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Racconti 69Racconti erotici sull'Incesto

Fissazioni orali

By 17 Novembre 2010Febbraio 9th, 2020No Comments

i miei racconti
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Fissazione orali
cap1

Sto sognando una bella ragazza che tiene il mio pene nella sua bocca. Ho potuto vedere solo la parte superiore della sua testa, i suoi lucidi capelli neri nascondono la sua faccia dal mio punto di osservazione. Mi stava succhiando dannatamente bene, il mio sangue lentamente affluiva al mio cazzo che cresceva inesorabilmente. Quando è stato eretto, ha leccato il cazzo dalla punta alla base e una volta ripercorsa la umida via, lo ha profondamente ingoiato facendolo sparire completamente nella sua bocca. Stretto fra le labbra, sentivo la sua lingua solleticarmi lungo tutto il cazzo mentre il suo naso mi accarezzava più volte contro il pube. Più e più volte ha inghiottito il mio pulsante membro, nella sua bocca; la sua lingua, la sua gola mi stava causando quasi un insopportabile piacere come lei mi stava spingendo sempre più vicino al culmine. Il calore e l’umidità della sua bocca era squisita.

Sentivo le palle accarezzate da morbide dita e vedendo i suoi dolci occhi e il cazzo brillare lucido della sua saliva, sono venuto come un torrente in ebollizione nella sua bocca. Le ondate di felicità stavano svuotando le mie palle mentre io spingevo profondamente il cazzo in avanti e le sue labbra erano strette attorno alla base della cappella succhiando avidamente il mio seme.

‘Aspetta un minuto.- Mi sono detto.- Non ho mai goduto nei miei sogni!’ Così mi sono svegliato.

Mai! Per tutta la mia adolescenza, negli ultimi quattro anni, non avevo mai avuto un sogno bagnato; nel mio profondo, ho sperato di averne uno per sperimentare cosa si provasse, ma ogni volta che stavo per venire mi ero sempre svegliato sul più bello. Questa volta non era accaduto e incredulo ho aperto gli occhi.

Ero sveglio ora, eppure, la sensazione di ricevere un fantastico pompino continuava. Potrei ancora sentire il calore umido della sua bocca che succhia teneramente il mio cazzo mentre lentamente questo sta tornando a dimensioni più minute. Ho alzato la testa per guardare in basso e ho avuto una visione nella penombra che ancora avvolgeva la stanza.

Il cazzo umido di saliva era lì come nel mio sogno, i capelli della persona che stava trattenendomi il cazzo per la cappella si sollevano e due occhi mi guardano. Salto per lo spavento riconoscendo mia mia sorella Emily e il cazzo resta saldamente stretto fra le sue labbra.

‘Santa merda, Em! Cosa stai facendo?’

‘Mi… Mi dispiace! Mi dispiace!- Ha risposto lei coprendosi il volto con le mani e restando inginocchiata tra le mie gambe.- Oh, Dio, che cosa sto facendo?’ Ha incominciato a piangere e presto singhiozza, fattasi piccola e piegata rendendosi piccola come una pallina.

Emily è mia sorella, ha diciannove anni. Era tornata da una settimana. Vive nel convitto presso l’università dove frequenta il primo anno si studi e a sentirla ha già dato alcuni esami superandoli brillantemente. Mi è sempre piaciuta e io per lei sono sempre stato il suo piccolo fratellino. Si è sempre preoccupata per ogni cosa che facessi ed era più una seconda mamma o una amica con cui parlare e confidarmi quando ero in difficoltà. Segretamente ho avuto una cotta per lei in passato, una cosa da adolescenti, prebubescenti direi, in cui era la mia accesa fantasia per le manipolazioni in solitaria. L’amo ancora molto, ma ora, vedendola sconvolta in quel modo mi faceva stare molto male.

Ho aggiustato il cazzo bagnato dentro ai boxer e mi sono messo seduto posando una mano sulla sua spalla. Non ho detto nulla. Sono restato semplicemente seduto accanto a lei accarezzandole la schiena dolcemente. Lentamente si è calmata; quando ha smesso di piangere e singhiozzare pesantemente, si è sollevata e mi ha guardato con i suoi occhioni blu, rossi e gonfi per il pianto e il viso ancora rigato dalle lacrime.
‘Mi dispiace, Mike. Davvero. So che non avrei dovuto farlo, ma stavo impazzendo.’

‘Che cosa sta succedendo?’ Ho sussurrato accarezzandole la testa.

‘è una lunga storia.’ Non ha detto altro. Si è messa giù sul letto rannicchiandosi in posizione fetale facendosi piccola, piccola.

Sono restato seduto accanto a lei coccolandola e accarezzandole dolcemente la testa e la schiena. Avevo paura che qualcosa di brutto era accaduto con lei. Non sapevo cosa pensare; droga o qualcosa d’altro di brutto le era capitato e non potevo fare altro che congetture. è sempre stata molto responsabile, si è presa cura della nostra sorellina e di me e sempre mai trascurando i suoi impegni scolastici e di casa.

