Skip to main content
Racconti erotici sull'IncestoTrio

Ho scoperto che il mio amico si scopa sua madre.

By 19 Settembre 2012Dicembre 16th, 2019No Comments

QUESTO E’ IL PRIMO DI 7 RACCONTI…
CONTATTATEMI A robertoanonimo@yopmail.com PER OGNI COMMENTO.

Io e Carlo siamo amici da quasi 10 anni, ci conosciamo bene e abbiamo frequentato liceo e università insieme. Attualmente io ho 24 anni e lui 22, siamo entrambi studenti universitari.

Il centro del racconto è sua madre, Teresa, 46 anni mantenuti benissimo, un fisico da donna matura ma non invecchiata, sul metro e 80 quasi, in carne (e che carne…) con una misura di tette che credo sia una quarta… e sul suo corpo si adagiano perfette, gli occhi verdi e i capelli ricci castani. Le piace fare sport e tenersi al passo coi tempi. Inoltre è separata, non ho mai saputo bene il perchè ma pare che litigasse spesso col marito perchè molto geloso.

Avevo sempre ammirato con eccitazione tutto il suo corpo, spesso andavo a casa di Carlo e lei girava in vestaglia o con magliette ultra attillate, spesso usciva a fare footing e la ammiravo coi pantaloncini corti che le esaltavano un culo tonico. Non era da tutte le 46enni mantenersi così. Spesso avevo fatto qualche battuta con Carlo riguardo sua madre, pensando anche a chi se la sarebbe scopata al posto di suo padre, visto che era una donna su cui chiunque posava gli occhi e avendola vista anche vestita per il sabato sera spesso gli avevo dedicato più di qualche sega.

Una sera di luglio, io e Carlo dovevamo andare al cinema all’aperto e riunirci con altri amici in piazza poi. Insomma le solite serate da ventenni tra birre panini e chiacchiere…

Andai a casa sua, mi aprì il cancello da dentro visto che era una villetta e facendo il breve percorso del giardino entrai in casa sua, mi diressi verso la sua camera convinto di trovarlo lì e sentendo la musica ad alto volume esclamai “Ma dai ancora non sei pro..” – aprendo la porta vidi sua madre di spalle, che aveva indosso solo un fuson grigio e completamente spogliata sopra. Si voltò verso di me e gridò “Nooo Roberto esci!!” – subito sbattèi la porta e chiesi scusa “Pensavo ci fosse Carlo! Scusi Teresa!” ero imbarazzato ma cazzo, avevo praticamente sorpreso la madre del mio migliore amico seminuda, ma cosa ci faceva nella sua camera?

L’imbarazzo prevalse sull’eccitazione comunque e a testa bassa mi recai in salotto aspettando Carlo che era in bagno, doveva ancora farsi la doccia.

Quando Teresa uscì in salotto e venne a salutarmi mi disse “Guarda che si bussa prima di entrare!” – Le chiesi scusa sottolineando come pensassi ci fosse Carlo in camera… e lei mi fece “Gli stavo sistemando il letto, è un fannullone quel figlio mio” – Già. Dopo qualche minuto chiacchierando, dal corridoio apparve Carlo pronto per uscire, la madre si alzò ed esclamò “Oh guarda come siamo belli stasera… ho fatto un capolavoro vero?” – Sorrisi e osservai che Carlo era molto compiaciuto dei complimenti della madre e aveva un espressione con quei ghigni di soddisfazione ed eccitazione che di solito noti in dei porno… vabè, pensai, se la sta tirando.

Le solite raccomandazioni prima di uscire e sotto la porta, la signora Teresa mi saluta col bacio sulle guance, le lanciai un occhiata nelle tette ovviamente e nel frattempo Carlo mi tira il braccio “Andiamo dai” – s’era accorto insomma che ero rimasto incantato… poi ecco, ci fu una frase che mi lasciò perplesso da parte di sua mamma “Carlo mi raccomando ti aspetto sveglia…” ora vabè molte madri lo fanno perchè preoccupate, ma in lei c’era un tono quasi ambiguo, ripeto, trovavo le sue parole un qualcosa di eccitante. Carlo si voltò sorridendo ma poi vedendo me che lo fissavo si fece subito serio dicendo “Ok mamma vedo di non fare tardi, tanto se crolli ti sveglio io!” – lei sorrise, ci salutò ancora e chiuse la porta. Anche nella risposta di Carlo ci trovavo qualcosa di strano, ma comunque non ci pensai per molto.

