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Racconti erotici sull'Incesto

Come suo padre

By 22 Agosto 2011Dicembre 16th, 2019No Comments

1.
Quello che è successo stasera ha cambiato tutto in casa mia. In meglio.
Mi chiamo Marisa, ho 46 anni, sono sposata da 21 anni con Andrea, abbiamo un figlio che ha appena compiuto 18 anni, Claudio.
E’ stato mio marito a provocarlo stasera a cena, l’ha fatto solo per scherzare, non poteva immaginare che una battuta potesse provocare il terremoto. Gli ha detto sfottendolo un pò:
‘Dai, Claudio, non fare il misterioso ‘. quand’è che ce la presenti la tua fidanzata? ‘ non pensi che sia venuto il momento di farcela conoscere?’
Per tutta risposta Claudio, con la faccia un po’ corrucciata, gli ha replicato gelidamente:
‘Se proprio volete’. Guarda, però, che la mia fidanzata si chiama Gianluca!’
Una risposta sul filo del paradosso, ma pronunciata in tono non scherzoso. Andrea ha sghignazzato per qualche attimo, poi ha ribattuto in segno di sfida:
‘Vorresti dirci che abbiamo un figlio gay? ‘. Sai, se anche fosse, mica ci scandalizziamo per questo ‘.’
Claudio, sempre con aria molto seria, ha allora commentato:
‘Tanto meglio per voi ‘. Io e Gianluca stiamo tanto bene insieme’. Se vi fa piacere lo invito a casa domani sera ‘..’
Io e Andrea ci siamo guardati con occhi smarriti. Ma allora Claudio diceva sul serio, non era una boutade la sua. A tavola è calato il silenzio, appena inframmezzato da qualche fase di circostanza.
Appena finita la cena, Claudio si è frettolosamente ritirato in camera sua, mentre io e mio marito siamo rimasti a guardarci turbati, quasi vicini alle lacrime. Siamo due persone non all’antica, non abbiamo pregiudizi verso gli omosessuali, anche perché mio marito ha chiare tendenze bisex;ma un figlio gay non ce lo immaginavamo, non ce lo auguravamo.
Andrea è più turbato di me, si sente un po’ in colpa, mi dice con voce triste:
‘Dovevamo aspettarcelo ‘. Troppo mistero sulle sue amicizie’. Eppoi, sono le mie tendenze latenti ‘.. ‘
Lo abbraccio e lo conforto:
‘Andrea, ma che dici? ‘. tu non sei gay ‘.. non ti colpevolizzare per nulla ‘.. eppoi, non drammatizziamo ‘.. se lui sta bene così ‘.. l’importante è che Claudio viva la sua sessualità in maniera serena’. piuttosto vorrei saperne di più’ anche su questo Gianluca’..’
Andiamo a letto. Mio marito sembra aver ritrovato la tranquillità, dorme. Io non ci riesco: quanti pensieri! quante domande! com’è successo?…. A scuola lo vedevamo sempre accerchiato da belle ragazze!…. Mi sento assai inquieta e, quel che più mi sorprende, mi sento stranamente eccitata.
Passa un’ora, un’ora e mezza, non prendo sonno. Mi alzo senza far rumore e raggiungo la stanza di Claudio, mi siedo sul bordo del suo letto. Claudio sembra nel dormiveglia, la mia presenza lo fa sussultare:
‘Mamma, che ci fai qui?’.
‘Scusami, tesoro, se ti ho svegliato’ è che non prendo sonno’. La notizia che ci hai dato stasera mi ha turbata ‘. con me ti sei sempre confidato come con un’amica ‘.. voglio sapere di più ‘ dimmi, da quanto dura questa storia con Gianluca?’
Cerco di rilassarlo accarezzandogli il torace nudo, Claudio mi racconta che tutto è iniziato 5-6 mesi prima.
