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Racconti erotici sull'Incesto

Il giochetto della maniglia

By 1 Novembre 2008Dicembre 16th, 2019No Comments

Cara Zia Enza e Super Cinzia

Avevo poco più di 18 anni, quando mi diplomai all’istituto tecnico industriale, per nn essere di peso ai miei andai a lavorare dai miei zii in una pizzeria fuori paese’quell’estate fu davvero straordinaria’insieme a tutto lo staff della pizzeria, mi trovavo benissimo..infatti facevamo sempre ha ridere e scherzare’oltre che lavorare ovviamente..
Una sera mi trovavo dietro il bancone con mia zia Enza seduta al mio fianco alla cassa, sempre con quella minigonna che metteva in mostra la sua bella coscia.. mi chiamò dicendomi di prenderle la cassettina dei centoni che era sotto le sue gambe, mi abbassai sotto di esse e l’occhio cadde proprio su di esse,li guardai attentamente’erano abbastanza tornite, e belle curate nonostante la sua età..mentre mi abbassai lei d’incanto le apre mostrandomi l’interno..fui molto estasiato nel vedere l’interno delle sue cosce’vidi un magnifico triangolino di pizzo abbastanza gonfio,la guardai in faccia,lei con un’aria disinvolta guardava avanti, mentre dava il resto ad un cliente..ma rimase con le gambe aperte, presi la cassettina e la misi dinanzi a lei, fu allora che mi diede un sguardo quasi maniacale, quasi che mi voleva fulminare..oppure saltare di sopra ‘ma con un sorriso mi disse grazie..io nn feci altro che annuire’.alla bella vista..
In quella serata non ci furono altri eventi da evidenziare tranne che al nostro saluto un bacio con le labbra sulla mia guancia..
Quella notte nn fu facile prendere sonno, iniziarono i miei sogni più assurdi su di essa’la vedevo in un film porno..con me’che facevamo tutte le porcherie possibili non riuscivo ha dormire pesavo sempre a lei’la rivedevo mille volte con le sue gambe aperte con lo sguardo verso i clienti.. e che si eccitava tantissimo di tutto questo..a tal punto mi dovetti fare una sega per sfogare i miei istinti d’uomo’avevo il mio arnese più duro del marmo,poi la sognai sdraiata sul mio letto con in bocca in mio arnese’nn persi altro tempo e venni buttando tutta la mia sborra sulle lenzuola..
Il giorno dopo, la mia mente non era meno pensierosa di quella della sera passata,così pensai di andare a casa di mia zia per vedere quello che si poteva fare!!,ma vidi che era tutto chiuso..alla fine mi accorsi di vedere una lucetta provenire dalla stanza da letto,così un po’ rompi-coglioni suonai facendo finta di niente,dopo pochi secondi apparve mia cugina’Cinzia’ in vestaglia e dietro sua madre anch’essa nelle stesse condizioni,all’impatto mi sembrarono molto scosse dalla mia visita,cmq mi fecero entrare e cominciammo ha parlare del più e del meno, non smisi di guardare le due fregne nemmeno un secondo,mia zia almeno una 4’di seno,belle e molto sode,e quella vestaglia faceva intravedere tutte le cosce..invece mia cugina,un tipo molto riservata,ma che sa anche lei quello che vuole..di fatti dopo un po’ che parlavamo,accavallava sempre di più le gambe,in modo che i miei occhi andavano ha finire dove voleva lei’
Dopo una mezz’oretta di parlare,mia cugina m’invitò nella sua stanza per un parere su un costume acquistato qualche giorno prima’visto che si stava avvicinando la bella stagione’arrivati dentro la cameretta, lei stessa socchiude la porta, non voleva altro che un parere di come gli stesse indossato il costume e se era abbastanza sex..vidi il costume poggiato sulla scrivania’era un due pizzi quello di sopra era di colore giallo ed era a triangolino,invece il pezzo di sotto era un perizoma,sempre dello stesso colore solo che aveva una fragolina al centro, si guarda un po’ in torno cercando il costume e si abbassava la vestaglia, rimanendo con il reggiseno e perizoma, a quella vista il mio cazzo cominciò ad essere stretto nei jeans, infatti mi sono dato una sistemata, lei mi guardò, ma non disse nulla, mi misi appoggiato sulla scrivania e lei di fronte a me che si stava togliendo il reggiseno, la guardavo aveva due occhi che gli brillavano,i suoi riccioli che gli si cadevano sulla sua spalla coprendo gli elastici del reggiseno,almeno una 3′,bella soda, i capezzoli gli si sporgevano pesantemente, i gancetti del reggiseno si sono impigliati con i capelli così mi chiese di aiutarla ha liberarla, gli andai di dietro e con molta delicatezza, scostai i suoi riccioli biondi,’.le mie dita furono il primo contatto con lei,al mio tocco magico lei quasi si senti vibrar, a sua volta il mio arnese cominciò a spingere, la punta sembrava voler uscire dai pantaloni ed entrare in qualche suo buco, mi stavo eccitando da far paura,senza far nulla di serio’.
