Skip to main content
Racconti erotici sull'Incesto

Il comportamento di Anna

By 21 Gennaio 2010Dicembre 16th, 2019No Comments

i miei racconti
https://raccontimilu.com/viewuser.php?uid=843

IL COMPORTAMENTO DI ANNA

Per anni il comportamento di Anna è stato reputato come privo di discernimento. Spesso risuonavano per la casa le urla della madre arrabbiatissima e lei, correva poco dopo in camera sua a cambiarsi o a vestirsi. Crescendo il suo modo di fare non è cambiato. è diventato più disinvolto ha discapito delle fugaci occhiatacce della madre che oramai dopo anni, ha gettato la spugna per poter correggere un comportamento che ha sempre destato in lei vergogna ed imbarazzo.
Notava lo sguardo avido e carico di desiderio del figlio e quando vi erano in giro per casa gli amici, il timore diventava panico. Sentiva come fra di loro dopo averla fissata a lungo, ne parlavano con reverenziale bramosia e non curanza che lei li potesse sentire.

L’unica sua colpa, era di girare per casa in lingery. Nulla di erotico, normalissime anonime mutandine di cotone e altrettanti anonimi reggiseni. A volte di colore fantasioso, altre in tinta unita e per la maggior parte delle volte di colore bianco. Ciò che invece attirava veramente l’attenzione, era il suo portamento. Camminava come fosse una modella e le lunghe gambe e la vita stretta, esaltavano il sedere sodo e le tette che sfidavano la legge di gravità tanto che gli amici dicevano per indicarla che ‘aveva le tette fatte di marmo.’

Pochi erano i ragazzi che si potevano vantare di aver toccato e visto quelle tette e ancor meno erano quelli che potevano dire di averla scopata.

Terminato il nuovo video gioco alla TV, i ragazzi la vedono passeggiare per casa e l’ammirano estasiati. Altre volte l’avevano vista e immancabilmente avevano parlato fra di loro di quanto fosse bella e desiderabile. Il loro compagno di giochi e il tanto invidiato fratello della bellissima Anna, non perdeva mai l’occasione di fare apprezzamenti volgari indirizzati alla sorella e soprattutto in presenza dei suoi amici. Con fare da vero bullo, accompagnava le parole con un gesto deprecabile, ma che non lasciava nulla all’immaginazione. Si aggiustava la patta dei pantaloni in modo vistoso e plateale, anche in presenza della madre e lei non poteva fare altro che riprendere la figlia.

Anna aveva sempre alzato le spalle e non le importava nulla di quello che le veniva detto, anche se in cuor suo le piaceva essere adulata ed osservata. Come spesso diceva, l’importante non è apparire, ma quello che si è realmente e lei in primis curava l’immagine.

In casa in quel momento, erano rimasti soli. La madre era andata a portare l’anziana suocera ad una visita dal dottore e dopo le raccomandazioni di rito, era uscita accompagnata dai saluti dei ragazzi. Poco dopo, vedendo passare Anna come sempre in mutande e reggiseno, avevano iniziato a parlottare fra di loro e lei li ha visti con la coda dell’occhio. Sapeva di cosa parlavano e il tema poteva essere solo uno ed ha sorriso fra se.

Non era esattamente come se lo immaginava lei. I ragazzi stavano confabulando fra loro per ordire un piano e vedere le fattezze della bellissima Anna.

Radunatisi in cucina, hanno aperto il frigorifero per bere un tè freddo, ma l’arrivo di lei nella piccola stanza, ha fatto ribollire il sangue hai tre ragazzi. Ben sapendo che erano soli, si sono sentiti liberi di fare degli apprezzamenti senza alcun remore e discrezione. Gli aggettivi hanno iniziato a viaggiare adulando la bellezza e le forme perfette del suo corpo. A volte marcatamente oscene e volgari, che hanno creato ilarità e lei ha riso con loro.

Anna si sentiva al centro dell’attenzione e le piaceva da sempre sentire i giudizi adulatori di terze persone. Pomposamente la paragonavano ad una top model e lei per tutto rispetto, camminava avanti e indietro lungo il corridoio incitata sempre più dai ragazzi ad ancheggiare vistosamente o a piegarsi assumendo per lei pose scomode, ma che ai ragazzi permetteva una chiara visione della sua conchiglia formatasi fra le pieghe delle mutandine.

