e lei a malincuore si è distaccata da babbo natale cui le mani hanno tardato a lasciarla libera. Prima di scendere dalle sue ginocchia, ha potuto percepire come le mani la stessero afferrando fortemente su entrambe le chiappe e non era certa se queste fossero sopra o sotto al leggero quanto trasparente tessuto. Involontariamente si è passata la lingua sulle labbra mentre osserva compiaciuta il bozzo che il pene eretto formava nel piccolo costumino rosso.

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Ragazza da calendario

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Capitolo 5

Seduti nell’ufficio del fotografo, Teresa e Oliver visualizzano le foto che scorrono sullo schermo del monitor mentre mangiano alcuni bocconi portati dal ristorante vicino.

‘Devo dire Teresa, che hai lavorato molto bene e non mi aspettavo di arrivare così presto a questo punto della sessione. La vera prova sulle tue capacità di modella verranno ora con le ultime due sessioni. Ci saranno le versioni che noi chiamiamo R e tripla X.’

Teresa annuì con la testa non sapendo cosa dire e avendo il boccone fermo in gola. Non aveva idea di cosa poter dire sul resto della giornata che l’aspettava. Era consapevole che fino ad un ora prima non aveva mai baciato nessun ragazzo sulle labbra e con gli occhi chiusi ha riassaporato l’emozione e il piacere di aver baciato alla francese. In cuor suo e con le emozioni ancora vivide in lei, si aspettava che per il pomeriggio avrebbe ripetuto l’inebriante quanto eccitante esperienza.

‘Ora per la prossima serie di foto sarai in topless e i modelli nudi. Dovrai essere capace di rendere l’idea che stai per andare a dare un pompino.’

‘Cosa?’ Chiede non sapendo di aver capito bene.

‘Un pompino.’ Ha ripetuto mentre mangia un altro boccone dal piatto.

‘Vuoi dire’ Come’ Succhiare il loro pene?

‘Proprio così! Se hai intenzione di essere una vera e propria modella dovresti incominciare ad utilizzare un gergo corretto e appropriato per la moda. Usare il termine pene per indicare un organo maschile non è appropriato. Il termine corretto è cazzo.’

‘Vuoi dire che in realtà dovrò toccare i loro cazzi?’ Ha chiesto con gli occhi sgranati cercando di deglutire un poco di aria.

‘Certo, ma non esagerare. Non voglio che godino sul set o sui costumi.’

‘Godere?’ Chiede con gli occhi sgranati e restando con la bocca aperta.

‘Non ti hanno insegnato nulla a scuola?’ Ha chiesto Oliver mentre si alza e si dirige verso il grande schermo al plasma. Cerca un dvd fra le decine che vi sono sopra ad uno scafale per poi metterlo nel lettore. Dopo aver preso il telecomando seleziona le varie voci che compaiono sullo schermo cui una incredula Teresa legge senza muovere un muscolo.
-Erezioni, pompini, eiaculazione, rapporti, crema.-

Lo schermo si è riempito con un divano in cui i due attori nudi erano placidamente seduti. Una ragazza decisamente molto più giovane del modello maschile inizia con l’accarezzare il cazzo per poi stringere la mano a pugno attorno ad esso. Lentamente inizia un lavoro con la mano che va avanti e indietro e in breve, il cazzo aumenta di volume e lunghezza. Come la mano ha lasciato la presa attorno al cazzo, questo si ergeva dritto e lungo con la cappella violacea.

Una nuova scena si sviluppa. Una ragazza nuda è stesa sul letto quando un uomo decisamente maturo vi sale. Il cazzo è già in erezione e Teresa fa il confronto con quello di prima che giudica leggermente meno lungo rispetto al precedente, ma forse più largo e grosso. Diversamente dalla ragazza di prima, questa prende il cazzo dell’attore e inizia a muoverlo facendolo scorrere lungo la sua fessura della figa e in breve si erge duro e lungo mentre la cappella luccica di umori femminili.

Le immagini proseguono e si susseguono con coppie sempre diverse in cui Teresa vede diversi tipi di cazzi di razze e colore diverso. Lo schermo resta nero per alcuni secondi quando compare la scritta pompini.
Sobbalza sulla sedia e trattiene a stento un gemito.

La prima coppia compare sullo schermo e vede come la ragazza si china in avanti per succhiare e far sparire la punta del cazzo in bocca.

‘Che schifo.- Commenta Teresa con fare sdegnato.- è da dove esce la pipì.’

Oliver si è limitato a sorridere senza commentare mentre la ragazza nello schermo si è inginocchiata sorridente fra le gambe dell’uomo per tornare a dedicare la sua attenzione al cazzo. Ha aperto la bocca e se lo è ingoiato tutto per poi iniziare un veloce avanti e indietro lungo l’asta di carne.

‘Ohmioguuuw!’ Teresa è rimasta inorridita e con la bocca aperta come la protagonista delle scene del filmato.

Prima che potesse dire altro la scena è cambiata ed è tornata alla camera da letto dove i due protagonisti le sembravano fossero padre e figlia vista la somiglianza fra i due; l’uomo si è portato all’altezza della testa di lei dove ella ha incominciato a succhiare il suo membro.

Una per una le dieci scene hanno proseguito in una escalation di livello con forme di lavoro a volte diverse altre ripetitive. Lo schermo diventa nero e a quel punto la giovane futura modella guarda Oliver sommersa e sopraffatta dalle domande.

‘Continua a guardare.- Le ha detto facendo un accenno con la testa verso al TV.- Siamo solo a metà.’

Sullo schermo è tornata la scena con la coppia del divano e la ragazza aveva il culo spostato al bordo con le gambe perfettamente divaricate. Le riprese hanno indugiato a lungo in perfetti dettagli della figa e del monte di venere in cui si vedevano i radi peli. Prima che si chiedesse dove fosse finito l’uomo, egli compare per poi inginocchiarsi fra le sue gambe ed iniziare a leccarle lungo la fessura e alternando le leccate con lunghe e profonde esplorazioni all’interno di lei infilandole la lingua più che ha potuto.

Come ipnotizzata, Teresa non ha distolto lo sguardo e ha concentrato la sua attenzione al piccolo bottoncino di carne che vedeva di tanto in tanto comparire cui sapeva che era la fonte del grande piacere. Lei stessa lo aveva trovato nelle sue esplorazioni notturne. Ha osservato come l’uomo ha fatto roteare la lingua attorno ad esso e come lo ha succhiato. Teresa si è fatta rapire dalle emozioni che la ragazza provava ed era come se lei stessa le stesse sperimentando. Tremava vistosamente e non è riuscita a trattenere un gemito al pari come la protagonista. Stringe le gambe e i pugni per non farsi trasportare dalle emozioni di volersi toccare e si immagina il piacere che potrebbe percepire lei stessa. Sullo schermo si vedeva che l’attrice non stava fingendo; provava profondo piacere e spingeva i fianchi contro la bocca dell’uomo come per aumentare o per anticipare il piacere che avrebbe provato.

‘Anche questo è un pompino, detto anche succhiata.’ Ha informato Oliver, ma la voce le è giunta lontana rapita com’era nell’osservare la scena alla televisione. Nella sua testa si ripeteva la parola pompino mentre il suo corpo reagiva a quegli stimoli eccitandola allo spasimo. Le scene si sono succedute in tutte e le dieci parti e tutti gli uomini hanno leccato e succhiato le loro rispettive compagne. In alcune, il ruolo della donna non era solo passivo e hanno fatto entrambe lo stesso lavoro girati uno sull’altro, uno sopra all’altro e in un caso posti su un fianco.

‘Quelle donne sembra che stiano godendo l’attenzione che dedicano e che ricevono, non è vero?’

‘Si” Ha risposto con un gemito appena percepibile.

‘Vuoi sapere come ci si sente?’

La domanda la colta di sorpresa. Si è messa a sedere diritta con tutti i tendini tirati allo spasimo guardandosi attorno e non ha visto nessuno.
‘Ora?’ Ha chiesto timorosa.

‘Perché no? Non c’è nessuno qui. Chi l’ho verrebbe a sapere?’

‘Devo?’

‘Assolutamente. Dovrai essere capace di prendere gli organi dei modelli in bocca e penso che se saprai quanto buono è, tanto meglio lo farai.’

‘Mi sono strofinata qualche volta e so quanto è buono.’ Ha risposto con tutti i sensi in subbuglio vergognandosi della confessione intima che ha fatto.

‘Hai fatto ciò che è noto come masturbazione e non c’è niente di sbagliato in questo… Ma non è come avere qualcuno che ti dà piacere. Togli il bikini e siediti sulla tavola di fronte a me.’

Con mani tremanti Teresa ha fatto come le è stato detto e ha divaricato le gambe proprio come le ragazze avevano fatto nel film. Era imbarazzata a mostrare la sua parte più intima e segreta ad un estraneo, soprattutto ad un uomo.

‘Vedi.- Le ha detto mentre il dito le corre lunga la figa dal basso verso il monte di venere incuneandosi fra le calde e bagnatissime ninfe.- Sei già bagnata e questo significa che ti ha eccitato vedere il filmato.’

Quando il dito ha raggiunto il clitoride, è stato come se venisse colpita da un fulmine e tutta la tensione accumulata in quella giornata esplodesse provocando un inaspettato terremoto.

Ritrovato un minimo di lucidità come il piacere è calato, ha provato una strana sensazione tra le gambe e ha realizzato che la faccia di Oliver era in mezzo alle sue gambe. Se ne è vergognata tantissimo e ha provato a chiuderle, ma non vi è riuscita e poi quella sensazione di’ Smette quasi di respirare come realizza che la lingua di Oliver si è incuneata fra le sua labbra vaginali e si lascia trasportare dalle emozioni.

Lui aveva deliberatamente omesso di toccare il clitoride e come ha capito che Teresa era tornata nel mondo dei vivi, ha iniziato a leccarglielo e a succhiarglielo facendola godere ancora. Il suo piccolo pulsante di carne pulsava e lei tremava tutta sotto l’assalto della lingua famelica. L’orgasmo è rimontato in lei preponderante e la vetta l’ha toccata prima che potesse accorgersi che stesse per godere. Incredibile, l’orgasmo si è succeduto a lui stesso e in preda alle convulsioni, Oliver ha deciso di lasciarla riposare. Presa la macchina digitale le ha fatto alcuni scatti in cui ha immortalato il piccolo clitoride eretto come se fosse un piccolo pene di un bebè.

