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Racconti erotici sull'Incesto

Io e la Zia Alessandra 2

By 28 Novembre 2007Dicembre 16th, 2019No Comments

Io e la Zia Alessandra (2’Parte)

Telefonai subito a casa per avvisare che non sarei tornato . Non potevo andare via proprio ora .
Era mia. Mia Zia Alessandra . Pelle scura,capelli neri,alta’aveva vissuto,e questo era evidente.
Ma sapeva come eccitare un uomo. Lo sapeva e come.

– Allora,piccolino della Zia,sei pronto?
– A cosa Zia’?
– Pensi seriamente che con una sega hai concluso?No no’abbiamo appena iniziato’

Mi porto nella sua stanza da letto ; non potevo davvero desiderare altro. Era la situazione più eccitante che avessi mai potuto desiderare o sognare.
La Zia iniziò a denudarsi.
Nessun perizoma,ne intimo sofisticato . Era solo una donna,che voleva dimostrare di saper ancora stupire e stupirsi. E poteva farlo’

Io non riuscii’ più a rimanere impassibile :

– Zia’io devo toccarti’devo’
– Sono tua,Amore’

Non me lo feci ripetere . Ero pur sempre un adolescente,ma conoscevo le mie perversioni.
Mi misi dietro di lei ; desideravo esplorarla.
Iniziai a metterle la mano dentro il reggiseno,scostando la coppa.

Quel capezzolo zuccherato . Ero in estasi . Era tutto fra le mie mani . E lei gemeva ; voltava il collo,ed i suoi occhi,gonfi di femminilità,mi osservavano tra lo stupito e l’eccitato.

– Ho sempre sognato succhiarti’succhiare ogni cosa di te’sei il mio sogno,zietta’.
– Lo so Amore’io mi sento sola,molto sola’ma devi promettermi una cosa’
– Tutto quello che desideri,Zia’
– Tutto ciò che faremo,dovrà restare un nostro segreto’solo mio e tuo’nessun altro’solo noi’
– Certo Zia’certo’

Con l’altra mano,che fino a quel momento le cingeva la vita,mi intrufolai furtivamente nelle sue mutande. Volevo conoscere ogni parte di lei . E finalmente arrivai a quel pelo’
Era strano. Pensavo che lei fosse più sofisticata . Mi sbagliavo ancora . Era una donna.
La mia porca . La mia sola ed unica porca.

Iniziai a stuzzicarle il clitoride. Lei rispose piegandosi in avanti,offrendomi tutto il suo culo.
Non ne potevo più . Levai le sue mutande,e abbassai i miei pantaloncini,iniziando a masturbarmi.

– Scopami,ti prego scopami’non resisto!!
– Aspetta Zia’devo fare in modo che tu non dimentichi questo momento’e non devo nemmeno dimenticarlo io’

Era in estasi,ormai non capiva nulla.
Io invece capivo che stavo per venire. Allora,appoggiai la cappella sul suo buchino posteriore. Non lo entrai però. Riusci’ a ‘riempirla’ almeno . E fu una soddisfazione.

– Cos’hai fatto’?
– Ti ho farcita’
– Sei un porcellino’
– E tu sei la mia troia Zia’
– Ho paura che stiamo perdendo il controllo di questo ‘gioco”
– Io invece lo spero Zia’ancora voglio farti tante cose’sei la mia porca’e voglio godere a pieno di ogni istante di te e di ogni centimetro del tuo corpo’
– Ok Amore’sono tua’

La girai,e la feci mettere in ginocchio . Desideravo farmi pulire il cazzo dalla sua lingua .

– Puliscimelo Zia’cosi riprendiamo’
– Certo Amore’

Me lo stava succhiando e pulendo,concentrandosi completamente sul mio cazzo.

– Guardami negli occhi’

Era strana per lei,una richiesta simile . Ma acconsenti’. Mi guardava e mi spompinava . Era stupendo. Io intanto toccavo tutto ciò che potevo .
Prima i suoi capezzoli scuri. Erano enormi. Grossi. Pieni.
Li strizzavo per farle male . Volevo tastare ogni reazione . Se le facevo male,chiudeva gli occhi .
Ma non si lamentava oltre.

Poi iniziai a toccare il suo culo . Era vissuto,senza dubbio. Ed era bagno dal mio seme . Ma per lei non era un problema,perciò figuratevi per me.
Nel frattempo,il mio cazzo si era risvegliato . E pulsava .
Viveva nuovamente .

– Vedo che la mia ‘pulizia’ ha fatto effetto eh’?

Sorrisi . Mi sentivo in imbarazzo . Un po’ . Ma passò in fretta . Lei era mia,e tutto il resto non contava.

– Zia’vorrei chiederti una cosa’
– Dimmi Amore’
– Vorrei scoparti le tette’

Arrossii’. Erano cose che vedevo solo nei film porno . Eppure,le avevo proprio detto cosi .

– Ma allora il mio bambino sta crescendo eh’?

Non se lo fece ripetere due volte . Iniziò una splendida spagnola,con leccata finale.
Sentivo di non poter durare a lungo.
Allora,fu la Zia ad intervenire’

– Mi fai un regalo’?

Mi domandò,con occhi languidi’

– Certo Zia’tutto quello che desideri’
– Vienimi in bocca’voglio la tua sborra calda’non la provo da anni’.

E io’beh io,non me lo feci ripetere due volte’

(continua’)

Come vi sembra?In molti mi hanno richiesto di continuare questo racconto e,dopo qualche mese,vi ho potuto accontentare. Attendo commenti,suggerimenti,pareri e,perché no,complimenti a : daman0@hotmail.it

Ps : ricerco,come sempre,protagoniste per i miei racconti. Ma donne normali . Sarò io a trasformarle’

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