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Racconti erotici sull'Incesto

generazione incestuosa

By 15 Aprile 2009Dicembre 16th, 2019No Comments

Generazione incestuosa (prima parte)
Mi chiamo Elena, un nome pesante da portare, in genere quando ti presenti e dici Elena tutti i cretini ti dicono ‘ di Troia’ , mentre nella loro testa pensano ‘ la troia’. Ho passato da poco i quarantadue anni, e da due settimane ho partorito,una bellissima bimba di nome Aurora. Non è la prima volta che partorisco, già a vent’anni ho messo al mondo Enzo, il padre di Aurora. La mia infanzia è passata velocemente, figlia unica di una coppia benestante, mio padre è ingegnere petrolifero, sempre in giro per il mondo, mia madre dirige uno studio notarile, io nel mio futuro mi vedo affiancarla nel lavoro per cui mi sono diplomata con bellissimi voti. Per il mio diciottesimo compleanno feci una bella festa, e dato che non reggo l’alcool, mi presi una sonora sbronza, ma non è per questo la mia vita cambiò. La svolta avvenne poco dopo la maturità, era luglio, mi recai in un negozio del centro per comperare un costume da bagno in vista delle mie imminenti vacanze al mare. Quando passai alla cassa per pagare, ero così felice che mi dimenticai il portafoglio sul banco del negozio, uscita feci solo pochi passi che un balordo mi strappa la borsa, io cerco di resistere, e per risposta mi becco in faccia un pugno fortissimo, stordita cado a terra, il sangue mi esce dal naso, setto nasale rotto! Mi soccorre al stessa cassiera del negozio che mi rincorreva per restituirmi il borsellino. Mi portano all’ospedale, chiamai mamma che mi raggiunse , intanto un signore mi fa riavere la mia borsa, non manca nulla, mi tengono una notte in osservazione e poi a casa. Quando mi reco in bagno passo davanti allo specchio scoppio in lacrime ‘. Il mio viso ‘ nooo ‘ sono a mio avviso diventata un mostro! Un grosso cerotto mi copre il naso, ho delle occhiaie nere intorno a tutta la cavità oculare. Depressa mi distendo sul letto , mi sembra un incubo,mamma si avvicina, mi sorride, mi rincuora ‘ dai che passa, è l’ematoma, poi passa. Io non so cosa dire, sai mi dice domani chiamo lo zio Carlo, lui è medico, sentiamo se conosce un bravo chirurgo capace di rimetterti a posto il nasino ‘ Già,lo zio Carlo, il fratello più grande di mia madre, non me lo ricordo quasi più, sono più di dieci anni che non lo vedo, l’ultima volta che è venuto giù è stato per il funerale di nonna. E pensare che da piccola mi piaceva tanto. Era sempre allegro, simpatico, poi con mamma erano sempre insieme, specie quando papà era via lui ci portava sempre in giro, al mare, al cinema, dovunque ‘ esperto ginecologo era andato a lavorare in una rinomatissima clinica del nord, dove un suo vecchi amico era primario. La mamma c’era rimasta male, io pure, ma poi il tempo aveva lenito il dispiacere, non era più mai venuto dalle nostre parti. L’indomani mia madre chiamò Carlo, io ero lì, lui fu contento di sentirci, ma rimase colpito dalla disavventura che mi era capitata ‘. dammi un momento, disse, poi ti richiamo ‘ quei venti minuti mi sembrarono eterni, poi lui disse ‘ ok non ci sono problemi, vieni su che mettiamo tutto a posto ‘ e no!, io su di un treno così non ci salgo! Lui rimase un momento in silenzio, poi disse .. va bene, vengo a prenderti domenica , va bene? si, va benissimo, grazie zio ‘. La domenica arrivò come previsto, notai un certo disagio nel salutare mia madre, era come se ‘ non riuscì a capire, ma al momento