Senza forze, con l’espressione sulla faccia della vergine beata come se avesse visto il paradiso, si accorge che Oliver la fotografa ancora e cerca di sorridere e dirgli grazie, ma le esce solo un tenue gorgoglio.

‘Quello che hai provato e ciò che la gente vuole dai rapporti sessuali. Ciò che io ho fatto a te, e che hai provato è esattamente quello che un uomo sente quando è una donna a farglielo con la bocca.’

‘Tu.. vuoi.. che io faccia’ per te?’ Ansante, ha chiesto con la voce rotta dal respiro affannoso.

‘Non c’è tempo. Ho solo cercato di farti capire come devi essere con i modelli. La professionalità e il lavoro viene prima di ogni cosa. Poi se vorrai contraccambiare il piacere potremmo farlo sempre dopo che il lavoro sarà finito.’

Premendo il tasto play sul televisore, torna a guardarla per poi aiutarla a raddrizzarsi in modo da farle assumere una posizione di seduta.
‘Ti ricordi quando ho detto che non volevo che tu facessi godere i ragazzi e tu mi hai chiesto cosa volessi dire? Ecco il punto’ Guarda.’

La ragazza e l’uomo sul divano avevano scambiato posizione e ora lei era in ginocchio sul pavimento davanti a lui e strofinava la mano su e giù lungo il cazzo come all’inizio delle scene solo che lo stava facendo con più energia e forza. Improvvisamente alcuni lunghi filamenti di liquido bianco è fuoriuscito dalla sommità del cazzo. Lei sapeva bene cosa fosse e non era certo la pipì quella crema che vedeva.

La scena successiva è molto simile alla prima e Oliver le dice.
‘Quando un uomo ha un orgasmo eiacula esattamente come vedi nei filmati.’

‘Perché?’

‘Perché è destinato ad essere iniettato all’interno della vagina di una donna, sai’ La figa.’

‘YUCH! Perché?’

‘Perché questo sperma vuole nuotare e cercare un uovo e iniziare a fecondarlo. Ognuno di questi zampilli che vedi vi sono milioni di spermatozoi e tutti sono programmati per cercare un uovo fertile e portare avanti la specie. Per questo che esistono gli anticoncezionali come i preservativi e la pillola in modo da non avere una gravidanza e non diventare prematuramente un genitore. è anche per questo che le ragazze fanno i pompini in modo che la maggior parte dello sperma venga sparato innocuamente in aria o in bocca dove puoi ingoiare e bere oppure anche nel sedere. In questo modo si può avere e dare piacere e ricercare l’orgasmo che hai provato senza avere dei bambini.’

‘Ma, nel culo? Un ragazzo spingerebbe veramente il suo cazzo nel culo di una ragazza?’

‘Certamente. Succede dalla notte dei tempi e più avanti andrai con le tue scoperte e più proverai piacere. Ciò che sono qui a spiegarti è come si danno e fanno i pompini in modo corretto e perché non voglio che se qualcuno dei modelli eiacula, il suo sperma non macchi i tuoi capelli e non si debba ogni volta lavarti i capelli perdendo tempo o che ti finisca sul perizoma o sulle scene.’

‘E il mio reggiseno?’

‘Oh, non l’indosserai più quello. Per i prossimi scatti sarai in topless e per la fine sarai nuda.’

‘Vuoi dire che dovrò essere nuda di fronte a tutti quegli uomini?’

‘Non preoccuparti. Come ho detto, avrai il pezzo di sotto per la prossima seduta e per tutte le sequenze delle scene e per quando toccherà anche a te ad essere nuda, ti sarai abituata a loro, alla loro presenza e li avrai visti nudi per tutto il tempo prima che tu dovrai spogliarti.’

Alla televisione l’ultima coppia era giunta all’atto finale sborrando sulla faccia dell’attrice e ha spento la televisione.
‘è ora di tornare al lavoro.’ Ha detto mentre lasciava lo studio e Tony e Sven l’hanno accompagnata presso il camerino dove non hanno detto nulla sul fatto che fosse mezza nuda.

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Sono in attesa delle vostre proposte e suggerimenti da inserire nei prossimi capitoli’

Questo romanzo non deve essere riprodotto elettronicamente o a mezzo stampa senza la mia autorizzazione scritta.
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Calendar Girl
Ragazza da calendario

***

Quel che le si chiede di fare in modo professionale.

***

Capitolo 6

Ancora con il cuore che le batteva forte e i sensi in subbuglio, ha visto come Oliver fosse fedele alla parola che diceva; nell’area del camerino vi era una serie di costumi pronti e appesi per essere indossati e questi erano formati solo dal pezzo di sotto del bikini.

Tony le ha aggiustato il trucco mentre Sven si è dedicato ai capelli come le volte precedenti e come tutto era in ordine le è toccato farsi forza e uscire per l’inizio di una nuova sessione di lavoro.

Era contenta che toccasse a Jason per primo. Era certa che lui l’avrebbe aiutata se avesse incasinato qualcosa. Cammina e sentiva il bisogno di mettersi le mani a coppa sui seni e coprirsi per come se li sente ballare liberi, ma ha cercato di resistere tenendo le mani lungo i fianchi mentre ha posto la costante attenzione a come camminava a causa dei tacchi alti.

Come d’abitudine oramai si è messa sul letto accanto a suo cugino senza incrociare il suo sguardo per la vergogna e ha atteso le direttive emanate da Oliver.

‘Spoglialo lentamente e delicatamente.’ Le ha ordinato Oliver

Desiderosa di vedere un cazzo dal vivo, ha mal celato la sua emozione nel vedere la sua morbida carne virile e Oliver ha immortalato la sua espressione come il cazzo del cugino è stato liberato ed è comparso. Si sentiva avvampare di vergogna, ma al tempo stesso ardeva di voglia per poterlo sentire nella sua mano e in bocca; si sentiva bruciare tutta.

‘Okay, Jason metti una mano a coppa sul seno lontano dalla fotocamera e Teresa, usa la mano lontana e prendi in mano il cazzo.

Teresa non aspettava altro e ha sentito come le era piacevole quella sensazione di caldo morbido e’ semi duro e’ in breve si è ritrovata con il cazzo duro e perfettamente eretto in mano. Sgrana gli occhi nel vedere la reazione istantanea del pezzo di carne e ne rimane affascinata e rapita nell’osservare la cappella violacea che non resta racchiusa nel pugno della sua mano.

‘Restate fermi e immobili’ Ok bravi. Ancora qualche scatto.’

Teresa ha notato Phil con in mano la videocamera e sapeva di lui e della sua presenza. Il suo incarico era quello di fare il documentarista, il back.stage del lavoro svolto e come sente fremere il cazzo, torna a guardarlo.

‘Se non dovessimo lavorare, ti chiederei di farmi godere. Sei troppo sexi e brava. Non sai quanto ho sognato questo momento.’ Le parole sussurrate al suo orecchio dal cugino la fanno fremere.

Non sapendo cosa fare, gli sorride e stringe ancor di più il pugno attorno alla dura asta del cazzo e ne resta affascinata e rapita. Mai avrebbe potuto immaginare come il pene maschile potesse essere allo stesso modo sia duro che morbido.

‘Avanti!’ Oliver ha urlato come al suo solito quando dovevano cambiare scena.

Per Febbraio era la volta del giovane Cupido che tutto poteva sembrare tranne che potesse essere un uomo. Il petto glabro e la quasi assenza di muscolatura del petto le ricordava molto un bambinetto. In ginocchio sul letto, ha tolto il piccolo perizoma bianco del modello e si è meravigliata di vedere che era completamente senza peli. La scena prevedeva che la freccia fosse sul cuore come se fosse stata colpita, ma qui la giovane e inesperta Teresa ha dovuto dimostrare la sua professionalità. Con una mano ha accarezzato e soppesato le palle mentre con l’altra l’ha mossa velocemente lungo il cazzo. Dopo alcuni istanti il risultato era che questo era solo mezzo eretto e non era come lo desiderava Oliver. Sotto lo sguardo vigile delle cineprese e delle fotocamere lo ha preso in bocca e ha iniziato a succhiarlo. Era timorosa di sentire uno sgradevole gusto di urina o chissà di che cosa, ma percependo la consistenza che le stava crescendo in bocca l’ha erotizzata fino al punto da esserne rapita.

Ha continuato a lungo a succhiare e a palpargli le palle o a segarlo contemporaneamente con la bocca quando una mano l’ha afferrata per la nuca. Lei ha cercato di guardare in alto e ha visto cupido con la bocca aperta e ha percepito come la mano le stesse dando il ritmo del movimento mentre il bacino si muoveva conficcandole la cappella profondamente in bocca. Voleva liberarsi quando ha percepito il cazzo tremare e poi con una poderosa spinta la cappella del cazzo le è stata conficcata in fondo alla gola e poco dopo si è ritrovata piena di liquido caldo.

Il gusto non le è per niente piaciuto e con fatica ha continuato a respirare dal naso e come il cazzo ha finito di tremare e pulsare, le spinte profonde erano cessate. In questo modo ha potuto scostare leggermente la testa fino al punto da potersi liberare. La bocca era piena del seme maschile e non sapeva dove buttarlo. Si è ricordata delle parole di Oliver e poi lo ha visto vicino a lei.

‘Apri. Fai vedere!’

Ha eseguito e stava per debordare dalle labbra quando la voce di Oliver l’ha sferzata come se avesse ricevuto una frustata.
‘Ingoia. Manda giù!’

Esegue come sempre gli ordini ricevuti e dopo aver terminato la sessione di scatti si avvia verso il camerino. Cammina e non riesce a smettere di pensare a quello che ha fatto e continua a tremare di piacere mentre in bocca persiste il sapore nuovo di sperma. Si sente eccitata al punto che solo lo sfregamento delle gambe le sta per provocare un orgasmo. Intenta a cambiarsi, la raggiunge il cugino che impetuosamente l’abbraccia e freme sciogliendosi contro di lui.
‘Teresa, il vedere la tua espressione ammirata e vogliosa nel guardare il suo cazzo mi ha fatto impazzire di gelosia. Ti amo cuginetta!’