Da sempre, chiusa nella sua camera, aveva tanto sognato di diventare una velina. Aveva provato più e più volte le varie coreografie potendole rivedere attraverso le registrazioni fatte e le aveva sapientemente copiate. Anche per le molteplici ore di ginnastica fatta, ora si trovava ad aver un corpo perfetto e sperava che sua madre non si opponesse ad acquistare il nuovo bikini che aveva visto nel negozio in centro città. Desiderava tanto quel costume cui le avrebbe donato una perfetta abbronzatura su molta della superficie del corpo.

Anna non capiva per quale motivo doveva aggiustarsi spesso le mutandine. Continuavano a dirle di tirarle più in alto come se volessero farle diventare dei tanga. Anche le spalline del reggipetto, volevano che li abbassasse sulle braccia o tirate in alto sulle spalle.

Continuavano a ripeterle:
‘Non chiediamo nulla di male e non facciamo nulla di male. Desideriamo vederti perfetta.’

La frase era stata ripetuta innumerevoli volte ed ella si era convinta al punto che non limitava più i movimenti e stava assecondando i loro voleri.

‘P… Posso… Posso farti una domanda personale Anna?’ Le aveva chiesto il ragazzo moro dopo l’ennesima piroetta e distogliendola dai suoi pensieri.

‘Ok. Dimmi pure.’

‘Che taglia porti di reggiseno?’

Perplessa, rossa sulle guance, ha alzato il petto in fuori e orgogliosa ha esclamato:
‘La terza.’

I ragazzi hanno iniziato ad adularne la forma che si intravedeva come il modello e il colore del completo intimo che indossava cui spiccavano fra tutti l’abbinamento e il colore dell’intimo con abbronzatura della pelle.

‘Guardate che ha ben altri completi che fanno vedere molta più carne che non i due pezzi che ha addosso in questo momento.’ Ha detto il fratello spudoratamente.

‘Davvero Anna? Hai tanti completi intimi?’ Ha chiesto il bel ragazzo biondo osservandola con gli occhi fissi sulle tette.

Si sentiva al centro dell’attenzione e le piaceva questo. Anche l’essere pizzicata nell’orgoglio e nella vanità, la faceva sentire interessata e desiderata.
‘Mi piace vestirmi bene.’ Risponde fiera, raddrizzando maggiormente la schiena e il petto gonfio troneggia dritto attirando gli sguardi avidi dei ragazzi.

‘E’ Mi vergogno un poco a chiederlo, ma potresti farci vedere’ Cioè’ Potresti toglierti il reggiseno e farci vedere…’

‘Sarebbe bello. Ci faresti questo favore?’ Le ha chiesto il bel ragazzo biondo con il sorriso che le scalda il cuore.

‘Si dai!?! Ti ho sognato tanto.’ Ha detto il fratello con la mano ad artiglio sul cazzo attraverso i pantaloni e guardandola con bramosia come i suoi compagni.

Osservando i loro sguardi e con le guance bollenti, ha risposto un laconico.
‘Ok.’

‘Non ci possono essere problemi ha permettergli di guardarmi per un attimo.’ Stava pensando. ‘Non facciamo nulla di male e sono sempre così carini e premurosi.’ Ripensando alle volte che l’accompagnano con i loro motorini in giro per la città ogni volta che lei lo chiedeva.
Sgancia il fermaglio e senza toglierlo, lascia cadere le spalline del reggiseno lungo le braccia.

I ragazzi in quel momento stavano pensando alle volte che in motorino, si eccitavano nel sentire contro la schiena la dura consistenza delle tette che ora apparivano nella loro nudità. Si avvicinano estasiati e le osservano le tette da vicino. Nulla sfugge ai loro sguardi rapaci. Le areole, i capezzoli turgidi, la forma sferica del seno.

Anna può sentire il loro alito contro la pelle setosa del seno e questo le fa venire i brividi.

‘Sei bellissima!’

‘Sono perfetti. Guardate che forme!’