Sono restato seduto con le mie preoccupazioni e i miei pensieri che impazzavano. Ho visto il sole sorgere illuminare le tende sulla parete opposta sapendo che era ancora molto presto e nessuno in casa si sarebbe alzato non prima di un’ora ancora. L’ho vista alzarsi con fatica come se non avesse più forze e si è seduta con i piedi che poggiavano a terra.

‘Posso spiegare?’ Ha chiesto con un filo di voce appena udibile. Era ancora molto presto e gli altri occupanti della casa stavano ancora dormendo.

Ho annuito pensieroso e felice che volesse togliermi i dubbi. Ero veramente preoccupato.

‘Ho questa cosa… Fissazione orale…’ Mi ha detto senza guardarmi in faccia come se si vergognasse. Non avevo capito cosa significasse e non volevo sembrare infantile. Sono restato zitto lasciandola parlare.

‘è iniziato tutto a gennaio, quando sono tornata all’università dopo le feste di Natale. Ho scoperto quel rottinculo del mio fidanzato che mi stava prendendo in giro e se la faceva con un altra. Quando l’ho affrontato, lui si è giustificato scaricandomi addosso tutta la colpa. Mi ha detto che era perché non volevo dormire con lui e perché facevo pessime pippe.’

‘Huh! Che cazzo!’

‘Sì! In ogni caso, mi ha fatto sentire piuttosto male e anche se sapevo che era solo un pezzo di merda usando scuse banali, ho iniziato a pensare a quello che mi aveva detto facendo una sorta di analisi critica della situazione. Scusa se divago. Sto iniziando a parlare come un professore. Allora, una notte, dopo che sono andata ad una festa con alcuni amici, mi sentivo piuttosto a terra. Per tutta la serata non ho fatto altro che bere e quando siamo tornati al convitto, abbiamo finito la serata continuando a bere in camera con questi miei due amici. Sono veramente degli amici ed erano preoccupati perchè non mi avevano mai vista ubriaca e soprattutto, mi ero spenta. Mi hanno sempre detto che ero il sole che brilla a tutte le ore, che ero una pila duracell all’uranio… Invece, da qualche tempo a quella parte ero scontrosa e taciturna.

‘Come ti ho detto, erano veramente amici da tanto tempo e ci aiutavamo spesso per studiare. Fatto stà, che mi sono confessata con loro e ho detto la causa del mio malessere. Chiaramente e senza mezzi termini ho detto che non ero capace a tenermi un ragazzo perchè non ero capace a fare i pompini. Non ero poi così tanto ubriaca perchè mi ricordo tutto della serata e quando i ragazzi sono scoppiati a ridere, ho riso anche io con loro ed era la prima volta che sorridevo da molto tempo.’

‘Fra una battuta e l’altra, fra un bicchiere e l’altro, hanno scommesso che ero capace a fare le pippe e che non esisteva ragazza al mondo che non fosse capace a farli. Fra il serio e il faceto, ridendo continuamente, abbiamo continuato a parlare dei pompini e delle loro ex ragazze e di come li soddisfacevano sia in positivo che in negativo. Anche io ho parlato delle mie tecniche amorose e sempre ridendo. Non avevo mai parlato così apertamente con nessuno di questi argomenti e grazie a loro incominciavo a stare meglio e non era dovuto certamente all’alcool. Abbiamo continuato a parlare e a spettegolare sul mio ex mentre loro continuavano ad adularmi facendomi stare decisamente meglio.’

‘Era tardi, decisamente troppo tardi e non potevamo fare troppo rumore altrimenti poi succedevano dei casini. Per un lungo istante sono rimasta in silenzio a pensare a quello che avevano detto e a pensare come mi stavo sentendo in loro compagnia. Alla fine ho sbottato e ho detto: tanto peggio per lui. Sono sexi brava e lui è solo uno stupido impotente.’

‘Siamo scoppiati in una sonora risata brindando alla rivelazione della mia affermazione e poi, visto che avevano scommesso, ho chiesto apertamente se potevo fare a loro una pippa. Solo in quel modo avrebbero potuto giudicarmi se ero veramente tanto incapace.’

Sentendo quella rivelazione, sono restato letteralmente a bocca aperta.

‘Anche loro hanno avuto la tua stessa reazione e sono restati di ghiaccio dal principio, ma poi hanno acconsentito. Devo dire che erano piuttosto imbarazzati a spogliarsi e inizialmente non erano poi tanto duri i loro cazzi, ma li ho succhiati uno dopo l’altro.’

‘Chiudi la bocca o ti entrano le mosche.’ Mi ha detto, ma ero incredulo. La mia amata sorellina che spompinava due ragazzi contemporaneamente.

‘Eravamo piuttosto bevuti e quando Dimitri mi ha visto che avevo terminato con Chuck, ha voluto darmi un giudizio da cattedrato, proprio come si deve giudicare all’università. Senza parafrasare, ha convenuto che l’ho fatto godere piuttosto bene e Chuck ha aggiunto dannatamente bene. Entrambi poi hanno voluto sottolineare le diverse parti e le manchevolezze che hanno riscontrato e alla fine hanno sentenziato che era dovuto più per la mancanza di esperienza che non per la mancanza di volontà. Ha terminato la frase con il dirmi che se sentivo il bisogno di fare della pratica, lui si sentiva onorato nel doversi offrire a tale evenienza. Anche Chuck ha detto che si sarebbe sottoposto ai miei esperimenti.’

