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Racconti erotici sull'IncestoTrio

Io, Silvia e mia cugina

By 7 Ottobre 2010Dicembre 16th, 2019No Comments

 

Circa un anno fa venne a vivere da me per un mese mia cugina Beatrice per eseguire uno stage di tre settimane nell’azienda alimentare di mio zio.                                                                                                            Innanzitutto bisogna descriverla: è una ragazza a mio avviso stupenda, alta, magra, occhi nocciola, capelli lunghi, un fondoschiena scultoreo e due seni non troppo grandi ma della giusta misura.                                         Noi due siamo sempre stati grandi amici anche se abitiamo a quasi 200 km di distanza l’uno dall’altro, quindi quando è arrivata l’ho trattata come un’amica: l’ho portata fuori la sera, siamo andati al lago, in piscina, a giocare a tennis…  La seconda domenica di permanenza di mia cugina mio fratello aveva una gara in Trentino e i miei genitori sarebbero andati con lui, quindi io mi ritrovai da solo a casa con mia cugina e la mia ragazza: Silvia… ah si, perché ho anche una ragazza… Silvia, come Beatrice ha circa dieci mesi in meno di me. E’ una bella ragazza: non troppo alta, magra, bionda con occhi marroni, un sedere molto alto e due seni forse un po’ troppo piccoli.                                                                                                                                            Comunque ci trovavamo tutti e tre in casa: mia cugina stava preparando una pastasciutta per il pranzo, mentre io ero imboscato in camera mia con la mia ragazza e stavo iniziando a praticare del sesso orale, quando la sentiamo che sale le scale e viene in camera da noi. Riusciamo a ricomporci velocemente e quando lei apre la porta siamo entrambi vestiti anche se molto rossi e sudati. Allora dice: “Dai che è pronto, venite giù. Potrete continuare dopo a fare quello che stavate facendo…” Quindi scendiamo in cucina, mangiamo, chiacchieriamo del più e del meno finché il discorso non cade sul sesso: se l’abbiamo mai fatto, come, quando e con chi. Viene fuori che solo Beatrice era vergine, infatti Silvia e io l’avevamo fatto per la prima volta insieme qualche mese prima. Iniziamo quindi un piccolo interrogatorio chiedendole perché non l’avesse mai fatto, se avesse avuto dei ragazzi se avesse voglia di provare, e lei:”Si, ho avuto alcuni ragazzi, ma erano tutti degli stronzi. Non ho voluto dare a nessuno la soddisfazione… però ho una grande voglia di provare, ma ho bisogno del ragazzo giusto. Se non fossi mio cugino, o meglio se non fossi già occupato, lo farei con te, ma tanto non posso, quindi è inutile disperarsi.”                                                                              Allora io le rispondo:” Non ti preoccupare… prima o poi troverai quello giusto, basta saper aspettare. Comunque ti assicuro che anche io se non fossi già fidanzato ci starei con te.”                                                                                                                              “E il fatto che siamo cugini non di condizionerebbe?”                                                                                 “Assolutamente no… saresti una ragazza come un’altra. E a te non darebbe fastidio?”                                 “No, meglio darla ad uno che conosco, a cui voglio bene che so che mi vuole bene piuttosto che ad uno stronzo qualunque”                                                                                                                                                                     Al che interviene Silvia dicendo:”  Bhe ragazzi, non oso pensare a cosa succederebbe se ci dovessimo laciare… una storia d’incesto in famiglia è pericolosa.”                                                                                                     “Nessuno lo verrebbe mai a sapere…” dico io “comunque è una cosa abbastanza impossibile dai…” A quel punto ci alziamo da tavola, sparecchiamo e laviamo i piatti tutti e tre assieme, poi Beatrice dice:” Bhe ragazzi, io vado a farmi una doccia, voi continuate pure con i giochini di prima. A dopo.” Noi invece di rintanarci in camera ci sediamo sul divano in salotto. Inizialmente chiacchieriamo del più e del meno, poi però i nostri discorsi ritornano su quello di cui abbiamo parlato a tavola, lei mi dice:”Secondo me però dovresti dare una mano a tua cugina, se è stata appena lasciata dal ragazzo…”                                                     “L’ho fatto. Con quel bastardo mi sono quasi preso a pugni in discoteca perché continuava ad offenderla”  “Stavo parlando di qualcosa di più concreto. Lei ha bisogno di un ragazzo che la aiuti la prima volta, ed esplicitamente ha chiesto a te. Dovresti accettare.”                                                                                                               “Stai scherzando? Dovrei fare sesso con mia cugina?”                                                                                                          “Non ti piacerebbe?”                                                                                                                                                                  “Certo che mi piacerebbe, ma come la mettiamo con noi. Stiamo assieme, sarebbe un tradimento.”     “Allora facciamo cosi: se lei è d’accordo l’aiuterò anch’io”                                                                                                   “Una cosa a tre. Figo. Ma non penso che sarebbe molto d’accordo, comunque dovresti dirglielo tu.”                                                                                

