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Racconti erotici sull'Incesto

Daddy

By 4 Aprile 2018Dicembre 16th, 2019No Comments

Mi hai chiamato nel tardo pomeriggio dicendomi che avevi in serbo per me una serata speciale. Mi faccio bella per te…. Indosso un abito molto corto e scollato, morbido, intimo di pizzo nero. Il tuo preferito. Ti aspetto al bar appena fuori la facoltà, ma al tuo arrivo, nn sono sola. Mi vedi chiacchierare amabilmente con un mio coetaneo. Siano in confidenza, perché il suo braccio é poggiato allo schienale della mia sedia. Ti avvicini e vi presento, é un mio vecchio compagno di scuola. Hai fretta di andare e lo saluto frettolosamente e la sua mano si poggia sui miei fianchi. Nn dici una parola. Quando ti chiedo dove mi stai portando, mi dici secco, a casa. Protesto, voglio la mia serata. Iniziamo a litigare, o meglio faccio tutto io perché te nn fiati. Continui a guidare. Arrivati a casa scendo sbattendo lo sportello, sono furiosa. E te lo dico. Te lo urlo, e tu ancora niente. Vado in camera da letto a spogliarmi e tu accendi il camino. Le mie urla hanno spaventato anche il cane, ma tu niente.
Torno da te, continuo a sbattere ciò che mi capita per le mani. Indosso una vestaglia leggera. Tu, all’ennesimo rumore, ti alzi di scatto, ti fiondi su di me, mi prendi per mano e mi strattoni fino alla poltrona davanti al camino. Mi sollevi la vestaglia, mi spingi sulle tue ginocchia e inizi a sculacciarmi. Cerco di divincolarmi dalla tua presa, ma mi é impossibile. Uno. Due. Tre. Fa male. Sei arrabbiato. Inizio a sentire che la pelle mi brucia. Tu lo vedi. Forse hai esagerato e mi concedi una carezza… é la fine… Mi sollevi, mi strappi i vestiti, ti spogli e mi impali su di te…. Mi muovi su e giù, ho le gambe oscenamente aperte e le tue mani sul seno, la tua bocca mi morde la spalla….la tua mano destra scende, e inizia a violentare il mio clitoride. L’orgasmo é vicino, e lo senti anche tu. Allora aumenti il ritmo e io godo… Mi accoccolo su di te ma tu nn mi abbracci. Mi porti in bagno e ti infili sotto la doccia con me. Mi dici di lavarmi da sola, mentre tu sei li che mi guardi…mi prendi la testa e la infili sotto il getto dell’acqua. E mi lavi i capelli….
Usciamo dalla doccia e mi asciughi con cura. Nn c’&egrave malizia nelle tue mani, solo cura…. Esci dal bagno, e vai in camera a vestirti. Ti seguo. Nn oso parlarti. Quando esco ti trovo seduto sulla stessa poltrona. Mi avvicino e mi inginocchio tra le tue gambe.
Ti accarezzo le gambe e le mie mani raggiungono e si impossessano del tuo sesso. é duro. Sculacciarmi ti eccita, lo so. E la rabbia per la gelosia ti fa lo stesso effetto…. Ti tolgo i boxer e la mia lingua si avvicina alla cappella, la sfiora appena. Hai un brivido e nn riesci a nascondermelo. Le mie mani scendono a massaggiarti le palle mentre la lingua scende e percorre tutta l’asta. Lo imbocco tutto fino alla base e mi soffermo qualche secondo. E poi lo tolgo. Faccio così un paio di volte e poi inizio a pompare. Voglio farti godere, voglio farti venire in fretta. Quindi succhio mentre la mia lingua avvolge la cappella. Lo sento più duro che ma e so che é il momento di aumentare il ritmo. So che tra poco verrai…. E infatti all’improvviso mi afferri la testa con entrambe le mani e me la tieni ferma mentre sento i flotti caldi del tuo seme inondarmi la bocca, mentre io ingoio il tutto diligentemente. Lo ripulisco a modino e quando mi sollevo per andarmene, mi strattoni e cado in braccio a te. Stavolta mi abbracci però, e mentre io appoggio la testa sulla tua spalla, ti giri e mi baci. Un bacio di rabbia, di passione, di gelosia, di fuoco. E poi mi sussurri guardandomi fissa negli occhi: SEI MIA PUNTO

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