‘Abbiamo riso tanto che avevo paura di essere espulsa dal sorvegliante, così sono scappata piuttosto velocemente e sono corsa nel mio alloggio posto a due piani più sotto di loro. Il giorno successivo, mi sentivo meglio, voglio dire, dopo che la mia sbornia era evaporata. Nel corso delle successive due settimane, ho continuato a pensare a cosa avevo fatto e quanto ero stata pazza. Ogni volta che li incontravo non toccavamo mai l’argomento, ma io mi sentivo tutta un fuoco dentro e penso che anche le mie guance erano un chiaro sintomo di come mi sentivo. Ero come dire, sognante per tutto il giorno e ovviamente distratta per tutto il tempo.’

‘Così una mattina ero a letto, che giocavo con me…’

Involontariamente ho emesso un verso sordo rimanendo a bocca aperta.

‘Come? Tu no?- Mi ha chiesto sorridendo maliziosa.- Mi stavo facendo tranquillamente nella mia stanza, con Carla la mia coinquilina che dormiva a fianco e non riuscivo a venire. Avevo voglia e non riuscivo a togliermi dalla testa i cazzi dei due amici e quanto sexi ed eccitante provavo nel sentirmi con il loro cazzo in bocca. Desideravo sentire il loro gusto, il loro odore, le loro calde palle che si riversavano nella mia gola. Così mi sono alzata dal letto e mi sono messa l’accappatoio per andare al piano di sopra nella camera di Dimitri. Ho bussato alla porta così forte che ero sicura di aver svegliato tutto il palazzo. Ho sentito lui urlare che mi avrebbe ucciso se non andava a fuoco lo stabile e quando ha sentito che ero io ha aperto subito.’

‘Mi ha chiesto cosa c’era di così urgente e io ho risposto se si ricordava quello che ha detto su di me a proposito della pratica. Credo che ero completamente in imbarazzo e decisamente calda. Non solo sulle guance, ma anche in mezzo alle gambe. Lui dal primo momento mi è sembrato stralunato, poi ho sottolineato che avevo bisogno di fare pratica subito. Il risultato è stato evidente ed immediato. Indossava solo i boxer e ho potuto vedere come gli si è formata una tenda sul davanti. Mi sono sentita avvampare tutta. Adoro vedere i cazzi in erezione. Vedendo che era un poco titubante, ho voluto assicurarlo che non ci sarebbe stato nulla fra noi se non un atto di pratica.’

‘Invece era preoccupato per il suo compagno di stanza. Apparentemente stava ancora dormendo in camera e avrebbe cercato di restare in silenzio e mantenere la calma. Così sono entrata nella stanza e chiuso la porta, ho sciolto il nodo dell’accappatoio e sono rimasta in pigiama. Lui si è accomodato nudo su una sedia e io in mezzo alle sue gambe e mentre lo succhiavo, mi masturbavo furiosamente. Quando poi ho sentito il cazzo vibrarmi nella bocca e gli schizzi di caldo sperma riversarmi contro il palato, ho finalmente goduto.’

‘è stata una goduta eccezionale. Ho continuato a succhiare a lungo finché non ho idea se sia nuovamente goduto ho è stata la continuazione della precedente. Io più sentivo lui schizzarmi in bocca e più godevo selvaggiamente. Ovviamente non siamo stati molto in silenzio perchè quando mi sono alzata, ho visto il compagno di stanza di Dimitri in piedi con il cazzo in mano. Ho detto che se non avesse fatto parola a nessuno di quello che aveva visto, il giorno successivo sarebbe toccato a lui. Ho aggiunto anche che se la cosa fosse uscita da quelle mura, avrebbero potuto dimenticare il ripetersi di quella pratica in futuro.’

‘Nessuno ha parlato e così è iniziato. Pochi giorni dopo anche Chuck è stato coinvolto e presto è iniziata per me una routine. Ogni giorno, due volte al giorno, a turno ogni ragazzo aveva il suo tempo nella mia bocca e io il mio giusto esercizio con le mie dita e il mio piacevole orgasmo. Ha iniziato presto ad essere una bella abitudine e se saltavo un giorno, poi mi sentivo male, come se mi mancasse qualcosa. In questo modo ho scoperto che non posso restare senza un ragazzo e il suo cazzo che mi viene in bocca.’

Ero come ipnotizzato, anche se avessi voluto ero senza parole.

‘Dirlo così, suona come un cattivo accordo, ma sono stati sempre molto dolci con me. Essi hanno agito come fossi la loro ragazza, mi portano fuori a pranzo, acquistano per me spuntini alla caffetteria dell’università o mi accompagnano al cinema. In realtà è come avere quattro fidanzati. Se ho voluto compagnia, uno di loro è sempre stato presente. Inoltre, non ero più distratta, ho avuto come… Più energia. Tutte le mie lezioni mi sono sembrate più facili. Il rapporto che si è instaurato fra noi mi piace. Questo è il periodo, decisamente molto meglio, di quando stavo con quel rottinculo di Trento.’

