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Racconti erotici sull'Incesto

Confessioni di num3ro5

By 7 Novembre 2009Dicembre 16th, 2019No Comments

i miei racconti
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Confessione di num3ro5

Scrivere non è facile, riempire un foglio bianco ci si fa prendere dal panico e non si sa da che parte incominciare.

Ecco a voi la mia confessione.
Una volta, quell’unica vacanza, io e la mia famiglia andammo in vacanza in un campeggio. La grande avventura della famiglia riunita che condivideva tutto sotto un unico tetto non era come ci si aspettava. Superata la tettoia, dove c’era un mobile che scoprimmo in seguito era il frigorifero e poco di lato il tavolo con 4 sedie, si accedeva direttamente dentro alla roulotte. Immediatamente a destra dell’entrata vi era chiaramente il letto matrimoniale per i miei mentre dalla parte opposta una specie di due lettini affiancati per me e mia sorella che durante il giorno si potevano trasformare in sedute per mangiare visto che eravamo divisi solo dal tavolo. Il bagno non c’era o meglio, era stato tolto ed era diventato un ripostiglio mentre proprio davanti ad esso vi era la zona cucina.

Avevo una voglia già di farmi una doccia e di andare al bagno e con mio grande orrore, scoprì che erano a 100 metri. Da li a poco, imparai a capire che tutti quelli che si recavano con un rotolo di carta igienica sotto braccio verso quella direzione o con un pacchetto, era perché andavano in bagno… Se poi, si voleva lavare i piatti con l’acqua calda, ci si doveva recare ad una specie di lavatoio pubblico. Spesso incontrai delle ragazze e quella fu una piacevole incombenza che rese mia madre orgogliosa e me popolare.

‘Bene!- Sentenziò mio padre.- Dovremmo abituarci a convivere per i prossimi 15 giorni.’

Le parole che disse, non si rivelarono per quello che sarebbero state nella realtà. Pensavo solo che avremmo dovuto affrontare il problema della scomparsa della privacy, ma non seppi quanto era grosso il problema.

Quella sera, quando mia sorella si volle cambiare, fece un casino d’inferno per voler restare da sola con tutte le tende tirate perché dall’esterno non la si potesse vedere.

Mio padre andò su tutte le furie e anche mia madre ci si mise ad urlare, ma poi l’accontentarono e si sedettero fuori sulla sedia ad aspettare che ella avesse finito.

Non avendo fatto conoscenze e non sapendo dove andare, ci incamminammo come una famiglia unita e felice fuori dai cancelli per fare una passeggiata e per mangiare un gelato. Come rientrammo, mia sorella voleva cambiarsi per mettersi a dormire e apriti o cielo, ci fu un casino d’inferno. Anche se ero stanco, vuoi per le zanzare, vuoi per il caldo non riuscivo a prendere sonno. Poco dopo iniziai a sentire chiaramente dei gemiti di piacere e dei movimenti che facevano ballare la roulotte. Anche se cercavo di non toccarmi, avevo il cazzo duro ed ero eccitatissimo perché a poca distanza da me, c’erano i miei che facevano l’amore. Al mattino quando venni svegliato, ero completamente sopra al lenzuolo e loro poterono vedermi come il cazzo spuntava eretto oltre il bordo dell’elastico degli slip.

Durante il giorno la passammo in spiaggia a non molta distanza dal campeggio, scoprì la sera che il posto migliore per fare conoscenza era nei bagni. Uscì con alcuni ragazzi che avevo conosciuto e si aggregò anche mia sorella. Aveva appena finito di dare di matto scacciando a male parole i miei dalla roulotte per cambiarsi e quando arrivò era ancora accaldata per via della discussione che aveva fatto con i nostri genitori.

Quella sera, la seconda notte al campeggio, siamo arrivati tardi ed entrando nella roulotte, ho visto i miei sdraiati sul letto con mio padre in mezzo alle gambe di mia madre chiaramente che facevano l’amore. Per la prima volta ho visto le tette di mia madre e non sapevo se ero più imbarazzato per via che li avevamo interrotti o perché li stavo vedendo nudi.

Mi misi a letto in silenzio e al buio e poco dopo li sentì ricominciare.