‘Gianluca mi ha portato al cinema a vedere un film porno, ma io non immaginavo che i protagonisti fossero solo uomini. Le scene erano eccitanti, i loro cazzi enormi ed io, come tutti gli uomini dalla sala, si è eccitato. Preso dal coraggio, vedendo anche gli altri spettatori che avevano il cazzo in mano, abbiamo iniziato a masturbarci anche noi due. Mentre continuavano a guardare il film, Gianluca mi ha preso l’uccello in mano e ha continuato lui a segarlo; poi si è spinto oltre, si [ chinato e mi ha fatto un pompino. Ho avuto un momento di smarrimento, ma ho provato tale godimento che mi sono lasciato andare del tutto con il mio amico. Al ritorno in auto, Gianluca mi ha chiesto se mi era piaciuto, ho risposto di sì; mi ha baciato in bocca e mi ha chiesto se volevo ricambiargli il pompino. Non ho saputo dirgli di no. Succhiarglielo è stato meno difficile del previsto, ci ho preso gusto; lui ha aumentato il mio piacere perché, mentre ero piegato con la faccia tra le sue cosce, lui ha allungato la mano dietro le mie spalle e mi ha infilato un dito nel culo. E’ da quella volta che abbiamo cominciato a vederci da soli e a far l’amore ‘..’
‘Guarda, con me puoi parlare in tutta franchezza’. Come fate l’amore?’
‘Beh, ci tocchiamo, ci masturbiamo’. Ma poi Gianluca mi chiede sempre di scoparlo in culo”
‘E tu?’. tu ti sei fatto mai scopare dietro?’
‘No, lo desidero tanto ma Gianluca non vuole’ mi masturba solo con le sue dita’ ogni che ci lasciamo mi resta addosso una voglia incredibile ‘. e mi tocca incularmi da solo con le carote o le zucchine che trovo nel frigo ‘. se non trovo nulla faccio con questa’.’
Apre il comodino e tira fuori una candela.
‘Beh, ma non è giusto che Gianluca non ricambio il piacere che gli dai ‘. In una coppia entrambi devono essere soddisfatti”.
Mentre parliamo io continuo ad accarezzare il torace di Claudio, a volte con le unghie, e noto con piacere che quando lo faccio i suoi capezzoli si irrigidiscono e il suo cazzo dentro gli slip ogni tanto si muove.
‘Sì, qualche volta vorrei dirglielo ‘. Ma l’iniziativa l’assume sempre lui ‘.. me lo fa indurire al massimo con il pompino, poi si gira, mi dà il culo e sborro sempre nelle sue viscere’..’.
Il suo cazzo ormai è duro e la mia passera si è andata allagando via via che mi racconta del suo amore con Gianluca.
‘Però vedo che ti eccitano ancora le donne ‘.. se vuoi, posso darti un po’ di sollievo?’.
‘Ma tu sei mia madre!’.’, risponde un po’ seccato.
‘No tesoro, non devi pensare che sono tua madre’ vedi come reagisce bene il tuo uccello ‘ per lui non sono tua madre, sono Marisa’.
Mi stendo vicino a lui, premendo i miei seni contro la sua schiena. Il mio respiro caldo sul suo collo lo sta rilassando, gli abbasso gli slip, gli prendo l’uccello in mano, lo stringo e con il pollice gioco sulla cappella. Claudio inizia a respirare a fondo. Percorro l’asta dura con tutta la mano, alternando movimenti lunghi e veloci.
‘Claudio, tu sei come tuo padre ”’, gli sussurro nell’orecchio.
‘In che senso?’, mi chiede stupito.
‘Sei come lui ‘. Lo capirai da te’..’
Sospira, non insiste nella domanda. La vicinanza con il suo bel corpo mi sta eccitando maledettamente. Con la mano libera gli tolgo completamente gli slip, metto un po’ di saliva sulla mano e gliela passo fra le natiche; vedo che Claudio non disdegna, quasi mi porge il suo culetto. Alza una gamba e l’appoggia sui miei fianchi, è chiaro quello che mi sta chiedendo. Con il dito indice inizio a penetrarlo, entra con facilità ‘ si vede che è allenato questo buchino.