Le ruba un bacio dato sulle labbra e la lascia sgomenta. Una incredibile ondata di caldo la quasi sciolta anche perché ha visto come lui era nudo e con il cazzo perfettamente in erezione. Aveva come l’impressione che la dura e calda presenza del suo membro le si fosse impresso sulla pelle come un tatuaggio mentre si erano abbracciati e baciati. Desiderava averlo fatto godere e che il primo sperma assaggiato dalla sua bocca vergine fosse stato il suo e non da un anonimo cupido.

Marzo le ha insegnato che a volte i peli pubici sono abbinati al colore dei capelli in testa e come ha abbassato il perizoma verde, ha visto come i peli che attorniavano il cazzo fossero rossi come quelli sulla testa. Per l’ennesima volta ha dovuto segarlo per farlo diventare duro e ha dovuto succhiargli la cappella per accelerare i tempi. Appoggiata sul bordo della pentola e piegata perfettamente a novanta gradi, percepiva le tette ballare libere mentre la mano di lui appoggiata alla nuca le dava il ritmo del lavorio della bocca lungo il cazzo. Poco dopo anche lui le ha sborrato in bocca e la quantità era tale che buona parte le è scaturita dai bordi delle labbra. Ha potuto ingoiare quello che era in bocca solo dopo molto tempo e quando lo ha fatto, una parte della sborra le era colato sul mento.

Con Roger, il suo amore segreto, hanno assunto la stessa posizione di quella predente mettendosi sulle ginocchia e sulle mani. Differentemente, lui le ha afferrato entrambi i seni che ha palpato a lungo stringendo e martirizzando i capezzoli per tutto il tempo. Il cazzo eretto che aveva dovuto leccare e segare in precedenza, era spinto contro di lei e premeva direttamente contro il clitoride anche se il leggero quanto sottile tessuto del bikini si frapponeva fra i due genitali. Il grosso ed eretto cazzo, era sufficientemente lungo da raggiungere il clitoride e la morbida quanto dura cappella premeva e sfregava ritmicamente seguendo il ritmo dato da lui. Pur facendo ricorso a tutte le sue forze per non godere, la battaglia è stata persa e un lungo gemito le è uscito dalla bocca. Le forze non l’hanno più retta è si è accasciata in avanti mentre era squassata dagli spasmi dell’orgasmo.

I fedeli Tony e Sven l’hanno sollevata di peso e portata nel camerino per cambiarla e prepararla per la scena seguente e ancora erotizzata, è stata legata al palo al centro della scena di Maggio. In ginocchio davanti al modello nudo, è stata costretta a leccare e a succhiare il cazzo fintanto che non fosse divenuto duro mentre lui piegato spesso in avanti le palpava alternativamente le tette mentre stringeva e tirava i duri capezzoli.

Provando un certo dolore, ha sopportato stoicamente mentre Oliver le indicava in continuazione cosa fare e come farlo.
‘Vai brava! Con la punta della lingua leccagli la punta del cazzo e poi dagli un bacio’ Brava! Fai tutto molto lentamente. Così brava!’

Quando lo ha fatto, in lei già si era incuneata l’idea di assaggiare la gocciolina che vedeva spuntare dal meato e una volta allungata la lingua per assaggiarlo e lo ha trovato leggermente salato e diverso da quelli precedenti; fra se si è detta che non era altrettanto male.

Il set di Giugno era cambiato, da un finto altare ad una finta suite matrimoniale con tanto di letto a baldacchino coperto da delle tende bianche. Lei era in ginocchio sul letto di fronte al suo sposo e ha dovuto compiere la manovra completa di sega e pompino per farlo diventare sufficientemente duro in modo che fosse adatto per le riprese. Più di una volta si è ritrovata con la cappella che le toccava il fondo della gola facendola soffocare, ma poi si è ricordata delle parole di Oliver che le diceva che non doveva far godere i ragazzi. Trattenendo saldamente le labbra attorno al duro paletto di carne, si è fermata con la sola cappella in bocca quando ha sentito il modello gemere di sconforto. Lo ha guardato di sottecchi e ha visto lo sguardo compassionevole del modello e presa da un impulso irrefrenabile ha iniziato a muovere la testa facendo scorrere le labbra lungo la dura asta di carne. Pochi istanti dopo la bocca era piena del suo denso liquido cremoso delle palle e dopo aver fatto vedere la bocca ad Oliver, ha ingoiato tutto con soddisfazione e poi è andata a cambiarsi.

La posizione di Luglio la vede nella stessa assurda posizione della carriola e dopo il solito trattamento di sega e pompino per eccitare il modello, si è poi ritrovata con il cazzo perfettamente allineato e duro contro il taglio della figa. Era contenta di indossare per quanto breve e trasparente che fosse la mutandina; questa era costituita da un semplice sottile filo, ma quel tanto era bastato per salvaguardare la sua incolumità verginea.

Il nero cuoco di Agosto aveva il cazzo più grosso che avesse mai visto. Era oltre la lunghezza del suo palmo e più largo del suo polso. Forse si dice fra se e se che parrebbe di 30 centimetri e per tutta la durata della sessione fotografica non ha mai smesso di far roteare la lingua attorno alla cappella del cazzo e al di sotto del meato. Aveva constatato che anche se duro forse più di quelli precedenti, non si era eretto come gli altri e doveva sorreggerlo perché le rimanesse puntato dritto contro la sua bocca.

Con l’insegnante di settembre, si è inginocchiata davanti a lui e ha cercato di osservarlo con aria curiosa come se non avesse mai visto un cazzo in vita sua. Questo le diceva Oliver e per lei non è stato difficile da realizzare anche se non ha mai smesso di segarlo e di succhiarlo per tutta la durata delle sessione per impedirgli di smosciarsi.

Ottobre si è ritrovata costretta a stare sulle punte dei piedi a causa del cappio al collo e le mani legate dietro la schiena. Il cazzo dell’orientale era il più piccolo di quelli che aveva visto fino ad ora e ha potuto prenderlo tutto in bocca con il naso che più volte era a contatto con i radi peli pubici. Ha notato che rispetto a quelli precedenti fosse più liscio e meno nerboruto per via di tutte le vene che correvano lungo il cazzo. Fra se si è detta che la misura era l’ideale per non soffocare e se anche i soli 12 centimetri erano pur sempre una discreta dimensione, si è detta che era il migliore.

Novembre si è ritrovata sdraiata su un enorme piatto come fosse il tacchino del Giorno del Ringraziamento e la testa che pendeva all’indietro oltre il bordo del tavolo. In quel modo, il pellegrino ha avuto facile accesso alla sua bocca e ha potuto spingere per intero il suo grosso e lungo cazzo. Una volta eccitato a dovere, i 20 centimetri della sua virilità le sono state spinte tanto in avanti da fargli finire la cappella in gola. Più volte si è ritrovata con le palle che le colpivano la fronte o il naso mentre con fatica ha trattenuto il respiro cercando di inalare aria come ha potuto. Percepiva le punte della forchetta pungerla mentre la lama del coltello mimava il taglio della carne come se fosse alla preparazione del banchetto solo che troppo spesso correva fra le gambe provocandole intense quanto inaspettati brividi di piacere.

Di nuovo in braccio a Babbo Natale, ma questa volta lui le ha palpato il seno e pizzicato i duri capezzoli mentre non hanno mai smesso di baciarsi in bocca. Il piacere che provava si dipanava per tutto il corpo e non era certa se partisse dai capezzoli quello che provava, ma era certa che il calore umido provenisse dalla sua figa. Per tutto il tempo lei ha tenuto le mani attorno al cazzo che lo ha afferrato saldamente con entrambe e ha potuto togliersi un altro dubbio; era certa che con l’età pure i peli del pube diventano bianchi.

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Capitolo 7

In camerino Oliver la raggiunge.
‘Complimenti brava. Hai fatto veramente un ottimo lavoro.’

‘Grazie.’ Ha risposto tronfia di gioia, ma con i sensi ancora in subbuglio. Aveva l’impressione di sentirsi le mani del vecchio che ancora le stavano palpando il seno mentre i capezzoli se li sentiva duri ed eretti. Nelle mani l’impronta maschia le aveva lasciato l’impronta calda e chiudendo i pugni, poteva ancora percepirne la dura e vellutata carne.

‘Ora è il momento per il calendario con il sesso simulato.’

‘Sesso simulato?’ Risponde distogliendola dai suoi pensieri.

‘uuuuhhhhh’ che pazienza che ci vuole con te!- Oliver l’ha guidata nel suo studio e messa a sedere sulla sedia le ha accesso il televisore.- Guarda!’

Sullo schermo è comparsa la scritta RAPPORTI SESSUALI.

La ragazza del divano del filmato che aveva visto in precedenza compare e messasi con il sedere sul bordo e con le gambe larghe si è visto come tutta l’area genitale fosse umida e arrossata. Il partner di sempre le si è avvicinato con il cazzo duro e glielo ha appoggiato fra le labbra della figa. Lentamente ha spinto tutto dentro per iniziare una regolare ritmica spinta dentro e fuori cui ogni volta il cazzo si fermava prima di venire estratto completamente.

‘Questo è, fare sesso” Ha sussurrato con un filo di voce Teresa.

‘Questo è fottere. Scopare.’

‘Ma, lei sembra così giovane. Pensavo che si doveva essere più’ Anziani e sposati.’

‘Un sacco di gente aspetta fino a che non sono sposati, ma il corpo delle donne è pronto fisicamente quando iniziano i primi periodi regolari. Un sacco di culture permettono oggigiorno di sposare le proprie figlie a 13 e 14 anni. Romeo e Giulietta se non ricordo male avevano 16 e 15 anni anche se alcuni dicono che ella fosse più giovane in realtà.’

‘Ti aspetti che lasci infilare i loro bastoni in me a tutti quelli uomini la fuori? Assolutamente no! Sono venuta per fare un calendario e non per fare pornografia.’

‘Forse, ma hai accettato nel momento che hai firmato il contratto e hai ritirato l’assegno.’

‘Che? No non l’ho fatto!’

‘Sì, è così!’

Sulla scrivania vi era ancora la copia nella busta che gli aveva consegnato con dentro il contratto. Lui glielo ha aperto e le ha fatto leggere il paragrafo ove il dito gli indicava.
Ha visto la sua firma e poi ha letto il paragrafo indicato.
”l’essere fotografata nuda, impegnata in attività sessuali fino ad avere anche più rapporti sessuale completo con eiaculazione del/dei partner”

‘Non mi hai mai detto che avrei firmato questo genere di cose!’ Ha stretto i pugni con rabbia.