Staccai i capelli dai gancetti, e lo slacciai, non resistendo alla vista di quei seni meravigliosi, avvolsi tra le mie braccia intorno al suo corpo, arrivando a toccare i seni, al tatto mi sembrarono ancor meglio..molto morbidi,e soprattutto sodi, lei si girò di scatto dicendomi che cosa stavo facendo’.risposi con molta franchezza, nulla ‘ perché cosa stavo facendo?..alla mia risposta lei mi guardò e rimase di ghiaccio, non si aspettava un mio comportamento del genere ‘ stavamo fermi entrambi, io con il suo seno tra le mani, lei che non si muoveva raccolta in me..si sentiva protetta’
Dopo pochi istanti si stacco ritornando con gl’occhi verso i miei..allungando una mano portandosela al petto,toccando la mia..chinandosi bacio il palmo della mia mano’così non resistetti più e cominciai a muovere le mani palpando quella bella 3′..la feci appoggiare sulla scrivania,e lei senza dire nulla mi tolse la mogliettina che ormai era inutile indossare..e cominciò a baciarmi il collo e poi scendendo ancora il dorso..
Quando non ebbi più forza per resistergli..cominciai a baciarli quelli enormi capezzoli che ormai erano come due gusci di una lumaca..passavo la mia lingua in tutte le direzioni’.vedevo che lei stava impazzendo..non riusciva ha controllarsi..a tal punto cominciò ha slacciarmi i pantaloni’notando subito che non porto mutandine infatti vide spuntare una belva abbastanza pericolosa..con i pantaloni abbassati allungò la sua lingua leccandomi tutta la cappella’essa diventò di un rosso infuocato, vedendo il mio arnese in tutto è per tutto’disse in silenzio’con una voce molto contenta..’complimenti cuginetto’..tieni un bel tesoro tra le gambe”ed io risposi che non vedevo l’ora di provarlo su di lei’cosi lo prese è iniziò ha spompinarlo come una vera troietta, lubrificandolo con la saliva e poi iniziando una pompata che stavo per venirgli in bocca..infatti io nn persi tempo..gli venni i bocca dopo cinque minuti che essa succhiava..
Lei mi sorrise e mi disse..che nessuno aveva mai resistito al suo bocchino da maestra..così mi tranquillizzai’allungai le mani verso il sue bel fondoschiena e lo palpai facendo finire le mie dita in fondo all’ano..e nella vagina’gli tolsi il perizoma e poi la presi di forza e la misi sul lettino..che poi divenne il nostro covo del sesso’le allargai le gambe e le cominciai a titillare la topina che teneva bella curata..la leccai facendola impazzire e lei anzimava dalla voglia,continuavo ha penetrarla prima con la lingua e poi con due o tre dita’stava presa troppo bene..poi si mia a 90’e gli leccai l’ano penetrandola anche la..avevo nuovamente il cazzo come un albero di pino..così bastarono due sue leccate giusto per non perdere il gusto e la penetrai nella figa sempre messa in quella posizione ‘all’impatto col mio arnese ebbe un po’ di esitazioni ma prese subito confidenza, la montavo che era una bellezza, lei non riusciva ha stare ferma’ne voleva sempre di più’e io la riempivo in ogni istante..
Dopo 10 minuti di pompaggio in quella posizione lei ebbe almeno due orgasmi, e decisi di rilassarmi un po’, cosi mi sono seduto sul letto e lei ha smorzacandela..saliva è scendeva dalla mia asta bella lubrificata e dai suoi umori vaginali,in quella posizione ebbe ancora un altro orgasmo,ma stavolta ancora più cruente,infatti la vidi che inarcare la schiena più volte,chiudersi gl’occhi e stringendosi a me,con tanta passione’era sesso sfrenato..
Poi la leccai nuovamente in entrambi i buchi assaporando i suoi succhi’dedicandomi più tempo all’ano..infatti mi stavo allargando la strada per entrarci’la sdraiai su letto le alzai una gamba e cominciai a puntarellarle il suo ano.. ..che era già sverginato..infatti non feci nessuna fatica..ma una volta entrato lei urlava dalla goduria io le misi subito una mano sulla bocca..poi lei mi feci segno che potevo toglierla..cosi la tolsi..e la stantuffavo a più che potevo’le mie forze erano al limite’la misi a pecorina e prima d’infilarlo lei lo succhio un po’.. poi gli sputai dentro il buco’e la penetrai come se stavo fottendo una puttanella di quelle che trovi sui marciapiedi.. la prendevo per i fianchi e la sbattevo contro il mio bacino con molta violenza..lei godeva da far paura..