Al mattino venni svegliato dal suono della caffettiera che bolliva. La mia erezione era incontenibile e come sempre oltre mezzo cazzo spuntava dal bordo delle mutande. Vidi l’occhiata fugace di mia madre mentre mi mettevo il costume e poi i pantaloncini, come gli fui più vicino le dissi:
‘Scusa per il disturbo di ieri sera.’
Lei mi sorrise e notai che aveva le guance rosse come se fosse in imbarazzo. Mi scusai anche con mio padre seduto fuori ad aspettare il caffé e mi rispose con un sorrisetto malizioso.
‘Stai tranquillo, poi abbiamo ricominciato da capo.’

Le sue parole non mi tranquillizzarono per niente. Il suo nervosismo era tangibile e quando poco dopo mia sorella ha dato di pazzo perché si voleva cambiare da sola, lei ha preso uno schiaffo tanto forte che potei sentire anche io il dolore sulla guancia. Non mi ricordo l’ultima volta che i miei ci hanno schiaffeggiato. Loro due erano contrari ad alzare le mani, ma quella sera, erano coalizzati contro i modi di mia sorella.

Faceva un caldo che si moriva e di notte non dormivi per le zanzare. Sembrava che erano immuni al zampirone. Quella terza notte, con le tende aperte e la fioca luce che entrava dall’esterno, beccai nuovamente i miei nudi. Potei vedere il cazzo di mio padre luccicare di umori vaginali e anche se si era semi coperta con il lenzuolo, un seno era chiaramente visibile.

Poco dopo, come ripresero ad amoreggiare, mi presi l’uccello duro e inizia a masturbarmi. Sapevo che sarebbero andati avanti a lungo e anche io me la presi con calma cercando di vedere se potevo scorgere qualche altra visione di mia madre nuda.

Da quando ho conosciuto il piacere che ne derivava, sono stato un amante della sega. Arrivavo in media a due al giorno, ma non era raro che potevo superare le tre volte e praticamente era diventata un’abitudine per me, di farmi una sega prima di andare a dormire. In quei primi giorni, mi recavo nei bagni del campeggio e mi liberavo le palle, ma li, in quel momento, svuotai le palle nella prima cosa che trovai e seppi solo al mattino che era la maglietta di mia sorella.

Da quel giorno, dopo la sberla, quando mia sorella si doveva cambiare non si è più lamentata. Si copriva con il lenzuolo e fra me mi dicevo che era proprio una stupida.

La quarta notte arrivammo molto tardi cercando di fare piano, scoprì che i miei dormivano nudi come se niente fosse. Al mattino venni svegliato dai forti lamenti di mamma. Mi spostai di lato e spingendo la testa fuori dal letto potei bearmi di una visione paradisiaca. Mi madre stava cavalcando mio padre e a quello spettacolo non ho potuto che assecondare le mie voglie mattutine. Ho visto che anche mia sorella era sveglia e io come se niente fosse mi sono segato sborrandomi addosso. Incredibilmente i miei schizzi sono arrivati fin quasi al mento e non solo sulla pancia e sul petto.

Lei mi ha visto e non so se mi ha continuato a guardare visto che ero intento ad osservare lo spettacolo delle tette di mia madre che sobbalzavano. Come i miei si sono vestiti, anche io l’ho fatto per poi recarmi insieme a quella scema rompiballe che è mia sorella che mi chiamava porco e depravato verso i bagni. Questa era la prova che mi aveva guardato mentre mi segavo e sborravo addosso

Quinta serata al campeggio, piacevole novità come se fossimo a casa. Mia sorella era in castigo ed è rimasta confinata dentro alla roulotte e non ha potuto uscire. Per tutto il giorno mi aveva rotto le palle e non solo a me, ma anche ai miei genitori. Arrivai molto tardi e come sono arrivato mi misi a letto in silenzio. Poco dopo mi venne un’idea. Ero scivolato sotto al tavolo che ci divideva e avvicinatomi a lei, le ho sganciato il reggipetto e le ho toccato una tetta. Ero eccitatissimo e le volevo succhiare il capezzolo durissimo che sentivo nel palmo della mano, ma non potevo osare di più. Mi sono segato in quel modo tra l’altro molto scomodo.

Al mattino la guardavo mentre mi segavo e i miei facevano all’amore. I gemiti di mia madre si confondevano con quelli di mio padre e più loro urlavano e più io mi segavo senza contegno e gemendo come loro.

Poco dopo, vedevo i due innamorati che tubavano felici e io ho lanciato la maglietta, la sua, contro mia sorella. Come ha scoperto cosa era qual bagnato, ha fatto casino urlando improri, ma mio padre si è alzato immediatamente e le ha dato uno schiaffo.