‘Tu ti sei offerta per questo lavoro e hai insistito. Hai firmato. Come posso essere ritenuto responsabile per ciò che hai voluto tu, di tua spontanea volontà?’

‘Beh, io non andrò a farlo stanne certo! Ho smesso qui!’

‘Bene. Basta che mi paghi la penale che corrisponde a 10.000 euri e sei libera di andartene.’

‘Cosa?’

‘Proprio qui. Leggi.’

Il dito indica il paragrafo e lei lo legge.
‘In caso di recesso lasciando il lavoro incompiuto fatto salvo le aggravanti impreviste, si dovrà pagare la penale forfettaria di 10.000 euri.’

‘Così’ Pagare o tornare al lavoro?’

Si sentiva morire e un gemito ha attirato la sua attenzione. Sullo schermo una ragazza veniva scopata dal proprio partner mentre i lamenti e gli ansimi le facevano capire il grado di piacere che gli attori stavano sperimentando.

Rassegnatasi alla situazione. Cercando di non piangere chiede sconfortata.
‘Che cosa si intende per ‘sesso simulato’?’

Oliver ha preso una rivista e l’ha aperta sul tavolo davanti a lei. In ogni pagina ragazze erano state immortalate nell’atto stesso di essere penetrate in ogni orifizio possibile e per alcune anche con più uomini e cazzi simultaneamente.
‘Esattamente questo che voglio.’

‘Lui la sta scopando.’

‘Sei sicura?’

‘Vedere per credere! Ha il suo cazzo in lei.’

‘Certamente, ma non ti poni la domanda’ Quanto? Non vedi che in tutte le foto è sparita solo la punta?’

Guarda le immagini una a una sfogliando pagina dopo pagina mentre con il dorso della mano si asciuga una lacrima che fa capolino sul bordo degli occhi.

‘Mi sai dire quanto cazzo è stato infilato o se è l’inizio della penetrazione o la fine?’

‘Non lo so.’

‘è esattamente questo il punto! Non si può dire se sono veramente scopate queste modelle o se sono solo in posa. Questo è il sesso simulato. Da quando abbiamo incominciato a scattare foto non ti sei accorta che abbiamo fatto solo immagini in cui eri ferma e immobile? Anche se il contratto mi da libero arbitrio non ho mai utilizzato il paragrafo fino in fondo perché non c’è ne stato bisogno. Basta che ti poni in modo che appaia come se fossi in procinto di scopare o che stati facendolo, ma sarai come sempre solo e semplicemente in posa.’

Teresa resta perplessa ad osservarlo per alcuni lunghi secondi.
‘Bene’ Va bene. Finché è solo simulata. Sono troppo giovane per rimanere incinta.’

Voleva dirle che lei stessa le aveva detto che era al 14′ giorno del ciclo ed era nel culmine della sua fertilità. Che proprio in quel momento era alla fine dell’ovulazione, ma si è trattenuto dal dirglielo.
‘Saremo attenti. Promesso.’

Sullo schermo urla sovrumane accompagnano l’atto carnale della coppia. L’uomo dà dei potenti spinte di reni contro il bacino della ragazza e alcuni secondi dopo estrae il cazzo livido e umido e l’immagine si sofferma sulla figa rimasta aperta ove esce un liquido biancastro. Teresa sapeva bene cosa le era stato sborrato dentro e una scossa la fa tremare tutta.

Sullo schermo compare una seconda coppia che come la precedente scopano con lui fra le gambe di lei e poi Teresa ha una folgorazione.
‘Quei ragazzi stanno sborrando dentro alle ragazze e non stanno usando preservativi!’

‘Esattamente, ma non ti preoccupare dirò ai ragazzi di stare attenti. Andiamo, ma togli le mutandine che non ti serviranno più.’

Tony e Sven sono entrati in quel momento e nonostante i molti dubbi che l’assillavano si è tolta il perizoma umido di umori restando nuda di fronte ai tre uomini.

‘Brava. Cinque minuti.’ Le dice Oliver uscendo.

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Capitolo 8

Tony e Sven l’hanno accompagnata al camerino ove si misero come di consueto al lavoro per aggiustarle i capelli e il trucco. Sven si è poi piegato e con un pettinino le ha aggiustato i peli del pube. Teresa si è irrigidita sorpresa per l’operazione, ma si è lasciata fare irrigidendo tutti i muscoli e i nervi. Come hanno finito l’hanno guidata come sempre verso il set e con orgoglio ha marciato in mezzo a loro con le braccia a ciondoloni cercando di sembrare il più naturale possibile.
‘Come una vera professionista’ si dice fra se e se.

Era ancora una volta felice che suo cugino sarebbe stato il primo e sapeva che di lui poteva fidarsi che avrebbe prestato massima attenzione. Sul letto, Jason era sdraiato di schiena e la sua attenzione è stata attirata dal cazzo che in posizione di riposo era sdraiato sul pube puntando verso un lato.

‘Okay, Teresa.- Le ha detto Oliver indirizzandola verso il letto.- Ho bisogno che ti metti sopra di lui con la faccia rivolta ai suoi piedi.’

‘Ora, signori! Ascoltatemi tutti. Voglio ricordarvi che Teresa è vergine, così stiamo solo andando a simulare rapporti sessuali. Tanto più che lei è al suo picco di fertilità così, Jason, aiutala solo a mettere la punta del cazzo all’ingresso della figa.’

Perplessa Teresa non sapeva come fare visto la mancanza di erezione da parte del cugino ed è stato lui a suggerirle il passo successivo.
‘Ciucciamelo un poco altrimenti non si rizza.’

Inginocchiatasi fra le sue gambe, inizia a succhiare e a leccare e in breve il cazzo si erge dritto e duro, perfettamente umido e luccicante della sua stessa saliva. Soddisfatta per l’operazione svolta, ma anche profondamente eccitata, scavalca il cugino per mettersi a cavalcioni su di lui.

Come previsto, Jason si è fatto il più basso possibile sul letto in modo che Teresa ha dovuto abbassarsi molto per far penetrare la cappella all’ingresso della figa. Le emozioni che in quel momento la stavano facendo tremare tutta erano discordanti ed ognuna di esse erano amplificate all’inverosimile.

‘Va bene Teresa.- Le ha detto Oliver continuando a scattare foto.- Puoi ottenere un poco più di cazzo dentro di te?’

Si è accovacciata e ha sentito il cazzo scorrere in lei e si è fermata quando consapevolmente si è sentita pizzicare dentro di se. Era certa che la cappella era a stretto contatto con il proprio imene e che lo stesse allungando. Era cosciente che la membrana sottile proteggeva la sua innocente infanzia.

‘Perfetto.- Ha detto Oliver.- Ora restate fermi in quel modo…’

Le parole le sono giunte come se fossero state dette da molto lontano. Percepiva la nuova sensazione dell’intrusione del cazzo e poteva chiaramente percepire la figa dilatata. Fremeva tutta ad ogni respiro e cercava di farlo lentamente. Si sentiva le gambe sempre più deboli e avrebbe pregato Oliver di accelerare di fare le foto prima che qualcosa di irreparabile potesse accadere.

Oliver continuava a dire come mettere le mani e quando le ha detto di toccarsi il clitoride e di masturbarsi un’onda incredibile di eccitazione la fatta tremare tutta. Ha sentito le forze venire meno e si è un poco abbassata, ma come ha sentito pungere dentro di se si è sollevata, ma Jason l’ha trattenuta fortemente per i fianchi. Proprio allora un botto ed un urlo hanno fatto girare la testa a tutti. Jason ha fatto un sussulto come anche la cugina e un lampo di dolore imprevisto le ha tolto il respiro mentre un senso di pienezza l’avvolta togliendole al contempo il respiro.

Jason è rimasto profondamente piantato dentro a suo cugina ed ha apprezzato la strettezza e la calda accoglienza dell’antro vergine della figa. Nei tre mesi che lui ha lavorato con Oliver e la FMG aveva sognato quel momento da molto tempo. Ogni due settimane una ragazza le accadeva lo stesso tipo di incidente ed entrava forzatamente nel mondo del sesso. Teresa non era la prima vergine, ma secondo lui era la più bella che fosse passata nello studio.

Il silenzio rotto solo dalla musica di sottofondo ha avvolto la scena e Teresa si è guardata in mezzo alle gambe. Il cazzo di suo cugino era sparito completamente in lei e vedeva solo spuntare le palle da sotto al pube.
‘Guardate! Mi sono uscite le palle!’

Una risata collettiva ha risuonato e Jason nel farlo, ha fatto sobbalzare Teresa ed è stato come se la stesse scopando. Lei stessa contagiata dalla ilarità della situazione grottesca cui si era infilata ha iniziato a ridere e a saltellare sul cazzo del cugino che le andava su e giù ritmicamente togliendole il respiro.

Ripresa la sessione fotografica, messe le mani sui fianchi della cugina, ha iniziato un lento movimento sussultorio e ogni volta che il cazzo veniva spinto profondamente nella figa, Teresa si sollevava per cercare di respirare. Aveva come l’impressione che il cazzo spinto dentro di lei le urtasse direttamente i polmoni. Involontariamente stava dando il ritmo al cugino che la stava scopando e se dal principio sembrava un movimento involontario e appena visibile, le successive divennero sempre più ampi e veloci.

A causa di tutta l’aroma che aveva inalato si sentiva sempre più eccitata e le voci erano scomparse. L’anima la stava guidando verso vette di piacere mai sperimentate prima e con un urlo roco che echeggia per tutto lo studio, ha iniziato a godere a lungo mentre il ritmo della cavalcata è divenuto forsennato.

Gli inguini stavano sbattendo uno contro l’altro fortemente e Jason, non potendo più controllare la sua eccitazione a causa di come gli spasmi della figa si stringevano attorno al cazzo, ha iniziato a dare dei violenti colpi come se stesse cercando di far sparire il più profondamente possibile il cazzo in lei.