I ragazzi si sono fatti sempre più vicini al punto che Anna può sentire i loro vestiti sfiorarle la pelle nuda o il loro alito caldo. Una mano le percorre un fianco e le vengono i brividi per tutto il corpo.
I capezzoli già turgidi, si induriscono maggiormente e crescono di forma e grossezza.

‘Ci lasci’ Ci permetti di prendere queste mutande e abbassarle?’ Nel mentre un pollice si inserisce all’interno dell’elastico e inizia a tirarle verso il basso.

Perplessa Anna osserva il bel ragazzo biondo negli occhi e pensa: ‘non sto facendo nulla di male’ ricordando le mille e più raccomandazioni della madre.
Nel frattempo le mutandine erano state tanto abbassate che oramai i primi peli del pube stavano comparendo.

Il suo come il loro sguardo si abbassa e resta per un attimo senza fiato.
‘Loro’ Ok” Risponde poco convinta e con un filo di voce.

Il fratello alle sue spalle le abbassa di colpo le mutandine fino a metà coscia. Lei ne rimane sorpresa per l’irruenza e può osservarlo come si sia inginocchiato per osservarla da vicino.

‘Sono qui che vogliono solo guardarmi.’ Pensa con le guance rosse e con un certo timore, mentre i due amici di lato, la guardano estasiati e con gli occhi fuori dalle orbite.

‘Facci vedere bene.’

‘Oh! Ragazzi!’ Esclama esitante e confusa, ma non impedendo di continuare a farsi guardare.

Il bel ragazzo biondo le passa di spalle e la obbliga a piegarsi in avanti fino a costringerla a mettere la mani sul tavolo davanti.

La mano si appoggia all’interno coscia facendola fremere e gemere. In un attimo il taglio della mano sonda avanti e indietro lungo le labbra vaginali.

Confusa, Anna, chiude gli occhi restando momentaneamente senza fiato a quel delicato contatto.

‘La tua figa è così calda e umida.’ Esclama il ragazzo biondo dietro di lei.

Pensando alle raccomandazioni fatte da sua madre, si dice fra se:
‘Le dita non contano”
Il cuore le batte impazzito e il respiro si fa sempre più corto. ‘Oppure’ Forse si?’
Percepisce le dita frugarle all’interno della vulva e come si insinuano in lei, le donano piacere fecendola ansimare. Anche le tette che le dondolano le danno scosse e brividi di piacere.

‘Oh, sì!- Esclama il ragazzo biondo.- Stai abbondando di succhi quaggiù sotto!’ Dopo aver ritirato le dita e mostrandole ai suoi amici come queste sono umide e bagnate della sua ciprigna.

Il fratello è sempre più contento per quello che vede e sbottonati i pantaloni ha liberato la grossa erezione e per cui gli era diventato incontenibile tenere i pantaloni allacciati ed ha iniziato a masturbarsi con il pugno stretto attorno al cazzo.

Una mano si posa sulla nuca distogliendola dai suoi pensieri. Apre gli occhi e vede un cazzo in erezione davanti a se.
‘Hei!’ Esclama allibita.
‘Quando si è spogliato?’ Si chiede esterrefatta.

‘Per favore, puoi succhiarmi il cazzo per un minuto?’

Lo guarda con bramosia. Non può fare a meno di osservare la cappella rosea, le lunghe vene attorno al duro muscolo; la goccia di liquido seminale che fuoriesce dalla piccola fessura del meato. Si morde un labbro per la voglia e con desiderio lo impugna.
‘Ok.’ Sussurra mettendosi in ginocchio.
‘Se è solo per una succhiata, non è poi tanto una cosa cattiva.’ Si dice fra se mentre apre la bocca e la lingua fuoriesce per dare una lunga e lenta leccata alla cappella.

Succhia e lecca dando prova di essere esperta e con una professionalità che non aveva mai fatto prima. Voleva dimostrare di essere brava e lasciarlo con la voglia addosso. Più il tempo passava in cui la lingua e le labbra scorrevano sul cazzo e, più stava provando un piacere profondo.
‘Mmnffff!’ Geme come il ragazzo le spinge il bacino in avanti facendo toccare la cappella in fondo alla gola.

‘Mmmhhh’ Come sei brava.’ Esclama lui sempre più eccitato.