‘Tutto questo si è concluso quando sono tornata qui una settimana fa. Non sono stata in grado di soddisfare le mie voglie con nessuno e ho iniziato ad essere pazza. Non ho potuto neppure alleviare la tensione con me stessa. Mi sentivo come una merda per tutto il tempo.’

‘Hai ragione. Stavi agendo ultimamente come una fantasma pazza.’ Ho detto.

‘Grazie.- Vedendola sorridere per la prima volta da quando è tornata e devo dire che mi piace il suo sorriso.- Lo so com’ero. In ogni caso, la notte scorsa stavo impazzendo e non riuscivo a prendere sonno per niente. Così, eccomi qui. Ora sai tutto.’

‘Wow…’

‘Sì.’

‘è assolutamente necessario farlo, eh?’

‘Sì.’

‘Va bene.- Mi sentivo come se dentro di me ci fosse un conflitto interiore. Una parte mi stava dicendo che ero incredibilmente fortunato, un’altra mi stava dicendo che era tutto sbagliato e che non dovevo pensare solamente a svuotarmi le palle.- Questo è magnifico. Cioè, voglio dire… Tu sei mia sorella e per tanto tempo hai preso cura di me e delle mie esigenze. Se questo è quello di cui hai bisogno va bene. Puoi usarmi ogni volta che ne sentirai il bisogno.’

‘Va bene. Grazie. In ogni caso non posso andare avanti comunque in questo modo. In qualche modo devo cercare di fermare questa cosa.’

‘Sì, penso che è una buona idea. Ma se avrai bisogno di me, io ti aiuto.’ Non so quale parte di me in quel momento era contenta.

‘Grazie, piccolo fratello. Sei un bravo ragazzo.’

Lei mi ha abbracciato e io l’ho stretta nel mio di abbraccio. Contro il petto ho sentito le sue tette schiacciarsi e mi sentivo eccitato.
‘Io ti amo, Em. Non faccio nulla di particolare. Basta che chiedi, va bene?’

‘Grazie. Ti amo troppo anche io.’ Ha detto mentre la stretta si allentava.

‘Ehi.- Ho bisbigliato ad alta voce, come lei ha aperto la porta.- Sei venuta poi, voglio dire, quando io ho fatto?’

‘Certamente!’ Ha detto, sorridente mentre esce dalla camera.

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Ecco come è iniziato lo strano rapporto fra me e la mia magnifica sorellona. Vi posso assicurare che ogni notte lo sognata e il giorno dopo mi sono svegliato con una erezione tale che potevo bucare il materasso e non ho potuto scendere dal letto se non prima di aver svuotato le palle. Per la sua visita successiva ho dovuto aspettare tre giorni, ma il quarto, prima del sorgere del sole, mi ha sussurrato in un orecchio svegliandomi. Ho dato un calcio al lenzuolo e ho lanciato per la stanza le mutande restando in quel modo completamente nudo. Si è disposta sul letto accucciandosi fra le mie gambe e immediatamente ha iniziato a succhiarmi il cazzo già completamente in erezione.

Non è passato molto tempo prima che entrambi stavamo godendo. Devo constatare che il pompino fatto da sveglio è un’altra cosa. Mi sono sentito prosciugare le palle mentre godevo e lei ha continuato a succhiare ancora per molto tempo dopo che apparentemente avevo già terminato di godere o che comunque, in altre frangenti avrei già smesso di eiaculare. è restata ferma a tremare a lungo fra le mie gambe fintanto che il cazzo non mi si è ammosciato. A quel punto ha fatto un sospiro pesante e dopo aver leccato un ultima volta il cazzo oramai morbido si è alzata. Mi ha dato un bacio sulla guancia sinistra senza dire nulla ed è uscita dalla camera.

Per poterla rivedere ho dovuto aspettare due giorni. La scena si è ripetuta esattamente come la volta precedente solo che era notte fonda, forse stavo dormendo da non più qualche minuto quando mi ha svegliato e come è arrivata, se ne andata dandomi un bacio sulla guancia.

Il mattino successivo mi sono svegliato mentre la stavo sognando e con una violenta erezione. Dopo che mi sono masturbato ho pensato di aver avuto un sogno notturno, ma le mutande lanciate contro la base della finestra mi hanno detto che era tutto vero quello che era accaduto durante la notte. Quando ci siamo incrociati per casa, sembrava che sprizzassimo gioia entrambi.

La sera dopo mi ero preparato aspettandola nudo nel letto, ma non lo vista e invece si è presentata la mattina presto come nei due giorni che si sono susseguiti.

‘Volevo chiederti, come avresti fatto se io non ci fossi stato?’ Le ho chiesto, dopo che avevamo finito una mattina.

‘Immagino che non ne avrei fatto nulla. Forse sarei stata come una drogata in astinenza e non avrei potuto sopportare e parlare con nessuno o sarei già andata al campus o a casa di uno dei miei boy friend.

‘Che ne pensi di Papà? Avrebbe potuto aiutarti lui a risolvere il tuo problema.’