Anche se poi nel tragitto verso il cinema che facemmo con la mia auto, ripensai un pò alle cose successe rapidamente, la mamma seminuda nella camera del figlio, gli ammiccamenti e i complimenti tra i due, le frasi prima di uscire… se non fosse stato Carlo, il mio migliore amico – e sua madre, Teresa, avrei pensato che si trattasse di due persone che si promettevano una scopata. Però vabè, la mia perenne eccitazione anche nell’aver sorpreso (seppur di spalle) Teresa nuda forse mi stava creando dei pensieri spinti senza fondamento.

Quella sera dopo il cinema scendemmo come detto in piazza insieme agli altri e commentando un po il film, si sa, questi discorsi tra amici durano delle ore e da un argomento si finisce ad altro… finimmo a parlare di sesso. Ognuno parlava delle sue avventure o non avventure, si sfotteva chi ne faceva poco ecc. e Carlo mi diede da pensare ancora in modo equivoco quando qualcuno disse “Carlo te all’uni quante te ne sei fatte?” – e lui glissando totalmente la domanda sorrise bastardo, poi però abbassò la testa e dando un calcio a un bel nulla, così per imbarazzo credo, disse “Non devo mica andare fino all’università per scopare…” – Tutti a ridere e prenderlo in giro “Eccoloooo daiii Rocco Siffredi lo chiamano! Vanno tutte da lui” – Anche io appoggiai la risata e lo sfottò di gruppo ma mi segnai quella frase come un altro segnale.

Quando la notte rientrai a casa, navigando su Facebook mi venne la curiosità di guardare il profilo della madre di Carlo. Ce l’avevo tra gli amici ma non avevo mai fatto caso al suo profilo perchè non si connetteva spesso, ma aprendo le sue foto notai con piacere che aveva due bellissimi album di foto, uno del profilo e un altro al mare.

Quello del profilo conteneva foto varie ma quello del mare era una sua vacanza col figlio in Puglia l’estate precedente. E notavo che gli scatti, in larga maggioranza, erano molto sexy con pose da ragazzina – ma erano 10 volte più provocanti delle normali foto delle bimbe o delle nostre coetanee, una donna di 46 anni abbronzatissima coi capelli sciolti e un bikini che le risaltava le tette e in particolare quando c’erano foto in spiaggia notavo i suoi capezzoli belli duri.

Oh, chiamatemi malizioso, forse veggente, ma vedendo una foto in cui erano in camera e si vedeva un letto matrimoniale pensai “Cazzo, Carlo dorme insieme a sua madre?!” e con un po di stupore vidi anche grazie a una foto con uno specchio alle spalle di Teresa, che le foto gliele faceva proprio il figlio. E allora pensai… “Roberto, ti stai facendo un film” – ma poi mi chiesi, se quella signora stupenda, separata, con suo figlio che viveva con lei da solo e il padre lontano, non avesse una relazione sessuale proprio con l’unico uomo che gli capitava in casa e soprattutto se Carlo me l’avrebbe mai confessata una cosa del genere. In preda all’eccitazione, mi feci una sega davanti agli scatti più sexy di Teresa.

E poi pensai a un piano… un piano da attuare qualche notte per vedere se avevo ragione o no. Sarei andato a casa di Carlo e, prima di uscire, avrei lasciato aperta una finestra di casa sua in modo tale da entrare nella notte senza farmi vedere, per spiarli. Era un piano talmente rischioso e anche imbarazzante che solo la mia grande curiosità ed eccitazione poteva aiutarmi ad attuare.

Andai a letto pensando che non vedevo l’ora di uscire la sera dopo..
CONTINUA…

PER COMMENTI / robertoanonimo@yopmail.com QUESTO E’ IL SECONDO DI 7 RACCONTI.
PER COMMENTI / robertoanonimo@yopmail.com – ASPETTO LE VOSTRE OPINIONI.

… la mattina ero tutto eccitato e un po preoccupato per i miei sospetti. Volevo osare e scoprire cosa c’era di vero in quelli che non erano più dei dubbi ma delle convinzioni, secondo me Carlo si fotteva sua madre Teresa e non lo diceva a nessuno, perchè poi giustamente, sai che scandalo.

Il pomeriggio sembrò non trascorrere mai, mi preparai quasi due ore prima per giungere a casa di Carlo in buon orario per trascorrere tempo a osservare in giro come entrarci di notte. La mia idea era semplicemente di aprire una finestra prima di uscire ed entrare da essa una volta che la serata giungesse a termine.