‘Mi limiterò a succhiare solo per un minuto.’ Si dice fra se con gli occhi chiusi presa dal piacere di eccitarlo e di renderlo contento. Con soddisfazione riesce ad infilarsi tutto il cazzo in bocca e si sofferma per qualche attimo con tutta la lunghezza che è riuscita a contenere.

‘Sei una bravissima ragazza.’ Le dice e le mette la mano sulla nuca. Lei cerca di divincolarsi da quella presa, ma lui le spinge il bacino in avanti facendo sparire per intero il cazzo in bocca.

‘Mmmmmmfffffttttt!’ Mugola semi soffocando con la cappella che le si è infilata in gola.

‘Inghiottimi tutto il cazzo fino in fondo. Non smettere!’ Gli intima preso dall’eccitazione.

‘Bene, è’ comunque solo la mia bocca.’ Si dice fra se rassegnata.

Vede con la coda dell’occhio che anche suo fratello è nudo insieme all’altro bel ragazzo biondo. Le mani continuano ad accarezzarle la schiena, il sedere, la figa, le tette.
‘Non permetterò che facciano altro” Si dice estasiata dalle sensazioni che percepisce.

Tenendo la mano premuta alla nuca di Anna, si è seduto mettendosi comodo e godendo del meraviglioso pompino che gli stava facendo. Anche lei si accorge che l’amico biondo le si sta avvicinando da dietro e volta leggermente la testa per guardarlo intimorita.

‘Incredibile!- Esclama il ragazzo.- Questa si che è una bocca eccezionale!’

Anna non sa se gioirne o preoccuparsi. Vede con la coda dell’occhio l’amico avvicinarsi e senza perdere la presa all’uccello, lo guarda con apprensione. Sente come le accarezza il sedere e il taglio della figa. Le masturba il clitoride e penetrata con le dita, viene masturbata sempre più velocemente. Il piacere continua a montare facendole perdere il ritmo lungo il cazzo. Il respiro è sempre più corto e respirare solo con il naso le è sempre più difficile.

‘Posso infilarti il cazzo in figa?’ Chiede mentre si posiziona fra le sue gambe e con il cazzo stretto nel suo pugno inizia a far scorrere la cappella lungo le labbra umide della figa.

‘Hmmmffff?’ Mugola con la cappella stretta fra le labbra e le vibrazioni che involontariamente ha fatto, letteralmente fanno impazzire l’amico che abbandona la presa attorno alla sua testa.

Liberatasi.
‘Oooh’!’ Esclama lei nel sentire correre per tutto il corpo le forti sensazioni di piacere che le tolgono momentaneamente il respiro.
‘Forse’- Riesce a dire Anna ora che ha liberato la bocca e pensandoci ancora qualche attimo.- Solo un centimetro…’

Lo guarda, ma il tipo ha continuato ad osservarle solo la figa e il culo. Intento com’è, non si accorge che Anna ha le guance rosse per la lussuria e il piacere provato.

Il cazzo viene spinto un poco in avanti e la cappella scompare fra le piccole labbra cui l’accolgono nel caldo e umido antro di un abbraccio stretto.

‘Penso che se è solo la punta, in realtà non conta. Non stiamo facendo nulla di male. Vero?’ Si dice fra se osservandolo con apprensione e passandosi la lingua fra le labbra nel sentire come il piacere la stia inebriando.

‘ooooh!’ Geme il ragazzo nel sentirsi avvolgere la cappella dalle calde carni di Anna. Avanza un altro poco in lei e percepisce chiaramente le contrazioni uterine. La prende per i fianchi con entrambe le mani.
‘Voglio spingerlo tutto dentro!’

‘Ok.’ Risponde Anna senza neppure accorgersene inebriata dal piacere.
‘è così dolce.’ Si dice fra se percependo la lenta penetrazione e la vulva che l’accoglie gradatamente.

‘Mmmmm!’ Mugola lui, come giunge alla fine della lenta penetrazione.

‘Oohhh…’ Geme Anna nel sentirsi solleticare il collo dell’utero. Il cazzo indietreggia e lei trema. Avanza nuovamente e come le palle toccano il clitoride, una scossa di piacere si dipana in lei facendola sussultare e restare senza fiato. ‘Oohhh!!!’

