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Racconti erotici sull'Incesto

Il vizietto 2

By 2 Novembre 2006Dicembre 16th, 2019No Comments

Il vizietto 2

Il fatto che il caro Dario abbia un debole per le perette e per i culetti anziani, non può che farmi piacere. Ormai è risaputo che solo la tomba può fermarci dal fare sesso ed è sfatato il mito che i seniors (mi piace molto di più che vecchi) non siano più capaci di godersela. Io me la godo moltissimo e come me tanti altri. Dire ‘sono troppo vecchia’ e ritirarsi dall’arena succede a tante, ma ce ne sono tantissime che non gettano la spugna anzi la usano per … asciugarsela !!! Certo gli stimoli sono molto importanti e cosa c’è di meglio di un bel clistere in famiglia per stimolare le ghiandole goderecce? Pubblico questa lettera di Dario dedicandola a tutte le anziane ancora attive e ….. sugose..!! Caro Dario’ lungi da me criticare i gusti altrui’!!

Carissima Maria, sono rimasto estereffato da come, cambiando poche parole, tu abbia trasformato la mia lettera in un racconto molto eccitante. L’ho letta con zia Pina che ti offrirebbe davvero volentieri il culetto da sperettare. Certo che non ero piu’ vergine!! Durante le mie peregrinazioni in cerca di perette avevo preso anche qualche cappellata, ma non mi considero per niente gay, anzi. Non credo proprio di essere l’unico ‘maschio’ a cui piace prenderlo in culo’!!! Siamo rimasti davvero sorpresi dalla semplicità dei tuoi consigli su come coinvolgere Anna, mia suocera. Avremmo dovuto capirlo subito che l’approccio diretto e sincero era la via migliore. In fondo mi dava già del porco e, come dici tu, il fatto che abbia continuato a farsi convincere a farmele ancora, dimostra il suo interesse ed evidenzia la necessità di una spintarella per spingerla a scrollarsi di dosso una vita di inibizioni sessuali. E chi meglio di zia Pina per dargliela questa spintarella. Ora voglio raccontarti com’è andata e, magari, pubblichi anche questa. Io non sono bravo come te nei ricami verbali, perciò vado subito al sodo.