non era quella al cosa importante. Rimase a pranzo, io fui indaffarata nel preparare la valigia, visto che quello ci avevo messo dentro stranamente non andava bene a nessuno dei due ‘ li sentii parlare a bassa voce, ma non mi riuscì a capire i discorsi. Il viaggio fu veramente bello, lui era sempre la persona più divertente che c’era al mondo. Mi mise a mio agio, poi mi fece qualche domanda, le più scontate, hai finito gli studi? ‘ vai all’università? .. hai il ragazzo? ‘ non mi fu affatto difficile rispondere, mi sentivo bene con lui, mi sembrava che non fosse mai partito. Quando arrivammo a casa sua mi trovai dentro un piccolo appartamento messo bene, ma rigorosamente adatto ad uno scapolo ‘ un bagno ampio, con una doccia grande, capace di contenere due persone, un solo letto matrimoniale, una piccola cameretta adibita a studio piena di libri, e pc, angolo cottura, e una cucina grande con un salotto ben arredato, tutto qui, e dato che vi era un solo letto era ovvio il dover dormire insieme. Andai in bagno, per mettermi il pigiama, e solo allora mi resi conto che la piccola camicia da notte era decisamente troppo corta, ottima per dormire con mia madre , cosa che faceva spesso, ma assolutamente sconveniente con un uomo, quando sono uscita lui era dentro il letto, faceva caldo, eravamo al quarto piano, e quindi lui teneva le finestre aperte, fuori dalla strada le luci giungevano soffuse. Un semplice lenzuolo di lino per coprirsi, io ero emozionata, era la prima volta che dormivo con un uomo, lui mi disse buona notte, cerca di dormire, domani sarà un giorno lungo. Mi girai dal lato opposto, e poco dopo lui già dormiva stanco delle tante ore di guida, mentre io non ci riuscivo , troppi pensieri ‘. domani, la visita ‘ andrà a posto il naso?, mi domandavo, poi forse il letto diverso dal mio,poi … poi forse l’emozione di trovarmi a letto con un uomo, mi girai timidamente, lo guardai , dormiva quasi disteso la gamba destra semi piegata, mentre la sinistra era distesa e mi resi conto che sotto al lenzuolo si intravedeva un bozzo ‘ incuriosita mi avvicinai . Spostai il lenzuolo verso il basso e scoprii il suo corpo ‘ il petto era nudo, indossava solo un piccolo paio di pantaloncini attillatissimi che risaltavano il suo cazzo ‘. lui si mosse, distese la gamba, ora la sagoma del membro era evidente, doveva essere ben messo ‘ restai a guardalo ancora un po’ poi mi girai dal mio lato e misi il braccio in mezzo alla mie cosce. Da tempo avevo imparato che se mi toccavo così potevo provare piacere, una volta mi ero anche masturbata, mi era piaciuto da morire ‘. le mie dita si insinuarono dentro i leggerissimi slip che indossavo, e un piacere languido mi portò diritta ad un piacevolissimo orgasmo ‘. mmmuuummmm ‘.. silenziosamente venni ‘. poi il sonno m’avvolse. Quando mi svegliai lui era già vestito, … ascolta, dentro il frigo c’è tutto l’occorrente per fare colazione, io ti vengo a prendere alle quindici, fatti trovare pronta, ora devo scappare, il lavoro mi chiama ‘ mi guardai intorno, poi data che era presto mi rimisi a dormire. Il telefono mi fece sobbalzare dal letto .. pronto .. era mia madre .. come stai? ‘. bene, a che ora è la visita, guardai l’orologio, alle quindici mi viene a prendere .. bene poi fammi sapere .. aveva una strana voce, le volevo fare qualche domanda, ma lei disse ci sentiamo dopo. Puntuale lui arrivò mi condusse in macchina alla clinica, e mi presentò Giorgio, un signore di circa una cinquantina d’ anni, forse meno, alto, capelli