Il cazzo si muove ancora andando dentro e fuori facendola gemere ogni volta.
‘Forse questo è ok… Siii…’ Si dice fra se nel sentire il cazzo entrare ancora tutto fino in fondo lentamente.

‘Ti piace sentire la figa completamente piena di cazzo vero? Sei così calda e bagnata.’ Il cazzo viene estratto e spinto fino in fondo con sempre più maggiore velocità e forza.

‘Ok.’ Risponde laconicamente.
‘è così gentile e delicato.’ Pensa fra se con tutti i sensi in subbuglio.

‘Mmmmmhhhh!’ Mugola come il clitoride viene sfiorato dalle premurose dita. Stringe i denti e i pugni per il piacere.
‘Credo che questo è ok…’ Mentre ripensa alle raccomandazioni di sua madre. Il cazzo si sfila nuovamente e Anna è costretta ad aprire la bocca per respirare agevolmente.

‘Haaa…’ Geme Anna nel sentire il cazzo sprofondare velocemente e urtare la cervice lasciandola temporaneamente senza fiato.

Le mani sono strette sui fianchi e all’ennesimo affondo viene contemporaneamente spinta contro il cazzo. Ogni volta il respiro e le si smorza in gola come i gemiti e gli ansimi che ora stanno risuonando per la cucina, come il suono ritmico dei due corpi che si scontrano con forza.

Lei cerca di divincolarsi, ma il suo intento contribuisce ad aumentare il ritmo della scopata.

‘Bravissima Anna!’ Si sente dire da qualcuno cui non capisce da dove pervenga o chi lo abbia detto. Sa solo che sta provando enorme piacere e che è andata oltre a quello che si era prefissata.

Sempre più duro e sempre più forte il cazzo e le palle sbattono contro di lei. Geme, mugola a bocca aperta per il piacere che sta provando. Le tette dondolano libere, dandole ancor più piacere.

‘La tua figa è così stretta! Mi risucchi il cazzo ogni volta.’ Il ritmo è sempre più veloce, selvaggio.
‘Ooooooooooooooooooohhhhhhhhhhhhh!’

Per l’irruenza e la stanchezza delle braccia, si appoggia sui gomiti e questo fa perdere l’equilibrio al ragazzo e cadono di lato. Il cazzo rimane piantato in lei, ma l’orgasmo è stato bloccato sul nascere ad entrambi.
‘Ok… Questo conta…- Si dice fra se ansimando e respirando con affanno e a fatica.- Ma nessuno lo verrà a sapere.’

Ansante e senza forze, si lascia spostare e guidare. Le gambe di lui sono in mezzo alle sue e in questo modo si sente completamente aperta ed esposta agli sguardi eccitati dei ragazzi.

‘L’illuminazione è perfetta.’

‘Cosa?’ Esclama esterrefatta Anna. Non aveva capito cosa le avessero detto, presa com’era dal piacere che le stava montando dalle viscere.

Il fratello si avvicina con lo sportellino della videocamera aperto.
‘Registrerò l’evento su questo nastro!’

‘Ahhhh!’ Geme Anna come il ragazzo con una forte spinta le urta la cervice come se volesse entrarle direttamente nell’utero e perché ha ripreso ha scoparla furiosamente.

‘Sono sicura che non faranno duplicati.- Geme interrompendo i suoi pensieri.- E si fermeranno qui.’ Mugola e ansima ancora con tutti i sensi sconvolti dal piacere.

‘Sei bellissima Anna. Fatti vedere bene dai.’

Con un poco di civetteria come è il suo modo di essere, si posiziona per la videocamera come ha sempre fatto in precedenza.

I due ragazzi si muovono e lei si ritrova seduta con il cazzo piantato profondamente dentro alla sua vagina.
‘Dai aggiustati i capelli. Sei sexi e bellissima. Brava.- Il fratello la guarda attraverso il display e con la mano libera si sega impunemente davanti alla sorella.- Non vedo l’ora di mettere questo filmato in rete.’

‘Merda.’ Si dice fra se a denti stretti e incredula.

L’amico si alza dalla sedia e solleva Anna per le braccia.
‘Dai scopiamola tutti assieme. Sarà fantastico!’