‘Che dici! è troppo vecchio. Inoltre, la mamma è qui. Non credo di essere depravata fino a quel punto, piccolo fratello.’ Come ogni mattina mi ha baciato sulla guancia per poi uscire dalla stanza.

è iniziata una routine quotidiana. L’aspettavo ogni sera con impazienza e tutte le mattine. Se non veniva la sera, sapevo che mi sarei risvegliato con la sua voce che mi sussurra nell’orecchio e la sua calda bocca sul mio cazzo. Tutta questa attività, invece che deperirmi, mi ha fatto sentire meglio. Avevo più energia, mi sentivo più intelligente – scaltro. Ho ricevuto un sacco di complimenti dal mio capo presso il negozio di informatica per il buon lavoro che facevo. Mi ha dato anche un aumento dato che avevo un ottimo rapporto con i clienti e che avevo aumentato le vendite e quando l’ho detto in famiglia, siamo andati a festeggiare l’avvenimento al ristorante. Grazie a mia sorella, i miei genitori erano orgogliosi di me.

Per il lungo allenamento ero sempre più resistente a letto, ci voleva sempre più tempo perchè venissi e lei apparentemente si doveva impegnare di più. Tutto questo ha portato un enorme vantaggio anche a lei perchè mi ha confessato più volte che il lavorio che mi faceva la portava ad un sublime piacere a sua volta. Il lungo lavorio che mi faceva, la erotizzava a tal punto che quando finalmente le sborravo in bocca lei godeva gemendo fortemente sempre con il cazzo stretto fra le labbra. Tremava tutta e mugolava mentre con le sue dita si dava piacere godendone ai più alti livelli. Spesso la sentivo uggiolare in preda al godimento mentre io ancora non ero venuto e capitava che godesse una seconda volta come i miei schizzi di sperma le si riversavano in gola.

Una sera, mentre mi guardavo allo specchio dopo la doccia, ho avuto l’impressione che il quotidiano lavoro mi avesse causato un aumento del pene e delle palle. Forse è solo una mia impressione, non le ho mai misurate. Anche lei mi da l’impressione che goda del lavoro che mi fa e delle misure e della resistenza del mio apparato genitale… Mi piace quando la sento inghiottire e le vibrazioni della sua bocca sul cazzo quando gode e questo mi fa letteralmente impazzire.

Purtroppo, per ogni cosa bella c’è sempre una fine. Troppo presto è dovuta tornare a scuola ad iniziare un nuovo anno di sessioni d’esame. Ho sentito che una sera discutevano sul fatto di prendere in affitto un appartamento invece che passare un altro anno nel dormitorio universitario. Sapevo cosa questo comportava. Voleva essere più libera e riunire i suoi amori. Non poteva certamente continuare ad andare dentro e fuori ad ogni ora per le stanze del collegio. Prima o poi le voci avrebbero iniziato a circolare. Da parte mia, ero preoccupato. Negli ultimi tempi che era in casa, ci appartavamo anche tre, quattro volte al giorno e sapevo che aveva avuto occasionali incontri con amici di vecchia data. La mattina quando è partita, con l’alito che gli puzzava di sperma, le ho detto che potevamo tenerci in contatto tutti i giorni per via email e desideravo sapere come andava sia negli studi che con la sua esigenza orale. Ero pur sempre suo fratello oltre che suo fans. In cuor mio speravo che questa fissazione le fosse passata presto.
(continua)


Maxtaxi

Aiutatemi a migliorare. Aspetto le vostre critiche.
Sono in attesa delle vostre proposte e suggerimenti da inserire nei prossimi capitoli’

Questo romanzo non deve essere riprodotto elettronicamente o a mezzo stampa senza la mia autorizzazione scritta.
This novel should not be reproduced electronically or in print with out my written permission.

————————————————– —————————— i miei racconti
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Fissazioni orali
cap 2

Come Emily è andata, è trascorsa più di una settimana prima che di ricevere sue notizie e iniziavo ad essere preoccupato quando finalmente ho ricevuto il primo di una lunga serie di email.

Era con il morale a terra. Era trascorsa oltre una settimana da quando aveva succhiato un ragazzo e l’ultimo ero stato io. Per tutto il tempo si sentiva stanca e demoralizzata. Le ho suggerito di curarsi provando con l’ipnosi o comunque di farsi vedere come le persone che vogliono smettere di fumare.

Non credo che lei mi abbia mai ascoltato o avesse mai preso in considerazione un tale suggerimento.

Poi le email sono cambiate. I suoi amori erano tornati e aveva preso le vecchie abitudini mentre anche io dovevo iniziare a preoccuparmi di dover studiare per tornare a scuola preparato e con i compiti fatti. Anche io comunque sentivo la sua mancanza e più di tutto, mi mancava la sua bocca e le sborrate che facevo. Le seghe non mi soddisfacevano più e perennemente andavo a letto pensandola e mi svegliavo dopo sogni irrequieti e sempre con il cazzo duro. Tutto questo si traduceva nel mio pessimo umore e nella mancanza di energia. Mi sentivo apatico e cominciavo a capire sempre più mia sorella. Incominciavo a giustificarla e glielo ho anche detto scrivendoglielo una mattina. Invidiavo i suoi amori.