Così arrivò anche il mio turno’così la presi per i capelli avvicinandola al mio scroto’ lei inizio una succhiata da vera bocchinara, poi prese l’asta e se la porto tra le due tettoncine..facendomi un sega spagnola’ad ogni colpo di reni lei leccava la mia ormai rossa cappella infuocata’di tanto in tanto leccava e succhiava i miei coglioni gonfi di quel liquido che gli avrebbe fatto tanto bene’a tal punto mollai tutto e lei ancora aggrappata ad esso’menandolo continuamente si fece sburrare in viso e poi leccò il seme da lei seminato ‘ mi pulì la cappella per benino è con l’aria soddisfatta entra in bagno sbattendomi dentro la doccia facendomi capire che voleva ringraziarmi facendoci la doccia insieme’infatti così fu’
Dentro la cabina, molte furono le nostri fusioni con lunghi ed appassionati baci con lingue che uscivano dalle nostre bocche..ci vestimmo e scendemmo al piano di sotto..mentre scendevo la scala vidi zia Enza che stava davanti allo specchio che si guardava il suo corpo’stava come sua madre la fatta alla vista di quello splendore il mio cazzo diventò nuovamente impalato..mentre ero fermo sulle scale arrivò Cinzia che mi diceva che ci facevo fermo là, mentre si accorse di sua madre nuda e mi guardò toccandomi la patta accorgendosene della sua misura’dicendomi che ero un porco e che avevo trombato fino a due minuti fa e che ero nuovamente eccitato’gli risposi che sua madre mi faceva un effetto magico’comunque lei scese prima di me e disse a sua madre che stavo per scendere,si rimise la vestaglia e si sedette sul divano davanti la tv’sceso dal pianerottolo.. mi sedetti vicino a zia’per nn dare troppo nell’occhio’ma fu inutile..comunque il tempo di un caffè e andai via’
Sappi in futuro che i due rimasero a parlare per un bel po’ di tempo’e Cinzia confesso a sua madre della mia dote di ragazzo dotato’
Il giorno successivo nn venne a lavoro perché si sosteneva che stava poco bene ..infatti decisi, la mattinata successiva d’andarci’
Suonai alla porta e udì da lontano la voce della Zietta porca che mi diceva d’entrare e che era nella camera da letto’chiedendo permesso mi avvicinavo con molta calma nella stanza da dove proveniva la voce’udì una voce calma ma molto sensuale invitandomi ad entrare nella stanza la trovai con la schiena appoggiata alla spalliera il suo corpo avvolto da un lenzuolo bianco..merlettato, la salutai dandogli un bacio molto affettuoso e dicendogli come stava’lei mi rispose che ancora aveva qualche filo di febbre ma che domani sarebbe venuta a lavoro’
Così gli chiesi se voleva qualcosa da bere’mi rispose ringraziandomi di andargli ha prendere un bicchiere d’acqua’così andai’.Tornando lo diedi in mano a lei..indossava una di quelle camicie di notte che ad ogni movimento gli si vedeva tutte le tette’ed erano abbastanza grosse’bevendo velocemente l’acqua di quel bicchiere ne cadde un po’ nel suo corpo, bagnandosi la camicia di notte e il suo enorme seno, trasparendo i suoi capezzoli’ mi chiesi se andavo in bagno x prendergli una tovaglia’.così andai’ritornando vidi lei con la camicia da notte abbassata si dove le tette erano scoperte, facendomeli vedere, allungai la tovaglia verso di lei..che la portò al suo decolté’cominciando ha strofinarlo contro il seno’dicendomi che era diventata proprio come una vecchietta.. io risi alla sua battuta..ma i miei occhi guardavano sempre dritti a quei enormi capezzoli’ed in mente mia dicevo altro che vecchietta’ti farei ballare sul mio tronco della felicità..mi riprese lei dicendomi’che se gentilmente gli posavo la tovaglia lì sulla sedia’così mi avvicinai nuovamente a lei’presi la tovaglia e la poggiai sulla spalliera della sedia’rimanendo con il seno scoperto’mi chiese come la trovavo ancora alla sua età’.onestamente gli avrei detto che l’avrei trombata di sana pianta’ma quello che uscì dalla mia boccuccia fu solo un semplicissimo’abbastanza bene’e che era una signora che sapeva quello che volevi’soprattutto gestendo una pizzeria’
Mi ringraziò dandomi una carezza sulla guancia,dicendomi che ero davvero gentile ha pensare quello che avevo detto’ poi mise i piedi per terra, si portò le mani sui seni e mi chiese come mi sembravano’risposi che erano due bocce bellissime e che le donne del quartiere la invidiavano tutte..