Così Silvia si alza, sale le scale e bussa alla porta del bagno dove mia cugina si sta lavando; dieci minuti dopo vengono in salotto insieme e Beatrice mi dice:”E’ vero quello che mi ha detto Silvia? Saresti disposto a fare questo per me?”                                                                                                                                                                                E io:”Per te farei qualunque cosa, sei la mia cuginetta preferita.”                                                                                          Poi si rivolge alla mia ragazza:”Ma a te non da fastidio partecipare anche tu?”                                                                          “No a me piacerebbe provare a tre. Sei tu però che devi essere d’accordo. Allora qual è la tua risposta definitiva?”                                                                                                                                                                         “Ovviamente è si. Non posso perdere questa occasione. Ma quando lo facciamo?”                                 “Adesso subito” dico io “non ha senso aspettare. Spogliatevi a vicenda. Tu Silvia spogli Beatrice, e tu Bea spogli la Silvia.”                                                                                                                                                                      Allora iniziano. Silvia si avvicina alla Bea e inizia a darle dei casti bacetti sulle guance, avvicinandosi sempre di più alla bocca. Quando arriva alle labbra prima continuano a baciarsi a bocca chiusa, poi pian piano Beatrice inizia ad aprire la bocca, e subito Silvia ci si fionda dentro con la lingua. Il loro slinguazzamento dura cinque minuti buoni, poi si levano le t-shirt una all’altra, rimanendo entrambe senza niente sopra. In men che non si dica anche gli shirts volano via e restano Silvia in perizoma leopardato e Beatrice con un mini tanga. A quel punto si ricordano di me, si avvicinano e insieme poggiano una mano sul pacco ormai in completa erezione. “Che bello duro… ti facciamo tutto questo effetto?” mi chiede mia cugina. Mi tolgono velocemente la maglietta, e mentre Silvia mi mette la lingua in bocca, Beatrice mi lecca gli addominali e l’ombelico, per poi fermarsi sui capezzoli. Dopo qualche minuto si cambiano di posizione, e io per la prima volta posso baciare veramente mia cugina. A quel punto mi abbassano i pantaloni e le mutande lasciandomi nudo col cazzo in completa erezione. Ci si fiondano subito sopra. A turno una succhia il cazzo e l’altra le palle, facendomi un pompino stupendo. Non volendo venire subito le fermo dopo poco, mi alzo, spingo Beatrice a gambe aperte sul letto e ci infilo la testa in mezzo. Lentamente, accompagnando il tutto con baci e piccoli morsi nell’interno coscia, le sfilo il tanga e inizio a leccarle la figa che, come piace a me è completamente depilata. In meno di un minuto viene copiosamente nella mia bocca, e Silvia, che aveva sistemato la sua figa in faccia a mia cugina non si fa aspettare e la imita subito dopo.                                                                        Appena ripresasi dall’orgasmo mia cugina mi dice: ”Adesso mettimelo dentro. Ma fai piano, ho paura che farà un sacco male”. Pian piano allora avvicino la mia cappella alla sua apertura che Silvia stava massaggiando per preparare alla prima violazione.  La appoggio e lentamente inizio ad entrare. Arrivo in fondo senza nessuna fatica e senza che Beatrice abbia fatto un solo gemito, mi piego, le do un bacio sulla bocca e le dico: ”Sei stata bravissima. Hai visto che non ti ha fatto male”. Lei non mi risponde e, anzi, inizia a muovere il bacino, prima lentamente, poi sempre più velocemente. Io mi aggiungo alle sue spinte e in pochi minuti la faccio arrivare diverse volte all’orgasmo. A quel punto anche io sono pronto a venire; quando Beatrice lo capisce me lo fa estrarre dalla sua figa e se lo prende in bocca. In neanche dieci secondi sono cotto a puntino ed eiaculo direttamente nella sua bocca e lei dopo aver ingoiato tutto si accascia spossata sul letto. Decido di dare qualche soddisfazione anche alla mia legittima fidanzata che avevamo quasi ignorato, quindi la piego in avanti e la penetro da dietro. Essendo appena venuto adesso ho una resistenza molto maggiore, e ignorando i suoi gemiti e le piccole urla di piacere continuo un dentro-fuori stupendo. Dopo dieci minuti però non ce la faccio più, quindi lo estraggo e lei, forse per rivaleggiare con mia cugina mi dice di fare una cosa che non aveva mai voluto che facessi: “vienimi in bocca”. Lo appoggio alle sue labbra e, aiutato da un paio di leccate vengo per la seconda volta abbondantemente. Silvia però non ingoia tutto subito, ma ci gioca un po’ in bocca, poi fa una cosa che non avrei mai pensato avrebbe fatto: lo passa in bocca a Beatrice che poi glie lo restituisce. Solo a quel punto lo ingoia, e dopo avermi dato un bacio al gusto di sbora mi dice: “Sai che è veramente buona? Ho sbagliato a non prenderla mai in bocca”.                                          Ci alziamo quindi un po’ affaticati e andiamo a farci una doccia tutti e tre assieme.

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