cortissimi, dai modi estremamente gentili , dunque vediamo un po’ ‘. mi tolse la benda, esaminò il tutto, e disse ‘ si non ci sono problemi, ma sarà molto costoso, mi girai verso Carlo, lui gli fece cenno di si, bene disse l’altro allora portala in clinica, falle fare tutto quello che serve per operarla domani, io vi raggiungo dopo. Mi condusse in un altro posto, una palazzina nuovissima, molto ben messa, una caposala la prese in consegna, mentre lui andava telefonare a mia madre. Le fece un sacco di cose, prelievi, analisi, cartella clinica, tante domande, lastre , tante cose che alla fine quando li vide tornare quasi non ci sperava più. Tutto a posto? Bene allora andiamo a cena ‘ e no!!! Io così non ci vengo al ristorante ‘. I due uomini si guardano, va bene andiamo a casa mia dice Giorgio. Poco dopo siamo a casa sua, abita all’ultimo piano di un grande palazzo del centro, con un terrazzo ampio, tre camere matrimoniali e due bagni di cui il più grande ha al centro della stanza una grande vasca idromassaggio jacuzzi, un grande salone, e una cucina. Fa molto caldo, Giorgio dice ‘ vieni e mi porta dentro il bagno, questo è un accappatoio, fai pure una doccia, noi la facciamo dentro l’altro, poi si mangia ‘.. quella doccia mi rimise in vita, quando esco trovo la tavola pronta in terrazzo. I due a torso nudo, con solo un asciugamano legato alla vita, mentre io con l’accappatoio sono quasi nuda da quanto è corto, ma la cosa mi eccita, mi sento osservata, e questo mi da una carica erotica tutta nuova ‘ si siedono, cominciamo a mangiare pennette al ragù, l’atmosfera è cordiale, divertente, io civetto un po’ con i due maschi, mi sento al centro di tutta la loro attenzione, poi ‘. galeotta fu una pennetta che staccandosi dalla forchetta andò a cadere dritta dentro la scollatura sporcando tutto l’accappatoio di sugo ‘ un breve silenzio e poi una risata , cercai di pulirmi , Carlo le si avvicinò .. dai fammi vedere,io lo guardai ‘ e dai siamo medici, credi che non siamo abituati ad un corpo femminile ‘. aprì la cinta e prese a pulirmi le tette con un tovagliolo, quella carezza mi scatenò un piacere intenso, nuovo ‘ si avvicinò anche Giorgio, fammi un po’ vedere, sai a noi chirurghi plastici non capita spesso di vedere un corpo così ben messo, è la copia di sua madre , disse Carlo, in effetti si somigliano molto . Intanto Giorgio mi passò dietro ‘. posso ‘. disse abbassando l’accappatoio, in un attimo ero nuda ‘.. mmmmuu spalle ben proporzionate, fianchi giusti, natiche ben tornite .. e così mentre parlava passava la mano lungo il mio corpo ‘ a me quel contatto dava brividi di intenso piacere ‘ girati ‘ viso che tornerà bellissimo ‘ portò la mia enorme massa di capelli davanti quasi a coprire il seno, poi la mano lo accarezzò .. una terza piena disse .. ventre piatto, sai alla tua età ci sono tante ragazze già grasse ‘ poi si abbassò davanti e si mise a guardare la figa ‘ mmuuu ‘ però qui non va molto vene .. disse .. sai una passerina così dovrebbe avere il pelo a posto ‘ in effetti non mi ero ancora recata dall’estetista ‘ sai mi piacerebbe ‘ mi girai verso Carlo, che le fece cenno di si col capo ‘ vieni disse .. e presa per un braccio mi condusse dentro il bagno grande ‘ . siediti ‘ allora vidi una strana poltroncina con due braccioli più alti, quando fu seduta lui mi mise le cosce sopra i braccioli .. ero aperta, la fica in bella mostra .. e la cosa mi stava eccitando da morire ‘.. da un cassetto tirò fuori un cofanetto, dentro c’era un rasoio di quelli di una