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Una mattina, sogno che il mio cazzo viene toccato e posso percepire il calore del suo alito e la lingua che lecca per poi socchiudere le labbra attorno al cazzo. Osservo compiaciuto la sua testa bionda e i suoi lunghi capelli mi stanno solleticando le cosce. Non posso vedere la faccia e mi abbandono al piacere che sta montando in me. Mi stava succhiando amabilmente e potevo sentire il sangue affluire copioso nel mo cazzo facendolo ingrandire sempre più. Oramai completamente eretto e duro, ha iniziato a solleticare la mia lunga asta facendo scorrere la lingua per poi imboccarlo e cercare di spingere più carne che ha potuto nel profondo della sua bocca. Più volte la testa è andata avanti e indietro lungo il cazzo. Più volte la lingua ha roteato attorno alla cappella del cazzo. Più volte mi ha spinto al limite per poi interrompere il lavoro che stava facendo per ritardare il sublime finale. Iniziavo a provare un sublime quanto insopportabile piacere per come mi stava guidando all’orgasmo. Il calore e l’umidità della sua bocca era squisita.

Nel mio sogno, le mani mi hanno palpato le palle e poi una si è impossessata della base del cazzo e la muoveva in una sorta di sega pompino congiunto. Come la bocca si ritraeva verso la punta della cappella, la mano la seguiva e come questa si fermava alla base del pube, la bocca aveva succhiato parte del mio cazzo. Ho incrociato i suoi occhi come tutti i miei muscoli si sono irrigiditi e un torrente libero di sperma ha schizzato finalmente nella sua calda e accogliente bocca. Il torrente in ebollizione è esploso facendomi provare ondate di sublime piacere. Era tanta la voglia e l’arretrato nelle palle che spingevo anche con il bacino contro la sua bocca.

‘Aspetta un minuto.- Mi sono detto.- Non ho mai goduto mentre dormivo.’ Così, mentre il cazzo vibrava e sentivo chiaramente la calda bocca avvolta attorno alla cappella, mi sono alzato sui gomiti svegliandomi.

Ho fatto un salto sorpreso vedendo mia sorella Michelle. Il cazzo le è entrato profondamente in gola obbligandola a indietreggiare la testa e il cazzo le è scappato mentre uno schizzo di sperma la colpita in pieno viso.
‘Merda Santa, Shelley! Cosa stai facendo?’ Le ho detto mentre il cazzo ancora pulsava ed eruttava sperma sulle sue dita e sul mio pube.

‘Ho pensato che dovevo farlo.- Ha risposto bisbigliando dopo che ha ingoiato il mio sperma mentre una parte le stava colando sul mento.- Sto cercando di farlo proprio come Em ti aveva abituato!’

Shelley era la mia sorellina quindicenne.

‘Di cosa stai parlando?’

‘Ho visto voi decine di volte! Lei veniva qui ogni mattina a succhiare il tuo cazzo.’ Ha sollevato e tirato in alto la sua maglietta e con questa si è pulita la faccia dalle tracce di sperma.

‘Questo è camera mia, non avresti dovuto spiarmi.’

‘Lo so.- Mettendosi seduta sui talloni e con i pugni sui fianchi arrabbiata.- Comunque non avreste dovuto farlo!’

‘Oh, merda, Shelley. Lasciami spiegare.’ Ho iniziato a spiegare il problema di Emily per filo e per segno.

‘Ah, questo spiega un sacco di cose.- Si siede sul letto davanti e fra le mie gambe mentre incrocia le sue. Il cazzo nel frattempo si era rimpicciolito andandosi a piegare di lato e una lunga scia di umido bianco sperma brillava sul mio addome e suoi miei peli.- Vi ho visto un sacco di volte comportarvi come due fidanzati ed era veramente bello vedere l’affiatamento che avete avuto durante tutta l’estate solo che ora, per come me lo hai spiegato, sembra tutto così triste e sbagliato.

‘Beh, sono veramente preoccupato per lei. Voglio solo il suo bene.’

‘Anche io, che credi… Voglio bene anche a te, forse troppo Mike. Voglio che sei felice. Posso dirti che ultimamente mi hai dato l’impressione che stavi male e ho pensato che forse lei ti mancasse un sacco. Credevo che dopo tutte le cose che vi ho visto fare insieme, pensavo che se avrei preso il suo posto, tu ti potevi sentire meglio.’

‘Grazie Shelley. Sei veramente un amore di sorella. Ti amo troppo.- L’ho abbracciata strettamente e le ho detto.- Non eri obbligata a farlo. Ok?’

“Ma l’ho voluto! Voglio farlo… Altrimenti non… Non avrei… Sei uno stupido.’

Ho guardato i suoi occhi gonfiarsi di lacrime mentre il viso rosso mi indicava quanto si stava vergognando per la confessione che mi stava dicendo.