‘Sììì ‘ mamma … sììì ‘ Marisa ” mmmm ‘. mi fai godere’.
Gli tiro sempre più decisamente il cazzo, ma è nell’anno che insisto di più, facendo entrare anche il dito medio e facendo roteare le due dita dentro lo sfintere. Ad un certo punto lo faccio mettere a 90 gradi, per incularlo meglio con le dita.
‘Ti piace Claudio? Ti piace, eh ‘.. così?’
‘Oh sì mamma ‘. Marisa … sìììì ‘. ma ora mi hai stimolato troppo’.. le tue dita non mi bastano più’ ti prego, prendi la candela’.’
Tolgo le dita dal suo ano e prendo la candela dal suo comodino, sto già pensando di regalargli un vibratore, almeno godrà per bene. Prendo anche la crema e la spalmo per bene sull’oggetto che dà tanto piacere a mio figlio. Metto la punta sul suo buchino e in un attimo viene risucchiata, lo faccio indietreggiare con il bacino per facilitare l’inculata. La candela è quasi tutta dentro, Claudio geme, gode, me lo dice, anzi mi chiede di scoparlo più forte. Lo accontento, continuo a sodomizzarlo sempre più forte: tolgo e reinserisco la candela, la muovo dentro di lui. Poi cambio posizione, mi metto sotto di lui tra le sue gambe, gli prendo il cazzo in bocca, mentre con la mano continuo ad agitare la candela nel culo.
Il mio pompino lo manda in delirio..
‘Aaahhhhh ”sto per venire … sìììì ‘ sììì … godoooo … sììì … mmmmm’.
Bevo tutto il seme di mio figlio, lo deglutisco, lasciandone però un po’ in bocca, come ad allungare il piacere di pasteggiarlo. Mi tolgo da quella posizione, accarezzo la sua testa, e lo lascio così, con la candela mezza fuori e mezza dentro’.
Ritorno in camera mia, lasciando sia la porta della camera di Claudio sia quella della mia stanza semiaperte. Tolgo la canottiera e la culotte di seta e mi metto a cavalcioni sopra Andrea. Lo sveglio strusciandomi su di lui, dorme sempre tutto nudo. Mi guarda un po’ stralunato, mi avvicino al suo viso, lo bacio in bocca e gli faccio assaggiare un pò dello sperma di Claudio.
Dopo un attimo di sconcerto, Andrea capisce subito cosa è successo e cosa voglio, mi pulisce tutta la bocca con la sua lingua, raccogliendo ogni minimo residuo di seme. Di colpo il suo uccello si indurisce e con la mia passera bagnata mi scopa con un desiderio mai visto prima. Urliamo di piacere non curandoci che Claudio ci possa sentire, anzi con la volontà precisa di fargli sentire che scopiamo.
Impalata sul suo cazzo mi muovo come se avessi il diavolo in me, voglio godere tutta la notte, dappertutto. Andrea lo capisce, mi stringe i seni, mi bacia in bocca tirandomi per i capelli; vengo quasi subito mentre il suo cazzo rimane bello duro. ‘Dammi il culo’, mi chiede mio marito.
In un attimo mi impalo anche dietro e per eccitarlo ancora di più gli urlo:
‘Claudio è proprio uguale a te … gli piace farsi fare il culo!’.
Mi solleva e mi fa mettere alla pecorina, posizione che adoro, mi rimetto il cazzo nell’ano e continua a scoparmi.
‘Dimmi cosa avete fatto’.
‘Mmmhhh’ sììì, scopami però’ gli ho masturbato il cazzo’ è grosso come il tuo, sai?’
‘Mmmhhh …dai racconta’ mi fai godere così!’