Ho visto lui che poco dopo mi ha dato uno sguardo da farmi gelare il sangue, ma pochi istanti prima ho potuto vederlo completamente nudo. Il cazzo pendulo e ancora semi rigido e con i peli ancora molto umidi.

La sesta notte al campeggio, arrivai non molto tardi e prima di entrare ascoltai se dall’altra parte della porta qualcuno era intento a qualche attività sessuale. Non sentendo nulla, mi sono messo a letto e mi sono addormentato come un sasso. In piena notte mi sono svegliato per un urgente bisogno fisiologico e tornato dal bagno, mi sono messo a letto il più silenziosamente possibile, ma poi mi è balenata un’idea folle… Sono scivolato sotto al tavolo e avvicinatomi a mia sorella le ho tolto il reggipetto e poi ho iniziato a giocherellare con i capezzoli fino a che non mi sono segato dentro ad una delle coppe del reggipetto. Al mattino, la consuetudine del rapporto amoroso fra i miei mi ha svegliato. Li ho spiati, ma potevo anche bearmi del seno perfettamente esposto di mia sorella. Mi sono segato e ho riempito anche l’altra coppa del reggipetto.

Quando se ne è accorta, mia sorella ha dato di matto. I nostri genitori avevano appena finito di godere e quando mio padre si è alzato e ha iniziato a picchiarla, ho potuto vedere distintamente come sul pube e sul cazzo fosse tutto sporco di bianco sperma. Anche mia madre subito dopo gli si è accodata e ha iniziato ad urlare e a sgridare mia sorella. Io ero spaventato e contento. Vedevo le grosse tette di mia madre ballare e la figa completamente rasata. Avevo il cazzo ancora duro e se pur restando in disparte ad assistere la scena, mi beavo cercando di non segarmi davanti a loro.

Tornato dalla spiaggia prima dell’ora di pranzo, ho saputo che il direttore del campeggio ci ha avvisato che se non smettiamo di urlare avremmo dovuto andare via. Sorrido nel guardare mia sorella livida di rabbia. Io in spiaggia con gli amici e lei in castigo chiusa nella roulotte.

La settima serata si è presentata bene ed è finita meglio… Avevo un’appuntamento con una ragazza e non si è mai sottratta ai miei abbracci. Come ho provato a baciarla, non si è ritratta e anzi, quando lo ha fatto lei, poi non abbiamo più smesso. Ad una certa ora, come sempre ci si incontrava con tutta la comitiva attorno ai bagni e io ho spiegato alla mia ragazza che dovevo tornare alla roulotte e che se voleva potevamo restare seduti fuori. L’ho detto a mia sorella che si stava facendo tardi e lei semplicemente mi ha mandato a cagare. Era tutta intenta a pomiciare (baciare e farsi palpare le tette e il culo) con un tipo. Io invece ho continuato quello che avevo interrotto seduto fuori dalla roulotte con lei seduta sulle mie ginocchia.

Quando papà è andato in bagno, ha visto cosa stava facendo mia sorella e tornato, mi ha chiesto il permesso di sedersi con noi e insieme ci siamo messi a bere birra. Era la prima volta che mi trattava da grande o tale così mi sentivo. Non ero neppure imbarazzato nel baciare la mia ragazza o quando lui gli ha fatto le lodi anzi, sono arrossito quando invece gli ha detto quanto era fiero di me e come fossi un bravo ragazzo. Fortuna che era notte ed era piuttosto buio.

Quando mia sorella è arrivata mio padre le ha detto semplicemente:
‘Sei in castigo.’

Lei per tutta risposta l’ha mandato a cagare come al suo solito e come è entrata nella roulotte, nostra madre le ha dato uno schiaffo tanto forte che penso che l’abbiano sentito per tutto il campeggio.

Oramai era consuetudine essere svegliato dai gemiti d’amore dei miei genitori. Mentre li spiavo mi sono segato come un matto godendomi addosso e da quando ero in vacanza, il mio lavoro di mano si era accentuato enormemente come quella di produrre spermatozoi in abbondanza. Anche la sera prima quando mi sono messo a letto, ho dovuto scaricare le palle. Per tutta la serata ero rimasto a cazzo duro.

Nel pomeriggio, davanti a tutti e davanti al suo ragazzo, mio padre ha dato uno schiaffo a mia sorella per poi trascinarla via. Stavano facendo un petting pesante in acqua e quando lo vista uscire dal mare, tutti abbiamo potuto vedere che aveva una tetta nuda come una chiappa perfettamente in vista. Era chiaro a tutti cosa stessero facendo i due fidanzatini, ma mai e poi mai avrei immaginato che lei potesse fare una cosa del genere in mezzo alla gente e su una spiaggia gremita.