Ironia della sorte il mio piano sembrava dovesse aspettare. Verso le 17 mentre ero al computer mi chiamò proprio Carlo, dicendomi che la madre aveva invitato alcuni parenti a cena e quindi lui non poteva uscire… gli chiesi “Carlo ma non è che nascondi qualcosa? O vuoi fare il nonnino con Affari tuoi in TV?” – perchè in effetti Carlo in tutti gli anni che lo conoscevo non aveva mai amato trascorrere tempo con i parenti, avevano brutti rapporti lui e sua madre Teresa con la famiglia del padre e quella della madre viveva al sud tra l’altro.

Il mio desiderio di verità e forse desiderio di scoprire qualcosa che era inconfessabile, trovare il ‘proibito’ insomma, mi spingeva a farmi domande su domande e decisi con una scusa di presentarmi a casa sua.

Ci andai verso le 19 in modo da non disturbare soprattutto nel caso fosse stata organizzata davvero una cena coi parenti, avrei avuto modo di vederne i preparativi poi. Invece quando arrivo a casa di Carlo, trovo sua madre vestita da jogging con il lettore mp3 nelle orecchie, di ritorno da una corsetta. Le sue tette premevano contro quella maglia opprimente e quel pò di bagnato per il sudore la rendeva stupenda da ammirare e mangiarsela con gli occhi. Sciolse i capelli aprendomi la porta e disse che Carlo era in camera sua. Un occhiata rapida alla cucina non mi lasciava intendere che ci fossero state cene particolari quella sera.

Glielo feci notare mentre lui giocava all’Xbox in camera e mi rispose che avrebbero portato tutto i parenti, un po stizzito dalla mia curiosità. Nel frattempo con la porta semichiusa notammo entrambi con la coda dell’occhio che sua madre si diresse verso il bagno, probabilmente per fare la doccia.

Gli dissi provocatoriamente “Quanto vorrei avere una telecamera in quel bagno” e lui mi richiamò serio dicendomi “Oh stronzo non ti permettere” … allora decisi di rischiare
“Ma perchè secondo te quel gran pezzo di figa che è non la guarda nessuno?” – gli dissi diretto fissandolo negli occhi
“Ma te non fare il morto di figa con mia madre” – rispose lui
“Dopo tuo padre non l’hai vista più con nessuno?” – azzardai
“No nessuno, gliel’ho detto non accetterei altri” – mi disse seccato.

Capii l’argomento un po delicato e smisi di chiedergli anche se mi aveva procurato ancora più sospetti e per me quelli erano tutte prove che la mia teoria era giusta. Dissi a Carlo che mi prendevo un bicchiere d’acqua e così andai in cucina, lui si assicurò che ci andassi realmente perchè il bagno era verso destra e la cucina totalmente dall’altro lato, pensava insomma volessi spiare sua madre… poi però in cucina quando fui solo, mi guardai brevemente intorno e andai verso la finestra che era chiusa, quella appena accanto al televisore. Feci scattare la maniglia ma la chiusi come fosse quasi bloccata, era luglio e in teoria non avrebbero dovuto chiuderle le finestre… ma comunque era meglio prendere precauzioni.

Presi qualche gioco della Xbox in prestito e feci per andarmene. Posai tutto in auto e andai a casa per cenare. Appena furono le 23 circa uscii di casa e ripresi l’auto. Parcheggiai nel viale appena vicino alla villetta di Carlo e poi camminai verso il cancello. Mi accertai che non mi vedesse nessuno e scavalcai la recinzione in modo furtivo, stavo rischiando come un pollo e avrebbero potuto scambiarmi per un ladro se fossi stato visto.

Mi stesi a terra nel giardino e strisciai verso le finestre di casa per non essere visto. La luce in cucina era accesa ma era quella vicino ai fornelli, che viene lasciata accesa di notte abitualmente per orientarti. Feci un piccolo giro sul davanti della casa e vidi che la finestra che avevo preparato era totalmente aperta, fu un bel colpo di fortuna. Alzai la testa non sentendo ne voci ne volume del televisore e vidi che non c’era nessuno. Una rapida occhiata dentro e saltai appoggiando delicatamente i piedi sul tappeto del soggiorno…ero dentro.

Ecco, ero ansia, eccitazione, tensione e paura riunite in un unica persona, stavo scoppiando. Ma non esitai e mi diressi verso il corridoio. Avevo notato che a tavola c’erano due soli piatti e una bottiglia di vino, niente parenti, avevo indovinato ancora una volta. Una volta affacciatomi nel corridoio, mi diressi verso la porta della stanza di Carlo ma non sentivo alcun rumore, la porta era aperta e lui russava quindi l’avrei sentito.