‘Poi gli ho messo due dita nel culo e ho iniziato a scoparlo così ‘ sììì’ godooo’ sto venendoooo ‘ mmmhhh”.
‘E poi? Continua… che poi ti riempio tutta’ mmmhhh’ adoro questo culo..’
‘Poi mi ha chiesto di incularlo con la candela che di solito usa … è entrata tutta dentro mentre gli facevo un pompino’ sììì … daiiii’ riempimi il culooo .. fammi goderee’ sìììì’
Andrea è scatenato, non è mai stato così violento nello scoparmi, le sue energie sessuali sono raddoppiate:
‘Dì la verità’ vorresti fare il culo a tuo figlio, vero?’
‘Mmmhhhh’ sììììì’ voglio il suo culoooo’ mmmhhh’ sìììì ” eccolo …vengo’ prendi tutto… mmmhhh’.
Ci accasciamo sfiniti ed eccitati dalla nuova situazione creatasi in casa.

(continua)

roki_rae@hotmail.it 2.
La mattina dopo, mentre Claudio faceva colazione prima di andare a scuola ed io armeggiavo in cucina con la lavastoviglie, Andrea mi raggiunge da dietro, mi bacia sul collo provocandomi un brivido su tutta la schiena. Il cazzo di mio marito svetta da sotto l’accappatoio, lui mi scosta gli slip sotto la vestaglia e in un attimo me lo mette nella fica. Godo così appoggiata alla cucina, siamo semi nascosti da una colonna, non ci importa se Claudio vede e sente qualcosa … anzi, forse vogliamo proprio provocarlo.
Andrea mi stantuffa con dei colpi forti di bacino, quattro, cinque volte; me lo mette tutto dentro mentre con un dito mi stuzzica l’ano.
‘Stasera ti faccio il culo’, mi dice.
‘Te lo faccio anch’io, il culo’, gli rispondo.
La mia affermazione non fa altro che eccitarlo ancora di più, prende dell’olio e ne versa un po’ sul mio culo e di colpo infila dentro due dita, il mio culo è abituato a ben altro. Continua a scoparmi la fica con forza e con le dita nel culo segue gli stessi movimenti, io non ce la faccio più.
‘Sìììì … vengoo … sììì …ahhhh”, cerco di sussurrare senza risultato.
Andrea toglie il cazzo dalla mia fica e le dita dal mio culo, mi gira e mi abbassa, vuole che gli succhi il cazzo. E’ bello duro, mi bastano solo poche leccate per farlo venire, lo prendo per i fianchi e ingoio il suo cazzo.
‘Sììì… brava troia … succhia tutto … vengooo …sììì’ ingoia tutto’.
Lecco la sua bella asta, ogni goccia è mia. Mi rialzo, ci ricomponiamo e ci baciamo con passione.
‘Ricordati, il tuo culo sarà mio stasera!’, gli dico.
Esco dalla cucina e dò un’occhiata a Claudio, è ancora seduto con la tazza ancora piena, il viso è arrossato.
‘Claudio stai bene?’, gli chiedo, ”.non è che avrai la febbre?’.
‘No, no mamma’ ora vado a lavarmi e vado a scuola’.
Vanno via tutti e due, Claudio e Andrea, la casa è tutta mia. Dopo aver fatto le pulizie e la spesa, mi concedo un po’ di relax, loro rientreranno solo nel pomeriggio. Mi verso un bicchiere di mandarinetto e mi accomodo sul divano. Ripenso a quello che mi ha detto Claudio ieri sera, a come Andrea è cambiato, quest’uomo non finirà mai di stupirmi.