Ansimando, scossa da violenti tremiti e brividi, sentiva come se la figa pulsasse e quella sensazione nuova di pienezza piacevole che l’avvolgeva e che le aveva fatto provare un orgasmo fantastico. Gli spasmi dentro di lei erano ancora continui e cercando di respirare profondamente, provava a trovare un poco di equilibrio mentale. Aveva come la sensazione di dover fare la pipì e si sentiva la pancia piena di liquido’

‘Oh, mio Dio!’ Si è detta fra se e se. ‘Lui ha sborrato dentro di me.’ Le immagini che aveva visto pochi minuti prima alla televisione le sono tornate vivide davanti agli occhi e chiudendoli o tenendoli aperti si è rivista lei nel film con i lunghi filamenti di sperma e con questi la stava riempiendo la figa.

Si guarda attorno stranita e ha visto come Oliver e non solo lui la stava fotografando e filmando. Era come se tutti nello studio avessero una cinepresa in mano.

Il cazzo che si è fatto via, via, sempre più piccolo in lei che le ha provocato scosse di piacere e quando si è alzata, ha notato alcune macchie di sangue sul cazzo.

‘Ti ho fatto male?’ Chiede preoccupata a quella vista.

‘Niente affatto, Teresa. Questo è il sangue del tuo imene che si è dissolto.’ Ha risposto ansante.

Si sentiva colare fra le cosce e guardandosi ha notato il suo sperma bianco opaco che con filamenti rosa le arrivavano fino a quasi alle ginocchia. Scosse di piacere l’hanno fatta tremare ancora e dopo aver respirato profondamente si sentiva con l’animo pago e soddisfatto.
‘Non fa male.’

‘Bene.- Ha detto Oliver.- Non ha senso piangere sul latte versato o sborra come in questo caso’ Tony, Sven, fatele una doccia e preparatela. Vediamo di non avere più incidenti.’

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Capitolo 9

Con le gambe tremanti, si è lasciata guidare e condurre verso il camerino. Si sentiva un certo pizzicorio interno alla vulva mentre percepiva chiaramente i suoi succhi vaginali e lo sperma del cugino che le colava lungo l’interno coscia. Si stava chiedendo quali conseguenze avrebbe potuto portare e un velo di tristezza cala sul suo viso. Pensava che avrebbe donato la sua verginità al suo amore.

Nell’angolo della toilette nel camerino, nota che vi è un’ampia doccia in grado di contenere mezza squadra di calcio. Come si è avvicinata al getto caldo dell’acqua si è voltata per farsi colpire come d’abitudine sulla testa e sulle spalle è ha notato che i due uomini si stavano spogliando. Un brivido l’ha percorsa tutta, non sapendo cosa fare è restata immobile e poco dopo le erano accanto e con due bocche della doccia veniva investita mentre le loro mani scorrevano veloci su tutto il corpo per lavarla. Tette e capezzoli sono stati lavati accuratamente come il sedere e poi entrambe le mani si sono dedicate a lavare la figa in cui le dita sono state spinte in profondità. Un bocchettone è stato indirizzato in modo che il getto la colpisse direttamente contro il clitoride e questo le ha procurato brividi e spasmi di piacere.

Con le gambe larghe, con le dita che la penetravano profondamente nella figa e un dito nel sedere, si è posata con tutto il suo peso contro la figura maschia che aveva dietro di se mentre ondate di piacere la stavano portando all’estasi. Un attimo dopo i getti dell’acqua si sono fermati e le mani sono state sostituite dal panno caldo del telo da spugna. Con rabbia guarda i due uomini con i cazzi tesi ed eretti. Avrebbe voluto godere ed era in procinto di farlo se avessero proseguito con la loro opera ancora per pochi secondi. Asciugata e preparata con maquillage e pettinata a dovere, è stata condotta sul set con l’immancabile scorta dei due uomini che sono restati nudi come lo era lei.

Si è vergognata nel sentirsi eccitata mentre loro e tutti nello studio si muovevano professionalmente e con non curanza del fatto che fosse nuda.

Dopo aver leccato e succhiato a lungo il cazzo di cupido per renderlo eretto, si è sdraiata sul letto dalle lenzuola rosse di Febbraio; giaceva sdraiata su un lato con la faccia rivolta verso la fotocamera mentre una corda elastica è stata legata alle caviglie. Divaricate le gambe, cupido si è messo in ginocchio fra queste con il cazzo avvolto da un preservativo color oro. Messa in quel modo, le pareva che lei stessa fosse diventata una freccia mentre le sue gambe erano l’arco.

Cupido non le ha messo il cazzo nella figa e questo l’ha un poco contrariata anche se sperava in cuor suo che l’avrebbe fatto e se fosse accaduto, non si sarebbe opposta a lasciarlo correre per tutta la lunghezza se fosse stato necessario. Cupido ha iniziato a muovere il cazzo strofinando il clitoride e pur cercando di essere professionale, Teresa ha iniziato ad essere sempre più eccitata dallo sfregamento e dal piacere che le veniva provocato al clitoride. Le dispiaceva non averlo dentro di lei per provare e sentire cosa si provasse, ma voleva rispettare il volere di Oliver e non desiderava che accadessero altri incidenti.

Nel muoversi per assumere la posizione che le ha detto Oliver, si è spostata un poco con il bacino in avanti e con un colpo di reni dato da cupido il cazzo è sparito tutto in lei.

La strada era oramai aperta e il cazzo non ha avuto difficoltà ad entrare per via delle abbondanti secrezioni vaginali e si è fermato solo quando il pube ha sbattuto contro le cosce di Teresa.

Presa alla sprovvista, si è sentita mancare il fiato e per la sorpresa ha aperto la bocca mentre il cazzo correva in lei ed è rimasta immobile con gli occhi semi chiusi e la bocca aperta in cerca di ossigeno.

‘Ottimo! Bene. Fermi non vi muovete!’
Oliver scattava decine di foto e il viso espressivo di lei gli ha suggerito che quella sarebbe stata la foto che sarebbe finita sul calendario.
‘Bene, continuate. Vai avanti.’ Ha infine detto.

Cupido non si è fatto pregare e lentamente la scopata con movimenti ampi e regolari. Teresa si è persa nel mondo delle emozioni che le giungevano al cervello e se pur piacevoli, non erano stupende come quelle provate con Jason.

Cupido la prende con entrambe le mani e le spinte vengono date con più decisione e fermezza al punto che tutto il letto sobbalza e lei si ritrova ogni volta senza fiato. Una gamba è posata sulla spalla di lui e aperta a squadra com’è, il cazzo le urta la cervice ogni volta. La scopata si fa regolare con spinte e affondi violenti che la fanno gemere ogni volta fino a quando lui si ferma con il cazzo tutto piantato in lei. Si sente pervadere da una ondata interiore di caldo intenso e poi percepisce chiaramente i grugniti fatti da lui e il cazzo vibrare dentro di lei.

Un senso di rammarico e un velo di tristezza l’hanno avvolta. Non è stata capace ad assolvere alle richieste di Oliver e non lasciare che vi siano nuovi incidenti. Un pensiero le è passato per la mente e l’ha sconvolta. Cosa avrebbe detto a sua zia se fosse restata incinta… Dentro di lei, senza parlare si è detta convinta che due incidenti sarebbero stati sufficienti e avrebbe fatto di tutto per non farli accadere nuovamente.

Esattamente come la volta precedente, Tony e Sven la guidano verso la doccia e lavandola solo fra le gambe la puliscono a lungo penetrandola con le dita. Osserva la scena e vede come le infilano due dita profondamente dentro di lei e come altre dita la tengono aperta la figa. Avrebbe voluto chiedere perché le infilassero anche un dito o forse due nel sedere, ma le mancava l’aria e poco prima di godere, hanno iniziato ad asciugarla. Nota i loro cazzi semi eretti e lunghi e un desiderio la prende al punto da farle mancare l’aria. Vorrebbe stringere nei suoi pugni i loro cazzi e sentire cosa si proverebbe ad averli dentro di lei. Si vergogna del pensiero che ha fatto e mentre cammina verso il set successivo percepisce un certo imbarazzo che le persiste in modo evidente; si sente le guance bollenti mentre è eccitata oltre ogni limite a discapito di tutti loro che lavorano normalmente.

In ginocchio, meccanicamente inizia a leccare e a succhiare il cazzo del rosso. Non si ricordava come si chiamasse e aveva dato un nomignolo a tutti. Come il cazzo era perfettamente in erezione, unto della sua saliva e brillante per effetto delle luci si è messa seduta sul bordo del pentolone e una volta che ha divaricato le gambe ha osservato come il modello si è impugnato il cazzo e lo ha guidato nella sua figa.

Ha tremato e ha chiuso gli occhi nel sentire ogni variazione, ogni asperità del cazzo mentre entrava in lei. Si è meravigliata delle sensazioni che stava provando, si è detta che era come se avesse i polpastrelli per tutta la lunghezza interna della figa e come i 15 centimetri di cazzo sono stati spinti tutti dentro di lei e i pubi erano a stretto contatto, la pressione esercitata sul clitoride le ha mandato una scossa che l’ha fatta tremare e gemere.

Ansimando profondamente, si è guardata in basso notando i capezzoli eretti e i peli ricci del pube mescolati uno con l’altro. Stava per protestare quando si è ricordata che aveva accettato di avere pieni rapporti e che Oliver aveva solo suggerito sesso simulato fintanto che fosse vergine, ma ora tutti sapevano che non lo era più e non le sembrava appropriato per una modella professionista lamentarsi.

Il sentire il cazzo in lei le è piaciuto e la sensazione di pienezza che percepiva l’ha fatta fremere di godimento. Spasmi interni della figa l’hanno fatta tremare ed ansimare per tutto il tempo della sessione fotografica e solo brevi movimenti sono stati fatti per poi tornare con il cazzo tutto in lei e con il clitoride perennemente schiacciato fra i due corpi che le donava continue scosse di piacere. Per la posizioni che hanno dovuto assumere, è stata costretta a sollevare le gambe in modo che queste fossero sostenute dalle braccia di lui mentre lei si sorreggeva con una mano contro il suo collo e lo tirava a se e l’altra mano sul bordo del pentolone. In questo modo ha percepito come il cazzo si fosse incuneato ancor più profondamente in lei facendola ansimare. I lievi movimenti profondi dati da lui e lo sfregamento continuo sul clitoride l’hanno portata oltre la soglia del piacere e l’orgasmo è esploso con convulsioni e ansimi. Scatti continui involontari venivano dati contro di lui che preso dal piacere nel sentire la strettezza della figa contro al cazzo non ha potuto più resistere e ha goduto grugnendo e liberando il contenuto delle palle.