volta, con la lama che si apre dal manico ‘. lui prese ad affilarlo passandolo su di una striscia di cuoio ‘ lui è un vero maestro ‘ disse Carlo, non so se è più bravo con il rasoio o con il bisturi .. vedrai poi si avvicinò alla grande vasca e aprì l’acqua ‘ intanto lui era accovacciato ai suoi piedi, io ero eccitatissima , il contatto della sua mano mi fece tremare ‘ mmuuuuuu ‘ genmetti ‘. bene ora stai ferma ‘ e lui dopo aver bagnato la passera si mise a radermi con gesti perfetti ‘ precisi, sicuri .. io gemevo di piacere .. nella stanza vi era solo il rumore dell’acqua ‘ Carlo mi si era avvicinato e stava dietro di me, tanto che mi bastò mandare la testa indietro e sentire il suo cazzo proprio dietro di me ‘ chiusi gli occhi, era una sensazione bellissima ‘ siiiii ‘ dissi quando Giorgio aveva finito e passò una mano sulla figa … guarda disse .. poi mise uno specchio in mezzo alle cosce, e io ammirai un vero capolavoro, era perfetta, nuda, ma la cosa che mi colpì di più fu un ciuffino di peli lasciato sopra il monte di Venere a forma di una piccola farfallina ‘ ma è bellissima ‘ intanto Carlo mi fece alzare .. vieni disse portandomi verso la vasca e denudatosi vi entrò invitandomi a fare la stessa cosa .. sai dopo una rasata non c’è niente di meglio che un bagno così ‘. mi fece entrare, le sue mani si misero ad accarezzarmi il corpo, e mentre entrava anche Giorgio si denudò e io vidi il suo cazzo ‘ era grosso, lungo con la cappella piccola ‘ sentivo le mani lungo i fianchi che raggiunsero il solco del culo poi le labbra della fica ‘ mmmuuuu ‘.. ssisiiii ‘.. mmuuuu ‘. Il piacere prese a scorrere per tutto il corpo ‘. daiiii ‘.. siiiii ‘. Giorgio intanto era seduto sul bordo della vasca. Il suo cazzo ben teso era a pochi centimetri dal mio viso ‘.. le mani intanto mi procurarono il primo orgasmo . ‘.. vengooooooo . ‘. tremai tutta ” sssiiii ‘. poi mi girai e non seppi resistere alla tentazione, mi posizionai un po’ più avanti e presi il cazzo in bocca ‘. si, bene cosììììì ‘. mmmuuuu ‘ come lo succhi bene ‘.. dai ‘ si complimentò Giorgio ‘ io dal canto mio stavo in paradiso ” ssisiiii ‘ daiiiiii . ‘. vengoooooo ‘. un secondo orgasmo mi scosse tutta ‘.. dai ti voglio ‘.. poi mi misi a succhiare con reale furore il cazzo che avevo in bocca, lo sconvolsi cosi tanto che non resistette a lungo ‘ siiiii ‘ brava ‘ daiiiiii ‘ sborrooooo ‘.. e mi inondò la bocca di dolcissimo nettare ‘.. ma tu sei vergine? mi chiese Carlo ‘. e allora che aspetti ‘ dai lo voglio!!! ‘ insistetti io ‘ lui guardò verso l’amico, si scambiarono un segno d’intesa ‘. no, non ora, e detto questo lasciò il posto all’amico che immergendosi si mise a toccarmi il corpo ‘. lui si mise davanti a me ‘. vedrai avrai tutto a suo tempo ‘ e detto questo mi offrì il cazzo da succhiare ‘. Io ero al settimo cielo ‘.. sotto di me in corrispondenza della figa sentivo le bollicine che mi massaggiavano la passirina liscia che riceveva uno strano piacere dal contatto con le bolle .. poi la mano di Giorgio che mi accarezzava figa e culo mi portarono ad un livello di piacere molto alto ” ssiisiiiiiii ”. il suo cazzo ad un passo da me era troppo invitante ‘. mmmmuummmm ‘ presi a gemere ” bellissimo .. era più grosso e lungo dell’altro, e mi piaceva di più, ma con lui fu dura. Era un vero ‘osso duro’, non mi riusciva di farlo sborrare, lo afferrai con tutte e due le mani, segandolo e continuando succhiarlo con vigore ‘.. prendi il suo cazzo in mano ‘. mi disse ‘ e io allungai la mano fino a trovare il