Memorabile ottava serata al campeggio. Notte indimenticabile. Dopo i primi incontri e saluti con gli altri nostri amici, io e la tipa ci siamo appartati e sdraiati in spiaggia. Dopo molto che ci siamo baciati in cui io ho potuto spogliarla pezzo dopo pezzo, ho finalmente fatto centro. Ho fatto per la mia prima volta sesso con una ragazza più grande di me e più esperta che mi ha guidato nel modo giusto per farle provare piacere. Lei era di Torino e non la dimenticherò mai più. Quella notte quando tornai a letto, non mi segai. Non avevo più la forza dopo tre volte di fila in cui mi ha fatto godere come una fontana.

L’indomani mattina, mia sorella mi ha svegliato scrollandomi. Dormivo come un sasso e i miei pensieri erano tutti concentrati alle forti emozioni che avevo provato la sera prima. Naturalmente avevo il cazzo fuori dalle mutande e mi sono fatto venire a chiamare dieci volte. Ero consapevole che lei lo vedeva e non faceva nulla per nasconderlo visto che mi chiamava depravato e segaiolo.
Quella mattina non mi toccai. Aspettai con impazienza la mia tipa e venni abbondantemente ripagato. Mi deliziò con quello per cui mi innamorai perdutamente da li in avanti; i pompini. Era la cosa più sublime e meravigliosa che scoprii nel sesso.

Anche il decimo giorno della nostra permanenza si svolse come il giorno prima. Al mattino ci incontravamo nei bagni e facevamo più o meno sesso. Ci soddisfavamo di mano e di bocca a vicenda poi nel primo pomeriggio come i miei andavano in spiaggia ci rifugiamo nella roulotte e facevamo il sesso più sfrenato e selvaggio che potevamo senza risparmiarci. La sera in spiaggia invece era puro amore. Tante, tante coccole anche se ci siamo amati a vicenda un paio di volte.

Tanto per cambiare e fargli qualche dispetto, durante la notte ho lentamente spogliato mia sorella. Le mutandine gliele ho solo abbassate fino a metà gamba per paura che si svegliasse. Si era mossa e per via della posizione, non riuscì a fare di più.

Dormivo come un sasso quando sono stato svegliato con una sberla. Abbiamo iniziato a litigare furiosamente. Quando poco dopo mamma si è messa in mezzo fra di noi. Ci ha diviso e le ha dato uno schiaffo. Lei ha reagito prendendo mamma per i capelli visto che non aveva nulla addosso e mio padre allibito e furioso come un toro, ha preso la cinghia e gliela fatta sentire sul culo. Con una mano l’ha tenuta saldamente appoggiata sulla superficie del tavolo mentre con l’altra usava batterla con la cintura stretta nel suo pugno. Non mi ricordavo che mio padre fosse mai stato così manesco con noi e quando aveva finito, lei aveva il culo completamente rosso e le cosce a strisce.

Essendo molto presto, mi sono recato in bagno e per puro caso ho incontrato la tipa. Abbiamo scopato per la prima delle cinque volte consecutive che si sono susseguite per tutto il giorno. L’ultima, la sera fuori dalla roulotte seduti sulle sedie mentre lei mi cavalcava. Ero certo che papà ci avesse visto quello che stavamo facevamo e in un certo senso glielo dovevo per via degli spettacoli che mi ha donato nei giorni precedenti. Come sono entrato in roulotte, ho visto mio padre di fianco a mia sorella che gli palpava le tette. Potevo scorgere un certo luccichio sui capezzoli segno che erano bagnati… Come se li avesse baciati. Quando lui si è scusato sotto voce accampando un improbabile problema si è poi messo a letto e io a mia volta, mi sono avvicinato di soppiatto a mia sorella. Anche io gliele ho baciate le tette e le ho palpate per poi andare a letto con i muscoli delle gambe e delle chiappe del sedere che mi facevano male per quanto ho scopato.

Dodicesimo giorno. Non ero in grado di alzarmi dal letto. Ho sentito i miei fare l’amore, forse un poco troppo rumorosamente e quando hanno finito sono rimasto sdraiato a letto. Prima mia madre ha cercato di svegliarmi e poi fu la volta di mia sorella a venire a tirarmi giù dal letto. Avevo il cazzo solo semi duro e stava dentro le mutande anche se formava un evidente bozzo. Dopo colazione mi sono recato in bagno e ho trovato la torinese.