Ci siamo conosciuti 20 anni fa, avevamo fatto sesso la stessa sera che siamo conosciuti. Dopo 9 mesi è nato Claudio. Ci siamo sposati di corsa. Ci conoscevamo a malapena e man mano che passavano gli anni sapevamo sempre più cose di noi. Andrea mi ha insegnato tante cose sul sesso che ignoravo, che non conoscevo. Mi ha fatto conoscere il piacere con degli oggetti, mi ha fatto eccitare con i film porno con animali, tra lesbiche, tra gay, trans, sadomaso.
Tutto. Ci eccitava e ci eccita tutto. Durante uno di questi film Andrea mi aveva confessato che un paio di volte era stato sodomizzato da suo cugino e aveva aggiunto che, invece di infastidirlo, la cosa gli era piaciuta. E’ così che la mia mente si è scatenata, mi sono recata fuori città in un sexy shop per comprare dei cazzi finti, di varie misure; non appena vedevo un film porno con qualche oggetto che mi eccitava, il giorno dopo correvo a comprarlo. Fino a quando una sera con un giochino ho scopato Andrea nel culo, e da quella volta lui vuole essere scopato da me come una troia sempre in calore. A volte, nell’eccitazione mi ha chiamato con il nome di suo cugino, Piero.
Tutti quei ricordi mi hanno provocato un’eccitazione estrema. Corro in bagno a riempire il clistere con dell’acqua calda, aggiungo alcune gocce di essenza di camomilla, mi metto a 90 gradi sul divano, mi infilo la cannula dentro l’ano e apro il rubinetto. Una volta versato un mezzo litro di acqua nel mio intestino, vado in camera da letto a prendere un cazzo grosso e lungo color ebano. Mi scopo fino a quando non ce la faccio più a tener l’acqua dentro di me, corro in bagno e mi svuoto, poi mi lavo e ritorno sul letto: ora il mio culetto è bello pronto per l’inculata di stasera.
Dopo cena ci sediamo tutti e tre sul divano a guardare la tv, Andrea mi accarezza le gambe e ogni tanto mi dà un bacio sul collo, sull’orecchio destro.
‘Stasera ti faccio urlare’, mi sussurra.
Sorrido e sento la mia fica bagnarsi. Mi giro verso Andrea e lo bacio con passione, la lingua dentro la sua bocca e la mia mano che sta per toccare il suo uccello; poi mi ricordo che accanto a noi c’è Claudio, mi fermo.
‘Sono già pronta io’, dico ad Andrea.
‘Allora andiamo’, mi risponde lui.
Insieme ci alziamo dal divano e diamo la buonanotte a Claudio.
Lasciamo la porta della nostra camera appositamente semiaperta, vogliamo farci sentire da nostro figlio, vogliamo mettere in atto il nostro piano. Andrea mi spinge sul letto, mi alza la gonna, nota subito che non porto gli slip.
‘Sei già pronta … perfetta come sempre!’.
Affonda la testa sulla mia fica e inizia a leccarla tutta, a succhiarmi il clitoride, poi si ferma.
‘Ora raccontami tutto quello che ti ha detto Claudio ieri sera’.
Inizio con il raccontargli come è iniziata l’omosessualità di Claudio, mentre Andrea continua a leccare ogni centimetro della mia passera, succhia le labbra, introduce la lingua nella mia fica e poi la ritrae. Noto che, quando gli racconto un particolare che lo eccita, lui si impegna di più con la lingua. Continuo a raccontargli quando ho preso in mano il cazzo di Claudio, e gli spiego che è uguale al suo, bello grosso; poi gli riferisco che gli ho infilato due dita nel culo. Andrea mugola mentre la sua lingua mi scopa la fica, sempre più forte.
‘Sììì …dai scopami ‘ più forte!’.
‘E poi cosa gli hai fatto? Dai, racconta..’
