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Racconti erotici sull'Incesto

IL MIO AMICO E LE AMICHE parte prima

By 18 Aprile 2025Aprile 27th, 2025No Comments

INC IL MIO AMICO E LE AMICHE prima parte

Io, Gianni avevo 15 anni e mi masturbavo spesso. Avevo voglia di sesso, ma ero un po’ timido.
Vivevo con la mia matrigna, Erika si chiamava.
Cominciavo a sentire le prime voglie di…sesso, e naturalmente mi soddisfacevo con delle frequenti masturbazioni. Tutto iniziò quando Erika mi scoprì che nudo mi stavo masturbando lentamente.
– Cosa fai?- sento la sua voce.
Non potevo negare cosa stessi facendo. Erika mi si avvicina, indossava accapatoio.
Lei si sfila l’ indumento, il suo sguardo si posa sul mio cazzo duro.
– Mmmm… – sussurra- …sei ben fornito…-.
– È…è la prima volta che vedo una donna…vera nuda- mormoro.
Lei mi impugna il cazzo, e mette a nudo il glande. Poi si china, me lo lecca delicatamente.
– Fai…fai piano- sussurro- altrimenti ma fai godere.
Lei mi lascia dicendo:
– Vieni, andiamo nella mia camera…-.
Entrando, noto sul comodino dei sexy toys, e chiedo:
– Cosa sono…quelli oggetti…-.
– Servono per masturbarmi…da quando non c’è più tuo padre..ora ci sei tu…-.
Mi abbraccia. Stretti l’ uno all’ altra ci palpeggiamo a vicenda, ci baciamo, io mi chino e le prendo un seno fra le labbra, lo succhio, lo lecco, le titillo il capezzolo.
– Per essere la prima volta…sembra che tu ci sappia fare- mormora lei.
– Bhè…diciamo che lo ho visto fare…nei flilmini porno sul computer..qualcosa avrò pure imparato- rispondo ridendo.
Ci stendiamo sul letto, io di schiena e lei ne approffitta per montarmi a cavalcioni. Mi impugna il cazzo, prima di calarsi sulla mia erezione, mi infila un preservativo. Poi, lentamente, si abbassa e il mio membro si immerge nella sua fica umida.
Io sono al settimo cielo, allungo le braccia e le prendo i seni con le mani, glieli palpeggio sussurrando:
– Si…siiii…mmmm…mi piace…mi piace quello che stiamo facendo…-.
La sua cavalcata non dura a lungo, io sono al limite e vengo, vengo gridando e sussultando, scaricando fiotti di sperma nel preservativo. Lei si sfila, mi si distende accanto.
-Tu…tu però non hai goduto…-le sussurro in un orecchio.
– Aspetta tesoro…e vedrai-. risponde.
Dal comodino prende in mano un cazzo finto vibrante in lattice, allarga le gambe, e si infila l’ oggetto nella fica. Lo accende, sento le vibrazioni del cazzo finto. Io le succhio i capezzoli ben turgidi. Il gioco dura poco…visto che Erika era già molto eccitata.
– Godo…Gianni…godooo…mmmm…godoooo…- esclama agitandosi e sussultando senza freni.
Rimaniamo distesi sulle lenzuola per un po’. Poi lei mi prende per mano dicendo:
– Vieni, andiamo a farci una doccia…-.
Sotto lo scroscio dell’ acqua lei si accovaccia, mi accarezza i testicoli, me li bacia. Sento il cazzo che mi si sta indurendo nuovamente, mi ingoia l’ asta nuovamente in tiro. Io mi muovo avanti e indietro, come fosse una vagina…. fino a che, non resistendo più le godo in bocca.
– Ohhh…Erika…non resisto più…sto per godere…godo…godooo…- ed esplodo in un nuovo orgasmo. Lei ingoia quel poco di sperma che ancora avevo.
Finito di lavarci, ritorniamo a letto e, lentamente il sonno ci coglie.

ESTO

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