Da quel momento e per tutto il giorno, abbiamo fatto sesso e ho goduto credo ogni 10 minuti. Non c’è stato posto nel campeggio dove non l’abbiamo fatto. Nei bagni, nella sua roulotte, immersi in acqua nel mare, nella mia roulotte. Sempre e ovunque fino a sera tardi. Dopo aver fatto l’amore in spiaggia in cui ero certo oramai stavo dando apertamente spettacolo, l’abbiamo fatto un’ultima volta fuori dalla mia roulotte. Quando ebbi finito e l’accompagnai a ‘casa’, so solo che non mi reggevo più in piedi.

Il tredicesimo giorno, sono stato svegliato da mia madre che litiga con mia sorella. Le parole volavano pesanti e hanno finito per fortuna di mia sorella, poco prima che arrivasse papà.
Poco dopo, durante la colazione, è venuto il padrone del campeggio e ci ha detto di andare via. Mi sono sentito come mi stesse crollando il mondo addosso. Lui se ne è andato con mio padre che gli trotterellava dietro senza darci la possibilità di replicare.

Mi sentivo così disperato e arrabbiato, che ho scagliato la tazza del caffelatte in faccia a mia sorella. Me ne sono andato e per tutta la mattina sono stato con la torinese a fare sesso nella sua roulotte.
A pranzo desideravo fare l’ultimo pasto con la mia tipa e volevo passare con lei ogni minuto che mi restava in quel posto. Insieme siamo andati ad avvisare i miei genitori e con un sorriso soddisfatto mio padre mi ha avvisato che saremmo partiti come programmato e avremmo finito le nostre vacanze in quel posto.

Abbiamo mangiato assieme tutte e cinque e ho chiesto scusa a mia sorella per il livido che gli ho fatto sulla zigomo.

Per tutto il pomeriggio abbiamo fatto sesso nella sua roulotte per poi la sera andarcene per conto nostro a mangiarci una pizza. Abbiamo dovuto aspettare due ore e per ammazzare l’attesa, la tipa gli è venuto in mente di farmi un pompino nel bagno.

La sera è terminata come sempre in spiaggia a scopare e a farci molte coccole e poi con lei seduta su di me davanti alla mia roulotte a scopare. Quando mio padre è andato in bagno ci ha visto e ci ha sorriso annuendo.

Penultimo giorno di vacanza, mi sono svegliato ad un grido della mamma. Mi sono messo a sedere sul letto e ho guardato preoccupato. Papà stava sodomizzando mamma alla pecorina. Ero già eccitato per mio conto come ogni mattina, ma lo spettacolo mi ha stuzzicato la voglia di segarmi. Mi sono trattenuto come mi sono ricordato che avevo appuntamento con la torinese nei bagni da li a qualche minuto e volevo lasciare la carica dei miei spermatozoi per lei. Mi sdraio in attesa che le urla di piacere cessassero e osservo mia sorella. Anche lei era sveglia e si stava coprendo le tette con il lenzuolo perché era senza reggipetto.

Nel pomeriggio sono rientrato nella roulotte per prendere una cosa quando ho sorpreso i miei genitori a fare sesso. Ho chiesto scusa e me ne sono andato verso la tipa che mi aspettava pronta e a letto.

L’ultima notte di sesso in spiaggia a farci promesse che ci saremmo rivisti in futuro e a coccolarci. Non eravamo i soli quella notte e altre coppie l’hanno fatto in modo più o meno esplicito.
In seguito scoprii che anche i miei genitori si erano cimentati sulla spiaggia in quell’ultima notte al campeggio.

Quando sono rientrato era tardissimo. Mi ero fatto una doccia e alla tenue luce che proveniva dall’esterno ho visto mia sorella senza reggipetto. Gliene ho palpata una e poi facendo piano, le ho tolto completamente le mutandine. Mi sono segato su di lei e gli ho sborrato negli slip.

Ultimo giorno, siamo stati a letto fino a tardi, tutti. Prima addirittura di fare colazione, sono andato all’appuntamento nei bagni con la torinese dove fra un abbraccio, un bacio e una lacrima, abbiamo scopato.

Preparare la mia roba e caricarla in macchina non ci è voluto molto, come sono stato libero sono tornato nei bagni con la tipa che era fuori dalla roulotte che mi aspettava e abbiamo fatto per l’ultima volta sesso. Alla fine siamo partiti.