‘Sì… Voglio. Non siete stati gli unici a godere in questa stanza quando eravate… Quello che vedevo mi piaceva a tal punto che mi masturbavo mente vi spiavo. Sono venuta un sacco di volte insieme a voi due e grazie a voi due. Avevo preso una tale abitudine a spiarvi che quando Em è andata via, ho pensato a quello che facevate assieme giorno e notte. Nell’ultima settimana, da quando Emily è andata, sono praticamente eccitata e calda per tutto il giorno e… Ho goduto solo due volte con le mie dita ma senza lo spettacolo di voi due resto come dire… Delusa… Insoddisfatta…’

Santissima merda. Non sapevo che pensare.
‘Allora, vuoi prendere il posto di Emily?’ Ho chiesto incredulo per la domanda che le ho fatto. Non avevo idea da dove fossero scaturite le parole, ma il cazzo ha avuto un guizzo mentre le osservavo le labbra e le guance arrossate.

‘Uh, sì.’

‘Va bene.’ Muovendo al contempo la testa in segno affermativo.

‘Va bene? Davvero? Forte! Mi è piaciuto un sacco succhiare il tuo cazzo. La sensazione di avere il cazzo in bocca, la pelle vellutata che si fa via, via duro, ma che resta al contempo piuttosto morbido al tatto. Anche il tuo odore mi è piaciuto come il gusto, salato e particolare. Mi piace sentire sulla lingua gli schizzi caldi e la cappella che mi vibra in bocca. Non mi aspettavo di ricevere certe sensazioni piacevoli anche se mi devo un po abituare ad ingoiare mentre godi.- La lingua passa sulle labbra e effettua un sonoro schiocco.- Non è facile avere il cazzo in bocca e ingoiare senza morderti la cappella.’

Eravamo tranquillamente seduti uno di fronte all’altro e ho potuto notare come stringeva la mano contro il pube. Non era un semplice atto per nascondere le mutande in segno di vergogna.

‘Non hai ancora goduto?’ Le ho chiesto osservandola con attenzione.

‘Ummmhh….- Ha arrossito come un pomodoro maturo mentre la mano si è fermata fra le sue gambe.- No.’

‘Va bene. Ti ricambio il favore. Sai cos’è un sessantanove?’

‘Certamente. Tutti sanno cos’è!’

‘Ok, così la prossima volta che desideri farlo, facciamo un sessantanove. Al momento però, è sufficiente che ti togli le mutandine e io ti soddisfo.’

Non se lo è lasciato ripetere. Senza alzarsi dal letto si è spostata le slip mostrandomi parte delle labbra vaginali e parte del pelo pubico e non soddisfacendo la mia voglia di vedergliela.

‘Ora come…’ Ha chiesto.

‘Io mi allungo sul letto e tu sali su di me mettendo la figa all’altezza della mia bocca.’ Mi sono spostato abbassandomi lungo il letto in modo che ho lasciato spazio sufficiente per le sue gambe da posizionarsi dietro alle mie spalle mentre lei in mezzo alla stanza vedevo che si sfilava le mutandine.

Finalmente potevo bearmi della visione della figa. Nella mia giovane vita l’avevo vista ben poche volte e solo due volte da così vicino. Lei mi ha scavalcato e si è posizionata esattamente sopra di me. Potevo vedere le sottili labbra vaginali imperlate di succhi cui la sua eccitazione era tale che le erano colate copiose bagnando anche un poco i peli. Dalla mia posizione ho potuto vedere anche all’interno della maglietta e ho visto le tette ballare libere. Mi sentivo nuovamente eccitato e sulla sommità di quei coni meravigliarsi, potevo scorgere durissimi capezzoli che mi attiravano come ciliege rosse e mature. Mi sono posizionato comodo fra le sue gambe e aiutatomi con il cuscino, ho potuto raggiungere l’antro del desiderio e ho passato la lingua lungo tutta la saporita figa.

Era la prima volta che facevo un atto del genere e ho cercato più volte di insinuare profondamente la lingua all’interno della figa alternando a rapide leccate e succhiate al clitoride. Sono bastati pochi minuti per sentirla godere. I muscoli di Shelley hanno iniziato ad irrigidirsi. Il piccolo stretto sedere è stato spinto all’indietro e ha abbassato il pube in modo da poter sentire più forte la pressione contro il piccolo duro clitoride. Le gambe mi si sono serrate attorno alla testa mentre le mani hanno vagato dal piccolo duro sedere fino a raggiungere i seni dove ho potuto palparglieli.

Le ondate di piacere l’hanno fatta perdere l’equilibrio ed è caduta in avanti tremando e gemendo. Ha stretto la bocca con una mano premuta contro per non urlare mentre tutto il corpo era squassato da violenti tremiti. Con una certa difficoltà ho ripreso il mio posto e ricominciato il lavorio precedentemente interrotto e per lungo tempo le ho leccato la figa, gliela ho succhiata e ho bevuto il suo dolce nettare. Entrambi ansimavamo come il tempo è passato e abbiamo goduto a lungo uno nella bocca dell’altro dandoci reciproco piacere e uggiolando il nostro piacere nei rispettivi sessi.