‘Poi mi ha detto che le dita non bastavano e mi chiesto di infilargli la candela nel culo; l’ho fatto mettere a 90 gradi, ho unto per bene la candela e l’ho inculato’ ahhhhh’ sììì … mettimi due dita dentro … ti prego, fallo… mmmhhh … bravooo. Poi ‘ mmmhhh… poi mi sono messa sotto di lui e gli ho fatto un pompino”
Andrea mi ha preso il clitoride tra le labbra e ha simulato un pompino come glielo stavo raccontando, mentre le sue tre dita mi scopano divinamente, e poiiii’ mmmhhh … poi ha sborrato nella mia bocca’ sììì’
Andrea raccoglie il mio succo con le dita e me lo porta alla bocca.
‘Ora girati che ti voglio fare il culo’ come ti ho promesso stamattina’.
Obbedisco e mi metto a 90 gradi, il suo cazzo bello duro è pronto a darmi di nuovo piacere. Il mio buchino è già bello bagnato e ci vuole un attimo per sfondarmi. Entrambi gridiamo dal piacere.
‘Hai un culo stupendo…e te lo voglio sfondare!’.
Ha iniziato a scoparmi con foga, colpi secchi e intensi’ il suo cazzo che esce ed entra nel mio culo. Di colpo tutto dentro e lo lascia fermo per un lungo minuto, mentre con la mano mi stringe il clitoride.
‘Ti piacerebbe inculare Claudio, eh?’, gli dico per eccitarlo ancora di più.
Ottengo il risultato che speravo. Con colpi di bacino veloci e violenti mi sfonda davvero il culo, i miei gemiti lo eccitano ancora di più.
‘Sei una troia’, gli dico, ‘scommetto che vorresti che anche Claudio ti facesse il culo? Ohhh’ sìììì’ più forte’ più forteeee’ spaccami il culoooo’ vuoi farti tuo figlio, porco? ‘. Eh, dimmelo, dimmelooo’ sìììì ‘ sto per venire …riempimi, ti pregooo …cosììì’.
‘Sììì …voglio farmi mio figliooooo …. ahhhh’. vengoooo’. sììì’. ti riempio il culo, bella troiona’. ahhhh’.
Abbiamo gridato da matti, Claudio deve aver sentito tutto.

(continua)

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roki_rae@hotmail.it 3.
Stesi e rilassati sul letto, Andrea, accarezzandosi il cazzo, inizia a raccontarmi quando per la prima volta è stato sodomizzato da Piero, suo cugino.
‘Mi ricordo che eravamo a casa di mia nonna, il casolare in campagna era enorme, avevamo ampi spazi tutti per noi. Quel giorno eravamo andati a fare una passeggiata nel boschetto vicino, mentre camminavamo Piero mi dice che gli era piaciuto tanto essere stato sodomizzato da me. Gli rispondo che anche a me era piaciuta la cosa e che da quella sera non facevo altro che masturbarmi il cazzo e il culo. A quel punto mi propone di ricambiare il favore che gli ho fatto. Al momento ho rifiutato, ma una sua carezza mi ha fatto subito cambiare idea.
‘Vedrai che ti piacerà e poi mi ringrazierai’.
Avevo accettato fidandomi del mio caro cuginetto. E’ un racconto che ho ascolato già molte volte, ma ogni volta che Andrea me ne parla mi eccito tanto; perciò salgo a cavalcioni sulle sue gambe, impugno il suo cazzo ormai duro in mano e inizio a segarlo dolcemente, mentre lui continua a raccontare.
‘Se continui così però, non so quanto riuscirò a continuare…. Comunque, dato che dopo un po’ dovevamo andare a cena, Piero mi aveva fatto solo un pompino, ma mi aveva promesso che nel dopo cena mi avrebbe dato il dolce. E così è stato. Dopo cena avevamo detto alla nonna che andavamo a fare un giretto, vista la serata calda d’agosto. Eravamo andati di nuovo nel boschetto, sicuri che lì la nonna non sarebbe venuta a cercarci. Piero aveva iniziato a baciarmi, le nostre lingue si cercavano, si leccavano; poi le sue mani sul mio corpo alla ricerca del mio cazzo già duro. Mi aveva spogliato con delicatezza, mi aveva fatto piegare alla pecorino facendomi appoggiare su una grossa pietra, aveva iniziato a leccarmi il buco del culo e ad infilarmi un dito dentro. La delicatezza di Piero mi faceva eccitare tanto che avevo finito per pregarlo di incularmi.’