Scossa dal piacere e con ancora le perdite di sperma che le colavano lungo l’interno delle gambe, è stata preparata per la scena successiva. Messe le orecchie da lepre è stata posizionata a quattro zampe giusto di fronte a Roger. Come lo ha visto il cuore ha iniziato a battere all’impazzata e le è venuto in mente un discorso che aveva fatto con la zia in cui durante una discussione le aveva detto che non avrebbe potuto uscire la sera con nessun ragazzo fintanto che restava in quella casa. Sorride nel pensare che lui era lì nudo davanti a lei e con la figa che trasudava eccitamento e sperma.

Il cazzo non era in tiro e come le volte precedenti lo ha dovuto eccitare prendendolo in bocca. Nella posizione in cui era stata messa, poteva usare solo la bocca e si è eccitata lei stessa nel sentire come il morbido cazzo diviene sempre più duro e lungo. Succhia, lecca come meglio può. Adora pensare che quello è del suo amore segreto e anche se non aveva mai previsto di poter fare con lui sesso in quelle circostanze, cercava di fare tutto come meglio poteva usando la verginea professionalità.

Roger si è spostato con i suoi 20 centimetri perfettamente in erezione e si è posizionato dietro di lei. Con un sol colpo di reni le ha spinto sprofondando il cazzo tutto in fondo a lei mentre se le è tirata contro. Si è mosso leggermente per meglio sistemarsi e poi si è chinato in avanti per raggiungerle le tette che ha palpato e stretto fra le dita i capezzoli. Ad ogni spinta successiva lenta e profonda veniva guidata contro il cazzo, ma era lei stessa che desiderava il contatto e il cazzo piantato profondamente in lei. Il movimento è stato un crescendo di intensità e quando le palle hanno iniziato a sbattere contro il clitoride ha iniziato a godere.

Al primo orgasmo si è subito succeduto un altro a causa non solo delle spinte profonde date dal cazzo, ma anche dallo sfregamento delle dita sul clitoride. L’urlo roco che ha dato è stato sentito distintamente da tutti e poi senza forze si è abbattuta con la faccia sul tappeto erboso mentre il cazzo continuava a stantuffarla dentro la vagina fino a quando non ha svuotato le palle dopo averle dato profonde spinte violente.

Maxtaxi

Aiutatemi a migliorare. Aspetto le vostre critiche.
Sono in attesa delle vostre proposte e suggerimenti da inserire nei prossimi capitoli’

Questo romanzo non deve essere riprodotto elettronicamente o a mezzo stampa senza la mia autorizzazione scritta.
This novel should not be reproduced electronically or in print with out my written permission.
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Ragazza da calendario

Capitolo 10

***

Quel che le si chiede di fare in modo professionale.

***

Senza forze, sollevata e guidata da Sven e Tony l’hanno condotta presso il camerino e nella doccia. Come la volta precedente le hanno lavato solo la figa, ma questa volta, visto che non era in grado di sorreggersi sulle gambe, l’hanno sistemata in ginocchio e con le gambe aperte il più possibile. Il getto dell’acqua indirizzato contro l’apertura vaginale che le colpiva anche il clitoride le procurava un piacere tale che presto, anche a causa delle profonde esplorazioni delle dita dei due l’hanno portata nuovamente sulla soglia di un nuovo orgasmo. Voleva chiedere per quale motivo Tony la penetrasse sempre nel piccolo forellino anale, ma si è limitata a lasciarlo fare e poi a godere del modo delicato e gentile nell’asciugarla.

Ha continuato a pensare per tutto il tempo a Roger e come avessero scopato. Sognante, si dice che erano stati veramente due conigli e l’orgasmo che le aveva provocato l’avvolgeva ancora e la faceva rabbrividire solo a pensare al piacere provato. Percepiva ancora il calore delle sue mani sul petto e osservandosi allo specchio, poteva vedere come i capezzoli fossero lunghi e duri. Chiudendo gli occhi e sospirando, si dice che se fosse stata incinta non avrebbe rifiutato il bambino. Sperava in cuor suo che potesse essere del suo amato Roger.

Il set di Maggio era cambiato profondamente. Invece di avere un palo, ora vi era una sorta di altalena. Dal soffitto scendevano lunghe cinghie e dopo che era stata aiutata a sistemarsi ha dovuto nuovamente eccitare il modello facendogli un pompino. Come questo si è sdraiato sotto di lei, Sven e Tony sono entrati in scena e lei è stata costretta a prendere i loro duri e virili cazzi con entrambe le mani. Lo desiderava dalla prima volta che li aveva visti nudi e ora stava esaudendo la sua innata curiosità e questo le stava provocando brividi di piacere inteso.

Sdraiata sulle funi, la figa era esposta e ogni qual volta che dondolando andava contro al cazzo del modello questo la penetrava per poi fuoriuscire alternativamente. La strana scena cui ha dovuto partecipare la fatta diventare in breve pazza di voglia. Desiderava i due cazzi in bocca e quello del modello sotto di lei piantato profondamente nel suo utero invece che sentirlo entrare ed uscire alternativamente.

Non si capacitava e non si riconosceva. Provava un senso di vergogna perché non riusciva ad essere professionale come le era stato chiesto eppure il suo corpo desiderava provare quello che aveva sempre sognato nell’intimità della sua stanzetta. I cazzi caldi stretti nelle mani li guardava di tatno in tanto e si sentiva come se avesse l’acquolina in bocca. Li voleva assaporare, percepire il gusto della gocciolina che vedeva fuoriuscire dal meato e sentirli sulla lingua il loro calore e la loro virilità.

Quando poi lui l’ha afferrata per i fianchi e tenuta contro al cazzo, ha gemuto e ha cercato di spingere il bacino contro di lui per il piacere che stava provando quando una fontana zampillante di sborra calda la fatta fremere. Lui l’ha tenuta premuta contro al cazzo fintanto che gli spasmi del cazzo non sono cessati e quando le mani la liberano un gemito soddisfatto lascia il posto al respiro affannoso del modello.

Sconvolta nei sensi, non ha quasi sentito Oliver che le ha detto di tornare a farsi la doccia e una volta liberata dalle funi, è stata accompagnata da Tony e Sven. I due uomini avevano sempre il cazzo in tiro e voleva chiedere se avere il cazzo in erezione non gli facesse male, ma si vergognava perché non era esperta come voleva far credere. Terminata di asciugarla, pettinata e truccata le hanno messo poi una corona in testa con il velo bianco che le scendeva oltre le spalle. Si sentiva tanto erotizzata ed eccitata che avrebbe voluto succhiare e scopare i due uomini, ma si ripeteva che doveva comportarsi da professionista.

Le sensazioni che percepiva, il fatto di sentirsi tanto frizzante ed erotizzata, dava la colpa al fatto di non aver goduto durante la scena precedente e ora si sentiva pronta a partire al primo tocco. Solo a camminare verso il set poteva percepire la dura e calda presenza del clitoride e ad ogni passo fremeva. Sistematasi in ginocchio sul letto, con le mani in grembo doveva sembrare una vergine con il suo novello sposo.
‘Trattala come foste veramente innamorati e questa è la prima volta che fate all’amore nella vostra luna di miele.’ Ha detto Oliver.

In cuor suo Teresa voleva inorridire. Aveva sempre pensato che la sua prima volta sarebbe stato con il suo amore vero e quella pantomina che doveva recitare la sconfortava invece che rallegrarla.

Lo ‘sposo’ con fare da esperto, ha iniziato con il sfiorarle la pelle accarezzandola tutta. L’ha abbracciata e le ha detto parole dolci sussurrate all’orecchio che le hanno fatto venire i brividi.

Teresa si è sciolta e ha corrisposto il bacio facendo saettare la lingua nella sua bocca. Lentamente si è lasciata guidare e si sono sdraiati sul letto e quando l’uomo si è distaccato da lei, voleva ancora baciarlo e stringerlo contro di se.

Le labbra di lui sono atterrate sulla sua pelle calda ed eccitata dandole infiniti baci sul collo, sul petto e quando si sono posate sui seni, hanno poi succhiato e leccato i capezzoli.

Teresa stava impazzendo per il piacere profondo che stava provando. L’unica cosa che poteva fare era di accarezzargli la testa e scompaginargli i capelli mentre il piacere la faceva fremere ed ansimare.

Lentamente si è spostato in mezzo alle sue gambe che ha aperto per accoglierlo quando invece, la bocca si è discostata dal capezzolo ed ha incominciato a scendere verso il pube facendo saettare le labbra e la lingua. Era stanca di baci e in cuor suo avrebbe desiderato il suo cazzo e quando realizza cosa ha pensato se ne vergogna profondamente. Ansima e un gemito le sfugge.

Come la lingua lappa il clitoride, Teresa sobbalza per l’imprevisto tocco leggero della lingua. Non si aspettava una tale azione dal modello e dopo le successive leccate in cui non le aveva ancora abbandonato le tette, si lascia andare al piacere e al godimento.

I capezzoli sono stretti fra le dita fortemente al punto da farla urlare di dolore e questo nuovo sentimento si sovrappone con il piacere che sta provando facendola impazzire. La lingua lecca e sonda nelle intimità più profonde alternando queste esplorazioni con il clitoride che succhia a lungo al punto da farla urlare e gemere mentre lei alza il bacino alternativamente come se stesse lei stessa scopando la bocca di lui.

Sfinita per gli orgasmi avuti, si lascia trasportare dal limbo ovattato di piacere cui è avvolta. Non si accorge neppure che lui si è posizionato sopra di lei e delicatamente la scopa. La più classiche delle posizioni viene vissuta da Teresa con un profondo mistico di piacere e attivamente lo bacia con trasporto mentre le mani vagano sulla sua schiena in dolci carezze. Il suo sposo’ è il suo sposo si dice fra se e se, mentre i talloni si posano sul sedere di lui dandogli il ritmo della scopata.

Quando era sull’orlo di un nuovo orgasmo, lui si ferma e lei geme di disappunto. Il cazzo fuoriesce e lei sospettando che avesse già goduto lo guarda e può constatare come fosse umido dei suoi stessi umori e che ancora era perfettamente eretto e duro. Posizionati i cuscini sotto al sedere, le prende le gambe e gliele porta all’altezza delle spalle. Il cazzo torna a penetrarla e centimetro dopo centimetro torna a scoparla inserendo un pezzo di cazzo per volta ad ogni successiva spinta.