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Per il resto della giornata mi sentivo meglio anche se continuavo a restare preoccupato per Emily. Pensando a lei, non ho potuto non pensare anche a Shelley. Non volevo che anche lei prendesse una brutta piega come la sorella maggiore. Questo mi diceva il cuore, ma un altro me stesso, quello prettamente sborrativo, adorava quando mi facevano venire nelle loro bocche, ma non potevo immaginare di avere due sorelle puttane.

Al computer, stavo chattando con Emily e mi stava dicendo che per la seconda volta aveva saltato i corsi perchè impegnata a recuperare con uno dei suoi fidanzati, quando è comparsa una finestra che indicava una richiesta per chattare in conferenza con Shelley. Ero sorpreso. Praticamente io e lei eravamo nelle nostre rispettive stanze mentre la nostra altra sorella stava ad oltre 300 chilometri e potevamo dialogare come se fossimo stati sul divano in casa anche se era tutto centellinato al ritmo della velocità e della bravura di come uno digitava sulla tastiera.

Shelley dopo aver salutato Emily, le ha confessato che era a conosceva dell’intera cosa e proprio lei quella mattina l’aveva sostituita facendomi venire con la bocca. Emily si è difesa dicendo non si spia nelle camere da letto altrui. Potevo immaginare il suo imbarazzo e la sua rabbia per essere stati scoperti. Dopo un lungo monologo di Shelley che diceva quanto era erotico quello che noi facevamo e come lo facevamo, Emily ha digitato: ciò che è stato è stato… Poi ha continuato scrivendo che voleva sentire esattamente ciò che avevamo fatto.

Shelley ha iniziato con la descrizione del modo in cui lei era entrata di nascosto nella mia camera e della sorpresa nel trovarmi nudo a letto, poi ha descritto come ha incominciato a succhiare il mio cazzo e della sensazione piacevole nel sentirlo crescere duro in bocca. Ha continuato con la descrizione di ciò che ha fatto con la bocca e con la lingua, le sensazioni che provava e cosa ha percepito quando ho incominciato a godere pulsando e svuotando le palle nella sua bocca. Ha descritto il gusto della sborra e poi dopo che le ho chiesto di togliere le mutandine, cosa ha provato nel sentire la mia lingua contro lafiga. Em mi ha chiesto una dettagliata descrizione della sua figa, cosa ho provato e cosa ho fatto. Più scrivevo e più leggevo quello che ci dicevamo, più mi eccitavo. Stessa cosa stava accadendo a loro e c’è lo dicevamo apertamente. Gli scrivevo come mi accarezzavo in quel momento e cosa facevo quando è arrivato un messaggio da Em.

‘Siiiiiiiiiii!!!!!!!!!! è stato fantasticooooo. Grazie a voi 2. mi avete fatto godere alla grande!!!’

Ero incredulo. Avevo appena fatto una chat erotica con la mia sorellona e la mia sorellina. Emily ci ha poi chiesto se potevamo rifarlo ogni tanto oppure ogni sera se c’è la facevamo.

Da quel momento io e Shelley ci siamo accordati per alternarci o di chattare assieme quando potevamo e descrivevamo ogni dettaglio di quello che facevamo. Anche lei ci ha deliziato raccontando di quel che faceva con i suoi amanti e sono stato non poco geloso quando una settimana dopo aver iniziato il nostro rapporto in chat a tre, ho scoperto che la mia sorellina aveva soddisfatto per bocca un suo amico nei giardinetti pubblici.

In tutto questo sesso, le lezioni di Emily erano riprese anche se non studiava più come prima, ma in compenso andava meglio. Io e Shelley abbiamo continuato ad allenarci. Lei a succhiarmi e imparando decisamente bene e io a farla godere usando la mia lingua e a capire sempre più le sue esigenze. Spesso dopo un 69 sconvolgente, restavamo sdraiati con il sesso contro le rispettive bocche fintanto che non ci tornava la voglia oppure, continuavamo a darci reciprocamente piacere fino allo sfinimento. Una cosa che ho amato di Shelley, è quando ha iniziato come sua sorella a ingoiare il cazzo ben oltre la strozzatura della gola. Pensavo che solo sua sorella fosse stata capace, ma quando anche lei mi ha iniziato a deliziare dei suoi pompini a gola profonda, impazzivo dopo pochi istanti.

Ogni volta che terminavamo le seduta in chat, io o lei ci incontravamo per sfogare le nostre voglie. Spesso, prima di dormire, pensavo a quello che ci aveva scritto Em.
-Ho voglia di vedere come lo fai e ti insegnerò a non perdere neppure una goccia.-

Purtroppo Shelly ne aveva sempre una goccia che le scendeva dai lati della bocca e per quanto si ingegnava e impegnava, non riusciva mai a ingoiare per intero la dose che le iniettavo in gola.

A pensare a tutto questo, il Natale che verrà sarà il migliore della mia vita.

Maxtaxi

Aiutatemi a migliorare. Aspetto le vostre critiche.
Sono in attesa delle vostre proposte e suggerimenti da inserire nei prossimi capitoli’

Questo romanzo non deve essere riprodotto elettronicamente o a mezzo stampa senza la mia autorizzazione scritta.
This novel should not be reproduced electronically or in print with out my written permission.

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