Io continuo a lavorare il suo bel cazzo con le mani, con la bocca, con le tette, mi dedico alle sue palle, le ingoio una per volta. Andrea alza il bacino e così riesco a leccare anche il suo buchino voglioso, tutto bagnato’ mmmhh ‘ che delizia!
‘Continua, voglio sapere come ti ha preso’ quanto ti è piaciuto’.
‘Piero mi aveva spalmato una crema su tutto il mio solco, con le dita l’aveva fatta entrare anche nel buchino. ‘Così godrai senza tanto dolore..io ti amo e non voglio farti del male’, mi aveva detto. Le sue parole sono state una doccia inebriante, così l’avevo pregato, supplicato di incularmi, lo volevo tutto dentro. Piero aveva messo la cappella sul mio buchino e pian pianino la spingeva dentro. Si fermava per far in modo che la prima inculata non fosse dolorosa e poi, quando ero di nuovo pronto e voglioso, l’avevo pregato di procedere, di sbattermelo tutto dentro. Piero aveva di nuovo spinto il suo cazzo dentro con grande perizia ‘ questa volta era tutto dentro. All’inizio avevo provato un po’ di dolore, ma subito dopo il piacere mi aveva pervaso e avevo iniziato a godere, ad assaporare il suo magnifico cazzo. E’ da quella volta che voglio che tu mi sodomizzi’ non ho avuto altre esperienze sessuali, non ne ho bisogno, perché ho una moglie troia che sa soddisfare benissimo le mie fantasie’.
‘Allora dammi il tuo culo, tesoro’.
Prendo il mio strapon dal comodino, lo indosso e, dopo che Andrea si è messo a 90 gradi davanti a me, allargo le sue natiche e gli lecco per bene il solco, soffermandomi sul suo buco sverginato ormai da anni. Spalmo il mio cazzo finto di lubrificante, lo punto sul suo ano e gli dico:
‘Io so da chi vuoi essere inculato stasera’..’.
‘Sì, da Claudio’ da mio figlio’.
‘Eccomi papà, sono pronto per romperti il culo!’, gli dico.
Un colpo secco e gli spacco il suo bel culetto.
‘Sìììì’ daiii’ scopami’ fammi tuo’ sììì’. mmmhhh’muoviti di più’bravo figliolo!’.
E’ un giochino che facciamo da anni, lui si eccita quando assumo la parte dell’uomo che stimola in quel momento il suo desiderio e soddisfo così le sue fantasie.
Noto dei movimenti fuori dalla nostra porta, dev’essere Claudio, il nostro disegno si sta avverando. Lo vedo sbirciare, si abbassa i pantaloni e tira fuori la sua splendida e giovane mazza, inizia a masturbarsi sempre guardando il padre sodomizzato dalla moglie.
‘Dimmi papà’ ti piacerebbe succhiarmi il cazzo, vero?’, provoco i miei due uomini.
‘Sììì, Claudio’ voglio succhiarti il cazzo’ ma prima scopami’il tuo paparino ne ha così bisogno’.
La recita produce gli effetti sperati. Claudio prende coraggio dalle nostre parole e ci raggiunge in camera da letto ormai tutto nudo e, senza dire nulla, porge il suo cazzo duro alla bocca di Andrea. Senza farsi pregare troppo mio marito l’ha preso in bocca e da brava troia ha iniziato a succhiarglielo. Sento tanti gemiti tra i due. Riesco a vedere che Claudio prende la testa di Andrea e gli scopa la bocca, io cerco di seguire il loro ritmo. Movimenti veloci e leggeri a colpi forti e lunghi. Alla fine i miei due uomini hanno sborrato insieme’ che delizia!