Le sue mani la prendono con forza dietro alle ginocchia e gliele piegano in modo da ritrovarsele premute contro al petto. La cappella le urta la cervice e la spinta che ne segue le toglie il respiro a lungo. L’orgasmo la coglie impreparata e le convulsioni che si seguono la lasciano completamente esaurita da ogni forza e volontà. Il tempo scorre infinito in un mondo ovattato come fosse parte di un unico sogno godendo, gemendo e urlando incapace di reagire mentre le emozioni la portano a sperimentare vette mai raggiunte.

Maxtaxi

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Ragazza da calendario

Capitolo 11

***

Quel che le si chiede di fare in modo professionale.

***

Consumata la loro prima notte di nozze, Teresa giace immobile e appagata sul letto. Aveva toccato vette mai sperimentate prima e quando Tony e Sven si avvicinano e iniziano a pulirle la figa, non si muove e resta nella stessa posizione appagata e sognante; le gambe sono restate aperte a squadra e ha lasciato che le mani esperte dei due facessero il loro dovere.

Oliver le si avvicina mentre lei è seduta sul bordo del letto ancora trasognate.
‘Sei stata bravissima. Eccezionale. Se non te la senti torniamo domani. In questo modo risparmio sul bonus anche se poi gli altri non ne sarebbero poi molto contenti.’

Sgrana gli occhi. Non si ricordava quasi più nulla. Il bonus con i soldi in più avrebbero fatto comodo sia a lei che a suo cugino ed era certa che l’avrebbero poi ringraziata a dovere tutti quelli della produzione se avrebbe ottemperato fino alla fine entro quella sera.
‘Datemi’ Datemi un bicchiere d’acqua. Finiamo oggi.’ Il respiro affannoso e i capelli sugli occhi non la lasciano vedere oltre che il tappeto posto a terra davanti a lei.

Dopo la doccia cui ha ripreso un poco di lucidità e forza, era pronta per la successiva scena. Il giardiniere del mese di Luglio era già semi eretto e gli sono bastate poche leccate di lingua per avere il cazzo già pronto e in tiro. Allargate le gambe e messe le mani sui ferri della ruota, ha sentito il cazzo penetrarla con facilità e mentre la teneva sollevata la scopa fortemente. Le tette ballano ad ogni spinta e lo sforzo fisico la fatta sudare moltissimo; dopo che finalmente lui ha goduto e l’ha aiutata a rimettersi in piedi, Teresa si sentiva sudata e con la faccia che le bruciava per lo sforzo fisico prolungato come le braccia che le tremavano per la stanchezza. Avrebbe voluto ridere per il fatto che avevano camminato per tutto lo studio con lui che la scopava in quella strana posizione, ma era nervosa per quello che le aspettava.

Il modello di Agosto aveva una dimensione del cazzo sproporzionata sia in lunghezza che di larghezza e mentre camminava verso la scena, gli tremavano le gambe mentre sperma e succhi vaginali le correvano lungo l’interno coscia.

Seduto con le ginocchia ben divaricate, lei fra di esse, si è dedicata con amore e a lungo a leccare a succhiare il cazzo. La sola cappella poteva farla entrare con difficoltà dentro alla bocca e non poteva certo accogliere il resto della lunga asta che nella fattispecie segava con entrambe le mani.
Scavalcate le sue gambe, si è guidata la cappella dentro di lei con una certa apprensione. Lentamente si è lasciata cadere sul cazzo mentre si sentiva la figa allargata oltre ogni limite. Quando si è fermata, ancora una parte del cazzo non le era entrato e ha iniziato ad andare su e giù lentamente. Ogni volta, ogni movimento la faceva tremare vistosamente. Era come se tutta lei stessa si fosse trasformata in una enorme figa e poteva percepire ogni piacere che derivava da ogni cellula del suo corpo.

Le dita nere nel modello che l’accarezzano a la palpano contrastano con il candore che emana la sua pelle. Le piace come le accarezza il seno, come le titilla i capezzoli, come le tiene sollevate le gambe e solo con la forza delle braccia la solleva e la muove lungo il cazzo. Ogni volta che la cappella le urta la cervice, ha come l’impressione di ricevere un pugno allo stomaco e questo è favorito dal fatto che lui la sorregge e la obbliga in quel modo a tenere le gambe divaricate a squadra. Presa dal piacere, non si accorge che vengono raggiunti da Tony e da Sven.

Entrambi i seni sono palpati e i capezzoli succhiati al punto da farla gemere fortemente. Quando realizza che il clitoride viene leccato apre gli occhi e riconosce la testa bianca-bionda del Cupido. Gode tremando e per non cadere si aggrappa alla testa di Tony cui prosegue l’opera incurante di leccare e succhiare i capezzoli. In realtà, la lingua che lecca e che succhia il clitoride è quella di Sven mentre il giovane Cupido lecca e palpa le grosse palle e di tanto in tanto anche il piccolo orifizio anale.

Un lungo gemito, come un vagito echeggia a lungo e poco dopo un grugnito imponente atterrisce tutti i presenti. Teresa era perfettamente impalata sul cazzo e tutta la lunga asta era sparita dentro di lei. La pancia era deformata e si intravedeva la forma fallica premere al di sotto dell’ombelico.

Il tremolio vistoso di entrambi è durato a lungo. Si potevano vedere le contrazioni delle palle mentre le scaricava lo sperma direttamente all’interno dell’utero. Lei aveva gli occhi rovesciati e le si vedeva solo il bianco. Era come se fosse svenuta per il piacere estremo che aveva provato ed è rimasta a lungo in quella posizione, immobile e in affanno. Aiutata ad alzarsi dopo molto tempo, un filo di sperma le è colato a terra e mentre camminava per farsi la doccia, si sentiva colare lungo l’interno delle gambe e fino alle caviglie.

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Ragazza da calendario

Capitolo 12

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Quel che le si chiede di fare in modo professionale.

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Dopo l’incredibile goduta, aveva bisogno di riprendersi e anche se poi Oliver avrebbe detto qualcosa per il ritardo, è restata a lungo con l’acqua che le cola sulla testa e sulla faccia. I suoi pensieri non erano andati via nel tubo dello scarico come lo sperma che le era stato lavato dai sempre presenti Tony e Sven. Il suo chiodo fisso era per quello che le era accaduto. L’incidente era stato voluto con ogni sua forza e aveva goduto in un modo mai sperimentato prima e ad un livello e ad una intensità tale che ancora fremeva al solo pensarci.

Nonostante tutto lo sperma che le era stato inoculato dentro, il pensiero era fisso a quello appena ricevuto. Cosa farebbe se avrebbe partorito un bambino nero? Cosa avrebbe detto sua zia in merito? Quelle domande come molte altre la stavano sprofondando nell’angoscia più profonda.

Dopo aver leccato a lungo il cazzo e le palle del professore di Settembre seduto sulla poltroncina, viene voltata e con le gambe perfettamente dritte, il cazzo le viene spinto dentro di lei. Era distante dal banco e si poteva sorreggere solo sulle gambe che erano ancora deboli per le godute subite in precedenza mentre le mani le usava per non cadere a terra afferrando il banco con la forza della determinazione. Le spinte dentro di lei si sono succedute ritmiche e percepiva un certo piacere dovuto anche dal fatto che le tette le ballavano libere sotto di lei e quando un pollice le è stato infilato nel sedere, ha gemuto contraendo non solo l’orifizio anale, ma anche i muscoli pelvici.

Per la dura pressione esercitata sul cazzo, in breve il ‘professore’ le ha goduto svuotando le palle e ha continuato ancora a lungo scopando veloce fintanto che non ha goduto una seconda volta mentre il piccolo orifizio anale continuava ad essere violato.

Teresa ha provato un sempre maggior piacere e al contempo le è cresciuto il fastidio dovuto non solo perché si sentiva bruciare la figa a causa del notevole uso a cui non era abituata, ma anche per la presenza del dito che le sondava il culo. Sul bordo del nuovo orgasmo, ha potuto percepire chiaramente il cazzo sborrare e pulsare lo sperma bruciante dentro la sua ‘piccina’ non più vergine.

Per il set di Ottobre il tema era sempre Halloween. è stata ammanettata con le mani dietro la schiena come le volte precedenti e una volta messo il cappio attorno al collo, è dovuta restare sulle punte dei piedi per non soffocare. Oliver ha continuato a scattare foto mentre le videocamere le giravano attorno riprendendo ogni particolare. L’orientale, come lei lo chiamava, ha voluto che le mettesse un piede sulla spalla e in questo modo le ha leccato a lungo la figa da cui sgorgava il contenuto della sborrata appena ricevuta.

Eccitata nuovamente, con il cuore che le batteva a mille, si è sentita violare il piccolo forellino anale da qualcosa di duro e lungo e con gli occhi sgranati dal terrore pensava di venire scopata da quella parte, ma con uno sforzo al limite dal rimanere soffocata, ha potuto vedere che non vi era nessuno dietro di lei.

Non aveva idea di cosa le stesse accadendo, cosa le fosse stato infilato nel suo buco ancora vergine quando ad un certo punto ha iniziato a vibrare. Ha stretto il sedere e i muscoli pelvici nel momento esatto che il cazzo dell’uomo la stava penetrando e questi, a causa della forte stretta, ha fatto fatica a non godere nel momento stesso che la penetrava.

Sorretta solo dalle mani di lui, ha dovuto stringere le gambe attorno alla vita del grasso orientale. Era terrorizzata. Sentiva il cappio stringerle il collo mentre lui la scopava con il cazzo minuto e liscio. La faceva rimbalzare su e giù sul suo cazzo e questo produceva un restringimento progressivo alla corda sempre più forte, sempre più stretto. Era terrorizzata e ha iniziato a muoversi per cercare di divincolarsi e ha iniziato a tenere la bocca aperta per poter respirare guardando con terrore lui che aveva invece un’espressione sadica che le faceva sempre più paura ogni secondo che passava.

Ha sentito che le godeva nella sua calda e fertile figa per le ondate di calda sborra che le zampillavano distintamente dentro di lei e in cuor suo si è detta che era felice. Presto l’avrebbe liberata e avrebbe potuto tornare a respirare liberamente.