cazzo di Giorgio ancora bello turgido ‘..intanto lui aveva preso a titillarmi il clito ” mmmmumumm ‘. sssssiiii ‘. poi detti fuori di testa ‘ lui mi inserì dentro l’ano metà dito, con l’altra mano mi strizzava il bottoncino ero in estasi ‘.. Carlo prese a tirarmi delicatamente i capezzoli ‘.. VENGOOOOOOOOO!!!!!!!! ”. Ssiiiiiiiiiii ”. vengooooo ‘.. mi accanii con la bocca sul suo cazzo e allora lui mi prese la testa fra le mani , mi teneva ferma e prese a scoparmi in bocca, lo sentii gonfiare ‘. siiisiii ‘. mi ‘fai morire ‘. mise solo la cappella dentro la mia bocca e un fiume di dolcissima sborra inondò il palato, e tutta la cavità orale ‘.. mmmmuuummm ‘..io cercavo di mandarne giù a più non posso,ma lui continuava a riempirmi ‘.. siiiiiii ” poi si immerse con noi dentro la vasca, entrambi i loro corpi aderirono contro il mio, sentivo il cazzo di Giorgio a contatto con il mio solco anale, mentre Carlo appoggiò il suo direttamente sul clitoride sfregando i membri insieme mi portarono ad un nuovo orgasmo ‘. vengooooo ”. nnnooooo ‘non smettete ‘ ma mi fecero appoggiare il capo al bordo della vasca, qui sei tu l’esperto ‘ disse Giorgio lasciando che Carlo si posizionasse in mezzo alle mie cosce, mentre qui lo sono io e prese a succhiarmi i seni ‘ Carlo prese a succhiarmi e leccare la figa in maniera divina ‘.. mi portarono insieme ad un piacere totale ‘ come una tastiera in mano a due esperti pianisti il mio corpo fu suonato a quattro mani e prese a tremare di piacere ‘.vengooooooooo ” ooooohhohoho ‘.siiiiiii ”. vengooooo ”. e sfinita mi abbandonai a loro. Mi lasciarono giusto il tempo di riprendermi un poco , poi insiemi mi condussero dentro una camera, e distesa sul letto Carlo mi disse ora dormi, domani sarà un giorno lungo per te, fecero per uscire,ma io li trattenni ‘ restate, vi prego non fatemi dormire sola ‘.. si guardarono e si distesero vicino a me. Carlo mi parlò del futuro imminente .. dopo l’operazione resterai qualche giorno in clinica, tanto non ci sono altri pazienti, sai qui per agosto si chiude, poi andremo con Giorgio in vacanza in Sardegna dove lui ha una villa , vicino Capo Orso. Una splendida casa dove abita sua sorella e sua nipote che in questi giorni è tornata giù, è per questo che qui lui ha indumenti femminili come l’accappatoio, lei studia qui , la conoscerai, ti piacerà, Giada è molto simpatica ha solo tre anni più di te. Tua madre ci raggiungerà lì, e passeremo insieme il ferragosto, tuo padre ci raggiungerà subito dopo. Mi tenevano una mano ciascuno, mi distesi e il sonno venne quasi subito. Sognai, come non mi capitava da tempo ‘ un sogno bellissimo ‘.. ero stretta fra le braccia di Carlo che mi possedeva da davanti, sentivo il suo grande membro aprirmi la figa con delicatezza ma decisione, mentre dietro Giorgio era già tutto dentro di me ‘ impazzivo di piacere, soprattutto anche perché davanti alla mia bocca c’era pronto per essere succhiato il cazzo di mio padre ‘.. a pensarci bene non avevo mai visto il cazzo di Marco , mio padre ‘. Ora mi stavano facendo venire ‘.. mmummumm ‘. persi a gemere, e svegliandomi mi resi conto che chi mi faceva venire erano questi due porcelloni che avevano sostituito la mano con il loro cazzo, e mentre io li segavo loro mi titillavano la passere di gusto ‘. siiii ‘. mmmumummm ‘. poi si rovesciarono sul letto e mentre io mi ritrovai con il cazzo di Carlo perfettamente pronto per essere succhiato Giorgio prese a leccarmi il solco delle natiche affondando la sua lingua dentro il mio fiorellino