Skip to main content
Racconti erotici sull'Incesto

Con mia figlia all’Expo (parte 2)

By 27 Giugno 2016Dicembre 16th, 2019No Comments

Abbiamo finito di pranzare nel centro di Milano dove mia figlia Francesca di 17 anni, seduta sulle mie ginocchia nel ristorante ha sfregato il suo bel sederino sul mio cazzo duro e ci siamo avviati verso il sito dell”Expo per vedere l’esposizione.
La giornata passa correndo da un padiglione all’altro ed ogni occasione è buona per me per sbirciare mia figlia.Quando ha fatto lo scivolo nel padiglione della Germania, è stato per me un piacere vedere le sue mutandine strette e schacciate sulla sua fifa, al momento dell’arrivo. Anche nel padiglione dell’Italia, potevo ammirare le sue mutandine sotto la gonna sul pavimento a specchio non facendo lei nulla per nascondere le sue intimità alla mia vista.
Dopo aver girato per vari padiglioni, a mia moglie facevano ormai male i piedi e verso le 18 decidemmo di ripartire verso casa. Mia moglie avrebbe avuto il turno di notte e in più, per cena, sarebbe venuto mio fratello; raggiungiamo così l’auto. Roberta (l’altra mia figlia) e mia moglie salgono sul sedile posteriore mentre Francesca insiste per sedersi davanti accanto a me. So già che qualche idea porcella le frulla per la testa.
Esco dal parcheggio e siamo in fila, nella penombra vedo le gambe di mia figlia che si allargano leggermente illuminate dai lampioni della città e subito, ricordando la sua pelle morbida accarezzata poche ore prima, mi viene il pene duro.
Francesca allunga la mano e la poggia sulla mia che si trova sul cambio, la sua pelle calda mi mette subito in agitazione, farfuglio qualcosa verso mia moglie ma lei è già nel mondo dei sogni. Mi volto a guardare dietro durante una breve sosta al semaforo ma sul sedile dietro dormono entrambe.

Rimetto la mano sul cambio, Francesca porta nuovamente la sua mano sulla mia, la stringo e incrocio le mie dita con quelle sue, le faccio un cenno di voltarsi e anche lei si rende conto che dietro dormono profondamente.
La sua mano a quel punto, staccandosi dalla mia, si posa sulla mia gamba e risale verso l’alto, arriva alla zip dei pantaloni e la apre inserendo la sua morbida e innocente mano dentro la mia patta, trovando il mio cazzo in piena erezione.
lo stringe e lo fa uscire dai pantaloni, lo massaggia lentamente, passa le dita sulla cappella pulsante e dura.
Muove la sua mano lentamente lungo tutta l’asta, ho il sangue al cervello, dallo specchietto retrovisore controllo che nessuno si svegli sul sedile posteriore. La sua intraprendenza mi sorprende. Probabilmente sentire il mio cazzo duro sotto il suo culetto nel ristorante l’ha accesa.
Francesca ad un certo punto si avvicina a me, mi bacia una guancia poi scende sul collo e all’improvviso scende sul cazzo, bacia la cappella, sento le sue labbra morbide e umide che lo avvolgono mentre per me è dura rimanere concentrato sulla strada (siamo ormai in piena autostrada ed è buio).
L’eccitazione è alle stelle,cerco di resistere ma non duro a lungo, ora oltre a succhiare ha preso ad accarezzarmi le palle con la mano.
Qualche secondo ancora ed esplodo nella sua bocca, lei succhia più forte e serra le labbra attorno al cazzo e la sento ingoiare tutta la crema calda fino all’ultima goccia, continuando a leccarlo e succhiarlo con dedizione.
Finito di ripulirlo lo rimette nei pantaloni e chiude la zip, si ricompone appena in tempo che vedo mia moglie e l’altra mia figlia agitarsi nel sedile posteriore. Roberta si è svegliata, mi dice che le scappa la pipi ma la rassicuro che in 10 minuti al massimo saremmo arrivati a casa. Spero dentro di me che non abbia assistito alla scena.

Leave a Reply