Il viaggio di ritorno è stato oltremodo silenzioso e una volta a casa, mi sentivo depresso. Abbiamo sistemato le nostre cose, messo in bagno quella sporca ed eravamo pronti a litigare per un nonnulla. Ad una battuta infelice di mia sorella, non ricordo neppure il motivo, ma doveva essere una stupidata, le ho dato due sonori schiaffi. Poi anche i miei hanno litigato con lei al punto che sono volati altri schiaffi e altre lacrime. Una pessima serata a più livelli e per finire in bellezza, in televisione non c’era nulla di interessante.

Sono rimasto alzato fino a tardi. Ho continuato a fare zapping e ad un certo punto della notte ho sorpreso mio padre uscire dalla camera di mia sorella. Pensavo a quello che avevo visto al campeggio e mi ero eccitato al ricordo. Ci sono andato anche io poco dopo e ho scoperto che dormiva nuda. Da terra le ho preso le mutandine e mi sono segato su di lei.

Due giorni dopo, nel pomeriggio lo scopata. Stavamo litigando e le ho dato tanti schiaffi che il viso le è diventato viola. Mi sentivo in colpa per aver esagerato e ho cercato di consolarla e coccolarla. Mi sono sdraiato dietro a lei sul suo letto e lo abbracciata. A forza di dai e dai, mi sono eccitato e poco dopo, abbiamo scopato.

Non potevo credere di aver fatto sesso con la mia sorellina impertinente e rompi balle. Come abbiamo terminato mi ha ringraziato di non essere stato irruento, ma dolce e premuroso. Mi ha confessato che papà erano tre anni che la scopava e da quel giorno e per molto tempo ancora, lei si è divisa fra me e lui.

Il mio primo rapporto completo l’ho avuto a 16 anni con la mamma di un mio amico di calcio. La prima sega a 14 scoperta tramite un mio amico e seghe di gruppo e in gruppo tantissime. Andavamo nel box di un amico della compagnia e chiusici dentro, stavamo nudi per tutto il tempo a leggere riviste porno e a segarci. Qualcuno una volta mi ha segato e io ho contraccambiato con il suo cazzo.

Una volta ho pure fatto sesso a tre insieme con un mio amico e una donna strana. Avevamo 17 anni e lei forse 40. Ci ha abbordato lei e ci voleva entrambi. Una volta arrivati a casa sua ha comandato per tutto il tempo.

Mia sorella è più piccola di me di due anni e mezzo. Da piccoli non l’ho mai vista nuda se non occasionalmente e ho iniziato a spiarla solo dopo che ho iniziato a farmi le seghe.

In casa era sempre vestita. Al massimo in mutande e reggipetto. Ha iniziato presto a masturbarsi e se è vero quello che ha detto, ha iniziato con mio padre quando aveva 13 anni. Un fatto è certo, quando lo scopata, lei non era vergine.
Ha 23 è uscita di casa e ho smesso di scoparla definitivamente anche se ci ho provato diverse volte in seguito. Con lei abbiamo fatto tutto, compreso il culo e i pompini. Non le piaceva farli e non era molto capace e poi io preferivo scoparla. A volte, quando avevamo l’occasione di stare soli in casa per molto tempo, la scopavo anche 4 -5 volte di seguito.

Al campeggio non siamo mai più andati e abbiamo optato per andare in affitto in un appartamento. Ho iniziato a lavorare e le vacanze le pagavo io e abbiamo scelto sempre il mese di agosto.

Non ho mai scopato mia madre! Lo vista molto spesso nuda e mi eccitava molto vederla, ma mai abbiamo fatto sesso.

Papà ha un bel cazzo grosso. Non lo mai visto duro e non ha la pancia. Lavora in una fabbrica chimica vicino a casa. Ha sei anni più di mamma e li porta bene, forse perché va molto in bici. Mamma è un tipo giovanile e piacente. Si è sposata giovane e ha avuto me a 21 anni. Io alla sua età, mi voglio ancora divertire e non ho voglia di uscire di casa tanto più che posso portarmi le tipe a casa e a letto quando voglio.

Maxtaxi

Aiutatemi a migliorare. Aspetto le vostre critiche.
Sono in attesa delle vostre proposte e suggerimenti da inserire nei prossimi capitoli’

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Questo romanzo non deve essere riprodotto elettronicamente o a mezzo stampa senza la mia autorizzazione scritta.
This novel should not be reproduced electronically or in print with out my written permission.

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