A tal punto il mio arnese cominciò ad aumentare di volume’infatti i miei pantaloncini estivi si notò il rigonfiamento, lei notò ma non disse nulla, la guardavo ora in faccia ora in mezzo a quelle tettone da far paura..
Mi alzai e mi accostai davanti dicendogli che tette così no ne avevo visto è toccate mai’anche se quelle di mia madre cioè sua sorella erano uguali..mi disse con una voce da vera assatanata se li volevo toccare lo potevo fare’non persi nemmeno un secondo’allungai la mano e gli afferrai quella mammella davvero grande infatti non entro nella mia nano’poi con l’altra mano gli afferrai l’altra,cominciando ha tastarle con molta fermezza’non volevo far la fine del finto tonto..vedendo come stava andando avanti la situazione’mi misi in ginocchio è avvicinai la mia testa al sua seno’uscendo la lingua leccai piano piano i suoi ormai duri capezzoli’
Non parlavano da un bel po”io le succhiavo i capezzoli e lei era distesa sul letto, quando mi senti una mano toccarmi il mio arnese’.ma poi con tutte e due le mani mi dolse la maglietta e mi avvicinò a lei ‘che mi cominciò ha baciare in tutto il corpo’a tal punto che si abbasso finendo con la bocca sul mio arnese che stava al settimo celo’lo mordicchiava da sopra i pantaloncini, mi stava per scoppiare’ e poi li abbasso’a tal punto non ci vidi più dalla vista la presi dai capelli è l’avvicinai alla cappella diventata rossa incandescente’lei cominciò ha leccarlo per tutta l’asta, e di tanto in tanto dava una leccata ai miei testicoli finendo addirittura al mio buchetto la cosa intatti mi eccitava ancor di più’.dopo circa 5 minuti stavo disteso sul letto con mia Zia a quattro zampe che succhiava ancora il mio ditone’.a tal punto le feci capire anzimando sempre più velocemente che stavo per venire lei mi fece cenno che si poteva continuare’intatti non ci misi neppure altri due colpetti che li riempì quella sua bocca del mio liquido prezioso..lei continuò ha succhiare infatti di quel liquido no e vidi neppure una goccia’era stato tutto mandato giù’poi..le misi una mano fra le cosce e lei le divaricò’mi avvicinai con la testa e cominciai ha frugare con la lingua e le dita in quel boschetto’ben folto ma curato al punto giusto’ma in quel momento entro sua figlia con solo addosso un reggiseno di pizzo che gli si vedevano tutte le tettoncine ed un perizoma a filo..davvero crudele’ci guardammo tutti in faccia’ma la Zia disse con una voce molto soave’ciao bambina mia che cosa ci fai a casa’io rimasi con la testa in mezzo alle gambe, ma con gl’occhi guardavo Cinzia’che avvicinandosi verso di me mi dissi ma che stai facendo con mia madre’rispose mia Zia’voleva vedere se avevi ragione’su quello che avevi fatto con lui’rispose lei’.ma mamma non credevo che dicessi sul serio quando mi hai detto che volevi vedere le sue doti’invece devi sapere cara figliuola che una donna quando parla di queste cose non scherza mica’mentre mia Zia prende un braccio di sua figlia avvicinandolo al mia attrezzo..vedi come è tosto’come si può lasciare stare una mazzetta di questo genere’lei rispose che aveva regione’e poi con tuo padre che ormai no ne vuol saper più farlo’intanto Cinzia si abbassa e s’infila tra le mie gambe e comincia ha leccarmi il buchetto’ma poi passa subito sul mio arnese..menandolo è succhiandolo più forte della scorsa volta’a tal punto stavo beato tra le donne’così dopo aver linguazzato la figa della Zia’la penetrai’ovviamente non era stretta come quella di Cinzia ma comunque in profondità gli fece guadagnare qualche cm’poi venne la volta della figlia che la penetrai nel posteriore dopo averla riempita di saliva’
Ero diventato come un diavolo non sapevo quale di quei sei buchi riempire prima’ma dopo un po’ di lavoro riempiendoli tutti,procurandogli diversi orgasmi che poi ripulivo’venne la volta mia infatti li misi con le bocche vicine e loro con le lingue no ne fecero perdere nemmeno una goccia sul letto’infatti Cinzia leccava sulle tette della mare è viceversa’
Dopo esserci vestiti andammo tutti quanti in salotto che ci bevemmo un fantastico martini bianco parlando della storia che stavamo vivendo’oltretutto dicendo che quando mi chiamava a casa io dovevo scappare da loro’ovviamente s’intuì il perché’
Ancora tuttora che la Zia ha quasi cinquant’anni il nostro triangolo (incesto) continua molto bene’all’insaputa di tutti’.avvolte anche tre volte a settimana’

Sono graditi suggerimenti ‘capitanomz@libero.it

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