anale ‘. l’altro non trovò di meglio che portarmi rapidamente ad un dolcissimo orgasmo ‘.. vengooooo ‘.ssiii ‘ e gli riempii il viso e la bocca di nettare direttamente dalla mia passera, mentre cercavo di farlo sborrare, ma lui staccandosi da me mi rigirò e dandosi il cambio mi trovai a succhiare l’altro cazzo mentre lui mi mise dentro il culetto un dito facendolo scorrere dentro e fuori ‘. Il doppio impegno dei due maschi ebbe la naturale conseguenza di farmi provare un bellissimo orgasmo ‘.. venggoooooo ‘.. urlai tutto il mio piacere, poi loro si misero dritti sopra il mio corpo, ed unendo la punta dei loro cazzi mi trovai davanti al viso più di quaranta centimetri di cazzo da succhiare, ero in visibilio, mai averi pensato ad una cosa del genere, passavo la lingua da destra a sinistra, e poi ne mettevo in bocca uno, vi voglio bere, dissi, mentre le loro mani mi torturavano i capezzoli e la figa, ero un lago di piacere ”. Mmmmumummm ‘. siiii ‘. daiiii ‘. veniteeeee ‘ vi voglioooooo’. si dettero un cenno d’intesa, no, devi restare digiuna per l’anestesia, quindi presero a segarsi velocemente e mi ricoprirono tette, e pancia di schizzi di bianchissima sborra ‘.. siiii ‘ tiennniiiiii ‘. urlarono godendo , mi sembrava che il sogno si fosse realizzato quasi, dai, fatti una doccia che dobbiamo andare . Due ore dopo ero in clinica, in una stanzetta tutta per me, stavano per farmi l’anestesia quando Carlo fece il numero di mamma, io la sentii un poco preoccupata, ma lei mi disse dai che poi è tutto finito e ci prendiamo una bella vacanza, gli passai di nuovo Carlo, ‘. si, si , stai tranquilla, lo dici a me ‘.. lo sai no che ‘.. te lo giuro. Non compresi molto di quella conversazione, anche perché mi iniettarono l’anestetico e contando fino a 10 arrivai a tre. Al risveglio mi trovai il viso impacchettato. Il naso dolorante, mi sembravo una mummia, erano entrambi davanti a me ‘. come va principessa ‘.. la loro presenza mi fece comunque stare bene ‘. dai che presto passa, poi vedrai , ti troverai ancora più bella ‘.. disse Carlo, baciandomi sopra le bende, come ti senti? Bene, me dovrei andare a fare pipì ‘ loro si guardarono, poi mentre Carlo mi sorreggeva Giorgio portò il trespolo dove era appesa la flebo con me e tutti entrammo dentro il bagno, mi calarono le mutandine e si misero ad osservami mentre urinavo, erano eccitati, mi sarei succhiato i loro cazzi dal piacere che mi dava vederli eccitare per questo ‘. poi Giorgio mi chiese se ‘. posso leccarti la figa, mi fa impazzire il profumo della tua pipì ‘. Io ero basita, erano due porci fino al midollo spinale, si inginocchiò e prese a lapparmi la passera in un modo così fatto bene che non solo mi lavò perfettamente, ma mi procurò quasi un dolcissimo orgasmo ‘ mmmmuuummm ‘. gemetti, poi mi riportarono a letto. Chiamai mia madre, parlai un poco con lei, poi anche Carlo ci parlò, ‘ stai tranquilla, è tutto ok, si,si, te l’ho promesso, poi ci vediamo ‘. Era sempre più misteriosa la cosa,io ora devo andare, disse Carlo, ho una paziente che forse partorisce in anticipo, e non posso lasciarla sola, ma lui sarà sempre qui con te. Lo rividi solo il giorno dopo, stanco, ma contento, era riuscito a far nascere naturalmente un bellissimo bambino , e la madre stava bene , io lo guardai, Giorgio era intento a consultare li la mia cartella, un giorno tu mi farai partorire anche a me, gli dissi, lui guardò l’amico, mi sorrise ‘ sono certo che sarai una dolcissima madre, e una bellissima paziente ‘.. ma qualche cosa