‘Eh?’ Perplessa si lascia guidare docilmente. Non aveva capito cosa avesse voluto dire.

Le mani del tipo le accarezzano il sedere, lo divaricano e dopo che le dita sono state inumidite nella figa, ne infila una nel piccolo stretto foro anale. Intimorita, si dice fra se, mentre si morde il labbro inferiore.
‘Non ho mai avuto un cazzo nel sedere prima” Al contempo scosse di piacere la percorrono tutta facendola gemere e ansimare.

Posizionata sopra l’amico biondo, viene messa a quattro zampe e immediatamente scopata da quello che in precedenza le era in bocca. Estratto il cazzo, lascia il posto all’amico sotto a Anna. Ella viene abbassata e la figa si riempie nuovamente del palpitante duro cazzo.

‘Qui iniziamo!’ Esclama dopo essersi unto il cazzo di olio.

Anna stringe i denti per le forti emozioni che sta ricevendo. Come il tipo le succhia un capezzolo,
un’onda elettrica la scuote tutta.
‘Mmmhhhh…’
Percepisce la morbida cappella appoggiarsi al piccolo buco del sedere e lentamente, farsi largo in lei e penetrarla.

‘Dannazione come sei stretta!’ Esclama come il vergine anello elastico anale si serra attorno alla cappella del cazzo.

Anna respira con difficoltà e solo i suoi gemiti echeggiano nella stanza. Il fratello eccitato allo spasimo per il lungo tempo in cui ha passato a registrare e a masturbarsi, le infila il cazzo in bocca.

‘Mmmmffff” L’aria esce dalle narici velocemente e viene presa da un turbine di passione e godimento.

La videocamera indugia sui primi piani.
‘Eccezionali riprese!’ Esclama il fratello sempre più eccitato.

‘Essere scopata nel culo e in figa contemporaneamente ci si sente davvero bene.’ Si dice fra se Anna, in un momento di lucidità mentale.

Il ritmo è presto trovato. I cazzi entrano ed escono simultaneamente dal culo e dalla figa mentre le tette sono palpate e i capezzoli succhiati con avidità.
‘Cazzo, come è stretta questa cagna.’ Esclama l’amico mentre affonda il cazzo nel culo.

‘Mmmmffff.’ Ansima sbuffando dalle narici come la bocca le si riempie di sperma.

Fulminata dalla realtà della situazione, si rende conto che sta bevendo lo sperma del fratello e si divincola per liberarsene. Così facendo, alcuni schizzi di caldo sperma la colpiscono sul volto e alzando lo sguardo, lo vede che la sta riprendendo ancora con la videocamera.
‘è solo un filmato.- Si dice fra se, mentre il cazzo da dentro al sedere esce lasciandola momentaneamente senza fiato e con un brivido che le percorre la schiena con l’impressione di essere vuota.- Tutti penseranno che non ero consapevole che mi stessero riprendendo.’

‘Magnifica.- Esclama il fratello mentre continua a registrare.- Eccellente! Nel vedere che viene girata e messa a cavalcioni sul cazzo sotto di lei.’

Gode urlando, mentre il cazzo in figa erutta svuotando le palle e quello in bocca schizza tutto il seme sul viso e sulle tette.

‘Ho bisogno di qualche foto per la copertina del DVD.’ Esclama il fratello mentre i flasch della digitale si susseguono.

Ansante e senza forze, osserva restando immobile il fratello che continua a scattarle foto. Si sente lo sperma del tipo colarle dalla faccia e giù lungo il collo.
‘Oddio.- Si dice fra se mordendosi il labbro inferiore.- Sono diventata una porno star ora?’ Mentre lo sperma sgorga insieme ai suoi umori vaginali facendola fremere.

Maxtaxi

Aiutatemi a migliorare. Aspetto le vostre critiche.
Sono in attesa delle vostre proposte e suggerimenti da inserire nei prossimi capitoli’

taximassimo@yahoo.it ‘ mail e msg nelle poche volte che sono collegato.

Questo romanzo non deve essere riprodotto elettronicamente o a mezzo stampa senza la mia autorizzazione scritta.
This novel should not be reproduced electronically or in print with out my written permission.

Leave a Reply