Ho lasciato i due amanti dormire nel letto matrimoniale’ chissà quante cose devono dirsi ‘ l’intimità è necessaria ad entrambi. Ma, durante la notte, sono stata svegliata da forti gemiti; mi precipito a guardare quello che sta succedendo e vedo che finalmente mio marito sta realizzando il suo sogno: Fabio lo sta sodomizzando. E’ un’immagine stupenda, i loro corpi uno sopra all’altro, il cazzo di Claudio tutto dentro al culo di Andrea ‘ le loro mani che si toccano, le loro bocche che si baciano.
‘Andrea, sto per venire’ ti riempio il culo.. ahhha’ sìììì… tieniiii..’.
Sono felice, eccitata, mi avvicino a loro, non riesco a trattenere due parole:
‘Vi amo’.
Accarezzo il culo di Fabio, bagnato ed eccitato, dò una lieve leccata.
‘Claudio ora girati’ il tuo papà vuole farti un regalo’.
Claudio mi ascolta e si mette di spalle verso il padre, Andrea lo fa mettere carponi e affonda in un attimo la testa tra le sue chiappe. Io vado davanti a Claudio e gli accarezzo i capelli, il viso, avvicino il mio al suo, i nostri respiri si fanno pesanti. Lo bacio delicatamente sulle labbra, attendo il suo consenso; lui ricambia il bacio, continuo a baciarlo sul viso, di nuovo sulle labbra, le bagno con la lingua. Claudio caccia fuori la sua e ci scambiamo la saliva, ci baciamo con passione.
Andrea continua a leccargli il culo, introduce la lingua nel suo buchino, gli dà dei colpetti forti e stimola l’ano, lo sta preparando per il suo sverginamento.
Claudio continua a rispondere alla mia provocazione, si eccita ancora con le donne? o solo perché mi ha visto scopare come un uomo? Non mi importa rispondere a tale quesito, sono talmente eccitata che mi basta che mi tocchi. Mi metto sotto di lui in un 69, raggiungo il suo cazzo che ha ripreso ad indurirsi dopo la sborrata. Gli lecco l’asta e le palle, ogni tanto incontro anche il viso di Andrea: prendo in bocca l’uccello di mio figlio, mi arriva quasi fino in gola. Cerco di fargli un pompino con i fiocchi, ma sono anche concentrata a dare piacere alla mia passera, mi stringo forte il clitoride con le dita, gemo e succhio il cazzo di Claudio, fino a quando la mia mano viene scosta dalla sua mano e prosegue a masturbarmi. Andrea intanto ha preparato bene il culetto del nostro ‘bambino’, prende la vasellina, se la spalma per bene e ne versa una quantità anche sul buchino vergine. Appoggia il cazzo sull’ano di Claudio e lo introduce pian piano dentro.
‘Ahiaaa’.’, lamenta Claudio.
‘Shhh’ vedrai che adesso godrai’, cerca di calmarlo mio marito.
Cerco di alleviare il suo dolore continuando a scopare il suo uccello, una volta che le pareti dell’ano si sono rilassate, Andrea introduce ancora il suo cazzo dentro’ è quasi tutto dentro. Questa volta Claudio non dice nulla. Il padre aspetta ancora un po’ e poi inizia a muoversi dentro il culo del figlio, avanti e indietro. Fa uscire il suo pene e lo fa rientrare. Entrambi gemono, urlano dal piacere: i colpi di Andrea si fanno sempre più forti, sta per sborrare. Accelero anch’io il mio lavoro di bocca e dopo alcuni colpi ecco che godono di nuovo insieme: la mia bocca e il culo di Claudio sono pieni di sborra calda.
Mio marito e mio figlio, i miei due uomini, si assomigliano anche nelle perversioni. Li amo entrambi alla follia.

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