Ho raccontato a zia Pina della mia voglia di coinvolgere mia suocera e lei si è eccitata moltissimo. Mi ha detto che aveva sempre fantasticato di avereun’amica così intima. Da ragazza aveva avuto un’esperienza che le aveva lasciato un bellissimo ricordo, con la sorella del suo primo ragazzo perciò, seguendo i tuoi consigli concordammo il piano d’azione. Anna, sempre molto sola, accolse a braccia aperte la compagnia di Pina. In poco tempo diventarono confidenti e Pina arrivò a confessarle che anche lei aveva ceduto alle mie pressioni per una peretta e che sapeva che anche lei, Anna, me le faceva. Naturalmente le botte di porco, nei miei confronti, si sprecavano. Poi Pina le confessò che era rimasta impressa da come me la godevo e si era fatta convincere a farsele fare anche lei. Anna rimase sorpresa ma sopratutto ancora più incuriosita. Confessò di averne sentito lo stimolo ma che era trattenuta dalla sua età e dal suo aspetto fisico al che Pina rispose che secondo lei era ancora una donna piacente e, sopratutto che io le avevo detto che mi eccitava moltissimo, cosa verissima in ogni caso. Ci volle qualche giorno per portare Anna a decidere che voleva provare. La spinta finale la diede Pina proponendole di partecipare nel darmi una lezioncina per essermi aproffittato di loro tenere e dolci vecchiette. Naturalmente, al principio, io feci finta di essere all’oscuro di tutto. Perdonami se non butto giù il dialogo, ma proprio non mi viene. Un pomeriggio mi ‘feci trovare’ in casa da loro. Zia Pina lanciò allora la proposta di una bella peretta, io feci finta di cascare dalle nuvole nel vedere anche Anna della partita. Pina spiegò che Anna voleva vedere come le faceva e che poi, magari… Io feci il contento e offrii le chiappe. Mentre Pina mi infilava per bene il dito in culo, le due mi davano del porco. Pina non volle che mi masturbassi. Appena sentirono lo sciacquone rientrarono in bagno dicendomi di avere una sorpresa per me. Sempre facendo finta di non sapere niente obbedii e mi misi di nuovo a chiappe per aria. Pina me le spalanca e Anna, toltasi la vestaglia, mi spinge dentro il famoso cazzo di gomma dicendomi che era quello che ci voleva per un culattone come me. Feci finta di soffrire mentre lei mi sbatteva duro. Pina aveva mani dappertutto. Me lo menava e le strizzava i capezzoloni. La accarezzava dappertutto continuando a parlare, dicendole di incularmi più forte. Gli stimoli furono troppo forti per Anna. Dovevano essere almeno vent’anni che non godeva. Incominciò a perdere colpi e a rantolare. Quando l’orgasmo la travolse le gambe non la ressero e si accasciò a terra. Balbettava ed era incampace di muoversi. Convulsioni continuavano a scuoterla e si era perfino pisciata addosso. La sollevammo in due e la mettemmo sul letto. Pina disse che aveva bisogno di un’altro schock per riprendersi. Le aprì le gambe e mi disse di scoparla. L’idea mi riportò subito in tiro, in fondo ero ancora pieno da prima. Mi sono messo tra le sue gambe trovandola fradicia, nessuna fatica ad entrare. Mentre Pina le tirava le tettone mosce e le strizzava i capezzoloni, io cominciai a pompare. Era tutt’altro che larga Anna… i lunghi anni senza pisello dovevano avergliela fatta stringere. Alla prima cappellata si irrigidì, alla seconda spalancò gli occhi, alla terza mi acchiappò per le braccia e cominciò a muoversi, a restituire le mie spinte con sempre più slancio. ‘Mio Dio’ gemeva ad ogni colpo d’uccello. Non ci volle molto perchè la cominciassero a prendere gli spasmi e le convulsioni di un’altro orgasmo che la lasciò completamente distrutta. ‘Mio Dio!’ continuava a mormorare mentre io estraevo l’uccello da quella vecchia e stretta guaina per offrire la mia sborrata alla bocca di zia Pina che la bevve avidamente mentre anche lei veniva masturbandosi. La cura aveva sortito l’effetto voluto. Anna era sconvolta ma lucida. Appena recuperato il fiato ci diede dei porci a tutti e due, che l’avevamo fregata e poi ci ringraziò. Parlammo per un po’ stesi a fianco a lei, continuando ad accarezzarla. Ci disse che era da quando il marito si era ammalato che non aveva più fatto sesso…. più di vent’anni. Le dissi che mi era sembrato di scopare una ragazzina e lei arrossì. Poi Pina ci spinse di nuovo in bagno. Non le avevamo ancora fatto la peretta. Tutti e tre nudi ci preparammo. Finalmente avrei aperto quelle chiappe agognate. Anna ci offerse il culo con ancora un pò di timidezza. Pina le aprì le natiche ed io iniziai a strofinarle il buchetto. Era duro, completamente irrigidito e strettissimo. In quasi ottant’anni l’aveva usato solo per la sua funzione naturale. Con molta pazienza e molta crema riuscii ad infilarle il dito, facendola sospirare. Con l’altra mano le stimolavo la fica ed il clitoride, una fica grassoccia, coperta da sparsi peli grigi ma di un bel rosa chiaro all’interno e con un grillettino che si indurì subito sotto le mie dita. Quando incominciò a mugolare di piacere e il dito a scorrere dolcemente nel suo ano, infilai la peretta. Gemiti di piacere accolsero l’acqua tiepida. Pina la massaggiava tormentandole i capezzoloni. Quando venne dovemmo sostenerla perchè le erano di nuovo crollate le gambe.
Mentre Anna si sedeva sul cesso, Pina, seduta sul bordo della vasca cominciò a farmi un ricco pompino. Appena Anna terminò di sciacquarsi sul bidè, glielo offrì. Neanche quello aveva mai fatto. Con il marito solo sesso normale, l’unica variazione era quando lei lo cavalcava. Da giovani qualche pecorina. Pina le mostrò come si faceva. Anna fu un’allieva diligente e in pochi minuti me lo succhiava come fosse un gelato da passeggio.
La lasciammo praticare per qualche minuti poi Pina la prese per mano per portarsela di nuovo sul letto dove, le disse, le avremmo fatto provare le gioe dell’inculata. Aveva un pò di paura ma le mani, le parole e la lingua di Pina la convinsero. Mentre Anna riprendeva a spompinarmi, Pina cominciò a lavorarsela per bene di lingua e dita. In breve la ridusse ad un animale da godimento, pronta a tutto. Fattala mettere in ginocchio mi posizionai dietro di lei. Dal nulla spuntò un vasetto di crema che Pina spalmò liberamente sul suo buchetto pulsante e sul mio cazzo gonfio. Pina stessa me lo afferrò e, appoggiata la cappella al buchetto cominciò a muoverla piano, in tondo, spingendo leggermente sempre di più, dicendole di spingere anche lei. Improvvisamente lo sfintere cedette ed ero dentro. Un urlo accolse la mia cappella che venne subito stretta in una morsa. Le mani di Pina nella sua fica la fecero rilassare e con un’altra spinta ero in fondo. Questa volta la stretta fece quasi urlare anche me. Aspettai che si rilassasse e molto lentamente cominciai a muovermi. Piano piano le sue strette si accomodarono al mio ritmo. Tra gemiti, urla e mugolii la cavalcavo tenendola stretta ai fianchi, Pina la frugava nella fica e contemporaneamente giocava con le mie palle e mi spingeva un dito nel culo. In più non smetteva un momento di parlare con frasi ad alto livello erotico che descrivevano il mio cazzo che entrava e usciva dal buco del culo, le sue dita nella fica, il godimento che ci stava travolgendo. Attesi che Anna godesse accasciandosi sul letto per tirarlo fuori e sborrare in bocca a Pina che non era mai sazia di sborra. L’unica a non avere ancora goduto, Pina si sedette sulla faccia di Anna, boccheggiante, facendosela leccare fino a che anche lei godeva strofinandosi tutta sulla sua faccia.
Cara Maria sono certo che capisci benissimo in che stato ci trovavamo. Ora sono quasi due mesi e ci stiamo ancora dando dentro. Anna ha imparato ad apprezzare anche i clisteri ma mi da sempre del porco quando glielo metto in bocca. Tra tutte e due mi tengono bene in tiro. Non so per quanto potrò resistere. In più ho paura che mia moglie cominci a sospettare che mi sono fatto un’amante. Le voglio sempre bene ma negli ultimi tempi l’ho scopata solo una volta e perchè è stata lei a cercarmi. Aiuto Maria…!!

Mi piacerebbe ricevere commenti da anziane gaudenti (come me) che ancora apprezzano un bel pisello duro e non disdegnano una passerotta gocciolante’.!!!

Scrivetemi a: enemagirl2@hotmail.it

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