Più avanti invece dove c’era la camera che fu di suo padre e sua madre, sentivo distintamente una voce femminile. Mi fermai e feci un respiro profondo, ero convinto delle mie percezioni e quella era la voce di Teresa sicuramente. La porta era aperta e non potevo avvicinarmi molto, di conseguenza non potevo vedere.

Ma il rumore dei colpi che sentivo era inequivocabile. Il suono delle palle del mio amico Carlo che sbattevano velocemente sul corpo della madre, la penetrazione a ritmo costante che stava avendo la figa di Teresa e i colpi di suo figlio e sottofondo a disturbo la televisione, che illuminava la scena e rifletteva le sagome dei due sulla parete del letto matrimoniale.
Teresa godeva, si sentiva, mentre il mio cazzo era già sul punto di esplodere e dovevo toccarmelo da sopra ai pantaloni, dovevo resistere, volevo vederli, avere una fotografia mentale di quel quadretto, mentre a mezzo metro da me c’erano madre e figlio che scopavano ignari che qualcuno li stesse spiando.
“Ah si si spingimelo dentro! Il mio uomo!” diceva Teresa, mentre io uscii dalla casa lentamente e sentivo comunque il figlio stantuffarla alla grande, quando fui in giardino feci il giro della casa per andare a vedere dalla finestra della camera da letto.
La tapparella era un po abbassata ma lasciava vedere ciò che era necessario. In primo piano avevo il culo del mio amico Carlo, che smuoveva dietro e poi affondava avanti colpendo la madre nella figa, là dove una ventina d’anni prima era uscito, è un po la cosa più curiosa dell’incesto – eppure lei, Teresa, 46 anni, era tutta nuda stesa sul suo letto dove aveva dormito tanti anni con suo marito, lo stesso letto che magari Carlo da piccolo aveva bagnato, che prendeva quel cazzo senza preoccupazioni, senza pudore, con la testa e probabilmente lo sguardo al soffitto, il buio non mi faceva vedere moltissimo, la televisione dava una flebile e incostante luce.
Non durai molto io, credo che 2 minuti scarsi seppi resistere e poi tirai fuori il cazzo e mi sparai una sega mentre li guardavo scopare. Quando io dopo pochi colpi schizzai a terra nel giardino di Carlo, nello stesso momento proprio, cinse la madre per i fianchi e tirò fuori il suo arnese fuori dal buco… pensavo stesse per venire ma poi Teresa si scostò e scivolò con il culo a terra, seduta sul parquet della stanza da letto e agendo da sotto, tra le gambe di Carlo, gli prendeva le palle in bocca, era una scena un po divertente oltre che erotica, la sua bocca era ‘abbuffata’ dai coglioni di suo figlio e tutto questo senza usare le mani per fargli la sega perchè, la signora, si tastava le tette da sola, toccandosi i capezzoli. Poi lei andò di lingua sempre sulle palle finchè lui fece una specie di inchino e glielo ficcò tutto in bocca. Scomparì la faccia di Teresa dalla mia vista, ma il movimento che faceva col suo corpo lasciava presagire che glielo stava lavorando di lingua.
La visuale era quella di Carlo che stavolta con un braccio teneva probabilmente la testa della madre e con l’altra si teneva il fianco un po stanco… bastarono pochi secondi perchè assistessi a un nuovo cambio di posizioni, la madre si inginocchiò e con le tette avvinghiò il cazzo di Carlo, lui leggermente abbassato divalicò le gambe e lei gli faceva una spagnola.
Avevo ormai superato ogni livello di immaginazione e prima che potesse accadere una qualunque cose li lasciai continuare e me ne andai. Arrivato alla mia auto prima di mettere in moto mi venne spontaneo un “wow” – era un po una liberazione per il mio spettacolino goduto in silenzio. I miei sospetti erano stati confermati e ogni dubbio era stato fugato… il mio migliore amico, Carlo, si scopava Teresa, sua madre, una delle donne più arrapanti del paese. Misi in moto e andai a casa, era bastata mezz’ora eppure per quella manciata di minuti a cui avevo assistito potevo parlarne per giorni e giorni… ora la scelta stava a me. Dire o non dire a Carlo della mia scoperta? E soprattutto, poteva sfociare in un qualcosa di piacevole anche per me la loro tresca? Ci dormii sopra ma ero pensieroso…

—-

PER COMMENTI / robertoanonimo@yopmail.com
NON PERDETE IL TERZO CAPITOLO DEI SETTE.

3
1

Leave a Reply