mi sfuggì, c’era stato nei loro sguardi qualche cosa che al momento non mi quadrava . Nei tre giorni successivi le cose andarono migliorando, Giorgio era sempre molto presente, tranne quando aveva finito di operare alcune persone, roba semplicissima di poco conto, Carlo invece sembrava molto indaffarato. Cercai di sapere di più sul suo conto, ma non ottenni molto dall’amico, se non la conferma di una grande complicità fra loro. Invece mi resi conto che c’era qualche cosa di speciale fra lui e sua nipote Giada, ne parlava come se l’adorasse, io gli somigliavo molto, mi chiese di mia madre, io gli raccontai che avendomi partorito a diciannove anni, e di conseguenza ora che io ne ho fatti diciotto lei si porta splendidamente i suoi trentasette. Io e lei siamo alte uguali, un metro e ottanta, io porto una terza di seno, lei una quarta, occhi azzurri entrambe, lei ha i capelli biondi più corti di me, mentre la mia è una vera e propria criniera, lunghi fino al seno i miei capelli sono la prima cosa che si nota di me ‘ sono ‘ tanti ‘. Quando andiamo in giro insieme ci scambiano spesso per sorelle e lei devo dire che per me lo è stata per davvero. Con lei mi sono confidata sempre, è stata la mia amica,confidente, consigliera,mamma, e pure padre visto che lui a causa del lavoro era spesso via. Di riflesso però fra di loro c’era una unione fortissima, il loro amore è totale, complice, una coppia estremamente felice. Il giorno dopo mi potò a casa, appena dentro mi disse ‘. spogliati nuda, e dopo mi mise di nuovo sopra la sedia per rasarmi il pelo della figa che appena seduta, aperta, esposta al suo sguardo prese a colarmi di brutto ‘. mmumumm ‘. le sue mani mi facevano gemere , mi rasò perfettamente, poi incollò le sue labbra al mio clito e mi persi in un orgasmo liberatorio ‘.. siiiiiiiiiiii ” daiiiiiiiiiii ‘.. cosìììììììì ‘. daiiiiiiii ”. vengooooooo ”” gli riempii la bocca di puro nettare di figa, lui non se ne perse una goccia ” poi mi offri il suo cazzo durissimo da succhiare, daiiii ‘ che sono giorni che non sborra ‘.. daiiiii ‘. Io lo infiali tutto in bocca, e presi succhiarlo come un assetato beve da una bottiglia, non resistette a lungo ” ooohhhhh ‘. ssiiiii ‘sborrooooo ‘. un fiume si riversò dentro la mia bocca, mi colava dal’angoli tanto ne uscì da quel cazzo ‘. Poi mi immersi dentro la vasca idromassaggio e mi rilassai. Carlo ci raggiunse la sera, cenammo insieme, era stanco, lo si vedeva, tu domani parti con lui, disse, io vi raggiungo fra due giorni, devo finire di dimettere la mia ultima paziente, poi passa dalle tue parti a prendere tua madre e ci vediamo alla sua villa, volevo fare sesso con lui ma se ne andò presto, ci rimasi male, Giorgio se ne accorse, mi coccolò, dai non te la prendere, il suo lavoro è così, a volte ti stanca molto, poi ‘ vedrai .. in vacanza sarà tutto diverso, vedrai ‘ andiamo a letto, che domani ci alziamo presto, il viaggio sarà lungo.Abbracciata a lui mi addormentai, sognai, di Carlo che non mi voleva scopare, mentre Giorgio mi diceva non puoi scoparlo, è tuo padre che deve farlo, io mi agitavo, ti voglio, ma lui mi diceva no, io no, è Marco che deve sverginarti ” mi svegliai di soprassalto, Giorgio era sveglio pure lui, mi guardò, cosa c’è che non va? ‘. Io ero zuppa di sudore, non lo so, risposi, poi mi rimisi abbracciata a lui e il sonno mi avvolse di nuovo, tornai a sognare, più volevo il cazzo di Carlo e più lui mi faceva scopare da Giorgio e Marco. Segue ”

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