Aiutata da Tony e Sven, è stata sdraiata a terra semicosciente e boccheggiante. Non l’hanno portata a lavarsi. Le hanno semplicemente tolto il dildo dal sedere che ancora era in funzione e poi adagiata sul tavolo per la scena seguente. Qui le hanno legato le mani e le gambe. Una volta rannicchiate su se stesse, sono state poi aperte.

Teresa si sentiva come un vero tacchino sul tavolo dei pellegrini e quando è giunto il modello, le ha infilato il cazzo in bocca che era già semi eretto. Il cazzo è stato succhiato a lungo e spinto profondamente nella gola al punto che le mancava il respiro ogni volta che la cappella le scendeva nella gola. Il pellegrino non si limitava a muovere il bacino come se la stesse scopando, spesso le prendeva i seni e glieli palpava mentre imperterrito le leccava il clitoride.

Quando le ha infilato nel sedere un vibratore e un altro nella figa Teresa ha gemuto per la sorpresa e per il piacere che le stava montando dentro. Era certa che il tempo stava scorrendo più a lungo che in tutte le scene fatte e quando ha sentito il cazzo vibrare era giunto il momento anche per lei di godere. Con alcune forti spinte cui le palle le hanno sbattuto sulla fronte, si è preparata a ricevere il succo del piacere e poco dopo i violenti fiotti di sperma le sono state sparate direttamente in gola.

In un mix di orrore, paura e piacere al punto che gli spasmi di godimento la facevano tremare tutta, Teresa ha perso i sensi a causa del fatto che non è riuscita a respirare a lungo e quando oramai liberata dai lacci alle gambe e alle braccia è stata voltata per farla respirare, ha tossito forte al punto che entrambi i vibratori li ha sparati via sul tavolo. La scena per quanto drammatica, ha provocato una ilarità generale e condotta stordita nella doccia si è fatta spiegare il motivo delle risate facendo a sua volta ridere anche lei.

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Capitolo 13

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Quel che le si chiede di fare in modo professionale.

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Lavatasi anche i denti, non vedeva l’ora di terminare. Le restavano solo le foto con Babbo Natale e si è fatta coraggio cercando in lei anche le residue forze rimaste. Seduta sul divano, ha iniziato con il succhiare il cazzo mentre gli palpava le palle e una volta che questo è divenuto decisamente duro e dritto, l’anziano modello la fatta salire sulle sue ginocchia e le ha chiesto di prendere il cazzo con entrambe le mani. A causa della pancia non poteva penetrarsi, ma muovendo il cazzo lungo il taglio della figa poteva procurare un certo piacere ad entrambi.

Si stava sollecitando la figa e il clitoride in un modo che la stava erotizzando e portandola al limite del piacere più intenso. Fattala sdraiare sul divano, lui le è montato sopra e con il più classico degli stili ha iniziato a scoparla lentamente, con metodo e calma. Di tanto in tanto le palpava un seno o le stuzzicava un capezzolo facendola gemere.

Cambiata posizione, cui ha ringraziato in silenzio, ma con un lungo e profondo respiro dato che la stava schiacciando con la pancia, la fatta inginocchiare a terra con le braccia sui cuscini mentre lui l’ha scopata con il suo ritmo di affondi lenti e metodici. Di tanto in tanto le accarezzava la schiena mentre le sue dita affondavano nei fianchi quando la tirava a sé.

Sdraiatosi a terra, le ha chiesto di salire su di sui e in quel modo ha potuto controllare la velocità della scopata e ha potuto impalarsi completamente sul cazzo fermandosi solo quando oramai restavano solo le palle fuori. Cambiata nuovamente posizione, ma ora rivolta verso i piedi dell’anziano modello e con le mani sulle sue ginocchia ha iniziato a scoparlo sempre più velocemente al punto che gemeva sempre più forte e pregava perché non godesse subito. Voleva godere anche lei quando una mano le ha attanagliato un seno e un’altra si è posata sul pube. Pochi istanti dopo le dita si muovevano in circolo sul clitoride e il piacere ha iniziato ad offuscarle la vista.

Si è sentiva accarezzare la guancia con qualcosa di morbido e caldo e come ha aperto gli occhi ha visto un cazzo davanti a lei. Ha alzato lo sguardo per vedere di chi appartenesse il proprietario e ha visto Oliver completamente nudo che le sorrideva.

‘Se hai ancora voglia di ricambiare il piacere che ti ho fatto prima”

Si è ricordata come l’aveva fatta godere. Il primo uomo che l’avesse toccata, il primo uomo che l’avesse leccata. Gli ha sorriso pensando che non si dimenticherà mai di lui e aperta la bocca, ha iniziato a succhiarlo.

Scopare e succhiare contemporaneamente non le era agevole e ha iniziato a muovere il bacino avanti e indietro mentre Oliver le ha messo le mani ai lati della testa e ha iniziato a muovere il cazzo nella bocca sempre più velocemente.

Le spinte di Babbo Natale erano sempre più forti al punto che la sollevava e ad un certo punto ha percepito chiaramente il cazzo eruttare la calda sborra in lei. Erotizzata al massimo anche per via delle dita di Jason che la masturbava si è lasciata trasportare dall’orgasmo e stava per urlare quando un torrente in piena le si è rovesciato in gola.

Liberata, è stata fatta mettere a cavalcioni su qualcuno che subito non ha capito chi fosse e poi come lo ha messo a fuoco ha riconosciuto Tony. Il cazzo di notevoli dimensioni lo sentiva aderire perfettamente dentro di lei e ha iniziato a cavalcarlo con passione sempre più sfrenata. Un altro cazzo le è stato spinto in bocca e ha riconosciuto il video cameramen Paolo.

Ha percepito qualcosa entrarle nel sedere ed era certa che fosse un dito a causa delle dimensioni. Non era certo un vibratore duro e freddo come lo aveva sperimentato in precedenza e avrebbe voluto dire qualcosa, ma le mani sulla nuca gli impedivano qualsiasi altro movimento.

Si sentiva le mani ovunque ed era certa che tutto lo studio le si era messo in circolo attorno a lei. Mani vogliose la palpavano, martirizzavano il clitoride e i capezzoli che di tanto in tanto venivano succhiati. Il sedere era costantemente palpato mentre il piccolo forellino era dilatato dalle continue dita che la sondavano profondamente.
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‘Piano ragazzi. è ancora vergine.’ Ha detto Oliver togliendo le dita del cugino.

Fatta mettere nuovamente in ginocchio, ma sul divano, poteva in questo modo ricevere con una certa comodità un cazzo da dietro e uno davanti. In questo modo uno dopo l’altro tutto il personale presente ha dapprima fatto la conoscenza con la sua bocca e poi della sua figa.

Solo l’orientale non pago di aver scopato il giovane modello Cupido ha poi deflorato l’ultimo vergineo forellino di Teresa. L’ha scopata con violenza incurante di portarla alla soglia del piacere e dopo che le ha goduto nelle viscere, ha lasciato il posto al successivo che ha continuato a scoparla nel piccolo orifizio anale.

Dopo un tempo infinito in cui oramai la notte era calata, è stata portata in camerino e posta sul piatto doccia. L’acqua calda le ha lavato da dosso le ultime stille di piacere che ancora la facevano tremare mentre tutto lo sperma che le era stato versato addosso iniziava a lasciare il posto alla pelle candida.

Presso l’ufficio, Oliver riceveva gli assegni dai clienti. Sui volti affaticati campeggiavano larghi sorrisi e dopo averlo ringraziato per la giornata appena trascorsa si sono poi avviati verso l’uscita. Messi via questi, ha iniziato a staccare lui stesso gli assegni per pagare i collaboratori e quando è stata la volta di Jason gliene ha dato uno doppio.
‘Per la tua bravura di aver trovato una vergine reale. Avrei dovuto decurtarti la parte in cui l’hai sverginata, ma i clienti sono stati soddisfatti ugualmente.’

Nel camerino, stanchi e felici sia Tony che Sven hanno aiutato Teresa a lavarla e poi a vestirla. In cuor suo si sentiva felice per aver aiutato suo cugino a guadagnare i soldi per comprare la macchina, per aver guadagnato lei stessa una discreta somma e per essere diventata donna provando un infinito piacere.

Seduta sulla sedia nello studio con Oliver provava un certo fastidio al sedere e alla figa per via di tutto l’uso e abuso a cui era stata sottoposta.

‘Qui ci sono gli assegni che ti avevo promesso e ne ho aggiunto uno come ringraziamento personale. Se hai voglia, in settimana posso organizzarti degli incontri con i miei clienti e poi sabato avrei la giornata libera per un’altra sessione di foto. Sempre se hai voglia di guadagnare dei soldi”

‘Sono così stanca che ora non riesco neppure a pensare. Anche a parlare mi fa male tutta la faccia. Sentiamoci in settimana ok?’

Invece di stringerle la mano l’abbraccia calorosamente per poi sussurrarle all’orecchio.
‘Sei troppo bella. Ho voglia di farti diventare la mia stella.’

Si sentiva i brividi che le percorrevano la schiena. Era stanca e si muoveva a fatica, ma era come se camminasse su una nuvola.

In macchina, mentre si dirigono verso casa guarda il cugino intento a guidare nelle strade illuminate dai lampioni.
‘Grazie a te sono diventata una modella.’

Perso nei suoi pensieri di cosa avrebbe fatto con la somma che aveva guadagnato non aveva neppure sentito le parole appena sussurrate da Teresa. La guarda addormentatasi con il viso angelico e beato e fra se e con il cuore colmo di gioia si dice: ‘Come sei innocente ed ingenua.’

Teresa non poteva sapere che dall’indomani tutte le riviste porno avrebbero avuto la sua faccia stampata in copertina o un articolo dedicato a lei e che tutti i videostore avrebbero avuto un nuovo DVD da far vedere ai loro clienti infoiati e poi:
‘Oliver è stato un genio. Far partecipare ai film porto la gente che paga per poter scopare. Il mondo è pieno di fessi!’
Ride mentre accende l’autoradio pensando a quanti soldi avrebbe potuto fare con la nuova puttana seduta sul sedile di fianco.

‘F.M.G. Fighe, molto, giovani.’ Ride sguaiatamente incurante della cugina che dorme pesantemente.

Maxtaxi

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